Impressionanti, non c'è che dire, soprattutto la west (o east non ricordo), con la scelta, per ogni suono, di tre posizioni microfoniche in real time...
Ma ...c'è sempre un ma, quello che manca, soprattutto nelle versioni soliste degli strumenti, è l'umanità, che forse nessuno potra mai riprodurre, il fatto che uno strumentista suona diverso dall'altro, che fa anche degli errori, magari non proprio degli errori di esecuzione, ma degli errori di interpretazione, dando un colpo d'arco che al posto di essere forte sembra strappare le corde (e qualche volta lo fa veramente)...
Il nuovo piano bosendorferdi native instruments, poi è quello che mi ha colpito di meno...Certo niente a che vedere con librerie akai, o gigapiani vari, siamo su un livello ancora superiore...
Però c'è una demo in cui si fa un ribattuto (tipo bolero di ravel), e lì crolla la magia (che già non stava in buona salute)...Quando si fa un ribattutto su un piano vero, ogni nota ha un suono diverso dalle altre, perché si colpisce una corda che è già in vibrazione, e si possono uscire note dal suono veramente metallico succedute da note cupe (sempre perchè è un uomo a suonaree la sua mano magari non regge il ribattuto)...
Il passo veramente decisivo per me, nel campionamento di strumenti solisti, è introdurre una dimensione Random nella selezione del campione...Chissà forse un domani...
Attendo vostri preziosi pareri a riguardo...
il random e' la cosa piu' semplice da metterci... il fatto e' che semplicemente non ce la fanno, la tastiera elettronica e' uno strumento con la sua dignita', il violino e il pianoforte sono altri strumenti..
la cosa piu' grottesca e' che piu' ci si avvicina e piu' 'sta roba suona falsa..
alla fine, a mio parere, l'uso di questa roba rischia di essere oltre che di dubbio gusto anche antieconomico... e, nei pochi casi in cui l'imitazione riesce, o meglio, quando si riesce a riprodurre lo spirito del suonare il piano o il violino con l'elettronica non e' detto che ci si riesca con l'ultimo ritrovato della tecnica..
personalmente la cosa elettronica che mi sembra abbia interpretato e riprodotto meglio di tutti lo spirito e il feeling di un'orchestrazione sinfonica e' la colonna sonora di arancia meccanica.. tutto MOOG e patch semplicissime... praticamente NEON
quindi bisogna cercare, semmai, di riprodurre il feeling dell'esecuzione di uno strumento.. a quel punto il suono e' quasi secondario
(tutto a mio stupidissimo parere)
Muble...per ora non mi viene altro.
Viceversa, con suoni puramente sintetici e sperimentali, suonati con anima, magicamente esce un musicista che sembra suonare uno strumento inesistente, ma suonato con anima...Già è proprio così.
Concordo pienamente su arancia meccanica. Anche "La cosa" di carpenter, 1994 fuga da new york, gli assoli di k. hemmerson ecc ecc
Sinceramente neanch'io ho certi pregiudizi nei confronti di imitazioni di strumenti... l'importante è che mi piaccia e mi convinca il suono... è ovvio che è molto difficile (se non impossibili) suonarlo poi come lo suonerebbrero, per esempio, dei pianisti veri con 15 anni di conservatorio alle spalle, o violinisti con altrettanta esperienza.
Quando li uso per comporre però ho il pensiero rivolto non tanto a John Williams, Jerry Goldsmith o Danny Elfman e le loro orchestre, che non posso raggiungere, ma più a compositori come Hans Zimmer che ormai lavorano in studio con i campioni orchestrali e all'effetto che mi dà la loro musica quando la sento, un misto di strumenti elettronici e acustici.
Ok il pianoforte e altre cose sono reali a volte, non imitazioni... ma l'orchestra è sempre più spesso falsa!
mi sembra un pò "Ovvio" dire ....be se si vuole un suono orchestrale si prende un orchestra...
ma non sempre questo é possibile per tutti.
Mi sono già scontrato sull'argomento diverse volte...
a mio avviso la tecnologia oggi permette di esprimersi musicalmente a 360 gradi...
non con la presunzione di emulare alla perfezione un suono o un altro...
ma quello che io penso ...é che io compositore mi posso sentire scuramente più gratificato nel sentire un mio brano suonare in un certo modo ....
suonare un PIANO GIGA STUDIO..sicuramente non é come suonare un piano acustico reale..ovvio... ma decisamente mi trasmette e mi appasiona molto di più rispetto a sunare un piano M1 ....
quindi se ho apportunità di fruire di una "sensazione " sonora che la mia sensibilità apprezza e solletica la mia fantasia musicale ben venga...
poi poco importa se é uguale o una scarsa imitazione della realtà.
fatto sta che ho provato queste librerie....e devo dire che stiamo davvero di fronte a un capolavoro.
ed é spagliato fare inutili e scontati confronti con gli strumenti reali....un orchestra e meglio..etc etc
fatto sta che quando ho suonato certi preset...ho provato una bella sensazione, la mia ispirazione musicale veniva solleticata.... e questo mi basta.
