Recensione e test Addictive Drums 2 (e mini tutorial)

00_addictive_drums_logoTutto si può dire delle batterie virtuali, tranne che non vengano usate anche in produzioni importanti e non solo in provini o come traccia base da far suonare a un vero batterista. Il mercato offre diversi prodotti, alcuni dei quali analizzati proprio in queste pagine. Questa volta è il turno di XLN Audio con Addictive Drums 2.
a cura di cj

Addictive Drums è sul mercato dal 2006 ed è ora arrivato alla versione 2.0 ribadendo la filosofia di XLN Audio, sempre diretta alla praticità d’uso e alla chiarezza dell’interfaccia grafica.

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XLN Audio Addictive Drums Online installer

Una delle prime differenze che si notano è nell’installazione che obbliga all’uso dello stesso (nuovo) installer di Addictive Keys chiamato XLN Online Installer, un obbligo immaginiamo attuato per limitare la pirateria e che è del tutto simile come concetto a quello di Native Instruments (Service Center) o di Waves (Waves License Center). Il programma di installazione si occupa anche di controllare ed effettuare gli aggiornamenti dei software installati di cui si possiede la licenza, al contrario degli altri citati dove l’aggiornamento viene segnalato (NI) oppure si rimanda a una pagina web (Waves) dove addirittura nel secondo caso occorre scaricare l’intero pacchetto da 2GB anche se si possiede solo 1 plug-in!

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XLN Audio Addictive Drums Online installer 2

Se come noi avete aggiornato alla versione 2, aprendo lo XLN Online Installer dovreste aver trovato la nuova versione e gli aggiornamenti dei kit esistenti, questi ultimi e qualunque altro prodotto AD2 che abbiate acquistato sarà elencato come “aggiornamento disponibile” o “installazione”, a seconda del caso. Se avete molte librerie questa sarà un’operazione non proprio velocissima.

La versione precedente del programma non viene assolutamente toccata e continua a risiedere indisturbata nella cartella applicazioni del Mac sul quale abbiamo fatto la prova, occupando circa 6MB di spazio, un’inezia che presumibilmente serve a evitare che si possano essere eventuali preset personalizzati che nel passaggio abbiano dei problemi, anche se a noi non è capitato nulla di simile. La cosa permette anche l’installazione senza problemi della versione demo che però sarà limitata nei suoni e “cassata” dell’aggiornamento dei kit.

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XLN Audio Addictive Drums Demo Kit Fairfax

Ovviamente essendo un “online installer” il suo funzionamento prevede una connessione internet ma una volta attivato il software non occorre fare altro, e si può usare senza nessun obbligo di verifica online o simili. Meglio di una “dongle key” e anche di un “challenge/response” secondo noi.

XLN Audio Addictive Drums Kit Selection

GUI

L’interfaccia utente riprende quello che è il modus operandi di Addictive Keys e se per caso non avete avuto a che fare con quest’ultimo, la prima cosa che risalta, oltre alla finestra leggermente più grande, sono i due nuovi pulsanti in alto a destra chiamati Gallery ed Explore che permettono di navigare in pratica tutti i prodotti per AD2 disponibili da XLN. Se si preme Gallery si apre una finestra che mostra in basso la possibilità di ascoltare una serie di anteprime dei Kit per quello che sono come sonorità “naturali” con diversi preset e la possibilità di regolare i livelli di cassa, rullante, charlie, room e overhead. Dopodiché c’è la voce Selection, con gli stessi comandi ma che tende a mostrare degli utilizzi dei Kit più estremi, più manipolati. In ogni caso se l’espansione è presente verranno suonati dei file midi della libreria, altrimenti saranno utilizzati dei sample. La differenza la si nota anche nel nome che accompagna i kit non installati (demo) e nell’icona di cuffia che appare quando di preme il tasto Play.

