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Posted by evilsurfer (Member # 1972) on 19. Dicembre 2003, 21:10:
 
c'è qualcuno di voi che ha tirato su una piccolissima etichetta indipendente?
c'è qualcuno che è intenzionato a farlo?

io sto cominciando a farmi l'idea di tirare su una miserissima etichetta indipendente..
parto da zero ovviamente.
secondo voi che costi può avere?quali sono i requisiti giusti?
MI PRENDE TROPPO BENE
!!!
 


Posted by tecknologico (Member # 2218) on 19. Dicembre 2003, 23:33:
 
Di che genere Musicale?
 
Posted by tecknologico (Member # 2218) on 19. Dicembre 2003, 23:35:
 
L'etichetta in se stessa ha costi bassissimi.Quello che costa davvero (tempo e pazienza) sono le Edizioni Musicali senza di cui non conviene assolutamente aprire una etichetta.
 
Posted by kernel panic (Member # 1851) on 20. Dicembre 2003, 02:43:
 
di metal???


arrivoooooooooo!!!!
 


Posted by AmedeoMinghia (Member # 2434) on 20. Dicembre 2003, 02:54:
 
Io ci stavo pensando e giuro che volevo fare lo stesso identico post, parliamone!!!.


La mia idea era cercare di trovare un modo ( legale) per riuscire a distribuire i dischi nei posti insoliti, tipo pub, librerie, cinema....Rimanendo nel circuito di Roma e parallelamente organizzando concerti appoggiandosi alle radio indipendenti, che a roma è solo radio città futura. Più che etichetta la vedevo una associazione d'artisti che mettendo una quota, partecipavano alla distribuzione loro stessi di tutti i progetti dell'etichetta. Ad esempio il gruppo dell'etichetta che conosce la zona monteverde distribuiva i progetti dell'etichetta nella zona e nei posti tipo quelli citati.

Materialmente si fa una specie di piccolo espositore in cui ci sono i dischi che la gente può comprare.

Come la vedete?
 


Posted by maurix (Member # 2135) on 20. Dicembre 2003, 04:24:
 
Tra pubblicare e distribuire c'è una netta separazione, fatta di costi, tempo e competenze specifiche.
 
Posted by Red (Member # 1804) on 20. Dicembre 2003, 08:43:
 
Si, parliamone.

Sarei molto intenzionato.
Da dove si parte?

Red
 


Posted by jimadkins (Member # 2436) on 20. Dicembre 2003, 08:48:
 
Almeno di roba a cui sono vicino io (hardcore melodico, emocore, indie rock)ne conosco un casino di etichette. Non è una cosa costosa però devi avere un monte di conoscenze se vuoi fare una cosa perbene... devi avere un pò le mani in pasta e sapere come farti spazio. Come spese non sono elevate.... se vuoi produrre un gruppo di solito la registrazione se la paga il gruppo e a te spettano le spese per le copertine e le copie...... e relativi bollini SIAE... poi dovrai occuparti di fare pubblicità un pò nei webzine, nelle fanzine, su qualche giornaletto se vuoi fare le cose serie.. e poi ti devi appoggiare a una distrobuzione e finirai o con l'Audioglobe qui di Firenze o con la Venus. Io so che la Venus è più seria. Comunque anche li spendi. So che comunque le prime cose che fai uscire come etichetta ti conviene non distribuirle tramite distribuzione vera ma partire con la classica catena e piazzarle in qualche negozio tattico... a Firenze un esempio è la SuperRecords sotto la stazione.

Il casino è che di etichette indipendenti ne nascono come funghi dato la relativa semplicità di costituzione..... perciò se pensi di avere i mezzi per farti spazio... allora provaci... ma se non hai conoscenze nell'ambiente (tipo altra gente di altre etichette.... gente che lavora su webzine, fanzine e giornali musicali, gente che si occupa di artwork vari come copertine locandine ecc.. studio di registrazione con cui convenzionarti e anche una agenzia di booking per i gruppi...) la faccenda si fa un pò dura.
 


