This is topic comporre senza conoscere la musica in forum La Stanza di Cubase.it at I Forum di Cubase.it, il sito italiano su Cubase, Audio, MIDI e Home Recording.


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Posted by spacedementia (Member # 1978) on 18. Aprile 2003, 02:19:
 
sono anni che con moooolta genta va avanti una discussione vecchia come il mondo. e qui che si potrebbe fare una puntata di ciao darwin essendo queste due categorie agli antipodi, inconciliabili e per giunta in perenne conflitto: chi ha studiato musica, e l'autodidatta. personalmente la discussione è che l'autodidatta va fiero di ciò che sa fare, è convinto che la musica sia astratta e che la tecnica sia personale, inconsapevole del fatto che ciò che sa fare è perchè lo ha visto fare da altri, inconsapevole inoltre che suonando applica delle regole che non conosce, e che pensa non esistano. La musica diviene così informe, scienza divina, polvere di stelle...

adesso il problema è che molta gente SCRIVE intere canzoni senza sapere cosa sta facendo e pretendendo da chi invece studia di accettare le composizioni così come sono...

non vi è mai capitato di avere a che fare con persone che sostengono il partito dell'autodidatta musicomane, e che pensano che suonare il pianoforte equivalga a schiacciare dei tasti per emettere dei suoni???

un produttore a certi livelli a mio parere DEVE conoscere in maniera approfondita la teoria musicale. sono inoltre consapevole del fatto che moltissimi artisti noti non sanno riconoscere una chiave di basso da una di violino..

visto che ci troviamo in un forum in cui il sapere regna sull'ignoranza mi farebbe veramente piacere conoscere i vostri punti di vista
 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 18. Aprile 2003, 02:30:
 
quote:
Originally posted by spacedementia:
un produttore a certi livelli a mio parere DEVE conoscere in maniera approfondita la teoria musicale.

DEVE?
c'è qualche manuale di cubase che lo prescrive?
personalmente non saprei che farmene

 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 18. Aprile 2003, 02:34:
 
e chi ha nominato cubase? io sto parlando di musica...
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 18. Aprile 2003, 02:47:
 
a me interessa solo il risultato, se uno fa una bella (=che mi piace) canzone/arrangiamento/orchestrazione/ecc. non chiedo nessuna credenziale ne diploma di conservatorio

(non vedo perche' dovrei)

ed eventualmente, se mi piacesse applicare le sue soluzioni sulle mie opere lo chiamerei a produrmi..

(senza pensare nemmeno mezzo millisecondo ai sibemolli o al setticlavio)

ho conosciuto autodidatti completi che facevano robe meravigliose col solo mouse e professoroni di conservatorio praticamente senza orecchie

o vice versa

io ho un tipo di competenza che comprende anche un po' di conoscenza della musica fatta nel modo "canonico" con un passato (remoto) di lettore a prima vista (con chitarra)... ma non trovo sia un vantaggio rispetto a chi affronti una composizione in un modo da "dj" per esempio..

gli approcci da "non musicista" mi stanno assolutamente simpatici

mi piace molto vedere far successo gente che secondo gli standard non sa ne suonare, ne cantare e nemmeno arrangiare o mixare

e, c'e' effettivamente in musica di tipo "elettronicheggiante" un sacco di gente che non potrebbe nemmeno suonare il campanello del conservatorio o anche presentarsi in un gruppo di liscio.... ma che ha un grandissimo successo.... non so... fatboy, chemical, prodigy, moby ecc.

..fantastico
 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 18. Aprile 2003, 02:54:
 
hey moby sa suonare la chitarra il basso e la batteria! almeno così fa credere nei suoi video...

cmq il topic è più a fini statistici, non mi interessa infondere il mio pensiero...
ma chissà perchè, ogni volta che si parla di teoria musicale, si tira fuori sto benedetto conservatorio! mannaggia va!
 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 18. Aprile 2003, 03:01:
 
ehm, per l'occasione vi riporto un episodio che mi è capitato la scorsa settimana. il mio amico, con cui collaboro per un pezzo a mio parere meraviglioso, vuole inserire una parte, diciamo un assolo di pianoforte scritto da lui... ok, benissimo, ma volendo fare le cose particolari, non si è accorto di aver fatto un cambio di tempo, da 4/4 a 5/4, sfasando per di più su una battuta. ok ma il cubasio ragiona anche in questi termini, io un minimo mi sono dovuto sforzare di capire che cosa aveva combinato, e come mi sarei dovuto regolare per inserire gli altri strumenti. la musica è musica. quello che fa questo tipo di gente è una percezione della musica.
 
Posted by kernel panic (Member # 1851) on 18. Aprile 2003, 04:19:
 
....ma "auto didatta" non vuoldire che si devono perforza evitare quelle conoscenze, diciamo matematiche che doiminano la musica e l'audio,

io sono auto-didatta, ma non per questo mene sono fregato di cosa erano i 4/4 o dei semitoni sulla mia chitarra... che tu sia interessato o no sono, sempre informazioni che ti possono aiutare nel comporre la tua musica..

questa è cultura.... non sono regole!!!!

io sono auto-didatta, e ho fatto le mie ricerche e su quelle ho studiato, nessuno mi ha insegnato, 10 anni fa appena strinpellavo la chitarra, oggi sto producendo il CD alla mia band....

il vero auto-didatta è umile nella sua conoscenza e avido di informzioni, non finisce mai di imparare, perche il bello è continuare a scoprire e a scoprirsi e qundi, a rinnovarsi sempre, conoscendo regole e aver ragione di infrangerle, perche la musica è un gioco che si fa con il cuore e la mente... in un equilibrio Unico e Personale!!!!

Huuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!
e fa anche rima!!!!



 


Posted by kernel panic (Member # 1851) on 18. Aprile 2003, 05:34:
 
e agiungo......

rimane comunque un discorso di sensibilià!!!!
aparte le regole...
ti immagini che musica faresti se avessi l'udito del cane, ...ho che quadri, se avessi la vista di una falco?
e che FILM se avessi la percezione del tempo che ha la MOSCA!!!

in fondo l'auto didatta affina dei senzi per colmare le lacune culturali in materia, e diversamente chi ha cultura, è innamorato di essa e tende a conservarla.

comunque sia la strada giusta sta nel mezzo e non nell'eccesso!!!!


 


Posted by andrea.digregorio (Member # 747) on 18. Aprile 2003, 09:21:
 
Anche io sono daccordo. Penso che per fare qualcosa di originale bisogna stare un po' alla larga dalle "regole"... Il bello di fare musica a volte è proprio questo, una sola regola: "Non ci sono regole!"
Sento anch'io di gente che non sa neanche che esistano le sopracitate chiavi musicali, ma se inventa qualcosa di originale, beh a quel punto io lo apprezzo.
Come ha già detto Yaso, c'è gente che da incompetente tira fuori delle figate, e magari un professore di conservatorio (mannaggia ), che appunto non ha orecchie.
Io penso solo una cosa, come ogni cosa del resto, la musica bisogna farla con passione, se non c'è quella, puoi studiare anche vent'anni, ma........
Vuoi sapere cosa mi fa incaxxare? Quei fighettini pieni di soldi che impongono ai propri figli di studiare "violino" perchè fa figo andare in giro a vantarsene: "Mio figlio, eh, lui studia violino..." Che mi dite?
 
Posted by voxbob (Member # 1798) on 18. Aprile 2003, 10:17:
 
Quanti "LAUREATI IN COMPOSIZIONE" ogni anno vengono sfornati dai conservatori?(nel mondo)
E quanti di questi,alla fine,comporranno?
Se parliamo di statistiche credo che la maggioranza dei creativi sia autodidatta.
Se invece facciamo un discorso da :"Io che ho studiato non posso certo abbassarmi al livello di "QUESTA GENTE" beh...allora non hai capito nulla del significato di fare musica.
 
Posted by Likwid (Member # 1704) on 18. Aprile 2003, 11:54:
 

da come (mi) hai risposto sembra che cubase e la musica non c'azzeccano niente l'uno con l'altro ....
 
Posted by cicomateco (Member # 233) on 18. Aprile 2003, 12:10:
 
Io porto la mia...ho cominciato a studiare pianoforte da piccolo (insegnante diplomato al conservatorio) mi ha sfiancato quasi subito con il solfeggio e esercizi vari,ho smesso e poi ho ripreso con un'altro insegnate a fare solo teoria (sempre diplomato)ho dovuto scappare....
Sono quadrati non la "fanno fuori dal boccale" non mi sento "a posto"...
Concludo dicendo che ho speso una caterba di soldi e nessuno mi ha spiegato come creare uno stato d'animo con una sequenza di accordi.
La mia parte da scolaro e finita da un pezzo e mi sento più realizzato come autodidatta.

Mi piacerebbe aprire un nuovo tread sulla teoria,magari una nuova stanza.
 


Posted by twalker (Member # 599) on 18. Aprile 2003, 12:18:
 
rispettando le opinioni di tutti, io penso che la creatività legata alla conoscenza frutta sempre i risultati migliori. La creatività deve essere alla base ma se non è supportata da una base di conoscenza risulterà essere meno "ricca", anche perchè conoscendo la materia la creatività stessa ha modo di espandersi alla grande.

ciao
 


Posted by daphne (Member # 1506) on 18. Aprile 2003, 12:53:
 
quote:
Originally posted by spacedementia:
hey moby sa suonare la chitarra il basso e la batteria! almeno così fa credere nei suoi video...

cmq il topic è più a fini statistici, non mi interessa infondere il mio pensiero...
ma chissà perchè, ogni volta che si parla di teoria musicale, si tira fuori sto benedetto conservatorio! mannaggia va!


per come suona moby,posso dirlo anch'io tranquilllamente che suono tastiera,chitarra,basso e batteria...


 


Posted by orzo70 (Member # 1078) on 18. Aprile 2003, 13:24:
 
Ciao.
Non so se ti puo servire conoscere la musica se fai dance o tekno...ma se fai appunto questa musica credo ti sarà utile sapere cos'è un compressore e a cosa serve,cos'è un equalizzatore parametrico e a cosa serve,perchè il suono in questa musica conta TANTISSIMO.Lo stesso un musicista che fa per esempio rock,se gli piace davvero quello che fa,studierà qualcosa di musica.Così facendo eviterà,tra le altre, di perdere tempo nel trovare un accordo che ha in mente ma non riesce a tradurre sulla tastiera,perchè quell'accordo lo ha studiato e sà cos'è. ( per esempio un accordo di sospensione: io so' che ci mancherebbe quel qualcosa ma non so che accordo è--).
 
Posted by orzo70 (Member # 1078) on 18. Aprile 2003, 13:26:
 
Un non conoscitore di musica sarà in grado di armonizzare degnamente un pezzo?
Penso che se a qualcuno viene in mente di armonizzare è perchè è adentro la musica, e ne è appassionato a tal punto che qualcosa ha studiato.
 
Posted by varvez (Member # 821) on 18. Aprile 2003, 13:30:
 
scusate che noia sti discorsi
'il compositore'

ma vaaaa
che ognuno faccia quel che gli pare e piace

 


Posted by varvez (Member # 821) on 18. Aprile 2003, 13:31:
 
azz
mi si é crepato il busto di mozart
sopra al piano a coda
 
Posted by profano (Member # 983) on 18. Aprile 2003, 13:37:
 
andate su google e digitate "brian eno autodidatta", i risultati sono interessanti
 
Posted by profano (Member # 983) on 18. Aprile 2003, 13:39:
 
quote:
Originally posted by orzo70:
Un non conoscitore di musica sarà in grado di armonizzare degnamente un pezzo?
Penso che se a qualcuno viene in mente di armonizzare è perchè è adentro la musica, e ne è appassionato a tal punto che qualcosa ha studiato.

...esatto...oppure ne ha ascoltata talmente tanta, e con passione, che ce l'ha nel dna e certe armonizzazioni gli escono fuori senza magari sapere il perchè e percome, eppure vanno bene....


 


Posted by daphne (Member # 1506) on 18. Aprile 2003, 14:33:
 
brian eno è un non musicista ma in realtà lo è se non quando finge di fare il musicista incolto
 
Posted by Mille (Member # 1310) on 18. Aprile 2003, 18:30:
 
Per fortuna che esiste la gente che fa musica senza avere studiato "la musica"...
Se non fosse cosi sarebbero ancora tutti a seguire gli stessi schemi e fare sempre le stesse cose
 
Posted by spacedementia (Member # 1978) on 18. Aprile 2003, 18:51:
 
diosanto, quanti reply...

ok diciamo subito che io non disprezzo chi impara da autodidatta, lo sono anch'io, ho iniziato suonando il basso, poi il piano, ed a un certo punto ho sentito il bisogno di capire, ed ho iniziato a prendere lezioni di piano.(sì all'inizio molto, molto solfeggio) adesso mi dispiace per coloro i quali abbiano preso lezioni da maestri diplomati al conservatorio e si siano sentiti chiusi in gabbia, ma l'errore, che mi fa rabbrividire e quello di credere che un maestro di musica debba insegnare come tirar fuori le emozioni. sbagliato. lui si deve limitare ad insegnarti la teoria, ciò che vuoi esprimere ce l'hai dentro, nessuno te lo insegna.
inoltre capisco perfettamente quella sensazione di smarrimento e di claustrofobia che si prova con queste persone musicalmente colte. è perchè lì ci si rende conto di come la musica sia diversa da come la gente la percepisce: diviene una scienza, fatta di tantissime regole, ci si perde e si prova un senso di frustrazione. è come iscriversi ad informatica credendo di saper usare il computer. molti lo fanno e la maggior parte si ritirano perchè iniziano a dire: madò che palle tutta sta matematica! così per la musica: madò che palle tutto sta teoria! si inizia a sentire la nostalgia di come si era spensierati prima che non ci si doveva porre tutte ste domande prima di far succedere un accordo ad un altro. citanto Matrix: "ignorance is bliss".
purtroppo un fenomeno molto ricorrente è che la maggior parte dei diplomati al conservatorio sono i fighettini delle classi medio alte che vengono iscritti dai genitori per prestigio sociale. il gusto, la SENSIBILITA', l'intuitività e la passione non te le insegna nessuno!!! ecco che sta gente è rigida come una scopa quando si parla di musica. hanno studiato, è vero, ma oltre a quello che è stato detto loro non ci sanno arrivare.
ma è anche vero che una persona che già possiede due buoni sennheiser di carne ai lati delle testa (yaso insegna) e conosce approfonditamente a musica, sarà in grado di tirar fuori il meglio. immaginate un pianista jazz cosa riesce a fare improvvisando. paura! eppure è vero che si studia IMPROVVISAZIONE...
allora ok, io dico conosci le regole per poi abbatterle.
 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 18. Aprile 2003, 18:59:
 
in generale sono daccordo con kernel. si parla di cultura.

altro esempio che mi è capitato personalmente
Spacedementia: in che tonalità è la tua canzone?
Amico: boh???
Spacedementia: come boh!

spero di non essere diventato antipatico dopo questo post
 


Posted by gio (Member # 829) on 18. Aprile 2003, 19:00:
 
ma com'era la canzone del tuo amico?

 
Posted by FrancoPet (Member # 1577) on 18. Aprile 2003, 19:40:
 
scusate...non ho letto tutte le risposte per questioni di tempo e di mal di testa...però devo dire che la prima cosa che mi viene in mente sull'argomento è che in Italia rimarrebbero 4 musicisti condati(ovviamente tra quelli famosi)se si escludessero quelli ignoranti di musica e che non sanno neanche qual'è la differenza tra arrangiamento e melodia,oppure tra tempo in levare e tempo in mettere!
...allora,se posso dire la mia,per la serie ciao darwin vincerebbero quelli che hanno studiato bene!...però,devo dire che:nella storia della musica ci sono stati 2 o 3 geni autodidatti,ma rimarranno unici.

non vi è mai capitato di avere a che fare con persone che sostengono il partito dell'autodidatta musicomane, e che pensano che suonare il pianoforte equivalga a schiacciare dei tasti per emettere dei suoni???[b/]

...possibilmente,nel loro piccolo,rimarranno dove sono e magari presi in considerazione da un produttore a cui interessano solo fare pozzi soldi...senza dignità!

[b]un produttore a certi livelli a mio parere DEVE conoscere in maniera approfondita la teoria musicale. sono inoltre consapevole del fatto che moltissimi artisti noti non sanno riconoscere una chiave di basso da una di violino..

D'accordo si e no:
Si:per i motivi più ovvi...in poche parole perchè è un produttore di musica...
No:Perchè un produttore,credo,produce quello che ritiene che può fare successo e che possa far fare soldi a manetta,cioè quello che la gente più profana(in musica) può acquistare.Poi non gliene frega niente se in mezzo ad un pezzo c'è un'accordo di settima od un cromatismo...vedi i gazoza:fanno due cavolate!
 


Posted by FrancoPet (Member # 1577) on 18. Aprile 2003, 19:43:
 
...e quindi ascoltando il pezzo decide:questo si,questo no!
 
Posted by FrancoPet (Member # 1577) on 18. Aprile 2003, 19:44:
 
mia opinione personale

 
Posted by gio (Member # 829) on 18. Aprile 2003, 19:58:
 
il tempo in mettere??
che dire allora del tempo in togliere?
 
Posted by kernel panic (Member # 1851) on 18. Aprile 2003, 20:10:
 
sareste capaci di scrivere un libro senza saper leggere e scrivere, senza alcuna regola di grammatica e magari riuscite persino a scriverlo questo libro, in un nuovo linguaggio!!! chi arrivera a tradurlo si sparerà alla fine del suo grande lavoro, perche avete riinventato la divina commedia!!!

è vero, ogniuno fa quelo che gli pare e piace in una anarchia culturale....

ma in questa anarchia non vi è comunicazione e qualsiasi cosa bella o brutta creata andra persa

io vorrei vedere un auto didatta che riesce a fare una cover della NONA ad orecchio su Reason

e nel momento che ci proverete vi chiederete perche non ci riuscite....

l'unica regola, che no è una regola ma una costante, è chiedersi PERCHE', sempre!!!

l'auto didatta è un analfabeta che scrive libri...
che per fortuna nella musica saranno piu comprensibili di un nuovo linguaggio, la cultura e le regole sono un mezzo e non un FINE, cosa in cui i Conservatori sbagliano, e essa serve per poter comunicare tutti insieme.....

dalle regole non c'è scampo per nesun auto-didatta prima o poi troverete un musicista che vi fara il CULO sia in gusto che in teoria e allora se vorrete suonare con lui dovrete parlare la lingua di tutti i musicisti, e se vi capita, cogliete questa unica occasione al balzo!!!!

spacedementia!!!! bell TOPIC!!!!


