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Posted by Ranieri Senni (Member # 978) on 27. Luglio 2003, 12:55:
 
Qualche mese fà lanciai da qui una provocazione sostenendo che i dischi non costavano poi così tanto. Infatti facendo ancora oggi un confronto con quanto è aumentato tutto il resto il disco rimane quello che ha avuto il rincaro inferiore rispetto al caffè al bar, alla pizza, ai ristoranti (sopratutto), ecc.
Diverso è il discorso se si prova a fare un rapporto qualità prezzo tra i dischi di oggi e quelli di ieri. Qui si potrebbe innescare un vespaio di polemiche in quanto rientriamo in una valutazione dove non c'è niente di oggettivo, ma cambia a seconda di chi la valutazione la fà.
Però di oggettivo posso dire che alla fine dei '70 e primi '80 quando usciva un best seller veniva quasi sempre ascoltato e apprezzato per intero (o quasi). C'erano 8/9 pezzi e il disco si comprava per ascoltare 6 o 7 o 8 pezzi. Oggi assistiamo a uscite di album del quale solo un pezzo è poi quello che si ascolta, gli altri nisba.
Allora vengo al dunque.
Se vent'anni fà spendere 15.000 lire per 8 pezzi poteva avere senso oggi spendere 22 euro (anche se in rapporto all'aumento del costo della vita è più o meno simile) per un brano o due diventa molto meno stimolante.
ABOLIAMO I DISCHI
e che i produttori o gli artisti facciano nel loro sito un pagina per il download (anche in formato aiff per chi ha ADSL veloci è vuole la qualità) dei propri brani.
In questo modo potrebbe anche scomparire l'idea di album, nel senso che l'artista potrebbe fare il nuovo pezzo ogni due mesi e metterlo nel sito. Così a rotazione.
E' evidente che questo non potrebbe avvenire gratis, ma chi standosene a casa o in ufficio, non spenderebbe 1 € per scaricarsi "il pezzo che gli fà impazzire"?
E in questo modo si potrebbe comprare musica da più artisti diversi e metterseli in CD, dove tenere in copertina le e-mail di "licenza di avvenuto regolare acquisto".
Questo potrebbe essere un servizio offerto anche da i negozi di dischi. Ovvero l'ordine di compilatione su misura. Ovviamente tutto legale.
Sappiamo che tutto ciò già avviene, ma per colpa di interessi (non si sà poi più di chi) regolarizzarla non è possibile.
Le case discografiche che in questo modo potrebbero gestire i siti degli artisti, fare la promozione e continuare a avere gli stessi diritti e doveri di ora, potrebbero trarne un salvagente.
Se l'alternativa è lo status quo con tutto l'illegale che domina o, volendo fare i bravi, l'andare nel negozio per comprare il cd che: non-c'è-te-ma-se-vuoi-te-lo-ordino-passa-la-settimana-prossima, non funziona più. La settimana prossima mi piace un altro pezzo e quello non lo voglio più. Se poi tutto ciò mi costa 22 euri allora vado in pizzeria. La qualità sarà pure scaduta ma almeno me la danno subito (la pizza).

 
Posted by acromion (Member # 1881) on 27. Luglio 2003, 13:08:
 
bah...io ritengo che nn sia così indispensabile comprare dischi...m spiego...

io compro vinili...mica tutti...gli album dei gangstarr valgono i 30-35euro...

12euro x 1singolo di meneguzzi...no di certo...ma neppure se ne costasse 6 di mila lire...


è 1questione di qualità...io nn ho 100euro al mese da spendere in dischi che m fanno schifo quindi quello che realmente merita viene comprato,anche facendo sacrifici alle volte,il resto nn viene neppure preso in considerazione...

"fortunatamente" di qualità in giro nn se ne vada tanta...x cui grosso modo gli album che meritano in 1anno solare saranno 2-3 max 4...i singoli 6-7....

rispetto a 20anni fà nn m pare che le cose sian cambiate così tanto...escono + robe...ma quelle che valgono sul serio sn sempre della stessa quantità...

poi sn anche dell'idea che ormai ognuno la musica se la fà da sè!!!
 


