Peace.
"La distanza di un amore" di Alex Baroni sentita dal CD originale risulta molto piatta e la voce poco dimanica, non mi piace un granchè. Sento cmq che negli ultimi anni i CD sparano molto volum però a volte a discapita della dinamica...correggetemi se ho sparato ****ate (e sicuramente ne ho sparate)
Eppure suona!
3FRS
Avevo anche io questo problema.....i miei brani suonavano semplicemente più bassi dei cd commerciali.......sono arrivato alla conclusione che la differenza non è nel valore dei dB (che come hai visto anche tu, ti arriva a zero, ma suona basso) ma al valore di potenza RMS della wave.
Se usi sound forge, nella funzione scan normalize, ti da il valore dei dB e degli Rms......
Per alzare questo valore di RMS è fondamentale il giusto equilibrio globale tra le frequenze.....personalmente per migliorare queto valore mi sto aiutando con un analizzatore di spettro tenendolo "acceso" e in visione durante la scelta dei volumi tra i vari suoni.....e la cosa mi aiuta molto.....inoltre "lavoro" graduatamente con un compressore multibanda......i risultati sono migliori tantochè sto rimasterizzando tutti i miei brani.
e sinceramente non lo so..cmq ho notato che se faccio un pezzo con più alti,il sound generale risulta più alto..
siccome prevalentemente nei miei pezzi gira tutto dai 50 hz ai 5ooo hz olameno parte del pezzo...forse non riesco a gestire bene le frequenze singole...
Il fatto che i pezzi in studio suonano "perfetti" per quanto riguarda lo spettro armonico è perchè ovviamente c'è un gran lavoro di masterizzazione dietro.....per i dischi ci vuol più tempo in studio dedicato al mastering che alla registrazione delle varie parti......si studiano tutte le frequenze dei vari suoni e si cerca di non farle "accavallare" (poi dipende dal tipo di sonorità che si sta cercando) lavorando con equalizzazioni o molto più semplicemente usando suoni più adatti a coesistere.
questo per me svela come si dovrebbe lavorare (in proporzione)
Il tecnico di mastering non è capace di riparare danni fatti durante la fase di mix, anzi, a differenza di quello che dice Yaso, riesce a dare il suo meglio proprio se il mix è costruito bene. Se gli si mette fra le mani un mix stabile, l'ingegnere di mastering riesce a spingere oltre 6 dB in più, ed ottimizzare contemporaneamente la stereofonia del brano ed il suo equilibrio.
Per quanto riguarda la tempistica Yaso ha ragione, un tecnico di Mastering capace riesce a Masterizzare un'intero CD in una giornata. Ma normalmente un buon professionista preferisce affrontare un lavoro del genere con un po' più di tempo a disposizione. I grandi tipo Katz, Scherrer, ... che masterizzano artisti come Jackson, Madonna, ... Lavorano in stretta collaborazione con l'ingegnere responsabile del Mix, e gli forniscono un Feedback di consigli che è indispensabile. Un album tipo quello di Anastacia passa anche un intera settimana fra le mani di un tecnico di mastering, che esegue più correzioni ad un primo DraftMaster prima di considerare il lavoro terminato. D'altronde in quanto ultimo ad intervenire sulla qualità dei brani ne è anche responsabile.
Anche noi per diverso tempo abbiamo cercato qualcuno capace di dare la giusta spinta ai nostri brani. Anche noi ci siamo presi un sacco di bastonate e più volte ci siamo confrontati con personaggi che narravano bastasse far passare tutto in un L1. Ma non è così che si fa. "Fare Mastering è al 30 % materiale e al 70% tecnica, esperienza" (non sono parole mie).
Alla fine noi abbiamo abbiamo capito chi è veramente capace di masterizzare, come fa, e per questioni finanziarie abbiamo imparato a fare da noi. E vi dico la verità dopo 6 anni di tentativi, anche se finalmente otteniamo dei master confrontabili con quelli normalmente sul mercato, ci sono dei Miti del settore che restano assolutamente irraggiungibili.
BYE
Comunque capisco lo sconforto di chi, un po' per inesperienza, un po' per un ascolto probabilemente inadatto, fatica a dar quella spinta e quella definizione di cui il brano necessita per riuscir a competer con quelli sul mercato. E la cosa peggiore è che poi ci sono in giro un sacco di studi che si improvvisano anche studi di Mastering ma che non ne hanno ne capacità ne mezzi.
Due settimane fa è venuta a masterizzare da noi un band Brit-Pop con un esperienza negativa proprio con uno dei tanti alchimisti della dinamica. A noi invece ci hanno ringraziato pure via mail per il lavoro fatto, malgrado non ci sia stata la possibilità di tornare a fare eventuali correzioni nel mix e malgrado noi non abbiamo uno di quei megastudi di mastering con un ascolto da 100'000 euro.
E di altre schifezze ne ho sentite veramente tante ... compreso brani passati in un L1 con 10 dB di guadagno ormai irrecuperabili. Addirittura mi è capitato un ragazzo con un suo remix a cui era state uccise tutte le frequenze sotto i 150 Hz ... e lui mi chiedeva chiaramente di aggiungere un po' di basse Ma neanche col Compressore multibanda si riesce a ricostruire qualcosa di ormai distrutto.
Il fatto è che far master non è una cosa per nulla semplice, ci vuole un orecchio allenato, e bisogna sapere quello che si sta facendo. Altrimenti i livelli dei brani sul mercato sono veramente irreggiungibili, e si rischia di fare solo pasticci. Non che poi io sia un fanatico delle overcompressioni alla 'Red Hot', stancano l'orecchio in frettissima e uccidono il piacere della dinamica ... ma bisogna adattarsi ... altrimenti se mai qualche pezzo passa in Radio o in un Jukebox la gente lo ignora solo perchè non spinge quanto deve.
