a partire dall'età del fondatore...200 anni?
la cosa piu' interessante e' stato lo "sdoganare" il fatto che, basta che il ritmo faccia muovere il piedino, poi sopra uno ci canta e ci suona quello che vuole
e da allora c'e' stata la possibilita' di fare musica "leggera" o "dance" o "techno" partendo da qualsiasi cultura musicale (dal gregoriano, all'india, all'africa, al tibet)
io li considero "storici".. e mi piace molto di quello che hanno fatto, anche alcuni video da cardiopalma
poi nel primo disco, l'associazione "frati-lussuria"..... nemmeno Alvaro Vitali o Lino Banfi anni '80...
quote:
Originally posted by yasodanandana:
poi nel primo disco, l'associazione "frati-lussuria"..... nemmeno Alvaro Vitali o Lino Banfi anni '80...
c'era una cosa simile anche in un pornazzo
....ora non ricordo bene il titolo.....
il batterista senza i govinda?
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Originally posted by lupino:
c'era una cosa simile anche in un pornazzo
....ora non ricordo bene il titolo.....
a me piacciono davvero un sacco.....tralaltro ho visto il loro studio su un vecchio numero di future music....ho avuto un orgasmo
Red
Red
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Originally posted by yasodanandana:e da allora c'e' stata la possibilita' di fare musica "leggera" o "dance" o "techno" partendo da qualsiasi cultura musicale (dal gregoriano, all'india, all'africa, al tibet)
Red
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Originally posted by Red:
In che senso?Red
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Originally posted by hen:
Al Pavarotti International.......
h
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Originally posted by margie:
Ho qualche sospettino che la storia non sia partita proprio dagli Enigma...
sono daccordo.... tutto era gia' in atto, tanto per dirne una.. beatles (scusate se e' poco!!)..
ma gli enigma gli hanno dato la pedatina finale per il mondo che gravita intorno alla fruizione "tecno, dance, disco ecc."
e per me personalmente e' stato importante per poter fare musica con "valori", significati ed effetti (secondo le mie personali convinzioni) spirituali.. camuffata dietro ad innocua musica tecno/dance/trance/newage ecc.
stesse tematiche che presentate cinque anni prima ad una casa discografica o in pubblico, uno prendeva le bottigliate in faccia
ovvero
paolo tofani (ex degli area... nemmeno l'ultimo arrivato..) va alla fine degli anni 80 al concerto al parco lambro in memoria di demetri stratos e canta varie canzoni "gaudya vaishnava".. fra cui harekrsna.. e lo prendono a bottigliate
lo faccio io (=i govinda) nel 95 in un festival dopo neneh cherry e altri "calibri", canto le stesse cose.. fra cui pezzi del "vishnu sahasra nama stotram" (una cosa in effetti.. complicata.. margie ne sa sicuramente) sotto il palco 6000 persone e........ CANTANO
e non e' che sono piu' bravo... sono tempi e cultura che sono cambiati.. anche grazie a...
grazie anche ad enigma... e alla infernale e anticulturale musica da discoteca
(scusate il trattato.... ma dagli enigma e' come se cominciasse.. il mio "enigma" )
quote:
Originally posted by margie:
Avrei invece un'idea malsana, voi avete mai sentito mettere insieme cantati di vario genere anche che non c'entrino una bietola tra loro (tipo lirico, gregoriano, jazz e etnico per esempio...) ovviamente con un filo conduttore?
io si.... c'e' anche un famoso disco di ravi shankar con l'orchestra sinfonica nazionale russa
poi nella new age e' pieno di cose cosi'... spesso con risultati.. a mio parere "peracottari".. a volte (a mio p.) pregevoli
c'e' , per esempio, un gran flirt fra cristianesimo e buddismo (la cosa ha in effetti una ragione spiegabile.. e non e' nemmeno negativa)... e molte opere, diciamo, crossover
quote:
Originally posted by yasodanandana:
io si.... c'e' anche un famoso disco di ravi shankar con l'orchestra sinfonica nazionale russapoi nella new age e' pieno di cose cosi'... spesso con risultati.. a mio parere "peracottari".. a volte (a mio p.) pregevoli
c'e' , per esempio, un gran flirt fra cristianesimo e buddismo (la cosa ha in effetti una ragione spiegabile.. e non e' nemmeno negativa)... e molte opere, diciamo, crossover
quote:
Originally posted by margie:
senti, yaso, ma se dovessi accettare sto invito a pranzo con te e la tua purnima devi dasi ji cerchereste di convertirmi allo harekrishnesimo? No, perché io mi trovo tanto bene con la mia statuetta di Ganesh e la mia puja personale...
