io compro vinili...mica tutti...gli album dei gangstarr valgono i 30-35euro...
12euro x 1singolo di meneguzzi...no di certo...ma neppure se ne costasse 6 di mila lire...
è 1questione di qualità...io nn ho 100euro al mese da spendere in dischi che m fanno schifo quindi quello che realmente merita viene comprato,anche facendo sacrifici alle volte,il resto nn viene neppure preso in considerazione...
"fortunatamente" di qualità in giro nn se ne vada tanta...x cui grosso modo gli album che meritano in 1anno solare saranno 2-3 max 4...i singoli 6-7....
rispetto a 20anni fà nn m pare che le cose sian cambiate così tanto...escono + robe...ma quelle che valgono sul serio sn sempre della stessa quantità...
poi sn anche dell'idea che ormai ognuno la musica se la fà da sè!!!
Secondo me sarebbe di grande aiuto che TUTTI i negozi mettessero una funzione di preview sulla musica che vendono, come nei dj shop.. ascolto,se mi piace spendo volentieri i soldi e lo compro, se no no.
Però, hai pensato al fatto che un "album" propriamete detto, è spesso concepito come un'opera artistica "completa"?
Es. Classici: The Wall
ma anche per esempio Achtung Baby, pur non essendo un concept album, trova la sua forza in un insieme "inscindibile" di canzoni, ma anche dalla copertina, le foto, ecc.....
Purtroppo le opere per cui vale la pena, sono sempre meno (su questo hai ragione), però.......
Pensa solo se de "la buona novella" di De Andrè, avessimo potuto conoscere solo il "testamento di Tito". Lo trovo molto riduttivo.
s.t.
se mi piace tutto l'album (o se ritengo che sia doveroso comprarlo intero) lo compro, se invece, avendo già sentito le preview di tutte le canzoni dell'album, me ne piace solo una o due, compro solo quelle che mi piacciono.
Se amo l'artista, compro l'album a occhi chiusi (come faccio io con Steve Vai, per esempio) anche se magari qualcosa dell'album alla fine non mi piace.
In ogni caso, non ritengo neanche giusto che sui 22 euro che sborso, solo una minimissima parte servano per dare il mio "Grazie" all'artista che mi ha fatto "vivere un'emozione"... il resto va a produttori, case discografiche ecc... gente che ha reso possibile l'uscita dell'album ma che ne approfitta pure in misura, spesso, inadeguata.
Per questo affermo: viva il peer2peer. Scarico un mp3 pirata, si', ma se mi piace il pezzo e apprezzo l'artista, dell'mp3 me ne frego e corro a comprare l'album originale. Se invece il pezzo non mi piace, dell'mp3 me ne frego ancor di meno e lo cancello pure (risparmio spazio sull'HD )
Fatto sta che dietro ogni disco c'è sempre un esercito di gente che ruba un po' troppo.. se cosi' non fosse, un disco costerebbe quanto dovrebbe valere.
Ho preso Steve Vai come esempio, ma sono sicuro che, fortunatamente, c'è moltissima gente, almeno in Italia, che ascolta tutt'altro che Asereje o Chiuaua.
stesso discorso x il p2p...1cosa è usarlo x ascoltare i pezzo di brani di 1album.."se m suona lo compro altrimenti saluti" 1altro è scaricare gratis....
altra nota...a chi vanno i soldi??il commercio di musica via internet è 1cosa fattibile nel momento in cui c'è coscienza del punto precedentemente esposto...
comprare musica via rete significa...abbattere i costi da entrambe le parti...gli artisti nn avrebbero + bisogno delle major xchè tolte le spese delle sale d'incisione,fonici etc...nn resta che vendere i propri brani sul proprio sito ed il gioco è fatto!!!
questo se xò ognuno è disposto a pagare x avere il brano....
s'inquinerebbe anche di meno dato che nn c sarebbero trasporti di dischi...poi ognuno sceglie come tenersi il brano se scaricarselo sull'IPOD o player...o masterizzarselo..
ma...ripeto...stà tutto nella volontà della gente di fare le cose "PULITE"...
Altrimenti il problema del "try then buy" sarebbe già superato.
Secondo le nuove leggi sul diritto d'autore, se compri un CD ne sei l'unico proprietario e lo puoi ascoltare solo tu, non lo puoi prestare né regalare.
