Nell’ambito della produzione casalinga, ma non solo, spesso ci si ritrova a utilizzare prevalentemente le cuffie piuttosto che dei monitor da studio. I motivi sono semplici, i monitor da studio costano di più di un paio di buone cuffie, e ne servono due :), la stanza in cui questi monitor lavorano spesso non è “trattata” e lavorare molte ore quando si abita in un condominio potrebbe creare dei problemi di convivenza con i vicini, soprattutto a tarda ora. Un altro ottimo motivo, anche per un professionista, è che potrebbe capitare spesso di lavorare fuori dal proprio studio. Con circa 100€ (o 150, 300€ e più) si acquistano delle cuffie decenti (o buone o ottime) che permettono di svolgere un buon lavoro e avere un ottimo compromesso in termini di utilità e controllo del lavoro svolto.
Problema
A questo punto sorge però un problema: le cuffie hanno ovviamente tutte una determinata risposta in frequenza che le distingue dalle altre. Come per l’adeguamento acustico della stanza dove si lavora, quindi, anche le cuffie dovrebbero essere in qualche modo “trattate” per avere una “linearità” più conforme ai requisiti necessari per svolgere un lavoro in ambito audio che non sia quello del puro godimento della musica. Questa linearità si ottiene con alcuni programmi noti in ambito professionale come per esempio SoundID Reference (la versione specifica per le cuffie) o Waves NX. Ce ne sono altri e molti svolgono sia il lavoro di linearizzazione cuffie sia quello di simulazione dell’ambiente di alcuni studi professionali presi come modello. Uno dei software più usati è SoundID Reference (utilizzato anche da chi scrive e di cui probabilmente parleremo in un prossimo articolo), ma qui ci si vuole concentrare su un aspetto finale che non dovrebbe essere sottovalutato. La gestione del cosiddetto “crossfeed”.
Nell’ambito dell’audio pro il termine “crossfeed” si riferisce a una tecnica utilizzata per migliorare l’esperienza di ascolto con le cuffie.
L’utilizzo delle cuffie implica che la ricezione del suono in ogni orecchio sia relativa solo al canale audio corrispondente (sinistro o destro). Questo può creare un’esperienza di ascolto poco naturale e anche stancante. Nel mondo reale infatti i suoni di una coppia di monitor sono ricevuti da entrambe le orecchie con una leggera differenza, ciascun orecchio riceve in parte anche il suono del monitor opposto, cosa che include un piccolo ritardo dovuto alla maggiore distanza dalla fonte. Altre alterazioni importanti nella ricezione fra un orecchio e l’altro coinvolgono l’ambiente, incluse le riflessioni del suono nella stanza in cui ci si trova. Di conseguenza la risposta dell’ambiente avrà un impatto anche per quel che riguarda le frequenze.
Soluzione
Un programma come CanOpener Studio di Goodhertz è in grado di gestire il crossfeed e permette di simulare l’esperienza di ascolto degli altoparlanti in un modo più naturale. Questo si ottiene miscelando leggermente il suono di un canale nell’altro, in modo che parte del suono proveniente dal canale sinistro venga trasmesso (e ricevuto) anche all’orecchio destro e viceversa. È quindi possibile avere in cuffia un suono più naturale, meno stancante all’utilizzo prolungato, e che può simulare al meglio l’esperienza di un ascolto di fronte a una coppia di monitor da studio.
CanOpener Studio si presenta sotto forma di plugin VST, AU e AAX per Mac e Windows e può essere inserito nel master bus prima o dopo SoundID Reference (nota*) ricordandovi di attivare e usare i plugin sono quando ascoltate in cuffia, oppure, se la usate, direttamente nella Control Room di Cubase nella apposita sezione dedicata alle cuffie.
L’interfaccia è molto semplice e la gestione specifica del crossfeed avviene tramite i controlli che ci sono nella sezione in alto a sinistra.
