This is topic AIUTO!Il mio stereo mi inganna! in forum Materiale da Studio at I Forum di Cubase.it, il sito italiano su Cubase, Audio, MIDI e Home Recording.


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Posted by self-made-music (Member # 1931) on 28. Settembre 2004, 14:03:
 
Ebbene ragazzi ho sentito un mio cd:sullo stereo compatto di casa mia da c.a 400 watt,uno di quelli "decenti",ed andava tutto bene,come volumi basse e tutto insomma...
sul dolby di un mio amico ho avuto uno shock:
le chitarre erano a manetta,tutto distorceva e i bassi tiravano il collo al sub,sulle casse del pc del mio solito amico del dolby le chitarre erano un pò altine e le basse inesistenti,sullo stereo del bagno di quelli piccoli dalle forme assurde le chitarre erano altine anche lì.
Dato che ora come ora non posso spendere,su cosa posso ascoltare un cd di prova per avere un'idea aprossimativa del tutto,per monitorare uso le cuffie della AKG k141,poi ascolto anche sullo stereo attaccato al pc.
Tenete conto che dopo il mio cd ha messo su bonjovi su tutte le piattaforme e bene o male si sentivano tutti gli strumenti dappertutto(ok che loro non usano un pc e una scheda audio da 300 euro però...)

 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 28. Settembre 2004, 14:37:
 
semplicemente il disco di bon jovi dovresti ascoltarlo prima di mixare

poi

quello che mi dici e' un classico fenomeno di mix fatto in cuffia.. e la cuffia non puo' servire per mixare

dovresti investire un po' di soldi nel monitoraggio o, almeno, dovresti avvicinare il tuo stereo di casa per usare lui come ascolto di lavoro

togliendo se possibile enfatizzazioni, equalizzazioni, loudness e altri inghippi

sappi comunque che chi ottiene risultati professionali studia queste discipline e si applica per anni... esattamente come chi suona uno strumento
 


Posted by chicco86 (Member # 3993) on 28. Settembre 2004, 22:32:
 
Ovviamente non possso quotare il mmmitico yaso ma concordo pienamente!!!
 
Posted by self-made-music (Member # 1931) on 29. Settembre 2004, 10:07:
 
Va bene così per adesso,tengo flat il mio stereo e abbino l'uso dello stereo per il generale e le cuffie per "quanto a destra o sinistra" per i monitor vedrò più avanti,a proposito SPIE O MONITOR?grazie raga.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 29. Settembre 2004, 10:55:
 
nel gergo "registraiolo" la parola "monitor" ha un significato diverso da quello che ha nel "live"

le casse monitor, qui' dentro, sono o casse hi-fi che molti riconoscono come valide anche per registrare e mixare.. o casse nate e prodotte praticamente solo per quello scopo
 


Posted by joe the black (Member # 2619) on 29. Settembre 2004, 11:06:
 
le cuffie non vanno bene per mixare ( usate da sole senza abbinarle ad altro ) perchè sono un ascolto "estremo" nel senso che fanno sentire tutto senza nessuna selezione ....

ti propongo un esperimento : accendi la televisione e ascolta uno di quei cartoni animati giapponesi moderni tipo "hughi ho"... sembra che non ci sia nessun sottofondo musicale .... invece attacca le cuffie alla televisione e scoprirai un incredibile ed articolato sottofondo di musica di accompagnamento che dalle casse della televisione era impercettibile ( ovviamente parlo di televisorini da poche centinaia di euro... diverso se hai un home theater )

di solito sulle cuffie si sente TUTTO e con pochissima differenza : una chitarra altissima e un rullante bassissimo sembreranno quasi giusti : il rullante sarà chiaramente udibile e la chitarra appena "in evidenza" .... poi vai ad ascoltare alle casse e : il rullante è inesistente e la chitarra ti sfonda....
 


Posted by Simone (Member # 1329) on 30. Settembre 2004, 12:44:
 
Come mai questo ????

ciao

Simone
 


Posted by joe the black (Member # 2619) on 30. Settembre 2004, 13:20:
 
perchè il suono non si disperde nell' ambiente ma rimane tutto li' appiccicato all'orecchio !

infatti le cuffie aperte sono più indicate per missare di quelle chiuse !
 