Fra l'altro, se compri un vecchio CD di quelli "Nice Price" dove non c'era ancora il bollino, esci dal negozio con un cd nuovo ma considerato pirata...
italia sì italia gnam... se famo du spaghi
cmq il piu' informato sull'argomento è fus|onman.. lui oramai ha preso una fissa con la siae :-)
lo chiamero' in causa e ci faremo dare qualche spiegazione
---
cmq non dimentichiamoci che siamo anche nell'era del computer, dove la gente paga le bollette e fa acquisti via internet, e sempre di piu' aumenta la voglia di fare il fattibile direttamente da casa... andare in un negozio ad ascoltare musica oramai è considerato demodé, e molti negozianti se devono pagare la siae per far ascoltare le preview musicali ai (potenziali) clienti, spesso preferiscono risparmiare.
In tutta la mia vita mi sarà capitato 6 o 7 volte di entrare in un negozio di dischi e vedere le torrette con i cd e le cuffie, ma nessuno dava la possibilità di scegliere cosa sentire, c'erano dei cd precaricati e basta. E questo solo in grossi centri commerciali, per di piu' dalle parti di reggio emilia... a Napoli manco a sognarlo! A parte Flying Records (chissà se c'è ancora) che faceva ascoltare qualche vinile.. ma solo se si trattava di roba x dj.
quote:
Originally posted by ziokiller:
cmq il piu' informato sull'argomento è fus|onman.. lui oramai ha preso una fissa con la siae :-)
lo chiamero' in causa e ci faremo dare qualche spiegazione
mhm quella risata non mi piace...
lo sai che ce l'ho a MORTE con la siae, per un periodo mi sono documentato bene proprio per capire fino in fondo quanto ci vogliono fottere.
In un post reinserii il link della rai che passai pure a te ma che presi da un altro utente del forum che postò tempo fa ma non ricordo il nick...
Basta leggersi tutto il papiello (è lungo ma ne vale la pena) e saprete tutto, ma proprio tutto su chi gestisce la musica in italia.
SI, come al solito solo in ITALIA perchè la suisa [controparte svizzera della siae (anche se definirla così è un'offesa)] rispetto alla siae tutela i diritti dei tuoi brani senza richiederti soldi.
E' semplice ed è come dovrebbe essere e cioè prelevare i fondi da chi ESEGUE la musica in pubblico!
Vi pare poco?
Pensate quante cerimonie avete fatto e avete pagato la siae, in più se registrate un brano lo pagate apparte e in più pagate una quota fissa all'anno.
Meditate...
Comunque leggetevi il link. http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=82
in più c'è questa discussione che facemmo qualche mese fa quando cominciai ad investigare.
http://www.cubase.it/ubb/Forum6/HTML/002343.html
quote:
Originally posted by SuperTele:
Caro Ranieri...
La tua provocazione è sensata e mi vede moderatamente d'accordo.Però, hai pensato al fatto che un "album" propriamete detto, è spesso concepito come un'opera artistica "completa"?
Es. Classici: The Wall
ma anche per esempio Achtung Baby, pur non essendo un concept album, trova la sua forza in un insieme "inscindibile" di canzoni, ma anche dalla copertina, le foto, ecc.....Purtroppo le opere per cui vale la pena, sono sempre meno (su questo hai ragione), però.......
Pensa solo se de "la buona novella" di De Andrè, avessimo potuto conoscere solo il "testamento di Tito". Lo trovo molto riduttivo.s.t.
Ma, forse hai ragione. Almeno per quanto rigurada alcuni artisti. Però credo che con questo sistema ogni artista possa decidere di fare come vuole, 1 mette in rete un pezzo alla volta, l'altro li mette in blocchi da 10, magari con il suo update del look ecc.
Secondo me però non sarà possibile l'uscita di scena delle case discografiche.
Queste hanno troppo potere e cmq svolgono compiti che vanno al di là della distribuzione e la vendita dei dischi. Pensiamo alla promozione, la realizzazione dei videoclip (quando non è compito del produttore) e abbattere un sistema non credo sia una cosa della nostra portata.
