vai a quella davanti alla stazione sotto il portico
simon: spero tu non parli per esperienza diretta!
ad ogni modo... messaggino rivolto ai bolognesi: l'edicola di idice è aperta 24 ore su 24... il tizio, che oramai conosco, è disposto a far arrivare tutte le copie che vogliamo di Future Music, Computer Music e via dicendo... a patto ovviamente di venderle! fra l'altro a richiesta le tiene anche da parte per diverso tempo
a idice ci capito perche' ci abitano dei miei amici e perche', per andarci, passo davanti a casa di biagio antonacci e a quella di cristina d'avena (really).. e questo mi vale come pellegrinaggio per andare nel regno dei cieli
(da quando vado con una certa frequenza su internet non compro piu' riviste.. so gia' tutto un mese prima che le stampino)
quote:
Originally posted by yasodanandana:
a idice ci capito perche' ci abitano dei miei amici e perche', per andarci, passo davanti a casa di biagio antonacci e a quella di cristina d'avena (really)..
svelato il mistero... ecco chi ha preso future music: cristina d'avena!
prepariamoci al remix di "david gnomo amico mio"...
allora non capisco ..... mi sa che non trovo il nesso
chiaramente stiamo azzardando giudizi su una persona che abbiamo visto una volta..
ma e' interessante confrontare il suo comportamento con le sue gentili canzonettine per i bimbi buoni
ovvero, magari marilyn manson e' un grande amicone, vuol bene a tutti e fa volontariato
il porsi esteriormente di un artista può anche essere problema di marketing... di targeting per la precisione (= a quale segmento del mercato mi voglio rivolgere?)...
questo ovviamente si fa via via più marcato man mano che l'opera artistica cede il passo alla pura operazione commerciale... ergo non colpisce indistintamente ogni artista...
paola e chiara ce l'hanno menata per anni nelle loro canzoni con il fascino della folk irlandese... poi nel momento in cui la latino-americana ha iniziato a tirare forse di più si sono messe a cantare "vamos a bailar" (canzone che potete sentire in ogni pub di dublino del resto)...
oppure marilyn manson che esprime tutto il suo disgusto per la società e poi si inserisce nel sociale facendo volontariato...
quando l'artista smette di porsi come tale e diventa puro commercio allora c'è bisogno di un messaggio semplice, efficace e privo di contraddizioni... e soprattutto di un modello (direttamente come personaggio o come valori) nel quale il fruitore medio possa identificarsi...
tutto questo per dire che, con tanto ciarpame in mezzo, di rado da un'opera capiamo le emozioni e le esperienze dell'artista...
poi ovviamente ci sono mille sfumature tra un estremo e l'altro... e soprattutto ci sono anche casi dove la commercialità dell'artista è servita poi a diffondere opere splendide...
cmq... miii che brainstorming stiamo facendo... siamo arrivati a questo punto partendo dall'edicola di idice... uno stream of consciousness da fare un baffio a joyce (tanto per stare in tema irlandese)
io ci metterei MAI al posto di DI RADO.. ma va bene uguaglio
il mio "di rado" è un barlume di idealismo rimasto...
mi limito a parlare della scena hard rock/heavy metal perchè è da quella che provengo e bazzicandola da anni la conosco meglio... forse il resto non è diverso comunque... ditemelo voi...
ad ogni modo... nel 1993 andai a vedere i manowar... avevo 15 anni... concerto esaltante...
li ho rivisti lo scorso inverno... quasi 10 anni dopo... se non mi ci avesse trascinato la ragazza non ci sarei andato...
e purtroppo non me lo sono goduto affatto... perchè sono "invecchiato" io... semmai è stato il fatto che tra una canzone e l'altra hanno ripetuto le stesse identiche frasi di 10 anni prima e non solo nelle canzoni... ma anche nel parlare con il pubblico... identiche...
certo, i manowar sono dei discreti dinosauri... quindi non dovrebbe stupire tutto ciò... che uno in 10 anni scriva canzoni identiche puà anche starci... ma che reciti sul palco un copione... dopo che tanto si parla di attitudine "live" e cose simili... proprio non mi va giù... specie quando sono gli stessi che accusano a priori di "freddezza" qualsiasi cosa esca da un pc/mac...
ovveroi la scelta di recitare il copione e' opinabile a livello di gusto, ma rimane sempre pressoche impossibile capire l'onesta' o la sincerita' di chi lo fa
io sono portato a credere che uno, per avere un po' di seguito, una qualche percentuale di sincerita' la deve avere
magari e' sincero nel volere fortemente i soldi del pubblico, ma ho l'impressione che un impiegato o uno svogliato , sul palco di woodstock, prendono i fischi anche se sono tecnicamente preparatissimi e sostenuti da una promozione sconvolgente
io ho avuto la sfortuna di conoscere la contessa Cristina Fiocchi d'Avena, prima al liceo (nella mia scuola c'era sua sorella) poi col mio lavoro e posso dire, rischiando la querela, che è una delle poersone più odiose sulla faccia della terra. MI ricordo le litigate che faceva col preside del liceo perchè pretendeva che sua sorella prendesse sempre voti altissimi. Non si quante volte gli ho sentito gridare con tono acido, da strega: "Lei non sa chi sono io"....