recensione a
cura di Varvez
Programma testato
con:
Apple Powerbook 400
Mac OS 9.2.2
384 Ram
Scheda
audio Audiosport Quattro
M-Audio 4x4
Traktor DJ Studio 2.0.3
Cos'è un
dj?
Difficile
pensare che al 2003 ci sia qualcuno che non sappia ancora cosa sia un dj...
sostanzialmente
diciamo che è chi mette musica mixando le
varie canzoni per far ballare o per accompagnamento (pessima definizione :-).
Finora il disk
jockey si è sempre destreggiato con vinili, dai 45 giri
ai dischi mix, fino agli ultimi tempi con i cd o minidisc: ecco quindi l'alternativa
di portare direttamente il computer in discoteche, disco bar, radio o spiaggia
... Gli aspetti positivi sono di non essere costretti a trascinarsi da casa
dei kg di valigie oppure di non rischiare di rovinare e perdere cd e dischi;
il tutto sta in una valigetta con un paio di cuffie al seguito. Nella conversione
a mp3 c'è una leggera perdita, comunque contenuta se utilizziamo un
adeguato bitrate e un buon software di conversione; oppure, con un capiente
hard disk,
potremo utilizzare direttamente i file in formato wav/aiff.
Prime impressioni Non
conterà ai
fini dell'utilizzo ma quelli della Native ci sanno fare in fatto di packaging:
ottima la scatola, la grafica e anche Traktor DJ Studio 2.0 , a colpo
d'occhio, si pone nella consueta tradizione di ottima estetica combinata ad
un'interfaccia "user friendly" abbastanza intuitiva, anche se il disegno del
dj virtuale in 3D potevano evitarcelo.. Dopo le prime facili manovre di play/stop,
il software va capito e studiato nella sua complessità: ha molte funzioni
importanti e vanno tutte analizzate e ponderate al meglio...per cui è indispensabile
lavorare con le istruzioni vicino.
Traktor DJ Studio 2.0 è un
software di emulazione di giradischi combinato ad un'interfaccia simile ai
più famosi cd player per dj
con i soliti tasti cue/pause e play/pause. I lettori di file sono deck A
e deck B, rispettivamente a sinistra e a destra, e caricano le tracce visualizzando
le forme d'onda come un sequencer o un comune audio editor: quindi rispetto
alle altre forme di djing qui possiamo anche 'vedere' la musica che stiamo
riproducendo...utile soprattutto per settare il guadagno da una traccia all'altra.
La risposta del mouse sulle tracce è del tutto simile alla mano sul
giradischi con la possibilità di fare uno scratch come con il vinile.
Graphical
User Interface (GUI per gli amici :-)
Partendo
dall'alto abbiamo le preferenze del programma dove setteremo l'uscita audio,
qui è indispensabile una scheda audio con due uscite separate per
poter avere il preascolto e per collegarsi ad un normale dj mixer. Il master
(che dalla versione 2.0.3 si è arricchita del tasto 'live' che impedisce
ai dj più distratti di chiudere erroneamente il programma mentre sta
suonando) con la sezione bpm (per settare i bpm di uscita), il balance e
l'output con
un limiter.
La sezione automate
consente di salvare sessioni di mixaggio o mix in formato aiff/wav o
di caricare altri mixaggi: ad esempio se due
dj hanno gli stessi pezzi su hd possono scambiarsi (anche tramite e-mail)
un intero
mix, autoplay farà suonare il mix in automatico al programma. La parte
filter invece dà la possibilità di usare sui brani potenti filtri
derivati dagli altri software Native Instuments regolando la quantità dell'
effetto ed il tipo. La sezione loop è secondo me una delle funzionalità più riuscite
e utili di Traktor DJ Studio 2.0: i due tasti grossi quadrati servono
per iniziare il loop ed uscirne senza modificare il tempo del brano ne
fare perdere la sincronizzazione; il loop può essere deciso in lunghezza
e si può passare al loop precedente e successivo sempre senza problemi,
si può anche scegliere per quante volte ripeterlo..insomma una vera
sciccheria! Il mixer è l'emulazione di un mixer hardware, è possibile
disabilitarlo e usare un mixer esterno (caldamente consigliabile... meglio
toccare con le
mani manopole e fader), molto utile l'autogain che regola automaticamente
il guadagano per i pezzi con diverso volume. I decks o giradischi virtuali
visualizzano
graficamente le forme d'onda, segnano il tempo trascorso e il tempo rimanente
di ogni brano e la serie di cue point all'interno della traccia. Per finire
troviamo la finestra broswer con playlist ( le nostre classiche 'scalette')
e l'explorer per trovare i brani negli hard disk; Traktor DJ Studio 2.0 legge sia mp3
che aiff, wav e direttamente tracce da cd audio.
