This is topic usare il gate sulla batteria in forum Plug-in Effetti, Instruments e Suoni: come fare? at I Forum di Cubase.it, il sito italiano su Cubase, Audio, MIDI e Home Recording.
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Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 10. Gennaio 2009, 11:51:
salve a tutti
Quando registro la batteria uso 8 tracce separate:
- cassa
- rullante su
- rullante giù
- tom1
- tom2
- timpano/ride
- pan dx
- pan sx
Premetto che lavoro principalmente con gruppi rock, in cui per scelte stilistiche e gusto personale, cerco di preservare il più possibile i suoni naturali degli strumenti.
Ma ovviamente un po' di lavoro va fatto, e per tirare fuori il suono della batteria uso il gate su cassa e rullante.
Voi come lavorate? Io ho dei problemi soprattutto sulla cassa.
Quando metto il gate sento un "pop" sull'attacco della cassa veramente brutto, che si elimina solo mettendo un attacco lento nel gate (ah, uso il Sonalksis SV-719, mi piace molto, lascia inalterato il timbro, cosa che a mio avviso non accade con il gate base di Cubase).
In generale io vorrei evitare di tagliare tutto su cassa e rullante, non mi piace l'effetto che si crea, e quindi il gate lo uso quasi come se fosse un expander, cioè semplicemente attenuando molto tutti i rientri senza cancellarli del tutto (sono molto molto bassi).
Ecco la catena dell'insert di cassa e rullante:
- gate
- equalizzatore
- compressore
In questo modo (cioè senza tagliare del tutto i rientri) sono riuscito ad ottenere un suono molto naturale della batteria, con i pezzi ben legati tra loro, ed essendo i volumi dei rientri molto bassi non ho problemi con le equalizzazioni.
Voi cosa fate di solito? Tagliate tutto (se sì come regolate il gate?) o lasciate un minimo di suono?
Posted by ondarete (Member # 6820) on 10. Gennaio 2009, 12:50:
il gate e' un male obbligatorio per eliminare i rientri dai microfoni quando non sono suonati ,anche quando sono suonati i rientri ci sono sempre perche' nessun batterista suona un tom per volta e poi ci sono gli altri strumenti "in aria" , pero' sono coperti dalla maggior forza di quello suonato. e' ovvio che aprendosi dopo il suono , un pezzettino si perde sempre e guarda caso e' proprio la punta della cassa che e' la parte piu' importante . bisogna giocare molto di compromesso su velocita' di apertura (che penso sia meglio rapida) soglia che deve essere molto prossima all'apertura ma non deve aprirsi con gli altri strumenti e io inserisco specialmente sulla cassa sulla catena di controllo un filtro parametrico tarato proprio sulla frequenza della cassa in modo da escludere gli altri strumenti e poter tenere la sensibilita' piu' alta possibile.
Piccola polemica : i batteristi sono proprio delle teste di coccodrillo , c'e' la d-drum che suona da dio , non ha rientri , puoi tenere un volume molto piu' basso sul palco , si monta in 5 minuti , il sound check dura 1 minuto e loro vanno in giro con quegli scatoloni. ho proporsto ai miei clienti la scenta d-drum vs pearl NESSUNO ha voluto la d-drum .... popolo di trogloditi. angelo
Posted by plush (Member # 11734) on 10. Gennaio 2009, 13:18:
GRANDE ONDARETE!!!
Completamente d'accordo sulle v-drum!!!...io sono un batterista non troglodita,anche se ovviamente l'acustica ha il suo bel fascino...ma per le registrazioni l'elettronica è incredibile...zero ritorni,precisione,e completa duttilità in tutti i parametri...
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 10. Gennaio 2009, 13:28:
quote:
Originally posted by Spaventapasseri:
Voi come lavorate?
non ho mai amato il gate, se non come effetto side chain "al contrario"...
sulla batteria: quando facevo i live qualche volta l'ho utilizzato per risolvere qualche rientro esagerato (ma perchè la pigrizia o l'impossibilità di non spostare microfoni ed oggetti era piu forte...)
in studio io non lo uso MAI in ripresa, perchè è rischioso, e perchè ritengo che i rientri siano piu una virtu che un problema. (ovvio che diventano un problema se non si è capaci di gestirli). Se proprio sono invadenti lo applico in mix, ma è successo raramente e solo su alcuni pezzi di batteria.
