This is topic Voglio suonare all'estero!!! in forum La Stanza di Cubase.it at I Forum di Cubase.it, il sito italiano su Cubase, Audio, MIDI e Home Recording.


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Posted by maxconsolaro (Member # 2372) on 25. Agosto 2004, 01:21:
 
Voglio suonare all'estero perchè sono appena tornato dall'irlanda, accendo la tv nel mio salotto e mi sento solo pubblicità di suonerie e menate varie.. in irlanda non era così.. potevi anche suonare con una chitarra con tre corde per strada e la gente si fermava lo stesso ad ascoltare.. Adesso mi organizzo il mio bel minitour di 3-4 date in zona Dublino se riesco a trovare qualche locale che ci faccia suonare anche gratis perchè là è tutto un altro mondo.. e essere tornato mi demoralizza.. tanto..
 
Posted by ULODIN (Member # 160) on 25. Agosto 2004, 02:44:
 

Ma guarda che secondo me anche in Italia se ti metti nelle vie centrali delle città a suonare con l'organetto la gente ti ascolta, a Milano nella via adiacente al Duomo (Vittorio Emanulele) è pieno di saltimbanchi e robe simili. La domanda è: e poi?!?!?!?!?!?
 


Posted by eriksativa (Member # 1344) on 25. Agosto 2004, 11:10:
 
>potevi anche suonare con una chitarra con tre corde per strada e la gente si fermava lo stesso ad ascoltare..

perche' sono tutti sbronzi, sempre

il che non e' necessariamante negativo
 


Posted by GIACOMO (Member # 3320) on 25. Agosto 2004, 11:25:
 
Vado in irlanda ad Agosto prossimo, voglio fare qualoche jam session nei pub irlandesi con il whistle.
 
Posted by maxconsolaro (Member # 2372) on 25. Agosto 2004, 14:16:
 
l'ho comprato il tin whistle e anche il bodhran!!! bellissimi!!!
 
Posted by dub (Member # 924) on 25. Agosto 2004, 14:22:
 
max,

in tutta la gran bretagna è cosi... anchio ogni volta che torno da li mi demoralizzo..

in italia la cultura musicale è quasi inesistente.. basta guardare la scena che abbiamo.. la cosa più all'avanguardiain italia in gran bretagna la facevano 10 anni fa..
comunque..
non mi accontenterei di suonare per strada però... su questo sono d'accordo con ulodin.

bisogna inviare materiale alle labels britanniche e perchè no anche scandinave ed americane e sperare che gli piaccia

ciaoo
Marco.
 


Posted by GIACOMO (Member # 3320) on 25. Agosto 2004, 16:43:
 
quote:
Originally posted by maxconsolaro:
l'ho comprato il tin whistle e anche il bodhran!!! bellissimi!!!

Che marca hai preso ? Il Genration ? (spero di no)
 


Posted by Stan (Member # 1980) on 26. Agosto 2004, 12:51:
 
quote:
Originally posted by dub:
la cosa più all'avanguardiain italia in gran bretagna la facevano 10 anni fa..

uffa!!!!
le solite sciocchezze!!!!
 


Posted by dub (Member # 924) on 26. Agosto 2004, 14:31:
 
Stan,

non escludo il fatto che in italia non ci siano bravi artisti.. tutti sconosciuti, ma parlo di cose che hanno un minimo di mercato ed è la verità...
siamo indietro musicalmente (e non solo) è sempre stato così..non voglio essere fatalista.
Nel 1968 in Italia c'era ancora il beat, il r&b, mentre nel regno unito avveniva il passaggio a sonorità nmolto più sperimentali ed avanzate.
E oggi le cose sono rimaste le stesse.
guarda anche solo l'elettronica.. in italia cosa cè?...boh.


