Ma guarda che secondo me anche in Italia se ti metti nelle vie centrali delle città a suonare con l'organetto la gente ti ascolta, a Milano nella via adiacente al Duomo (Vittorio Emanulele) è pieno di saltimbanchi e robe simili. La domanda è: e poi?!?!?!?!?!?
perche' sono tutti sbronzi, sempre
il che non e' necessariamante negativo
in tutta la gran bretagna è cosi... anchio ogni volta che torno da li mi demoralizzo..
in italia la cultura musicale è quasi inesistente.. basta guardare la scena che abbiamo.. la cosa più all'avanguardiain italia in gran bretagna la facevano 10 anni fa..
comunque..
non mi accontenterei di suonare per strada però... su questo sono d'accordo con ulodin.
bisogna inviare materiale alle labels britanniche e perchè no anche scandinave ed americane e sperare che gli piaccia
ciaoo
Marco.
quote:
Originally posted by maxconsolaro:
l'ho comprato il tin whistle e anche il bodhran!!! bellissimi!!!
Che marca hai preso ? Il Genration ? (spero di no)
quote:
Originally posted by dub:
la cosa più all'avanguardiain italia in gran bretagna la facevano 10 anni fa..
uffa!!!!
le solite sciocchezze!!!!
non escludo il fatto che in italia non ci siano bravi artisti.. tutti sconosciuti, ma parlo di cose che hanno un minimo di mercato ed è la verità...
siamo indietro musicalmente (e non solo) è sempre stato così..non voglio essere fatalista.
Nel 1968 in Italia c'era ancora il beat, il r&b, mentre nel regno unito avveniva il passaggio a sonorità nmolto più sperimentali ed avanzate.
E oggi le cose sono rimaste le stesse.
guarda anche solo l'elettronica.. in italia cosa cè?...boh.
se i gruppi buoni rimangono nell'underground non vuol dire nulla.
io il disco dei retina.it lo compro e non me ne fotte nulla se siamo i 150 in tutt'italia a farlo.
ma si può sapere che te ne frega se un gruppo è mainstream oppure no???
io doco:
sappiamo già PERCHE' ci sono certe "anomalie".
se le cose andassero in modo più coerente sarebbe meglio.
ma per il resto... QUAL'E' il problema?
se poi volessimo pure darti corda.
poi io non vedo NESSUNA COMPETIZIONE con l'estero. l'italia ha dettato legge in materia di musica classica per ameno 3 secoli!
forse è perchè la facevamo benissimo!!!
dici che ora siamo indietro?
si vede che i generi di musica "moderni" non sono alla nostra portata.
ok?
QUAL'E' IL PROBLEMA?????
quote:
Originally posted by maxconsolaro:
l'ho comprato il tin whistle e anche il bodhran!!! bellissimi!!!
scusate la mia ignoranza, ma cosa sono?
é un dato di fatto che in gran bretagna ci siano moolti più musicisti che in italia..
anche a me non me ne frega niente se un artista proviene dall'italia, piuttosto che dalla francia etc.etc.io ascolto la musica come prima cosa..però in italia non trovo stimoli..non cè abbastanza interesse..
ho quasi trovato più agganci in 14 giorni a Cardiff nel Galles che 10 anni qui nel mio paese!! non ti sembra un grosso problema?
..e poi non cè nessuna competizione.. ripeto la musica è quello che conta.. esempio:
Pollution di Battiato (1972) lo ritengo un pezzo importante per quanto riguarda il mosaico sperimentale internazionale.
cheers
Marco
quote:
Che marca hai preso ? Il Genration ? (spero di no)
no.. ho preso un waltons..
per chi non lo sapesse il tin whistle è questo:
Tin Whistle
e il bodhran è questo:bodhran
Questa è la mentalità che c'è in Italia; e tutto parte dalla SIAE, io ho sentito vincoli burocratici di suddetta società che fanno accaponare la pelle
Gente come i retina.it che ho avuto modo di ascoltare qualche volta visto che anch'io seguo quella scena ce ne sono a bizzeffe in Italia, il problema è che chi ha il potere dei farli risaltare non lo fa, perchè non ne vede il guadagno.
Ma come biasimarlo? Se voi foste dei produttori, sinceramente, in Italia, produrreste un gruppo mettiamo caso genere IDM? Non penso, perchè in quanto imprenditori non ci guadagnereste assolutamente niente......
Il problema dell'Italia oggi è il dormire sugli allori, vedi la frase di Stan che è una frase comunissima: "l'italia ha dettato legge in materia di musica classica per ameno 3 secoli!"
Ma sono passati questi tre secoli però, facciamo qualcosa di diverso......no?
Il discorso è estendibile ad una mareeeeea di altri argomenti: l'architettura ad esempio. La mia ragazza è architetto, non sapete le vote che mi fa notare quanto l'Italia sia indietro a 50 anni fa nell'ambito architettonico: tutte le ristrutturazioni hanno il sapore di 50/60anni fa, non si guarda avanti!!!!
L'Europa nel contesto architettonico ci mangia in testa! L'Italia vive sui fasti del passato!
Non a caso il Made in Italy è al collasso e non a caso tutti i ricercatori italiani scappano all'estero: dove la ricerca è decisamente più finanziata, e non è un discorso di governo di sinistra o destra.......