Se proprio danno fastidio, oppure si cerca una batteria "asciutta", è preferibile triggherare.
Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 10. Gennaio 2009, 13:54:
Aspettatate, grazie per i consigli, ma forse non ci siamo capiti.
In ripresa io non metto assolutamente niente, sto parlando della fase di missaggio e produzione.
C.pusher tu non usi il gate in fase di missaggio?
Per ondrete e plush: grazie per i consigli, però non andiamo fuori tema. In ogni caso io sostengo a spada tratta l'uso di strumenti acustici e reali, odio batterie elettroniche, simulazioni di amplificatori (sono chitarrista), ecc. in fase di registrazione.
Ripeto non andiamo fuori tema: vorrei solo capire come usate il gate (se lo usate) sulla batteria in fase di missaggio.
Posted by ondarete (Member # 6820) on 10. Gennaio 2009, 18:54:
chiudo prima la parentesi del fuori tema : sulla chitarra ti do ragione , le chitarre simulate fanno cagare anche se quelle col midi pickup della boss mi hanno sbalordito , pero' penso che si rivolgano di piu' a chitarristi che non sanno suonare le tastiere o come me che le suonano male , perche' fare un hammond con la chitarra e' da pirla. passiamo al "nitty gritty" (non mi viene il termine italiano) : io penso che il gate sia meglio metterlo sul microfono per evitare di sporcare il suono alla fonte. Non sono d'accordo che i rientri siano belli , una cassa deve avere solo la cassa non sotto il suono dei piatti , una volta che hai la traccia sporca poi non la pulisci piu'. e poi i gate hard sono , secondo me , molto migliori dei gate soft. angelo
Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 10. Gennaio 2009, 19:13:
Ciao Angelo, grazie del parere
Io invece la penso come c.pusher, secondo me i rientri costituiscono proprio il "vivo" della batteria, per questo sto provando in fase di missaggio a usare il gate come expander senza tagiarli del tutto, mi danno un suono molto più naturale.
Consigli sull'uso del gate sulla batteria in fase di missaggio?
Posted by PAPE (Member # 4470) on 11. Gennaio 2009, 17:30:
Io gate... sempre
Poi dipende dall' elemento, dal brano, dal tocco del batterista, dal posizionamento dei mic e dai mic, dal tipo di gate e dall' effetto che si vuole ottenere.
Magari su un brano jazz lasci tutto più libero e naturale ed i gate li utilizzi solo per ridurre di qualche dB i rientri su qualche preciso elemento.
Su un brano rock invece in genere cassa rullo e fusti sono 'gateati' completamente. Anzi, con il gate si va a controllare anche la durata della coda del colpo, oltre ai rientri.
Quindi... anche qui, come sempre: dipende
Posted by mozoso67 (Member # 8801) on 11. Gennaio 2009, 18:04:
Gate su Kick e Toms (addirittura Spesso triggerati e mandati alla D5) ma sempre meno sul rullante . Purtroppo il mio micset e' piuttosto scadente quindi triggero ogni volta che il batterista non porta il suo personale.
Posted by adrian (Member # 10859) on 11. Gennaio 2009, 18:35:
PAPE, una curiosità, come usi il gate?
Voglio dire, fai chiudere totalmente la traccia quando non è presente il colpo?
A me non dispiace l'utilizzo come expander, ovvero aumento molto il divario tra il colpo sul fusto e i rientri. In questo modo posso controllare la focalizzazione del suono ma utilizzare il rientro per ottenere qualcosa di più naturale.
Posted by PAPE (Member # 4470) on 11. Gennaio 2009, 19:03:
Sarò ripetitivo, ma dipende.
Tratto principalmente rock, metal e pop, meno spesso generi tipo r'n'b ed hip hop.