Posted by gio (Member # 829) on 27. Luglio 2003, 15:31:
 
una roba tipo http://www.apple.com/itunes/ ?
 
Posted by guido (Member # 1647) on 27. Luglio 2003, 18:53:
 
più che abolire i dischi ci vorrebbe un aumento della qualità..
io non riesco a comprare tutti i dischi che vorrei, ma x le cose che meritano gli euro li tiro fuori volentieri, rinuncio ad altre cose magari, poi cmq non mi piace tanto l'idea di prendere solo un brano di un'artista che apprezzo, mi piace valutare l'opera (album o singolo con varie versioni) nel suo complesso.
Certo se poi su 10 pezzi 9 fanno schifo chiaro che mi sento preso in giro, un'altra volta il disco non glielo compro!

Secondo me sarebbe di grande aiuto che TUTTI i negozi mettessero una funzione di preview sulla musica che vendono, come nei dj shop.. ascolto,se mi piace spendo volentieri i soldi e lo compro, se no no.
 


Posted by SuperTele on 28. Luglio 2003, 12:55:
 
Caro Ranieri...
La tua provocazione è sensata e mi vede moderatamente d'accordo.

Però, hai pensato al fatto che un "album" propriamete detto, è spesso concepito come un'opera artistica "completa"?
Es. Classici: The Wall
ma anche per esempio Achtung Baby, pur non essendo un concept album, trova la sua forza in un insieme "inscindibile" di canzoni, ma anche dalla copertina, le foto, ecc.....

Purtroppo le opere per cui vale la pena, sono sempre meno (su questo hai ragione), però.......
Pensa solo se de "la buona novella" di De Andrè, avessimo potuto conoscere solo il "testamento di Tito". Lo trovo molto riduttivo.

s.t.
 


Posted by ziokiller (Member # 2420) on 28. Luglio 2003, 13:36:
 
A questo punto vale la pena poter dare la facoltà di scegliere:

se mi piace tutto l'album (o se ritengo che sia doveroso comprarlo intero) lo compro, se invece, avendo già sentito le preview di tutte le canzoni dell'album, me ne piace solo una o due, compro solo quelle che mi piacciono.

Se amo l'artista, compro l'album a occhi chiusi (come faccio io con Steve Vai, per esempio) anche se magari qualcosa dell'album alla fine non mi piace.

In ogni caso, non ritengo neanche giusto che sui 22 euro che sborso, solo una minimissima parte servano per dare il mio "Grazie" all'artista che mi ha fatto "vivere un'emozione"... il resto va a produttori, case discografiche ecc... gente che ha reso possibile l'uscita dell'album ma che ne approfitta pure in misura, spesso, inadeguata.

Per questo affermo: viva il peer2peer. Scarico un mp3 pirata, si', ma se mi piace il pezzo e apprezzo l'artista, dell'mp3 me ne frego e corro a comprare l'album originale. Se invece il pezzo non mi piace, dell'mp3 me ne frego ancor di meno e lo cancello pure (risparmio spazio sull'HD )

Fatto sta che dietro ogni disco c'è sempre un esercito di gente che ruba un po' troppo.. se cosi' non fosse, un disco costerebbe quanto dovrebbe valere.
 


Posted by ziokiller (Member # 2420) on 28. Luglio 2003, 13:43:
 
Altra nota sul p2p: degli studi statistici (letto di recente su punto-informatico) hanno scoperto che grazie proprio al p2p il mercato discografico sta ottenendo piu' vendite. Il p2p dà la possibilità che i discografici non danno: ascoltare un brano prima di decidere di comprarlo.
A questo punto mi aspetterei che qualcuno mi dica: "per quello c'è già la radio". E io rispondo: "Sbagliato!". Le radio mi fanno sentire STR0NZATE come Chiuaua, Asereje, e robe simili... e se a me non interessa quella schifezza? So che Steve Vai ha fatto l'album nuovo e voglio sentire di che si tratta... quale radio mi trasmette un pezzo di Steve Vai? Nessuna! Perché non siamo nel "commerciale"... (e perché qui siamo italiani... ho detto tutto!)