Posted by assylanten (Member # 4083) on 04. Ottobre 2004, 18:31:
 
ciao

ho il tuo stesso problema per il mixaggio, il mio sistema è quello di fare un primo mix sullo stereo di casa e poi lo ascolto sullo stereo della macchina, lì con un blocchetto alla mano prendo nota delle cose che non vanno e le correggo, provo poi con vari registratori e quando trovo una soluzione che sia accettabile su tutti i tipi di lettori faccio la versione definitiva, è un po' laborioso, ma evita che la soddisfazione di un buon mixaggio si riveli angoscia ascoltandolo da un'altra parte
 


Posted by botafogo1 (Member # 4344) on 05. Ottobre 2004, 10:23:
 
Purtroppo la componente dove non bisogna risparmiare in termini economici sono proprio le casse monitor in quanto esse devono essere il più "neutre" possibili in modo da poter creare il proprio mix senza ricevere brutte sorprese.
Immaginiamo di avere delle casse normali anche di discreto livello ma non adatte ad un home studio ed immaginiamo che queste casse esaltino nella loro naturalezza i suoni gravi.
Cosa faremmo noi istintivamente? Andremo a tagliare le frequenza dei bassi ed enfatizzeremo le altre frequenza per poter creare un mix più equilibrato possibile. Purtroppo avendo mixato su delle casse non proprio fedeli alla realtà ciò comporta una buona egistrazione per quelle casse ma non per l'autoradio per esempio. Sarebbe come trovarsi sperduti in mezzo ad un bosco ed avere una bussola che non ti segna bene il Nord.
Infine mi permetto un consiglio: se decidete l'acquisto di due monitor e volete provare in negozio non fatevi ingannare da chi ve le vende ovvero non credete che i monitor che suonano ad alto volume siano buone. portateci un vostro cd ed ascoltatelo su quelle casse a basso volume e sentite il suono se risulta il più pulito possibile anhe perchè una volta a casa le cose sono diverse per motivi di spazio acustico di insonorizzazione o di rifrazione delle onde sonore. In negozio le casse vanno ascoltate a basso volume per il fatto che vi è un fenomeno acustico chiamato Fletcher-Munson i quali dimostrarono che l'orecchio umano non è capace di distinguere bene le frequenze dei suoni gravi ed acuti a volumi ridotti come invece a volumi sostenuti.
Per esempio le frequenze gravi sotto i 250 Hz tipo basso , la cassa oppure i tom sono 60 volte più difficili da sentire sia a bassa che ad alta intensità come le frequenze sopra i 6KHz come i piatti circa 15 volte più difficili da sentire.
Un buon mix si dovrebbe sentire bene sia a basso volme che quello alto e non solo a quello alto.
Detta in parole povere a volumi più alti le casse anche non proprio di buon livello si sentono bene quindi attenti ai negozianti che ti sparano volumi alti per esaltare i watt delle casse anzichè la fedeltà del suono che riproducono.
ciao
 
Posted by L.Rizzi (Member # 2155) on 06. Ottobre 2004, 16:08:
 
Curate la posizione dei monitors e quella dell'ascoltatore.
L'ho già detto più volte ma non fa mai male ripeterlo: curare il punto d'ascolto e il trattamento dell'ambiente può aiutarvi a partire col piede giusto, un po' di consigli li trovate nelle faq che posto sul sito sm: http://www.s-m.it/pag.php?id=60&lang=IT

una dritta extra semplice semplice: piramidale solo sul 40% delle superfici, i cartoni delle uova (se proprio dovete) sul 70 % ;mai tappezzare la stanza!!

buoni ascolti,

ingR
 


Posted by Stefano Maccarelli (Member # 2816) on 06. Ottobre 2004, 16:38:
 
già e poi ragazzi....


una semplicissima cosa.... che avvolte molte persone che si avvcinano a questo mondo supendo che é l'audio e la musica...forse trascurano..

esperienza , esperienza, esperienza

come ha fatto notare yaso..