Per ogni genere c'è una sorta di "suono di riferimento", come uno standard di fondo del suono della batteria, e per arrivarci è necessario anche un uso differente e consapevole del gate.
Nel pop lento difficilmente mi capita di eliminare completamente i rientri, anzi.
Nel metal il rientro è il più delle volte il primo nemico contro cui combattere.
Nel rock è l'unione delle due "scuole", quindi puoi optare per batterie con più rientri o meno rientri, a seconda del brano, delle tracce che hai sotto mano e del tuo gusto.
Di norma utilizzo i gate dell'SSL (Waves a casa, quando possibile banco in studio) che sono facili da settare e molto funzionali. Non sono affatto trasparenti, ma questo secondo me non dev'essere visto per forza come un male.
Diciamo che su casse e rullanti metal e rock spinto sì, di norma parto chiudendo totalmente il rientro, dopo di ché regolo di fino la soglia ed il tempo di chiusura. Poi decido se al posto di chiudere del tutto (sull'ssl sono 40dB di riduzione) può essere più conveniente mantenersi un po' più alti.
Già tra tagliare di 40dB o di 20 c'è una bella differenza, sia nel'azione e naturalezza del gate, sia nel suono risultante in solo e nell'insieme della batteria.
Questo tra 40 e 20, figuriamoci se scendiamo a 12 - 9 o 6dB di riduzione
Cmq... su questi generi di norma preferisco il taglio totale, o quasi totale. (A meno di rientri costruttivi, ovvero se nel kick out viene fuori un bel corpo del rullante... a quel punto non lo taglio. Ma in genere capita il contrario)
A ciò aggiungi anche il triggering, ed avrai non solo elementi molto tagliati, ma anche con campioni aggiunti, quindi il rientro inizia praticamente a diventare solo un vago ricordo
Per i tom... in genere, sempre su rock metal e pop (parliamo di pop non lento), i rientri mi risultano inutili, anzi il più delle volte "dannosi", sia per l'impossibilità che ti danno di comprimere ed equalizzare adeguantamente i fusti, sia per il senso di fangosità che spesso portano, sia per il restringimento del'immagine stereo, sia per delle incoerenze di fase che portano ad una certa perdita del focus sugli altri elementi... ecc.
Di norma al posto di utilizzare gate, sui tom e sul floor, preferisco isolare manualmente colpo per colpo ed eliminare le parti di solo rientro... per poi decidere, sempre manualmente, la durata delle code dei tom.
Detta così potrebbe sembrare un' operazione lunga e complessa, in realtà su cubase/nuendo è un' operazione che si fa con pochi click. Basta solo farci un po' la mano.
Quindi, per riassumere, direi che io generalmente il gate lo uso praticamente sempre e su tutti gli elementi (esclusi gli OH e gli ambienti, ovvio) ed il più delle volte in modo molto spinto.
Ma se ci fate caso il "suono moderno" è così, con molto focus sui singoli elementi della batteria e con "il tutto" dato dagli ambienti e/o dagli OH.
Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 11. Gennaio 2009, 19:21:
ah bene, quindi non ho sbagliato.
Io preferisco nel rock un suono molto naturale, per cui mi suona meglio non tagliare mai del tutto. Anche perché con la cassa non ci riesco senza un pop fastidiosissimo nell'attacco.
Il guaio è che sto lavorando su brani strumentali stile progressive anni '70, con molti cambi di dinamica, per cui ci vuole un bel lavoro per l'automazione del treshold.
Posted by PAPE (Member # 4470) on 11. Gennaio 2009, 19:46:
Dipende dal tipo di rock, ovviamente.
Un rock alla Led Zeppelin vorrà suoni naturali e tanto ambiente caciarone ottenuto anche con i rientri.
Un rock alla Nickelback vorrà suoni stradefiniti e triggerati, zero rientri ed ambiente grosso ma ultracontrollato.
Purtroppo non sempre siamo noi a poter decidere come deve suonare una batteria, ma spesso bisogna adattarsi agli standard del genere... o per lo meno restarci vicini.
