Autore
|
Topic: Vivere di musica si può ?
|
lupino
Member
Member # 1368
|
posted 16. Ottobre 2012 19:04
quote: Se io stesso chiedo chiarimenti per un presunto "luogo comune" di certo non vado a finirci io dentro (ricorda, i napoletani sono furbi)
un ossimoro meraviglioso
Messaggi: 4903 | Data Registrazione: Set 2002
| IP: Logged
|
|
yasodanandana
Member
Member # 1424
|
posted 16. Ottobre 2012 19:43
quote: Originally posted by maudoc:
Da nessuna parte però sta scritto che il menestrello deve essere retribuito come un neurochirurgo. Ovviamente chi ha studiato e mette a disposizione competenze non alla portata di tutti é giusto sia onorato in proporzione.
nemmeno per sogno.. e' giusto pagare in proporzione al gusto o all'efficacia, non al titolo di studio....
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
| IP: Logged
|
|
lupino
Member
Member # 1368
|
posted 16. Ottobre 2012 20:55
quote: Originally posted by @ntartide: Infatti è una battuta
Messaggi: 4903 | Data Registrazione: Set 2002
| IP: Logged
|
|
maurix
Moderator
Member # 2135
|
posted 16. Ottobre 2012 21:13
quote: Originally posted by @ntartide: ..."i Napoletani hanno una buona attitudine verso l'arte" non è un luogo comune, è una constatazione scientifica.
Beh...questa è grossa anche per chi è nato a Grumo Nevano
Messaggi: 22988 | Data Registrazione: Mar 2003
| IP: Logged
|
|
ninja636
Member
Member # 14484
|
posted 16. Ottobre 2012 21:18
Scusate eh, mi sembra che finalmente ci stiamo spostando sul "merito". E non solo il successo da star.
Allora, io quoto Ipi e marco. Se non c'è come suonare, come si fa? MacD, affitta, affitta, che poi arriviamo tutti a suonare da te! Un amico batterista che andava a suonare nei locali a Roma, a incasso, arrivava alle 6 e montava la batt, poi suonava col gruppo e alla fine smontava e tornava a casa, era l'ultimo, ovvio. Tornava a casa alle 4 del mattino e aveva guadagnato 30 eur, con cui doveva pagarsi anche la benza, la cena e il parcheggio. Ha smesso. Per sua fortuna insegna.
Ragazzi, non ci prendiamo in giro, qui non si fa una lira, non ci sono ingaggi, non c'è investimento se non sul sicuro (e certo non sono io a fare musica che "dà sicurezza"), coi locali non si lavora, coi concerti manco per sogno, Radio 3 che vent'anni fa faceva dei bellissimi concorsi è stata ammazzata non a caso e solo ogni tanto si sente qualcosa, e poi non è che con un passaggio in radio ci campi... È difficilissimo riuscire a suonare, a farsi conoscere! Un carissimo amico straprofessionista, quasi 60 anni, è andato a fare una marchetta all'Auditorium per 50 eur! Ma vi rendete conto? Parlo della capitale, non di Scurcola Marsicana, con tutto il rispetto per l'Abruzzo! Se a me illustre sconosciuta e squattrinata offrono 50 eur per l'Auditorium, che faccio, non ci vado? Ci vado, e di corsa pure. E se l'Auditorium fa così, pensa gli altri!
Siamo in Italia, qui se provi a suonare per strada arriva la municipale, la siae e l'antiterrorismo, eddai!
Ed è un fatto CULTURALE. Per cambiare la cultura ci vuole l'educazione, il senso civico sociale, ci vuole la cultura - altro che ossimoro, è un paradosso bell'e buono! E quindi teniamo duro e cerchiamo di suonare il più possibile senza cadere nell'indecenza, che in questi tempi lo sfruttamento diventa vergognoso.
Messaggi: 1983 | Data Registrazione: Mar 2011
| IP: Logged
|
|
MACDUFF
Member
Member # 14360
|
posted 16. Ottobre 2012 22:03
Infatti paradossalmente sono convinto che sia meglio affittare un teatrino che veder come ho visto il chitarrista spostato fisicamente dal cameriere nel mezzo di un assolo . le radio ? io glisserei . per fare il "mestiere della musica" devi aver soldi , tempo , appoggi e via dicendo . quindi a parte le tue battute ironiche il locale non ha più senso . la cultura non deve cambiare "ma tornare indietro " perchè la questione è nella caduta della qualità è questo il punto .e la guerra tra poveri è cominciata da parecchio in tutti i campi . e più si va al ribasso e peggio diventerà. L'auditorium ? e che pretendi da un posto gestito da S .Cecilia ? quando ci sarà qualcuno che ci va a 30 il tuo amico è fuori . o si torna a una cultura" un pò più vecchia o se ne aspetta una nuova . in ogni caso sarò già morto . ma non capirò mai perchè i musicisti siano cosi "lontani" tra loro ...bah ..