Stefano by MasterTracks
quote:
Originally posted by Stefano Maccarelli:
infatti...fatto sta che quando ho suonato certi preset...ho provato una bella sensazione, la mia ispirazione musicale veniva solleticata.... e questo mi basta.
Stefano by MasterTracks
Era proprio quello che volevo dire... certo chi produce musica "unza unza unza" certe cose non puo' capirle
Stefano By MaStErTrAcKs
quote:che e' quello che propongono i produttori e gli utilizzatori di queste imitazioni.. "compratemi e usatemi... sono un pianoforte vero.. sostituisco quello di ferro e di legno"
Originally posted by hen:
Detto questo dissento su un approccio dogmatico dell'argomento.
h
quote:
Originally posted by jack daniel:
Era proprio quello che volevo dire... certo chi produce musica "unza unza unza" certe cose non puo' capirle
e allora qualche genio nel 1989 si e' accordo che la cassa di quella brutta batteria, la 909, avrebbe fatto ballare la gente per decenni e che lo stesso avrebbero fatto tutti quei sintetizzatori moog, arp, roland, sequential circuits, oberheim che i sapientoni stavano vendendo perche' non erano tecnologicamente avanzati
invece, a volte, i pianofortoni e i violinoni fintoveri ci piacciono perche' mentre suoniamo lavoriamo di fantasia e ci immaginiamo il vero... arriva uno, o ignorante o con le orecchie fresche, o il dj .........e sente la plastica
Scaricate alcuni mp3.
Parliamone.
quote:
invece, a volte, i pianofortoni e i violinoni fintoveri ci piacciono perche' mentre suoniamo lavoriamo di fantasia e ci immaginiamo il vero... arriva uno, o ignorante o con le orecchie fresche, o il dj .........e sente la plastica[/QB]
la realtà di molti produttori, eccetto il microcosmo di cubase.it, è altra.
h
quote:
Originally posted by hen:
la realtà di molti produttori, eccetto il microcosmo di cubase.it, è altra.
h
quote:
Originally posted by yasodanandana:
[QUOTE]Originally posted by hen:
[qb]la realtà di molti produttori, eccetto il microcosmo di cubase.it, è altra.
h
hanno diffusione ovviamente rilevante tranne per il dj di cui parlavi sopra che, facendo un bell'accordo con pollice indice e medio, afferma:"E' di plastica".
h
fatevi un giretto su
www.billbrownmusic.com
Sono tutti campioncini (il 90%) quelli che usa...
E chiudete gli occhi e non pensate che sono colonne sonore di Games.
Fate finta che siano li' e basta.
Alcune per me sono dei capolavori ragaz.. e sono fatte, ripeto ancora.. con campioni =)
Insomma... se si lavora bene con quelli, la plastica e' un po' difficile trovarla cmq.
quote:
Originally posted by AmedeoMinghia:
k. hemmerson
Triplo Pfui !!!
nn è che magari questi prodotti siano usati proprio da questa gente che
a- sa come arrangiare bene degli archi
b-cerca delle simulazoni più o meno veritiere che poi cmq farà suonare a persone in carne ed ossa?
il fatto poi che queste possano essere acquistate anche da altri per scopi creativi o ricreativi secondo me è un'altro par di maniche..
se li sai usare nn penso che vadano sempre male male
quote:io quando ho fatto cinque cose con gli archi veri ho scritto usando u220 o degli archettacci (probabilmente un paio di mega complessivi) del roland s750..
Originally posted by adcmc:
si ma secondo voi un compositore per atchi ogni volta che deve scrivere o provare un'idea chiama l'orchestra gli fa fare due misure e poi li rimanda tutti a casa?
andando a farli vedere ad uno bravo che conosco io e forse non tanti altri lui li ha controllati su un proteus
andando da uno bravo, bravo, bravo a fare lo stesso lavoro.. uno che se lo dico la gente si mette in ginocchio e fa "allah".... questo ha aperto le mie traccette su finale, ha corretto senza ascoltare e poi, per far sentire a me e a chi era con me, ha acceso dall'interruttore di una ciabatta elettrica un rack con un mt32, un tx81z, un mixer roland a rack, un spx900 e un jv1080
chi è????
davvero figa sta cosa!!!
cmq yaso dai tu conosci sempre maestri del minimalismo
cavolo pare che nn conosci manco uno un po' sboroncello che vai in studio fa le stesse cose col finale e poi attacca un bel gigasampler con tutta la vienna symphonic orchestra salvata in un bell'hd da 500 gb
(se nn ti va gigasampler che sta solo su pc metti halion, kontakt o un qualasiasi campionatore che importi quella libreria)
che poi ste figure esistono, mica se li inventano i maghi del marketing...
cmq penso che una cosa sia arrangiare un quartetto di archi una cosa una cosa arrangiare per un'intera orchestra...
poi ovvio che il mago dei maghi ptrebbe anhe farlo in versione minimal con dei peti accordati.. ma se volesse dei suoni un po' più perfettini nn può?
quote:
Originally posted by evilsurfer:
qualcuno una volta in questo forum disse che registrava sul minidisc dalla tv alcune colonne sonore magari con suoni di archi e poi buttava tutto su cubase,dopodichè,con un lavoro molto certosino di tagliuzzamento riusciva a trovarsi un sacco di piccoli files con suoni "veri" e che mescolandoli si riusciva ad ottenere delle melodie di archi fantastiche.chi è????
davvero figa sta cosa!!!