Se mi trovo a lavorare con un gruppo che fa brani in stile Simple Plan e gli faccio una batteria alla Ac/Dc, per quanto la batteria potrà essere figa sarà sempre fuori genere ed il gruppo ne resterà insoddisfatto.
Quindi... l'uso del gate non può essere schematizzato o rinchiuso in un "io preferisco". E' il genere (e poi quindi anche il gruppo) che "preferisce" un approccio al gating piuttosto che un altro.
Imho, ovviamente
Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 11. Gennaio 2009, 20:17:
Sì Pape, concordo.
Però, nonostante lo scopo del lavoro di uno studio sia soddisfare le esigenze dei gruppi, ognuno con il proprio stile, vorrei anche cercare di avere io stesso uno stile di produzione, così da lavorare con musicisti che apprezzino musica seria (Led Zep, Led Zep!), e non robaccia commerciale iperprodotta in studio (es. Nickelback).
Poi per carità, il lavoro è lavoro.
Posted by PAPE (Member # 4470) on 11. Gennaio 2009, 20:50:
Il lavoro è lavoro, prima di tutto. E se tu sei un fonico offri un servizio... quindi devi attenerti a quanto richiesto. Poi sta alla tua bravura saperci mettere del gusto personale, facendolo risultare cmq piacevole a più persone ed attinente alle richieste, per quanto diverso. Ma non si può prescindere dalla conoscenza del nostro scopo all'interno di un mercato e di una catena di produzione.
Poi... i gusti sono gusti, ed io personalmente, per quanto possa preferire i Led Zeppelin, non mi permetterei mai di definire i Nickelback robaccia commerciale iperprodotta.
Prova a farlo un album simile, che vende così tanto pur mantenendo quel piglio rock, con un suono che ti scaraventa dalla sedia e che resta nelle classifiche (e nei riferimenti dei tecnici) per anni.
Mi verrebbe da fare una considerazione generale e consigliare di sciacquarci la bocca prima di permetterci di giudicare gli altri, specie chi potrebbe solo insegnarci il mestiere, e la passione... ma evito di farlo per non risultare offensivo.
Detto ciò, ti saluto.
Buon lavoro.
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 11. Gennaio 2009, 23:53:
quote:
Originally posted by PAPE:
Ma se ci fate caso il "suono moderno" è così, con molto focus sui singoli elementi della batteria e con "il tutto" dato dagli ambienti e/o dagli OH.
si pape, ma piu per l'uso del triggheraggio che per l'uso spinto del gate...
Posted by PAPE (Member # 4470) on 12. Gennaio 2009, 00:25:
quote:
Originally posted by c.pusher:
quote:
Originally posted by PAPE:
Ma se ci fate caso il "suono moderno" è così, con molto focus sui singoli elementi della batteria e con "il tutto" dato dagli ambienti e/o dagli OH.
si pape, ma piu per l'uso del triggheraggio che per l'uso spinto del gate...
Sì, anche.
Per me, in realtà, è per entrambi i motivi... cioè può essere sia per l'uno che per l'altro, come per tutti e due insieme.
Ti basta ascoltare, che so, alcune produzioni di Andy Wallace, che usa campioni non in sostituzione ma in aggiunta e per le sole ambienze (di norma, poi non so se fa sempre e solo così).
In molti dei suoi mix il gate estremo lo senti proprio, specie sul rullo: ogni tanto senti l'hihat spostarsi al centro, sui colpi di rullo, con un suono diverso dovuto all'eq fatta sui canali del rullo e poi lo senti riscomparire dal centro e tornarsene alla sua posizione originale.
Non è frutto del triggering, ma del gate... direi
Oppure lo si sente abbastanza spesso con il rientro del ride e crash in alcuni passaggi di tom.
Con triggering e senza una massiccia dose di gate questi "fenomeni" non ci sarebbero.
Non solo... spesso nel rock moderno è evidente l'uso del gate post compressione, per tirare su gli overtones del rullante e poi decidere il loro decay con il gate (per esempio).
