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Posted by VIRUS4 (Member # 1544) on 27. Maggio 2003, 09:49:
 
Scusate se questo post e' lungo, ma e' veramente molto interessante, soprattutto per chi come me fa concerti live solo per diletto.

fonte:ROCK TARGATO ITALIA
divinazione@tiscali.it www.rocktargatoitalia.com

A proposito dell'ENPALS ecco l'articolo apparso su L’ADIGE di Sabato 24 maggio 2003 che riguarda un importante sentenza del Giudice del Lavoro di Trento sull’agibilità ENPALS.
L’originale dell’articolo firmato dal giornalista NICOLA GUARNIERI si può reperire sul sito del quotidiano L’Adige: www.ladige.it

L’Adige
Sabato 24 Maggio 2003
Pag. n. 34 Rovereto

LA SENTENZA DEL GIUDICE BENINI FAVOREVOLE AI MUSICISTI «Anche se uno è bravo si esibisce solo saltuariamente e non certo per vivere»
Il Servizio lavoro della Provincia aveva passato al setaccio un anno di manifestazioni
e concerti in Vallagarina e dintorni
Suonare nei pub non è un mestiere
Finito davanti al giudice del lavoro un contenzioso sull’agibilità Enpals
Il giudice del lavoro Michele Maria Benini ha regolato un contenzioso sull’agibilità Enpals per i musicisti
La parola Enpals, per i numerosi musicisti appassionati di tutta la provincia, evoca qualcosa di spiacevole. L’agibilità, infatti, è richiesta per poter suonare in pubblico. E pensare che si tratta di una norma istituita ancora al tempo del fascismo per garantire ai musicanti che giravano per le piazze italiane una sorta di cassa di previdenza. In pratica, versando all’Enpals una percentuale sul compenso ricevuto per l’esibizione, ci si pagava la futura pensione. Orbene, i tempi sono cambiati e per anni quella voce insidiosa (al giorno d’oggi, tolti i big delle hit parade, sono migliaia le band che suonano per diletto e non guadagnano certo cifre da capogiro) è rimasta nel cassetto, coperta dalla polvere.La solerzia di alcuni funzionari pubblici, però, ha tolto la polverosa cortina e ha riportato in auge lo spauracchio. Morale: chi vuole esibirsi in concerto in un pub o in una sagra rischia di vedersi comminare una sanzione perché privo di agibilità Enpals. Questa premessa era d’obbligo per introdurre una sentenza del giudice del lavoro Michele Maria Benini che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ad una trentina di musicisti, «rei» di essere professionisti e di aver suonato a sagre e in alcuni locali. A dare il «la» alla causa, dunque, è stata la solerzia dei fun-zionari del Servizio lavoro della Provincia autonoma di Trento che il 28 novembre 2000 inviò un’ingiunzione di pagamento alla ditta «Produzioni Cipiesse» di Brescia, azienda che fornisce impianti luce e service audio. Motivo? Aver fatto esibire gruppi musicali sprovvisti di agi-bilità Enpals pur essendo lavoratori dello spettacolo. Il titolare avrebbe dovuto pagare quasi undici milioni di vecchie lire. Il condizionale, però, è d’obbligo visto che il multato ha presentato ricorso al giudice del lavoro e l’ha vinto. Le band - che, tra il giugno 1996 e il settembre 1997, hanno allietato feste campestri o semplicemente serate rock nei vari locali che offrono spettacoli dal vivo - erano tutte iscritte all’Amad, un’associazione che garantiva per loro l’iscrizione all’Enpals. Secondo la Provincia, però, si trattava di professionisti. Nel corso delle varie udienze, però, i musicisti hanno tutti riferito di avere altri lavori e certo di non campare con i soli strumenti. I soldi ricevuti dai gestori dei pub, infatti, erano semplicemente rimborsi spese e quote pasto. In quanto alla «Cipiesse», è emerso chiaramente che la società forniva solo gli impianti e nulla più e le fatture che emetteva a baristi e organizzatori delle sagre erano proprio per il nolo di service e luci. Il giudice ha accolto il ricorso ed ha annullato il provvedimento del Servizio lavoro della Pat. «I lavoratori dello spettacolo in senso tecnico da assicurare obbligatoriamente presso l’Enpals scrive il magistrato in sentenza sono soltanto coloro che stabilmente, professionalmente, ancorché in compiti ausiliari, sono impiegati per svolgere attività essenzialmente destinate alla realizzazione di spettacoli».Tutti gli altri, e qui il giudice è molto chiaro, sono «musicisti dilettanti, persone che,unicamente per diletto, si offrono occasionalmente per suonare in un locale o in una manifestazione. Si tratta quindi di persone per le quali suonare èun’occupazione saltuaria». A conferma di ciò, il dottor Benini sottolinea il numero esiguo di concerti mensili. Il giudice va oltre: «Fanno bene ad avere un’altra occupazione questi suonatori, dato che l’attività di musicista non permetterebbe loro di vivere». Il Servizio lavoro, dunque, ha sbagliato. «Equivoca - spiega il giudice - anche sul fatto che alcuni lavoratori non potrebbero essere considerati dilettanti puri e semplici in quanto insegnanti di musica. Un conto infatti è la bravura del musicista, un conto che la persona debba essere considerata dilettante per il fatto di svolgere un’attività di tipo occasionale e non professionale».



