forse con i masterizzatori esterni professionali si farà qualcosa di meglio... ma dipende sempre dalla money che hai e dal tipo di prodotto che vuoi realizzare... almeno penso...
poi i guru dell'informatica ti riponderanno meglio... io dico che il tuo masteriz. scsi dovrebbe andare ok... piuttorto risparmia i soldi e spendili in altro più "utile"
Esistono però differenze tra i CD commerciali e quelli professionali: in quanto hanno diverse suddivisioni degli strati (e forse altro ancora).
Il discorso della velocità di scrittura relazionato alla qialità della scrittura stessa è una cosa che non mi riesce ad entrare in testa....Ho sentito pareri, anche autorevoli, che divevano che scrivere ad 1X preservava in modo intatto la dinamica originale dell'audio scritto.....Ma come cavolo è possibile!!!! La dinamica DIGITALE è data solo ed esclusivamente dalla risoluzione che, per forza di cose, è di 16 bit. Mi si vuole far credere che con una scrittura a 12X la dinamica viene portata ad un valore minore di 16 bit?!?!? Mi sembra impossibile....ma aspetto smentite....
MrMarko: tu dici che i solchi sul CD vengono scritti più "precisamente" se scritti a velocità minime; ma devi considerare che il CD è un supporto digitale e come tutti i supporti digitali o è scitto o non è scritto: nel senso che: o viene letto o non viene letto.
In caso di uno 0 (zero) scritto "un po' male" il demodulatore in uscita o vede 0 o vede 1!!! Se vede uno zero "sbiadito" lo interpreta come zero, se è troppo sbiadito il CD dà problemi seri.....
Che qualcuno mi aiuti!!!!
Ciao!!!
considerato che rimaniamo in ambiente digitale
e' piu' sicura e piu' fedele la masterizzazione (computer) piuttosto della registrazione su cd recorder esterno
nel senso che nel primo caso un file viene scritto su un cd, quindi c'e' una completa identita' fra originale (nell'hd) e copia
nel caso in cui si faccia suonare il file e si registri da un recorder esterno, trattasi appunto di registrazione.. dal cavetto spdf non passano dati come se si parlasse di scsi, usb, firewire ecc. ma passa del suono che poi il recorder interpreta e masterizza
un altro problema e' che sia cubase che un eventuale altro programma che riproduca il brano puo' presentare glitches o sfasamenti in riproduzione
e poi il miglior sistema di masterizzasione e' quello di salvare il file wav in un cd rom che e' l'unica esatta rappresentazione del brano prodotto
in ambito pro generalmente i cd recorder vengono usati come sistema di riserva o di utilita'... tipo... si completa il mix di un brano, in uno degli innumerevoli riascolti si accende pure un cd recorder per dare al produttore o al gruppo una copietta provvisoria
il master vero e' un cd rom con un wav o aif
Ma il formato è comunque un cd audio e non un cd.rom con file .wav .
Che tipo di supporto può andar meglio per il glass mastering??
il fatto e' che un cd audio non e' veramente una masterizzazione, e' una registrazione.... non so se mi spiego.. e si introducono degli errori... il cavetto.. e' una connessione linea non ci sono problemi a meno che uno non superi gli 8 metri i pressappoco
per bea.... perche' mix su dat... rimani nel computer e, se possibile, non andare nemmeno in un mixer esterno... tutti questi passaggi non servono!!!
ragazzi, se rimaniamo tutto dentro al computer c'e' il rischio che facciamo qualcosa di paragonabile ai VIP... se no...