Ho preso Steve Vai come esempio, ma sono sicuro che, fortunatamente, c'è moltissima gente, almeno in Italia, che ascolta tutt'altro che Asereje o Chiuaua.

 


Posted by Ayeye Brazov (Member # 2275) on 28. Luglio 2003, 16:49:
 
Paaa-pa-pa-parà!
 
Posted by gio (Member # 829) on 28. Luglio 2003, 17:12:
 
ziokiller, confermo!
 
Posted by acromion (Member # 1881) on 28. Luglio 2003, 17:31:
 
credo che il p2p,come tutte le cose a stò mondo,nn sia ne negativo ne positivo....dipende dall'uso che se fà...
come la ricerca genetica..se lo scopo è fare 1figlio cn il colore dei capelli che si desidera...possiam buttare pure le provette nel cestino...se invece la si usa x curare TUTTA la gente...


stesso discorso x il p2p...1cosa è usarlo x ascoltare i pezzo di brani di 1album.."se m suona lo compro altrimenti saluti" 1altro è scaricare gratis....

altra nota...a chi vanno i soldi??il commercio di musica via internet è 1cosa fattibile nel momento in cui c'è coscienza del punto precedentemente esposto...

comprare musica via rete significa...abbattere i costi da entrambe le parti...gli artisti nn avrebbero + bisogno delle major xchè tolte le spese delle sale d'incisione,fonici etc...nn resta che vendere i propri brani sul proprio sito ed il gioco è fatto!!!
questo se xò ognuno è disposto a pagare x avere il brano....

s'inquinerebbe anche di meno dato che nn c sarebbero trasporti di dischi...poi ognuno sceglie come tenersi il brano se scaricarselo sull'IPOD o player...o masterizzarselo..

ma...ripeto...stà tutto nella volontà della gente di fare le cose "PULITE"...
 


Posted by gio (Member # 829) on 28. Luglio 2003, 17:35:
 
utopia.pia.pia.pia
 
Posted by simon (Member # 1237) on 28. Luglio 2003, 18:10:
 
a latere dell'utilità del p2p....
A Bologna ci sono megozi che ti danno la possibilità di ascoltare tutti i cd che vuoi prima di comprarli. Se mi piace lo compro, se non mi piace riconsegno al negozionante ed amici come prima. Credo che questa dovrebbe essere un'abitudine che dovrebbero prendere tutti i commercianti di cd.
 
Posted by ziokiller (Member # 2420) on 28. Luglio 2003, 18:19:
 
Simon, purtroppo non tutti possono permettersi di farlo a causa di quella mafia chiamata SIAE.

Altrimenti il problema del "try then buy" sarebbe già superato.

Secondo le nuove leggi sul diritto d'autore, se compri un CD ne sei l'unico proprietario e lo puoi ascoltare solo tu, non lo puoi prestare né regalare.

Fra l'altro, se compri un vecchio CD di quelli "Nice Price" dove non c'era ancora il bollino, esci dal negozio con un cd nuovo ma considerato pirata...

italia sì italia gnam... se famo du spaghi
 


Posted by gio (Member # 829) on 28. Luglio 2003, 18:35:
 
ziok, non voglio crederci!!! allucinante!
 
Posted by seth (Member # 2014) on 28. Luglio 2003, 20:34:
 
dai....non ci stanno più dentro con la testa.....
 
Posted by simon (Member # 1237) on 28. Luglio 2003, 20:40:
 
mi unisco a gio
ma sei sicuro ziok?
nel negozio dove vado io, ed è pure nel centro di bologna e non imboscato, lo fanno da anni e continuano a farlo. Quando ho tempo ci passo un pomeriggio intero, a volte mi ascolto anche una pila di 30 cd (poi magari non ne compro nessuno) senza problemi. Ormai vado sempre lì proprio per questo, ed anche perchè tiene anche molte cose di piccole etichette, italiane e straniere (alcune canadesi fanno cose molto interessanti)....
 