Se si leggono in giro manuali e tutorial vari si legge sempre che sono i rientri a fare i suono di una batteria e che quindi tagliarli la rende "moscia"... ma se poi ascolti molti album, imho, senti il contrario
Poi è chiaro, ognuno ha i suoi metodi, non ne esiste uno che predomini sugli altri ed alla fine ciò che conta è il risultato.
Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 12. Gennaio 2009, 01:21:
Pape ti rispondo, anche se è fuori tema.
Premetto che non c'è alcun intento polemico, è solo il mio modesto punto di vista al riguardo.
Sulla questione dei Nickelback: in tutta sincerità il suono dei Nickelback mi dà alla nausea.
Un suono che mi scaraventa dalla sedia? beh, Larks tongue in Aspics dei King Crimson penso che continui a scaraventare giù dalla sedia un bel po' di gente da oltre trent'anni a questa parte. O anche Red..
Qualcosa di "recente" e "moderno"? Them Bones o Grind degli Alice in Chains.
O, sempre restando in tema di "suoni moderni" (e quindi lontani dagli Zeppelin), Mailman dei Soundgarden.
Parlo innanzitutto da musicista (cantante e chitarrista), da ascoltatore appassionato e in ultimo da fonico (attività subordinata a quella di musicista).
Poi sono gusti, ma io nelle musica cerco la passione, la ricerca non i soldi.
Se le produzioni (e la musica) stile Nickelback sono destinate ad essere da esempio, ahimé per la musica...
Non c'è niente da fare. A parte alcuni gruppi isolati, il grunge è stato l'unico vero ultimo movimento rock vero degli ultimi venti anni.
Qualcos'altro di recente? i dischi dei Mars Volta. Quelli ti buttano giù dalla sedia (anche come produzione).
Chiudo e torniamo all'argomento gate sulla batteria.
Ovviamente usate anche voi le automazioni sul treshold nel caso di cambi di dinamica molto accentuati?
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 12. Gennaio 2009, 01:31:
quote:
Originally posted by PAPE:
Ti basta ascoltare, che so, alcune produzioni di Andy Wallacel...
stai parlando di un uso creativo del gate, ed è tutt'altra storia dall'utilizzarlo perchè non si è in grado di gestire i rientri, oppure perchè non si è in grado di tirare fuori la botta per il "troppo sporco"...
Posted by PAPE (Member # 4470) on 12. Gennaio 2009, 01:47:
Ok, sono d' accordo: quidiamo l'OT.
Per quanto riguarda l'automazione sul threshold del gate... mai fatte.
In queste situazioni personalmente preferisco fare editing, tagliando i singoli colpi (non c'è bisogno che tu lo faccia a mano, ma con strumenti tipo il Detect Silence o gli Hitpoint), dividendo tutto in eventi, selezionando tutti gli eventi senza colpi di cassa (che se vuoi puoi spostare su un' altra traccia per comodità di intervento) ed agendo direttamente sul loro gain, tutti insieme (quindi così abbasserai TUTTI i rientri, e solo loro, di quei tot dB che vorrai, con pochi click).
In questo modo, se hai praticità con i metodi di Individuazione del silenzio o calcolo degli hitpoint di Cubase/nuendo, può fare un lavoro infinitamente più preciso e molto ma molto più veloce.
Altrimenti devi star lì a regolare la soglia colpo per colpo. Il ché equivarrebbe ad almeno un'ora per la scrittura di quella sola automazione.
E poi, fatta sul kick in la copi sul kick out, ed è ok... ma per rullo top e bottom? e per i fusti? Vorresti automatizzare la soglia per ogni traccia?
Ne usciresti fuso.
Un' altra soluzione è quella di splittare la cassa su due tracce: sulla prima metti le parti deboli e nell'altra le parti forti. Poi imposti i gate dei singoli canali.
Certo, è un metodo veloce e sbrigativo, di certo non perfetto e che va bene solo nel caso in cui i cambi di dinamica siano ben delimitati e non mischiati tra loro.
Però, il più delle volte, per questioni di tempistica, budget ecc, si adotta questa soluzione. Ma se non avete questo tipo di problemi è decisamente meglio l'editing.
