Ore 10, posizionare una sorgente sonora nel panorama stereo

La stereofonia è una tecnica di registrazione/riproduzione acustica in cui si tenta di porre l’ascoltatore nella condizione di poter individuare le varie sorgenti sonore nello spazio come se si trovasse di fronte ai musicisti in carne ed ossa. Normalmente, utilizzando il comando del PanPot, possiamo collocare un suono a destra o a sinistra nel fronte stereofonico, ma in questo modo otterremo un’ immagine bidimensionale; cercheremo invece di far uscire il suono dalla retta ideale che congiunge i nostri monitor, collocandolo ?al di sopra? e ?dietro?di essi.

Per ottenere questo risultato, utilizzeremo due effetti (che non a caso si chiamano di ?ambienza?): il Delay e il Riverbero. Il Delay, è caratterizzato da ripetizioni ben distinte del suono (una buona descrizione del delay e delle sue funzioni si può leggere in questo articolo:  http://www.audiomaster.it/tutorial/delay.htm per gentile concessione di Audiomaster.it).

Prendiamo in esame un breve arpeggio di chitarra, panpottato al 75% verso sinistra in modo da collocarlo più o meno in direzione ?ore 10?, guardando le lancette di un orologio ideale.

Mp3 panpot 75% 130 Kb

Se ascoltiamo il risultato, il suono appare proveniente da sinistra, ma in modo piatto, una sorta di fotografia bidimensionale; nella realtà, il cervello umano recepisce il suono come la somma del segnale diretto e delle riflessioni che questo genera nell’ambiente in cui questo è collocato. La differenza temporale tra il suono diretto e le sue riflessioni, che arrivano in tempi diversi alle due orecchie, serve al cervello per interpretare posizione e distanza della sorgente sonora. L’ipotetico ascoltatore che sentisse il nostro arpeggio in una stanza verrebbe raggiunto quindi per primo dal suono diretto dello strumento, e successivamente dalle sue riflessioni sulle pareti, sul soffitto e sul pavimento; se l’intervallo fra il suono diretto e le sue riflessioni è inferiore ad un certo numero di millisecondi, tra 1 e 35, il cervello percepisce il suono come proveniente da un’unica direzione e la direzione percepita è proprio quella dell’onda sonora che arriva per prima, e quindi del suono diretto. Questo fenomeno è descritto come ?Effetto precedenza? ed è stato studiato dal tedesco Helmut Haas  http://en.wikipedia.org/wiki/Haas_effect#Sound_reinforcement_systems ;

una particolarità di questo effetto è che viene modificata anche la sensazione di spazialità e aumentata la loudness del suono.

Per poter applicare questo concetto al nostro arpeggio, creiamo una traccia effetti mono, su cui caricheremo un mono delay impostato su 15 ms, con feedback a zero (tutti gli effetti impiegati sono quelli di normale dotazione di Cubase 5.5.2 build 637 su cui è stata effettuata la prova); la traccia effetti con il delay viene panpottata completamente a destra, quindi inserita nel primo slot send della traccia dell’arpeggio, e il livello del segnale inviato al delay ottimizzato in modo da pareggiare quello del segnale diretto nel master output.

Figura 2

Se ascoltiamo il risultato, il suono pare provenire sempre da sinistra, ma spostato un po’ in alto, fuori dalla retta ideale che congiunge i due monitors, ed inoltre privo di quello spiecevole effetto ?sento da un orecchio solo? evidente nell’esempio precedente.

Mp3 panpot + Haas 130 Kb

A questo punto il suono è aperto stereofonicamente, cerchiamo di restituirgli anche un po’ di profondità; per fare questo utilizzeremo un riverbero (Roomworks nell’esempio). Il riverbero è una somma di ripetizioni ultracorte (una buona descrizione del riverbero e dei suoi parametri la trovate qui: http://www.audiosonica.com/it/corso/post/92/Effetti_e_Processori_di_segnale_Riverbero per gentile concessione di Audiosonica.com); creiamo quindi una seconda traccia effetti, questa volta stereo, in cui caricheremo una istanza di Roomworks. Il parametro predelay serve a simulare il tempo che le prime riflessioni (early reflections), cioè quelle con energia sonora maggiore, impiegano a tornare indietro verso l’ascoltatore e quindi in pratica determina la dimensione dell’ambiente; impostato a 45 ms, con una velocità del suono di 340 m/s, indica che la parete si trova a circa 15 metri dall’ascoltatore. Creiamo inoltre per comodità una traccia Gruppo, a cui assegnare sia il suono diretto che la traccia ritardata di 15 ms, in modo da applicare il riverbero alla somma dei segnali contemporaneamente.

Figura 3

Mp3 Ambiente 130 Kb

In realtà, i riverberi più semplici come Roomworks non sono propriamente stereofonici; la simulazione ideale di riverbero dovrebbe tener conto di tempi di predelay differenti per le varie pareti/ostacoli che un ambiente può presentare: se il nostro oggetto è spostato sulla sinistra, è evidente che il primo rimbalzo sulla parete destra arriverà in ritardo rispetto al primo rimbalzo sulla parete sinistra  (i rimbalzi ovviamente avvengono anche sul soffitto e sul pavimento, oltrechè dai vari ostacoli frapposti, e sono influenzati anche dai materiali con cui l’ambiente è realizzato). Se il nostro plugin non è dotato della possibilità di differenziare il predelay, ovvieremo all’inconveniente caricando due istanze mono dello stesso effetto, ma con predelay diversi, panpottate a sinistra e a destra.

Nel nostro caso, quindi, una istanza con 5 ms di predelay verso sinistra e una con 56 verso destra

Figura 4

Mp3 Ambiente stereo 130 Kb

potete anche scaricarvi l’intero progetto (Cubase 5.5.2.637)

Divertitevi a sperimentare con i livelli e i tempi di ritardo!

cubaser

Cubaser è Valerio Nigrelli, inizia prestissimo a farsi le ossa nei service audio scaricando furgoni di attrezzature. Appassionato di home recording lavora nel campo ormai da circa 20 anni. Dal giugno del 2005 ha raggiunto col nickname cubaser (visto il suo sviscerato amore per questo software) la comunità dei forum di cubase.it.

Potete scrivergli su valerionigrelli@cubase.it
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