Inauguriamo la sezione “Tutorial” di cubase.it con un contributo di Valerio Nigrelli, conosciuto come cubaser dagli utenti dei forum di cubase.it
Cos’è la latenza?
Ci sarà capitato di voler collegare un microfono o una chitarra all’ingresso della scheda audio, o voler suonare uno strumento virtuale per registrare le nostre idee. Ci sarà capitato, probabilmente, di riscontrare come, tra l’emissione del suono, o la pressione di un tasto, e l’effettiva riproduzione del suono stesso trascorra un certo periodo di tempo.
Questo tempo è il tempo necessario perché il nostro hardware acquisisca, sintetizzi e rimandi il suono all’uscita audio, il fenomeno viene indicato con il termine “latenza”.
Il tempo di latenza è influenzato da vari fattori: drivers della scheda audio, specifiche tecniche del computer, tipo di connessione delle scheda audio (PCI, USB, Firewire), ed anche dalla realizzazione hardware della scheda audio stessa; infine sulla latenza incide il carico di lavoro che intendiamo far eseguire al nostro computer, numero di tracce contemporanee, effetti usati, eccetera. Usare un gran numero di tracce, effetti e Virtual Instruments con latenza bassa può provocare, anche se si dispone di schede costose e computer potenti, la comparsa di fastidiosi clicks e rumori durante la riproduzione.
Cubase gestisce il flusso audio con un driver sviluppato da Steinberg denominato ASIO: Audio Stream Input Output. Quando apriamo per la prima volta Cubase, il programma effettuerà un test della scheda per determinare se quella particolare scheda audio è adatta all’uso.
Il driver standard che viene caricato da Cubase è denominato “asco multimedia” ed ha come default una latenza di 750 millisecondi, il che vuol dire che il tempo impiegato dal computer per acquisire o sintetizzare e rimandare all’uscita audio della scheda il suono è di quasi un secondo e questo rende il programma pressocchè inadoperabile.
Quasi tutti i produttori di schede audio hanno però rilasciato dei drivers ASIO dedicati che portano la latenza a valori più accettabili, intorno agli 8/10 millisecondi e anche meno; questi drivers possono essere selezionati da un menu che si trova nella pagina OPTIONS / AUDIO SETUP / SYSTEM, per le vecchie versioni del Cubase VST e in PERIFERICHE / IMPOSTAZIONI PERIFERICHE / VST MULTITRACK o VST AUDIOBAY nelle versioni SX più recenti e portano il nome del fabbricante o della scheda stessa .
A volte, però le schede audio (soprattutto le schede integrate o i modelli più vecchi) non dispongono di questi drivers dedicati: come fare per poter utilizzare ugualmente il programma?
Possiamo innanzitutto intervenire cercando di abbassare il tempo di latenza del driver ASIO generico.
Il flusso audio viene gestito dal computer spezzettandolo in “pacchetti” di campioni (samples) denominati “BUFFERS”. Più basso questo valore, più veloce il flusso audio, più bassa la latenza; il valore di default per il driver ASIO multimedia generico è 5512.
Possiamo provare a ridurre il valore di questo buffer nella pagina AVVIO / PROGRAMMI / STEINBERG CUBASE SX / ASIO MULTIMEDIA SETUP. Questa pagina si può ritrovare, con diverse denominazioni a seconda della versione, anche all”interno di Cubase nella sezione relativa alle impostazioni audio.
Con un doppio click nella sezione “dimensione buffer” possiamo inserire valori minori di 5512; convenzionalmente si adoperano multipli di 64. il minimo valore supportato generalmente è 1024, corrispondente ad una latenza di circa 140 millisecondi; verrà rifatto il test per verificare la funzionalità della scheda.
Per ovviare a queste problematiche, è stato sviluppato da un programmatore tedesco un driver generico a bassissima latenza, chiamato ASIO4ALL, che si può scaricare gratuitamente dall’omonimo sito; il driver va caricato al posto dell” ASIO multimedia generico nella pagina sopramenzionata.
Ecco come si presenta il pannello di controllo del driver:
Agendo sul cursore ASIO buffersize si può abbassare ulteriormente la latenza; il driver ASIO4ALL va impostato nel menu ASIO multimedia. Con un buffer di default di 512 samples, dà una latenza di circa 13 millisecondi, a 256 samples arriva a circa 7.
Come ho già detto, però, un conto è riuscire ad abbassare la latenza anche in modo considerevole, un altro è mantenere stabile il sistema a latenze basse. Qui entrano in gioco molti altri fattori, ma principalmente la quantità di tracce ed effetti adoperati, in ultima analisi il carico sulla CPU. È in questo momento che emergono le qualità costruttive delle schede audio dedicate, cioè progettate allo scopo di essere adoperate per un uso più specificamente musicale.
Cubaser è Valerio Nigrelli, inizia prestissimo a farsi le ossa nei service audio scaricando furgoni di attrezzature. Appassionato di home recording lavora nel campo ormai da circa 20 anni. Dal giugno del 2005 ha raggiunto col nickname cubaser (visto il suo sviscerato amore per questo software) la comunità dei forum di cubase.it.
Potete scrivergli su valerionigrelli@cubase.it
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