Posted by PAPE (Member # 4470) on 12. Gennaio 2009, 01:52:
quote:
Originally posted by c.pusher:
quote:
Originally posted by PAPE:
Ti basta ascoltare, che so, alcune produzioni di Andy Wallacel...
stai parlando di un uso creativo del gate, ed è tutt'altra storia dall'utilizzarlo perchè non si è in grado di gestire i rientri, oppure perchè non si è in grado di tirare fuori la botta per il "troppo sporco"...
No Pusher, ti assicuro che non parlo di uso creativo, ma dell' HH che in alcuni punti è suonato particolarmente forte e per questo lo senti sbucare in alcuni colpi di rullo, e solo in quelli... non che Andy Wallace si diverte a far fare lo slalom tra speaker destro e speaker sinistro all'HH tramite il gate.
Se non usasse un gating "invasivo" l'hh resterebbe sempre nella stessa posizione e con lo stesso suono, bilanciato tra la sua traccia, quella degli OH, delle Room e le tracce di Rullante.
Puoi sentirlo su parecchi album. Assicurato
Edit: aggiungerei anche che uno dei principali motivi per cui la console più diffusa negli studi pro mondiali è l'SSL 4000 è proprio per la presenza dei gate su ogni canale, oltre al compressore.
Questo dovrebbe far riflettere... credo
...e in genere, se ci fai caso, dove non c'è un SSL 4000 o 9000, o dove non c'è un Neve 88, quindi dove non ci sono banchi con la sezione dinamica su ogni canale, ci sono dei gate Drawmer nel rack... oltre ai plug-in.
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 12. Gennaio 2009, 02:06:
[qb] quote:
Originally posted by PAPE:
[qb]
Se non usasse un gating "invasivo" l'hh resterebbe sempre nella stessa posizione e con lo stesso suono, [QUOTE]
e quindi ne fa un utilizzo creativo...
Posted by PAPE (Member # 4470) on 12. Gennaio 2009, 02:29:
Aridaje!!!
Ma quale creativo? E' un utilizzo "correttivo", nel senso che riduce di parecchio i rientri sul rullante, ma nel momento in cui il batterista picchia forte sul chareston questo inizia ad uscire... e prima, quando picchiava normale, no.
Se non tagliava con il gate il volume di uscita del charly era sempre lo stesso, bilanciato tra OH, HH e Room.
Chi sa se mo me so spiegato!!!
Cmq il momento in cui quel charleston esce di più e si sposta dalla sua normale posizione andandosi a centralizzare (per l'aggiunta del suo rientro nella traccia di rullo che negli altri punti del brano non c'è) è un errore di missaggio (magari dovuto ad un errato posizionamento del mic, o un errore di esecuzione, chissà), non una scelta. E anche attraverso l'ascolto di questi errori si sente evidente l'uso del gate... e dovrebbe portare a capire come e quanto se ne usi di gate in certe produzioni.
E parliamo di Andy Wallace, che è il più rispettato sound engineer mondiale nel rock e che ha davvero fatto la storia.
Mica mi'cuggino!
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 12. Gennaio 2009, 13:21:
quote:
Originally posted by PAPE:
Cmq il momento in cui quel charleston esce di più e si sposta dalla sua normale posizione andandosi a centralizzare (per l'aggiunta del suo rientro nella traccia di rullo che negli altri punti del brano non c'è) è un errore di missaggio (magari dovuto ad un errato posizionamento del mic, o un errore di esecuzione, chissà), non una scelta.
e se invece l'evesse fatto apposta, quindi cretivamente?
Posted by PAPE (Member # 4470) on 12. Gennaio 2009, 13:52:
Dai, famo i seri
Non l'ha fatto apposta, e cmq era solo un esempio. Se ne potrebbero fare altri.
Cmq se ho tirato fuori Andy Wallace è, oltre per la sua "rispettabilità" professionale, perché è un tecnico che adoro e che seguo da tempo, ho oltre 30 cd missati da lui, che ho studiato nel tempo e che continuo a studiare, sono sempre a caccia di sue interviste, interventi, recensioni, commenti ecc...