Io in tutti i casi cosiglio a chiunque faccia musica e voglia ottenere dei buoni risultati di dare ogni tanto qualche brano in mano ad un tecnico di Mastering. Lui ascolterà il brano con un orecchio fresco e molto discreto e saprà dare degli ottimi consigli soprattutto su come predisporre il mix per farlo rendere al meglio.
BYE
Mastering = tirarsli le orecchie lunghe, ma lunghe
Dal punto di vista fisico-matematico le risposte che ti hanno dato gli altri sono correttissime, RMS = Root mean square
La tua domanda contiene però un trabocchetto:
Il dB è l'unità di misura. anche i valori RMS si misurano in dB !!!
La differenza la si fa fra valori di picco (il massimo che una determinata frequenza può raggiungere) ed RMS (che rappresenta il valore efficace, in parole poverissime e sbagliate è l'energia contenuta nel segnale).
Sempre sbagliando si può paragonare l'RMS a ciò che l'orecchio sente.
Sul fatto che la differenza fra valore di picco ed RMS contenga un informazione importante sono pienamente d'accordo. Ed è giusto sostenere che più l'RMS si avvicina al picco più il suono nella sua globalità ci sembrerà "loud".
Usare questo come unica informazione per giudicare se un Mix/Master sia costruito bene mi sembra invece un po' azzardato.
Ho più esempi di sound che ha il valore RMS identico al picco ... ma suona come un po' distorto - onda quadra
... ho già 35 Post
Eriksativa ... hai ragione ... è un incuboooo
Ma ci fosse per lo meno qualche tipa dentro qwi!!!
quote:
Originally posted by eriksativa:
avrai dei match con i big posters come lupino e yaso
big posters ??
guarda che io e yaso ci siamo messi daccordo per postare soltanto un sunto minimo di quello che ci scriviamo normalmente via e-mail
una volta il sunto lo fa lui (scrivendo anche le mie risposte)
e una volta lo faccio io (scrivendo anche le sue)
riconoscere chi ha fatto il sunto e' facile
io scrivo quelli simpatici e divertenti !!
all'apparire di mirella tutti si pettinano e vanno a mettersi la cravatta...
ciao mirella!!
e' una dei "nostri" da anni.....
e poi... un brivido! il post di lupino su lui e yaso, l'apparizione fugace di mirella, il commento di yaso e quello di riflesso di gio sui "nostri" comincia a farmi pensare veramente che come diceva varvez, yaso e' solo il personaggio piu' evidente e "loud" utlizzato da un'entita' collettiva di psicologi e comportamentisti e magari anche di scrittori che da tutto questo traggono materiale e ispirazione non solo per mettere insieme etichette ambient che producono opere magne (in tutti i sensi), ma anche romanzi e novelle per la futura generazione di narrativa in rete, personaggi gibsoniani di sicuro successo da caricare sulla smart card (tutto legale eh, inclusa la piccola tassa della siae sul supporto) e da fruire in ambienti sonorizzati di vario tipo, una sorta di multinazionale della sensorialita'...
penserete che sto impazzendo, ma provate a solo a immaginare se veramente yaso e lupino fossero uno, e scrivessero veramente tutta sta roba sul forum... brrrrrrrr.....
innanzitutto lupino è uno e trino
poi ho letto che yasondanadana è
diventata un onlus con sede a chivasso
e si occupa di disintossicare gli ex operai della fiat facendogli scrivere post su vari forum
quindi da quest'anno se volete potete dare l'8 per mille agli yasondanadana
solo per citarne tre... simpaticone!
per la seconda dimostri di essere un campione del prendere affermazioni "fuori contesto" e giocarci
per la terza anche "a quel paese" e' presa in giro... o ci sono punteggi?
se ti sto antipatico dimmelo chiaro che magari cerco di risolvere le mie mancanze
Per quanto riguarda invece la produzione, a parer mio farla in hardware o in software non fa praticamente alcuna differenza, piuttosto a far la differenza è la qualità degli algoritmi.
Per quanto riguarda invece il rapporto qualità fra matering e mix, la mia opinione è che un mix deve essere costruito bene, per suonare equilibrato, ma non deve per forza suonare "loud". A quello ci pensa il Mastering. Perchè se veramente il mastering contasse così poco, e su questo io proprio non sono d'accordo, non mi spiegerei come determinati personaggi sono diventati famosi facendo esclusivamente mastering.
Però poi è sempre vero che se suona bene o male è solo una questione di gusti.
esempio
mixo hat a -3 db, cassa a 0 e piano a -8 db
con un compressore a 2:1 ottengo ipoteticamente hat a -1.5 la cassa rimane a 0 e il piano va a -4
e, come impressione, il tutto suona 4 db piu' "loud"
io direi che se uno si fa il mazzo e' meglio cercare di arrivare a questo risultato in mixaggio e poi usare la compressione nel master per creare un amalgama, una coesione, piu' che per spianare dislivelli eccessivi
ovvero il mastering non puo' sostituire un sano lavoro di automazione e di aggiustamento dei volumi battuta per battuta
infatti nei "manuali" quando si parla di mastering si parla generalmente di compressioni minime (mai sopra a 3:1 ed e' un'esagerazione!! piu' spesso sotto 2:1)
quote:
Originally posted by eriksativa:
madcomp adesso ho capito perche' ti sei iscritto al forum... evidentemente c;hai del tempo da smazzare perche' sei senza partner in questo periodoe poi... un brivido! il post di lupino su lui e yaso, l'apparizione fugace di mirella, il commento di yaso e quello di riflesso di gio sui "nostri" comincia a farmi pensare veramente che come diceva varvez, yaso e' solo il personaggio piu' evidente e "loud" utlizzato da un'entita' collettiva di psicologi e comportamentisti e magari anche di scrittori che da tutto questo traggono materiale e ispirazione non solo per mettere insieme etichette ambient che producono opere magne (in tutti i sensi), ma anche romanzi e novelle per la futura generazione di narrativa in rete, personaggi gibsoniani di sicuro successo da caricare sulla smart card (tutto legale eh, inclusa la piccola tassa della siae sul supporto) e da fruire in ambienti sonorizzati di vario tipo, una sorta di multinazionale della sensorialita'...