su dodicimila post e passa.... anche parlando d temi di questo tipo... non ho mai cercato di "convertire" nessuno..
anzi ho sempre "predicato" per mollare i dogmi e trattare la "materia" in modo razionale e scientifico
e poi ganesh aiuta tutti a superare gli ostacoli sulla via della comprensione e scrive mahabharata e bhagavad gita mentre vyasadeva gliela detta.. (fra le altre cose)
non so cosa potrei avere in contrario .. anzi, grazie
jaya ...
(e qui' siamo entrati cosi' nello specifico... che sento gia' arrivare l'ambulanza del manicomio...!!)
anzi ho sempre "predicato" per mollare i dogmi e trattare la "materia" in modo razionale e scientifico
consiglio vivamente da the cross of changes la suite The Eyes Of truth con quel melange incredibile di coro verdiano, flauto andino e lamentatrice araba condito da un iumponente impianto sinfonico e base elettronica.
Decisamente spiazzante il contrasto tra lo chansonnier e il muezzin arabo in return to innocent.
Semplicemente geniale
PeAcE!
stum tu pa tum.. tum pa.. stum tu pa tum.. tum pa' (105 bpm?)
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Originally posted by margie:
Hey scherzavo...[QUOTE]Originally posted by yasodanandana:
io no.... ma non dicevo per difendermi o per attaccare...... anzi mi ha fatto piacere spiegarmi
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Originally posted by yasodanandana:
io no.... ma non dicevo per difendermi o per attaccare...... anzi mi ha fatto piacere spiegarmi
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poi con che campionatore l'hanno pilotato non lo so... forse akay s1000/1100
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Originally posted by Polarity:
Il suo "famoso flauto" è campionato ma non è da un Fairlight ma da un'altra workstation dedicata di cui adesso non ricordo il nome
il nome e' fairlight... leggilo meglio l'articolo di future m.
quel flauto l'ho fatto suonare con la mia manina da zappatore qualche quinquennio fa su un fairlight cmi ed e' un preset dato gratis con la suddetta macchina
lo hanno usato anche i pooh e gli art of noise
la sua workstation di F.M. (anche se te la do al 97%) e' semplicemente un mac con un po' di aggeggi midi intorno... tutto sommato niente di cosi' leggendario
quote:
Originally posted by margie:
Sì certo, ma non parlavo di semplice fusione musicale comunque, parlavo solo di diverse tracce vocali, con una base strumentale unica non per forza 'contaminata' in sè. Esiste qualcosa del genere secondo te?
Comunque, a parte i Beatles che forse non sono stati nemmeno i primi, visto che all'epoca faceva tendenza avere il guru in India...parlavo del fenomeno contrario. Cioè la generazione trapiantata di immigrati che fondono le due culture e preferiscono la dance per il linguaggio musicale più leggero, insomma non una ricerca filosofica...
Unendo poi le due tendenze nasce yaso...
è quello che hanno sempre fatto gli zingari da Django in poi (in senso commerciale) e da quando sono nati (senza problemi commerciali).
quote:
Originally posted by PeterPa:
è quello che hanno sempre fatto gli zingari da Django in poi (in senso commerciale) e da quando sono nati (senza problemi commerciali).
Verissimo..infatti
Dalle lontane terre del nord-ovest indiano, il Rajasthan, da cui proviene originariamente questo popolo, la musica zingara è arrivata fino a noi in forma orale, mai scritta: molti musicisti tutt'oggi non sanno leggere gli spartiti. Nel corso della storia gli zingari hanno adeguato la propria musica ai suoni delle culture attraversate durante le loro lunghe peregrinazioni, apprendendo con maggior precisione le arie e le melodie popolari dei luoghi di insediamento storico. La diversità di risultati ottenuti da queste unioni è tale che ci si può chiedere se sia corretto parlare di musica "zingara": i cd "Gypsy of the Nile" (musica zingara egiziana) e "Moroccan Gypsies" (in cui suonano i Sidi Mimoun e i Ben Souda) appaiono all'udito, per gli strumenti utilizzati e le tonalità conseguite, assai lontani dal flamenco appassionato di Camarón de la Isla, gitano andaluso di fama internazionale, il cui soprannome (è molto comune tra gli zingari averne uno, legato ad un avvenimento o a una caratteristica) deriva dalla pallida carnagione del cantante. Ciò che distanzia questi artisti dalle lontane origini comuni sembra maggiore di ciò che li avvicina. Eppure nei numerosi stili che si sono venuti a creare si possono riconoscere vari elementi in comune, prima fra tutte la pratica molto frequente dell'improvvisazione, con rapidi cambi di tempo, ritmi assai sostenuti, talvolta note lunghe e appassionate, un alto grado di virtuosismo, una forte sensibilità quasi sentimentale e una ricca "ornamentazione", fatta di cesellature e arabeschi. Talvolta, inoltre, le esecuzioni vengono arricchite da suoni prodotti con qualsiasi mezzo si abbia a disposizione, dalla percussione di una vecchia lattina al battito di mani.