Impressioni d'uso
Appare
da subito un software molto potente e innovativo. la risposta al mouse (cliccando
sulla
traccia
caricata) è simile all'effetto di trascinamento
di un disco in vinile, e nelle preferenze si può settare una risposta
più 'vinyl' o 'digital'...la funzione cue/pause /play è ereditata
direttamente dai lettori cd da dj: una volta caricata con drag&drop una
traccia sarà nostro compito settare un punto di cue ("cue point") che
di solito nei pezzi in 4/4 è la prima battuta della cassa; possiamo fissare
anche più punti di cue e andare a richiamarli con un tasto di scorrimento.
Il
cuore di Traktor DJ Studio 2.0 è dato
dalla differenza tra "cue point" e "beat marker":
se noi, dopo aver attivato il lucchetto su cue point schiacciamo il tasto
' ctrl' (mac) ci apparirà un menù in cui poter scegliere varie
opzioni tra cui beat marker (in pratica segnatempo) e il programma porrà una
griglia sulla song, simile per certi versi a quella che applicano altri software
audio
editor che fanno lo stretch dei campioni; questa griglia servirà ,
oltre che a determinare con maggior precisione il tempo metronomico,
a non perdere
il sync durante quelle pause nella song in cui non ci sono picchi di
batteria. Ci sono due tasti : uno con il segno pause che ci porta
al primo "cue
point" mettendo il player in pausa e l'altro contrassegnato con play che
fa partire la traccia una volta rilasciato, molto utile per andare in syncro
con la battuta dell'altra traccia. La funzione di beat detection è il
fiore all'occhiello del software ed è molto precisa e accurata:
settando il tasto potremo sincronizzare la velocità di un pezzo con quello
che sta suonando o a scelta con il master tempo (se abilitato). E' molto
sensibile ed efficace con i tempi in 4/4 con cassa in rilievo,tecno e house
su tutti,
che poi sono gli stili più utilizzati dai dj ma ha dato problemi con
tempi sincopati più jazzy; nel caso è possibile aprire un ulteriore
menù cliccando
su e assegnare un ipotetico range in cui il programma cercherà il
tempo giusto, oppure fare un tap con la barra spaziatrice per individuarlo
manualmente. Rimangono poi indispensabili i classici tasti + e - della velocità del
giradischi virtuale che permettono di effettuare quelle minime correzioni
al tempo della traccia nel caso fossimo partiti in ritardo di qualche
millisecondo; questi tasti rispondono in maniera molto efficace e consentono
di riprendere
quasi sempre il sync con l'altra traccia.
Pregi e difetti
Sono
senza dubbio di più i pregi..infatti ho deciso di usarlo anch'io!
;)
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varvez@work: click per ingrandire |
Permette di avere
a disposizione un numero virtualmente illimitato di canzoni da utilizzare
(l'unico limite sarà la capienza dell'hard disk), la funzione
di sync consente di mixare molto velocemente le tracce senza perdere tempo
ad individuare ad orecchio la velocità; la funzione di loop è utilissima
per fare cambi lunghi o per creare dei veri e propri remix live di brani
mischiando la parte ritmica di un pezzo con ad esempio una 'acappella' o
una versione
dub.
L'emulazione di
scratch, anche se non è una mia specialità,
mi sembra davvero ben fatta e la funzione di reverse può essere utile
per creare un effetto insolito. E' possibile salvare i prorpi mix e controllare
il software via midi con un controller o una tastiera, oppure assegnare
degli shortcut alla tastiera del computer. In più il vantaggio di
avere un solo portatile con tutto dentro mi sembra una comodità non
da poco. Gli svantaggi più importanti sono in primo luogo il fatto
che stiamo lavorando con un computer, per cui l'affidabilità stessa
del programma dipenderà dalla
macchina che utilizziamo, dal suo sistema operativo, dalla quantità di
ram, dai conflitti con altri programmi installati etc.. A me ad esempio
, su powerbook, ha dato dei problemi in riproduzione (pause da un sec.
circa) per aver lasciato per sbaglio accesa la memoria virtuale ed apple
talk. Dal
punto di vista invece del programma ho trovato molto macchinosa e migliorabile
la finestra del browser, il modo di caricare le playlist non è certo
dei più intuitivi e comunque tutti i pezzi che suoneremo devono essere
preparati prima con cue point e beat marker inseriti.
Conclusioni
Traktor DJ Studio 2.0
si pone al vertice dei dj software sia per il costo relativamente
contenuto
sia per
le ampie possibilità che offre che per l'affidabilità riscontrata;
nulla vieta poi di usarlo abbinato ai giradischi o ai lettori cd aggiungendogli
ulteriori potenzialità. Non mi dispiacerebbe affatto vedere un nuovo Traktor
DJ Studio 2.0 a 3 deck's...la Native è avvisata!
Varvez ringrazia:
Claudio Isaia per lo scambio di consigli tecnici e impressioni d'uso
Varvez fa parte
del gruppo kisstrasparenz
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