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(ultimamente ho scoperto brahms...)
Che il registrare un ensemble di 24 archi sia meglio
farlo con 24 musicisti in carne ed ossa
mi pare sia fuori discussione,
ma non mi sembra un buon argomento
da portare contro l'uso dei virtual instrument.
Esistono svariati contesti laddove l'utilizzo
di musicisti veri per fare una sezione d'archi
non solo non è consentito per questioni di budget,
ma è anche inutile, non necessario da un punto di vista musicale.
quote:non ne conosco..... sono prodotti molto settoriali e per la mia esperienza o hobbistici o sempre per produzioni di "mezza tacca" quando in realta' uno sta piu' che altro attento all'immagine... mi vengono in mente fiere, presentazioni di prodotti, l'inno della convention dei venditori di aspirapolvere ecc.
Originally posted by adcmc:
Colui è IL MITICO yaso (etc..)![]()
cmq yaso dai tu conosci sempre maestri del minimalismo
cavolo pare che nn conosci manco uno un po' sboroncello che vai in studio fa le stesse cose col finale e poi attacca un bel gigasampler con tutta la vienna symphonic orchestra salvata in un bell'hd da 500 gb
i veri compositori sono abituati a comporre su carta... gia' un sound canvas e' tutto grasso che cola
I veri compositori scrivono su carta, e quindi non servono per comporre.
Servono per produrre musica pop o leggera? Mah a me sembra che nel pop, nella leggera in generale si usino ancora campioni alla emu, akai, insomma di vecchia generazione.
Servono sicuramente per le produzioni di cui ho parlato all'inizio...Che lobotimizzano il cervello, rin*******iscono la gente e non elevano lo spirito, sempre secondo il mio umile pensiero.
quote:
I veri compositori scrivono su carta, e quindi non servono per comporre.
Non molti anni fa sono venuto a scoprire, con mia grande sorpresa e incredulità, che un tale tizio di nome Ennio, non sa scrivere la musica, su carta appunto, ma che vuole comporre... sai è stata una voce che mi è giunta. E a quanto pare mi è stata confermata per vera.
Ah il tizio di nome Ennio di cognome fa Morricone.
Naaah, ma non dev'essere un "vero compositore" uno così, vero?
Anche tu come affermazioni "standard" non scherzi!!
quote:
Originally posted by Polarity:
Non molti anni fa sono venuto a scoprire, con mia grande sorpresa e incredulità, che un tale tizio di nome Ennio, non sa scrivere la musica, su carta appunto, ma che vuole comporre... sai è stata una voce che mi è giunta. E a quanto pare mi è stata confermata per vera.
Ah il tizio di nome Ennio di cognome fa Morricone.![]()
Naaah, ma non dev'essere un "vero compositore" uno così, vero?![]()
Anche tu come affermazioni "standard" non scherzi!!
Per quanto ne so Ennio Morricone scrive.
Gira voce che non sia diplomato, ma a scrivere scrive....
A te chi te l'ha detto che E. Morricone non scrive?
Le mie esperienze sulla conoscenza di compositori (me compreso, avendo una licenza di armonia), sono come quelle di yaso. Al massimo hanno un proteus e un pc, come il mio maestro di armonia.
Per il resto le librerie in oggetto, che costano una cifra, non sono certo state pensate per produzioni di mezza tacca, ne tantomeno per chi potrebbe usarle solo come "preset" di un normale sint.
Comporre per la pubblicità "presentazioni di prodotti, l'inno della convention dei venditori di aspirapolvere ecc..." Non necessariamente significa prodotto "scadente". Visto altresi', i budget che circolano...meglio affidarsi a dei buoni campioni che a degli orchestrali scadenti.
Per il resto le librerie in oggetto, che costano una cifra, non sono certo state pensate per produzioni di mezza tacca, ne tantomeno per chi potrebbe usarle solo come "preset" di un normale sint.
Comporre per la pubblicità "presentazioni di prodotti, l'inno della convention dei venditori di aspirapolvere ecc..." Non necessariamente significa prodotto "scadente". Visto altresi', i budget che circolano...meglio affidarsi a dei buoni campioni che a degli orchestrali scadenti.
quote:l'ho dichiarato subito che non parlavo di qualita', se uno gradisce gradisce e non gli si puo' dire "non gradire perche' c'e' il campione"... trattasi solo di situazioni dove la musica e' in secondo piano, dove ci si aspetta gia' forse che tutto suoni un po' piu' finto e dove la vera attenzione e' sulle immagini...