 


Posted by gio (Member # 829) on 18. Aprile 2003, 20:18:
 
kernel
sai parlare, giusto?
allora puoi raccontare delle storie

e non vedo perche' uno debba rifare la nona (una cover della nona poi!!!!) con reason, mi sembra inutilissimo

dalle regole c'e' scampo, lo insegna tutta la storia dell'arte

ma poi, come ben dice il buon Varvez:
"scusate che noia sti discorsi
'il compositore'
ma vaaaa
che ognuno faccia quel che gli pare e piace"
...la sacra magia del fare...

ps: 'ognuno', senza la 'i' e 'quello' con due 'l'

 


Posted by FrancoPet (Member # 1577) on 18. Aprile 2003, 20:19:
 
quote:
Originally posted by gio:
il tempo in mettere??
che dire allora del tempo in togliere?

oops,volevo dire tempo in battere!
...è che tra batteristi si usa spesso dire mettere al posto di battere!

...ammazza che pignolo però!
 


Posted by gio (Member # 829) on 18. Aprile 2003, 20:24:
 
francopet
colta la provocazione allora
 
Posted by spacedementia (Member # 1978) on 18. Aprile 2003, 20:33:
 
gio, io credo che sia fuori da ogni discussione che ognuno fa quello che gli pare. evviva la libertà...
ci mancherebbe altro
 
Posted by kernel panic (Member # 1851) on 18. Aprile 2003, 20:36:
 
quote:
Originally posted by gio:
kernel
sai parlare, giusto?
allora puoi raccontare delle storie

e non vedo perche' uno debba rifare la nona (una cover della nona poi!!!!) con reason, mi sembra inutilissimo

dalle regole c'e' scampo, lo insegna tutta la storia dell'arte

ma poi, come ben dice il buon Varvez:
"scusate che noia sti discorsi
'il compositore'
ma vaaaa
che ognuno faccia quel che gli pare e piace"
...la sacra magia del fare...

ps: 'ognuno', senza la 'i' e 'quello' con due 'l'


Primo
io sono auto didatta sia nel suonare che nel scrivere

Secondo
a me piacerebbe fare la NONA con Reason cosi imparerei qualcosa....

Terzo
se devi stare a guardare sui puntini delle " i " allora devi conoscere l'italiano meglio di me, ma non capisco per che tu dia ragione a Varvez, in fondo io fo quello che voglio, e se voglio scrivere un libro senza punti e virgole, mi preparo a fare l'auto ventilazione per l'apnea!!!

Ultimo
...la sacra magia del fare... è anche saper imparare!!!
 


Posted by gio (Member # 829) on 18. Aprile 2003, 20:54:
 
fare ed imparare sono due cose distinte
ma compartecipi

e non temere il musicista 'che vi fara il CULO sia in gusto che in teoria'
poi e' un musicista... tu sei un compositore
 


Posted by kernel panic (Member # 1851) on 19. Aprile 2003, 00:27:
 
hai ragione!!!

fare ed imparare sono due cose distinte, ma per fare qualsiasi cosa, bisogna imparare, e quando conosci non hai bisogno di arangiarti, ....e piu semplice!!

musicista o compositore!!!!!....
c'è sempre qualcuno più bravo da cui imparare qualcosa... e meno male!!!


 


Posted by gio (Member # 829) on 19. Aprile 2003, 00:36:
 
yes
ma mai temere il sapiente
o il sedicente tale
fare e' imparare ed insegnare allo stesso tempo

'zzo? sto dicendo? varvez!! aiuto!!
 


Posted by Freddy Krueger (Member # 1553) on 19. Aprile 2003, 00:38:
 
quote:
Originally posted by kernel panic:
....ma "auto didatta" non vuoldire che si devono perforza evitare quelle conoscenze, diciamo matematiche che doiminano la musica e l'audio,

io sono auto-didatta, ma non per questo mene sono fregato di cosa erano i 4/4 o dei semitoni sulla mia chitarra... che tu sia interessato o no sono, sempre informazioni che ti possono aiutare nel comporre la tua musica..

questa è cultura.... non sono regole!!!!

io sono auto-didatta, e ho fatto le mie ricerche e su quelle ho studiato, nessuno mi ha insegnato, 10 anni fa appena strinpellavo la chitarra, oggi sto producendo il CD alla mia band....

il vero auto-didatta è umile nella sua conoscenza e avido di informzioni, non finisce mai di imparare, perche il bello è continuare a scoprire e a scoprirsi e qundi, a rinnovarsi sempre, conoscendo regole e aver ragione di infrangerle, perche la musica è un gioco che si fa con il cuore e la mente... in un equilibrio Unico e Personale!!!!

Huuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!
e fa anche rima!!!!


Bellissime parole, concordo pienamente.

 


Posted by Slash (Member # 2152) on 19. Aprile 2003, 01:12:
 
mi intromento solo per rammentervi che cosi come dice un Amico Mio...

"NESSUNO NASCE IMPARATO"

mai parole furono piu sagge, e difficilmente confutabili...

Ciao
by
Slash!


 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 19. Aprile 2003, 01:32:
 
quote:
Originally posted by spacedementia:
citanto Matrix: "ignorance is bliss".

a maggio esce il seguito .. 'reloaded' --> http://whatisthematrix.warnerbros.com/


 


Posted by inesperto (Member # 2214) on 19. Aprile 2003, 01:35:
 
stasera ho fatto delle parti di basso per un brano premendo una ventina di volte il random di rebirth..... l'avrebbe fatto anche un fox terrier.... ma il risultato mi piace quindi e' musica...

si puo' comporre senza conoscere la musica?

si

pero' dopo averla composta uno ci fa conoscenza!


 


Posted by twalker (Member # 599) on 19. Aprile 2003, 10:11:
 
da inesperto:
"stasera ho fatto delle parti di basso per un brano premendo una ventina di volte il random di rebirth..... l'avrebbe fatto anche un fox terrier.... ma il risultato mi piace quindi e' musica...
si puo' comporre senza conoscere la musica?

si"

se ti accontenti di quello che può sfornare rebirth.... sicuramente Patitucci o Miller avrebbero fatto qualcosa di meglio.......

Quindi si può comporre senza conoscenza? Si ma il risultato sarà sicuramente povero....


 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 19. Aprile 2003, 10:58:
 


 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 19. Aprile 2003, 13:42:
 
twalker... questo e' un giudizio dato da te che imponi agli altri... il gusto e' il re, se a me piace il suono di una chitarra buttata dalla finestra, puo' venire anche mozart a dirmi che e' brutto.. ma non potro' smettere di farmelo piacere

quindi uno giudichera' povero un basso fatto col random e un'altro giudichera' inutilmente lezioso e complicato un basso fatto da un jazzista... e non ha ragione nemmeno il secondo.. ci mancherebbe!

la cosa interessante poi e' quando ci si ostina a pensare di aver capito:

321)le intenzioni del musicista (che in realta' puo' farsi passare per grande "purista" e invece sta rivendendo dei cliche' pensando al pubblico come ad una massa di dementi, oppure sta facendo musica "leggerissima" mettendoci un gran cuore e commuovendosi...... o viceversa!!)

322)i procedimenti con i quali viene fatto un disco... noi cubasisti, cioe' tutto sommato gente del "settore", dovremmo averlo capito quanti "arrosti" possono essere rimessi a posto e quanto si puo' aggiustare o risolvere con trucchi e aggiustamenti...... mica siamo in un sito di sarti e stilisti che stiamo a pensare al "romanticismo" dell'artista col vento tra i capelli paganini non ripete mi spezzo ma non mi piego" ecc ecc ecc

323)ovvero cuore, arte e passione ci sono ancora, ma i meccanismi con i queli si esprimono in un'opera sono leggermente piu' complicati di "basso patitucci" si e "random di rebirth" no

324)se no sembra di parlare di soliti triti semplicistici luoghi comuni!!!
 


Posted by FrancoPet (Member # 1577) on 19. Aprile 2003, 13:59:
 
quote:
Originally posted by gio:
francopet
colta la provocazione allora

ahahaha...Ich lache gio
...haben Sie einen guten Tag!


 


Posted by Dj_PsIkO (Member # 1665) on 19. Aprile 2003, 17:06:
 
Yaso.... ma hai 1a enciklopedia nella testa??
 
Posted by gio (Member # 829) on 19. Aprile 2003, 19:48:
 
a me Patitucci non piace...
 
Posted by twalker (Member # 599) on 20. Aprile 2003, 12:35:
 
yaso...
sicuramente le cose che scrivo sono cose che penso, ma nel rispetto delle opinioni altrui, lungi da me il voler imporre a chicchessia il mio punto di vista.........

Vorrei puntualizzare un paio di cose però:
il titolo di questo post parla di composizione, non di ricerca sonora o di sperimentazione - sempre il titolo parla di comporre senza conoscere, un autodidatta può certamente conoscere moltissimo a livello musicale e sfornare ottime composizioni. Come ben sai non esiste un percorso d'apprendimento che garantisce "la sapienza", Gil Evans è morto dicendo di non sapere niente di musica.
Il problema è distinguere l'ignoranza (non come insulto) e la conoscenza, questa può essere raggiunta in modo diversi, da autodidatta o da studente accademico.

Tornando all'obiezione che mi hai posto, se mi fai cadere una chitarra quello che ottieni magari è una sonorità interessante ma continuerò a pensare che sia una composizione debole....... (a meno che cadendo batta sui gradini e produca un solo interessande o una progressione armonica mozzafiato).

buona pasqua a tutti
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 21. Aprile 2003, 01:56:
 
mmh..

ancora gusti...

composizione diversa da sperimentazione

composizione = conoscenza

composizione = assolo interessante o interessante progressione armonica

.... con la simpatica aggravante del pretendere di conoscere le intenzioni dell'artista..... magari il solo piu' espressivo e sentito del jazzista piu' famoso e' una cosa che lui ha fatto a "skazzo" tipo ginnastica digitale pensando alle rate della macchina.... invece quello di asereje non ci dorme la notte pensando al messaggio da dare con quel pezzo

bisogna intendersi su cosa vuol dire musica, se no anche la frase comporre musica prende un siglnificato differente per ognuno di noi

ripeto che non mi piace questa storia, per mia madre le canzoni di radio maria sono meravigliose e bill evans e' un cesso.. e non e' detto che si debba darle per forza torto
 


Posted by Magical Mystery Man (Member # 1658) on 21. Aprile 2003, 05:21:
 
Si può comporre musica senza averla studiata...nessuno lo vieta...

...ma per comporre la colonna sonora di BLADE RUNNER ci voleva Vangelis...


M M M
 


Posted by twalker (Member # 599) on 21. Aprile 2003, 10:57:
 
le intenzioni dei musicisti? non ti seguo io mi riferisco solo alla capacità o meno di comporre, non vedo cosa centra quello che pensa di notte il produttore di asereje....

chi scrive le musiche che vanno alla grande su radio maria non è sicuramente un ignorante in materia anzi, come minimo conoscerà le origini ed i canoni della musica ecclesiastica etc. etc.
 


Posted by gio (Member # 829) on 21. Aprile 2003, 11:21:
 
i fatti ti sementiscono twalker....
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 22. Aprile 2003, 01:54:
 
uno e' capace di comporre se le sue musiche sono apprezzate da qualcuno
.
.
.
.
.
.
.
insomma il concetto principale per me e' che e' conpletamente sbagliato trovare la validita' dell'arte dal lato di chi la produce

un chitarrista non lo e' fino a che almeno uno non apprezza il suo suonare la chitarra

un compositore non e' un compositore fino a che uno non apprezza le sue opere

i procedimenti sono oggetti (leciti e raccomandabili) di studio di noi addetti ai lavori... uno che e' fuori da questo mondo di rimbecilliti (io al numero uno!!) non e' tenuto e giudichera' a gusto
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 22. Aprile 2003, 01:56:
 
rimbecilliti era col !
 
Posted by spacedementia (Member # 1978) on 22. Aprile 2003, 03:38:
 
"Quanti "LAUREATI IN COMPOSIZIONE" ogni anno vengono sfornati dai conservatori?(nel mondo)
E quanti di questi,alla fine,comporranno?"

questa è un 'altra affermazione che mi fa riflettere molto. E' un fatto certo che la musica scritta da persone che hanno studiato non viene apprezzata. Quanti di loro comporranno non so, ma quei pochi che lo faranno non avranno di certo fortuna e gloria ad attenderli.
Non è che forse la musica che noi ascoltiamo è quella più semplice, un primissimo stadio di ciò che PUO' essere la musica? il compositore in un certo modo è un vero trasgressivo, fa cose fuori dagli schemi e nessuno gli dirà mai: bravo, che bel pezzo! adesso, anche io se scrivo un pezzo istintivamente cerco di renderlo gradevole, immaginando di raccogliere consensi da amici e vari... non è la mia prima preoccupazione, ma anche inconsciamente ci penso. chi compone fa cose che sa non saranno mai apprezzate dalla massa, o anche dai pochi, a meno che non parliamo di Piazzolla che adesso conoscono tutti grazie alla pubblicità dell'amaro: bah!

alla fine, per fare i soldi non serve studiare. un mio amico dice: non serve studiare, se stai sbagliando te ne accorgi. suona male.


 


Posted by mcsonaly (Member # 2040) on 22. Aprile 2003, 03:44:
 
Yaso,ma cosa sono ogni tanto nei tuoi post quelle frasi numerate?
123)......
124).....
125) ecc..
Le 1000 e una regola del sapere musicale?
Comunque nella media delle risposte sono daccordo con chi come te non discute i mezzi ma il fine.
Potrei comporre una sinfonia di peti e venir considerato un grande compositore o comporre 100 sinfonie con risoluzioni armoniche inarrivabili ed essere considerato un pirla, anche se armonicamente corretto!
Il gusto non si discute.
Diciamo che più che altro comporre senza sapere una mazza è piuttosto difficile.
Io sono un batterista ma per fortuna la teoria non mi dispiace e un po' di armonia la conosco, cosa che spesso mi ha aiutato.
Insomma, almeno sapevo come muovermi tra accordi e scale.
Anche se uno è liberissimo di schiacciare tutti i tasti di un piano fino a trovare la nota giusta o buttare accordi a caso su una chitarra fino a trovare quello che suona come vorrebbe. Di sicuro farebbe prima conoscendone un po' i meccanismi!
 
Posted by mcsonaly (Member # 2040) on 22. Aprile 2003, 03:48:
 
Però i sentimenti non si esprimono con la teoria, se un perfetto ignorante riesce a comporre qualcosa che emozioni benvenga.
I produttori dovrebbero conoscere la teoria (forse meglio il marketing ) nel caso vogliano controllare tutto della produzione.
Ma prendi Cecchetto, secondo te distingue una chitarra da un basso?
Però ha fatto emergere un gruppo, gli 883, che in Italia moltissimi apprezzano e che obiettivamente (che piacciano o meno), canzoni inascoltabili non ne fanno.
 
Posted by mcsonaly (Member # 2040) on 22. Aprile 2003, 03:54:
 
Però in una cosa sono d'accordo con spacedementia: non si può prendere per il culo la gente.
Ossia, va bene suonare uno strumento senza sapere il perchè o il per come (se si riesce), però fare un esibizione live e suonare come dei cani (vedi blink182, foo fighters e molti molti altri) è un insulto.
Questi gruppi hanno fatto canzoni che vendono in tutto il mondo, tanto di cappello, possono considerarsi artisti.
Ma per lo meno imparate a fare bene quelle 4 cagate che proponete.
Che poi la gente se ne accorga o meno e un conto, però cercate di proporre un prodotto valido.
Per fare il musicista puoi anche essere limitato, ma nei tuoi limiti devi essere il migliore, se no insegno al bimbo dei miei vicini a suonare la batteria e tra 1 anno lo mando in tour con i Velvet!!!
 
Posted by stegi73 (Member # 855) on 22. Aprile 2003, 09:14:
 
...eccomi....sono un non conoscente musicale....non so suonare la tastiera.............però ho fatto qualche pezzo........col prontuario degli accordi.........è grave dottore?
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 22. Aprile 2003, 10:36:
 
Sono daccordo sul fatto che si possa far buona musica senza conoscere la teoria.

Pero' lo studio dello strumento e della musica fornisce mezzi che supportano l'estro e la fantasia in modo spesso determinante.

Soppiantare la conoscenza teorica con la creatività è un espediente che non sempre funziona, almeno alle mie orecchie, e alla fine i limiti di una scarsa o nulla conoscenza della musica (intesa come accordi,scale ecc) emergono in modo spesso imbarazzante.

Essendo parte di quella generazione di musicisti che per campare dovevano passare ore e ore sugli strumenti ad imparare a leggere tutti quegli antipatici scarabocchietti,considero fondamentale il sacrificio e il quantitativo di umilta' con il quale ci si pone di fronte alla musica.
Trovo differente quest'approccio oggi da parte di molti...e francamente ne sono anche un po' infastidito.

Arrogarsi la definizione di COMPOSITORE (per via dell'erronea accettazione allargata del termine) perche' a 15 anni si è fatto un pezzo unz-unz con fruity loops è decisamente R I D I C O L O !

Ecco, quello che mi urta un po' attualmente da parte dei musicisti ,o sedicenti tali (che poi lo sono spesso solo nel weekend) è lo scarso rispetto verso un arte che rimane secondo me una delle piu' importanti forme di espressione dello spirito umano.

D'altro canto le opere di composizione oggi in commercio sono sempre di meno..piu' che altro sono prodotti di taglia/cuci/copia/incolla/edita/ ecc.
Se piacciono sono SACRE...e io non lo discuto...anzi, amo tantissime di quelle cose..ma i compositori lasciamoli stare...quella è un altra categoria.
Percio' il mio consiglio è:
Studio & Umiltà
(senza tralasciare la gnocca e le droghe )

x mcsoly:
dire che gli 883 non sono male e i Foo Fighters suonano da cani è una farneticazione!

PeAcE!
 


Posted by Chengo (Member # 33) on 22. Aprile 2003, 10:38:
 
quote:
Originally posted by Chengo:
x mcsoly

oops, vlevo dire mcsonaly


 


Posted by gio (Member # 829) on 22. Aprile 2003, 11:09:
 
chengo: urge definizione di 'composizione musicale' e 'compositore'
(ma sto discorso non l'abbiamo mica gia' fatto?)
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 22. Aprile 2003, 11:56:
 
è vero gio
abbiamo affrontato questo tema in passato...e se sulle definizioni possiamo trovare un punto di contatto (e sono sicuro che possiamo composizione floreale foto-composizione ecc.) sul concetto di arte della composizione musicale ognuno ha dei suoi concetti e dei suoi modelli.
Però esistono delle oggettività
Personalmente non troverei alcuna difficoltà ad ammettere che le composizioni di Moby o di Roni Size siano piu' geniali ed alte di quelle di Gershwin o di Morricone...se solamente fosse cosi'...Ma non lo è!
Sono anche convinto che un Fatboy Slim con le conoscenze teoriche di Morricone partorirebbe capolavori...ma non le ha!
Sono queste differenze che determinano la nascita di opere che durano secoli da quelle che durano una stagione.

p.s.
Ripeto che queste sono considerazioni basate sulla mie convinzioni, conoscenze ed esperienze e pertanto non vogliono in alcun modo rappresentare la verita' assoluta..ma vi avverto: ci vanno molto vicino

PeAcE

 


Posted by gio (Member # 829) on 22. Aprile 2003, 12:20:
 
mah... Gershwin a suo tempo era considerato 'leggerino' dall'intellighenzia musicale del tempo, e Morricone mal visto dal mondo dei conservatori (intese come scuole... e non solo)... quindi?

inoltre il tuo (ottimo) ragionamento si basa tendenzialmente su una distinzione: musica pop/colta
che da un certo punto di vista storta la discussione...

le opere che durano nel tempo sono quelle ... che durano nel tempo

secondo me la cosa importante di questo topic e' che chi e' alle prime armi capisca l'importanza dello studio ma soprattutto abbia il coraggio di fare musica anche da 'autodidatta'... saranno poi le sue necessita' ad indirizzarlo....