 


Posted by Stan (Member # 1980) on 26. Agosto 2004, 21:14:
 
azz! mi dici proprio l'elettronica?
quando dovunque si dice che in fatto di house l'italia è quella che da anni fa la tendenza!?!
e la fa dovunque! inghilterra, germania stati uniti, ecc

se i gruppi buoni rimangono nell'underground non vuol dire nulla.
io il disco dei retina.it lo compro e non me ne fotte nulla se siamo i 150 in tutt'italia a farlo.
ma si può sapere che te ne frega se un gruppo è mainstream oppure no???
io doco:
sappiamo già PERCHE' ci sono certe "anomalie".
se le cose andassero in modo più coerente sarebbe meglio.
ma per il resto... QUAL'E' il problema?

se poi volessimo pure darti corda.
poi io non vedo NESSUNA COMPETIZIONE con l'estero. l'italia ha dettato legge in materia di musica classica per ameno 3 secoli!
forse è perchè la facevamo benissimo!!!
dici che ora siamo indietro?
si vede che i generi di musica "moderni" non sono alla nostra portata.
ok?
QUAL'E' IL PROBLEMA?????
 


Posted by mau (Member # 2333) on 26. Agosto 2004, 22:21:
 
quote:
Originally posted by maxconsolaro:
l'ho comprato il tin whistle e anche il bodhran!!! bellissimi!!!

scusate la mia ignoranza, ma cosa sono?
 


Posted by dub (Member # 924) on 26. Agosto 2004, 23:32:
 
Il problema è quello di non riuscire a fare mai niente con la propria musica (a meno che non sia roba commerciale)in italia.

é un dato di fatto che in gran bretagna ci siano moolti più musicisti che in italia..
anche a me non me ne frega niente se un artista proviene dall'italia, piuttosto che dalla francia etc.etc.io ascolto la musica come prima cosa..però in italia non trovo stimoli..non cè abbastanza interesse..

ho quasi trovato più agganci in 14 giorni a Cardiff nel Galles che 10 anni qui nel mio paese!! non ti sembra un grosso problema?

..e poi non cè nessuna competizione.. ripeto la musica è quello che conta.. esempio:
Pollution di Battiato (1972) lo ritengo un pezzo importante per quanto riguarda il mosaico sperimentale internazionale.

cheers
Marco


 


Posted by maxconsolaro (Member # 2372) on 27. Agosto 2004, 01:48:
 
quote:
Che marca hai preso ? Il Genration ? (spero di no)

no.. ho preso un waltons..

per chi non lo sapesse il tin whistle è questo:
Tin Whistle
e il bodhran è questo:bodhran
 


Posted by mau (Member # 2333) on 27. Agosto 2004, 01:55:
 
grazie ciao
 
Posted by ULODIN (Member # 160) on 27. Agosto 2004, 02:30:
 
Purtroppo in Italia la feccia è rappresentata dai produttori: noi italiani non è che non siamo all'avanguardia, lo siamo eccome, lo siamo sempre stati; il grosso problema sono le persone che possono portare avanti le idee innovative, non c'è la voglia di farlo.
Ora come ora si pensa al cash, punto e basta; oramai la peggiore delle mentalità milanesi ha preso piede in tutto il paese: "Mi fa guadagnare? Ok, allora lo produco. Non mi fa guadagnare? Allora è tempo perso".

Questa è la mentalità che c'è in Italia; e tutto parte dalla SIAE, io ho sentito vincoli burocratici di suddetta società che fanno accaponare la pelle

Gente come i retina.it che ho avuto modo di ascoltare qualche volta visto che anch'io seguo quella scena ce ne sono a bizzeffe in Italia, il problema è che chi ha il potere dei farli risaltare non lo fa, perchè non ne vede il guadagno.
Ma come biasimarlo? Se voi foste dei produttori, sinceramente, in Italia, produrreste un gruppo mettiamo caso genere IDM? Non penso, perchè in quanto imprenditori non ci guadagnereste assolutamente niente......

Il problema dell'Italia oggi è il dormire sugli allori, vedi la frase di Stan che è una frase comunissima: "l'italia ha dettato legge in materia di musica classica per ameno 3 secoli!"

Ma sono passati questi tre secoli però, facciamo qualcosa di diverso......no?
Il discorso è estendibile ad una mareeeeea di altri argomenti: l'architettura ad esempio. La mia ragazza è architetto, non sapete le vote che mi fa notare quanto l'Italia sia indietro a 50 anni fa nell'ambito architettonico: tutte le ristrutturazioni hanno il sapore di 50/60anni fa, non si guarda avanti!!!!
L'Europa nel contesto architettonico ci mangia in testa! L'Italia vive sui fasti del passato!