Originally posted by jack daniel:
Comporre per la pubblicità "presentazioni di prodotti, l'inno della convention dei venditori di aspirapolvere ecc..." Non necessariamente significa prodotto "scadente".
se mettete un film di bud spencer degli anni 80 i pugni sono per la maggior parte suoni di LinnLm1... appena uno si gira e smette di guardare capisce che sono rullanti.. quindi per lo stesso principio mentre uno guarda il direttore alla convention che incita i rappresentanti a vendere piu' aspirapolveri facendo leva sulle loro emozioni piu' recondite, va bene anche il cd di orchestra "plasticona"
lo stesso per la pubblicita'
nella musica dove si ascolta la musica e' un altro paio di maniche (a mio deficiente parere)
quote:l'ho dichiarato subito che non parlavo di qualita', se uno gradisce gradisce e non gli si puo' dire "non gradire perche' c'e' il campione"... trattasi solo di situazioni dove la musica e' in secondo piano, dove ci si aspetta gia' forse che tutto suoni un po' piu' finto e dove la vera attenzione e' sulle immagini...
Originally posted by yasodanandana:
[QUOTE]Originally posted by jack daniel:
[qb]
Comporre per la pubblicità "presentazioni di prodotti, l'inno della convention dei venditori di aspirapolvere ecc..." Non necessariamente significa prodotto "scadente".
se mettete un film di bud spencer degli anni 80 i pugni sono per la maggior parte suoni di LinnLm1... appena uno si gira e smette di guardare capisce che sono rullanti.. quindi per lo stesso principio mentre uno guarda il direttore alla convention che incita i rappresentanti a vendere piu' aspirapolveri facendo leva sulle loro emozioni piu' recondite, va bene anche il cd di orchestra "plasticona"
lo stesso per la pubblicita'
nella musica dove si ascolta la musica e' un altro paio di maniche (a mio deficiente parere)[/QB][/QUOTE]
quindi kenny g è un bischero?
h
Vabbuo', stà di fatto che il 90% delle grandi campagne pubblicitarie, fanno uso di brani di successo o viceversa
Questo la dice lunga del ruolo della musica sulle immagini, io credo che si completino a vicenda, plastica o alluminio che sia.
quote:e i brani non pubblicitari non fanno uso degli aggeggi fintoveri....quindi e' finita la cuccagna pure nella pubblicita?
Originally posted by jack daniel:
Vabbuo', stà di fatto che il 90% delle grandi campagne pubblicitarie, fanno uso di brani di successo
Ma non posso fare a meno di pensare che la musica per le publicità, essendo musica finalizzata indirettamente alla vendita di un prodotto, sia musica "inferiore", rispetto alla musica di chi vuol comunicare un messaggio o una sensazione per il gusto di farlo...Altro discorso è quando la publicità frega il pezzo famoso...
Sarò stato influenzato da no-logo di Naomi klein, ma io soffro dell'eccessiva publicità, che disturba in maniera seria lo spirito e plagia le menti. In america, dove la situazione è ben più grave della nostra, dove nelle scuole c'è la publicità, esistono infatti movimenti antipublicitari che lottano contro l'invasione della publicità in tutte le sfere sensoriali, e in tutti i media.
Certo questo non c'entra niente con le librerie orchestrali, ma se un compositore compone solo musiche per publicità è a mio avviso (sempre umile) qualcosa di molto vicino ad un esperto di marketing, piuttosto che a un compositore.
Non so perché ho detto questo, forse solo perché mi andava (e perché non c'è la stanza di cubase).
Una scuola americana, privata, come tutte le scuole americane, e finanziata dalla coca cola, ha istituito un giorno dedicato alla coca-cola, in cui gli allievi si esercitano a fare publicità alla coca-cola, con cartelloni, creazione di spot, ecc ecc. E già questo è una cosa da fantascienza del terrore. Durante il coca cola day, uno degli allievi di questa scuola venne con la maglietta della pepsi...E venne espulso. Non vi sembra grave?
quote:
Originally posted by AmedeoMinghia:
non posso fare a meno di pensare che la musica per le publicità, essendo musica finalizzata indirettamente alla vendita di un prodotto... sia musica "inferiore"...
Partendo da questi presupposti, allora anche una cospicua fetta di musica pop/rock/commercial
si meriterebbe la stessa declassazione.
Mi piace la musica che "sembra" autentica, poi forse qualcuno mi fregherà, compresa la stessa dido che magari ha stipulato contratti di publicità prima ancora di fare il disco...
Diciamo che quando sento una musica da publicità il 90 per cento delle volte non mi piacerebbe anche se la sentissi di per se...Come non mi piacerebbero quelle delle colonne sonore delle serie fantascientifiche seriali holliwoodiane o le demo degli strumenti musicali.
Insomma penso che si "sente"abbastanza qual'è lo scopo del pezzo e l'intento dell'autore, eccezioni permettendo.
leonardo fa la gioconda perche' la signora gioconda lo ha pagato
quote:
Originally posted by Polarity:
Su Morricone:
dove ho sentito la cosa che lui non sappia scrivere/leggere su pentagramma? Onestamente non ricordo. E' stato qualche anno fa cmq.
Mi pare che qualcuno me l'abbia detto, ma poi io l'abbia anche sentito in tv in uno special su di lui.