XLN Audio Addictive Preset Browser
XLN Audio Addictive Preset Browser

Altra differenza con la v1 è, sulla sinistra, il Browser dei Preset che piuttosto che essere un menu a comparsa è una finestra che appare in primo piano che purtroppo non è (stranamente) navigabile con delle scorciatoie da tastiera o i semplici tasti freccia, Tab, Esc o Enter, una cosa decisamente irritante se usate AD2 con le bacchette di una batteria elettronica in mano.

all’altra parte però guadagna la possibilità di ordinare i preset per ordine alfabetico (A-Z) oppure data di creazione (Old-New), e viceversa in entrambi i casi. Oltre a questo è possibile rinominare un kit e impostarne uno di default, avere una barra di scorrimento per la selezione di kit più “natural” o “extreme”, usare un campo per la ricerca e preselezionare cosa visualizzare ovvero se tutti i kit, quelli programmati da XLN o i preset personalizzabili che possono anche risiedere nello spazio “cloud” appositamente creato da XLN e che possono essere condivisi. Con un po’ di tempo ci si abitua a tutte queste opzioni e sicuramente ci si guadagna in termini di facilità d’uso. Però vorremmo tanto le scorciatoie! 🙂

XLN Audio Addictive Drums Kit & Flexi

Una volta scelto il preset si può entrare nella sezione KIT dove si scopre motivo dell’aumento delle dimensioni della finestra principale. Il numero dei pezzi è aumentato, ora ci sono 18 slot rispetto ai 12 della prima versione e quindi ben 6 slot per i piatti e 2 per i ride. Altra piacevole aggiunta sono due nuovi slot “Flexi” che permettono di scegliere un qualsiasi strumento con il quale allargare le sonorità di AD2, un campanaccio per esempio, ma non solo, anche tutti gli altri strumenti presenti nel kit e oltre. Due di questi 3 kit Flexi sono collegabili a cassa o rullante in modo da poter personalizzare ulteriormente questi suoni con un secondo layer che può includere anche suoni non convenzionali ma molto usati oggi per dare profondità a una cassa (una sinusoide a 55Hz per esempio) oppure un tocco di sporcizia a un rullante (un leggero rumore bianco).

XLN Audio Addictive Drums KIt & Noises
XLN Audio Addictive Drums KIt & Noises

Il numero dei canali è quindi aumentato ed è stato portato a 10 mentre il numero dei gruppi è rimasto lo stesso (OH, Room e il Bus con un ulteriore mandata regolabile per ogni canale) con in più la sezione per 2 mandate FX prima del master finale.

Nella pagina EDIT di conseguenza ci sono stati altri cambiamenti, ogni canale del mixer ora ha due insert Multi-FX, uno pre-EQ e uno post-EQ. Oltre a Compressore/Distorsore ci sono tre nuovi effetti, partendo da un modulo di Noise con le diverse tipologie di rumore che potete vedere in figura, un modulo Tape e Shape (rispettivamente un simulatore di nastro e un modellatore di transienti) utile per controllare le caratteristiche sonore sulle medio alte e il sustain dei singoli canali di AD2 e delle sue uscite. L’equalizzatore ora ha due shelving e due bande medie con cut/boost con fattore qualità (Q) variabile .
Nella sezione “KitPiece Control” ci sono nuove funzionalità di modellazione e regolazione del pitch con la possibilità di regolare la risposta della velocity di ciascun elemento del kit mantenendo la gamma di volume proporzionale, oppure anche eliminare la risposta alla velocity multipla limitando a un solo campione. La manopola Filter se impostata sopra lo zero controlla l’ammontare del filtro passa-basso applicato alle velocity più basse, in questo modo si rendono effettivamente più scuri i colpi più leggeri.

