non assumono arrangiatori, compositori, esecutori ecc.
ultimamente ho collaborato x la colonna sonora di un film, tutto tramite internet, e ho conosciuto queste persone tramite un programma di chat, pensa tu!
ViRuS
direbbero a lui "bene, bellissimo, diventa pure famoso, guadagna e portaci via i clienti" oppure lo farebbero star zitto, smonterebbero i suoi intenti e gli ruberebbero l'idea......? Secondo te che cosa farebbe uno che ascolta un tuo pezzo quando sa che quel pezzo non è cautelato dalla siae e magari è anche fantastico...... Te lo ruba subito....... Quindi vai sul sito della siae innanzitutto, proteggiti e poi il tuo demo comincia a farlo girare dove e come vuoi..... se sei bravo qualcuno se ne accorge e persone oneste in giro ne trovi ancora....(1 su 100.000 ma le trovi spero....).
Con questo non voglio dire che qui non si vede l'ora di spennare un pollo....ma se il pollo si presenta già spennato nel piatto....... siamo tutti affamati.
Yaso, vorrei tu (od altri) mi spiegassi: intendi che se mando un progetto "fatto in casa", sebbene l'idea gli possa andare a genio (per quanto difficile, ma mettiamo il caso...) non lo prenderebbero in considerazione perché c'è da lavorarci?
Se è così allora è inutile mandare "demo", cioè provini...
Allora uno che fa? In questa fase a chi si rivolge? Ai produttori? e dove si trovano?
Cheffare, 'nzomma?
quote:
Originally posted by danyat:
Scusa Virus, solo per curiosità, ma hai preso per caso soldi???
x questo lavoro di "sonorizzazione" del film no, ma chiaramente mi ha aperto varie conoscenze che sfrutto tutt'ora nel "reale"
ViRuS
Perry,
non è esatto quello che dice Yaso (solo impreciso)
non si assumono arrangiatori ecc, ma consideriamoli "freelance" che vengono assunti a dipendenza del progetto (in linea di massima)
mentre gli autori si assumono, così come gli interpreti
quindi le demo te mandale, gli A&R sono lì per quello
"Con questo non voglio dire che qui non si vede l'ora di spennare un pollo....ma se il pollo si presenta già spennato nel piatto....... siamo tutti affamati. "
--mi dispiace ma sei "fuori".. in questo forum abbiamo mostrato tutti, piu' volte, grande disinteresse e volonta' nell'aiutare gli altri. Personalmente ritengo anche che se il "giro" si allarga e il lavoro aumenta (perche' molti pubblicano e magari hanno successo) i vantaggi ricadono su di me anche se fossi ai margini di questo mondo.
perry:
Yaso, vorrei tu (od altri) mi spiegassi: intendi che se mando un progetto "fatto in casa", sebbene l'idea gli possa andare a genio (per quanto difficile, ma mettiamo il caso...) non lo prenderebbero in considerazione perché c'è da lavorarci?
--questo e' un altro discorso... se mandi un provino la casa discografica non si scompone, e decide se, secondo i suoi piani o target di clientela, la cosa che gli hai mandato e' pubblicabile o va rimaneggiata/migliorata
se la cosa va migliorata, possono decidere se sono cavoli loro o cavoli tuoi (sia economicamente sia come reperimento del personale).. ma il lavoro o lo fai tu o lo fa gente esterna alla casa discografica la quale non ha generalmente strutture o personale proprio che metta le mani direttamente sulla musica
gio:
Perry,
non è esatto quello che dice Yaso (solo impreciso)
non si assumono arrangiatori ecc, ma consideriamoli "freelance" che vengono assunti a dipendenza del progetto (in linea di massima)
--il discorso e' giusto... ma almeno in italia tale "freelance" non e' uno che si propone come arrangiatore/remixer alla casa discografica con un provino e poi "tenetemi presente alla bisogna".. ma e' uno che ha gia' avuto o partecipato a successi discografici (piu' o meno di nicchia) che la casa discografica va appositamente a cercare di propria iniziativa..
ovvero se un mio disco ha successo, puo' darsi che una casa discografica mi prenda in considerazione come "rimaneggiatore" di un "non finito" che gli e' stato presentato.. un po' come il fatto che non si fa carriera autonoma come strumentisti, ma si partecipa ad un disco di successo e poi a quel punto ci chiamano..
tutto per ribadire che, in generale (ribadisco... in generale), si fa carriera nella musica italiana solo attraverso la partecipazione ad un successo discografico.. non prima
per la mia esperienza e per quello che so..