Cmq il mio pensiero sarebbe questo: che il comporre qualcosa avviene sempre nella testa del compositore. Lo scrivere con carta e penna su un pentagramma è solo uno dei metodi per "fissare" tale composizione, per non dimenticarsela, per poterla passare ad altri per poterla rieseguire.
Uno potrebbe fissarla in qualsiasi altro modo. Una volta c'era solo carta e penna per poterlo fare e la notazione classica su pentagramma è risultata la più pratica.
Ma i tempi son cambiati.
Io so leggere e scrivere musica su carta ma non la trovo altrettanto pratica per quello che suono. Non la trovo pratica quanto "il rullo di pianola" (come l'editor di cubase), che funziona benissimo sullo schermo ma non è altrettanto pratica rifarla su carta!!
Per comporre basta la tua testa e uno strumento... se hai una memoria di ferro la carta in teoria non ti servirebbe neanche.
Tempo fa in vacanza, senza computer, avevo con me solo la chitarra... se non avessi avuto con me carta e penna non saprei assolutamente più come rifare quel brano che ho composto con la chitarra, non lo ricorderei più!
Non ho riletto il tuo post, ma mi pare che tu abbia usato il termine "veri compositorii"... credo che tu confonda i "veri" compositori con i "grandi" compositori!! Che è diverso.
E poi loro per esperienza, usando suoni d'orchestra classica non hanno bisogno di far capire che suono hanno immaginato/usato per quella parte: se scrivono violino, tutti sanno che suono ha un violino! Basta loro un pianoforte per comporre e riescono a scrivere una partitura intera d'orchestra. Ma sono convinto che ci riesci anche tu su carta, se sai come orchestrare.
Ma prova a farlo con i sintetizzatori! Sono tanti e diversi... "eh, qui ho usato un synth con filtro passa basso...etc", prova a far capire alla gente che suono hai usato in realtà.
Oh nessun tono polemico, non fraintendere il mio tono semplicemente "serio" e di fretta che devo uscire!!
Aspetto il tuo pensiero Amedeo, così vediamo se ho detto castronerie
Ciaooo
Penso che Scrivere su carta (o sul computer in score che è la stessa cosa) non è solo un metodo pratico per fissare le idee, ma è l'unico metodo per attuare le regole dell'armonie tonale qualora si voglia (la settima che scende, la sensibile che sale...ecc ecc), e regole necessarie di composizione corale per ridurre le stonature tra le voci.
Questo non vuol dire che chi sa le regole dell'armonia tonale o della composizione corale valga di più o di meno di uno che non le sa, o che i sintetizzatori nn siano mezzi altretanto degni e che bisogna "studiare" anche per usare i sinth (i conservatori se ne stanno accorgendo infatti).
Per rispondere a yaso (su cui già ci siamo scontrati su questo argomento), esistono varie gradazioni di musiche commissionate.
La musica popolare (intendo quella che nasce spontaneamente, tipo le mondine che cantano o gli schiavi neri che fanno blues e non quella dei giullari che suonano alle corti) è quella da cui deriva la canzone attuale, che poi è diventata "di commissione", perché per esistere deve vendere.
Ma la cosa importante per me è questa: una cosa è vendere musica per divertire o per far pensare o per innalzare lo spirito o per far ballare. Un'altra cosa è vendere musica per vendere macchine.
quote:e' esattamente uguale, la musica al di la' dei testi non porta valori, porta gratificazione e questa gratificazione fa godere e "culla" la mente e il cuore, nello stesso modo il buono e il cattivo, il fascista e il comunista, il violento e il pacifico ecc.
Originally posted by AmedeoMinghia:
Ma la cosa importante per me è questa: una cosa è vendere musica per divertire o per far pensare o per innalzare lo spirito o per far ballare. Un'altra cosa è vendere musica per vendere macchine.
quando uno compone, che lo faccia perche' si alza al mattino e gli va cosi', perche' deve rispettare il contratto con la casa discografica o perche' la marca di pentole gli ha ordinato lo spot, ad un certo punto, considerati tutti i limiti, gli scatta qualcosa nel cervello e nel cuore che gli fa fare una roba che lo porta in un piccolo stato di "grazia" indipendentemente dallo scopo iniziale.