srivendo ad una velocità più bassa (1x) lo zero è uno zero con le palle... e l'uno è un uno con le palle... registrando a velocità maggiori lo zero sarà sempre scritto e riconosciuto come zero ma... ad esempio... i "bordi" del solco saranno meno "definiti" e quindi ... leggi una volta. due, tre, trecentomila da un lettore cd e passa il cd in mano una, due, tre, trecentomila volte (e le innumerevoli minime sfregature che può avere quel cd nella sua custodia)... lo zero scritto a velocità supersonica potrà essersi rovinato talmente tanto che potrebbe essere confuso per un uno... oppure il lettore potrebbe essere indeciso sul valore e spararti fuori quello che sembrava a lui... chissà poi se sarà giusto o sbagliato...
questo è principalmente il motivo per cui è meglio scrivere a bassa velocità...
poi si aggiunge il fatto che se fai passare meno bit al sec sul cavetto e sul buffer stai più sicuro che il dato sia più "definito"... se ne fai passare milioni e milioni attaccatissimi chi ti garantisce che una stupidissima interferenza non ti "rovini" il segnale (anche se digitale" e ti faccia confondere qualche zero per un ono o viceversa... o magari far sembrare due uno successivi come un uno unico sballando il tutto?????
spero di averti fatto capire qualcosa in più... magari anche con esempi al limite... ma che possono accadere...
Il mix su DAT perchè io utilizzo una Yamaha DSP Factory, 24-32 tracce in cubase e due processori esterni (Lexicon e Alesis)collegati alla scheda DSP.
Il tutto via s/pdif verso un Fostex D5.
Ciao e grazie.
quote:
Originally posted by bea:
.... Che tipo di supporto può andar meglio per il glass mastering??
Sulla carta il supporto ideale per la realizzazione del glassmaster è il DAT (sistema di riproduzione digitale per eccellenza)o, in ambito più professionale il nastro Exabyte in formato DDP.
Per praticità si usa consegnare il CD, al fine di evitare incomprensioni su pause tra una traccia e l'altra, indicazioni sulle subtracks o addirittura sula scaletta (capitano anche queste cose!).
Il CD Audio contiene un formato proprietario non compatibile con i computer, che devono appunto "estrarre" le tracce per poterle leggere.
La masterizzazione di un CD Audio su computer utilizza il protocollo Red Book che, per quanto possa essere compatibile con i prodotti ufficiali e quindi con i lettori, è sempre una interpretazione del formato di cui sopra; infatti non tutte le informazioni di un CD (la maggior parte delle quali non musicali), vengono inserite in un CD Audio masterizzato.
Wavelab sembra essere il software che aggiunge il maggior numero di queste info (non conosco molto bene gli altri),
tipo i codici UPC/EAN, gli ISRC, i numeri di catalogo e compagnia bella...
Ha ragione Yasodindirindina, oltre che sulle patologie e l'abbigliamento intimo che studiano gli entomologi, sul salvataggio in .WAV (oooops....AIFF, chiedo venia), xchè così facendo si preserva il contenuto del lavoro senza inutili interpretazioni; c'è sempre però il problema delle pause e delle subtracks, che, a meno che non si abbiano fratelli o cugini che producono il glass, non vengono sempre rispettati.
3FRS
Il mix su DAT perchè io utilizzo una Yamaha DSP Factory, 24-32 tracce in cubase e due processori esterni (Lexicon e Alesis)collegati alla scheda DSP.
Il tutto via s/pdif verso un Fostex D5.
Ciao e grazie.
x bea, se vuoi,e penso che ne avrai dei benefici... prendi in considerazione l'idea di registrare su tracce di cubase l'uscita dei due processori col vantaggio di poter utilizzare la modalita' "interna" di masterizzazione e il vantaggio di poter curare ancora di piu' la sonorita' di questi processori..
o. almeno... rimane sempre l'opzione, per me piu' interessante del recorder esterno, di ruotare tutto su due tracce di cubase e, mentre siamo in play, registrare il master e poi masterizzarlo..
per 3faterec... non avete sul pc un programma a modo di masterizzazione dove fare quelle cosette che dici tu? tipo masterlist cd della digidesign?
3FRS
3FRS
(com'e' che mi cresce il naso?)
cosa intendi?