 


Posted by Red (Member # 1804) on 28. Maggio 2003, 06:18:
 
E io che come tanti ci campo, continuo ad attaccarmi al c...o perchè esistono questi "dilettanti" che fanno una serata al mese "dichiarata" e tutto il resto in nero!

I giudici possono sapere tutto ciò che gli pare, ma di musica non ne capiscono un cavolo!

Red
 


Posted by VIRUS4 (Member # 1544) on 28. Maggio 2003, 15:10:
 
Io suono musica sperimentale e per hobby, quindi solo in locali specializzati e non vengo in genere pagato se non con un piatto di pasta. Quindi non vedo perche' debba pagare l'Enpals. Che poi ci sia gente che suoni in nero, e' un problema di controlli e non e' giusto che venga messa una tassa su tutti solo perche' non sono in grado di controllare come si deve.
Vedi Red, tu, da quel che ho capito, tu suoni professionalmente, ma c'e' tanta gente che lo fa solo per passione, visto il genere musicale che fa

Ciao

Dario
 


Posted by Red (Member # 1804) on 28. Maggio 2003, 15:18:
 
Ma è ovvio che il genere musicale diverso ha anche un locale diverso.
Però non vedo perchè chi suona musica diversa (non sempre convenzionale), non debba farsi pagare.

Un musicista è un artista e dovrebbe far capire ai gestori dei locali che le performance si pagano. Ancor di più quelle che sono sperimentali, perchè frutto della propria fantasia e non "dischetti a go go".

Red
 


Posted by VIRUS4 (Member # 1544) on 29. Maggio 2003, 17:29:
 
Non fraintendiamo, se mi pagano non rifiuto. E' che e' diffile trovare locali che ti facciano sperimentare anche a costo di vendere qualche birra in meno.
Purtroppo la situazione e' questa e, o ti adegui o cambi genere.
 
Posted by noraj (Member # 2362) on 30. Maggio 2003, 21:27:
 
Beh,anch'io ci campo con la musica,ma credo che l'enpals,come è strutturato in questo momento,sia una mezza ****ata...
Per vivere ed essere in regola,dovresti chiedere cifre che i gestori non sono disposti a spendere,quindi,anche se sei professionista devi cercare di evadere,altrimenti,tra coperative,spese,commercialista,non ci stai dentro...

 
Posted by mrscope (Member # 2241) on 31. Maggio 2003, 14:43:
 
Ragazzi ... i soliti eccessi all'italiana!

Infatti c'e' gente che per fare 4 serate al mese deve sborsare fior di soldi per l'enpals rimettendoci pure e gente che stando con associazioni musicali ci fanno fior di milioni senza neanche pagare una dico una lira di tasse !!! Giuro!

E' vergognoso ? Possibile che non riescono a trovare una via di mezzo ?
 


Posted by noraj (Member # 2362) on 31. Maggio 2003, 19:05:
 
E la cosa vergognosa è tutto questo accanimento nei confronti della musica dal vivo!!!!!
Per organizzare una serata devi chiedere 10000000 permessi al comune,SIAE,ENPALS...come puoi sxare che un gestore ti dia un cachè giusto + i contributi???
L'enpals è anche l'ente per la previdenza dei calciatori...e allora perchè non vanno anche negli oratori a chiedere l'agibilità ai ragazzini che danno quattro calci ad un pallone,visto che Del piero paga i contributi enpals??????
Anche i ballerini professionisti li pagano...allora vadano nelle discoteche a far pagare i contributi a tutti quelli che per hobby,il sabato sera vanno a ballare!!!!
E' ovvio che è una assurdità questo ragionamento,ma è quello che stanno facendo con i musicisti e francamente non capisco il perchè!!!!
Se prima vivere di musica era difficile,oggi è quasi impossibile!!!
Per assurdità se andassi con una compagnia di amici su una spiaggia con la chitarra a cantare la canzoni di Battisti non sarei in regola!!!!!
...la verità è che in Italia non c'è la cultura della musica dal vivo e invece di fare tutti questi impedimenti,invece di far pagare un CD 20 euro(mettiamoci anche questo visto che fa parte della stessa famiglia!!!),dovrebbero abituarci già da piccoli,nelle scuole ad avvicinarci alla musica ed in modo + costruttivo di come viene fatto adesso.
La gente andrebbe nei locali per ascoltare dei buoni musicisti,come succede nei locali jazz di Boston per esempio,e si creerebbe automaticamente una selezione tra chi merita di suonare di chi no!!!
Ed invece propongono leggi truffa che non toccano minimamente quei professionisti che per bravura loro(ma anche e soprattutto per fortuna,visto che in questo lavoro conta tantissimo)hanno degli incassi con i quali ci campano tranquillamente e vanno a penalizzare chi tira a campare(e non solo quello che lo fa per hobby).
Pagherei + che volentieri,se lo stato mi mettesse nelle condizioni di non crepare di fame!!!!!!


 
Posted by Red (Member # 1804) on 01. Giugno 2003, 05:30:
 
Condivido Noraj.

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