Io ho questa convinzione, ovvero che e' questo stato di grazia, questa esaltazione, questa convinzione, questa carica di carisma, questa spinta mentale che passa da autore a pubblico in un brano musicale che abbia qualche tipo di successo
uno potra' mettersi a tavolino o al computer a comporre per qualsiasi bieco motivo, ma se c'e' successo ci deve essere quella roba li' di partenza
ed e' quello che riconosciamo, non l'intenzione di innalzamento dello spirito, anche perche' le stesse musiche vengono usate alternativamente per sostenere e fare da colonna sonora di cose bellissime e bruttissime.. l'inno americano fa commuovere sia la gente che commemora i morti dell'11 settembre, sia i fanatici di qualche nuovo candidato alla presidenza, sia quelli del ku klux klan prima di fare quelche scorreria
io ho conosciuto un bel po' di gente che ha avuto successo in vari campi dell'arte e della comunicazione.. ho trovato buonissimi e cattivissimi, anche gente con una moralita' da caimano, ma mai persone "ordinarie"
e uno, nel bene o nel male, ha successo perche' non e' come gli altri, perche' ha un quid che lo spinge a rompere le scatole al mondo per proporgli qualcosa che lui fa e gli altri no
il resto e' giudizio morale, giusto e valido, ma con la "bellezza" come la intendiamo noi correntemente, cioe' avulsa dalla moralita' non c'entra niente
poi anche io preferisco spesso ascoltare o vedere una cosa "brutta" o "meno gratificante" che pero' mi insegni qualche concetto o qualche valore "buono" e "morale"
in definitiva molto meglio radio maria di marylin manson... ma innegabilmente l'ultimo e' piu' "artistico"
Quando faccio i pezzi per la rai (ed è forse per questo che sono in crisi creativa con il lavoro), non mi esce niente di quel quid, dello stato di grazia ecc ecc...Lo faccio in modo freddo e sbrigandomi, con mestiere, penso solo ai soldi che ci posso guadagnare e ad aumentare le probabilità che il brano venga accettato, perché so che non verra ascoltato con interesse e nessuno cercherà il quid qualora ci fosse. Deve solo fare da sfondo. Così quando ho fatto publicità (le ho fatte anche io mica no). E spesso finisco il lavoro con il vomito alla gola e il malditesta. Il chitarrista mi fa: so contento abbiamo fatto proprio un bel lavoro..E io gli dico: ma ti rendi conto che sto pezzo sarà usato come sfondo per licia colò e nessuno carpirà mai il culo che ci siamo fatti ne' alcun legame emozionale. Per fortuna che non ho sprecato emozioni nel farlo.
Il discorso su radio maria non l'ho capito: comunicare vuoldire comunicare bene o male sangue, morte o pace bene, ma comunicare un sentimento, bello o brutto che sia. Quando lavoro per la rai o per la publicità non mi esce nessun sentimento, che non sia ingegno da mestierante-seduttore.
Giusto per farti capire che esistono lavori in cui il quid mi può scattare.
Lo faccio in modo freddo e sbrigandomi, con mestiere, penso solo ai soldi che ci posso guadagnare e ad aumentare le probabilità che il brano venga accettato, perché so che non verra ascoltato con interesse e nessuno cercherà il quid qualora ci fosse.
•••altri se ne fregherebbero, io ne conosco diversi, anche molto bravi che suonano alla fine solo per se stessi considerando di essere piu' avanti degli altri e che per questo rimangono sgraditi o indifferenti. Quindi questa cosa che da fastidio a te, a loro ne darebbe molto meno e lavorerebbero lo stesso con entusiasmo
Il chitarrista mi fa: so contento abbiamo fatto proprio un bel lavoro..
••eccolo qui' uno che la pensa differente da te...
Il discorso su radio maria non l'ho capito
•••nel senso che secondo la nostra cultura "buono" e "bello" non vanno necessariamente insieme e a volte io posso preferire il piu' buono e il meno bello
comunicare vuoldire comunicare bene o male sangue, morte o pace bene, ma comunicare un sentimento, bello o brutto che sia. Quando lavoro per la rai o per la publicità non mi esce nessun sentimento, che non sia ingegno da mestierante-seduttore.
•••1)la differenza fra mestiere ed arte non e' netta ed e' anche , per me, noiosamente ottocentesca e romantica 2)alcuni godono, gli scatta il "quid" e seducono, ovvero fottono la gente, e anche questa e' una forza, un tipo di entusiasmo, un carisma, un tipo di quid che fa in modo che uno si affermi e un altro no.. e' per questo che se uno non "ci sente" non riesce a fare musica semplice e trita (si fa per dire.. io non do mai giudizi di questo tipo) e avere successo
ovvero qualche sentimento me lo devi trasmettere per convincermi.. e anche il delirio di essere cosi' furbi da propinare delle belle stupidate e la gente se le beve e' un sentimento molto forte, gratificante e potente
(naturalmente non serve molto dire "io no", "io si"... chi controlla?)
quote:
Originally posted by yasodanandana:
•••1)la differenza fra mestiere ed arte non e' netta ed e' anche , per me, noiosamente ottocentesca e romantica 2)alcuni godono, gli scatta il "quid" e seducono, ovvero fottono la gente, e anche questa e' una forza, un tipo di entusiasmo, un carisma, un tipo di quid che fa in modo che uno si affermi e un altro no.. e' per questo che se uno non "ci sente" non riesce a fare musica semplice e trita (si fa per dire.. io non do mai giudizi di questo tipo) e avere successoovvero qualche sentimento me lo devi trasmettere per convincermi.. e anche il delirio di essere cosi' furbi da propinare delle belle stupidate e la gente se le beve e' un sentimento molto forte, gratificante e potente
(naturalmente non serve molto dire "io no", "io si"... chi controlla?)
Sarà un sentimento potente e gratificante(non per me)...Ma permettimi questa domanda: si possono conciliare pacificamente in un essere umano tale sentimento e quello di voler comunicare se stessi??? Ne dubito.