 


Posted by Chengo (Member # 33) on 22. Aprile 2003, 14:31:
 
quote:
Originally posted by gio:
mah... Gershwin a suo tempo era considerato 'leggerino' dall'intellighenzia musicale del tempo, e Morricone mal visto dal mondo dei conservatori (intese come scuole... e non solo)... quindi?
gio, io ho volutamente fatto nomi abbordabili per non estremizzare troppo il concetto...avrei potuto tirar fuori compositori ancora più geniali..ma questi due mi sembrava si avvicinassero maggiormente ad un discorso pop/commerciale.

inoltre il tuo (ottimo) ragionamento si basa tendenzialmente su una distinzione: musica pop/colta
che da un certo punto di vista storta la discussione...

..beh la distinzione l'hai fatta tu..ma le due cose non sono affatto antitetiche...Anzi..è proprio dall'involgarimento di forme colte verso il pop che vengono alcune delle opere che a me piacciono di piu'
sylvian e sakamoto in primis..ma anche john cage, Bacharach, Bernstein e altri.

le opere che durano nel tempo sono quelle ... che durano nel tempo
appunto...
Wagner sicuramente piu' di Gigi Dagostino

secondo me la cosa importante di questo
topic e' che chi e' alle prime armi capisca l'importanza dello studio ma soprattutto abbia il coraggio di fare musica anche da 'autodidatta'... saranno poi le sue necessita' ad indirizzarlo....

Su questo sono pienamente daccordo!!



 


Posted by kekko (Member # 2111) on 22. Aprile 2003, 14:35:
 
Secondo me stiamo parlando tutti per "partito preso"... cioè "io ho, o non ho, queste conoscenze, allora è così che si fa musica"!... Sbagliato!
Definire una regola nel comporre è impossibile! E' una cosa che nasce dall'interno di una persona. E questa può aver studiato o no. Può saper suonare uno strumento da autodidatta o può neanche saper cantare! Ma se questa non coltiva dentro se questa dote potrà essere un mostro di violino o un mago del cubase, ma non riuscirà mai a creare una canzone-melodia-composizione che riesca a catturare chi la ascolta.
Ogni persona ha un mix di conoscenze (buone, cattive o inesistenti), creatività, ispirazione... tutte queste, le dosa diversamente da tutti gli altri proprio perchè siamo ognuno diverso dall'altro... se così non fosse tutti quelli con il diploma comporrebbero in un modo... tutti quelli che suonano la chitarra sarebbero dei piccoli Bob Dylan "formato fotocopia"... e via così...!
L'arte è un qualche cosa che viene prima di tutto dall'interno dell'essere umano. E ogni persona sfrutterà questo bellissimo dono con i mezzi che essa trova a sua disposizione. C'e chi grazie alla sua conoscenza musicale arrangerà un suo pezzo da solo, c'è chi sa arrangiare ma ha bisogno di qualcuno che, musicista o no, "partorisca" un idea... ci sono un'infinità di elementi (brutto definirli così... ma non ho altri termini al momento) che impediscono a chiunque di decidere cosa serve o non serve per creare e sapersi muovere dentro la musica.
Ciao
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 22. Aprile 2003, 14:39:
 
sono abbastanza daccordo.... e poi il ragionamento si fa a "valle"

A produce un suono
B lo ascolta con piacere e lo identifica come musica
A e' un creatore di musica

non capisco cosa si possa dire di piu'
 


Posted by Freddy Krueger (Member # 1553) on 22. Aprile 2003, 15:04:
 
Io penso che per andare da Roma (idea del pezzo) a Milano (brano finito), ci sono innumerevoli mezzi e soprattutto strade, più o meno veloci...
Ora se decido di andarci in aereo-1a classe (conoscenza teorica e approfondita della musica) avrò sicuramente meno problemi di quelli che invece ci andranno a piedi o in macchina (approccio empirico o per tentativi alla "composizione").

Alla fine a Milano ci arrivano tutti, ma c'è chi avrà fatto una fatica immonda per farlo.

Spero che l'esempio sia stato chiaro per far capire come la penso.

P.S. Sono un cubasista autoditatta che dopo essersi rotto le palle di comporre per tentativi perchè "trovava con difficoltà una melodia che aveva in testa da tempo" o "non trovava affatto un accordo utile" ssi è messo a studiare qualcosina...ma qualcosina!
 


Posted by twalker (Member # 599) on 22. Aprile 2003, 16:27:
 
Cosa si può dire di più?

A produce un suono (un pirito ad esempio)
B lo ascolta (annusa) con piacere e lo
identifica come musica
A é un creatore di musica

in questo caso A è un creatore di piriti non di musica!!!!

a parte gli scherzi.... un suono non basta per poter definire il concetto di musica.

A meno che uno produca una sequenza di suoni (che possono anche essere piriti).

Secondo me nessuno qui vuole giudicare se è meglio un genere o l'altro, però credo che sia un concetto universale che chi possiede un linguaggio sviluppato si esprimerà meglio di uno che conosce poche parole.

Facciamo un'esempio pratico e semplice: se mi reco in un paese straniero e non conosco la lingua, avrò difficoltà a conversare, viceversa se avrò studiato la lingua riuscirò ad ottenere di più con meno sforzo.

Tutto questo non ha niente a che fare con il talento, si dà per scontato che senza talento succede poco niente..
quindi, sempre secondo me, abbiamo le seguenti opzioni:

A talento ma ignoranza della materia
B talento e studio (autodidatta o accademico)
C no talento e ignoranza della materia
D no talento e studio

Qual'è secondo voi la condizione migliore per un musicista/compositore/arrangiatore/etc.?

La mia preferenza è la B, ma è solo una mia idea, non voglio assolutamente convincere nessuno del contrario.

Chao
 


Posted by gio (Member # 829) on 22. Aprile 2003, 16:38:
 
chengo: gigi chi? per il resto niente da ridire...

condivido il ragionamento di yaso

twalker: ABCD e pure EFG ... a me importa l'opera in se', non chi o come l'ha fatta


per il resto non aggiungo nulla, ormai mi pare che tutte le posizioni siano chiare....
 


Posted by profano (Member # 983) on 22. Aprile 2003, 17:02:
 
quote:
Originally posted by Freddy Krueger:
Io penso che per andare da Roma (idea del pezzo) a Milano (brano finito), ci sono innumerevoli mezzi e soprattutto strade, più o meno veloci...
Ora se decido di andarci in aereo-1a classe (conoscenza teorica e approfondita della musica) avrò sicuramente meno problemi di quelli che invece ci andranno a piedi o in macchina (approccio empirico o per tentativi alla "composizione").

Alla fine a Milano ci arrivano tutti, ma c'è chi avrà fatto una fatica immonda per farlo.

Spero che l'esempio sia stato chiaro per far capire come la penso.

P.S. Sono un cubasista autoditatta che dopo essersi rotto le palle di comporre per tentativi perchè "trovava con difficoltà una melodia che aveva in testa da tempo" o "non trovava affatto un accordo utile" ssi è messo a studiare qualcosina...ma qualcosina!


Daccordo, ma può capitare che chi va in macchina si ferma a far sosta in un paesino della campagna fiorentina e dice "uhm ,però, quasi quasi a Milano non ci vado più...sto posto è molto più bello!", o no?


 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 22. Aprile 2003, 17:47:
 
la storia dell'emetere dei suoni è quella che più mi inorridisce.
vi porto un'altro esempio. è innata la mia tendenza nel canticchiare delle frasi musicali, riff,(tipo una linea di basso, un ritornello) inventate di sana pianta su cui poi lavorarci sopra. ok, questo lavoro nasce dal nulla, come dite voi dall'emettere dei suoni, ma poi quanto mi sento incapace quando il giorno dopo l'ho dimenticato, non sapendo ancora alla precisione come scriverlo su uno spartito. (non ho intenzione di registrarmi su un nastro)
parliamo ancora di suonare: chi può dire di saper suonare uno strumento? non credete che gli strumenti che suonano gli autodidatti siano poi sempre gli stessi, anche per una questione sociale? la maggior parte degli autodidatti suona la chitarra, il basso, la batteria, per non parlare delle percussioni. quanti ignorano gli studi sulle percussioni! quanti pensano di saper fare una rimbalzo su un rullante, senza saper che ad una determinate pressione della bacchetta si ottengono 16esimi ad una più forte 32esimi e così via. il suono che si ottiene diviene un caso. e chi può dire di saper suonare il piano da autodidatta?? o il contrabbasso?? o il sax?? sto citando tutti strumenti popolari in uso nella musica pop, altrimenti avrei detto l'oboe ed il fagotto
l'importante è progredire, senza studio si rimane fermi e sempre sull'orlo dell'intuizione giusta.

nessuno si è mai chiesto come faceva Beethoven a comporre se era COMPLETAMENTE sordo? la musica era dentro di lui. sapeva esattemente che effetto pruduceva il susseguirsi di una tonica con una sottodominante, conosceva ogni dettaglio dell'armonia. pensare ad una cosa del genere è sconvolgente. è certo che i compositori quando creano non si mettono al pianoforte e pensano agli uccellini. fanno tutt'altro. scrivono e scrivono ancora senza alcun bisogno di sentire che effetto fa perchè lo sanno già.
questo è il traguardo. chi è dietro di loro lo deve considerare un traguardo, perchè le fasi intermedie sono la mediocrità.

la musica per me è tutto, ed anche per voi. sarebbe bene trattarla con rispetto, perchè è timida. si concede completamente solo se la si conosce bene.
 


Posted by Freddy Krueger (Member # 1553) on 22. Aprile 2003, 18:32:
 
quote:
Originally posted by profano:
Daccordo, ma può capitare che chi va in macchina si ferma a far sosta in un paesino della campagna fiorentina e dice "uhm ,però, quasi quasi a Milano non ci vado più...sto posto è molto più bello!", o no?


Se ho ben capito cosa intendi dire a me succede praticamente...sempre!
Ogni tanto qualche pezzo presente nella mia testa vorrei materializzarlo come tale...perchè Milano alla fin fine l'ho vista poche volte...


 


Posted by Freddy Krueger (Member # 1553) on 22. Aprile 2003, 18:38:
 
quote:
Originally posted by spacedementia:

...la musica per me è tutto, ed anche per voi. sarebbe bene trattarla con rispetto, perchè è timida. si concede completamente solo se la si conosce bene.

Bellezza delle parole a parte, credo che qui dentro nnon ci sia nessuno che non la rispetti, anche se non conosce il significato di 32esimi e 16esimi (che non ho ben chiari neanche io)...

Il fatto di non saper leggere uno spartito non è importante per un compositore ma è una mancanza incolmabile per uno strumentista/esecutore, o almeno credo.
 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 22. Aprile 2003, 18:38:
 

per i compositori .. BIG RESPECT !
morricone
bacalov
piccioni ...
sono miei idoli!

però .. boh, io credo che nowdays abbiamo a disposizione una serie di tools
che non hanno niente a che vedere con la
composizione classica su un pentagramma
si tratta di una grammatica completamente nuova
.. e per me eccitante

tempo fa scaricai un pacchetto zippato
con dei files audio in wav
e un progettino in acid
questo si apriva a forma di uccello sul sequencer
(e non siate maliziosi!)
l'autore invitava a fare lo stesso
cioè comporre randomicamente lasciandosi
guidare da un filo 'visivo' + che uditivo..
e poi star a sentire ciò che viene fuori

x me .. la regola è che non ci sono regole
e va benissimo così .. pensate se tutti seguissero gli stessi rigidissimi schemi
.. una noia mortale
ciò che conta (sempre x me) è cosa un brano mi trasmette!
per il resto m'importa 'na sega com'è venuto fuori!
(con che programmi o con quali conoscenze teorico-musicali)

peace


 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 22. Aprile 2003, 18:49:
 
non è vero perchè anche i bellissimi tools che abbiamo oggi a disposizione ragionano in maniera classica. Perchè nessuno sa usare il basso del rebirth? perchè ragiona in termini musicali, addiziona semplicemente delle semicrome, decidendo se farle suonare su una certa nota oppure se metterle in pausa.

 
Posted by Likwid (Member # 1704) on 22. Aprile 2003, 19:32:
 

semmai siamo noi a ragionare in maniera 'classica' non i tools..

 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 22. Aprile 2003, 19:41:
 
quote:
Originally posted by Likwid:

semmai siamo noi a ragionare in maniera 'classica' non i tools..


ma di che parli?


 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 22. Aprile 2003, 19:45:
 

non ho molto da aggiungere sta tutto scritto sopra ^
+ chiaro di così ...


 


Posted by gio (Member # 829) on 22. Aprile 2003, 20:10:
 
chiarissimo likwid!
e perfettamente daccordo con te
 
Posted by spacedementia (Member # 1978) on 22. Aprile 2003, 21:04:
 
ah sì, la noia. chiarissimo.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 23. Aprile 2003, 03:00:
 
per convincermi che fare musica ha PER FORZA a che vedere con la teoria e lo studio di tipo classico.. bisognerebbe che riuscisse a psicanalizzarmi in modo da non farmi piu' piacere Moby, Fatboy Slim, Brian Eno, un sacco di bluesmen analfabeti di 70 anni e dei meravigliosi cori di contadine, gente del popolo e mendicanti che ho ascoltato in qualche tempio in India...

io non vi capisco moltissimo

e

chi parla del rispetto per la musica pensando che stiamo "sporcando" la parola compositore, posso rispondere che uno puo' anche pensare che invece a "sporcare" sia chi la riduce ad una faccenda molto tecnica e fredda aggiungendo poi il lato "tutto sommato" ginnico della tecnica strumentale

siccome io suono pure nel senso tradizionale del termine, invito i colleghi "strumentisti" a farsi l'esame di coscienza e a ricordarsi quanto poi, specialmente nell'improvvisazione, sia possibile procedere con procedimenti ripeto "ginnici" ovvero , scale, espressioni, "svisi" e chi piu' ne ha piu' ne metta che le nostre mani ripropongono senza tanta creativita'
(ho detto possibile... non obbligatorio!!)

ancora meno artistico di premere dei pulsantini su fruitiloops o scorrere dei grooves su acid

uno puo' essere meccanico e pieno di cliche' su un pianoforte quanto sul key editor di cubase.. e viceversa

che i suonatori con spartito (dei quali faccio parte .. anche se con un po' di ruggine) non ce la raccontino piu' di tanto!!!
.
.
.
.
.
.
nessuno potra' convincermi che se mi piace di piu' un loop fatto col random dentro rebirth di una sonata di paganini. ho qualcosa di sbagliato nel cervello

e se mi piace e' musica.. ovvero e' "sacra" perche' le muse erano delle dee!!!

(il fatto che poi un'opera rimanga nel tempo e un'altra no non ha niente a che vedere con quello che, in questo preciso istante amo ascoltare... e chi propone questa cosa che amo ascoltare e' un COMPOSITORE, anche se non riuscira' mai piu' a farlo)
(riguardo al fatto se aggiungere lo studio faccia bene o no... che ne sappiamo? una pasta al pomodoro con un po' di olio extravergine migliora, se ce ne metto il triplo o aggiungo della panna montata puo' darsi che debba buttare via tutto)

ritengo che la musica sia piu' sminuita da chi la riduce ad un mero fatto di studio, scuola e tecnica o anche che "piu' tecnica" equivalga a "piu' musica"

se poi vogliamo a me va pure bene che la musica piaccia per motivi non musicali.. ovvero la bellezza della cantante, il ricordo di una bella serata o di un amore, o, come faccio pesantemente io, il fatto che veicoli, con i testi, dei valori che ritengo valga la pena che vengano "promossi"
 


Posted by Carlitos (Member # 713) on 23. Aprile 2003, 04:17:
 
Fino ad ora non sono intevenuto perchè non capisco che senso abbia discutere per decine di post e poi ranto rimanere della propria idea comunque.......

è normale che uno che non ha studiato musica dica che non è importante studiarla ma sono più importanti altre cose e invece uno che la studia dice che è essenziale avere delle basi...... io studio tutt'ora e nonostante tutto concepisco comunque chi scrive musica senza sapere come fare, ma la cosa che non concepisco è il fatto che da molti post è risultato che studiare o non studiare non ci sia differenza l'importante che la cosa piaccia....... quindi uno studia degli anni per niente visto che secondo molti non è quello che importa........ le scuole di musica quindi le hanno inventate per i più deficenti (come me ) che senza la scuola non sanno fare niente?

Sicuramente si è dato un senso molto lato della parola "compositore"..... secondo me prima di chiedersi se si può comporre senza aver studiato, bisogna chiedersi cosa si intende per comporre......

è normale che se uno fa un giro dome per es.:

do sol fa sol

è normale che possa piacere perchè è un giro che si sente in una marea di canzoni e quindi la gente le ha già sentite ed essendone già abbituata non deve porsi tanti problemi (se col tempo potrà piacergli) perchè le piace già dalla prima canzone che ha sentito.....

Secondo me (e ripeto "secondo me") io non intendo un "compositore" solo perchè prova a sentire se due o più note stanno bene insieme..... come diceva giustamente qualcuno in questi post senza computer o senza uno strumento riuscireste a comporre?

Il fatto che il saper leggere e scrivere (come ho letto sopra) è indispensabile soprattutto per gli esecutori e molto meno per i compositori per me non è giusto perchè se fosse così ad oggi non sarebbero arrivati a noi i capolavori che tutti conosciamo

se io ho il raffreddore e provo a prendere diverse medicine, non perchè trovo quella giusta vuol dire che sono medico....


qualcun'altro ha detto che se tutti seguissero delle regole ben precise ci sarebbe una noia mortale......ma basta ascoltare la musica del 6-7-800 (per fare un esempio) e rendersi conto che benchè si seguissero delle regole ( e che regole) non ci si annoiava (e non ci si annoia) affatto.