 

XLN Audio Addictive Drums Tone Designer
XLN Audio Addictive Drums Tone Designer

Tone Designer

Cassa e rullante possono avere anche un controllo ulteriore, alternativo al controllo del pitch chiamato Tone Designer, che in pratica funziona come un envelope shaper e controlla la curva di decadimento di una determinata gamma di frequenze predeterminata dai produttori. Ogni cassa e rullante ha le proprie frequenze di intervento pre-impostate. Si può così regolare il tono del decadimento di un rullante: se si avverte che la cordiera è poco presente, Tone Designer permette di allungare l’inviluppo di quelle determinate frequenze brillanti mantenendo l’inviluppo e il volume generale. Lo stesso vale per il contrario, e i valori di intervento (start, end) possono essere regolati a livello di percentuale che va dal 50% positivo al 100% negativo mentre il decadimento si spinge da 0 fino a 5 secondi. Probabilmente prima di metter mano alla sezione EQ sarò opportuno provare questa nuova funzione.

XLN Audio Addictive Drums DelVerb
XLN Audio Addictive Drums DelVerb

Gli effetti di AD2 sono gestiti come nella versione precedente ma questa volta sono chiamati “delverb”, dal cui nome si capisce che sono un delay e un reverbero combinati insieme e miscelabili con un cursore di “blending” su due mandate gestibili separatamente. Il delay può essere sincronizzato a uno fra 11 valori di nota, o impostato in millisecondi, con un controllo sul feedback, swing e ampiezza dell’effetto ping-pong. Il riverbero ha algoritmi di ambience, room, hall e plate, con predelay, tempo di decay, damping delle frequenze, e un parametro di swirl, fondamentalmente un chorus per rendere più corposo il riverbero. Entrambi i moduli sono seguiti da due EQ parametrici e una scelta per il routing del fader pre o post Master.

XLN Audio Addictive Drums Preset 2
XLN Audio Addictive Drums Preset 2

Navigazione dei Preset

AD2 eredita il Preset Browser da Addictive Keys, con utili strumenti per filtrare i preset per categoria; si può scegliere di navigare per prodotto, per autore (voi o XLN), per tipo, o una delle combinazioni delle tre.
Tra i termini di ricerca, un filtro opzionale chiamato “Sound Ideal” attiva una barra di scorrimento che categorizza ulteriormente i risultati in “Natural” da una parte e “Extreme” dall’altra. Se avete l’intera gamma di prodotti AD2, il numero di Preset è molto alto, quindi questi filtri possono accelerare considerevolmente la ricerca del kit perfetto. Così come in Addictive Keys, i preset personali sono continuamente aggiornati nella memorizzazione su Cloud di XLN (fin quando siete online, e non c’è bisogno di aver effettuato il login). I vostri Preset sono quindi conservati anche nei malaugurati casi di crash e, qualora AD2 venisse reinstallato, sono automaticamente scaricati e inseriti fra i vostri preset. I possessori di AD che desiderano portare i propri preset verso AD2 saranno contenti di sapere che i preset AD possono essere trascinati dalla loro cartella direttamente in AD2, e che si caricano perfettamente.

XLN Audio Addictive Drums Beats Search
XLN Audio Addictive Drums Beats Search

Beats and MIDI

AD2 arriva con una selezione pre-installata di drum groove MIDI scelti fra i MIDI paks della gamma di XLN. La ricerca del beat giusto può essere dispendiosa in termini di tempo, quindi troviamo diversi strumenti di ricerca per restringere le scelte. Si può ricercare per Libreria, Categoria, Tempo, Tempo in chiave (metro) e si può anche digitare una parola chiave.

XLN Audio Addictive Drums Kit Piece Reassign
XLN Audio Addictive Drums Kit Piece Reassign

La ricerca Grid offre una divertente e utile modalità per personalizzare i beat trovati con al ricerca normale: funziona con la riproduzione grafica di uno step sequencer a 3 corsie, ciascuna delle quali rappresenta charleston, rullante e cassa del beat selezionato. I cerchi arancioni (vedere figura) mostrano una griglia in 16esimi, e quindi dove far cadere il beat dello strumento selezionato, per scegliere i colpi principali del groove desiderato (es.: charlie in 8avi). Cliccate su qualsiasi step per aggiungere o rimuovere i colpi e i risultati di ricerca si aggiorneranno per mostrare ogni groove che condivide la selezione. Se il colpo che avete aggiunto non è spuntato, vuol dire che non ci sono groove nella libreria che condividono quella caratteristica, nel cui caso cliccare Replace per quella corsia suona la parte che avete creato.