Posted by ziokiller (Member # 2420) on 28. Luglio 2003, 20:54:
 
ultimamente lessi sul sito della rai la trascrizione di una trasmissione televisiva dove si parlava di siae e c'erano interviste ad artisti, produttori, negozianti... c'erano scritte tutte ste cose qui...

cmq il piu' informato sull'argomento è fus|onman.. lui oramai ha preso una fissa con la siae :-)
lo chiamero' in causa e ci faremo dare qualche spiegazione

---

cmq non dimentichiamoci che siamo anche nell'era del computer, dove la gente paga le bollette e fa acquisti via internet, e sempre di piu' aumenta la voglia di fare il fattibile direttamente da casa... andare in un negozio ad ascoltare musica oramai è considerato demodé, e molti negozianti se devono pagare la siae per far ascoltare le preview musicali ai (potenziali) clienti, spesso preferiscono risparmiare.

In tutta la mia vita mi sarà capitato 6 o 7 volte di entrare in un negozio di dischi e vedere le torrette con i cd e le cuffie, ma nessuno dava la possibilità di scegliere cosa sentire, c'erano dei cd precaricati e basta. E questo solo in grossi centri commerciali, per di piu' dalle parti di reggio emilia... a Napoli manco a sognarlo! A parte Flying Records (chissà se c'è ancora) che faceva ascoltare qualche vinile.. ma solo se si trattava di roba x dj.


 


Posted by fus|onman (Member # 1327) on 28. Luglio 2003, 22:50:
 
quote:
Originally posted by ziokiller:

cmq il piu' informato sull'argomento è fus|onman.. lui oramai ha preso una fissa con la siae :-)
lo chiamero' in causa e ci faremo dare qualche spiegazione

mhm quella risata non mi piace...
lo sai che ce l'ho a MORTE con la siae, per un periodo mi sono documentato bene proprio per capire fino in fondo quanto ci vogliono fottere.
In un post reinserii il link della rai che passai pure a te ma che presi da un altro utente del forum che postò tempo fa ma non ricordo il nick...
Basta leggersi tutto il papiello (è lungo ma ne vale la pena) e saprete tutto, ma proprio tutto su chi gestisce la musica in italia.
SI, come al solito solo in ITALIA perchè la suisa [controparte svizzera della siae (anche se definirla così è un'offesa)] rispetto alla siae tutela i diritti dei tuoi brani senza richiederti soldi.
E' semplice ed è come dovrebbe essere e cioè prelevare i fondi da chi ESEGUE la musica in pubblico!
Vi pare poco?
Pensate quante cerimonie avete fatto e avete pagato la siae, in più se registrate un brano lo pagate apparte e in più pagate una quota fissa all'anno.
Meditate...

Comunque leggetevi il link. http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=82


in più c'è questa discussione che facemmo qualche mese fa quando cominciai ad investigare.
http://www.cubase.it/ubb/Forum6/HTML/002343.html
 


Posted by Ranieri Senni (Member # 978) on 29. Luglio 2003, 18:08:
 
quote:
Originally posted by SuperTele:
Caro Ranieri...
La tua provocazione è sensata e mi vede moderatamente d'accordo.

Però, hai pensato al fatto che un "album" propriamete detto, è spesso concepito come un'opera artistica "completa"?
Es. Classici: The Wall
ma anche per esempio Achtung Baby, pur non essendo un concept album, trova la sua forza in un insieme "inscindibile" di canzoni, ma anche dalla copertina, le foto, ecc.....

Purtroppo le opere per cui vale la pena, sono sempre meno (su questo hai ragione), però.......
Pensa solo se de "la buona novella" di De Andrè, avessimo potuto conoscere solo il "testamento di Tito". Lo trovo molto riduttivo.

s.t.