Messaggi: 3178 | Data Registrazione: Gen 2011
| IP: Logged
|
|
@ntartide
Member
Member # 14265
|
posted 17. Ottobre 2012 01:42
Azz maurix sei nato a Grumo Nevano ? Ora capisco perchè hai una buona attitudine verso l'arte... E' tutto chiaro ! ...A parte la battuta, ho dato na botta d'esagerazione per rendere meglio l'idea... Alla fine io non debbo convincere nessuno. E già che mi trovo, Forza Napoli !
Messaggi: 657 | Data Registrazione: Dic 2010
| IP: Logged
|
|
maudoc
Member
Member # 3815
|
posted 17. Ottobre 2012 07:55
quote: Originally posted by yasodanandana: nemmeno per sogno.. e' giusto pagare in proporzione al gusto o all'efficacia, non al titolo di studio....
Non leggi attentamente : "..chi ha studiato e mette a disposizione competenze non alla portata di tutti é giusto sia onorato in proporzione" Studiare non significa avere un titolo di studio, ma farsi il mazzo sì.
Messaggi: 4117 | Data Registrazione: Giu 2004
| IP: Logged
|
|
Marcos2968
Junior Member
Member # 14690
|
posted 17. Ottobre 2012 08:39
quote: Originally posted by MACDUFF: e poi te lo dico fuori dai denti :piuttosto mi affitterei un buco , e ci porto gente io invece che andare a chiedere ai padroni dei locali , e sentire certe risposte .
E siamo d'accordo, infatti io non dico che ci ho rinunciato a suonare nei locali, ma certo non mi ci applico più come un tempo perché sono rimasto schifato, soprattutto dall'ignoranza becera che regna tra i cosiddetti "direttori artistici", con decenza parlando. Però qua stiamo parlando di "vivere di musica, si può?", e vivere di musica significa anche esibirsi, suonare in giro, sì anche nei locali, e purtroppo da questo punto di vista la risposta è: NO, in questo modo non si può vivere di musica. Ho tanti amici, bravissimi musicisti, che per campare suonano ai matrimoni, per carità cosa dignitosissima (lo faccio anche io), però appunto lo fanno per "campare", il lato artistico è bello che defunto. La situazione musicale a Napoli è questa. Che poi siamo tutti artisti, abbiamo le crome che ci scorrono nelle vene al posto del sangue, so' napulitan' e si nun canto moro, simm' a napule paisa' e la pizza e il sole e il mandolino questi sono tutti bei discorsi che però descrivono una Napoli da cartolina che - se mai è esistita - ora di certo non c'è più.
Messaggi: 195 | Data Registrazione: Giu 2011
| IP: Logged
|
|
yasodanandana
Member
Member # 1424
|
posted 17. Ottobre 2012 10:32
quote: Originally posted by maudoc:
Studiare non significa avere un titolo di studio, ma farsi il mazzo sì.
continua ad essere irrilevante... e' l'efficacia, la competenza messa in pratica che conta, non quanto e/o come uno l'ha raggiunta..
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
| IP: Logged
|
|
maudoc
Member
Member # 3815
|
posted 17. Ottobre 2012 13:18
Yaso: quel che dici é solo in parte vero. In molti ambiti interventi relativamente semplici e banali sono molto ben pagati proprio perché l'esecutore prima di poterli eseguire si é fatto il mazzo, chiamasi "know how"
Ninja: mi meraviglio del fatto che ti meravigli della "situazione italiana" La cosa é solo un pò peggiorata ma 35 anni fa (e arrotondo per difetto) era uguale. Allora andavano le band e qui da noi si dividevano in due tipologie: quelli che se la tiravano (come noi ) e partecipavano solo ai vari festival e concorsi (pure pagando!!) con la speranza di farsi notare e diventare Led Zeppelin de noantri, e quelli che facevano sala da ballo e feste campestri....ma mica ci campavano!! Tutti avevano un lavoro principale inerente o meno al mondo musicale. Nel frattempo il mercato si è saturato di musica (e sempre la stessa) in più circolano pure meno soldi.....ma l'Italia secondo me proprio non c'entra niente.
Messaggi: 4117 | Data Registrazione: Giu 2004
| IP: Logged
|
|
frankvenice
Member
Member # 13824
|
posted 17. Ottobre 2012 13:25
quote: Originally posted by ninja636:
......... Siamo in Italia, qui se provi a suonare per strada arriva la municipale, la siae e l'antiterrorismo, eddai!
già. a me piacerebbe, pure senza cappello e denari, suonar per strada. cosa complicatissima....per i motivi di cui sopra, anche nei comuni con regolamento pro artisti di strada.
qualcuno ha esperienza, soprattutto rispetto a siae, qualora si facesse repertorio tutelato (bruatalmente "cover") e non solo proprio (non tutelato siae ma creative commons, per esempio, dove pare basterebbe dichiararlo...), ovvero un permesso siae per suonatori ambulanti a prezzi umani?
(tu Ninja che ogni tanto mi pare bazzichi fisicamente per gli uffici Siae a Roma, magari...)
