ALLora parlando di utilizzo di VST su tracce MIDI (niente registrazione, solo roba sintetica): per tenere ben separate ed evidenti le varie parti in un mix, anche nel caso di strumenti di timbro e caratteristiche (ADSR ecc.) simili – che so, una fisarmonica ed un organo - , mi sembrava intelligente controllare lo spettro delle frequenze del VST applicato ad es. alla prima traccia, in modo poi da evitarle con il VST che avrei poi applicato alla seconda traccia e così via.
Solo che mi sono resa conto che il primo VST aveva “roba” nello stesso range di frequenze del secondo VST (fra 800 e 2.000 Hz)… lavorando un po’ di EQ, non appena taglio qualcosa di meno che marginale il timbro cambia completamente…
Mi immagino che il modo sia quello di equalizzare in modo moooolto fine, vale a dire esaminando di 10 Hz in 10 Hz con santa pazienza in modo da tagliare un pezzetto alla volta tutto quello che è superfluo alla resa del timbro…è così o c’è qualche altro sistema? Penso che anche i vari tipi di forma d’onda (sinusoide, square ecc.) abbiano importanza, però non posso certo modificarli una volta che ho trovato il timbro”giusto”…no?
Grazie in anticipo
un buon mix parte anche dalla scelta dei suoni
devono "infastidirsi" il meno possibile fra loro
e' proprio necessario usare contemporaneamente due strumenti con caratteristiche timbriche cosi' vicine ?
altro non mi viene in mente