penserete che sto impazzendo, ma provate a solo a immaginare se veramente yaso e lupino fossero uno, e scrivessero veramente tutta sta roba sul forum... brrrrrrrr.....
E vai eriksativa!
Meno male che qualcuno si accorge di certe cose!
Anche io come Mirella leggo molto e scrivo poco...
quote:
Originally posted by MadComp:
Bravo Nico ... il topic parla di MASTERING !!! cerchiamo di recuperarlo dalla totale generazione
Ecco xche' leggo molto e scrivo molto.
un po' come suonare in un gruppo... se il chitarrista suona piano gli dico di alzare, non compro un compressore da mettere sul master dell'impianto
negli studi tipo nautilus.... ripeto .... si fa un cd completo in un turno lavorativo (6-8 ore), quindi siccome sappiamo tutti qual'e' l'impegno dietro a masterizzare, si evince che si lavora ad abbellire non a salvare le magagne se no 10 brani in 8 ore, piu' la versioncina alternativa, quella che non si sa mai, la base per la tv, l'undicesimo pezzetto da mettere nel singolo ecc ecc..
ah taglio inizi e fine, eventuali fade in out, qualche piccola chirurgia
almeno questa e' la mia esperienza di queste situazioni
e poi sempre per ridimensionare i "miracoli" del mastering..
quando in una "normale" produzione il disco esce dallo studio di registrazione e mixaggio sicuramente una copia viene mandata alla casa discografica e, se non suonasse bene, non si puo' certo dire "aspettate a dopo il mastering"
quindi a quello stadio li deve tutto gia' suonare come si vuole
e poi il mastering casalingo e' una relativa novita'..... fino a non tanto tempo fa uno si faceva il mazzo per fare il mixaggio e poi qualcuno al momento di stampare, senza nemmeno ascoltare (dato che non operava in tempo reale), metteva un preset del limiter di sound designer e vai
quindi si facevano provini non "masterizzati" e specialmente dagli studi non stratosferici uscivano anche masters non compressi e si facevano pure cose "loud" ...... pensiamo alla techno dei primi '90
oggi invece si assiste al fenomeno di ragazzi che mixano da due mesi, le cose naturalmente non gli vengono come stevie wonder, e danno la colpa al fatto che i vip fanno il "mastering"
gli studioni di mastering e anche gli studioni di registrazione, per me, anche se non vorrei semplificare troppo, debbono la loro validita' soprattutto alla gente esperta che ci lavora (se ci lavora) e al monitoraggio, superiore per forza di cose a quello "casalingo" o da "studiettino"
..... a parer mio
5672)ritornare a mixare se qualche frequenza esce fuori e non accanirsi sul master
5673)controllare con dischi vip e cercare di arrivarci solo col mixaggio
5674)preoccuparsi se in mastering si deve guadagnare piu' di 3 o 4 db di livello medio
5675)mixare ad oltranza (quasi) come se il mastering non esistesse
5676)naturalmente se uno fa una cosa al contrario di come dico io ed e' soddisfatto ha ragione da vendere
Secondo me sottovaluti come tanti le potenzialità che si celano dietro la masterizzazione.
è vero, ci sono in giro tanti buffoni che narrano di saper fare degli ottimi masters e poi girano il tutto giusto un attimo dentro ad un Limiter, ... ma non è semre così.
Per quanto riguarda il "loudness" secondo me è soprattutto una questione di approccio. Io non ho mai detto che in un brano non cerco il "loudness" ... ho semplicemente detto che non lo cerco in fase di mix.
Tanto quanto ho sempre sostenuto come te che se il mix non è costruito a dovere, anche il più bravo ingegnere di mastering non ci cava un ragno.
Mix e Mastering sono importanti in maniera uguale, uno sono le fondamenta dell'altro. Si completano. Se si vuole ottenere un prodotto ottimo ... e te lo dico non solo per sentito dire ma anche per esperienza, bisogna curare entrambe.
Ho sentito parecchi tentativi, di gente che come te, cercava di rendere il brano "loud" già in fase di mix ... e il risultato di solito è un mix decisamente instabile. Ma questa è solo la mia umile opinione.
Se poi mi fai gli esempi della tecno degli anni 90, ... be ... sappi che i Big masterizzavano già li ... il mastering, e non sto parlando dei soli fade-in e fade-out esiste da quando esiste il vinile. Già i pinkfloyd e i Rolling Stones facevano a gara per avere il brano il più Loud possibile.
Tutta la tecnica Audio è in evoluzione, ... è inutile che cerchi dei confronti con realtà ormai del passato. Gli strumenti per mixare e masterizzare saranno sempre più sofisticati e precisi.
Poi è chiaro che il risultato dipende soprattutto dalle capacità del tecnico nel riuscire a far funzionare a dovere il materiale, considerazione che comunque non preclude il potenziale del mastering.