Yaso è proprio questo che non so. se le case discografike vogliono lavori belli e pronti a ki si fanno ascoltare se uno vuole lavorare in studi di registrazione e non come cantante o produttore?
M hanno consigliato di fare ascolatre qualcosa a persone gia nell'ambiente tipo remixer e dj famosi, ma non capisco cosa possano poi fare loro!
in realta' io sono per esagerare e dare cd e curriculum a tutti.. anche al bottegaio sotto casa.. solamente cerco di spiegarti come mi sembra che generalmente funzioni la faccenda
quote:
Originally posted by yasodanandana:
Yaso è proprio questo che non so. se le case discografike vogliono lavori belli e pronti
--ti ho detto che non e' vero..
ki si fanno ascoltare se uno vuole lavorare in studi di registrazione e non come cantante o produttore?
--non so come spiegartelo, ma negli studi di registrazione, se si vuole lavorare li', non si va con provini.. ci si presenta e si comincia dalla gavetta.. portare cavi, spazzare in terra, fare il caffe', alzare pesi.. Se uno vuole fare i remixer o l'arrangiatore o contatta individualmente la gente ("avete bisogno?") o fa successo con qualche disco e allora magari lo chiamano.
Le sale di registrazione non assumono, in genere, arrangiatori..in realta' io sono per esagerare e dare cd e curriculum a tutti.. anche al bottegaio sotto casa.. solamente cerco di spiegarti come mi sembra che generalmente funzioni la faccenda
Ho capito, quindi anche fare ascoltare cose ha chi è qualcuno, tipo remixer importanti è comunque una cosa buona!
Ok grazie! Incomincio a capirci meglio!
"Con questo non voglio dire che qui non si vede l'ora di spennare un pollo....ma se il pollo si presenta già spennato nel piatto....... siamo tutti affamati. "
--mi dispiace ma sei "fuori".. in questo forum abbiamo mostrato tutti, piu' volte, grande disinteresse e volonta' nell'aiutare gli altri. Personalmente ritengo anche che se il "giro" si allarga e il lavoro aumenta (perche' molti pubblicano e magari hanno successo) i vantaggi ricadono su di me anche se fossi ai margini di questo mondo.
Scusa Yaso ma forse mi son spiegato un pò male, io non intendevo all'interno di questo forum bensì all'interno di questo globo, che, se permetti, non è così propenso verso l'amore per il prossimo. Sono Junior Member come vedi e non immagino che tra queste splendide mura che mi avete fatto scoprire ci siano produttori o "gente che conta". La mia risposta era rivolta ad un principiante, come me, che se ha offeso qualcuno chiede debitamente scusa per il semplice fatto che ha ancora molto da scoprire e da imparare. Ciao, adoro essere chiaro.
sorry
quindi uno puo' girare l'italia in lungo e in largo ed essere simultaneamente uno sconosciuto per gli addetti ai lavori
il live non e' nemmeno (da un bel pezzo) il piu' efficiente mezzo promozionale per un disco.. uno basta vada mezzo secondo in tv e lo vedono decine di migliaia di persone
il live diventa di grande importanza se uno autonomamente, per qualche motivo riesce ad esibirsi molto e magari si vende i propri cd guadagnandoci il 90% invece del 5..6...7...8% delle royalities discografiche correnti
pero'.. anche se suona tutte le sere e fra esibizione e cd fa le montagne di soldi (naturalmente si fa per dire..) le case discografiche non hanno la piu' pallida idea e se si presenta ad un direttore di etichetta lui e un ragazzino che ha fatto un pezzo con magix music maker .. entrambi ottengono virtualmente la stessa attenzione..
se il ragazzino non sa andare in live ma il pezzo merita di essere promozionato il live lo fanno altri e lui sta a casa a guardare il suo progetto che suona al festivalbar
quote:
Originally posted by yasodanandana:
il live diventa di grande importanza se uno autonomamente, per qualche motivo riesce ad esibirsi molto e magari si vende i propri cd guadagnandoci il 90% invece del 5..6...7...8% delle royalities discografiche correnti
pero'.. anche se suona tutte le sere e fra esibizione e cd fa le montagne di soldi (naturalmente si fa per dire..) le case discografiche non hanno la piu' pallida idea e se si presenta ad un direttore di etichetta lui e un ragazzino che ha fatto un pezzo con magix music maker .. entrambi ottengono virtualmente la stessa attenzione..