Ma, forse hai ragione. Almeno per quanto rigurada alcuni artisti. Però credo che con questo sistema ogni artista possa decidere di fare come vuole, 1 mette in rete un pezzo alla volta, l'altro li mette in blocchi da 10, magari con il suo update del look ecc.

Secondo me però non sarà possibile l'uscita di scena delle case discografiche.
Queste hanno troppo potere e cmq svolgono compiti che vanno al di là della distribuzione e la vendita dei dischi. Pensiamo alla promozione, la realizzazione dei videoclip (quando non è compito del produttore) e abbattere un sistema non credo sia una cosa della nostra portata.
Quello che intendevo dire è semplicemente cambiare modo di vendere musica, dare la possibilità agli utenti/acquirenti di farlo da casa. Così le case discografiche continuerebbero a fare il loro lavoro, i loro profitti, senza che nessuno gli tolga niente, ma attraverso questo sistema potrebbero recuperare la legalità della diffusione della musica che in questi ultimi anni si è completamente perduta. Del resto i negozi di dischi si stanno estinguendo, rimangono un po' di scaffali nei grossi centri comm. ma nessuno gli gira più intorno.
Io sono sicuro che se questo cambiamento non avverrà si assisterà ad uno dei periodi più bui della storia della musica.
La gente non compra più perchè non vuole più spendere 22 euri per un brano o due, i discografici falliscono (come Flying a proposito) i produttori non prendono più anticipi, i musicisti non lavorano più in studio e chi scrive i pezzi se li sente a casa e li fà sentire agli amici (che gli dicono: è bellissimo, come mai con tutta la ****a che c'è in giro ancora non te l'hanno preso?) e così non compra più cubase, cj non può più pagare l'hosting del sito e crolla tutto. La globalizzazione c'è, piaccia o non piaccia. E per starci dentro ci voglionio i capitali delle majors. Ma le majors si devono adeguare. Quando il sistema cambierà allora ne riparleremo.


 


Posted by acromion (Member # 1881) on 29. Luglio 2003, 22:12:
 
bah...nn credo che cj abbia bisogno dei soldi delle major x tirare avanti cn il sito...penso che la gente la musica la ascolta e la fà...indipendentemente dai soldi...purtroppo ora và x la maggiore la mentalità x cui musica=bussiness...nn è proprio così...

c'è chi fà musica ,pure di qualità,anche xchè prova piacere nel farlo...

i soldi nn devono essere 1fine...ma 1conseguenza...

se io mettessi a disposizione l'ascolto di 30" di 1mio cd ...lo trovate soddisfacente...nel mio sito c'è la possibilità di comprare ogni brano ad 1euro...il cd intero di 15tracce + la copertina lo paghereste 12euro...dove stà il problema???
appoggereste me e soltanto me al 100%...da quelle 12euro io dovrei togliere solo l'host e la connesione....10euro in tasca all'artista..nssn major di mezzo...

il ragionamento ,a parer mio,nn fà 1piega...

 


Posted by lupino (Member # 1368) on 30. Luglio 2003, 00:43:
 
e la pubblicita' ??
senza quella il prodotto il pubblico neanche lo piglia in considerazione
e allora nasceranno dei siti che "spingeranno" i pezzi secondo gli stessi criteri coi quali oggi una major decide di investire su un disco (i criteri presunti variano da persona a persona..... metteteceli voi)

naturalmente il tutto a patto che questi siti prendano una larga fetta sugli introiti

e le canzoni non costeranno piu' un euro ciascuna

arriveranno almeno a due

e allora cosa cambia ??

cambia che si ritorna a oggi ma senza copertina, senza custodia, senza cd e soprattutto con qualita' piu' bassa (mp3 contro wav.... chi vince ??)

.
.
.

la mia e' solo fantapolitica....
io in queste cose non ci piglio mai

 


Posted by gio (Member # 829) on 30. Luglio 2003, 00:47:
 
ci hai pigliato benone lupino!
poi per fare i fighi si dice 'marketing' e non 'punnlicità' ...
 