Non a caso il Made in Italy è al collasso e non a caso tutti i ricercatori italiani scappano all'estero: dove la ricerca è decisamente più finanziata, e non è un discorso di governo di sinistra o destra.......

Ok, mi son sfogato.....
 


Posted by dub (Member # 924) on 27. Agosto 2004, 09:00:
 
ulodin,

sono d'accordo.
in ogni città britannica ci sono moltissimi negozi di dischi.. sono stato di recente a leicester, una piccola cittadina nelle midlands e non sono riuscito a girarli tutti in 2 giorni...

immaginate di fare la stessa cosa qui da noi..lo si vede da queste cose di quanto a noi italiani non interessa la musica..

..a meno che non ci sia un guadagno come ha detto giustamente ulodin.

..comunque non voglio essere ripetitivo..

..se però abbassassero un po i prezzi dei fottuti cd, magari anche qui prenderebbe più piede l'interesse verso di essi.
..poi la siae...siamo l'unico paese in europa con questa croce..

va beh
Ciaoo
Marco.


 


Posted by eriksativa (Member # 1344) on 27. Agosto 2004, 10:13:
 
>Se voi foste dei produttori, sinceramente, in Italia, produrreste un gruppo mettiamo caso genere IDM

l'IDM si produce da soli - per fortuna

forse il problema e' proprio che dandoci dentro da soli non si arriva molto, in italia (ma non solo, direi)..

diciamo che forse in GB il sistema e' un po' piu' meritocratico...

ma questo anche perche' esiste un mercato nel vero senso della parola... il che si ricollega anche al discorso di dub dei negozi di dischi.

non e' che ci siano differenze in termini assoluti, secondo me... la differenza e' che in GB la musica e' un'industria importante, e vista come tale, e quindi ci entrano/escono soldi ecc. - ma lo stesso si puo' dire anche degli altri media (a parte forse il cinema, tristemente...)

ragione per cui ci sono anche piu' possibilita' di formazione relativa a cose simili, per ricollegarsi a: http://www.cubase.it/cgi-bin/ultimatebb.cgi?ubb=get_topic&f=6&t=005197&p=1

>Non a caso il Made in Italy è al collasso e non a caso tutti i ricercatori italiani scappano all'estero: dove la ricerca è decisamente più finanziata, e non è un discorso di governo di sinistra o destra.......

presente!

comunque guarda che da che parte stia il governo conta comunque un po', nel finanziamento di cose simili... in inghilterra i laburisti stanno facendo cose un po' turpi in questo campo, purtroppo... (come in innumerevoli altri campi...)
certo non siamo ai livelli di *****nismo della moratti, ma comunque anche in GB la vita si fa difficile, sia per lo staff che per gli studenti...
ma questa e' una digressione... diciamo che mi sono sfogato anch'io...

PS: e' comunque vero che anche nel caso della ricerca, i soldi in GB girano eccome.
 


Posted by ULODIN (Member # 160) on 27. Agosto 2004, 12:02:
 
A me tutto ciò mi da un fastidio tremendo, vorrei tanto fossimo ancora il paese meta d'obbligo per chi volesse imparar l'arte; ai tempi di Mozart i musicisti se volevano veramente accrescere la loro cultura dovevano venire in Italia; quando ho letto sta cosa mi son venuti i brividi......
 
Posted by dub (Member # 924) on 27. Agosto 2004, 12:42:
 
..azz
ora forse siamo il contrario...
 
Posted by Stan (Member # 1980) on 27. Agosto 2004, 13:31:
 
quote:
Originally posted by dub:
..azz
ora forse siamo il contrario...

e io dico
E DOVE STA IL PROBLEMA??????

mi sorprende che avete mandato 10 post, ma nessuno ha detto il VERO PROBLEMA.
addirittura parlate di assistenzialismo statale!! ma doveee????? fatboy slim secondo voi sperava in queste??
il vero problema è che se c'è IGNORANZA allora nessuno ci può far nulla se in radio gira ****a.
io la radio non la ascolto.
credo che molti di voi non la ascoltino, vero?
ci pensate se un giorno il 60% degli italiani non la ascoltasse più cosa succederebbe?
forse le radio penserebbero che è ora di cambiare qualcosa.
non credete???
ma quersta è una cosa impossibile se i bambini crescono credendo che la musica italiana si faccia a sanremo e credendo che i gruppi bravi sono quelli che parlano di amore e menate del genere.

ragà. una rivoluzione deve patire dal basso.
se in inghilterra ci sono i negozi di dischi è perchè c'è chi li comprta.
e il prezzo è un problema un pò secondario in un paese dove c'è chi ha il disco di dj franceso.
 