Stesso discorso per la musica Klezmer
Fin dai primi accordi dei violini klezmer, infatti, è chiaro come quelle note abbiano attraversato lo spazio e il tempo provenienti dagli allora popolosi ghetti delle città dell’Est, russe, polacche, ungheresi, ceche, slovacche, rumene, tedesche, austriache, estoni, lettoni, lituane. Città dove tra le strette stradine riservate ai giudei si parlava lo yiddish, lingua bastarda e grande produttrice di storielle, capace di arricchirsi di vocaboli rimasticando quelli delle lingue del posto allo stesso modo in cui la musica klezmer (parola che in ebraico indica lo strumento musicale, e in yiddish la musica popolare) era capace di arricchirsi di sonorità rimasticando quelle delle musiche (sempre del posto).
io penso addirittura che questa tendenza sia nata molto prima.
i fenici, quando sbarcarono nella mia terra, innamorati della saudade punica la trasportarono fino a Salvador (de Bahia).
Gli indigeni la chiamarono "bossa nova"
quote:
Originally posted by yasodanandana:
il nome e' fairlight... leggilo meglio l'articolo di future m.quel flauto l'ho fatto suonare con la mia manina da zappatore qualche quinquennio fa su un fairlight cmi ed e' un preset dato gratis con la suddetta macchina
la sua workstation di F.M. (anche se te la do al 97%) e' semplicemente un mac con un po' di aggeggi midi intorno... tutto sommato niente di cosi' leggendario
Ho riletto proprio adesso l'articolo di F.M.
Non è un Fairlight!
Se poi quello shakuachi fosse un preset del CMI Fairlight io non lo so, ma la macchina usata da Cretu era una AudioFrame 1000 (o WaveFrame il vecchio nome).
Nell'articolo non viene mai nominato alcun Fairlight o sistema della CMI.
Cretu è abbastanza abbottonato sugli strumenti usati sull'album "MCMXC a.D" che è del 1990 appunto... ma per fortuna si è sbottonata sua moglie rivelando gli strumenti sul disco di lei, che erano dello stesso periodo.
Ovvero MidiMoog, PPG System, Korg M1, AudioFrame workstation, C-Lab Notator edelle chitarre che non nomino adesso.
Ergo nessun Fairlight.
Quelli li usavano J.M. Jarre e Mike Oldfiled per esempio.
Nell'articolo dice che l'AudioFrame era basato addirittura sul nuovo sitema operativo (per quell'epoca) Windows... neanche su Mac quindi!
E faceva di tutto... ancora oggi lui lo definisce il suo "iron horse" (cavallo da battaglia).
L'altro sistema che ha lui fatto su misura è dell'AMEK, un modulare DMS (digital Music system) ma non so su che computer sia basato, ma immagino Mac.
Nell'articolo dice che il Mac viene usato nel suo studio per farci girare ProTools, SampleCell e Logic.
Quel suono di Shakuachi può averlo preso dovunque... o programmato lui, ma lo suonava sull'AudioFrame 1000, non sul Fairlight... di più dell'articolo non so.
Ciaooo
quote:
Originally posted by Polarity:
Se poi quello shakuachi fosse un preset del CMI Fairlight io non lo so
... non c'e' problema.. lo so io...
che poi lui lo abbia ricampionato con quello che pareva a lui.. audioframe... akai o tastierina casio o bontempi arancione col soffio e' un altro discorso ed e' pure inverosimile, per l'epoca e la sonorita' delle sue opere che possa aver usato un fairlight prima serie invece di quello che dice lui
ma il suono e' quello
che poi lui non lo dica che viene dal fairlight non e' molto importante...