Posted by gio (Member # 829) on 30. Luglio 2003, 00:48:
 
laddove 'punnlicità' sta per 'pubblicità'

sorry.
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 30. Luglio 2003, 00:55:
 
quote:
Originally posted by lupino:
e la pubblicita' ??
senza quella il prodotto il pubblico neanche lo piglia in considerazione
e allora nasceranno dei siti che "spingeranno" i pezzi secondo gli stessi criteri coi quali oggi una major decide di investire su un disco (i criteri presunti variano da persona a persona..... metteteceli voi)

naturalmente il tutto a patto che questi siti prendano una larga fetta sugli introiti

e le canzoni non costeranno piu' un euro ciascuna

arriveranno almeno a due

e allora cosa cambia ??

cambia che si ritorna a oggi ma senza copertina, senza custodia, senza cd e soprattutto con qualita' piu' bassa (mp3 contro wav.... chi vince ??)

.
.
.

la mia e' solo fantapolitica....
io in queste cose non ci piglio mai



sei mitico.... il mercato continua a funzionare con i suoi meccanismi, internet o disco fisico in negozio

 


Posted by gio (Member # 829) on 30. Luglio 2003, 00:57:
 
yeppa yaso!
 
Posted by Ranieri Senni (Member # 978) on 30. Luglio 2003, 01:11:
 
quote:
Originally posted by acromion:
...nel mio sito c'è la possibilità di comprare ogni brano ad 1euro...il cd intero di 15tracce + la copertina lo paghereste 12euro...dove stà il problema???
[/B]

Il problema, come già ti hanno risposto, è che senza qualcuno che spende i dindi nessuno lo sà che fai i dischi.
Se vai nei discount alimentari trovi delle ottime cose che sono spesso prodotte dalle stesse case che ti fanno il prodotto di marca (anzi molto spesso sono gli stessi prodotti identici, ma con un marchio diverso). Cosa vuol dire? Mica che il prodotto di marca è necessariamente meglio, ma che questo viene pubblicizzato e allora arriva sulla tavola di tutti noi. Mentre gli altri rimangono confinati a un volume di vendite molto inferiore. Anzi se vai dal contadino probabilmente trovi prodotti ancora migliori (nel senso che si fà buona musica anche con pochi mezzi). Ma se nessuno ti compra quello che fai allora ti devi trovare un altro lavoro e allora la catena si spezza. Cj stà nella catena come tutti noi. Stai pur certo che se le majors non vendono più dischi non danno più i soldi ai produttori, i produttori e gli studi non danno più soldi alla Steinberg e allora cj non ci può più annunciare le novità della steinberg e di altre SW house e così o è ricco di famiglia e allora ci fà un piacere a tutti noi per intrattenerci in questi piacevolissimi post oppure un giorno troveremo una bella manina che ci fà ciao ciao.


 


Posted by ziokiller (Member # 2420) on 30. Luglio 2003, 01:14:
 
quote:
Originally posted by Ranieri Senni:
Ma le majors si devono adeguare.

E' questo il punto: adeguarsi.
I grossi produttori non spariranno mai, il meccanismo non cambierà, ma dovrà adeguarsi alle esigenze e soprattutto alle possibilità economiche dei nuovi clienti della musica, cioè noi tutti.

Io spero solo che la musica in Italia non faccia mai la fine del calcio: solo business, niente piu' nulla di sportivo.

Oramai sono in molti che fanno dischi solo per rispettare i contratti, o comunque perché vogliono fare soldi a tutti i costi... e gli esempi sono tanti, basta considerare tutti quegli artisti che hanno cominciato la loro carriera con dischi di successo e di grande qualità, per arrivare ai giorni d'oggi con canzonette sceme fatte al computer in meno di 2 ore. Il primo esempio che mi viene a mente è Pino Daniele...

Per non parlare dei soliti gruppetti studiati a tavolino, tipo Spice Girls, Take That....
 