Prendi quale esempio il Remaster dei Led Zeppelin, ... suona decisamente meglio dell'originale, ... e mica l'hanno risuonato o ri-mixato.
e in particolare (approfittando dellla
disponibilità e della professionalità di chi è intervenuto sin'ora) vorrei chiedere se esisteno dei tips x un master casalingo .. valido 'universlamente' ... cioè al di la del caso specifico.
in pratica cosa fare, e cosa non fare assolutamente (in alcuni casi già non rovinare il mix è un successo).
thnks to everybody
ps questo topic ha le carte in regola per stabilire dei punti fermi sull'argomento ...
>>>> bye
La mia risposta ti semrerà ridondante, ma la prima ed importatissima cosa è riuscire a fare un mix ben bilanciato. Il rapporto fra i vari strumenti/voci non deve cambiare se cambi volume o se cambi ascolto ... il mix deve essere stabile.
Poi sicuramente conviene curare almeno un pochino l'ambiente in cui si esegue il mastering. L'ascolto deve necessariamente formare un triangolo equilatero con l'ascoltatore. L'analizzatore di spettro poi è altrettanto importante, e bisogna saperlo usare.
Poi assolutamente, prendere brani dei Big e ... ascoltare, analizzare, ascoltare, analizzare.
Uno dei maggiori problemi di chi si approccia al mastering per le prime volte è che ha un orecchio non capace di notare le sottili differenze e finisce per lavorare alla cieca.
Beh ... e poi provare a masterizzare i propri pezzi ... la ricetta e sempre la stessa ... EQ, Comp, Limit o Comp, Eq, Limit. Di Hardware e tools ce ne sono in giro un sacco e ci si può veramente sbizzarrire.
In seguito riascoltare, riuscire a capire in cosa si ha sbagliato e poi tornare a correggere il mix e il master, e poi di nuovo riascoltare su altri ascolti e ripetere il tutto a oltranza.
Ma poi normalmente ci sono da curare clicks, crackles, hum, ... se poi siete un po' ecclettici potete usare Harmonic e Stereo enhancers, Saturatori e altro.
Poi ci sono i fade che se non si fanno bene fanno schifo e poi potete anche curare le pause.
A questo punto se non vi siete fatti 2 OO allucinanti e il tutto suona bene sia a voi che a tutti gli amici che ne intendono, avete fatto un Master appena sufficente ... che è già qualcosa.
Altrimenti prendete i vostri brani e li portate a masterizzare da qualcuno con un po più di esperienza di voi, e così vi concentrate sul mix.
Difficilmente si riesce ad essere al contempo buoni musicisti, bravi tecnici del suono e capaci tecnici di mastering e il Nautilus non è l'unico studio che fa mastering ... ne esistono anche di meno "Mecca" e anche un bel po' meno cari.
Noi sono diversi anni che ci lavoriamo e vi dico la verità ... io mi sento ancora lontano dal considerarci bravi. Comunque fino ad adesso nessuno si è lamentato
Ho appena discusso di Analizzatori con Lupino in un topic nel gruppo VST, ...
Il topic era qualcosa del tipo "ho finito il mio pezzo, ... e adesso ..."
Ti consiglio di darci un occhiata.
allora
[*] i miei mix mi sembrano abbastana bilanciati, e "stabili" .. se ho capito bene cosa intendi.
esporto la traccia evitando picchi ... se invece ci sono picchi conviene rivedere il mix .. immagino.
[*] mai usato l'analizzatore di spettro .. è grave? .. (non saprei nemmeno come 'leggerlo')
[*] con la catena di plugin ci siamo, parto da preset e faccio leggere modifiche, da un po di tempo sto aggiungendo anche un saturatore valvolare (tubelimit) ...
[*] il paragone coi pezzi vip li faccio ..mi capita di rippare delle traccie che sono dei blocchi monolitici .. e che senbrano "tagliate" (intendo l'onda-wave) drasticamente ... come se debordassero sopra il limite ... ma c'ha da fare?
[*] è giusto che ognuno faccia il proprio mestiere infatti .. e probabilmente non arriverò mai ai livelli di un professionista .. però non posso permettermi un master .. 'esterno' .. quindi imparo l'arte (anche grazie ai vostri preziosi suggerimenti ) e la metto da parte..
>>>>thnks a million!!
Perdonate la mia piccola parentesi e torniamo al topic originale….
Per il mastering trovo ottimo il dinosauro a 24 bit..E’ molto simile alle macchine analogiche e difficilmente provoca sgradevoli distorsioni. Molti plug in per il mastering, mi danno la sensazione che il mio pezzo suoni un po’ “gommoso”, come una enorme palla vuota al centro.
Io sono chitarrista e la mia esperienza con lo strumento mi ha anche insegnato alcune cose..
Un giorno come tanti, faccio il mio bel suono a casa. lo riempio di bassi e alti, un pizzico di chorus e il risultato è soddisfacente, ma come inizio a suonare con il gruppo, la chitarra o è troppo alta o troppo bassa..
Dopo perforanti masturbazioni mentali, rifaccio il sound nella band e devo per forza incrementare i medi riducendo le frequenze basse e alte, notevolmente.
Azz… mò si che suona!!!
Torno a casa e provo la chitarra con il set modificato in sala prove e il che suono è proprio di cacca!!!
Però così funziona nel contesto “gruppo”.
Da questa esperienza del passato ho capito l’importanza delle medie frequenze.
