Apogee ONE e DUET per Mac e iPad

apogee_ONE_DUET_for_mac_ipad_01Apogee, uno dei marchi più prestigiosi e noti nell’ambito dell’audio pro, offre due prodotti ad alta portabilità e dedicati alla registrazione e all’ascolto per Mac e iPad, iPod Touch, iPhone e: Apogee ONE e Apogee DUET. Eccome una recensione.
a cura di cj

Apogee ONE e Apogee DUET per Mac e iPad sono due schede audio USB che si differenziano per numero di ingressi e uscite e che ereditano nome e funzionalità dai modelli precedenti aggiungendo la piena compatibilità con i prodotti Apple basati su iOS.

Apogee ONE e DUET
Apogee ONE e DUET

Iniziamo la prova soffermandoci sui particolari in comune: la prima cosa da notare è la presenza di un “knob” multi-funzione e di dimensioni importanti, che può essere usato sia come manopola per il controllo del volume che come pulsante per la selezione degli ingressi e delleuscite audio.
Il secondo particolare che accomuna le due schede è l’utilizzo di un breakout cable, ovvero di un cavo aggiuntivo (in dotazione) per la gestione completa degli I/O. In questo modo è possibile utilizzare la ONE e la DUET sia come semplici headphone amp, sia con il suddetto cavo breakout che permetterà di sfruttare tutti gli ingressi e le uscite messe a disposizione a seconda del modello.

Apogee DUET breakout box
Apogee DUET breakout cable
Apogee ONE breakout box
Apogee ONE breakout cable

Altra cosa che accomuna i due prodotti è l’utilizzo ottimizzato per il collegamento con un Mac via USB oppure con un iPad (iPad 1 o superiore) o un iPhone (dal 4) e tramite il cavo 30 pin. Il cavo per la connessione Lightning lo abbiamo trovato solo nella DUET ma lo stesso funziona perfettamente anche con la ONE e sul sito Apogee è dichiarato che nelle confezioni oggi in vendita sono in dotazione entrambi. Probabilmente lo stock che abbiano ricevuto qualche mese fa non includeva ancora il nuovo connettore di Apple. In ogni caso l’adattatore 30pin/Lighting, finchè è quello originale di Apple, svolge perfettamente il compito.

Apogee DUET breakout box
Apogee DUET breakout cable
Apogee ONE breakout box
Apogee ONE breakout cable

La dotazione completa prevede quindi per entrambe le schede il cavo USB, i cavi 30 pin e Lightning, il Power adapter universale (Europa, UK e USA) e il breakout cable che è ovviamente diverso. Nella DUET troviamo 2 ingressi line/mic/instrument tramite connessione combo (jack 1/4 + XLR) e 2 uscite bilanciate jack da 1/4, mentre nella ONE ci sono 2 ingressi con connessione da 1/4 (instrument) e XLR.

L’ultima cosa che accomuna questi due prodotti Apogee (e anche la Quartet) è la necessità di scaricare il software Maestro. Di fatto la scheda da sola è riconosciuta e funziona correttamente attraverso il Core Audio, il software aggiuntivo permetterà però la gestione completa del routing di entrambe le schede, oltre a fornire un riscontro visivo ogni qualvolta si utilizzerà il controllo del volume o il pulsante per la selezione dei canali in ingresso o uscita.

Lo stesso software, gratuito su App Store, dovrà essere utilizzato sull’iPad o iPhone, interessante in questo caso la possibilità di scaricare e vedere come funziona l’app iOS dato che si può usare in modalità di emulazione di tutte le schede Apogee Supportate. Anche qui i controlli sull’hardware Apogee avranno un riscontro immediato nell’interfaccia del sistema iOS.