Posted by acromion (Member # 1881) on 30. Luglio 2003, 09:08:
 
adguarsi è giusto...ma noi o loro?

nn penso sia fondamentale avere la pubblicità che c dice cosa sia mejo o peggio...

la maggior parte dei gruppi che ascolto lo conosciuta tramite il passaparola e rovistando nei siti....

il punto credo sia che la gente nn ha voglia...s accontenta...e finchè si accontenterà avrà sempre pattume...

x fare 1disco nn bisogna essere musicanti di professione...se proprio c tieni a farti il disco lavori e quando torni a casa invece di star davanti alla tv o di uscire cn gli amici a bere t metti davanti al monitor...

penso basti solo 1pò di buona volontà da parte di tutti...artisti e fruitori di musica...
 


Posted by PeterPa (Member # 2257) on 30. Luglio 2003, 09:41:
 
quando qualcuno ha dei dubbi circa il funzionamento delle leggi di mercato o ha la sensazione che si basino su complicatissime formule ed elaboratissimi teoremi, può pensare ad una cosa attuale; frutta e verdura.

1°) Calamità naturale per i produttori ?!?
....Aumento vertiginoso dei prezzi da parte dei distributori.

2°) Calamità naturale per i consumatori
....Riduzione dei consumi

3°) Calamità naturale per i distributori
....Diminuzione vertiginosa dei prezzi

Tutto questo nel giro di una settimana
 


Posted by lupino (Member # 1368) on 30. Luglio 2003, 09:42:
 
e per smuovere gli animi della gente propongo di aprire un sito che presenti una lista di lavori di qualita'

insomma.... un sito che spinga alcuni brani

ma dobbiamo farlo gratuitamente

cosi' saremo gli unici scemi che non ci guadagnano nulla

e non verremo mai presi sul serio proprio per questo

e i gruppi ci denunceranno se propveremo a segnalarli

.
.
.

sempre fantapolitica naturalmente


 


Posted by Ranieri Senni (Member # 978) on 31. Luglio 2003, 12:29:
 
quote:
Originally posted by acromion:
adguarsi è giusto...ma noi o loro?

nn penso sia fondamentale avere la pubblicità che c dice cosa sia mejo o peggio...
...


Ma la pubblicità non ti dice cosa sia mejo o peggio. Ti dice solamente che quel prodotto esiste e che è buono (anzi nella pubblicità dicografica che è buono neanche te lo dicono).

I Beatles facevano qualcosa di innovativo, credo, suonavano tutte le sere nelle cantine, ma finchè non arrivò un signore che si chiamava George Martin continuavano a suonare nelle cantine.

Cmq prova ad autoprodurti-distribuirti-promuoverti se ci riesci, buon per te, ma credimi, è difficile.


 


Posted by guido (Member # 1647) on 31. Luglio 2003, 19:41:
 
quote:
Originally posted by SuperTele:
Caro Ranieri...
La tua provocazione è sensata e mi vede moderatamente d'accordo.

Però, hai pensato al fatto che un "album" propriamete detto, è spesso concepito come un'opera artistica "completa"?
Es. Classici: The Wall
ma anche per esempio Achtung Baby, pur non essendo un concept album, trova la sua forza in un insieme "inscindibile" di canzoni, ma anche dalla copertina, le foto, ecc.....

Purtroppo le opere per cui vale la pena, sono sempre meno (su questo hai ragione), però.......
Pensa solo se de "la buona novella" di De Andrè, avessimo potuto conoscere solo il "testamento di Tito". Lo trovo molto riduttivo.

s.t.



 


Posted by acromion (Member # 1881) on 01. Agosto 2003, 00:00:
 
indubbiamente è difficile,arduo,oneroso...ma possibile...dopo tutto se nn si è i primi a credere nella propria musica...chi dovrebbe farlo?
e poi anche se nn si fà carriera rimane cmq la bella esperienza di aver portato avanti 1progetto musicale a 360°...
poi c vuol pure 1componente di fortuna nella vita...

chi decide cosa sia giusto/sbagliato,bello/brutto?
nn c sono termini assolutistici...di fatto 1musicista ora può vendere 2dischi per poi frà 50anni gli stessi lavori vengono supervalorizzati dalle masse...
 




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