Forse non c’entra niente con il topic, ma può essere che questa piccola e insignificante mia esperienza , faccia accendere la lampadina a qualcuno di noi…
devo poi dire che, avendo entrambi i master, il mio passaggio al nautilus con govinda ha sicuramente giovato, ma nessuna differenza eclatante....... per orgoglio sarei portato a dire che gia' suonava "giusto" .... oppure che faceva cosi' schifo che nemmeno un mastering coi fiocchi....
(degli studi di mastering apprezzo oltremodo il concetto di fare delle regie non attutite come quelle degli studi di registrazione e mixaggio... e devo dire di trovarmi molto piu' a mio agio nell'ascoltare in quelle situazioni li')
in ogni caso non disprezzo, anzi masterizzo , mi ci perdo, ho i miei sistemi ed e' anche una delle cosette che faccio per magnare..
devo dire di essere in t-racksista convinto..... ma non uso nemmeno un preset.... e quasi mai uso tutti e due i processori di dinamica contemporaneamente, o solo comp o solo limiter.... e il compressore lo uso qualche volta in una regolazione piu' neutra possibile per usare lo stereo enhancer all'incontrario... cioe' per chiudere... dato che comprimendo, naturalmente, in relativo, si arretra un po' il centro della scena
ho un analizzatore di spettro che uso soprattutto per fare il "ganzo" con gli amici e che guardo saltuariamente quando sospetto che ci sia qualche disturbo "ultrabasso" che sfugge al monitoraggio (genelec1029 e ns10).... ma ce l'ho perche' uno me lo ha prestato e non ha voglia di venirselo a riprendere
la storia della chitarra di nico e' vangelo..... la chitarra e' proprio lo strumento che per farlo funzionare in un contesto deve per forza avere meno bassi e alti di quelli che vorrebbe il chitarrista
..............
si parla poco riguardo a mix e mastering di una cosa che invece mi piacerebbe trattare di piu'...... ovvero la "scena" , la disposizione degli strumenti nel panorama....
Durante il missaggio invece uso l'analizzatore per livellare al meglio i volumi...visto che il mio problema principalmente era sulle basse freq, mi studio lo spettro del brano con il basso in mute e poi gradualmente lo faccio "salire" fino ad ottenere una linea discendente che parte dalle basse fino alle alte.
Altra utilità, come dicevo in altri post, è che riesco ad ottenere un miglio rapporto tra valore dB e dinamica del pezzo.
Questo è quanto ho appreso per ora sull'analisi dello spettro......e devo dire che i risultati sono notevolmente migliorati...
Spero di trarre ulteriori consigli utili su come sfruttare al meglio un analizzatore...o evenuali correzioni sul mio modo di uso.
fino a 10 gg fa ai topic relativi all' utilizzo dell'analizzatore di spettro rispondevano....."in fase di mix/mastering non serve assolutamente a nulla !!"
Sembrava che l'unico ad usarlo ero io !!
....che consigli potevo trovare ??
>> have a nice day!
ps non ho il dinosauro, .. mo che esce la versione vst ci faccio un pensierino...
Per qunato riguarda il tuo sconvolgimento nello scoprire che le Freq medie hanno un enorme inpatto ... beh ... è normale ... sono quelle che l'orecchio umano sente di +
Il vinile non ha quale Freq Massima i 20 K come il CD, è molto + bassa ... e quindi le frequenze troppo su rompono solo le OO.
Quello che trovo sconfortante negli analizzatori di spettro è che è difficile trovare dei riferimento. Non sarebbe + semplice dover cercare di equilibrare le Freq rispetto ad una linea Orizzontale invece che Obliqua ??? (Mah ... mi sa che a sta domanda ci sarà difficilemente risposta )
I compressori li uso sia su cassa che basso , quello che forse non è chiaro è che i miei mix non suonano male !!! nel senso non è che sbaglio il mix.....solo che divertendomi a confrontare le mie wave con i cd professionali noto queste differenze tra i valori RMS, lo spettro che ha andamenti differenti dallo standard (se poi esiste uno standard!!!!) etc....
La mia voglia di capire come sfruttare al meglio l'analizzatore di spettro deriva proprio dal fatto di cercare (per quanto possibile in base alle mie capacità e alla mia strumentazione) di correggere questi errori MINIMALI che all'orecchio di un ascoltatore medio non risultano neanche esserci.
Io lavoro come programmatore e arrangiatore....non sono un tecnico del suono !!....ma tu stesso lavorando in studio sai quanto tempo guadagni se ti si presenta un arrangiatore già con i suoni giusti e con le idee chiare sul mix finale !
E dato che sono convintissimo dell'utilità del saper sfruttare l'analisi del suono in fase di premastering ti chiedo consigli...
Tu come lo utilizzi l'analizzatore ? che indicazioni ne trai e come agisci?
Comunque anch'io fatico a leggere il comportamento delle basse sull'analizzatore di spettro.
Ma bisogna anche considerare una cosa ... proprio per le peculiarità della FFT la risoluzione sulle Freq basse è molto + bassa. Un analizzatore di Wavelets dovrebbe risolvere quel problema ... ma io non ne ho mai visti in giro.
Per quanto riguarda l'utilizzo dell'analizzatore ... anch'io come te cerco di sfruttarlo al meglio per cercare di aiutare il più possibile le orecchie (al quale comunque stetta il giudizio finale). ... anche a me piace andare a cercare quei particolari che l'orecchio non esercitato non percepisce.
Per quanto rigurda l'utilizzo preatico faccio + o - come fai tu, anche se nei confronti io tendo a distinguere parecchio fra basse, medie ed alte.
Forse una particolarità è che io tengo sott'occhio molto i picchi.