Il controllo Crossfeed permette di regolare l’interazione tra i due canali del fronte stereo, dove 0% è pari a nessun crossfeed mentre 150% è il valore massimo. Il manuale specifica che 100% è il valore di partenza, 150% è il massimo dell’esperienza di ascolto più vicina alla realtà mentre allo 0% il segnale non viene toccato.
Come CanOpener Studio interviene sul panorama stereo è possibile vederlo fisicamente selezionando il controllo Crossfeed e, nella sezione con il grafico immediatamente a destra, le curve verticali laterali mostreranno l’intervento sul segnale.
Il controllo “Angle” permette di gestire l’angolo di apertura del crossfeed. Il default è 60%, con i valori più alti che danno una maggiore apertura mentre quelli più bassi ne restituiscono una minore. Questo però, è bene chiarirlo, riguarda solo ed esclusivamente il crossfeed e non influisce sul panorama stereo completo.
Gli altri controlli che ci interessano nello specifico si trovano sulla parte destra che si apre cliccando sui tre punti sopra il logo. Il alto c’è il controllo sul livello di realismo, i modelli sono:
- “Hyperrealistic”, il modello avanzato tra quelli disponibili.
- “Realistic”, una versione semplificata.
- “Standard”, l’algoritmo classico di crossfeed.
La dicitura HQ, disponibile in basso a destra, gestisce, come si può immaginare, la qualità audio. La modalità “High Quality” sfruttando l’oversampling offre il massimo della qualità disponibile ma introduce circa 50m di latenza e un maggiore carico sul processore.
CanOpener Studio offre anche un’altra serie di controlli, inclusa un gestione dettagliata del monitoring, che non staremo a descrivere tutti, il manuale esiste per questo :).
Uno controllo importante però è la regolazione del livello di Output che consigliamo di lasciare a 0.0 dB, così come è meglio lasciare il resto dei comandi che modificano il suono, come la sezione EQ e quella del bilanciamento LR, ai valori di default. Nel caso del livello di Output però vale la pena sottolineare che, se si imposta a valori diversi da zero, entrerà in azione una compensazione ulteriore che regolerà l’uscita seguendo le curve di eguale intensità sonora (Fletcher-Munson **). La percentuale di intervento di questa compensazione è gestibile dal parametro “Compensation”.
Provate ad abbassare o alzare il livello di Output e capirete subito di cosa stiamo parlando. In questo caso, ripetiamo, il consiglio è di lasciare a 0dB l’output (e così la Compensation sarà automaticamente disattivata). Se per qualche motivo volete gestire il volume dal controllo Output, è meglio impostare la compensazione allo 0%.
Dopo questa breve carrellata su CanOpener Studio non ci resta che indicarvi che c’è una demo disponibile della durata di 30 giorni, che il costo è di 79$ nel momento in cui scriviamo e che potete trovare tutte le altre informazioni necessarie nei link indicati di seguito.
Maggiori Informazioni:
- Sito Web Goodhertz:
https://goodhertz.com - Pagina su CanOpener Studio:
https://goodhertz.com/canopener-studio/ - Pagina dell’installer di tutti i programmi di Goodhertz
https://goodhertz.com/downloads/
(nb: per installare solo CanOpener Studio occorre fare una installazione personalizzata deselezionando tutti i plugin e selezionando CanOpener Studio)
Buone aperture di lattine a tutti!
🙂
cj
Note:
- (nota*: in alcuni casi specifici, per esempio quando si posseggono profili di cuffie personalizzati da SoundID, è meglio metterlo prima).
- (nota **: https://it.wikipedia.org/wiki/Diagramma_di_uguale_intensità_sonora)
PS.:
- come sempre nessun animale è stato maltrattato durante la stesura di questo articolo
- nessun soldo è stato versato all’autore, è semplicemente uno strumento che usa e che probabilmente acquisterà presto (la versione dell’articolo è la demo di 30 giorni, il numero “24” nelle foto indica il numero di giorni alla fine del periodo di prova.)