Posted by alexmot (Member # 3070) on 20. Dicembre 2003, 10:12:
 
Concordo con tecknologico. Le edizioni, che sono fondamentali x la sopravvivenza economica dell'etichetta (leggi diritti di edizione)sono una bazza notevole.
Non ricordo esattamente perchè son passati parecchi anni e poi non ero io che me ne occupavo ma il fatto di essere editore, regolarmente iscritto siae significa poterlo dimostrare attraverso un certo numero di pubblicazioni di materiale musicale canzoni brani vari etc, regolarmente stampato (no fotocopie) in un numero minimo di copie.
Della serie: prima stampa e poi ti diamo le edizioni.
Per la distribuzione e la promozione poi son dolori.
Non voglio scoraggiare nessuno ma bisogna crederci molto ed essere tenaci. Inoltre bisogna pianificare molto bene l'aspetto economico, avere idee (quelle non mancano quasi mai)ed essere molto determinati e pronti a spendere soldini che rientreranno (forse ) dopo un bel po..
Etichette ormai ce ne sono a migliaia ed il mercato è quello che è.
Bello, ma attenzione....
 
Posted by iuke (Member # 364) on 20. Dicembre 2003, 13:30:
 
Non vorrei esagerare.. ma allo stato attuale delle cose è IMPOSSIBILE aprire una etichetta.A meno che non abbiate già un capitale e volete divertirvi.
Dato uno sguardo alla flessione di mercato generale : tutti (major e indipendenti) stanno licenziando.Il web è la nuova frontiera..ma aprire un etichetta senza essere già esposti mi sembra una follia.

Iuke
 


Posted by iuke (Member # 364) on 20. Dicembre 2003, 13:33:
 
Dimenticavo: per aprire le edizioni serve (oltre alle spese di edizioni...che sono cmq rientrate) una società.
10.000/15.000 euro.
Del resto la stragrande maggioranza delle label indipendenti (piccole) non possede le edizioni e lavora solo sulle licenze e le royalties.

iuke
 


Posted by saggesh (Member # 1267) on 20. Dicembre 2003, 14:21:
 
io non so molto..ma ho visto in questi mesi come + o - succede
cioè tu puoi fare un bellissimo album,registrarlo perfetto ma quello che conta è l'editore e il rapporto editore/produttore
ovvero devi trovare (dando x scontato che tu sia produttore) un editore serio con il quale fare lavori(anche prima di aprire l'etichetta)..e vedere come si comporta
se questo(x esempio) nel momento in cui la canzone lanciata sta andando ,non ci mette "coyons" x spingerla ancora..bè..

è già successo..
devi per forza fidarti degli altri..oppure fai tutto te..ma son azzi
 
Posted by evilsurfer (Member # 1972) on 20. Dicembre 2003, 14:47:
 
quote:
Originally posted by jimadkins:
Almeno di roba a cui sono vicino io (hardcore melodico, emocore, indie rock)ne conosco un casino di etichette. Non è una cosa costosa però devi avere un monte di conoscenze se vuoi fare una cosa perbene... devi avere un pò le mani in pasta e sapere come farti spazio. Come spese non sono elevate.... se vuoi produrre un gruppo di solito la registrazione se la paga il gruppo e a te spettano le spese per le copertine e le copie...... e relativi bollini SIAE... poi dovrai occuparti di fare pubblicità un pò nei webzine, nelle fanzine, su qualche giornaletto se vuoi fare le cose serie.. e poi ti devi appoggiare a una distrobuzione e finirai o con l'Audioglobe qui di Firenze o con la Venus. Io so che la Venus è più seria. Comunque anche li spendi. So che comunque le prime cose che fai uscire come etichetta ti conviene non distribuirle tramite distribuzione vera ma partire con la classica catena e piazzarle in qualche negozio tattico... a Firenze un esempio è la SuperRecords sotto la stazione.

Il casino è che di etichette indipendenti ne nascono come funghi dato la relativa semplicità di costituzione..... perciò se pensi di avere i mezzi per farti spazio... allora provaci... ma se non hai conoscenze nell'ambiente (tipo altra gente di altre etichette.... gente che lavora su webzine, fanzine e giornali musicali, gente che si occupa di artwork vari come copertine locandine ecc.. studio di registrazione con cui convenzionarti e anche una agenzia di booking per i gruppi...) la faccenda si fa un pò dura.


anchio sono di firenze!
 