Morale della favola ... non sono vermante contento dell'analizzatore ... e come te mi piacerebbe capire se ci sono maniere per trarne più informazione o magari se ci sono analizzatori + capaci.
quote:
Originally posted by MadComp:
[B]proprio per le peculiarità della FFT la risoluzione sulle Freq basse è molto + bassa
?!?!?!
siamo proprio sicuri ??
La questione è questa, l'FFT separa lo spettro in bande di ugual distanza, se ad esempio lavoro con una window di 10 (che è poco, ma va bene per l'esempio) su uno spettro da 0 a 10 K avrò 10 bande di 1 K.
Il problema a questo punto non è dell' FFT ma piuttosto del fatto che l'orecchio funziona linearmente. Infatti lo spettro lo si rappresenta normalmente logaritmicamente.
Tra 0 e 1000 Hz ci sono sia basse che medio basse, che sono frequenze decisamente importanti all'orecchio. col nostro analizzatore poverello, per quelle solo 1 banda, mentre per ad esempio le alte tra gli 8k ed i 10k, che non hanno un importanza paragonabile a quelle tra 0 ed 1k, ben due bande.
L'analisi attraverso Wavelets applicata al suono ha quale scopo di risolvere proprio questo tipo di situazione scomoda.
Non so se sono riuscito a spiegarmi. O magari mi sto prendeno un abbaglio allucinante ?
Per quanto riguarda gli analizzatori io utilizzo un plug per pulsar........logicamente non sarà preciso come un analizzatore/equalizzatore hardware però delle info su come miscelare i suoni riesco a tirarle fuori.....poi ripeto, a me da una mano averlo visibile durante il mix, non che non riesca a lavorare senza....ma se con un click lo apro quale è il problema ??
un buon analizzatore di spettro, se vuole essere d'aiuto il piu' possibile all'orecchio, avere il volume espresso in dB e le frequenze espresse in scala logaritmica (in base due, ma e' abbastanza vicina alla realta' anche una scala logaritmica in base 10 che suddivide le frequenze in decadi piuttosto che in ottave)
per quanto riguarda la FFT e' la versione "algoritmica" delle trasformate serie e continua di fourier
mentre la trasformata serie e la trasformata continua danno uno spettro "perfetto" (ovvero proprio quello vero del suono) la Fast Fourier Transormate ha il limite di essere ricorsiva
ovvero il numero di passi N mi stablisce la precisione con cui ricostruisco il suono
la necessita' di ottenere una ricostruzione in "real time" obbliga gli analizzatori di spettro a usare un numero di passi N molto basso
questo comunque non e' un problema, in quanto non abbiamo bisogno della ricostruzione perfetta, ma di una curva che ci renda l'idea
e l'approssimazione degli analizzatori di spettro e' piu' che buona
la FFT ricostruisce le basse frequenze meglio delle alte
basti pensare che la frequenza che si estrapola per prima e' la frequenza 0 (detta anche segnale continuo)
piano piano si perfezionano quelle piu' lontane dalla frequenza 0 (ma al passo N ci si ferma con una buona approssimazione sulle frequenze vicine allo 0 e una cattiva su quelle lontane)
questo e' dovuto a vari fattori
io ho capito cosa MadComp voleva affermare, e in un certo senso potrebbe essere anche giusto
MadComp voleva dire che i bassi sono rappresentati da 0 a 500 Hz mentre gli alti da 3000 a 20000 Hz e quindi i bassi contengono meno informazioni degli alti
bisogna tenere conto pero' che la FFT e' un algoritmo ed in quanto tale e' suscettibile di cambiamenti in funzione dell'utilizzo
non ci sarebbe da stupirsi se, in un analizzatore di spettro venisse usato un algoritmo FFT modificato che rispetti la sensibilita' dell'orecchio verso le frequenze (riducendo in questo modo i calcoli rispetto alle frequenze alte che dovrebbero essere meno definite... con un incremento di prestazioni in termini di velocita' d'esecuzione dell'algoritmo stesso.... vantaggio indiscutibile soprattutto per operazioni in real time)
quote:
Originally posted by lupino:
bisogna tenere conto pero' che la FFT e' un algoritmo ed in quanto tale e' suscettibile di cambiamenti in funzione dell'utilizzo
non ci sarebbe da stupirsi se, in un analizzatore di spettro venisse usato un algoritmo FFT modificato che rispetti la sensibilita' dell'orecchio verso le frequenze (riducendo in questo modo i calcoli rispetto alle frequenze alte che dovrebbero essere meno definite... con un incremento di prestazioni in termini di velocita' d'esecuzione dell'algoritmo stesso.... vantaggio indiscutibile soprattutto per operazioni in real time)
Comunque per questa tua affermazione quà sopra ti do conferma io che ci sto lavorando sopra proprio in questo periodo ... l'FFT non può fare quello che immagini tu ... e per quello ci sono appunto alternative come l'analisi dello spettro attraverso Wavelets.
Una delle peculiartà/difetti dell' FFT è proprio la necessità di dover trovare una dimensione della Window che sia un compromesso fra dimensione dell'intervallo fra una banda e l'altra (e quindi numero di bande dedicate alle freq basse) e performance dell'algoritmo. Il degrado delle performance oltre tutto non è lineare.
Comunque quattro post fa manca un "non" ...
=> "L'orecchio non funziona linearmente"
comunque ...