XLN Audio Addictive Drums Transform
XLN Audio Addictive Drums Transform

Potete trascinare il groove MIDI modificato nella vostra DAW.

Il pannello Shortlist sulla destra fornisce un modo molto comodo per catalogare in un posto unico i loop midi che avete trovato e/o creato. È già un ottimo modo per personalizzare i grooves ma il tab Transform porta le cose ulteriormente più avanti. Usando i controlli Accent, è possibile aumentare o ridurre la dinamica sulla base di 8avi o 16esimi, e aggiungere dinamica a colpi che altrimenti non ne avrebbero. Si possono anche invertire le dinamiche per alterare completamente il senso del groove. Ride, tom, hi-hat e rullante possono essere anche riassegnati ad articolazioni alternative. Il tempo a metronomo e la velocity possono essere casuali, e i groove suonati al doppio del tempo, al 75 e al 133 per cento della velocità normale, i 4/4 possono essere cambiati in 6/8 e viceversa; c’è un incredibile numero di modi per creare nuovi groove dai preset.

Minitutorial YouTube Video

Ecco un video raggiungibile anche dal Canale YouTube di Cubase.it dedicato proprio alle funzioni di Tranform che offre il programma di XLN Audio

 

La funzione KITPIECE MIX & REASSIGN permette anche di indirizzare al volo colpi di alcuni pezzi del kit ad altre versioni dello stesso, per esempio un hi-hat aperto a uno chiuso o suonato sul bordo

Altre due caratteristiche spuntano infine dalla pagina Beats: per prima cosa, la vostra performance MIDI può essere registrata in AD2 e salvata come file MIDI nel browser, inoltre tutto quello che si suona in AD2, che sia una performance in tempo reale, o una parte MIDI che suona nella vostra DAW, un colpo singolo o un groove, può essere trascinato nella DAW come file audio lungo fino a un massimo di 15 secondi.

 

Conclusioni

Secondo chi scrive tutte le migliorie valgono i circa 80€ richiesti per l’update dalla versione 1: il collegamento di due suoni, la compatibilità con i vecchi preset (anche se ovvia, non è scontata) e tutto quello che è stato fatto per migliorare la gestione dei suoni, come il modellatore di transienti, o la gestione e manipolazione dei beat rende la spesa giustificata. Soprattutto quest’ultima funzione, il “transform” dei beat, rende come detto la manipolazione dei preset di loop un lavoro molto preciso fino alla creazione di materiale pienamente adattabile al lavoro che si sta creando. Chi scrive usa Addictive Drums 2 con una batteria Roland TD11 che in questa versione è magicamente spuntata nella lista dei prodotto direttamente gestibili da AD2 senza personalizzare nulla. Un’altra piccola novità rispetto alla versione 1 dove la batteria non veniva vista direttamente e alcune (piccole) cose andavano regolate al meglio.

 

Di seguito la galleria completa delle immagini presenti in questa pagina

 

Buoni Beat and Loop transform a tutti!

Claudio Januario

 

 

Claudio Januario nasce negli anni ’90 come “MIDIFONICO: operatore di sistemi di automazione musicale” e oggi è laureato in Musica ElettronicaTecnico di Sala di Registrazione al Conservatorio di Musica Licinio Refice di Frosinone, e crede di poter spiegare agli altri come usare al meglio un Computer per creare Musica, attraverso tutti i metodi della moderna produzione, o quasi.
È docente Steinberg certificato ed è l’ideatore, realizzatore e gestore di questo sito fin dalla sua nascita. Può essere contattato anche per essere insultato attraverso i forum oppure scrivendogli all’indirizzo di posta elettronica c.januario[mettilachiocciola]cubase.it