Posted by evilsurfer (Member # 1972) on 20. Dicembre 2003, 14:52:
 
quote:
Originally posted by saggesh:
io non so molto..ma ho visto in questi mesi come + o - succede
cioè tu puoi fare un bellissimo album,registrarlo perfetto ma quello che conta è l'editore e il rapporto editore/produttore
ovvero devi trovare (dando x scontato che tu sia produttore) un editore serio con il quale fare lavori(anche prima di aprire l'etichetta)..e vedere come si comporta
se questo(x esempio) nel momento in cui la canzone lanciata sta andando ,non ci mette "coyons" x spingerla ancora..bè..

è già successo..
devi per forza fidarti degli altri..oppure fai tutto te..ma son azzi

all'inizio ovviamente sarei produttore di me stesso,ovvero,della mia musica da solista e del mio gruppo,di iniziare a produrre anche altri perora è oltre l'orizzonte da ma ora visibile capisci?
Sul produttore non ho dubbi e potrei essere disposto a farlo,è sull'editore che manca la pasta giusta!anche perchè devo capire bene che figura professionale è...
 


Posted by AmedeoMinghia (Member # 2434) on 20. Dicembre 2003, 22:09:
 
Anche io devo capire bene l'editore chi è.

Comunque conosco un chitarrista che fa blues, che si è registrato, stampato i dischi da solo. Ci ha messo il bollino siae. E se li è distribuiti da solo nei negozi. E qualcuno se li compra.

Ora una cosa che mi chiedo è: cosa bisogna fare o avere per poter fare una cosa del genere? Basta l'iscrizione alla siae?

Un altra cosa: ieri vi ho parlato dell'idea dell'espositore.

Bene proprio oggi ho sono entrato in un negozio di vestiti a via nazionale e ho visto un espositore con dei dischi di musica etnica, genere raggae, samba, musica africana, tutte compilascion. Dall'espositore si potevano sentire i dischi, ma solo una preview di due brani tagliati. Le compi non erano male. In quella reggae(genere che un po conosco) c'era anche un pezzo dei gladiators...
 


Posted by Red (Member # 1804) on 21. Dicembre 2003, 00:53:
 
Io parlavo di etichetta in se x se.

Gia' sono con le mani in pasta, ma quando si stampa, non posso mettere il marchio, perchè in effetti non ce l'ho.

Esempio "Red 001" sul bordo CD.

Ci sono delle cose che ho gia' stampato, ma il mio nome compare solo tra gli arrangiatori o musicisti e registrazioni.

Come si fa a "fare" un etichetta?

Società, altre cose? Quali permessi? Cosa?

Red
 


Posted by AmedeoMinghia (Member # 2434) on 21. Dicembre 2003, 13:12:
 
Mi sa che fon'ora hanno parlato (io primo tra tutti) solo quelli che non ne sanno granché...

Aiutoooooooo, qualcuno addentro al mondo ci spieghi l'arcano...
 


Posted by alexmot (Member # 3070) on 22. Dicembre 2003, 09:47:
 