"Wavelets are mathematical functions that cut up data into different frequency components, and then study each component with a resolution matched to its scale. They have advantages over traditional Fourier methods in analyzing physical situations where the signal contains discontinuities and sharp spikes. Wavelets were developed independently in the fields of mathematics, quantum physics, electrical engineering, and seismic geology. Interchanges between these fields during the last ten years have led to many new wavelet applications such as image compression, turbulence, human vision, radar, and earthquake prediction."
http://www.amara.com/IEEEwave/IEEEwavelet.html
Mi sa che domani ne saprai già + di me
quando avro' un po' piu' di tempo mi ci mettero'
comuynque, a naso, sembrerebbe che, preso un segnale audio, l'algoritmo cerchi di suddividerlo in tante onde uguali come forma, ma diverse come dimensione (anche eventualmente approssimando)
in questo modo mi basta 1 descrizione dell'onda in questione, e la sua dimensione puo' essere rappresentata tramite una sorta di ampiezza di spettro (mentra la sua disposizione nel tempo sara' probabilmente a carico della fase)
ora quello che non capisco e':
come fa a lavorare in real time??
le risposte possono essere 2
1) stabilisce a priori quale (o quali) wavelet usare (anche se la cosa mi sembra strana)
2) non ci ho capito un kaiser e mi sto facendo tutte pippe mentali
eheh..grandi tutti
io dedico molto tempo al missaggio,ma credo di ottenere un suono abbastanza basso in quanto spesso cerco di non far spiccare niente(volutamente) e tenere tutto lì per lì...
credo chhe i miei master suonino tranquilli,ma un 2 db bassi...
forse l'errore che faccio e da quanto ho capito è una fase importante .è che non comprimo necessariamente traccia er traccia..
è davvero così importante in fase di missaggio comprimere traccia per traccia...
p.s.per me è assolutamente inevitabile il rapporto con cd vip
madcomp..compli..si è aggiunto un nuovo saggio
Ragazzi complimenti!
nel giro di pochi giorni hai accumulato gia' piu' di 80 post... tra un po' ti chiameremo madanandana
- faccio un ritmo in una drum machine stand alone (tipo Fuity o Reason)
comprimo cassa-rullante-hi-hat in maniera differente.
- lavoro con alcuni synth e altri loops in un editor..
comprimo ...soprattuto bassi
- Assemblo tutto in cubase
se il mix lo richiede (quasi sempre) assegno un compressore ad alcune tracce.
- esporto .. si arriva al mastering
e anche qui un compressore nella catanea di effetti ..
comprimo troppo?
voi usate il compressore con maggior parsimonia?
quote:
Originally posted by gio:
noi _abusiamo_ dei compressori!
grazie gio!
mi rassicuri ..e mi fai sentire meno 'solo'
qui e in 312449 altri post!
Eriksativa, Faticavo a spiegarmi come una persona poco incline come te alle dipendenze potesse passare ore dentro qwi, ma adesso capisco ... sono stato via un giorno e stamattina avevo come delle convulsioni da manco
Ribadisco ... a parer mio bisogna trovare i dB in fase di Mastering, non di Mix ... ma appunto non è così facile ... con gio ci abbiamo messo qualche annetto, e malgrado ciò possiamo sicuramente ancora migliorare !!!
Se caso una volta puoi toglierti ogni dubbio facendoti mesterizzare qualche brano da qualcuno con un po' di esperienza ... così capisci se sei carente a mix o in mastering.
L'unica cosa che mi son permesso di fare è stato controbattere chi sostiene che il mastering non serve a nulla e che è tutto un bluf.
Se poi ti infastidisce il fatto ch'io abbia studiato, e che quindi le cose non me le invento ... beh ... saranno poi c.... miei ?!?
Dai nonnetto ... adesso che fai ? lanci il sasso e poi ti nascondi dietro la mano ???
Dai che poi settimana prossima e quella dopo sono in vacanza e non ho tempo per dimostrarti che vale la pena masterizzare !
Dai che mi stai dando la possibilità di fare promozione al nostro studio !!!
ciao nonnè
Ciao a tutti, e scusate per la breve interruzione. Peace and long life to Cubase MAC
E la cosa peggiore è che non ho ancora capito chi tu sia.
Accetto il tuo consiglio sulla musica ... che trovo azzeccatissimo.
Ma poi sta cosa del ... peace and long life Cubase Mac ... mi fa impazzire
Che tu forse abbia iniziale del nome W ... o magari L ?
Non sparire !!!
BYE
Probabilmente è una veccia conoscenza mia e di gio che si è divertito a prenderci un po' in giro.
Deve essere qualcuno che ci conosce discretamente bene perchè a mirato parecchio nel centro.
il primo nonno era un esempio perfetto
comunque - aldila' del troll - quello che vedo qui e' un tipico esempio del *volabassismo* che ho sempre rifuggito...
per fortuna tempo fa son corso verso l'albero e ho detto "libero!"
Non è che tu magari sei riuscito a capire chi può essere il nonno ??? Dev'essere una nostra conoscenza.
quello che ho detto e' proprio quello che intendevo dire, non credo valga la pena di espandere, se vuoi ci sentiamo in privato, mandami un mail magari (perche' non penso che ai frequentatori del forum gliene freghi poi assai di nostro nonno).
Disolito in mastering la dinamica la si uccide ... si tende a pigiare tutto in più o meno 20 dB, e se una parte prima suonava pianissimo, poi suona piano.
Mi sembra che tu proponi di confrontare:
1) Materiale mixato con tanta dinamica
2) Materiale mixato flat e poi masterizzato
Secondo me le due cose finiscono agli esatti estremi.
Mi trovi d'accordissimo, se qualcuno potesse mettere a disposizione un po' di spazio web si potrebbe pensare di metterci qualche esempio di brano non masterizzato (sempre se qualcuno ha voglia di metterli a disposizione) e poi più persone provano a masterizzarlo.