Si hai ragione, però, se uno dimostra che ha riempito le arene per x sere, mi sembra un'ottima referenza...e poi, il ragazzino col magnetofono Geloso (sono rimadsto un pò indietro )mi sembra una favoletta di altri tempi....oggi realistica solo se si tratta del figlio di un Facchinetti.
Sogni d'oro
quote:
Originally posted by maudoc:
Si hai ragione, però, se uno dimostra che ha riempito le arene per x sere, mi sembra un'ottima referenza...
quote:
Originally posted by maudoc:
il ragazzino col magnetofono Geloso
il tutto al di la del gusto e di un eventuale senso di giustizia che ognuno si vive a modo suo... me compreso
quote:
Originally posted by Salvatore De Rosa:
kenny pure io voglio iniziare un lavoro a quattro mani tramite internet
Cioè cerchi collaboratori?
Ma io non canto e non voglio far diventare famosi i miei pezzi. O meglio, ho scritto qualche canzone ho anche cantato ma non cerco questo. Non mi ci vedo a cantare live e a afer video clip ahahahaha mi piace di piu il mondo dello studio, cercare sonorità, effetti, fare musica e creare, mi accontento di questo!
quote:
Originally posted by yasodanandana:
[QB][QUOTE]Se uno sa fare benissimo la pasta al pesto per diecimila persone....
quote:
Originally posted by mau:
sulla questione live o cd non sono molto d'accordo...!
Io penso che il live sia di assoluta importanza.
Lo so che il discografico non ti viene a vedere nel locale, ma è anche vero che se presenti un demo registrato e poi non sai eseguirlo e interpretarlo dal vivo in caso di esigenza live...?!
E poi secondo me il live serve per farti conoscere nella tua zona e se suoni molto e piano piano ti fai conoscere, stai tranquillo che il tuo nome inizia a girare e in piu' ti sei fatto qualche soldino.
Poi è chiaro che nel frattempo bisogna spedire e spedire demo....
W il live!!!
Per esperienza ti dico che il live in se conta davvero poco. Se mi chiamo Pippo Calabro e ho il pezzo che spacca la major stanzia un budget per il singolo (Maggior parte dei casi). Se il singolo spacca ti chiama e ti dice: "Ok labrador, il singolo vende, è ora di fare uscire il secondo. Quanti pezzi hai?".... e il labrador "30"... "Fico, fammeli sentire... Mi piacciono... andiamo avanti". In questo lasso di tempo se ti è andata bene sei andato a fare promozione 3 volte a TopOTpops, 2 volte a Domenica IN, 3 volte da Cucuzza e 6 volte in radio varie senza avere suonato 1 nota.
Finito il disco, aspetti la primavera e come un fiorellino sbocci in mezzo a 5 session pagati dalla produzione esecutiva per suonarti vicino e deriderti a fine concerto. Se sei una band per tutto il periodo precedente da 6 mesi prima del singolo ad oggi ti sei chiuso con i tuoi amici musicanti, in una topaia a tue spese per recuperare il tempo perduto e imparare a suonare dal vivo... che nelle birrerie nemmeno è lontanamente simile. Il tuo agente referente in major accompagnato da uomini che non hai mai visto ti verrà a sentire nella topaia 1 mese prima di stilare i tour. Se siete in grado: "Bravi, ci state dentro!! Partiamo"... Se siete non in grado: "Hai Hai, vendi bene ma non sai suonare... magari affianchiamo qualcuno?". Dopo un anno circa parte il tour e tu ancora su un palco vero con gente vera e vita vera, ancora non ci sei salito.
Il live se lo sai fare è la manna. Ti copre di soldi ma ovvio, non devi spenderli tutti in session.
Siae, ingaggio già bastano per tirare su con un singolo fuori una media di 2000 euro a sera (a testa) se sei all'inizio.
Ciao
Justin
Sono diecimila porzioni di pesto vendute !
