rispetto a quello che hai detto io penso che le attenuazioni o si fanno in modo professionale o e' meglio ottenere il suono di una stanza "di casa" non troppo rimbombante
uno dei problemi di essere in un ambiente troppo attenuato e' che si tende ad alzare abnormemente il volume per lavorare
Le attenuazioni fatte in modo professionale che vantaggi comportano rispetto all'ascolto "di casa"?
••detta come la regolina della scuola.. se non si hanno rimbombi o risonanze.. o cancellazioni di fase (o se ne hanno meno possibile) mantenendo comunque un suono vivo e naturale si sente il suono delle casse e non il suono delle casse + stanza.
Oltre a questo ribadisco la bellezza di avere un suono uniforme in tutto l'ambiente. Nel mio studietto e' tutto impostato per avere tutto a portata di mano nella posizione di convergenza del suono che proviene dai monitor e poi faccio i vari riti che tutti fanno, mi alzo, vado fuori della porta, vado in fondo alla stanza ecc. Invece, da quando per mia fortuna, saltuariamente, mi capita di lavorare in qualche "monumento di studio", capisco i computer laterali, le tastiere dietro, gli apparecchi da una parte, i mixaggi a quattro o sei mani ecc.
Pero' ho preso anche cantonate per aver sentito un suono che mi piaceva e poi non averlo piu' riconosciuto in ambienti a me piu' familiari.
Ecco.. bello il suono delle suites di editing-mastering, come per esempio il profile, piu' "vivo" in genere di quello delle regie di registrazione/mix
pero' io sono un po' rustico su questi argomenti... se siamo in un'acustica da casa mediamente arredata gia' va bene, l'unica accortezza sarebbe evitare di mettere le casse vicine alle pareti
Grande Yaso !
io il giudizio finale ai miei mix lo do alzando al massimo le casse ,aprendo la porta delle studio , uscendo fuori sulla terrazza e ascolto da li' ..... la cosa mi togli gli ultimi dubbi che un ascolto ravvicinato alle casse spesso mi fa venire !