 

Apogee ONE

Apogee ONE
Apogee ONE
Apogee ONE
Apogee ONE

Come si può vedere dalle foto la scheda è molto pratica e maneggevole e può essere infilata nello zaino senza problemi, come ci si aspetta da schede di questo tipo. La struttura è solida e si ha l’impressione di ottima resistenza all’usura. Le connessioni sono state posizionate su entrambi i lati corti con in alto le tre porte per il cavo breakout, l’USB e l’alimentazione mentre in basso c’è l’uscita cuffia in formato jack da 1/8 di pollice.
Sul lato superiore, al centro, c’è il pomello con funzioni di controllo volume e di tasto selettore delle tre 4 modalità disponibili rappresentate dalle 4 icone: Microfono Esterno, Ingresso Mic, Ingresso Instrument, Uscita Audio. Sopra al pomello due file di led a tre segmenti per il controllo del segnale in ingresso o uscita. Infine, più in alto, l’ingresso del microfono incorporato.
Sul retro si trova lo sportellino per l’inserimento delle due batteria AA e, come consigliato dal manuale, meglio avere a disposizione delle batterie ricaricabili (un consiglio valido per qualsiasi situazione in cui ci sia un uso continuo di pile) che permetteranno di allungare in maniera decisiva la durata senza ricorrere all’alimentatore incluso. Per la registrazione sono dichiarate 2 ore e 10 minuti con le pile NiHM contro i 30 minuti delle standard AA. L’apertura del vano non è molto facile, occorre avere una monetina o un plettro spesso a portata di mano se non ci si vuole far male cercando di aprirlo con le dita, ma di contro ha permesso di ottenere una superficie ideale da appoggiare su un tavolo in maniera stabile.

La clip inclusa per il posizionamento di ONE su un’asta microfonica standard permette di sfruttare il microfono in un modo che va oltre l’uso da “tavolo” e fornirà al professionista uno strumento adatto a situazioni di registrazione impreviste, anche grazie alle specifiche tecniche del prodotto che prevede una risoluzione a 24 Bit e una scelta fra 44.1, 48, 88.2 e 96kHz come frequenze di campionamento. Nel caso si volesse usare un microfono più specifico la scheda offre anche l’alimentazione phantom a 48V, ovviamente per l’unico ingresso XLR presente.

Gli ingressi potranno quindi essere configurati come:

Mic Incorporato + jack da 1/4 per Instrument
Mic Esterno (XLR) + jack da 1/4 per Instrument
Mic Esterno 48V (XLR) + jack da 1/4 per Instrument

L’uso che abbiamo fatto di questa scheda è stato principalmente di sistema di registrazione e ascolto alternativo a quello principale nello studio casalingo, e di ascolto migliorato quando in giro con un sistema portatile.

In casa sono state fatte delle registrazioni a 24 bit e 44.1 KHz (per praticità) utilizzando per la voce sia il microfono della scheda che l’ingresso XLR che alimentava un microfono a condensatore, mentre l’ingresso da 1/4 è stato usato per il tracking di una chitarra con i soliti noti Guitar Rig 5, Amplitube 3 e il nostro sempre fidato amp valvolare Studio Devil. La gestione dei livelli in ingresso direttamente sulla scheda ha permesso facilmente di ottenere i valori corretti sia per il microfono che per la chitarra, e si è dimostrata molto utile a livello pratico: un paio di clic per il volume di ascolto o il livello di ingresso e la regolazione è stata demandata direttamente al chitarrista, uno dei personaggi molto esigenti in studio quando deve lasciare la propria catena strumento-ampli-cassa-microfono in favore di un ingresso diretto nella scheda audio, sempre alla ricerca del giusto attacco.

Apogee ONE breakout box
Apogee ONE breakout cable

Da un punto di vista pratico la funzionalità delle connessioni è stata forse in dubbio per il fatto che, con la scheda inserita nella clip sull’asta microfonica, il cavo per la chitarra fosse a penzoloni ma un po’ di accortezza ha risolto il problema: l’asta è certamente più adatta ai cantanti che ai chitarristi! 🙂 Per il resto il cavo USB a corredo è abbastanza lungo da permettere un posizionamento a debita distanza del computer mentre la connessione del cavo 30 pin con l’iPad è notoriamente limitata ai soliti 90cm imposti da Apple per avere la certificazione di prodotto compatibile.