Posted by ULODIN (Member # 160) on 27. Agosto 2004, 14:44:
 
Stan, va che stai dicendo la stessa cosa: secondo te dietro le radio chi ci sta? Il produttore in questione che spinge per promuovere il suo prodotto; quindi si ritorna al discorso dell'imprenditoria.....

Secondo me è un gatto che si morde la coda: le radio mandano quello che la gente vuole sentire, ma d'altro canto sono le radio stesse che impongono i trend musicali, e quindi? come si fa?
Probabilmente hai ragione tu: bisognerebbe che lo scossone venisse "dal basso"; però non so quanti siamo noi in questo basso.....nel senso che la stragrande maggioranza delle persone sono ben felici di ascoltare tutti quei generi "easy".

Il discorso secondo me non è tanto il fatto di stravolgere i palinsesti radiofonici; quanto affiancarli ad una programmazione un po più ricercata; come d'altronde prendendo sempre l'esempio dell'Inghilterra succede: non è che non esiste musica commerciale, ce n'è eccome, solo che i generi più di nicchia sono comunque supportati......

Io sono il primo a non voler buttar via Sanremo (un Sanremo senza magnagne) o Radio DJ: il primo è una tradizione italiana consolidata e quindi va salvaguardata, la seconda perchè trasmette comunque musica allegra che anche a me in certi contesti piace ascoltare......

Stan, visto che anche a te piace il genere che piace a noiggggiovani..... DSP, Sub Source e Catalogo

Magari li conosci già.....
 


Posted by dub (Member # 924) on 27. Agosto 2004, 15:12:
 
una tradizione si consolida con il tempo.
quello che sta alla radice di tutto questo è la mentalità.. difficile cambiare questa cosa.
In GB da sempre la musica è fonte di interesse e di conseguenza un mercato.. diciamo le cose come stanno all'italiano medio, come ha detto ulodin, va bene ascoltare le porcate della radio, non interessa comprare il cd ed ascoltarlo in dettaglio.. io personalmente sanremo lo abolirei, racchiude tutta la spazzatura che abbiamo qui.
Dove ogni canzone non ha un proprio stile, sembrano esecuzioni sterili.. non cè ricerca del suono, di un timbro, ma sembrano basi MIDI con un cantato sopra..

Anche in GB le porcate ci sono.. non voglio negarlo.. però, ancora d'accordo con ulodin, anche le cose più sperimentali e meno canoniche hanno un supporto.. di esempi ce ne sono a valanghe..

un esperienza personale.. sempre a Cardiff salgo su un pullman locale, un signore in giacca e cravatta probabilmente usciva dall'ufficio ha riconosciuto che eravamo italiani, io gli ho detto che ero li per la musica.. lui ha iniziato a citarmi case discografiche interessanti, gruppi musicali poco conosciuti etc etc.. invece in Italia:
Che lavoro fai?
Il musicista
No...intendo come lavoro..
eh il musicista
beh quello è un hobby...

detto tutto.
 


Posted by ULODIN (Member # 160) on 27. Agosto 2004, 15:21:
 
Ma come in Germania va solo la techno...... Mi fanno morire i crucchi; chi ci è andato m'ha detto che li la techno la mettono anche agli happy hour!!! Anche loro sono dei personaggi però dai......

Evidentemente in Germania hanno una mentalità musicale un po più come dire......spinta......

(comunque so che è così nel nord Europa in generale.....)
 


Posted by dub (Member # 924) on 27. Agosto 2004, 15:31:
 
si in germania sperimentano molto.
Conta che quasi tutte le software house di applicazioni musicali vengono da li....
 
Posted by maxconsolaro (Member # 2372) on 01. Settembre 2004, 00:53:
 
anzi.. se qualcuno è interessato a qualche locale irlandese per fare qualche session posso mandargli un bel po' di indirizzi... visto che là è una cosa diffusa.. al contrario di qua..
 


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