ciao ciao
sono più visionari di ummagumma e
più innovativi di blue lines
la musica elettronica che in una magica simbiosi si
mescola alla tradizione indiana passando per un rave...
.mescolandosi con i sapori di spezie e i rumori e i colori di una strada trafficata di shandapura
una donna prega sulle sponde del gange
mentre l'elettronica dai sapori leggermente
retò accarezza l'aria
i testi non li capisco né quelli in indiano e poco quelli in inglese ma dicono sicuramante delle cose stupende e dei messaggi di pace e amore..almeno
da quello che si legge nel libretto con il cd
le canzoni più belle sono quelle più tradizionali
arrangiate come (scusate il paragone) un brian eno di new delhi
per concludere un capolavoro assoluto che stento a credere sia stato fatto da italiani
ora il mondo ce li invidia
govinda 4 ever
.......azz dove si spegne sta maserati..boh
grande soddisfazione per l'intervista su SM (ho anche il n.1!!) ma, dal punto di vista promozionale forse piu' efficace il paginone di pubblicita' su tribe che ho visto proprio quest'oggi a casa di un altro govindista
l'osservazione di romualdo sugli italiani e' particolarmente interessante perche' hanno fatto un ragionamento simile anche altri, per esempio repubblica.. ovvero gli italiani sembra che possano fare solo canzonette melodiche leggere o technodance maranza!!
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considerata la mia percentuale di royalities... stasera mi sento uno euro, un euro e mezzo in piu' in tasca (due dischi venduti)
Yaso volevo il tuo parere sull'asian breakbeat (o asian underground), quel fenomeno musicale ormai di qualche anno, che unisce tradizione musicale indiana + elettronica contemporanea, magari con un orecchio anche al dancefloor.
Mi sembra che tutto sia partito dal quella fantastica compilation "Anoka: Sound of Asion underground" della metà degli anni '90.
Da lì sono esplosi (anche con con singoli da classifica) i vari Nitin Sawhney, State Of Bengal, DJ Pathaan, Talvin Singh, Badmarsh, FunDaMental .. fino al bhangra di Panjabi Mc ..
-cosa ne pensi di questi artisti.
-come si collocano i Govinda rispetto a tutto questo.
-Che tipo è Natasha Atlas (dovresti conoscerla visto che hai collaborato con i transglobalundergroud)
la cosa interessante e' che e' un genere che e' trasversale alle generazioni, nel senso che ballano pure le nonne, dato che ricalca gli stili tradizionali (vedere... anche per altri motivi... il film SOGNANDO BECKAM!!)
i govinda si collocano, lateralmente, nel senso che noi siamo una specie di techno-rock-progressive (a mio parere) ma, siccome bazzico la musica indiana tradizionale, e suonicchio il dholak, che e' quel tamburo (piu' grezzo delle tabla) che fa il suono del banghra...... qualche virata in quel senso nel prossimo disco dei govinda mi piacerebbe farla
natasha atlas e' un tipo... normale, gioviale.... per quel poco...
intorno a mezzanotte SHIVA su un programma di canale5 in un servizio sull'urbanistica di firenze.... quel pezzo e' caruccio.. peccato ci sia quel b4 cosi'..... boh