Mettiamo a metronomo una base, il Warp Mode nella Project Window su Cubase 5

Warp Mode Cubase 5Figura 1La settimana scorsa, mio figlio tredicenne mi ha chiesto come poteva fare a trovare il tempo di una canzone per aggiungerci delle parti; passati alcuni giorni, e visto che non mi decidevo a spiegarglielo, mi ha fatto un bel cazziatone. Amor omnia vincit: ecco quindi il tutorial su come usare Warp Mode nella Project Window su Cubase 5
a cura di cubaser

a cura di cubaser

 

Abbiamo già preso in considerazione il metodo di trovare la velocità metronomica di un file e di adattare le variazioni di timing alla griglia utilizzando il Warp Mode nel Sample Editor in questo tutorial: Audio handling & editing in Cubase 4 – parte seconda questa volta, però, non si tratta di quantizzare l’audio su una griglia preesistente ma di cercare di sincronizzare il metronomo, e quindi il progetto, ad una esecuzione umana di cui, tra l’altro, non conosciamo il valore di bpm effettivo; alla fine del processo, avremo creato quindi una mappa tempo che permetterà di adattare la griglia alle eventuali fluttuazioni di velocità dell’esecuzione.

La prima cosa da fare è, ovviamente, importare in una traccia audio il brano in questione: per l’occasione, ho scelto un pezzettino tratto da un cd di Nek, una versione di “Ci sei tu” solo chitarra e voce.

Warp Mode Cubase 5 Figura 2

nek (mp3, 300 Kb, estratto 10″ a scopo dimostrativo)

Il file viene importato nel progetto con un valore di default di BPM di 120, chiaramente non corretto come si può vedere dalla non corrispondenza dei transienti con la griglia; inoltre, prevede una piccola intro di chitarra della durata di mezza battuta, quindi l’inizio del file non è, in realtà, allineato con l’inizio progetto: se volessimo prendere a paragone per il calcolo della velocità l’inizio effettivo del file, ci troveremmo con il conteggio delle battute sfalsato di due quarti rispetto alla griglia. Infine, come molti probabilmente avranno potuto sperimentare cercando la velocità a tentativi, normalmente le prime misure vanno a metronomo ma poi il metronomo stesso si discosta via via sempre di più dalla velocità effettiva del brano: ciò è dovuto o all’imprecisione effettiva dell’esecuzione o alla scarsa accuratezza nel taglio dell’inizio del campione; se infatti non viene individuato con precisione il primo transiente, l’errore si ripercuote in maniera progressiva man mano che ci si allontana dall’inizio del progetto. Nel nostro caso, oltretutto, si tratta di un pezzettino che probabilmente non è stato suonato a metronomo, il che complicherebbe ulteriormente l’operazione.

Per prima cosa, determiniamo quindi una  velocità media, di partenza, aprendo il Sample Editor e posizionando i markers di Inizio e Fine Evento in modo da selezionare un paio di battute all’inizio della canzone, dopo l’intro.

Warp Mode Cubase 5 Figura 3

Come abbiamo già imparato, trasciniamo i due markers Inizio e Fine Evento sui transienti che delimitano la zona da prendere in esame; possiamo verificare l’esattezza della selezione mettendo in loop la zona compresa tra i markers. Schiacciando il tasto P i locatori verranno automaticamente inseriti sui markers. Clicchiamo ora su Auto Regolazione e Cubase rileverà un valore in BPM di 127,07

Warp Mode Cubase 5 Figura 4

Cliccando su Audio/Avanzato/Tempo da evento il campo Tempo della barra di trasporto si imposterà automaticamente sul valore rilevato.

Warp Mode Cubase 5 Figura 5

Tornati nella Project Window, troveremo visualizzate le due sole battute selezionate nel Sample Editor, il resto del file è nascosto; l’arrangiamento midi che andremo a ricostruire prevede 4 battute a vuoto con un tappeto di archi, come nella canzone originale. La riproduzione del file audio deve cominciare quindi a battuta 5 facendovi coincidere il bordo sinistro della parte.

Warp Mode Cubase 5 Figura 6

A questo punto, ricuperiamo la mezza battuta di intro e il proseguimento della canzone afferrando le maniglie situate sugli angoli inferiori  e stirando verso sinistra e verso destra i margini della parte

Warp Mode Cubase 5 Figura 7

Come era prevedibile, la velocità così rilevata è attendibile per le prime battute, ma già poco dopo l’inizio, a battuta 11, i transienti cominciano a discostarsi visibilmente dalla griglia e andando avanti con la riproduzione, il margine di errore aumenta rapidamente

Warp Mode Cubase 5 Figura 8

Attiviamo quindi la modalità Warp dalla Toolbar, il Ruler diventa rosso, e inseriamo il primo Warp Tab a battuta 5 trascinando la battuta 5 stessa sul primo battere. Per fare ciò, occorre posizionare il cursore, che ha la forma di un piccolo metronomo, sul file audio sulla linea di confine tra il file stesso e il Ruler; cliccando con il tasto sinistro e trascinando a destra o a sinistra, il Ruler si muoverà di conseguenza.

Warp Mode Cubase 5 Figura 9

Una volta centrata la prima battuta, ripetiamo l’operazione ogni due o quattro battute, o secondo necessità, in modo da ancorare il metronomo ai transienti. (l’inserimento dei Warp Tabs è soggetto allo Snap, quindi, se intendiamo inserire dei Tabs ai quarti, invece che alle misure intere, è necessario impostare il valore relativo nel campo apposito

Warp Mode Cubase 5 Figura 10

I Tabs possono essere spostati, trascinandoli, o cancellati utilizzando la combinazione Left click/SHIFT.

Una volta ultimato l’inserimento, clicchiamo su Progetto/Aggiungi Traccia/Traccia tempo e una Tempo track verrà visualizzata nella finestra di Cubase

Warp Mode Cubase 5 Figura 11

Ora completiamo la canzone rifacendo alcune tracce con Halion Sonic, alla sua première ufficiale su questi schermi.

Warp Mode Cubase 5 Figura 12

Ci sei tu (mp3, 2300 Kb, estratto 1’10” a scopo dimostrativo)

Le tracce sono state suonate “a ditino” seguendo il metronomo e in genere non quantizzate (e in alcuni punti si sente!). Anche se l’operazione di quantizzazione è possibile, non dobbiamo dimenticare che l’esecuzione umana NON è a tempo e quindi possono esserci delle discrepanze tra la griglia e il file audio, nei punti dove non ci sono Wap Tabs. Per ottimizzare al massimo la griglia, occorre creare un gran numero di Tabs, un’operazione che richiede una notevole pazienza! Tuttavia, all’atto pratico, con un po’ di buona volontà il risultato non è disprezzabile, tenendo conto che l’operazione nasce proprio per mantenere “l’umanità” dell’esecuzione. Volendo comunque utilizzare la quantizzazione, è sempre possibile creare una Quantize Map utilizzando gli Hitpoints all’interno del Sample Editor ed applicarla poi alle tracce midi.

Buon lavoro a tutti!

Valerio Nigrelli inizia prestissimo a farsi le ossa nei service audio scaricando furgoni di attrezzature. Appassionato di home recording lavora nel campo ormai da circa 20 anni. Dal giugno del 2005 ha raggiunto col nickname cubaser (visto il suo sviscerato amore per questo software) la comunità dei forum di cubase.it