Immagino che vuoi dire che é una questione di cronologia,prima viene il pezzo poi la fama, poi il live ...se ho ben capito.
--non e' questione di diecimila porzioni di pesto vendute.. la questione e' che se io come grossista tratto un articolo, lavoro in un mercato che vuole un certo tipo di articoli e tu me ne offri un altro, anche se quello che mi offri e' di grande valore io non so cosa farci.
Se uno va a ben vedere, non e' difficile capire che per esempio in italia la maggior parte delle cose che funzionano benissimo dal vivo poi non hanno riscontro come successo discografico o viceversa. In italia hanno successo i nomadi, le cover band, le commedie musicali, il gobbo di notre dame, il liscio romagnolo.. tutta roba che discograficamente non esiste. E hanno successo dischi di gente che non fa mai concerti e si promoziona alla fine col fatto di aver messo un pezzo in una pubblicita' per esempio. Pochissimi (forse uno solo) fa il "pieno" in entrambi i mondi.. anche se alla fine la mia opinione e' che fa piu' promozione con l'annuncio del concerto al telegiornale che col concerto stesso.
Se hai le conoscenze giuste parti in quarta
--ricordiamoci che la discografia e' un'industria privata.. nessuno butta soldi (centinaia di milioni di vecchie lire) su un artista o un progetto per il semplice fatto che dietro c'e' la spinta. A meno che la spinta stessa non possa essere utilizzata come promozione ovvero... l'amico del cantante dei pooh.. chissenefrega, il figlio del cantante dei pooh.. funziona.. Se c'erano sovvenzioni statali alloro no problem, sappiamo tutti di gente che ha fatto films perche' legati al partito al potere.. poi non li ha visti nessuno ma si e' fatto la cresta sul finanziamento statale
è anche vero che se presenti un demo registrato e poi non sai eseguirlo e interpretarlo dal vivo in caso di esigenza live...?!
--a me sembra che la musica suonata interamente dal vivo oggi sia una minima frazione della musica che gira sia dal vivo che sui dischi. E' pieno di musica che viene portata in pubblico semplicemente premendo il play di un computer o di un cd player o di un dat con al massimo un cantante chiamato alla bisogna o un bel ragazzo/ragazza che recita in playback..
Poi chi ha detto che ci sia l'esigenza live.. se io come discografico, con minore sbattimento, faccio andare il tuo pezzo in una pubblicita' televisiva (pensiamo a quanta gente vede un pubblicita' fra il tg1 e il quiz di turno), in una compilation allegata con una rivista di grande tiratura (cifre impensabili per la discografia..) cosa me ne frega di organizzare (spesso in perdita) una tournee nella quale l'artista al massimo contattera' complessivamente mille o duemila persone a forza di locali da duecento posti max..
..
poi va bene tutto e tutto puo' e deve essere messo in un curriculum da presentare insieme al cd-provino.. anche che uno ha fatto ragioneria.. pero' bisogna sapere come funziona veramente un mondo per stabilire le strategie con le quali muoversi, le priorita'..
neturalmente per la mia esperienza..
(sto rispondendo a MAU... leggo Justin e in linea di massima concordo con lui.. a parte la "manna" del live che trovo un "pelino" ottimista)
i session li paga la produzione ma li scala dal totale e a te verrano meno dineros.
Per il discorso dell'amico che ha inaugurato il topic...
Per fare il remixer, già dfevi essere all'interno di un certo circuito. Un nostro collaboratore, ha remixxato un singolo di Morgan. The Baby mi sembra si intitoli. Ha collaborato con 99 posse remixando alcuni loro pezzi e ha fatto altre collaborazioni ma aveva già un pezzi suoi in giro e conoscenze. Se dovesse vivere di remix sarebbe panato. E' uscito il suo disco a gennaio per mescal e ve lo consiglio caldamente. Interessantissima musica elettronica. Se lo senti ti rendi conto dello stile e se ti piace ti fai remixare un pezzo da lui. Questa è una strada. C'è del materiale riconosciuto. Che non è una demo. E' diverso.
Se vuoi fare il direttore artistico credo non ci sia altra via che aprirti uno studio di registrazione (o frequentarne uno) e cominciare a farti il cu7o. A farti spazio e amici e tanta gavetta tenendo sempre a mente che di Rustici, Rossi ecc ecc ce ne sono meno che di Raf, Ramazzotti, Pausini, Elisa ecc ecc...