Per quanto riguarda il comporre musica immaginando qualcosa (riprodurre la figura di un uccello) lo si faceva gia nell'ottocento con regole ben precise... la famosa "musica a programma" (Liszt, Wagner, per citarne qualcuno)

e poi penso che quello che ha studiato può avere estro e teoria ma può non avere estro e avere solo teoria

e invece quello che non ha studiato può avere estro e non teoria ma anche non avere ne estro e tantomeno teoria


spero che nessuno si senta offeso perchè sono mie considerazioni personali che poi possono andare tutte a put**ne se viene dato un significato differente alla parola "compositore" o "comporre"


una volta non si poteva dire "a me mi" poi quando si sono accorti che la massa lo usava, allora è entrato a far parte della nostra lingua...... come per esempio adesso che molti dicono "se io farei" al posto di "se io facessi" e vedrete che un giorno si potranno usare entrambi (il che mi porta a pensare come si parlerà tra 100 anni e più) e per la musica è uguale..... il fatto che con il tempo siano state prese delle libertà perchè piacevano alla gente, non vuol dire che fossero corrette


X Gio:

"mah... Gershwin a suo tempo era considerato 'leggerino' dall'intellighenzia musicale del tempo, e Morricone mal visto dal mondo dei conservatori (intese come scuole... e non solo)... quindi?"

ma chi l'ha detto???

spero che nessuno si senta offeso perchè sono mie considerazioni personali che poi possono andare tutte a put**ne se viene dato un significato differente alla parola "compositore" o "comporre"
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 23. Aprile 2003, 04:20:
 
... non e' mica vero che nessuno sa usare il basso di rebirth...... !!

(sia random che no!!)
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 23. Aprile 2003, 04:35:
 
carlitos.... mi devi pero' ancora spiegare perche' a me piace ascoltare qualcosa fatto da un dj come fatboy slim o da "incapaci" come kurt kobain o sid vicious piu' di amilcare ponchielli, claudio monteverdi e, dicendola papale papale,anche piu' di bach e beethoven!!
(riconoscendo quindi che kobain compone cose che gradisco di piu' di quelle composte da mozart)


mi va bene anche "perche' sei demente" basta sia una spiegazione!!


(((((((attenzione.. il valore storico e' un altro argomento!!)))))))))

naturalmente troverei anche quanto meno "particolare" voler dimostrare che non si puo' comporre "se si conoscono le regole. l'armonia, il contrappunto.. bla bla ecc. perche' bloccano, sono vecchie, monotone ecc...." sarebbe l'eccesso opposto
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 23. Aprile 2003, 04:40:
 
... non e' mica vero che nessuno sa usare il basso di rebirth...... !!

(sia random che no!!)
 


Posted by Carlitos (Member # 713) on 23. Aprile 2003, 04:57:
 
per carità non sono qui a discutere i gusti degli altri (rispetto pinamente le idee altrui) vorrei solo sapere a cosa serve studiare tanti anni se poi (secondo qualcuno) si possono fare le stese cose senza farlo?
 
Posted by cicomateco (Member # 233) on 23. Aprile 2003, 09:38:
 
Ehmm..io sto studiando di più adesso che mi considero un autodidatta che quando ero uno "scolaro" solo che adesso i testi e gli esercizi li scelgo io.

Anzi,mi potete consigliare un testo finalizzato x i compositori in erba computerizzati?
 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 23. Aprile 2003, 10:16:
 
yaso, forse non mi sono spiegato: io ammiro tantissimo personaggi quali Moby, Fatboy slim, kurt kobain, e compagnia bella. non voglio sminuire il loro lavoro che apprezzo in maniera esagerata, ma non sono da confondere con chi di meriti ne ha di più. moby nella sua cameretta col pc e cubase e tutta la tecnologia di questo mondo non tirerà mai fuori una suonata di debussy scritta sulla panchina di un parco in francia con un foglio pentagrammato e qualche scarabocchio nero. e con questo non voglio dire che non mi piace moby, è un grandissimo, ma è fermo li.
non amo la casualità, il futuro è meglio costruirselo in maniera consapevole al 100%. poi forse non è chiaro che quando tocco un tasto del piano è un brivido. non c'è niente di meccanico nel mio ragionamento o nel mio modo di concepire la musica. tutti i miei sentimenti sono canalizzati attraverso le regole.
se proprio lo vuoi sapere ho ascoltato un tuo pezzo "Govinda", right? e mi piace molto. ti ammiro tanto per le tue conoscenze, e non disdegno il lavoro di chi, come te non si cura del lato teorico, sebbene lo faccia in maniera metodica, razionale, gelida e consapevole nell'aspetto tecnico. anche quella conoscenza così approfondita della materia tecnica è frutto sì di esperienza, ma anche di studio. O no???
spero di essere stato chiaro.


 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 23. Aprile 2003, 10:18:
 
ehm il brano era devotion
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 11:15:
 
Trovo pertinentissime le argomentazioni addotte da carlitos e spacedementia.
E ripeto che si puo' comporre musica senza conoscenze teoriche.
Ma il fatto che mio nonno faccia cigolare la sedia a dondolo e contemporaneamente faccia schioccare la dentierona producendo dei suoni che a me piacciono considerarlo compositore è veramente fuori da ogni realta'.
Esistono dei programmi che creano musica casuale altri che importano un file di testo e lo trasformano in musica e allora?
Non offendete la vostra intelligenza e sensibilita' di musicisti confondendo i gusti col valore oggettivo dell'opera.
A me anche piace Blind Willie Mc Tell che suona una chitarra scordatissima senza conoscere gli accordi ed emette degli ululati..e mi piace piu' di Ravel ma "oggettivamente" Mc Tell strimpella,anche se in modo istintivo e geniale...invece Ravel C O M P O N E!
E questa distinzione la si puo' applicare a tutta la musica composta ieri oggi e domani.
Il fatto degli schemi e del loro presunto rischio non esiste....se non nelle vostre menti...
Un rapporto sessuale avviene nelle sue dinamiche da sempre allo stesso modo...secondo lo stesso schema...certo farlo sempre nella stessa posizione annoia...Qui entra in gioco la fantasia...
Chi ce l'ha fa i numeri kamasutrici chi non ce l'ha fa la posizione del missionario a vita..

Rimango superconvinto che se uno non sa cucinare e pensa di inventare una nuova ricetta buonissima mettendo ingredienti a casaccio non è e non sara' mai un CUOCO ma solo un mentecatto pericoloso.

Percio' non saro' io a sdoganare il marmocchio smanettone col fruity loops nella categoria (secondo me piu che mai da salvaguardare) dei Compositori...tantopiu' che di questi tempi si assiste sempre di piu' al fenomeno di quelli che grazie alla tecnologia, ormai alla portata di tutti ,si "improvvisano" perchè hanno il softwarino craccato..e allora vai con i "presunti" web designer e grafici pubblicitari, ecc.
Non ce l'ho con nessuno se uno sa usare acid e non sa suonare nemmeno uno strumento e fa dei pezzi della madonna ben venga...e se voi volete considerarlo un compositore fate pure.

Io ho troppo ripetto per la musica e non la riduco ad un fatto commerciale o ad un semplice aspetto di funzionalita' o di "..a me me piace! per me e' bello..percio' è arte!...." Perchè mi sembra una frase superficiale e non adatta ad una disamina approfondita come questa che stiamo facendo.
La considero ancora una cosa estremamente importante e un esperienza dell'anima cosi' profonda che mi porta a difendere la categoria del compositore da tutta una serie di impostori e millantatori che ogni giorno tentano di screditarla.

Poi voi fate come ve pare!
Peace.

PS.
Aspettiamo anche il Poem-Maker V.01 che faccia diventare tutti poeti... randomizzano e tirano fuori parole e mischino il tutto in una cosa tipo...

Tre giorni, tre notti,
E' l'ombra del cedro curvo la' sui poggi algenti,
nelle sere settembrine,
in cui la rugiada m'imperlava la fronte come un vino di vigore,
Lanciato verso il diafano sradicamento d'inchiostro,
Dentro una crosta di polvere,
tra casupole di latta e scoli,
contro uno sfondo di stinta metropoli.

Frasi a casaccio di Prevért, Whitman e Pasolini..e qualcosa di mio.
A me me piace alla mia compagna pure..anche ai miei amici..dicono che è bella..
Sono un poeta!

...meditate!!
 


Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 11:16:
 
Trovo pertinentissime le argomentazioni addotte da carlitos e spacedementia.
E ripeto che si puo' comporre musica senza conoscenze teoriche.
Ma il fatto che mio nonno faccia cigolare la sedia a dondolo e contemporaneamente faccia schioccare la dentierona producendo dei suoni che a me piacciono considerarlo compositore è veramente fuori da ogni realta'.
Esistono dei programmi che creano musica casuale altri che importano un file di testo e lo trasformano in musica e allora?
Non offendete la vostra intelligenza e sensibilita' di musicisti confondendo i gusti col valore oggettivo dell'opera.
A me anche piace Blind Willie Mc Tell che suona una chitarra scordatissima senza conoscere gli accordi ed emette degli ululati..e mi piace piu' di Ravel ma "oggettivamente" Mc Tell strimpella,anche se in modo istintivo e geniale...invece Ravel C O M P O N E!
E questa distinzione la si puo' applicare a tutta la musica composta ieri oggi e domani.
Il fatto degli schemi e del loro presunto rischio non esiste....se non nelle vostre menti...
Un rapporto sessuale avviene nelle sue dinamiche da sempre allo stesso modo...secondo lo stesso schema...certo farlo sempre nella stessa posizione annoia...Qui entra in gioco la fantasia...
Chi ce l'ha fa i numeri kamasutrici chi non ce l'ha fa la posizione del missionario a vita..

Rimango superconvinto che se uno non sa cucinare e pensa di inventare una nuova ricetta buonissima mettendo ingredienti a casaccio non è e non sara' mai un CUOCO ma solo un mentecatto pericoloso.

Percio' non saro' io a sdoganare il marmocchio smanettone col fruity loops nella categoria (secondo me piu che mai da salvaguardare) dei Compositori...tantopiu' che di questi tempi si assiste sempre di piu' al fenomeno di quelli che grazie alla tecnologia, ormai alla portata di tutti ,si "improvvisano" perchè hanno il softwarino craccato..e allora vai con i "presunti" web designer e grafici pubblicitari, ecc.
Non ce l'ho con nessuno se uno sa usare acid e non sa suonare nemmeno uno strumento e fa dei pezzi della madonna ben venga...e se voi volete considerarlo un compositore fate pure.

Io ho troppo ripetto per la musica e non la riduco ad un fatto commerciale o ad un semplice aspetto di funzionalita' o di "..a me me piace! per me e' bello..percio' è arte!...." Perchè mi sembra una frase superficiale e non adatta ad una disamina approfondita come questa che stiamo facendo.
La considero ancora una cosa estremamente importante e un esperienza dell'anima cosi' profonda che mi porta a difendere la categoria del compositore da tutta una serie di impostori e millantatori che ogni giorno tentano di screditarla.

Poi voi fate come ve pare!
Peace.

PS.
Aspettiamo anche il Poem-Maker V.01 che faccia diventare tutti poeti... randomizzano e tirano fuori parole e mischino il tutto in una cosa tipo...

Tre giorni, tre notti,
E' l'ombra del cedro curvo la' sui poggi algenti,
nelle sere settembrine,
in cui la rugiada m'imperlava la fronte come un vino di vigore,
Lanciato verso il diafano sradicamento d'inchiostro,
Dentro una crosta di polvere,
tra casupole di latta e scoli,
contro uno sfondo di stinta metropoli.

Frasi a casaccio di Prevért, Whitman e Pasolini..e qualcosa di mio.
A me me piace alla mia compagna pure..anche ai miei amici..dicono che è bella..
Sono un poeta!

...meditate!!
 


Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 11:17:
 
Trovo pertinentissime le argomentazioni addotte da carlitos e spacedementia.
E ripeto che si puo' comporre musica senza conoscenze teoriche.
Ma il fatto che mio nonno faccia cigolare la sedia a dondolo e contemporaneamente faccia schioccare la dentierona producendo dei suoni che a me piacciono considerarlo compositore è veramente fuori da ogni realta'.
Esistono dei programmi che creano musica casuale altri che importano un file di testo e lo trasformano in musica e allora?
Non offendete la vostra intelligenza e sensibilita' di musicisti confondendo i gusti col valore oggettivo dell'opera.
A me anche piace Blind Willie Mc Tell che suona una chitarra scordatissima senza conoscere gli accordi ed emette degli ululati..e mi piace piu' di Ravel ma "oggettivamente" Mc Tell strimpella,anche se in modo istintivo e geniale...invece Ravel C O M P O N E!
E questa distinzione la si puo' applicare a tutta la musica composta ieri oggi e domani.
Il fatto degli schemi e del loro presunto rischio non esiste....se non nelle vostre menti...
Un rapporto sessuale avviene nelle sue dinamiche da sempre allo stesso modo...secondo lo stesso schema...certo farlo sempre nella stessa posizione annoia...Qui entra in gioco la fantasia...
Chi ce l'ha fa i numeri kamasutrici chi non ce l'ha fa la posizione del missionario a vita..

Rimango superconvinto che se uno non sa cucinare e pensa di inventare una nuova ricetta buonissima mettendo ingredienti a casaccio non è e non sara' mai un CUOCO ma solo un mentecatto pericoloso.

Percio' non saro' io a sdoganare il marmocchio smanettone col fruity loops nella categoria (secondo me piu che mai da salvaguardare) dei Compositori...tantopiu' che di questi tempi si assiste sempre di piu' al fenomeno di quelli che grazie alla tecnologia, ormai alla portata di tutti ,si "improvvisano" perchè hanno il softwarino craccato..e allora vai con i "presunti" web designer e grafici pubblicitari, ecc.
Non ce l'ho con nessuno se uno sa usare acid e non sa suonare nemmeno uno strumento e fa dei pezzi della madonna ben venga...e se voi volete considerarlo un compositore fate pure.

Io ho troppo ripetto per la musica e non la riduco ad un fatto commerciale o ad un semplice aspetto di funzionalita' o di "..a me me piace! per me e' bello..percio' è arte!...." Perchè mi sembra una frase superficiale e non adatta ad una disamina approfondita come questa che stiamo facendo.
La considero ancora una cosa estremamente importante e un esperienza dell'anima cosi' profonda che mi porta a difendere la categoria del compositore da tutta una serie di impostori e millantatori che ogni giorno tentano di screditarla.

Poi voi fate come ve pare!
Peace.

PS.
Aspettiamo anche il Poem-Maker V.01 che faccia diventare tutti poeti... randomizzano e tirano fuori parole e mischino il tutto in una cosa tipo...

Tre giorni, tre notti,
E' l'ombra del cedro curvo la' sui poggi algenti,
nelle sere settembrine,
in cui la rugiada m'imperlava la fronte come un vino di vigore,
Lanciato verso il diafano sradicamento d'inchiostro,
Dentro una crosta di polvere,
tra casupole di latta e scoli,
contro uno sfondo di stinta metropoli.

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A me me piace alla mia compagna pure..anche ai miei amici..dicono che è bella..
Sono un poeta!

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Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 11:19:
 
Trovo pertinentissime le argomentazioni addotte da carlitos e spacedementia.
E ripeto che si puo' comporre musica senza conoscenze teoriche.
Ma il fatto che mio nonno faccia cigolare la sedia a dondolo e contemporaneamente faccia schioccare la dentierona producendo dei suoni che a me piacciono considerarlo compositore è veramente fuori da ogni realta'.
Esistono dei programmi che creano musica casuale altri che importano un file di testo e lo trasformano in musica e allora?
Non offendete la vostra intelligenza e sensibilita' di musicisti confondendo i gusti col valore oggettivo dell'opera.
A me anche piace Blind Willie Mc Tell che suona una chitarra scordatissima senza conoscere gli accordi ed emette degli ululati..e mi piace piu' di Ravel ma "oggettivamente" Mc Tell strimpella,anche se in modo istintivo e geniale...invece Ravel C O M P O N E!
E questa distinzione la si puo' applicare a tutta la musica composta ieri oggi e domani.
Il fatto degli schemi e del loro presunto rischio non esiste....se non nelle vostre menti...
Un rapporto sessuale avviene nelle sue dinamiche da sempre allo stesso modo...secondo lo stesso schema...certo farlo sempre nella stessa posizione annoia...Qui entra in gioco la fantasia...
Chi ce l'ha fa i numeri kamasutrici chi non ce l'ha fa la posizione del missionario a vita..

Rimango superconvinto che se uno non sa cucinare e pensa di inventare una nuova ricetta buonissima mettendo ingredienti a casaccio non è e non sara' mai un CUOCO ma solo un mentecatto pericoloso.

Percio' non saro' io a sdoganare il marmocchio smanettone col fruity loops nella categoria (secondo me piu che mai da salvaguardare) dei Compositori...tantopiu' che di questi tempi si assiste sempre di piu' al fenomeno di quelli che grazie alla tecnologia, ormai alla portata di tutti ,si "improvvisano" perchè hanno il softwarino craccato..e allora vai con i "presunti" web designer e grafici pubblicitari, ecc.
Non ce l'ho con nessuno se uno sa usare acid e non sa suonare nemmeno uno strumento e fa dei pezzi della madonna ben venga...e se voi volete considerarlo un compositore fate pure.

Io ho troppo ripetto per la musica e non la riduco ad un fatto commerciale o ad un semplice aspetto di funzionalita' o di "..a me me piace! per me e' bello..percio' è arte!...." Perchè mi sembra una frase superficiale e non adatta ad una disamina approfondita come questa che stiamo facendo.
La considero ancora una cosa estremamente importante e un esperienza dell'anima cosi' profonda che mi porta a difendere la categoria del compositore da tutta una serie di impostori e millantatori che ogni giorno tentano di screditarla.

Poi voi fate come ve pare!
Peace.

PS.
Aspettiamo anche il Poem-Maker V.01 che faccia diventare tutti poeti... randomizzano e tirano fuori parole e mischino il tutto in una cosa tipo...

Tre giorni, tre notti,
E' l'ombra del cedro curvo la' sui poggi algenti,
nelle sere settembrine,
in cui la rugiada m'imperlava la fronte come un vino di vigore,
Lanciato verso il diafano sradicamento d'inchiostro,
Dentro una crosta di polvere,
tra casupole di latta e scoli,
contro uno sfondo di stinta metropoli.

Frasi a casaccio di Prevért, Whitman e Pasolini..e qualcosa di mio.
A me me piace alla mia compagna pure..anche ai miei amici..dicono che è bella..
Sono un poeta!

...meditate!!
 