Una etichetta non sta in piedi solo con la pura vendita ma anche con i proventi derivanti dalle edizioni.
allora:
Per avere le edizioni devi essere ditta individuale o avere una società, secondo uno dei tipi previsti dalla legge.
inoltre devi presentare 50 composizioni x canto e pianoforte fascicolati singolarmente x almeno 300 copie stampate per edizione con procedimento tipografico (no fotocopie).
oppure 20 composizioni per orchestrina
oppure 10 composizioni per banda
oppure 1 opera lirica
oppure 4 composizioni per orchestra sinfonica
oppure otto coposizioni per orchestra da camera
(sembra uno scherzo ma non lo è)
Per avere i diritti sui brani che produci devi essere riconosciuto dalla siae come editore, e quindi godere dei diritti di edizione.
Una etichetta non può non avere edizioni. A meno che non sia la "tua" etichetta che si occupa esclusivamente delle "tue" produzioni Ovvero delle tue autoproduzioni).
Dal riconoscimento della posizione di editore ne deriva la possibilità di godere di quella parte di diritti di riproduzione (siae) spettante solitamente al produttore/editore/casa discografica etc.
Devi essere titolare di quei diritti minimi (o come nel caso dei grossi squalonzi della discografia: maximi), senza i quali il tuo investimento sui prodotti che fai non viene tutelato per niente.
I riferimenti particolareggiati alla documentazione richiesta li trovi sul modulo 948 della siae.
Se un tuo amico, te, o qualsiasi altro fanno una autoproduzione è ok. Puoi tranquillamente farti il disco versare alla siae il malloppo in cambio dei bollini stamparti il cd ed è ok. Tutto quello che investi ti ritorna. Ma se tu paghi il lavoro ,la siae, lo studio la stampa la promozione, la distribuzione etc per il lavoro di un altro tutto quello se ne ricava a livello di siae arriva a quell'altro e a te nisba.
e tieni conto che l'utile maggiore a volte lo hai proprio dai proventi siae non dalle vendite.
E' ok per gli espositori, ma come li distribuisci? Come controlli le vendite? ed i resi?
Devi avere una rete distributiva efficace sul territorio Locale/regionale/nazionale.
Tieni conto che su dei prodotti non "pompati"
non funziona la vendita al commerciante, ma il conto vendita. E chi ha invece in casa prodotti già pagati al grossista non ha molto interesse a spingere i tuoi deve prima rientrare dei "suoi". Inoltre le majors per un disco di Celentano a Natale impongono l'acquisto al negoziante di altri dieci (faccio per dire) altri prodotti di minor richiamo al negoziante stesso e quindi ciao....quando avrà finito di vendere quelli ci saranno i tuoi....
Sono considerazioniche non fanno venire molto entusiasmo.
Ma è bene saperle 'ste cose prima di partire per una avventura molto bella e difficile.
 
Posted by alexmot (Member # 3070) on 22. Dicembre 2003, 10:29:
 
x red
Il problema non è quello di poter scrivere "red 001" o quello che vuoi sull'inlay card , ma oltre a cio deve essere chiaramente inserito il dato relativo all'intestatario della licenza di riproduzione dell'opera.
quindi sulla inlay card (il retro del cd) dovrà essere presente obbligatoriamente l'insieme dei seguenti dati:
1 numero di catalogo (001/002...)
2 nome dell'etichetta (la società, 3 associazione etc che produce il cd)
4 titolo del prodotto
5 anno di prima pubblicazione e nome del proprietario/produttore affiancato dal nome del proprietario preceduti da una P
6 titoli dei brani
7 nomi degli artisti/interpreti/esecutori
8 nomi dei compositori
9 anno di prima pubblicazione e nome del proprietario/produttore originale del brano registrato, preceduti da una P

per il resto sull'etichetta ci puoi scrivere quello che vuoi compreso ad es: "RED RECORD" Anche affiancandolo al n. di catalogo.

inoltre se pure non obbligatorio è bene considerare la presenza del codice a barre del prodotto per via del fatto che ormai tutti i distributori/negozi caricano a magazzino i prodotti tramite codice. A volte non averlo non fa accettare il prodotto.
 


Posted by alexmot (Member # 3070) on 22. Dicembre 2003, 15:46:
 
errata corridge:

ciò

...
2 nome dell'etichetta (la società, associazione etc che produce il cd)
3 titolo del prodotto.....


 


Posted by evilsurfer (Member # 1972) on 22. Dicembre 2003, 18:32:
 
conviene aprirla all'estero..meno burocrazia!!
 
Posted by Red (Member # 1804) on 23. Dicembre 2003, 07:11:
 
Quindi, lasciando perdere le edizioni, se io volessi avere un'etichetta (non mi frega dei proventi, perchè non sono io che sborso), dovrei fare o società o ditta individuale?

Oppure c'è qualche altra procedura?

Continuiamo che mi interessa.

Red
 


Posted by alexmot (Member # 3070) on 23. Dicembre 2003, 10:13:
 
Puoi fare l'una o l'altra. Penso che basti un'Associazione. Una persona giuridica qualsiasi.Una la partita iva insomma.
 