Ciauuu
Justin
quote:
Originally posted by yasodanandana:
la questione e' che se io come grossista tratto un articolo, lavoro in un mercato che vuole un certo tipo di articoli e tu me ne offri un altro, anche se quello che mi offri e' di grande valore io non so cosa farci.
Se uno va a ben vedere, non e' difficile capire che per esempio in italia la maggior parte delle cose che funzionano benissimo dal vivo poi non hanno riscontro come successo discografico o viceversa. In italia hanno successo i nomadi, le cover band, le commedie musicali, il gobbo di notre dame, il liscio romagnolo.. tutta roba che discograficamente non esiste. )
Anch'io sono innanzitutto un musicista oltre che un Dj e adoro il live, non c'è cosa più appagante soprattutto quando sei parte di un gruppo di amici e molto affiatato. Purtroppo però siamo alle solite. Di sbronze e conquiste e risate nei locali non si vive aimè..... e il prezzo da pagare è probabilmente quello di adeguarsi cercando di mantenere vive le proprie passioni.... L'importante è la musica, c'è sempre stata, prima dei produttori e delle etichette e dei sampler e dei supporti magnetici, si suonava nelle caverne ed era tutto live.....
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Per esperienza ti dico che il live in se conta davvero poco. Se mi chiamo Pippo Calabro e ho il pezzo che spacca la major stanzia un budget per il singolo (Maggior parte dei casi). Se il singolo spacca ti chiama e ti dice: "Ok labrador, il singolo vende, è ora di fare uscire il secondo. Quanti pezzi hai?".... e il labrador "30"... "Fico, fammeli sentire... Mi piacciono... andiamo avanti". In questo lasso di tempo se ti è andata bene sei andato a fare promozione 3 volte a TopOTpops, 2 volte a Domenica IN, 3 volte da Cucuzza e 6 volte in radio varie senza avere suonato 1 nota.
Finito il disco, aspetti la primavera e come un fiorellino sbocci in mezzo a 5 session pagati dalla produzione esecutiva per suonarti vicino e deriderti a fine concerto. Se sei una band per tutto il periodo precedente da 6 mesi prima del singolo ad oggi ti sei chiuso con i tuoi amici musicanti, in una topaia a tue spese per recuperare il tempo perduto e imparare a suonare dal vivo... che nelle birrerie nemmeno è lontanamente simile. Il tuo agente referente in major accompagnato da uomini che non hai mai visto ti verrà a sentire nella topaia 1 mese prima di stilare i tour. Se siete in grado: "Bravi, ci state dentro!! Partiamo"... Se siete non in grado: "Hai Hai, vendi bene ma non sai suonare... magari affianchiamo qualcuno?". Dopo un anno circa parte il tour e tu ancora su un palco vero con gente vera e vita vera, ancora non ci sei salito.Il live se lo sai fare è la manna. Ti copre di soldi ma ovvio, non devi spenderli tutti in session.
Siae, ingaggio già bastano per tirare su con un singolo fuori una media di 2000 euro a sera (a testa) se sei all'inizio.
Ciao
Justin
Io non dico che bisogna solo suonare dal vivo e basta, dico che se fai una questione solo di soldi e fama immediata allora il live puoi anche tralasciarlo e dedicarti esclusivamente a registrare ipotetici pezzi della madonna e spedire e presentarsi per sperare di ottenere qualcuno che promuova. Ma la questione è che se da un lato hai la soddisfazione di riuscire ad avere un contratto dall'altro hai il dubbio di non sapere gestire un live su un qualsiasi palco, e per live sul palco intendo saper coinvolgere attraverso musica e interpretazione tutti quelli che ascoltano, che non è cosa da poco.
Io personalmente sono favorevole a tutti e 2 le cose; ma per mia esperienza non voglio tralasciare lo strumento per stare 6 ore al giorno su un pc per fare uscire bene un pezzo e quindi rischiare di dimenticarsi di fare un semplice do con la chitarra.