Posted by profano (Member # 983) on 23. Aprile 2003, 12:36:
 
..........chengo...hai deciso di mandare in bomba il server?....
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 23. Aprile 2003, 12:38:
 
siamo alla solita rumba...

quelli che vogliono decidere cosa e' bello cosa e' arte, cosa e' musica o cosa non lo e'......
non hanno altro da rispondere che una serie di piccole o grandi indignazioni:

"ma figuriamoci..."
"ma stiamo scherzando.."
"ma ci mancherebbe altro.."

siate piu' coerenti, dichiarate che ci dovrebbe essere un'"alta commissione" a decidere e date pure di deficiente a chi ascolta volentieri il ragazzo con fruity loops o la sedia del nonno che cigola

se possibile pero' dimostrandolo


 


Posted by gio (Member # 829) on 23. Aprile 2003, 12:42:
 
sono con yaso su tutta la linea.

non c'e' speranza, chiudiamo sto topic, che resti a futura memoria.
 


Posted by Freddy Krueger (Member # 1553) on 23. Aprile 2003, 14:10:
 
L'unica cosa chiara è ke odiate tutti il Fruity Loops!!!
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 14:14:
 
..mica mi proponevo come Possessore della Verita' Suprema!
Esprimevo solo la mia opinione che non necessariamente deve essere piu' sballata della vostra.
Dovete considerare che pero' ognuno ha una concezione dell'arte diversa e derivante direttamente da quella che è la sua preparazione culturale i suoi studi le sue esperienze umane, mistiche,filosofiche,le sue inclinazioni etiche,estetiche, i suoi gusti personali..sessuali..ecc.
Personalmente non considero MUSICA tutto quello che vine inciso su disco e tutta questa MUSICA che dite voi io personalmente in giro non la sento...lo so è un mio limite..ma non detestatemi per questo
Quando riusciro' ad apprezzare un opera d'arte (che si possa definire tale) realizzata da un analfabeta-musicale vi daro' ragione con piacere.
Per ora rimango della mia opinione
Prodotti commerciali piu' o meno buoni in giro ce ne sono...ma Musica veramente poca
--------------------------------
Preferisco passare per ottuso fondamentalista che per ipocrita e dire "non serve studiare per essere dei bravi compositori" quando invece si conosce l'importanza della teoria.
---------------------------------
Sull'alta commissione che decide avrei la mia risposta..ma me la tengo per non gettare ulteriore benzina sul fuoco..

Ari-Peace!

P.S.
Sul chiudere il thread sono daccordissimo..tanto non se ne esce


 


Posted by Carlitos (Member # 713) on 23. Aprile 2003, 14:23:
 
Io sono coerente con me stesso, non dico deficente a nessuno e non tiro in ballo nessuna "alta commissione"...... a questo punto penso solo che la musica sia disgraziata visto che per diventare medico devi studiare, per diventare architetto devi studiare e così per tutte le materie, per la musica invece basta un computer o uno strumento e si diventa compositori?
quindi quelli che studiano "come me" sono tutti pazzi che perdono tempo dietro a dei libri?

Ma come avreste fatto 100 anni fa a scrivere musica senza l'uso del computer e senza poter ascoltare vari strumenti eseguiti contemporaneamente?

voglio precisare che non sono qui a dire cosa è bello e cosa non è bello.......

Ma avrei piacere di avere una risposta su quello che ho detto in precedenza:

"vorrei solo sapere a cosa serve studiare tanti anni se poi (secondo qualcuno) si possono fare le stese cose senza farlo? "

P.s.: in una famosa lettera al padre, Mozart scrisse : ho finito di comporre la sinfonia (non ricordo quale n°), l'unica cosa che mi rimane da fare adesso è riportarla sul pentagramma
 


Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 14:25:
 
è vero,tutti i post lunghi vanno sempre a finire su robe metafisiche,dopodichè si spengono senza soluzione.

è una costante di questo forum
 


Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 14:29:
 
cmq per niente daccordo con chengo...
senza offesa ci mancherebbe

io registro quotidianamente mia nonna che fà cigolare la sedia e fa scrocchiare la dentiera.
e sono un'artista.


e lo sono mica perchè lo dite voi,ma perchè lo dico io.
chi può contraddirmi?



 


Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 14:30:
 
dimenticavo:

sono anche un compositore


 


Posted by Carlitos (Member # 713) on 23. Aprile 2003, 14:35:
 
se è per questo in 10 minuti sono diventato pittore, poeta, architetto, medico e adesso ho messo un pizzico di zucchero nella cocacola che sta eliminando l'anidride carbonica quindi tra un paio di minuti sarò anche un chimico (visto che nessuno può contraddirmi)
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 14:40:
 
Daphne, purtroppo non funziona cosi'..
Che sei un artista non lo devi decidere tu..ma gli altri..
Tu puoi solo cercare di esserlo..e poi se il pubblico ti riconosce come artista allora lo sarai...nessuno lo è perchè lo ha deciso.
Te lo dico perchè io sono un poeta..e anche un genio


 


Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 14:48:
 
mi dispiace molto ma nn sono daccordo



 


Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 14:53:
 
se l'arte deve essere una "cosa" così definita,allora non vale la pena di parlarne,no?


perchè duchamp è un'artista?
perchè le avanguardie sono movimenti artistici?
perchè gli autechre sono artisti?


decidere se è arte o non è arte è una cosa così soggettiva che viene decisa dall'uno,non dalla moltitudine


anche perchè se diamo retta alla moltitudine,ramazzotti è unartista,e di certo io non vado a dargli contro.


se per loro è un'artista,perchè devo arrivare io a dirgli che warhol lo è o i panasonic o i to rococo rot lo sono?

cmq voi non sarete daccordo...pazienza


x carlitos:scienza e arte son due cose opposte,non puoi dire sono un medico,perchè la medicina si basa su fatti empirici,non su arzigogoli del cervello

secondo me siete un pò chiusi

 


Posted by Freddy Krueger (Member # 1553) on 23. Aprile 2003, 15:09:
 
L'artista è un individuo dotato di straordinaria sensibilità; questo dono gli consente di esprimere emozioni/stati d'animo attraverso una particolare forma d'arte (es. musica).

Se apro Cubase e "scrivo" un arrangiamentino semplice semplice e qualcuno ascoltandolo si emoziona, o perlomeno esprime gratitudine, si interessa a ciò che faccio, ebbene io sono un artista.
 


Posted by mario hertz (Member # 2187) on 23. Aprile 2003, 15:20:
 
Per me una cosa è arte se mi dimostra di esserlo..e non perchè c'e scritto sopra..o perchè qualcun'altro lo ha deciso per me...Gli strumenti per deciderlo li abbiamo tutti..si tratta solo di vedere quanto precisi sono nel rilevarne la presenza.

I miei padiglioni auricolari..collegati al mio cervellone di ultima generazione supportato da due ghiandolone surrenali al plutonio e alimentati da un cuore di fanciullo garantiscono una precisione incredibile.

Poi scusa dici una cosa e un attimo dopo affermi il contrario..
Ramazzotti per te è un artista? Lo riconosci come tale?
Warhol è un artista? Lo riconosci come artista perchè è definito cosi per convenzione ormai o perchè apprezzi la sua opera e ti trasmette emozioni?


 


Posted by mario hertz (Member # 2187) on 23. Aprile 2003, 15:24:
 
mario hertz è quel megalomane di Chengo..per chi non se ne fosse accorto

E comunque, lasciatemelo dire!
L' ARTE E' MORTA!
E gli stiamo facendo il funerale!
Peace
 


Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 16:18:
 
però chengo,
una cosa che per te è arte per me può essere una schifezza o viceversa


in questio caso non mi pare che ci siano gli strumenti per mettersi daccordo su un'opera e se sia arte o no

vabbè dai smettiamo tanto non serve a niente
 


Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 16:20:
 
Ok

 
Posted by Carlitos (Member # 713) on 23. Aprile 2003, 17:04:
 
X daphne:

x carlitos:scienza e arte son due cose opposte,non puoi dire sono un medico,perchè la medicina si basa su fatti empirici,non su arzigogoli del cervello

a parte che secondo me l'unica differenza che c'è e il fatto che se faccio una castroneria come medico può morire qualcuno mentre se faccio una castroneria in musica (e se ne sentono tante) non fa niente a nessuno....

poi per quanto riguarda l'affermazione:
"secondo me siete un pò chiusi "

io non ho fatto altro che dire il mio parere, dare la mia visione quale studioso, a differenza di altri che hanno detto:

"comporre musica senza averla studiata si può e basta" (come se fosse legge)

e questo può passare perchè ogniuno ha le proprie idee ma poi leggo affermazioni del genere:

"secondo me siete un pò chiusi "

non vedo perchè si debba passare alle offese quando io non ho offeso nessuno (ma se qualcuno sa esporre le proprie idee solo in questa maniera.......... )

detto questo per me il post è concluso
 


Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 17:15:
 
ehi,non aveva certo l'aria dell'offesa....

carlitos,era una consderazione,mica volevo offendere,ci mancherebbe...


e cmq,pur scherzando una frase come(cito a memoria)"l'unica diff.che c'è tra fare il medico male e fare musica brutta è che nel primo casi muore un uomo,nel scondo non succede niente..",mi fa capire come l'arte sia associata alla scienza...e non sono chiaramente daccordo


il clavicembalo è stato temperato,ora usatelo



 


Posted by Chengo (Member # 33) on 23. Aprile 2003, 17:16:
 
Carlitos tranquillo...daphne mica voleva offendere nessuno...come chiunque altro..
I Forum sono fatti cosi'..
Ognuno dice la sua senza per forza pretendere che gli altri siano daccordo.
E infatti spessissimo non lo sono...Per fortuna..Altrimenti non ci sarebbe nemmeno gusto..e nemmeno ci si arricchirebbe.
Peace
 
Posted by spacedementia (Member # 1978) on 23. Aprile 2003, 17:35:
 
io non so più che dire.
forse yaso non ha capito che cosidero personaggi quali kurt kobain dei veri e propri miti. qui nessuno sta prendendo posizioni rigide o mette in mezzo i dogmi: no! questo! bestemmia! nessuno ha preso posizioni del genere. sono tutti molto elastaci e ragionevoli nell'esprimere le proprie opinioni.

eppure sul significato di artista ci sarebbe ancora tanto da dire, considerando come punto di partenza che arte=comunicazione. l'artista comunica, trascendendo i mezzi. ecco perchè dei quadri che sembrano scarabocchi vengono considerati capolavori, anzi masterpieces... oppure una bicicletta al contrario in un museo diventa una cosa su cui riflettere. tutti sono in grado di farlo, sì, ma l'idea che c'è alla base manda avanti il tutto. il messaggio è tutto, non c'è alcuna regola se parliamo di arte in genere, ma alla domanda:
chi è musicista alzi la mano, io vorrei mostrare il mio braccetto ritto in aria...



 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 23. Aprile 2003, 17:39:
 
mi dispiace per ramazzotti e i prima citati 883, ma la loro unica arte è quella di aver occupato una fascia di mercato di gente che ama fare le pulizie con la radio accesa.
 
Posted by daphne (Member # 1506) on 23. Aprile 2003, 20:42:
 
non c'entra niente perchè io mentre faccio le pulizie ascolto i kraftwerk


e poi sul discorso dell'artista si può parlare all'infinito,tanto ognuno ha la sua idea.


 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 24. Aprile 2003, 01:09:
 
per carlitos sullo studio:

fai benissimo a studiare, ma purtroppo o per fortuna, se il tuo studio sara' valso a farti comporre buona musica lo deciderai o lo decidera' qualcun altro quando questa musica, frutto di tutte le tue esperienze, sara' composta e ascoltata..

potrai piacere (anche solo a te stesso) o potrai non piacere e magari piace di piu' (magari anche a te) quello di fruityloops o rebirth

.... non hai il diritto di avere dei punti in piu' (come nelle graduatorie ministeriali!!) solo per il fatto che hai studiato..

un disco costa un sacco di soldi, io compro quello che mi piace, non secondo curriculum!!!

----

la cosa che piu' mi sorprende e' che siamo in un sito di specialisti quindi con una conoscenza reale dei meccanismi della composizione

sappiamo quanto conta la consapevolezza di quello che facciamo ma quanto puo' anche valere la famosa "botta di culo", l' intuizione, la cosa venuta "meravigliosa" recuperando un errore e trucchi come quantizzazioni, trasposizioni, effetti, ritardi ecc.

 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 24. Aprile 2003, 02:36:
 
.... chiarisco per "spacedementia" che apprezza i brani dei Govinda, che io sono discretamente "teorico", conosco la musica scritta, posso suonare alcuni strumenti in contesti non computerizzati e vivo tutto in una dimensione anche cultural/scolastica , visto che insegno in due scuole di informatica musicale..... ma non posso che riconoscere che la bellezza e' una cosa, lo studio e la codificazione della stessa sono da un'altra parte..

e chi studia, insegna, codifica, stila i programmi, non puo' che correre dietro a chi la "bellezza" la produce direttamente

qualche giorno fa alla scuola "muzika" di campi bisenzio ho fatto quattro ore di "tecniche alternative di composizione"... spiegando le batterie elettroniche, rebirth, reason e il key editor di cubase, insegnando alcuni stilemi e sonorita' della dance in genere...

e se lo faccio, oltre che per beccare i soldi dal ministero, un po' deve pure piacermi e sembrarmi giusto

ma

probabilmente da qualche parte in belgio, in inghilterra o in pakistan c'e'un ragazzo con qualche software che sta rivoluzionando tutto quello che ho detto l'altra sera e sta creando la nuova dance... magari, in grande percentuale, in maniera inconsapevole

e noi, fra quattro o cinque anni, ci faremo una lezione sopra


-------------------------------
il problema e' anche, e ne abbiamo gia' parlato, che ci sono ARTI che si considera che debbano essere fruite in maniera spontanea e inconsapevole del perche' e del come vengono prodotte (tipo la cosiddetta musica leggera... uno accende la radio e cambia o spegne a piacimento) e invece ce sono altre ARTI che generalmente si fruiscono volendosi informare su tutto quello che le circonda

quelli che fanno il tifo per la seconda soluzione pensano generalmente che si debba fare cosi' per forza

quello che voglio dire io e' che questa opzione nasconde le stesse insidie della musica cosiddetta leggera e commerciale

per fare un esempio:

qualcuno compra la pausini a scatola chiusa perche' "si deve comprare, perche' ha venduto milioni di dischi, perche' e' acqua e sapone, perche' sanremo, perche se e' prima in classifica qualcosa ci sara' ecc."

qualcuno compra l'ultimo della real world a scatola chiusa perche' "e' di peter gabriel, la globalizzazione, l'avvicinamento tra i popoli, le scale indiane, la meditazione, un'operazione culturale, buddhabar, metto gli incensi, appendo lo yin e yang ecc."

entrambi condizionamenti..

il godimento autentico c'e' o non c'e' indipendentemente da tutto

piu' si "scava" e piu' i mondi dei CONSAPEVOLI e degli SPONTANEI si avvicinano!!!!!! (sia compositori, sia ascoltatori)
 


Posted by baldol-18 (Member # 1491) on 24. Aprile 2003, 03:01:
 
Amen!
BBB
 
Posted by baldol-18 (Member # 1491) on 24. Aprile 2003, 03:23:
 
Una delle turne' piu' di successo che ho fatto negli anni d'oro (1984) era fatta da 4 chitarre in concerto. Due jazzisti (un maestro dei piu' riveriti a Modena, e un pluri disco d'oro in america), un chitarrista brasiliano (autore di parecchia musica fenomenale) e un rockettaro (Io).
Niente musica, niente accordi. Per lo piu' improvvisazione sul palco, per la maggior parte descrivendo la giornata o giu' di li'.
Non so nemmeno adesso che note suonavamo o che base usavamo, facevamo tutto a-recchia per scelta ... ma era divertente e piaceva a tutti i tipi di pubblico.
BBB

 
Posted by omda71 (Member # 754) on 24. Aprile 2003, 15:11:
 
Dico la mia un po’ in ritardo ma ho visto il topic solo ora e per leggerlo c’è voluto un po’.
In generale si studia per se stessi, per apprendere qualcosa che ci interessa, per poter migliorare in un determinato campo, ma comunque sempre per se stessi. La musica è un’arte, come tutte le arti è piena di artisti che hanno studiato e non.
Per musica io intendo tutto, anche i generi elettronici come techno-drum&bass-house-ecc…, ma anche i generi più estremi come hardcore, gabber, ecc…, generi belli anche per la loro diversità, dove chi li crea non sempre è uscito dal conservatorio, è vero in questi generi ci sono delle specie di regole che aiutano a catalogarli che poi in realtà non ci sono o che proprio infrangendole e stravolgendole si crea un nuovo genere e così via.
Non è vero che se non si seguono le ‘regole’ il pezzo non durerà nel tempo, se ti piace ti piacerà anche in futuro, io per esempio ho parecchie cassette techno di fine anni 80 con pezzi considerati dai musicisti dell’epoca ‘solo rumore’, io non ho mai pensato così, anzi... tutt’oggi le riascolto e le trovo belle come quando uscirono.
Per me è bravissimo un compositore che crea una sinfonia perfetta e gradevole come lo è uno scoppiato che crea un brano techno fuori da ogni schema possibile, magari solo l’effetto di un plugin applicato su un suono e senza melodia alcuna ma che mi da un’emozione, certo non è da considerare un compositore o un musicista in senso tradizionale, ma qualcosa sarà! Che sia un’artista?
Altrimenti i primi dischi acid-house chi li avrebbe ascoltati? Forse a qualcuno piacevano visto il movimento che crearono! E le regole della musica a volte c’erano altre no di certo.
Invece è considerato artista quello che fa un puntino nero su un enorme foglio bianco e vuole comunicare la piccolezza dell’uomo nell’universo! E poi lo vende a 1.000.000 di neuri e la gente fa a botte per averlo, solo perché lo ha fatto il tal personaggio, mentre se lo faceva un altro dicevano: “ma cos’è quella ca**ata, potevo farla anch’io”!
Comunque viva la musica, con o senza regole, tradizionale e non, fatta in qualunque modo e da chiunque, purché piaccia a chi l’ascolta.
Ciao a tutti.

 
Posted by MasterTracks (Member # 697) on 24. Aprile 2003, 15:37:
 
perfettamente in sintonia con Yaso....

sul discorso dello studio.


conosco amici diplomati in conservatorio....ottimi esugutori...

ottimi strumentisti......


ma conosco amici autodidatti...

allo stesso....

ottimi musicisti...


ragazzi Ž vero che dietro la musica c'Ž anche della razionalitˆ...espressa da regole di armonia...scale....etc etc

ma la vera musica Ž sensibilitˆ......!!

e questa si esprime in tanti modi....


sia con reason ....che incidendo una sonata di piano acustico....

sono strumenti differenti per esprimere lo stesso concetto....


secondo me Ž un discorso simile...a questo...


in un mio pezzo....ho realizzato una sonata di pianoforte.....molto tecnica e complessa.....

io non mi reputo un grande pianista....

ma penso di avere in testa le giuste idee....idee che spesso superano la mia preparazione tecnica.....e di esegutore....

il brano l'ho realizzato registrando in vari momenti....nei pezzi difficili abbassando il tempo....e ritoccando a mano alcune note....

il brano Ž stato apprezzato moltissimo....e ha sucitato l'emozione che volevo....


se per˜ mi chiedessero di suonarlo ......gli risponderei ......non sono capace !

eppure Ž uscito da me....