Quello che intendevo dire è semplicemente cambiare modo di vendere musica, dare la possibilità agli utenti/acquirenti di farlo da casa. Così le case discografiche continuerebbero a fare il loro lavoro, i loro profitti, senza che nessuno gli tolga niente, ma attraverso questo sistema potrebbero recuperare la legalità della diffusione della musica che in questi ultimi anni si è completamente perduta. Del resto i negozi di dischi si stanno estinguendo, rimangono un po' di scaffali nei grossi centri comm. ma nessuno gli gira più intorno.
Io sono sicuro che se questo cambiamento non avverrà si assisterà ad uno dei periodi più bui della storia della musica.
La gente non compra più perchè non vuole più spendere 22 euri per un brano o due, i discografici falliscono (come Flying a proposito) i produttori non prendono più anticipi, i musicisti non lavorano più in studio e chi scrive i pezzi se li sente a casa e li fà sentire agli amici (che gli dicono: è bellissimo, come mai con tutta la ****a che c'è in giro ancora non te l'hanno preso?) e così non compra più cubase, cj non può più pagare l'hosting del sito e crolla tutto. La globalizzazione c'è, piaccia o non piaccia. E per starci dentro ci voglionio i capitali delle majors. Ma le majors si devono adeguare. Quando il sistema cambierà allora ne riparleremo.
c'è chi fà musica ,pure di qualità,anche xchè prova piacere nel farlo...
i soldi nn devono essere 1fine...ma 1conseguenza...
se io mettessi a disposizione l'ascolto di 30" di 1mio cd ...lo trovate soddisfacente...nel mio sito c'è la possibilità di comprare ogni brano ad 1euro...il cd intero di 15tracce + la copertina lo paghereste 12euro...dove stà il problema???
appoggereste me e soltanto me al 100%...da quelle 12euro io dovrei togliere solo l'host e la connesione....10euro in tasca all'artista..nssn major di mezzo...
il ragionamento ,a parer mio,nn fà 1piega...
naturalmente il tutto a patto che questi siti prendano una larga fetta sugli introiti
e le canzoni non costeranno piu' un euro ciascuna
arriveranno almeno a due
e allora cosa cambia ??
cambia che si ritorna a oggi ma senza copertina, senza custodia, senza cd e soprattutto con qualita' piu' bassa (mp3 contro wav.... chi vince ??)
.
.
.
la mia e' solo fantapolitica....
io in queste cose non ci piglio mai
sorry.
quote:
Originally posted by lupino:
e la pubblicita' ??
senza quella il prodotto il pubblico neanche lo piglia in considerazione
e allora nasceranno dei siti che "spingeranno" i pezzi secondo gli stessi criteri coi quali oggi una major decide di investire su un disco (i criteri presunti variano da persona a persona..... metteteceli voi)naturalmente il tutto a patto che questi siti prendano una larga fetta sugli introiti
e le canzoni non costeranno piu' un euro ciascuna
arriveranno almeno a due
e allora cosa cambia ??
cambia che si ritorna a oggi ma senza copertina, senza custodia, senza cd e soprattutto con qualita' piu' bassa (mp3 contro wav.... chi vince ??)
.
.
.la mia e' solo fantapolitica....
io in queste cose non ci piglio mai
sei mitico.... il mercato continua a funzionare con i suoi meccanismi, internet o disco fisico in negozio
quote:
Originally posted by acromion:
...nel mio sito c'è la possibilità di comprare ogni brano ad 1euro...il cd intero di 15tracce + la copertina lo paghereste 12euro...dove stà il problema???
[/B]
Il problema, come già ti hanno risposto, è che senza qualcuno che spende i dindi nessuno lo sà che fai i dischi.
Se vai nei discount alimentari trovi delle ottime cose che sono spesso prodotte dalle stesse case che ti fanno il prodotto di marca (anzi molto spesso sono gli stessi prodotti identici, ma con un marchio diverso). Cosa vuol dire? Mica che il prodotto di marca è necessariamente meglio, ma che questo viene pubblicizzato e allora arriva sulla tavola di tutti noi. Mentre gli altri rimangono confinati a un volume di vendite molto inferiore. Anzi se vai dal contadino probabilmente trovi prodotti ancora migliori (nel senso che si fà buona musica anche con pochi mezzi). Ma se nessuno ti compra quello che fai allora ti devi trovare un altro lavoro e allora la catena si spezza. Cj stà nella catena come tutti noi. Stai pur certo che se le majors non vendono più dischi non danno più i soldi ai produttori, i produttori e gli studi non danno più soldi alla Steinberg e allora cj non ci può più annunciare le novità della steinberg e di altre SW house e così o è ricco di famiglia e allora ci fà un piacere a tutti noi per intrattenerci in questi piacevolissimi post oppure un giorno troveremo una bella manina che ci fà ciao ciao.
quote:
Originally posted by Ranieri Senni:
Ma le majors si devono adeguare.