Per carità...con voglio dire che provare a registrare un ottimo pezzo sia una cosa malvagia, anzi che ben venga!!...lo sto facendo anche io... dico solo che la mia musica, se ci tengo in particolar modo, la preferirei farla sentire in giro alla gente per avere un giudizio piu' che sincero, e non mi metto in ginocchio davanti a uno in giacca e cravatta che magari si fa chiamare produttore e poi in realtà è uno che di musica non capisce niente. Non è questione di orgoglio, ma io la musica la sento nel sangue e per questo vorrei averne un parere sincero, bello o brutto che sia, e questo viene dato esclusivamente dalla gente che ti ascolta.
Questa è solo la mia opinione...
ciao
a mio parere quando uno chiede cosa conta per muoversi nel mercato discografico si cerca di dire la verita'..
poi si dice eventualmente che ci piacerebbe di piu' che tutto funzionasse in maniera differente e o che dovremmo eventualmente impegnarci per cambiare le cose..
se non si ha ben presente la realta' non si puo' agire nel caso in cui la si voglia cambiare
purtroppo è più facile lamentarsi di strutture che non si conoscono invece che ammettere le proprie debolezze
quote:
Originally posted by yasodanandana:
quando si parla di questo argomento viene sempre fuori questo aspetto dell'insoddisfazione per come vanno le cose che poi si riflette nel voler nascondere a se stessi e agli altri come va effettivamente il mondo..- guarda...io sono soddisfattissimo di quello che faccio! Te lo giuro, davvero! So benissimo che il mondo va cosi' e per me è sbagliato, ma ripeto sono soddisfattissimo di quello che faccio e come la penso
a mio parere quando uno chiede cosa conta per muoversi nel mercato discografico si cerca di dire la verita'..
- Lo so benissimo che questa è la realtà...purtroppo...
poi si dice eventualmente che ci piacerebbe di piu' che tutto funzionasse in maniera differente e o che dovremmo eventualmente impegnarci per cambiare le cose..
- son d'accordissimo, ok mi piacerebbe che andasse diversamente ma purtroppo se molta gente contunua ad adeguarsi a queste regole...aihme'...sarà sempre così.
Questa è una delle mie insoddisfazioni...se non si ha ben presente la realta' non si puo' agire nel caso in cui la si voglia cambiare
- La realtà è proprio proprio quella di cui stiamo parlando e di chi ha il potere
quote:
Originally posted by gio:
giustissimo yaso!!purtroppo è più facile lamentarsi di strutture che non si conoscono invece che ammettere le proprie debolezze
gio, dai! Non dire cosi'! Ok io non conosco bene la struttura perchè non ci sono dentro, tuttavia la vedo da fuori; ma nello stesso tempo tu come fai ad essere certo della debolezza di una "struttura" che non conosci?
E' lo stesso paragone...mi sembra
quote:
Originally posted by yasodanandana:
quando si parla di questo argomento viene sempre fuori questo aspetto dell'insoddisfazione per come vanno le cose che poi si riflette nel voler nascondere a se stessi e agli altri come va effettivamente il mondo..
sorry, ho letto male.
Hai perfettamente ragione, sono insoddisfatto di come va il mondo nell'ambito musicale...
era un'ipotesi
che però è spesso dimostrata dai fatti e dall'esperienza di essi
appunto: esteriormente
e la musica non va mica poi avanti molto male, anzi (secondo me ci sono ottime proposte sul mercato, dai negroamaro ai perturbazione a minuta...)
Un vecchione
Il discoroso ora non è se il live è fico o no. Ma se serve per essere notati o no. Se a livello discografico risulta determinante.
Secondo me oggi non più. Fino a 15 anni fa forse... oggi non più.
Quindi se accettate una risposta sincera, questo è quello che vi ho dato, credo. E' triste, brutto, ingiusto, insensato, tremendo...
Ma è così purtroppo.
Non devi nemmeno essere Faso per vendere 1 milione di copie (dopo i lunapop direi che in Italia non capiterà mai più di vendere così tanto).
Per quanto riguarda i remix, la cosa migliore che si possa fare è mandarlo all'artista del pezzo originale seconodo me.
Per quanto riguarda gli autori, la cosa più importante è il pezzo. Se il pezzo spacca, non importa quanti live avete fatto e non importa che conoscienza tecnica avete. Paradossalmente importa di più se siete belli ma anche quello non è fondamentale. Aiuta.
Sciau!