Posted by Magical Mystery Man (Member # 1658) on 23. Dicembre 2003, 10:24:
 
uffa!
http://www.musicadventures.com/italy/consulenze/legale/costituireetichetta.php3
 
Posted by alexmot (Member # 3070) on 23. Dicembre 2003, 10:44:
 
Chiunque può comunque richiedere una licenza di pubblicazione di singola riproduzione alla siae. Ciunque può fare un cd.
Alla fine il fatto di poter scrivere "....record" su un cd è assolutamente permesso "a prescindere". Il fatto che poi questo trovi un senso è un altro paio di maniche.
Se non ti frega dei diritti siae sulle edizioni vai tranquillo(ma siamo sicuri? qualche passaggio radiofonico ben piazzato o il brano che diventa la sigletta delle previsioni del tempo-buonasera in rai sono migliaia di euri che sfumano).
Come sai per ogni singola copia stampata si devono versare degli importi relativi ai diritti d'autore alla siae. E sono cifrette importanti sul costo di produzione. In buona parte questi importi che tu versi ti rientrano, ma solo se godi di diritti siae sulla produzione (se sei compositore/autore e/o se sei editore).
Se vuoi solo offrire al cliente del tuo studio la possibilità di stampare a sue spese il prodotto, e vuoi semplicemente aggiungere un marchio sul suo cd che documenti una tua riconoscibilità, lo puoi fare senza dover aprire ditte o altro. Una sorta di etichetta virtuale che però ha la ua funzione.
Ovviamente se vuoi scricare iva sui prodotti etc è un'altra storia ma che non riguarda la storia della siae etc.
Tieni conto che tu puoi scrivere RedRecord ma che se vuoi la tutela del marchio lo devi depositare all'ufficio marchi e brevetti. Può sempre accadere che magari lo usa qualcun altro e avendolo depositato non ha piacere che lo usi tu, oppure la tua etichetta diventerà famosisima ma non l'hai depositata e qualcuno ti frega il marchio !
 
Posted by alexmot (Member # 3070) on 23. Dicembre 2003, 10:45:
 
seee, ciunque...
 
Posted by alexmot (Member # 3070) on 23. Dicembre 2003, 10:49:
 
devo cambiare tastiera ...scricare...
 
Posted by Singultus (Member # 2753) on 23. Dicembre 2003, 16:23:
 
Per il deposito del marchio conviene rivolgersi ad una società di consulenza in brevetti e marchi per fare una ricerca preventiva almeno a livello nazionale (meglio se a livello comunitario od internazionale), così da non rischiare di depositare un marchio già depositato da altri.
 
Posted by alexmot (Member # 3070) on 23. Dicembre 2003, 16:43:
 
....e provate a depositare un marchio con "copertura" internazionale
 
Posted by tecknologico (Member # 2218) on 25. Dicembre 2003, 17:08:
 
Rivolgiti a un distributore se vuoi fare le cose serie...nel nostro tipo di musica (Dance)esiste la SELF,la LEVELONE,la GLOBAL NET.Le prime 2 sono milanesi mentre la terza e' di napoli.Tutte si occupano anche di altri generi musicali.Non solo dance quindi,specialmente la SELF.(www.self.it)Mettiti d'accordo con loro per quanto riguarda la distribuzione dei tuoi prodotti.Naturalmente se non gli piacciono difficilmente accetteranno di distribuirli.Questa e' l'unica strada praticabile se t'interessa solo l'etichetta.Naturalmente ti servono anche le edizioni musicali ma per questo puoi cedere i diritti anche a loro (loro le hanno)sotto compenso magari di 3 punti siae.I restanti 9 punti resterannol a loro per "lavorare maggiormente il pezzo"

Merry Christmas and Happy New Year..
 


Posted by Red (Member # 1804) on 25. Dicembre 2003, 22:44:
 
Grazie a tutti.
Siete stati chiari.

Avevo in mente per ora di fare l'etichetta, più per stamparla sulle produzioni (che per ora non sborso io), per fare un po' di pubblicità allo studio, visto che i lavori verranno (e vengono) fatti qui, dall'arrangiamente, alla cura delle parti con i singoli musicisti, alla registrazione, al mix, alla grafica del booklet.

Poi magari, faccio anche le edizioni, per la produzione completa.
Insomma, per ora, volevo iniziare a partire a livello commerciale.

Dopo, verrà anche il resto.
Le mani in pasta già le ho, ma vorrei cominciare ad usarle queste mani.

Grazie ancora.

Red
 




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