Credo di saper riconoscere in genere quando fa qualcosa per scelta o meno. Credo... almeno su cose così evidenti
Poi oh, se sei convinto che il gate in certe situazioni non venga usato, non è che posso fare una crociata contro le tue idee
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 12. Gennaio 2009, 14:15:
dai pape che stò a scherzaaaaaaa!!!!!
stai tranquillo che non te lo tocco il tuo Andy, ci mancherebbe altro, anche perchè un po lo conosco anche io e posso dirti che il gate lo utilizza,ragionevolmente,in missaggio e mai in ripresa. Se rileggi il mio intervento sostenevo proprio questo, mica che il gate non si usa mai!
Tuttavia ritengo, per esperienza personale, che "la botta" della batteria oggi giorno si tira fuori piu per l'utilizzo del triggheraggio, che per quello "asciugante" del gate. Anche perchè il risultato del gate ce l'hai registrando il sample, e poi pilotandolo...
Ma ciò non significa che non possa essere trovata una forma di equilibrio tra le due tecniche. Anzi ritengo che in determinate circostanze sia pure auspicabile!
Riguardo l'esempio di "quelle" ssl e neve: ovvio che hanno una sezione dinamica completa in quanto sono state progettate anche(forse soprattutto) per missare situazioni live complesse come la musica sinfonica, le orchestre, il melodramma, l'opera, le colonne sonore, oppure la postproduzione di trasmissioni televisive, cioè situazioni dove vengono utilizzati 30/40 mcrofoni! Mica perchè dovessero supportare i greenday o i blink182...
dai che stò a rischerza
Posted by PAPE (Member # 4470) on 12. Gennaio 2009, 14:29:
quote:
Originally posted by c.pusher:
dai che stò a rischerza
'cci tua m'hai fatto perdere milllle capelli co sta cosa del gate. Poi con la storia delle console fatte per i live rischiavo l'infarto fulminante
Cmq c'è davvero qualche folle che si porta il 4000 durante i live. Tipo Sting...
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 12. Gennaio 2009, 14:54:
aspetta ao: quei banchi non sò certo stati fatti per portarli a spasso, ma sicuramente ,si, per gestire situazioni di musica classica e postproduzione con 30/40 microfoni: qui non è che stavo tanto a scherza...
Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 12. Gennaio 2009, 19:06:
Hei Pape, saresti così gentile da illustrarmi meglio la questione dell'editare, e degli hitpoint?
Non li ho mai usati.
Fino ad ora ho lavorato con l'automazione del gate su cassa, rullante e tom, mi basta cambiare il valore di treshold a seconda delle dinamiche (che di solito sono due piano e forte, con qualche variazione). Lo trovo molto veloce come metodo.
O facciamo una nuova discussione a parte su questo argomento?
Posted by PAPE (Member # 4470) on 12. Gennaio 2009, 19:12:
Beh, se lo trovi veloce e ti trovi bene, forse non avrebbe senso cambiare strada.
Puoi provare con il metodo della divisione su due tracce, una per le parti deboli e l'altra per le forti. Anche perché a colpo forte e colpo debole corrispondono anche suoni molto differenti, che potresti anche voler comprimere ed equalizzare in modo differente... quindi
Cmq il funzionamento degli Hitpoint e della funzione Individua Silenzo (che è una sorta di gate off-line molto ben configurabile) la trovi ben spiegata sul manuale e nei vari tutorial che trovi on-line.
Anche su questo sito trovi un bel tutorial di Cubaser sull' utilizzo degli Hitpoint.
Non avrebbe senso che mi rimettessi a spiegarlo... anche perché è un argomento un po' lunghetto ed io non sempre riesco a farmi capire.
Posted by Spaventapasseri (Member # 9216) on 12. Gennaio 2009, 21:06:
hehe no figurati, grazie mille controllerò sul manuale.
A proposito, visto che a stampare il manuale completo di Cubase mi costa più o meno tanto, voi dite che conviene stampare il manuale o prendere il libro di Silvio Relandini? (scusate se sono fuori tema
)
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