Ok, mi son sfogato.....
sono d'accordo.
in ogni città britannica ci sono moltissimi negozi di dischi.. sono stato di recente a leicester, una piccola cittadina nelle midlands e non sono riuscito a girarli tutti in 2 giorni...
immaginate di fare la stessa cosa qui da noi..lo si vede da queste cose di quanto a noi italiani non interessa la musica..
..a meno che non ci sia un guadagno come ha detto giustamente ulodin.
..comunque non voglio essere ripetitivo..
..se però abbassassero un po i prezzi dei fottuti cd, magari anche qui prenderebbe più piede l'interesse verso di essi.
..poi la siae...siamo l'unico paese in europa con questa croce..
va beh
Ciaoo
Marco.
l'IDM si produce da soli - per fortuna
forse il problema e' proprio che dandoci dentro da soli non si arriva molto, in italia (ma non solo, direi)..
diciamo che forse in GB il sistema e' un po' piu' meritocratico...
ma questo anche perche' esiste un mercato nel vero senso della parola... il che si ricollega anche al discorso di dub dei negozi di dischi.
non e' che ci siano differenze in termini assoluti, secondo me... la differenza e' che in GB la musica e' un'industria importante, e vista come tale, e quindi ci entrano/escono soldi ecc. - ma lo stesso si puo' dire anche degli altri media (a parte forse il cinema, tristemente...)
ragione per cui ci sono anche piu' possibilita' di formazione relativa a cose simili, per ricollegarsi a: http://www.cubase.it/cgi-bin/ultimatebb.cgi?ubb=get_topic&f=6&t=005197&p=1
>Non a caso il Made in Italy è al collasso e non a caso tutti i ricercatori italiani scappano all'estero: dove la ricerca è decisamente più finanziata, e non è un discorso di governo di sinistra o destra.......
presente!
comunque guarda che da che parte stia il governo conta comunque un po', nel finanziamento di cose simili... in inghilterra i laburisti stanno facendo cose un po' turpi in questo campo, purtroppo... (come in innumerevoli altri campi...)
certo non siamo ai livelli di *****nismo della moratti, ma comunque anche in GB la vita si fa difficile, sia per lo staff che per gli studenti...
ma questa e' una digressione... diciamo che mi sono sfogato anch'io...
PS: e' comunque vero che anche nel caso della ricerca, i soldi in GB girano eccome.
quote:
Originally posted by dub:
..azz
ora forse siamo il contrario...
e io dico
E DOVE STA IL PROBLEMA??????
mi sorprende che avete mandato 10 post, ma nessuno ha detto il VERO PROBLEMA.
addirittura parlate di assistenzialismo statale!! ma doveee????? fatboy slim secondo voi sperava in queste??
il vero problema è che se c'è IGNORANZA allora nessuno ci può far nulla se in radio gira ****a.
io la radio non la ascolto.
credo che molti di voi non la ascoltino, vero?
ci pensate se un giorno il 60% degli italiani non la ascoltasse più cosa succederebbe?
forse le radio penserebbero che è ora di cambiare qualcosa.
non credete???
ma quersta è una cosa impossibile se i bambini crescono credendo che la musica italiana si faccia a sanremo e credendo che i gruppi bravi sono quelli che parlano di amore e menate del genere.
ragà. una rivoluzione deve patire dal basso.
se in inghilterra ci sono i negozi di dischi è perchè c'è chi li comprta.
e il prezzo è un problema un pò secondario in un paese dove c'è chi ha il disco di dj franceso.
Secondo me è un gatto che si morde la coda: le radio mandano quello che la gente vuole sentire, ma d'altro canto sono le radio stesse che impongono i trend musicali, e quindi? come si fa?
Probabilmente hai ragione tu: bisognerebbe che lo scossone venisse "dal basso"; però non so quanti siamo noi in questo basso.....nel senso che la stragrande maggioranza delle persone sono ben felici di ascoltare tutti quei generi "easy".
Il discorso secondo me non è tanto il fatto di stravolgere i palinsesti radiofonici; quanto affiancarli ad una programmazione un po più ricercata; come d'altronde prendendo sempre l'esempio dell'Inghilterra succede: non è che non esiste musica commerciale, ce n'è eccome, solo che i generi più di nicchia sono comunque supportati......
Io sono il primo a non voler buttar via Sanremo (un Sanremo senza magnagne) o Radio DJ: il primo è una tradizione italiana consolidata e quindi va salvaguardata, la seconda perchè trasmette comunque musica allegra che anche a me in certi contesti piace ascoltare......
Stan, visto che anche a te piace il genere che piace a noiggggiovani..... DSP, Sub Source e Catalogo
Magari li conosci già.....
Anche in GB le porcate ci sono.. non voglio negarlo.. però, ancora d'accordo con ulodin, anche le cose più sperimentali e meno canoniche hanno un supporto.. di esempi ce ne sono a valanghe..
un esperienza personale.. sempre a Cardiff salgo su un pullman locale, un signore in giacca e cravatta probabilmente usciva dall'ufficio ha riconosciuto che eravamo italiani, io gli ho detto che ero li per la musica.. lui ha iniziato a citarmi case discografiche interessanti, gruppi musicali poco conosciuti etc etc.. invece in Italia:
Che lavoro fai?
Il musicista
No...intendo come lavoro..
eh il musicista
beh quello è un hobby...
detto tutto.
Evidentemente in Germania hanno una mentalità musicale un po più come dire......spinta......
(comunque so che è così nel nord Europa in generale.....)