Ž stata la mia sensibilitˆ musicale....e non le ore di teoria che avrei potuto prendere....

magari se avessi studiato anni pianoforte....Avrei probabilmente inciso con la metˆ del tempo....

ma in fondo conta il ristultato finale...

no?



 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 25. Aprile 2003, 00:26:
 
"magari se avessi studiato anni pianoforte....Avrei probabilmente inciso con la metˆ del tempo...."

o forse, preso dalla tua agilita' esecutiva, avresti fatto un'altra cosa, magari piu' brutta....

quindi va bene cosi'!!!!
 


Posted by lupino (Member # 1368) on 25. Aprile 2003, 02:07:
 
mi permetto di fare una osservazione

mi sembra il caso di stabilire da subito che un'opera d'arte e' composta da 2 elementi
contenuto (l'idea che vuole trasmettere) e forma (il mezzo col quale tento di diffondere codesta idea)

la sensibilita' e l'intuizione non sono frutto dello studio, ma dell'attimo, del carattere, della sorte e di un altro migliaio di variabili che devono convergere tutte verso lo stesso punto nel medesimo istante
e tutte insieme fanno si' che un essere umano possa riuscire a concepire un concetto (un'idea, un contenuto) particolarmente importante (dal punto di vista etico, o sociale, o comico e chi piu' ne ha piu' ne metta)

quindi potenzialmente ognuno di noi puo' arrivare ad afferrare il senso importante di un qualcosa e a volerlo esprimere in un'opera d'arte

e ognuno puo' usare i propri mezzi (limitati o no) per dare "forma" a questa sua idea

la differenza tra chi ha studiato e chi no sta proprio nella capacita' di dare la "forma" in questione

si studia per arrivare a possedere un set di "strumenti" che ci permettano di dare al concetto in nostro possesso la forma piu' idonea possibile al nostro sentire relativo al concetto stesso

e' inutile stare a dire se il contenuto sia piu' importante o se lo sia la forma

ci sono opere d'arte esteticamente difficili da digerire, ma con dei contenuti altissimi ....

e ci sono delle opere d'arte in cui la forma e' piu' rilevante del contenuto (uno schetch teatrale e' comunque arte, anche se poi il contenuto non deve per forza essere qualcosa di aulico)

cosi' puo' capitare che un pastorello che non ha mai studiato, ma che ha passato la sua vita a riflettere seduto all'ombra di un albero possa arrivare a formulare un concetto altissimo

ma difficilmente riuscira' a metterlo in una forma "esteticamente" valida (magari in endecasillabi)
questo non vuol dire che il suo esprimere il concetto non sia una forma d'arte (basta l'altezza del contenuto in questo caso), ma certo se avesse avuto un minimo di conoscenza di letteratura ne avrebbe tratto, magari, una poesia maestosa

poi c'e' il tizio che passa la vita a studiare letteratura, ed e' in grado di esprimere ogni concetto in rima
ma purtroppo non ha un animo cosi' profondo ed i concetti che gli affollano il cranio sono poverelli
quando parla pero' la gente si ferma d ascoltare la "sonorita' " delle sue frasi.... e anche se non esprimono chissa' quale verita' sono comunque arte perche' vi si ravvede un qualcosa di bello e piacevole

il massimo si raggiunge quando uno studioso e' dotato anche di particolare intuito e sensibilita'

giacomo leopardi ha scritto poesie meravigliose che contengono delle descrizioni del "sentire dell'uomo riguardo la vita" che lasciano a bocca aperta
e le ha esposte in una forma che non necessita di commenti

quello e' il genio !!

non a caso gli uomini ritenuti geni nella storia sono tutti grandi studiosi colpiti da immense illuminazioni (leonardo, einstein, mozart, leopardi etc...)

badate che quando parlo dello studiare non mi riferisco all'andare a scuola, ma al passare ore a cercare di capire qualcosa riguardo un certo argomento (e quindi per me lo scolaro e l'autodidatta sono entrambi studiosi)

riguardo il ragazzino che prende rebirth, usa la funzione random e ottiene qualcosa di bello vorrei dire che quel qualcosa (a mio parere) non e' un'opera d'arte
insisto nel dire (e non sono l'unico) che l'arte e' comunicazione
se non c'e' un'idea volontaria dietro una certa realizzazione allora non c'e' arte perche' non c'e' trasmissione volontaria (magari l'ascoltatore poi trova piacevole la sequenza di note random, ma le sue emozioni non sono scaturite dalla volonta' del ragazzino)
e cosi' il pezzetto random scritto con rebirth lo possiamo paragonare ad un bellissimo contenitore variopinto ma vuoto

insomma.... per chiudere
e' artista chi esprime un concetto che viene carpito da chi viene a contatto con la forma che viene creata per esprimere il concetto stesso

se nessuno lo comprende non c'e' comunicazione ---> non c'e' arte (a meno che, come dissi gia' un'altra volta, colui a cui e' destinata l'opera d'arte non sia l'artista stesso)

in questo senso qui dentro siamo tutti potenzialmente artisti, ma non lo decidiamo noi
lo decide la diffusione del nostro concetto (che puo' anche essere un semplice tunz tunz scritto per far "sfogare" l'ascoltatore)

ma chi ha studiato e' facilitato (non solo temporalmente) nella creazione della forma dell'opera stessa, ed ha maggiore possibilita' di creare qualcosa di "geniale"


 


Posted by Chengo (Member # 33) on 25. Aprile 2003, 08:51:
 
Grande Lupino!
Trovo molto sensate le tue considerazioni...e le condivido appieno.

Aggiungo solo cha a mio modestissimo avviso la sensibilità artistica non serve solo per creare qualcosa di artistica ma anche per fruirne.
Per apprezzare veramente l'arte bisogna STUDIARE!
Figuriamoci per crearla!

P.S.
vorrei tanto che si ridimensionasse la tendenza di spacciare per ARTE qualsiasi prodotto pre-confezionato o pseudo-lo-fi-avanguardistico-anti-convenzionale...perchè di ARTE se sente davvero pochissima in giro...
Mi sento uscito da un libro di Michel de Cervantes
Kwaherini na kuonanana, kama Mungu akipenda!
Peace.
 


Posted by baldol-18 (Member # 1491) on 26. Aprile 2003, 00:13:
 
Madonna Lupino!!!!
Sei profondo!!!!
UN appunto:
"cosi' puo' capitare che un pastorello che non ha mai studiato, ma che ha passato la sua vita a riflettere seduto all'ombra di un albero possa arrivare a formulare un concetto altissimo" Amstrong era quel pastore...
L'arte E' comunicazione! pienamente daccordo.
BBB
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 26. Aprile 2003, 01:34:
 
.... tutti concetti che pretendono di
1)indovinare le intenzioni e i modi di chi ha prodotto un'opera
2)di porsi a giudici sul bello

e poi

provocano una meravigliosa divisione del mondo in buoni e cattivi, o capaci e non capaci a esprimere il proprio interiore in un'opera e/o a capire tutte queste cose quando se ne sia i fruitori

se poi vogliamo tirare in ballo "stilemi" di tipo culturale, queste affermazioni dimostrano di non aver presente, quella distinzione che dagli studiosi e' quasi universalmente accettata, ovvero ARTE COLTA (cosiddetta per convenzione) e ARTE POPOLARE (sempre per convenzione)

che hanno una fruizione la prima CONSAPEVOLE e la seconda INCONSAPEVOLE..

se si parla solo a gusto, mi va bene che si dica quello che ci pare, se si tira fuori la CULTURA, allora è generalmente accettato che chi ascolta Ramazzotti senza informarsi e gli piace e' come uno che ascolta Berlioz, se lo studia fino all'esaurimento e piace pure a lui

(con tutte le mescolanze del caso)

nella creazione di un'opera quindi, lo studio potra' favorire chi fa un arte dove lo studio sia parte integrante della fruizione, e potra' o non potra' favorire invece per la creazione di qualcosa che abbia piu' a che vedere con una fruizione spontanea e di istinto

e poi

se non vi e' mai successo (o non avete mai sentito parlare) di chiamare qualcuno a collaborare con voi, rendersi conto che questo ha titoli, conoscenze e tecnica, ma e' cosi' seppellito dalle sue "qualifiche" da non saper concepire che quella cosa che gli chiedete, in realta' e' semplicissima...... vivete su marte!!!

quindi lo studio fa bene o male?

per musica con fruizione di tipo popolare.. forse si forse no.... per quell'altra boh... e' un po' come certa arte astratta, bisogna sapere di cosa si parla per apprezzarla..

la gioconda o la pubblicita' della omnitel con megan gale si puo' fare anche a meno
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 26. Aprile 2003, 01:44:
 
... di sapere come e perche' sono fatte cosi'.... uno osserva, piace o non piace, o piace un po'


.....


continuo ad osservare che i proclamatori del compositore e dell'ascoltatore "acculturato" continuano a proporre la loro tesi spiegandola col:

PERCHE' SI!!

e non e' una dimostrazione, e io lo trovo leggerissimamente inquietante perche' se la discussione sul cosa e come si deve essere per comporre o ascoltare musica "sconfina" in altri campi della vita, siamo di fronte a mentalita' che , per me, rischiano di mettere a dura prova il principio dell'euguaglianza e della democrazia...

senza offesa per nessuno...

... io sono fatto cosi'.. e' normale per me non distinguere fra i principi sui quali ritengo di fondare il mio modo di pensare e atteggiamenti che qualcuno puo' ritenere meno importanti
 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 26. Aprile 2003, 02:05:
 

yaso hai il mio sostegno sulla linea che hai tenuto nel thread
solo la distinzione fra arte colta e arte popolare è andata a farsi benedire da un pezzo!
non capisco a cosa serve fare tante "catalogazioni" e mi rivolgo anche agli altri
sono solo .. etichette, create per agevolare le nostre classificazioni mentali
ma che nella realtà non esistono, o almeno non così nettamente distinte, e perfettamente .. 'inscatolate'
tipo questa è arte questa no
questa è cultura alta questa è bassa
questo è un musicista quest'altro è uno 'spippolatore' ...
... poi il primo pezzo che passa in radio ci smentisce! xchè rimescola le carte...
è da anni che si mescola l'impossibile, la musica attuale è un gran calderone
e ci sta dento di tutto, tanto gli archi di un quartetto
quanto un basso randomico di rebirth
( è qui che scatta l'arte caro Lupino, nell'intenzione di usarlo per veicolare un messaggio, ..poteva anche usare un groove da una libreria professionale ..)

piace?
si ... compro
no ... cestino
tutte le altre rigidissime classificazioni lasciano il tempo che trovano


 


Posted by lupino (Member # 1368) on 26. Aprile 2003, 02:06:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
.... tutti concetti che pretendono di
1)indovinare le intenzioni e i modi di chi ha prodotto un'opera
2)di porsi a giudici sul bello


per quanto mi concerne rispondo ai 2 punti

1) non ho mai preteso di indovinare un bel niente.... ho solo detto che l'arte e' comunicazione.... se per te e' qualcosa di differente va bene .....
sarebbe interessante sapere cosa e' per te

2) a livello puramente soggettivo e personale non trovo nulla di sbagliato nel dare un giudizio estetico secondo i propri canoni e i propri gusti (anche e soprattutto perche' non e' possibile farlo in maniera oggettiva)
in questo senso ognuno e' libero di ergersi a giudice del bello
la controparte sarebbe l'astensione ad ogni tipo di giudizio
nulla assicura che questa sia la strada migliore (anche se comunque e' la piu' comoda di tutte)
 


Posted by damiafix (Member # 253) on 26. Aprile 2003, 02:18:
 
G. avrebbe detto “Arte , Artificiale....questo essa e' oggi...”
Peccato che siamo lontani dall'arte oggettiva.E’ chiaramente possibile comporre , esprimere qualcosa ma lasciare agli ascoltatori una interpretazione soggettiva è costruttivo?.L’interpretazione per natura , alimenta l’immaginazione e mette in moto un meccanismo che , se non controllato in tempo , purtroppo ci allontana dalla realtà.Puo’ essere momentaneamente piacevole ma non produttivo a lungo termine.Ci illudiamo di provare o sentire qualcosa , ma chi ci dice che ciò che avvertiamo fa parte del messaggio dell’autore?In tempi remoti l'arte era una scienza sacra e la musica e la danza un semplice mezzo di trasmissione dei contenuti, attraverso l'uso di una precisa chiave (come avviene per il criptaggio a chiave multipla) che garantiva l'integrità di concetti e l’effetto di precise emozioni. Chi ascoltava non poteva fraintendere o interpretare i contenuti ,a patto di possedere la giusta chiave di lettura, ma solo assimilarli.Esistevano scuole che fin da tenera età educavano le nuove generazioni in questo senso , ma oggi tutto è gelosamente custodito nelle mani di pochi , di una cerchia interna di persone del nostro pianeta.Quello che dico ha un fondamento scientifico e del resto dal punto di vista pratico possiamo trovare dei riscontri tangibili in alcuni monasteri tibetani , dove certi monaci sono in grado di suscitare precise emozioni o sensazioni attraverso l’emissione di particolari suoni vocali . Allora vi chiedo , se provaste un sentimento per una ragazza e di punto in bianco decideste di dirglielo durante una cena a lume di candela , vi allarmerebbe l’eventuale possibilità che la ragazza invece di capire “ti amo” , capisse “fai schifo” ? Se pure capisse “ti voglio bene” è chiaro che la “lieve differenza” dirotterebbe in un senso o in un altro l’esito della serata J mutando inesorabilmente i vostri progetti J . Allo stesso modo , la musica di oggi , costruita in modo “istintivo” e non secondo precise leggi , plasma messaggi alterati rispetto ai propositi , anche inconsci , dell’autore. O forse neppure l’autore sa bene cosa sta dicendo o cosa vuol dire J .
So di sollevare un polverone e sinceramente la mia risposta al post era solo un modo per farvi giungere il mio punto di vista , nulla di più anche perché sono costantemente alla ricerca del mio centro , di un modo di fare musica più naturale possibile.Rispetto quindi le idee altrui come le religioni ma “naturale” non credo voglia dire “falso”. Il messaggio è importante quanto la forma e il mezzo di trasmissione.


Saluti , Damiafix

 


Posted by lupino (Member # 1368) on 26. Aprile 2003, 02:27:
 
quote:
Originally posted by Likwid:

e ci sta dento di tutto, tanto gli archi di un quartetto
quanto un basso randomico di rebirth
( è qui che scatta l'arte caro Lupino, nell'intenzione di usarlo per veicolare un messaggio, ..poteva anche usare un groove da una libreria professionale ..)


il basso randomico ha senso (sempre a mio parere) se stimola la mente di chi usa rebirth per scriverci sopra qualcosa di "volontario"

da solo non ha senso

altrimenti anche il vomitare a causa di una indigestione e' un'opera d'arte (dato che entrambi nascono da un puro evento casuale)

se poi per te la collassata e' arte possiamo fermarci qui
i nostri modi di pensare sarebbero agli antipodi
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 26. Aprile 2003, 03:39:
 
likwid... continua a sostenere che io la penso come prima... ovvero che un compositore e' colui che con-pone (= mette insieme) una musica che mi piace... e basta... ho tirato fuori la storia della classificazione per far capire che il "mi piace quindi va bene" e' considerato dignitoso quanto il "l'ho studiato quindi mi piace"!!!

lupino:... ti cito: ------------"riguardo il ragazzino che prende rebirth, usa la funzione random e ottiene qualcosa di bello vorrei dire che quel qualcosa (a mio parere) non e' un'opera d'arte"-------------

quindi il tuo modo di giudicare cosa e' arte dipende (fra l'altro) dal come e' stata prodotta la tal cosa, lo hai affermato, quindi se faccio il famoso basso di rebirth devi in qualche modo intuire se l'ho fatto col random o se l'ho fatto scrivendo prima lo spartito.... cosa che potrai fare , a mio parere, con grande difficolta'

... quindi , come operatore della musica e dell'arte in genere, mi meraviglio di te che non riconosci che il bello puo' anche uscire fuori dal casuale, dal rappezzato, dall'errore, dal recuperato ecc.

l'arte e' gratificazione, non comunicazione, ovvero voglio precisare, la comunicazione non smette mai in questo mondo, i sensi e il cervello lavorano anche mentre dormiamo... riconoscero' quindi come bello (usiamo una parola piu' semplice please), un sapore, un suono, una forma, un colore che, per essere una complessa mescolanza di diversita' ed uguaglianza rispetto a quello che ho percepito in precedenza mi risultera' gradevole a tal punto di voler anche rifruirne ripetutamente

insieme a questa gratificazione poi potranno essere veicolati messaggi e comunicazione... il famoso discorso di martin luther king "i have a dream" letto al cesso mi trasmettera' i suoi significati, ascoltato invece dalla voce di un grande attore, in un teatro, con una musica di sottofondo (che giudico adatta), ed un bello spettacolo di luci e danza... me li trasmettera' lo stesso rendendoli forse piu' penetranti perche' trasmessi da questo "bello" che percepisco insieme al discorso.

naturalmente sto ipotizzando, come esemplificazione, che questo parlato non venga percepito come poesia, il che' lo assurgerebbe anche senza sostegni, al bello e all'artistico

quindi comunicazione c'e' sempre, qualsiasi cosa ascolti o assaggi anche se lo giudico sgradevole, cambia il mio stato psicologico e il mio sistema di valori.. piu' o meno percettibilmente.... sia un pizzico di zucchero che uno di sale ci comunicheranno qualcosa.... a noi decidere cosa sara' gradevole e cosa non lo sara'

attenzione, io ho un modo di vivere il bello molto emozionante e coinvolgente, non essere cosi' semplicistico da scambiare me stesso con questa descrizione della realta' che e' schematica e arida, proprio perche' mi interessa parlare con precisione!!!!

rispetto al giudizio estetico, mi sembra tu ti sia contraddetto, se "in questo senso ognuno e' libero di ergersi a giudice del bello(citazione di lupino)" allora non ci sono regole per dire cos'e' la musica, cos'e' la composizione musicale, cos'e' un compositore e cos'e' un ascoltatore

quindi il pastorello che pensa, il pastorello che non pensa, il letterato e l'illetterato, producono del "bello" se io, come fruitore percepisco la loro comunicazione (musicale, letterale, grafica, verbale, culinaria ecc. ecc.) come bella allora sono "produttori di bello".... e basta!!

quindi io il mio bello lo giudico da me e posso decidere di modificare o meno i miei sistemi di giudizio, senza che questo, ai fini della fruizione sia meglio o peggio

rispetto al vomito....... durante l'era d'oro del punk sputarsi ad un concerto era considerato "bello", ma il problema non e' il fatto in se, il problema e' pensare che il concetto di "bello" , "arte", "cultura", "gratificazione", non possa comprendere mondi che a noi personalmente sembrano sgradevoli e terrificanti!
Poi fermiamo che fa del male agli altri.... ma quello e' un altro discorso....


damiafix invece diventa da stasera il mio idolo.... la sua analisi storica e', per me, esatta........ la frase:
------------------------"In tempi remoti l'arte era una scienza sacra e la musica e la danza un semplice mezzo di trasmissione dei contenuti, attraverso l'uso di una precisa chiave (come avviene per il criptaggio a chiave multipla) che garantiva l'integrità di concetti e l’effetto di precise emozioni."--------------------------------------------- e' per me perfetta

e significa che, quando l'arte trasmette contenuti, allora si puo' FORSE parlare di oggettivita'.... l'arte di per se e' soggettiva, insieme ai modi e le persone che la producono

la cosa poi dell'autore che non sa bene quello che fa e quindi puo' ottenere risultati di comunicazione diversi da quelli che si propone e' giustissima... ci sono canzoni che l'autore riteneva "leggere" e sono diventate rivoluzionarie, canzoni nate di sinistra che sono state suonate ai congressi di an, canti gregoriani che veicolano il "torbido sexy" negli enigma e austerissimi canti dei veda utilizzati dalla gente come sottofondo per farsi le canne e pomiciare


lo voglio ricopiare:


il problema e' pensare che il concetto di "bello" , "arte", "cultura", "gratificazione", non possa comprendere mondi che a noi personalmente sembrano sgradevoli e terrificanti!
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 26. Aprile 2003, 03:41:
 
l,ikwid... continua a sostenere che io la penso come prima

in realta' significa:

likwid se eri daccordo con me prima, continua pure ad esserlo.. ecc. ecc.
 