Masterizzare è anche una questione di gusti ... non solo una questione tecnica.
Si potrebbe vedere come ognuno interpreta il brano.
Per quanto riguarda il feedback su mix e altro da parte mia non ci sono problemi, e sicuramente farò le mie versioni dei master, ... visto che sono stato messo in discussione e mi sembra corretto dar prova pratica alle mie teorie.
Il pezzo originale però deve assolutamente non essere mai stato compresso, limitato, o altro ... deve essere la somma uscita del mix pulita pulita.
Poi sarebbe bello se partecipasse anche qualche tecnico di mastering di qualche mega studio di quelli da 100'000 Euri d'ascolto ... ma mi sa che qwi frequentano poco
C'è giusto un particolare ... da Domenica sono in vacanza per 2 settimane ... se si riesce a preparare tutto entro sabato bene, altrimenti faccio la mia parte al rientro.
astardoooooo
Eriksativa, ma quanto in forma 6 ???
Però la nostra è una necessità puramente dimostrativa e a parer mio vale comunque la pena tentare. magari andando in compressione mp3 con un bel 256k invece che un 128k.
Se caso perdiamo un po di equilibrio fra le frequenze ... ma l'effetto guadagno di 'Loudness' dovrebbe comunque rimanere.
M M M
se si lavora con un mp3... salva in wav>codifica in mp3>download>ritrasformain wav>edita e masterizza>salva in wav>rifai l'mp3.......... un bel macello!!
credo sia una buona soluzione
il cubaser X mette a tot. sec. di un proprio brano -nudo-e-crudo- a disposizione sul server per ilmastering
Y cubasers (n° variabile) lo masterizzano
si ri-uplodano i diversi master sul server
si ri-scaricano e si fa il paragone
la cosa pallosa (per i telefonici come me)
sarà scaricare -per es.- 6 versioni diverse della stessa song per un tot. di 30 mb. !!
..però il bello viene dopo!
cioè quando si copia-incollano le diverse versioni una dietro l'altra in un editor!
lets do it!
e' orrido ma puo' essere "didattico"
se serve
quando partite... ditemelo!!
Se il mixer e' buono gia' di sue crea una buona pasta di suono che poi, anche in digitale, puo' essere compressa e leggermente saturata.
Se invece il mixer perche' abbia un po di spinta bisogna alzare a palla, poi non e' possibile far + niente!
Mixer a pasta calda: Soundcraft vecchi
Mixer a pasta fredda: Behringer eurorack
Sara' mica un caso che sto cercando disperatamente un soundcraft serie500/600 da mesi e non riesco a trovarlo! 8(
qualcuno ha qualche idea di dove se ne possano trovare? io tengo d'okkio ebay ma girano tutti verso gli usa, e per le dimensiioni che c'hanno di spedizione spenderei uno sproposito 8((
Il soundcraft e' stato definito un SYNTH + che un mixer, e capisco perche', e lo voglio 8)
sarà che per me un mixer analogico é degno di essere preso in considerazione...Se usato DA mixer e non da semplice PatchBay.... se supera 50.000 euro..... altrimenti meno si fa intervenire e meglio é.....
mio personalissima opinione....
esistono altri modi per " colorare " un suono...
e sopratutto preferisco essere io a decidere....
secondo me é un pò un controsenso lavorare con un DAW di ultima generezione e.... pesare ancora ad un Mixer analogico esterno economico.....
io tra poco vedrò solo....
CONVERTITORI A/D -----------------> DAW
DAW ----------------> CONVERTITORI D/A
e poi un pochetto di pre e compressori esterni di qualità....
cmq mio punto di vista
poi se fai solo House.... e non ti va di perdere tempo a lavorare un suono...
allora un mixeruccio di quel genere ti aiuta...
e come campionare ritmiche da vinile.....da dischi
si ha un bel grovvetto già lavorato.... compressato
spaccone....
ma se si ha un pò di esperienza si ottiene lo stesso risultato... anzi sicuramente meglio...
Ovvio che se usi un mixer scemo fai + danni che altro, ma come impasta il suono un buon mixer...
Faccio techno e hardcore comunque, spesso lavoro molto sulle distorsioni quindi e' importante scaldare tutto al meglio senno ottieni solo pernakkiette glitchose...
Comunque nessuno sa dove recuperate sti mixer?
quote:
Originally posted by Koney:
Ovvio che se usi un mixer scemo fai + danni che altro, ma come impasta il suono un buon mixer...
il problema e' intendersi su cos'e' un buon mixer o un mixer scemo
l'industria si sta allineando all'idea che un mixer da meno di mezzomiliardo e' un mixer scemo e che e' piu' desiderabile, a quel punto, fare coi computer
per il resto, prova ancora, ma mi sa che non sappiamo dove procurarsi i tuoi beniamini
Si forse CI sta allenando, ed effetivamente e' anche abbastanza ovvio.
Pero' dipende sempre da COSA devi fare, chiare che per generi molto "musicali" e diffusi uno puo' imparare coi computer, ma cose + sperimentali per farle rendere bene ci vuole l'analogico.
Ho fatto un disco in digitale, e per carita' e' uscito discreto, ma niente a che vedere a quelli fatti in analogico, che vengono sempre meglio e si sta anche meno a farli perche' tutto suona gia di per se!
Purtroppo sono arrivato a sfruttare il mio spirit live talmente che ormai non tiene + i suoni e comincia a impastarli + grezzamente, anche se la dinamica ora e' molto + ottimizzata...
In ogni caso se qualcuno senze puzza di serie 500/600 me lo faccia sapere per favore!
Ciao!