La differenza tra mestiere e arte per me c'è eccome: il mestiere (come lo intendo io) esiste solo se c'è commissione, l'arte esiste perché gratifica chi la fa. In ogni tipo di composizione e a seconda del tipo di composizione e del fine di essa le due cose si miscelano, ma concettualmente sono diverse. Io quando faccio musiche per la Rai o per gli spot sono solo mestiere, nel senso che le faccio solo per i soldi.
Se scrivo un pezzo per piano pensato per una colonna sonora, ci metto dell'arte perché lo scrivo prima ancora che me lo chiedano e poi magari lo propongo. Se fossi vissuto isolato dal mondo non l'avrei fatto, perché quel tipo di comuncazione non è per me, ma per altri scopi che esigono un utenza.
Se scrivo una canzone lo faccio per me e basta, anche per avere un ricordo della mia vita.Poi magari la propongo o no a seconda del pezzo.
il mestiere (come lo intendo io) esiste solo se c'è commissione, l'arte esiste perché gratifica chi la fa
••non mi metto nemmeno a discutere, io, mozart, vivaldi, leonardo, giotto, raffaello, dante, virgilio, brunelleschi, bernini, benvenuto cellini e mio zio di perugia la pensiamo differente.. cioe' che i due mondi si intersechino con grande tranquillita'....
per il resto non trovo utile ne' giusto dibattere... sono tue legittimissime tendenze e inclinazioni personali.. mi interessava solo ribadire che tutti viviamo con meccanismi mentali differenti e che e' difficile codificare univocamente cio' che entusiasma e cio' che si fa meccanicamente. E poi ho voluto dire che se una cosa entusiasma gli altri ha entusiasmato anche chi l'ha fatta... motivi a piacere...
Ma non si può abolire la differenza concettuale..lo spirito umano si impoverisce.
e qui' abbiamo parlato di arte..
poi..
lo spirito umano e' al di la' anche dell'arte
esistono artisti strepitosi dallo spirito poverissimo e carpentieri, spaccapietre o gente apparentemente anonima che e' estremamente "avanti"
se si parla di spirito.. allora entra in gioco il "buono", il "morale" e anche lo "spirituale(nel vero senso della parola)".. e quella roba li' con l'arte, che oggi e' un "bello epidermico" senza nessun valore dietro, non c'entra niente..
se mi parli di arte medievale o molta orientale anche piu' moderna, allora "artistico" o "bello" vuol dire anche "buono", "disinteressato", "non violento", "spirituale", "edificante", "fatto da gente buona per far diventare buoni"... allora in questo caso ti seguo e ti approvo
quote:
Originally posted by yasodanandana:
e' un altro tema... non e' oggettivamente possibile definire una differenza, a qualcuno l'arte partira' dallo stimolo della fame o dalle bollette da pagare ad un altro dal sole che sorge o dall'amore per la natura...non importa l'origine che ispira, la differenza tra arte e mestiere è negli intenti. Chi fa arte lo farebbe anche se non ci sopravvivesse. Chi lo fa di mestiere no. E' una differenza concettuale, poi nei grandi e in tutti i professionisti le due cose si mescolano. Quindi in ogni composizione c'è arte e mestiere insieme, ma io sostengo l'esistenza di tale differenza.
lo spirito umano e' al di la' anche dell'arte.E' ovvio che non possiamo metterci a diquisire su cosa è lo spirito umano, la mia era una frase detta con leggerezza. DIco solo che arte e mestiere sono due parole dal significato diverso, che la differenza è quella che ho detto, e che il linguaggio(almeno questo) si arricchisce dall'esisenza di tale differenza.
esistono artisti strepitosi dallo spirito poverissimo e carpentieri, spaccapietre o gente apparentemente anonima che e' estremamente "avanti"Questo che c'entra con l'arricchimento che lo spirito del genere umano (corretto con ricchezza del linguaggio come parte dell' intelligenza del genere umano), che si trae dal fatto che esistano due parole con significati diversi? IO dicevo: se non si fa differenza tra arte e mestiere si confondono due cose che (ripeto solo concettualmente e non nei fatti) sono diverse. Questo impoverisce l'essere umano in generale, nella fattispecie ne impoverisce il linguaggio.
se si parla di spirito.. allora entra in gioco il "buono", il "morale" e anche lo "spirituale(nel vero senso della parola)".. e quella roba li' con l'arte, che oggi e' un "bello epidermico" senza nessun valore dietro, non c'entra niente..se mi parli di arte medievale o molta orientale anche piu' moderna, allora "artistico" o "bello" vuol dire anche "buono", "disinteressato", "non violento", "spirituale", "edificante", "fatto da gente buona per far diventare buoni"... allora in questo caso ti seguo e ti approvo
Non mi fraintendere. Non è il "contenuto" della musica che fa la differenza tra arte e mestiere, ma l'intento con cui la si fa, a mio avviso. Si può essere cattivissimi e fare arte (nel senso di non farla solo per soldi) esprimendo la propria cattiveria, come anche il viceversa.