Posted by lupino (Member # 1368) on 26. Aprile 2003, 05:07:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:

lupino:... ti cito: ------------"riguardo il ragazzino che prende rebirth, usa la funzione random e ottiene qualcosa di bello vorrei dire che quel qualcosa (a mio parere) non e' un'opera d'arte"-------------

quindi il tuo modo di giudicare cosa e' arte dipende (fra l'altro) dal come e' stata prodotta la tal cosa, lo hai affermato, quindi se faccio il famoso basso di rebirth devi in qualche modo intuire se l'ho fatto col random o se l'ho fatto scrivendo prima lo spartito.... cosa che potrai fare , a mio parere, con grande difficolta'

... quindi , come operatore della musica e dell'arte in genere, mi meraviglio di te che non riconosci che il bello puo' anche uscire fuori dal casuale, dal rappezzato, dall'errore, dal recuperato ecc.

innanzitutto
bello = arte e' una equazione che non mi ha mai convinto

poi
rileggiti la citazione
non ho mai detto che qualcosa di random non possa essere bello (guardiamo cosa crea il caos in natura !!)
ma non e' "volontario".... non e' frutto dell'intelletto.... e, quindi, non e' comunicativo
l'arte e' figlia dell'intelletto e non del caos ed e' (sempre a mio parere) COMUNICAZIONE

ho l'impressione che si confonda il bello con l'arte
a volte coincidono.... ma non e' una regola fissa (mi cito anche io "ci sono opere d'arte esteticamente difficili da digerire")

per me c'e' arte se
1) qualcuno ha voglia di comunicare un concetto (almeno per lui) "importante" (un emozione... un sentimento.... un idea rivoluzionaria)
2) usa un mezzo per cercare di diffondere il concetto (mezzo consono alle proprie capacita').... puo' essere una poesia in rima, un brano musicale o una serie di rutti
3) esiste qualcuno che recepisce il messaggio, assorbe il concetto trasmesso e lo trova altrettanto "importante"

a questo proposito cito anche io damiafix (che mi trova daccordissimo su tutta la linea.... e con il quale sembri essere anche tu concorde)
"l'arte era una scienza sacra e la musica e la danza un semplice mezzo di TRASMISSIONE DEI CONTENUTI, attraverso l'uso di una precisa chiave (come avviene per il criptaggio a chiave multipla) che garantiva l'integrità di concetti e l?effetto di precise emozioni"

rileggendo ti puoi accorgere che si parla di arte come di "trasmissione di contenuti" (ovvero di COMUNICAZIONE)
e si parla anche di "chiavi che garantiscono l'integrita' di concetti e l'effetto di precise emozioni" (ovvero di mezzi che cercano di fare in modo che il concetto arrivi a destinazione !!)

ora sarei daccordo, eventualmente, a cercare di capire (una volta che siamo certi della trasmissione) quando un concetto e il mezzo per trasmetterlo possono essere definiti arte e quando no (magari i rutti non sono un mezzo artistico !!!.... oppure magari il desiderio di sgozzare il proprio vicino di casa non e' propriamente un concetto artistico)

detto questo
se vogliamo parlare del bello parliamo del bello
se vogliamo parlare di arte parliamo di arte
ma, per piacere, non confondiamo le due cose

.
.
.

secondo te l'arte e' gratificazione
non sono daccordo
ci sono opere d'arte che risultano tuttaltro che gratificanti (schindler's list e' un capolavoro artistico..... ma io non mi sento affatto gratificato dopo averlo visto.... sono comunque sicuro di aver "ricevuto" una serie di concetti notevoli da quel film e lo "avverto" e lo "sento" artistico)

rispetto al giudizio estetico, mi sembra tu ti sia contraddetto, se "in questo senso ognuno e' libero di ergersi a giudice del bello(citazione di lupino)" allora non ci sono regole per dire cos'e' la musica, cos'e' la composizione musicale, cos'e' un compositore e cos'e' un ascoltatore


ognuno puo' essere giudice del bello
e lo ribadisco
e ribadisco pure che il bello e l'arte non sono la stessa cosa (per cui non mi sono affatto contraddetto)
un artista (un compositore.... un poeta.... un pittore) e' qualcuno che usa una certa chiave di comunicazione (la musica.... la poesia.... i colori) per "trasmettere" un idea o un sentimento

in tutto il discorso che fai parli spesso del bello , dell'esteticamente valido, del piacevole e gratificante
vuol dire che per te l'arte coincide con queste cose
per me no

e, alla luce di questa affermazione la mia frase riguardo il "giudizio sul bello" e' da considerare completamente distaccata dal discorso riguardo l'arte

rispetto al vomito....... durante l'era d'oro del punk sputarsi ad un concerto era considerato "bello", ma il problema non e' il fatto in se, il problema e' pensare che il concetto di "bello" , "arte", "cultura", "gratificazione", non possa comprendere mondi che a noi personalmente sembrano sgradevoli e terrificanti!
Poi fermiamo che fa del male agli altri.... ma quello e' un altro discorso....

ancora una volta mi parli di "bello" , "arte", "cultura", "gratificazione" come se fossero la stessa cosa
per me non lo sono (ammetto pero' un forte legame tra arte e cultura)
comunque... riguardo lo sputarsi addosso.... lo sputo puo' essere arte in quanto e' un'azione volontaria che potrebbe voler trasmettere un messaggio (qualcosa di anarchico tipo "freghiamocene di tutte le regole politiche e sociali" ..... lo sputare addosso a qualcuno e' contro il galateo)

il rimettere "involontariamente" non e' una azione ponderata
accade ed e' figlio del caos
non nasce da nessuan riflessione e quindi non puo' essere arte

se poi qualcuno decide di ficcarsi volontariamente due dita in gola per esprimere un qualcosa allora se ne puo' pure discutere

e riandremmo al discorso che ho fatto prima... ovvero:
"una volta che siamo sicuri che il messaggio venga trasmesso correttamente, quali sono i parametri per i quali possiamo dire che un concetto e' arte o che lo e' il mezzo con il quale lo trasmetto ?"
"e fino a che punto posso scindere le due cose continuando ad ottenere comunque arte ??"


riguardo il discorso sulla democrazia lo considero uno scherzo
se uno studia il cinese lo parla meglio di chi non ha mai passato neanche un minuto su un ideogramma
affermare questa cosa non e' antidemocratico
e cosi' chi studia musica (o pittura o letteratura) lo fa per aumentare i propri tools espressivi
dopo aver studiato avra' qualche cartuccia in piu' ,rispetto a chi non ha studiato, nel tentare di creare un'opera d'arte
questo va al di la' dei diritti civili ed umani
e' un dato di fatto
.
.
.

anche questa era una distinzione che tenevo a fare


 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 26. Aprile 2003, 10:45:
 

ribatto solo questa sennò faccio notte

non ho mai detto che qualcosa di random non possa essere bello (guardiamo cosa crea il caos in natura !!)
ma non e' "volontario".... non e' frutto dell'intelletto.... e, quindi, non e' comunicativo
l'arte e' figlia dell'intelletto e non del caos ed e' (sempre a mio parere) COMUNICAZIONE

ok su arte = comunicazione
sul resto pesantmente in disaccordo!
meno male che hai tirato tu in ballo la teoria del caos!
quindi l'arte non ne sarebbe figlia?
eppure c'è parecchia produzione artistica che ti smentisce!
ciò che continuo a contestare è questo rigido classificare
in questo caso, cosa è volontario-involontario; comunicativo-non comunicativo
nella realtà concreta non c'è nulla di così schematicamente suddiviso
ci sono tante, piccole, impercettibili sfumature che rischiano di essere schiacciate da questi incasellamenti!
la vita quotidiana è fatta anche di piccoli gesti, di tic, di smorfie, non perfettamente consapevoli, ma che parlano di noi (comunicano)!
il basso di rebirth è prodotto si randomicamente
ma la "volontarietà" scatta quando esso viene inserito intenzionalemtnte in una canzone
poteva essere benissimo abbandonato a sè stesso ...
il tuo paragone col vomito mi ha lasciato di stucco!
un pisciatoio cos'è? .. nulla .. un cesso appunto..
poi arriva duchamp, lo trova per caso (ready-made), lo sposta in una galleria d'arte
.... è tutto assume magicamente un altro significato

aggiungo che scartando a priori ciò che non era stato originariamente 'calcolato'
ci si preclude (inspiegabilmente) da soli la strada della scoperta (e a volte anche dell'innovazione)
di ciò che appunto non era stato pensato, calcolato,
ma che ora è lì e reclama un suo spazio
sta sempre a te decidere ((per questo siamo liberi)):
si, mi piace
no, cestino

----------> bye

 


Posted by twalker (Member # 599) on 26. Aprile 2003, 11:05:
 
questa valanga di considerazioni le possiamo riferire ad altri compi artistici?

Mi vengono in mente alcune domande....

E' possibile dipingere senza saper tracciare una linea retta?

E' possibile creare una coreografia senza conoscere un passo di danza?

E' possibile girare un film/cortometraggio senza conoscere il montaggio?

E' possibile fare un mix solamente girando pomelli a caso in studio?


Molto probabilmente qualcuno dirà di si e qualcuno dirà di no, altri diranno che è possibile ma i risultati saranno poveri (io).

Però vorrei fare una considerazione pratica, rivolta alla quotidianità in cui molti di noi, me compreso, lavorando con la musica, come musicisti arrangiatori fonici etc. ci imbattiamo frequentemente.
La conoscenza non solo è importante ma fondamentale, ci può distinguere, ci può permettere di affrontare le situazioni più difficili con tranquillità e tante volte ci salva dalla decable. Gli esempi si sprecherebbero........

In questo bellissimo forum il 90% dei post sono RICHIESTE DI INFORMAZIONI, cioè bisogno di conoscenza.

Non vorrei che questo interessante post insinuasse il dogma che non è utile conoscere, che basta la fantasia etc..
In questo senso credo che chi ha più esperienza debba essere da esempio/sprone per chi è alle prime armi, a meno che ritenga che ciò che ha imparato non gli serva a niente.....


 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 26. Aprile 2003, 11:56:
 
per lupino.... e' gratificazione anche schindler list... ovvero, tu, per un tuo atteggiamento culturale trovi giusto, bello, buono e piacevole essere informato su fatti anche tragici, e pensi che tutto cio' ti arricchisca

diciamo che ti piace

diciamo che ti va

diciamo che sei propenso

se poi gratificazione non e' esattissimo (anche se penso che lo sia) intendiamoci su un altro termine, basta che passi il concetto


studiare il cinese ha applicazioni funzionali, il bello , la gratificazione e l'arte possono anche non entrarci

per twalker:

lungi da me teorizzare che "non si deve" studiare e imparare.... ma, sia che uno giri i pomelli a caso, sia che li giri dopo anni di studio, conta il momento della fruizione.. se mi piace bene, se non mi piace ... smetto di ascoltare, guardare, toccare, assaporare ecc..... e poi non e' possibile sapere se quella nota o quella scena di film sono nate a caso o per perizia, a meno di non saper leggere il pensiero

giro il telecomando, esco dal cinema ecc.


riguardo a cubase.it.... e' infatti un forum tecnico, non e' detto che chi riesce a risolvere i suoi problemi con computer e schede madri poi faccia opere che altri gradiscono di piu'

 


Posted by lupino (Member # 1368) on 26. Aprile 2003, 12:15:
 
quote:
Originally posted by Likwid:

il basso di rebirth è prodotto si randomicamente
ma la "volontarietà" scatta quando esso viene inserito intenzionalemtnte in una canzone
poteva essere benissimo abbandonato a sè stesso ...

stai dicendo quindi che il basso randomico da solo non e' arte ?
lo si deve 'intenzionalmente' (parole tue) inserire in una canzone ??
se stai dicendo questo ti avevo preceduto ("il basso randomico ha senso (sempre a mio parere) se stimola la mente di chi usa rebirth per scriverci sopra qualcosa di 'volontario' ..... da solo non ha senso")
c'e' una forte analogia tra la tua frase e la mia

...... se non stavi dicendo questo allora sono io che non capisco ......


il tuo paragone col vomito mi ha lasciato di stucco!
un pisciatoio cos'è? .. nulla .. un cesso appunto..
poi arriva duchamp, lo trova per caso (ready-made), lo sposta in una galleria d'arte
.... è tutto assume magicamente un altro significato

prendere un pisciatoio e metterlo "intenzionalmente" in una galleria puo' tranquillamente essere arte
e' una azione volontaria che serve ad esprimere un concetto (a lanciare un messaggio..... a tentare una comunicazione)
l'artista che ha composto quest'opera secondo te ha voluto dire qualcosa ??
......secondo me si......
(naturalmente non so cosa poiche' dovrei conoscere le sue opere e un minimo del suo pensiero..... perche' lui ha deciso di usare un mezzo di comunicazione lontanissimo da quelli di massa e da quelli che normalmente uso io)

il collassare del mio esempio non e' volontario
ti senti male e collassi
tutto qui (niente di volontario.... niente di comunicativo)
.... dove sta l'arte in questo caso ?? .... mi piacerebbe saperlo ....


insomma
io ho detto chiaramente che cosa e' arte
e' innanzitutto comunicazone (definizione riduttiva, ma non voglio ripetermi.... sono stato esauriente negli ultimi 2 messaggi)
si puo' essere daccordo oppure no

qualcuno mi ha ribattuto che non lo e' (dandomi alcune motivazioni)
ma almeno yaso una sua idea me l'ha data (arte e' bello, gratificante, piacevole)
non la condivido (e ho motivato il perche') ma almeno conosco il suo punto di vista

non ho capito cosa sia per te arte
mi dai degli input limitati

(l'arte non e' comunicazione ..... l'arte puo' essere figlia del caos ..... poi pero' dici pure che un basso randomico non e' arte se lo si abbandona a se stesso ovvero se non lo si usa 'volontariamente' in un contesto...)

sono sicuro che una idea "compatta" di arte ce l'hai
ma da queste poche frasi non esce fuori nulla (tranne qualche contraddizioncina)

quest'ultima frase non vuole essere una provocazione
ti sto solo avvertendo che una dichiarazione un po' piu' completa potrebbe essere d'aiuto

 


Posted by lupino (Member # 1368) on 26. Aprile 2003, 12:39:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
per lupino.... e' gratificazione anche schindler list... ovvero, tu, per un tuo atteggiamento culturale trovi giusto, bello, buono e piacevole essere informato su fatti anche tragici, e pensi che tutto cio' ti arricchisca

il giusto, il bello il buono
etica ed estetica, ma non necessariamente arte

per quanto mi riguarda schindler's list non mi ha assolutamente gratificato
ma e' vero che mi ha arricchito (perche' mi ha COMUNICATO parecchio)

mi trovi quindi daccordissimo riguardo al concetto di arte = arricchimento
per il resto io la vivo diversamente

se poi gratificazione non e' esattissimo (anche se penso che lo sia) intendiamoci su un altro termine, basta che passi il concetto

va benissimo "arricchimento"

ma siamo da capo (io penso di arricchirmi perche' ho ricevuto un messaggio .... tu perche' sei venuto a contatto con qualcosa di bello)
la differenza d'intenzioni sta a priori..... anche se si puo' raggiungere un risultato per certi versi simile


studiare il cinese ha applicazioni funzionali, il bello , la gratificazione e l'arte possono anche non entrarci

sono daccordo che il cinese abbia applicazioni funzionali
ma siccome per me l'arte e' comunicazione e' anche funzionale
per me lo studiare il cinese puo' avere anche una valenza (in potenzialita') artistica
anche perche' il cinese e' un linguaggio come la musica e come la pittura

ma questo (ancora una volta) perche' per me l'arte ha un significato differente dal tuo


per twalker:

lungi da me teorizzare che "non si deve" studiare e imparare.... ma, sia che uno giri i pomelli a caso, sia che li giri dopo anni di studio, conta il momento della fruizione..

e anche in questo mi trovi in disaccordo (non dico che sia errato in assoluto... dico che e' errato per il mio modo di vedere le cose)
dici che l'unico momento che conta e' la fruizione
io non riesco a vedere il momento del concepimento di un'opera d'arte staccato dal momento della fruizione
per me e' tutto un flusso
e si studia per "migliorare" l'atto del creare
e si studia per migliorare" l'atto del fruire (se non altro per essere piu' consapevoli..... per te magari non e' importante o necessario... ma per me lo e')


comunque e' una questione di punti di vista
nessuno, a quanto pare, ha dato una definizione che trovi concordi tutti e quindi non si puo' far altro che rimanere ancorati ad un'opinione personale
 


Posted by twalker (Member # 599) on 26. Aprile 2003, 13:37:
 
caro yaso permettimi di cogliere una contraddizione notevole tra quello che esprimi in questo topic e quello che rappresenti in questo forum.

Sei un personaggio che non lesina aiuti a tutti, dispensi consigli e sveli trucchi con grande costanza, hai una conoscenza tecnica avanzata e ne fai giustamente gran sfoggio.

Ma scrivi che "sia che uno giri i pomelli a caso, sia che li giri dopo anni di studio, conta il momento della fruizione..".

Non pensi che sapere quali pomelli girare, e come, non ti porti a dei risultati migliori?

Da quello che scrivi sembra di no, in tal caso questo vanificherebbe la tua professionalità.