 

Apogee DUET

Un discorso simile può essere fatto per la Apogee DUET e ovviamente tutto va in qualche modo raddoppiato, sia come spazi che come connessioni I/O. Delle connessioni abbiamo già parlato all’inizio, va aggiunta una uscita cuffia da 1/4 di pollice che già definisce un uso più “pro” rispetto alla ONE.

Apogee DUET
Apogee DUET

Da non sottovalutare assolutamente l’ingresso MIDI aggiuntivo, sotto forma di porta USB, che permetterà di aggiungere alla scheda la possibilità di collegare una tastiera e quindi permettere la registrazione simultanea di due ingressi audio e un ingresso MIDI. L’unica accortezza è verificare il consumo dell’apparecchiatura MIDI che intendete collegare, se si tratta di una tastiera portatile da 2 ottave che richiede 100mA o meno per funzionare non ci saranno problemi, se le richieste arrivano a valori più vicini ai 500mA allora sarà necessario alimentare la scheda o la tastiera stessa. Nelle nostre prove la piccola M-Audio Keystation Mini 32 non ha avuto problemi con l’esigua richiesta di 64mA, invece una tastiera full size da 49 tasti ha inevitabilmente portato a richieste di troppa energia da parte della scheda, in ogni caso il discorso è valido per il collegamento con il computer, mentre nel caso di utilizzo con iOS occorrerà per forza utilizzare il power adapter in dotazione altrimenti la scheda non funzionerà affatto.

Apogee Duet
Apogee Duet

La manopola/pulsante centrale è più grande rispetto a quella della ONE e le funzioni che svolge sono di più e controllabili in maniera più efficace, grazie allo schermo OLED che ha un set di opzioni che si adattano a seconda dell’uso, quasi una vera GUI, e che offrono una vista generale (Home View) e due viste dettagliate per gli ingressi e le uscite, completate da una vista quando lo schermo è bloccato. Oltre a questo ai lati della manopola ci sono due touchpad completamente programmabili via software che permettono di avere pratiche funzioni a disposizione di dita, come per esempio un tasto MUTE o un tasto MONO.

Apogee Maestro for iPad
Apogee Maestro per iPad programmazione touchpad

Detto questo le connessioni aggiuntive che offre la DUET possono essere una discriminante nella scelta, soprattuto se si necessita di un doppio collegamento in uscita come chiunque sia alla ricerca di un mix separato dall’ascolto in cuffia sia esso per la sala, per inviare un clic o altre situazioni simili.

Apogee DUET @ work
Apogee DUET @ work

Altra differenza non da poco con la ONE è quella relativa alla frequenza di campionamento, la DUET funziona con tutte quelle standard che vanno da 44.100kHz a 192kHz. I valori di efficacia CPU e di qualità sonora variano molto passando da una all’altra, ma il fatto di poter registrare e riprodurre alla frequenza più alta permette di integrare la scheda in situazioni nelle quali i 96kHz (se non i 192kHz) sono pressoché un obbligo, come postazioni ultra professionali o sistemi di ascolto per audiofili molto esigenti. Anche se il dibattito sull’effettiva utilità di frequenze di campionamento così alte è sempre aperto, è fuor dubbio che chiunque per lavoro o passione si trovi a manipolare file di un determinato tipo ha con la DUET lo strumento adatto per ascoltarli al meglio. Tra l’altro se si cerca online con i termini “24/96” o “24/192”, oltre a trovare i dibattiti di cui sopra, si troveranno anche alcuni siti che stanno iniziando a vendere musica in uno o tutti questi formati di frequenza di campionamento e profondità di bit come per esempio http://www.hdtracks.com/.