Chi fa arte lo farebbe anche se non ci sopravvivesse
••forse gli acquarelli, non il colonnato di san pietro o la torre di pisa... personalmente, se quello che faccio io e' arte, quando non ci mangiavo e facevo il commesso per campare suonavo e artisticizzavo molto meno di ora
Si può essere cattivissimi e fare arte (nel senso di non farla solo per soldi) esprimendo la propria cattiveria, come anche il viceversa.
•••se l'arte si differenzia a seconda delle motivazioni di partenza, perche' la prospettiva di fare i soldi e' meglio della cattiveria? Solo perche' c'e' sincerita (che non sarebbe comunque un discorso che io ritengo disprezzabile)? continuo a preferire leonerdo da vinci che fa la gioconda per soldi al fanatico hitleriano che disegna disinteressatamente e con grande sincerita' e dedizione lo stemma delle SS.
Tu sai che il cutoff regola la soglia del filtro quindi se lo giri sai cosa ti aspetti, sai che do-mi è una terza maggiore e la-do è una terza minore. Sai suonare il giro di do. Tutto questo è mestiere, o se vuoi tecnica.
Io sono in grado di fare un pezzo per la RAI con lo stesso stato mentale con cui farei il pony express, grazie al mestiere, cioè senza alcun stato di grazia, come cucino una torta.
COnosco gli ingredienti, so dove voglio arrivare, so cosa mi aspetto, so che il pezzo non mi darà emozioni.
Poi se qualcuno mi dice fai un pezzo che descriva questa donna, allora già ci metto dell'arte, perché cerco di rappresentare qualcosa con la musica, e se quella donna mi avesse colpito forse lo avrei fatto anche senza che qualcunmo me lo dicesse. Comunque ci metto dell'arte uguale, perché la cosa mi piace, cioè [QB]metto il mio mestiere al servizio delle emozioni[QB] che voglio comunicare. Poi se qualcuno mi paga un orchestra intera e uno studio vip e mi da il denaro per studiare e fare ricerca, il tutto viene meglio.
Io, al contrario tuo, le mejo cose (per me) le ho fatte solo per me e le avrei fatte anche senza essere quel poco di professionista che sono.
Aprezzo molto il fatto che tu qualunque cosa faccia ci metti dell'arte e ricerchi, ma c'è gente di mestiere che non lo fa e c'è gente che lo fa ma non ci guadagna.
Se tu ti fossi ritrovato costretto a non fare il musicista, non lo avresti fatto per hobby????
ma c'è gente di mestiere che non lo fa e c'è gente che lo fa ma non ci guadagna.
••sicuramente si
Se tu ti fossi ritrovato costretto a non fare il musicista, non lo avresti fatto per hobby????
••assolutamente non al livello di accuratezza e di complessita' e anche di "teorizzazione" e pianificazione come me la vivo ora, io faccio quasi tutti lavori da completare come minimo in un anno.. un mazzo pazzesco, la maggior parte del tempo e' "rifinitura", "aggiustatura" confronti, considerazioni se la direzione e' giusta, scelta e ricerca di alternative.. altro che mestiere.. politica.. pero' penso si faccia cosi' a fare le cose, in genere
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Originally posted by yasodanandana:
pero' penso si faccia cosi' a fare le cose, in genere
solo che non a tutti quanti piace il gelato con molto zucchero.
Se n°9 persone lo vogliono con molto zucchero e a n°1 omini piace con meno,il gelataio per campare si vedrà costretto a fare un gelato iperzuccherato anche se oggettivamente fa vomitare e neanche ci assomiglia all'oggetto in questione.
Siamo sempre lì e le minoranze vanno a farsi fo**ere.
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Originally posted by AmedeoMinghia:
Io sono in grado di fare un pezzo per la RAI con lo stesso stato mentale con cui farei il pony express, grazie al mestiere, cioè senza alcun stato di grazia, come cucino una torta.
COnosco gli ingredienti, so dove voglio arrivare, so cosa mi aspetto, so che il pezzo non mi darà emozioni.
Da amante dei dolci premetto che
tra una torta fatta da te e quella
fatta da un cuoco di un certo livello potrebbe esserci anche una grande differenza,
cioé quella che passa tra l'arte e il mestiere.
A mio avviso la questione che tu poni riguarda
più che altro un problema di approccio tuo
a certi lati della professione musicale
che non la musica intesa come arte.
Il fatto che tu ti senta frustrato/poco realizzato o poco ispirato a fare musica per la RAI non significa che altri invece non possano vedere una realizzazione personale proprio in quelle cose.
Anche nel campo della musica d'uso c'è gente
che scrive meglio di altra, e non parlo solo di successo commerciale o lavorativo.
Se si ascolta la musica utilizzata dalla RAI
si sentono:
a) prodotti ben confezionati professionalmente
b) prodotti con all'interno guizzi di intelligenza
ed estro musicale
c) prodotti tipicamente marchettari
Sei tu in fondo che scegli cosa mettere di te
in quei lavori, e a quale lettera vuoi appartenere.
O mi sbaglio ?