caro self-made...


il caro bon jovi... si é vero che non usa SOLO UN PC con una schedina audio...

ma é anche vero che si avvale di tecnici con i contro *****...

insomma....

il fonico é un lavoro e per certi aspetti un arte , e come per tutti i lavori ci vuole tanta e tanta esperienza per avere dei risultati apprezzabili.


quindi non ci scoraggiamo se il nostro cd non suona come una produzione milionaria.

e non ci stupiamo di questo, perché non si nasce imparati.


cerchiamo di capire il perché ...

i motivi....che necessariamente non sono soltato il fatto di non avere la stessa attrezzatura...

prima fra tutti ...tanta umiltà...

e piano piano cercare di avvicinarsi il più possibile a queste produzioni.


ciao ciao


Stefano by MasterTracks
 


Posted by L.Rizzi (Member # 2155) on 07. Ottobre 2004, 11:39:
 
Bello l'intervento di Macchiarelli, l'esperienza e l'umiltà sono due delle chiavi di volta in tutte le cose della vita.
Purtroppo la prima si mangia la seconda troppo spesso!

Faccio una domanda a Yaso e a Macchiarelli, secondo voi, come mai i fonici di esperienza sono tendenzialmente allergici ai concetti teorici che arrivano dalla fisica e più in generale dalla teoria?
E' vero che tutto sfuma nella pratica, ma in Italia noto spesso un vero e proprio muro a proposito, lo trovo un limite che non vedo all'estero.

Saluti,

ingR
 


Posted by Stefano Maccarelli (Member # 2816) on 07. Ottobre 2004, 12:07:
 
salve ing. Rizzi.. é sempre un piacere..sentirla.


Quello che dice é vero...

Io nel mio piccolo, in fondo ho 28 anni e faccio il fonico da sempre ma sono pur sempre solo 8 anni ..., ho cercato di curare anche gli aspetti teorici..di questa professione.

Anche se limitatamente alle mie capacità logico /matematiche che non sono proprio eccelse


di sicuro...é un mestiere che moltissimi , imparano sul campo..lavorando, e di conseguenza dedicano poco spazio a teoria, psicoacustica....fisica acustica...etc etc

Alcuni al contrario...lo fanno per pura passione...

voglio dire io sono un fonico da studio...

in particolare sono un operatore ProTools..

in lineaa moolto toeorica... non sarebbe indispensabile per me sapere concetti di fisica acustica... o legati al suono in maniera strettamente teorico/fisica...

ma in realtà poi , a mio modo di vedere le cose... se si conosce almeno in parte, i concetti importanti che stanno dietro al fenomeno che é il suono, probabilmente si riesce anche a comprendere meglio il perché di alcune situaziani che si posso avere lavorando.

Poi per lavorare serve l'esperienza sul campo..ovvio...


all'estero purtroppo mi dispiace dirlo..ma stanno veramente moolto avanti, anche per questo motivo...

forse é sempre il solito discorso...

più infrastrutture...più possibilità di imparere certi lavori... più competenza

e di conseguenza più professionalità.

l'importante secondo me é la voglia di sapere..di scoprire..e il non sentirsi mai arrivati...ed essere consapevoli che ogni volta che si impara un mattoncino, se ne scoprono altri 100 che sono ancora da comprendere.


saluti e complimenti per il suo fantastico lavoro e competenza.


Stefano Maccarelli by MasterTracks
 


Posted by Inaudita (Member # 4159) on 07. Ottobre 2004, 12:45:
 
semplicemente perchè da noi i fonici sono quasi tutti dei self made man! e poi siamo un paese di individualisti anarchici cocciuti. Basta vedere questo forum, ognuno ha la verità in tasca e non si schioda di un millimetro dalle proprie convinzioni, in quanto gli altri sono solo dei fessi con meno esperienza.
Comunque qualcosa si sta muovendo e alcuni conservatori hanno cominciato a tenere corsi da fonici con tanto di nozioni di fisica acustica da imparare, un po' come si fa per l' esame di armonia...
 