Messaggi: 3758 | Data Registrazione: Lug 2010
| IP: Logged
|
|
MACDUFF
Member
Member # 14360
|
posted 17. Ottobre 2012 13:48
quote: Originally posted by Marcos2968: quote: Originally posted by MACDUFF: e poi te lo dico fuori dai denti :piuttosto mi affitterei un buco , e ci porto gente io invece che andare a chiedere ai padroni dei locali , e sentire certe risposte .
E siamo d'accordo, infatti io non dico che ci ho rinunciato a suonare nei locali, ma certo non mi ci applico più come un tempo perché sono rimasto schifato, soprattutto dall'ignoranza becera che regna tra i cosiddetti "direttori artistici", con decenza parlando. Però qua stiamo parlando di "vivere di musica, si può?", e vivere di musica significa anche esibirsi, suonare in giro, sì anche nei locali, e purtroppo da questo punto di vista la risposta è: NO, in questo modo non si può vivere di musica. Ho tanti amici, bravissimi musicisti, che per campare suonano ai matrimoni, per carità cosa dignitosissima (lo faccio anche io), però appunto lo fanno per "campare", il lato artistico è bello che defunto. La situazione musicale a Napoli è questa. Che poi siamo tutti artisti, abbiamo le crome che ci scorrono nelle vene al posto del sangue, so' napulitan' e si nun canto moro, simm' a napule paisa' e la pizza e il sole e il mandolino questi sono tutti bei discorsi che però descrivono una Napoli da cartolina che - se mai è esistita - ora di certo non c'è più.
si per campare ! ed è quello di cui stiamo discutendo e quando riesci a campare con qualsiasi mestiere ha già vinto ! Io credo che al quel punto veramente ( anche se non è facile ) ti apri la "solita" associazione culturale . e se ti devi fare il mazzo te lo fai per te . tanto i locali sappiamo come dici tu di che pasta sono fatti . e poi : suonare ai matrimoni ecc. non è dignitoso ? se si porta a casa la paga si ! la Napoli da cartolina c'è solo nella testa della gente a cui fa comodo che il pino sia ancora li . Napoli è un mondo a se ( culturalmente proprio ) basta dire alla gente che "quel pino " non cè più da anni . alla fine andrai a guadagnare la stessa cifra del locale . ( credo )
Messaggi: 3178 | Data Registrazione: Gen 2011
| IP: Logged
|
|
maurix
Moderator
Member # 2135
|
posted 17. Ottobre 2012 14:28
quote: Originally posted by ninja636: Scusate eh, mi sembra che finalmente ci stiamo spostando sul "merito".
.... non ci prendiamo in giro, qui non si fa una lira, non ci sono ingaggi, non c'è investimento se non sul sicuro.. È difficilissimo riuscire a suonare, a farsi conoscere!
Siamo in Italia, qui se provi a suonare per strada arriva la municipale, la siae e l'antiterrorismo, eddai!
Stai forse alludendo al fatto che occorrerebbe una "democratizzazione" dell'esibizione in pubblico, che andrebbe concessa come un diritto sociale ?
Il fatto che qualcuno abbia un idea di un progetto musicale (o artistico in genere) non significa che matura il diritto di farlo conoscere a tutti i costi e che deve essere pagato per farlo.
Quello che voglio dire è che un opera dell'ingegno, quando esce dalla stanza della creazione e si propone all'esterno, diventa un prodotto a tutti gli effetti, e in quanto tale si confronta con un mercato e le sue esigenze.
Nella nostra epoca (social network docet) la frase avrei bisogno di fare un po' di date per farmi conoscere la puoi rovesciare tranquillamente: Avrei bisogno di farmi conoscere per fare un po' di date
Messaggi: 22988 | Data Registrazione: Mar 2003
| IP: Logged
|
|
frankvenice
Member
Member # 13824
|
posted 17. Ottobre 2012 14:29
quote: Originally posted by MACDUFF: quote: Originally posted by frankvenice: quote: Originally posted by MACDUFF: quote: Originally posted by frankvenice: [QUOTE]Originally posted by ninja636:
..... eddai!
[/QUO
(tu Ninja che ogni tanto mi pare bazzichi fisicamente per gli uffici Siae a Roma, magari...)
guarda frà che c'è un sito dove ci sono informazioni sugli artisti di strada ed è un sito ufficiale . prova un pò...
riguarderò, ho guardato altre volte in tempi diversi, il problema sono le convenzioni criptiche siae fatte a peso... che non sono scritte da nessuna parte.
queste dicevo...
mah io mi ricordo che c'era un pò di burocrazia questo si , ma cose criptiche non mi pare...però può essere.
criptiche in quanto non pubblicate in pubblici tariffari. ho sempre saputo che occorreva contrattare con le singole agenzie.
ditemi che esiste un semplice tariffario dove uno qualunque si fa un bel permessino per suonare ovunque i comuni gli consentano per strada, pagando una cifra onesta e senza tanti fronzoli di programmi, a forfè....
so che esisteva per le bande musicali. ma non l'ho mai trovato, come per nessuna tariffa, nel sito siae. però non ho guardato di recente,
smentitemi.
Messaggi: 3758 | Data Registrazione: Lug 2010
| IP: Logged
|
|
|