E' questo il punto: adeguarsi.
I grossi produttori non spariranno mai, il meccanismo non cambierà, ma dovrà adeguarsi alle esigenze e soprattutto alle possibilità economiche dei nuovi clienti della musica, cioè noi tutti.
Io spero solo che la musica in Italia non faccia mai la fine del calcio: solo business, niente piu' nulla di sportivo.
Oramai sono in molti che fanno dischi solo per rispettare i contratti, o comunque perché vogliono fare soldi a tutti i costi... e gli esempi sono tanti, basta considerare tutti quegli artisti che hanno cominciato la loro carriera con dischi di successo e di grande qualità, per arrivare ai giorni d'oggi con canzonette sceme fatte al computer in meno di 2 ore. Il primo esempio che mi viene a mente è Pino Daniele...
Per non parlare dei soliti gruppetti studiati a tavolino, tipo Spice Girls, Take That....
nn penso sia fondamentale avere la pubblicità che c dice cosa sia mejo o peggio...
la maggior parte dei gruppi che ascolto lo conosciuta tramite il passaparola e rovistando nei siti....
il punto credo sia che la gente nn ha voglia...s accontenta...e finchè si accontenterà avrà sempre pattume...
x fare 1disco nn bisogna essere musicanti di professione...se proprio c tieni a farti il disco lavori e quando torni a casa invece di star davanti alla tv o di uscire cn gli amici a bere t metti davanti al monitor...
penso basti solo 1pò di buona volontà da parte di tutti...artisti e fruitori di musica...
1°) Calamità naturale per i produttori ?!?
....Aumento vertiginoso dei prezzi da parte dei distributori.
2°) Calamità naturale per i consumatori
....Riduzione dei consumi
3°) Calamità naturale per i distributori
....Diminuzione vertiginosa dei prezzi
Tutto questo nel giro di una settimana
insomma.... un sito che spinga alcuni brani
ma dobbiamo farlo gratuitamente
cosi' saremo gli unici scemi che non ci guadagnano nulla
e non verremo mai presi sul serio proprio per questo
e i gruppi ci denunceranno se propveremo a segnalarli
.
.
.
sempre fantapolitica naturalmente
quote:
Originally posted by acromion:
adguarsi è giusto...ma noi o loro?nn penso sia fondamentale avere la pubblicità che c dice cosa sia mejo o peggio...
...
Ma la pubblicità non ti dice cosa sia mejo o peggio. Ti dice solamente che quel prodotto esiste e che è buono (anzi nella pubblicità dicografica che è buono neanche te lo dicono).
I Beatles facevano qualcosa di innovativo, credo, suonavano tutte le sere nelle cantine, ma finchè non arrivò un signore che si chiamava George Martin continuavano a suonare nelle cantine.
Cmq prova ad autoprodurti-distribuirti-promuoverti se ci riesci, buon per te, ma credimi, è difficile.
quote:
Originally posted by SuperTele:
Caro Ranieri...
La tua provocazione è sensata e mi vede moderatamente d'accordo.Però, hai pensato al fatto che un "album" propriamete detto, è spesso concepito come un'opera artistica "completa"?
Es. Classici: The Wall
ma anche per esempio Achtung Baby, pur non essendo un concept album, trova la sua forza in un insieme "inscindibile" di canzoni, ma anche dalla copertina, le foto, ecc.....Purtroppo le opere per cui vale la pena, sono sempre meno (su questo hai ragione), però.......
Pensa solo se de "la buona novella" di De Andrè, avessimo potuto conoscere solo il "testamento di Tito". Lo trovo molto riduttivo.s.t.
chi decide cosa sia giusto/sbagliato,bello/brutto?
nn c sono termini assolutistici...di fatto 1musicista ora può vendere 2dischi per poi frà 50anni gli stessi lavori vengono supervalorizzati dalle masse...