Posted by self-made-music (Member # 1931) on 07. Ottobre 2004, 14:02:
 
Grazie a raga,io purtroppo sono il compositore i "fonico" del mio stesso gruppo.
Sono l'unico dei 5 che sa usare il cubo benino,non ho tempo per studiare la matematica legata all'acustica live o studio,quindi vado "a tentoni".
Provero a prendere quelle casse che hanno tutti,le Y....A con il sub bianco...
Se le usano sia Branduardi che Eminem un motivo ci sarà,ce le hanno tutti!
adesso per il 2 cd sto facendo un sound generale per tutti i pezzi,e varierò sui volumi piuttosto che su un delay ecc...
speso il tempo su un pezzo,salvo e li faccio tutti così.
 
Posted by LuN1 (Member # 4029) on 07. Ottobre 2004, 17:45:
 
io a casa uso le cuffie per mixare (sony mdr-7506) perchè non avendo delle case nearfield penso sia la soluzione migliore...ottengo anche discreti risultati,
mi spiegate perchè pensate che non è indicato mixare con delle buone cuffie(sopratutto chiuse)?
cmq delle buone cuffie monitor (non tutte le buone cuffie lo sono!) sono fedeli e neutre quindi dovrebbero garantire un buon ascolto...
ciaociao
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 07. Ottobre 2004, 22:21:
 
quote:
Originally posted by L.Rizzi:

Faccio una domanda a Yaso e a Macchiarelli, secondo voi, come mai i fonici di esperienza sono tendenzialmente allergici ai concetti teorici che arrivano dalla fisica e più in generale dalla teoria?


boh... io ho visto lavorare gente anche meravigliosa, anche straniera, e piu' sono bravi, meno regole enunciano o almeno... meno le fanno pesare al "cliente"

non so se e' un bene...
 


Posted by L.Rizzi (Member # 2155) on 08. Ottobre 2004, 10:02:
 
effettivamente gestire certi clienti non è per niente facile :-))

rispondendo a LuN1, cuffie e casse acustiche danno una percezione decisamente diversa del suono, sono discorsi oltre che di acustica (p.e. la presenza dell'ambiente ma non solo) anche di psicoacustica.
Un esempio veloce di ciò: non so se avete mai notato che gli effetti di spazializzazione (tipo oggetti che ti girano intorno) funzionano molto meglio in cuffia che su ascolti esterni.
Alcuni suoni per esempio vengono percepiti come dentro la testa (interiorizzati) piuttosto che come provenienti dall'esterno se ascoltati in cuffia.

Insomma, per editare è meglio avere ascolti 'esterni', soprattutto quando anche gli ascolti saranno tali.

Saluti,

ingR
 


Posted by maudoc (Member # 3815) on 10. Ottobre 2004, 12:26:
 
Ciao,pur da dilettante faccio fatica a immaginare che in uno studio prof. passino il master in più riproduttori e ambienti per farne una media. Penso che sia una pratica destinata a noi poveri dilettanti, mentre negli studi, apparecchi sofisticati potranno prevedere tutto ciò con degli algoritmi, senza spostare il deretano, e forse anche in cuffia....o mi sbaglio? http://web.ticino.com/MaDoDent/silverage.htm
 
Posted by ULODIN (Member # 160) on 10. Ottobre 2004, 14:23:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
Ciao,pur da dilettante faccio fatica a immaginare che in uno studio prof. passino il master in più riproduttori e ambienti per farne una media. Penso che sia una pratica destinata a noi poveri dilettanti, mentre negli studi, apparecchi sofisticati potranno prevedere tutto ciò con degli algoritmi, senza spostare il deretano, e forse anche in cuffia....o mi sbaglio?

Negli studi "pro" non si fanno ascolti separati in ambienti differenti, ma su ascolti diversi generalmente sì, dai far field, dalle cuffie e perfino sulla cassettina mono da pochi watt!
 


Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 11. Ottobre 2004, 01:39:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
Ciao,pur da dilettante faccio fatica a immaginare che in uno studio prof. passino il master in più riproduttori e ambienti per farne una media. Penso che sia una pratica destinata a noi poveri dilettanti,

sbagli
 


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