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Autore Topic: Il Modus Operandi: quale scegliere per registrare?
francescodisanto
Junior Member
Member # 13627

 - posted 17. Aprile 2015 21:54      Profile for francescodisanto           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Ciao ragazzi, voglio porre una questione a voi che siete più esperti di me.
Dunque, dalla mia (poca) esperienza in cubase mi sembra di aver capito che per
fissare nel "solco" del digitale il proprio pensiero musicale con i Virtual Instrument, ci sono fondamentalmente 3 vie:

1) la prima riguarda la registrazione step by step, ossia si prende l'editor partitura (oppure midi) e si scrive nota per nota la propria composizione e la si da in pasto al VST preferito.

2) La seconda riguarda la registrazione live con quantizzazione, ossia si prende il proprio strumento, si registra col vst e poi eventualmente si quantizza a proprio piacimento

3) la terza riguarda la registrazione in tempo reale classica e pura, ossia si suona lo strumento, si registra e non si tocca nulla se non correggere qualche espressione e qualche nota falsa nell'editor dei tasti

Fin qui penso che ci siamo.
Ora mi chiedo, è possibile però che questi 3 modus operandi siano in relazione con lo stile/genere che si vuol registrare? per esempio il primo è più congeniale per la musica elettronica in quanto il ritmo deve essere perfettamente quadrato; il secondo è attinente alla musica leggera in quanto rappresenta un misto di precisione e di libertà espressiva nello stesso tempo; il terzo invece può essere congeniale a chi vuole registrare ad esempio brani di musica classica, oppure jazz ecc dove il ritmo è dinamico e continuamente variabile.

Ecco questa è solo una mia teoria oppure è possibile agire in modo diverso?

ad esempio io in questo periodo devo registrare un brano di stile classico per pianoforte solo (stile minimalista alla Einaudi per intenderci) con samples Ivory (splendidi veramente).

E siccome vorrei prendere due piccioni con una fava, ciò fare la registrazione, con tutti i rubati e rallentati del caso, però avere nel contempo anche la partitura stampabile bella e fatta...

Secondo voi potrei fare una registrazione step by step e inserire a mano, nella partitura, i rallentati, i rubati e tutto il resto così da farmeli "suonare in midi" oppure secondo voi il risultato sarebbe ugualmente "freddo" nonostante i mille accorgimenti fatti?

Che dite, si può fare oppure è una perdita di tempo?

Insomma, è meglio fare la registrazione live per questo tipo di stile e poi fare separatamente la partitura, oppure posso avere quello e quello contemporaneamente?

Messaggi: 96 | Data Registrazione: Mag 2010  |  IP: Logged
maurix
Moderator
Member # 2135

 - posted 19. Aprile 2015 04:07      Profile for maurix   Email maurix         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Se l'obiettivo è di ottenere entrambe le cose, credo che convenga dare la priorità all'esecuzione, cercando di farla al meglio rispetto a quelle che sono le intenzioni.

In seguito col Midi si cerca di ricavare la partitura, effettuando tutto l'editing di notazione a quel livello.

E' evidente che se il brano ha mille rubati/rallentati/accelerati conviene fare una seconda esecuzione più scolastica e a tempo per agevolare il lavoro sulla notazione.

-------------------

Riguardo alle metodologie da te elencate io direi che la 1) si usa solamente quando l'unico risultato finale deve essere una parte che qualcuno dovrà leggere.

La via 2) e 3) non hanno differenze di rilievo, nel senso che dipendono esclusivamente dalla complessità del brano e dalla bravura dell'esecutore.
Uno potrebbe anche partire pensando di usare il metodo 3) poi alla fine dell'esecuzione si accorge che molti punti necessitano di correzioni importanti, ed ecco che si sfocia nel metodo 2)

Non è una questione di genere musicale secondo me, ma della specificità della composizione a prescindere dallo stile di appartenenza.

Messaggi: 23188 | Data Registrazione: Mar 2003  |  IP: Logged


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