Cosa hai imparato a fare tante cose se poi non ci sarebbe differenza tra te e uno che "gira i pomelli a caso"?

 


Posted by Likwid (Member # 1704) on 26. Aprile 2003, 14:41:
 

lupin su cos'è l'arte ho iniziato il mio reply, molto sinteticamante (e forse sbrigativamente) con ...
"ok su arte = comunicazione"
poi si pò arricchire con pagine e pagine di post ...

è chiaro che può essere figlia del caos
un basso prodotto randomicamente cos'è?
ma questo da solo non basta .. quindi ..
mi sembra di essere stato chiaro
probabilmente stiamo dicendo la stessa cosa in maniera diversa...
un basso randomico da solo non è arte!
anzi .. si può dire che non esiste finchè qualcuno non l'ascolta!!!
ed ecco che scatta l'intenzione e la volonta umana
e l'arte si serve del caos
così come un pisciatoio .. da solo .. non è arte
quindi credo che il mio esempio era calzante
cas'ha voluto dire Duchamp??
sono stati spesi fiumi d'inchiostro per questo!
...l'insegnamento + grande che ne traggo io è...
decontestualizzazione
pensa a ciò che ha significato questo semplice concetto nell'attuale pratica del campionamento

quindi rileggendo ... non riesco a vedere "contraddizioncine" nel mio discorso

quante volte inizi una canzone non sapendo effettivamente dove vuoi arrivare?
qui insisto io (ed è su questo che voglio un tuo parere)
è tutto frutto di un calcolo perfetto?
o c'è un elemento aleatorio .. sfuggevole, che dobbiamo comunque tenere in considerazione?
2° me si
e quindi non si può scartare a priori ciò che non era stato originariamente 'calcolato'... perchè come ho già detto ..
ci si preclude da soli la strada della scoperta ..
non si può avere la pretesa di avere tutto sotto controllo!
e va bene così ...


 


Posted by lupino (Member # 1368) on 26. Aprile 2003, 15:23:
 
quello che voglio dire io e' che, nel momento in cui l'artista osserva il risultato di una casualita' e decide di utilizzarlo all'interno di una sua opera, quel fenomeno non e' piu' "facente parte del caos"
c'e' una volonta' (umana) che decide di dargli un senso che va al di la' del "casuale"

forse allora sta qui la differenza tra i nostri pensieri
tu, credo di interpretare, continui a considerarlo caos..... io non piu'

comunque se questa e' la decontestualizzazione di cui parli, io sono daccordo

e puo' pure uscire fuori un'opera d'arte (anche se alla fine non lo decide l'artista se e' un opera d'arte o no..... lo decide il fatto che il messaggio da trasmettere arrivi alla sorgente)

non e' invece arte (ma e' sempre un parere personale) il dire adesso faccio fare un giro di basso casuale a rebirth e poi lo uso per veicolare un concetto

a priori non si puo' sapere se quello che uscira' e' attinente al "modo di sentire" dell'artista (attinenza sia rispetto l'artista, ma anche rispetto a chi deve fruire dell'opera) e se e' adatto alla veicolazione di cui parlo (mi spiace se lo trovate sbagliato, ma io parlo sempre di arte in relazione ad una comunicazione, al trasporto di un concetto.... non sono in grado di vedere la cosa in maniera differente)

insomma non si puo' dire "sono sicuro che quello che sta per dare in output rebirth sara' perfetto per il concetto che voglio trasmettere"

a meno che uno non sia dotato di poteri paranormali !!

rimane il fatto che lo studio (da autodidatta e/o da allievo) aumenta le "possibilita' " creative
non ho mai detto che "solo chi ha studiato puo' fare arte" (ricordi il pastorello ?)
ma ho detto che uno che ha studiato ha "maggiori possibilita' trasmissive" rispetto a chi non lo ha

(se imparo a scrivere poesie in cinese c'e'piu' di un miliardo di persone nel mondo alle quali puo' arrivare il mio concetto)

anche su questa cosa si puo' essere daccordo o no
e' un'opinione come quelle di tutti

 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 26. Aprile 2003, 16:27:
 
per twalker:

in effetti e' cosi'.... se uno che ha meno professionalita' di me fa una cosa che lui, io, altri gradiscono di piu' di quello che faccio io, non posso portare certificati e curricula per ribaltare la situazione..

c'e' molta gente piu' "competente" di me che fa musica (per me) piu' brutta della mia e viceversa

ognuno non puo' che continuare a combattere la sua "battaglia" con i mezzi che ha, non posso essere ne' piu' spontaneo ne' piu' acculturato di quello che sono, sono me stesso e basta, quindi ho esperienza e conoscenze, ma non posso evitare di dare dignita' anche chi produca o fruisca in modo differente rispetto a come faccio io.

anche tra le risposte che do e' molto facile capire che ci sono cose tecniche che considero importanti ed altre no, posso difendere il mac fino alla morte, ma penso che da 250 euro in poi le schede audio vadano tutte bene,,, quindi sono "personale" pure li'!!!

se poi stai ancora piu' attento io le discussioni piu' grandi le faccio per "smontare gli standards" : il miglior piano e' quello campionato meglio, la miglior registrazione e' quella a 96.000 hertz, le migliori casse sono le piu' nuove ecc.

e quindi mi va di smontare lo standard che dietro alla creazione e alla fruizione del bello ci debba per forza essere la comprensione di un concetto e l'entrata in certi stilemi "culturali"..... perche' mi fa paura e lo hanno fatto anche i "regimi"

a me tutto cio' sembra coerente....

sono convinto che quelli che comprano i miei dischi sappiano pochissimo di come e perche' li faccio (=facciamo).... e, se vogliamo, non sono nemmeno cavoli loro... anzi, interviste e descrizioni fanno parte del gioco e rivelano tutto sommato ben poco!!

trattasi di musica POPolare....

(per vari motivi mi interessa INFINITAMENTE di piu' essere accurato e descrittivo sul mondo che descrivo nelle mie canzoni..... il timbro del basso e' un po' meno interessante come argomento di conversazione...)
 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 26. Aprile 2003, 21:16:
 
non riesco a capire che differenza c'è tra schiacciare la funzione random del basso di rebirth e schiacciare a caso delle note su di una tastiera. il mio merito è quello di aver intenzionalmente prodotto quell'effetto o quel mood. se è il caso a decidere, allora un "BRAVISSIMO" al caso.
 
Posted by daphne (Member # 1506) on 26. Aprile 2003, 21:39:
 
l'artista si riserva la possibilità di decidere cosa fare e se lui si ritiene un'artista,lo sarà anche dopo aver messo un basso randomico o aver messo un rondò o una passacaglia...

chi può dirgli che non è artista?
uno può dirglielo,un'altro ancora può anche dirgli di no,un'altro di no,ma lui è convinto di essere un'artista..

e che gli vuoi dire???

artista è chi artista si sente...
poi non bisogna confondere tra artista e bravo artigiano

che so,quando vedo un quadro con un ritratto non dico "artista" ma bravo disegnatore...

ma sei lui mentre lo faceva si credeva artista meglio per lui,io certo non posso negargli questa sua convinzione

ovvero,se uno vomita e io lo guardo artisticamente sono un'artista perchè se per puro caso ho una macchina fotogf e immortalo la visione ho fatto un'opera d'arte

poi se piace o non piace non me ne rega niente,perchè io fatto arte.
 


Posted by lupino (Member # 1368) on 26. Aprile 2003, 22:49:
 
quote:
Originally posted by daphne:
chi può dirgli che non è artista?

glielo possono dire tutti coloro che non lo ritengono artista.... e hanno tanto ragione quanta ne ha il tizio che si ritiene un'artista (tanto, da quanto affermi, vale solo il punto di vista personale....)
daphne qui , credo, si sta tentando di dare una definizione che sia universale (cosa forse impossibile) e non soggettiva


artista è chi artista si sente...

insomma basta sentirsi qualcosa per esserlo ?
io penso di no
altrimenti ognuno di noi puo' cominciare a volare fuori dalla finestra (basta sentirsi gabbiano)
il sentirsi e' una cosa
l'essere e' un altra
il confondere le due cose viene chiamato (in ambiente psichiatrico) schizofrenia (senza offesa.... non credo che tu sia schizofrenico )


ovvero,se uno vomita e io lo guardo artisticamente sono un'artista perchè se per puro caso ho una macchina fotogf e immortalo la visione ho fatto un'opera d'arte

su questo potrei pure essere daccordo
se solo sapessi cosa intendi con "guardare artisticamente"
cosa lo differenzia dal "guardare normalmente" ?
ci sara' una definizione per questa cosa

ovvero quando tu dici "io mi sento artista" cosa intendi ??
cos'e' un artista per te ?
perche', se non c'e' definizione, la frase e' uguale a dire "io mi sento un pinzullacchero"
cioe' non significa nulla




 
Posted by mcsonaly (Member # 2040) on 26. Aprile 2003, 23:35:
 
Provate a riflettere su questo:
***Suonatore "ignorante" la teoria musicale***, appoggia le dita a caso su un piano e fa un susseguirsi di note a caso che, vuoi per una cosa o l'altra, piacciono a chi le ascolta. Domanda? Ma come hai sviluppato armonie così complesse? Risposta: boh!
Poi arriva un jazzista armonicamente strapreparato e dice: Belle queste risoluzioni armoniche e da il nome ad ogni accordo suonato a caso! (ponendo per assurdo che non si accorga dell'incapacità dell'esecutore).
Che vuol dire?
Che oramai i concetti di armonia sono talmente sviluppati che qualsiasi nota si metta sotto un qualsiasi accordo sarà comunque corretta, anche se magari con un nome assurdo (tipo A#maj7sus4 con 13a risolvente.
Quindi arrivato in fondo allo studio ti accorgi che per comporre, alla fine devi ricominciare da capo, ossia avere delle idee e dei sentimenti da esprimere.
E' questo quello che conta.
Poi si può discutere se uno che non sa una mazza di musica possa riuscirci o meno.
Però ho visto molti musicisti scarsi produrre qualcosa di semplice ma efficace e TROPPI "manici" dello strumento piantare una quantità di note che rendevano il tutto una vaccata, solo per far vedere che loro sapevano.
Come al solito la soluzione sta nel mezzo, secondo il mio modestissimo parere.
Ovvero per fare musica bisogna avere qualcosa da dire, ma bisogna mettersi in grado di dirlo senza troppa fatica studiando.
Sono perfettamente daccordo con Yaso che se uno butta a caso delle note e queste piacciono, allora ha fatto musica che piace.
Il più è vedere quanto uno riesce ad andare avanti a fare musica che piace in quel modo.

Non buttate troppa ****a addosso al pop (ramazzotti, 883) perchè comunque riuscire a fare qualcosa che colpisce un sacco di persone non è da tutti. Provate, e poi mi direte!
 


Posted by Chengo (Member # 33) on 26. Aprile 2003, 23:37:
 
quote:
Originally posted by daphne:
l'artista si riserva la possibilità di decidere cosa fare e se lui si ritiene un'artista,lo sarà anche dopo aver messo un basso randomico o aver messo un rondò o una passacaglia...

In questo questo caso l'artista si chiama rebirth e l'altro in realta' è un EDITORE

chi può dirgli che non è artista?
uno può dirglielo,un'altro ancora può anche dirgli di no,un'altro di no,ma lui è convinto di essere un'artista..

Ah allora abbiamo risolto il problema..se è convinto lui..
Tanta gente è convinta di essere Giulio Cesare o Napoleone o Dio...si chiamano paranoici..o schizofrenici

Curiosa la tua teorizzazione in base alla quale si accede alla qualifica di artista attraverso auto-proclamazione...
Io allora ,quasi quasi mi proclamo Genio o Messia...
Chi mi puo' a venire a dire il contrario?

e che gli vuoi dire???

io gli direi :"...prendi la pillolina su..da bravo!"
artista è chi artista si sente...
Questa mi ricorda "Stupido è chi lo stupido fa" Sfortunatamente per molti..(e fortunatamente per me) esiste la realta' oggettiva dell'opera d'arte...
Ben collocata nel tempo e nello spazio...
O c'è o non c'è..."dichiarare" opere o artisti si chiama MITOMANIA.
poi non bisogna confondere tra artista e bravo artigiano
E perchè?....analizza le due parole..sia etimologicamente che semanticamente...e ti accorgerai che hai detto ua cosa inesatta!

che so,quando vedo un quadro con un ritratto non dico "artista" ma bravo disegnatore...
[B]
Allora se io sento un pezzo fatto con loops e rebirth che devo dire?
Non artista ma SPIPPOLATORE???
(chi era un po' chiuso? )
[B]ma sei lui mentre lo faceva si credeva artista meglio per lui,io certo non posso negargli questa sua convinzione [\B]
In molti casi gli faresti un favore..Magari indicandogli l'ufficio collocamento! ( scherzo! )
[B]ovvero,se uno vomita e io lo guardo artisticamente sono un'artista perchè se per puro caso ho una macchina fotogf e immortalo la visione ho fatto un'opera d'arte

A parte il fatto che se cambiamo l'esempio con qualcosa di meno ributtante siamo ancora lontani anni luce dalla nascita di un opera d'arte...Non è che basta "artisticamente" guardare..o pensare o mangiare una cosa che questa assume una valenza o una connotazione artistica.
poi se piace o non piace non me ne rega niente,perchè io fatto arte.
ah se l'hai deciso tu

......E io che credevo che un processo creativo fosse qualcosa di piu' che premere un bottone o girare un pomello.

La nascita di un opera d'arte rappresenta quasi sempre un "parto doloroso" una messa a nudo della propria coscienza di artista (semmai se ne disponga)...di un travaglio che nei casi piu' famosi porta alla "sofferenza" anche fisica nonchè spirituale...molti ARTISTI veramente dotati di genio e di talento sono rimasti schiacciati dal peso della loro sensibilita'...e mai a nessuno di loro..nemmeno ai piu' grandi è stato riconosciuto il "patentino" di artista in base ad un AUTOCERTIFICAZIONE.

Con questo penso di aver reso la mia idea dell'artista...
Quella di cui parli tu (per me) è un altra roba...


Peace

 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 26. Aprile 2003, 23:42:
 
se uno non decide per se se e' artista o meno.... chi lo decide?
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 26. Aprile 2003, 23:55:
 
Tu puoi anche deciderlo..ma non è che autmaticamente lo diventi.
Se un insieme di fruitori ti riconoscera' come tale allora lo sarai (indipendentemente dal fatto che lo avevi deciso)
Io sono per l'"artista suo malgrado"
L'arte (secondo me) rappresenta per l'artista una necessita' un qualcosa di cui la sua natura non puo' fare a meno..non è un qualcosa pianificato a tavolino o deciso una bella mattina che uno non ha voglia di andare in ufficio.
Peace

 
Posted by mcsonaly (Member # 2040) on 27. Aprile 2003, 00:03:
 
Secondo me l'artista è uno che crea qualcosa all'interno di una forma d'arte dove è richiesto oltre alla tecnica l'estro.
Quindi che crea qualcosa che vada dalla musica alla poesia al disegno ecc.
Un'elettricista (senza offesa per nessuno) ha
la tecnica, ma non crea niente di nuovo, un artista ha (o almeno dovrebbe) la tecnica e in più crea qualcosa dal nulla, che poi può piacere o meno.
Questo è un artista per me.
 
Posted by mcsonaly (Member # 2040) on 27. Aprile 2003, 00:10:
 
Bè, che poi dovrebbe avere una certa continuità, se non basterebbe comporre un qualcosa una tantum e considerarsi da quel momento un artista.
Anche se nel momento stesso tale andrebbe considerato.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 27. Aprile 2003, 00:12:
 
... praticamente hai ricominciato daccapo... complimenti!!

 
Posted by gio (Member # 829) on 27. Aprile 2003, 00:12:
 
dai, basta far teorie! a lavorare! a comporre! a spippolare! banda di artisti!!
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 27. Aprile 2003, 00:14:
 
Ops...chiedo scusa a daphne per aver replicato al suo post con quasi le medesime argomentazioni di lupino...ma ero disconnesso dalla rete e non avevo la pagina aggiornata con il suo reply..
Ci tenevo a precisarlo per evitare di considerare questo reply una "sottolineatura" di quello detto precedentemente da lupino..sarebbe antipatico nei confronti di daphne la cui opinione (anche quando come in questo non condivisa) è rispettata da me al pari di ognuno in questo forum.

Bye
 
Posted by Chengo (Member # 33) on 27. Aprile 2003, 00:23:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
... praticamente hai ricominciato daccapo... complimenti!!

hahahaha
...miglior finale non c'era....Un po come nei films piu' belli...che finiscono con l'inizio...o nelle composizioni musicali...circolari

.seguiro' il consiglio di gio..

Peace
 


Posted by mcsonaly (Member # 2040) on 27. Aprile 2003, 00:24:
 
Più che altro cercavo di rimanere in tema e non divagare...
Gio ha ragione, basta pippe mentali, buttiamo l'energia nella creazione!!!
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 27. Aprile 2003, 00:56:
 
nasce prima l'uovo o la gallina?
e il sesso degli angeli?

(posso rispondere ad entrambi i quesiti......)


 


Posted by lupino (Member # 1368) on 27. Aprile 2003, 02:10:
 
nasce prima il pulcino

riguardo al sesso degli angeli non lo so
mai fatto sesso con uno di loro (neanche mai fatta la pipi' insieme !!)


 


Posted by spacedementia (Member # 1978) on 27. Aprile 2003, 04:13:
 
anche non volendo o non volendone sapere, tutti quanti seguono delle regole nel momento in cui fanno musica. farlo consapevolmente, farlo inconsapevolmente, questo è il dilemma.



 


Posted by profano (Member # 983) on 27. Aprile 2003, 11:17:
 
ok, aspettatemi qui...vado a prendere i taralucci col vino!
 
Posted by daphne (Member # 1506) on 27. Aprile 2003, 13:21:
 
credo che non si possa dare un significato alla parola arte perchè mi parrebbe di regredirla a mero "concetto"

non si può spiegare a parole,cmq è una "cosa" che si sente
è un'"attitudine",come dice il varvez

l'artista crea per gli altri e soprattutto per se una "cosa" che dà piacere,indipendentemente dal mezzo e dalla sofferenza insita


quindi io posso dopo 30 anni di meditazione sull'universo,scrivere 3 parole bellissime in rima,oppure senza nemmeno pensarci disegnare un pallino fucsia su un culo di una scimmia solo perchè la mia attitudine di artista mi ha fatto godere di quella"cosa"


non che voglia avere ragione,ma per me arte non ha concetto,è qualcosa che è dappertutto,per chi la voglia cogliere.


che so , è come dio,è come l'amore o queste cose qua


regredirla a concetto mi deprime


e cmq le vostre argomentazioni sono chiare e sicuramente stimabili,mapurtroppo non la penso così...


l'uovo ènato in contemporanea con la gallina

e gli angeli sono come amanda lear
 




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