Apogee Maestro for Mac
Apogee Maestro for Mac

Sul versante pratico la DUET, offrendo di più, ha indubbiamente fornito una impressione migliore. Avendo in dotazione i due ingressi combo con i quali poter scegliere via software tra linea a -10dBV e +4dBu, Instrument e Mic (anche alimentato) è stato possibile effettuare delle prove partendo da una ripresa microfonica stereo fino ad arrivare a un’accoppiata chitarra/voce, passando per un’acquisizione ad altà qualità di materiale storico su vinile a 24bit e 96kHz (destinato a elaborazioni video), fino al semplice ascolto di registrazioni effettuate in studio, anche queste a qualità molto elevata. Infine, l’ingresso MIDI ha anche permesso di risparmiare una porta USB sul Mac cosa che, fra chiave di protezione e altri dispositivi musicali necessari, non dispiace affatto. La stessa particolarità ha permesso di suonare in 3 sull’iPad (voce, chitarra e tastiera), cosa impossibile altrimenti.

 

Ricapitolando

Le due schede di Apogee offrono sicuramente un ottimo rapporto qualità/prezzo, dove ovviamente si sia disposti a spendere per avere degli ottimi convertitori in una scheda audio USB portatile e da sfruttare anche con i sistemi iOS. Per l’uso con questo sistema secondo noi ha più senso l’acquisto della ONE, dato che la più piccola è alimentabile con due batterie AA, a meno che non servano le due coppie di uscite separate. D’altro canto, se si utilizzano tutte le 4 uscite della DUET la postazione non sarà più così “portatile” e quindi l’alimentazione a corrente non sarà certo un problema.

Il software Maestro ha fatto il suo dovere senza creare problemi particolari, la prova è stata fatta sotto Mac OS 10.8 Mountain Lion ma la compatibilità, assicurano da Apogee, è garantita anche con Mac OSX Mavericks 10.9. Il minimo sistema per far funzionare DUET e ONE è il 10.6.8.
Sul versante iOS, la versione raccomandata è minimo la 6, non ci sono stati particolari problemi. La prova è stata fatta con iOS 7.1 su iPhone 4S e iPad Air mentre su iPod Touch di quarta generazione si è usato iOS 6. Anche il più piccolo dispositivo Apple, provato con la ONE e JamXT Pro di Positive Grid, si è dimostrato fluido e senza problemi nell’uso.

Apogee DUET @ work
Apogee DUET @ work

 

Conclusioni

Come ampiamente accennato il rapporto qualità prezzo non si discute, sia la ONE che la DUET offrono il giusto per quel che costano. Dal nome si evince anche la principale destinazione d’uso, ONE è per il singolo musicista che vuole registrarsi da solo o vuole registrare la performance di una persona alla volta, magari mentre suona la chitarra elettrica e canta. DUET è per chi necessita di registrare due sorgenti siano esse microfoni, chitarre collegate direttamente o segnali di linea di diverso tipo, e allo stesso tempo vuole avere disponibili una doppia uscita stereo con la quale fornire un ascolto separato per il musicista o il pubblico.
L’unico vero inconveniente che abbiamo riscontrato, se così si può dire, è la non compatibilità con i sistemi Windows ma questo fa parte del dna di Apogee, per il resto solo i cavi “breakout” possono essere leggermente fastidiosi, infatti per la DUET Apogee offre un breakout box in alluminio opzionale, ma la cosa diventa comoda quando occorre usare le schede solo con le uscite audio.

Il prezzo che abbiamo visto online su negozi italiani durante la stesura di questo articolo è di circa 640€ per la Apogee DUET per Mac e iPad e di circa 350€ per Apogee ONE per Mac e iPad.

Di seguito la galleria fotografica completa

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e una serie di video dimostrativi del prodotto disponibili sul canale YouTube di Cubase.it:

 

 

per altre informazioni:

 

buone registrazioni a tutti!

cj
Claudio Januario nasce a Londra nel 1967 ma si converte al digitale solo 25 anni dopo diventando “Midifonico, operatore di sistemi di automazione musicale”.
Dal MIDI ai calcolatori il passo è fin troppo breve e oggi crede di poter spiegare agli altri come usare al meglio un computer per creare musica, ma non solo.