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Topic: Armonia e melodia
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maudoc
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Member # 3815
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posted 13. Febbraio 2016 18:04
Sblinda,sblinda l importante è mantenere il senso ma la creatività va sempre privilegiata ☺
Messaggi: 4117 | Data Registrazione: Giu 2004
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frankvenice
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Member # 13824
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posted 14. Febbraio 2016 18:35
quote: Originally posted by maurix: quote: Originally posted by frankvenice: Volevo arrivare a capire quale che sia la molla, la leva che apre il cuore, servendosi dell'armonia,...
Credo che la "molla" sia essa stessa il cuore: se il musicista/arrangiatore/compositore usa l'armonia con gusto e sensibilità, probabilmente il risultato aprirà il cuore di chi ha un gusto e una sensibilità analoga.
appunto. che esistano sensibilità diverse lo comprendo con la testa, non ho voglia di proseguire oltre.
Ciò che cerco di affermare, o meglio di averne conferma, è la chiave che apre quella porta, o meglio le chiavi. Cerco di spiegarmi meglio, ancora una volta:
Ho sempre cercato di inseguire gli STATI D'ANIMO come obiettivo, ovvero trovare le chiavi per attivarli, non solo con le soluzioni tecniche, ma proprio cercando quel segreto che dentro di me mi lancia il brivido, l'imprevisto, l'imprevedibile (per cui il termine del video di Savelli ha stimolato il bisogno di aprire un thread).
Trovare una sorta di abbinamento tra una soluzione armonica e un sentimento.
Lo so che sembra che io vaneggi, e che la soggettività di chi compone/suona deve incontrare il corrispettivo nell'ascoltatore.
Ma forse il meccanismo c'è.... e vale per molti, nei margini di un genere, perlomeno.
Provo a rilanciare, senza verità in tasca.
A voi.
Messaggi: 4177 | Data Registrazione: Lug 2010
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maurix
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Member # 2135
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posted 15. Febbraio 2016 14:44
Io credo di non aver compreso completamente la tua domanda/proposta_di_discussione.
Da un lato mi è chiara l'esigenza di coniugare, in una scelta armonica, gli aspetti tecnico-teorici con una corrispondenza emotiva, ma poi mi perdo.
Potresti fare un esempio pratico/concreto di cosa tu intendi per "meccanismo" in questo contesto specifico ?
Messaggi: 23471 | Data Registrazione: Mar 2003
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Christian Lista
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Member # 11305
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posted 15. Febbraio 2016 15:31
Io se non ho male interpretato frank, si e ci sta domandando se non esista una corrispondenza fra un tipo di emozione e un tipo accordo.
Così se ad un certo punto del brano, il testo raggiunge un punto particolarmente significativo, in base all'immagine che si sta raccontando non sia possibile abbinare un accordo preciso, ad esempio un maggiore settima per l'allegria, o una quinta diminuita per la passione .... cose del genere ..... se non ho mal interpretato frank.
Messaggi: 2601 | Data Registrazione: Lug 2008
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frankvenice
Member
Member # 13824
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posted 15. Febbraio 2016 18:24
se avessi le idee chiare... non ne parlerei qui ma scriverei un articolo o un trattato. magari un giorno lo farò.... "l'armonia secondo Frankvenice".
Si può suonare ad un matrimonio, o a un funerale, si può stimolare una lacrima di gioia o sottolineare un'immagine di paura o di stupore.
Penso al mio passato, anzi ormai trapassato remoto di giovane organista (tra le altre cose) dove usavo comporre al volo (leggi improvvisazioni di mestiere), quando non suonavo da spartito,per l'occasione, con un minutaggio variabile secondo.... i tempi delle celebrazioni. Beh lì dovevi stimolare/aiutare un uditorio particolare a predisporre l'anima per il servizio religioso in questione (lieto, gioioso, mite, o funesto).
Penso a quelle occasioni in quanto l'armonia (con l'organo di accordi si vive, proprio visto il suono continuo dello strumento, si sperimentano passaggi e incastri, oltre che miscele di suoni delle 5 famiglie ordinante per...ricchezza di armonici tra l'altro)....dicevo l'armonia degli accordi organistici doveva in qualche modo, nelle mie intenzioni, scaldare i cuori e promuovere quei sentimenti propri del momento.
Ma credo sia quello che accade per la musica per il cinema, o lo spettacolo in genere.
Credo che Christian abbia centrato un po' l'argomento, potremmo pur provare a stilare una corrispondenza tra tipo accordo/tensione e stato d'animo, almeno come punto di partenza....
Messaggi: 4177 | Data Registrazione: Lug 2010
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maurix
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Member # 2135
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posted 16. Febbraio 2016 15:03
Che io sappia non esiste un attribuzione di "significanza emotiva" per un singolo accordo o una sequenza di accordi.
In un contesto specifico penso sia l'insieme che produce il risultato, la scelta degli accordi fa la sua parte ma non si può non metterla in relazione alla melodia, all'arrangiamento e a tutti gli altri aspetti che rendono il brano quel tutt'uno che poi verrà recepito come tale.
Messaggi: 23471 | Data Registrazione: Mar 2003
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frankvenice
Member
Member # 13824
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posted 16. Febbraio 2016 18:38
devo trovare un po' di tempo per leggere quel materiale che hai postato. grazie intanto.
Messaggi: 4177 | Data Registrazione: Lug 2010
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maurix
Moderator
Member # 2135
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posted 17. Febbraio 2016 23:53
Ora che mi sovviene ho un amico che ha studiato negli States, più o meno trent'anni fa, sicuramente molto prima dell'arrivo dei virtual instrument.
Il corso che frequentò è "Film Scoring" e ricordo che mi fece sentire svariati "compiti per casa", che erano spettacolari.
Erano gli anni dei telefilm. In pratica le indicazioni che avevano erano l'organico a disposizione e degli estratti di sceneggiatura che descrivevano le scene, e su quello gli allievi dovevano scrivere degli sketch musicali che poi al rientro a scuola venivano suonati dall'organico previsto e sul risultato si riceveva la valutazione degli insegnanti.
Da quello che ricordo c'erano delle linee guida che aiutavano a creare determinate atmosfere, ma non erano riferite ad un solo parametro che l'allievo poteva controllare, ma all'insieme delle possibilità.
Se può servire a questa discussione posso fare di nuovo due chiacchere con questa persona e chiedere la sua opinione riguardo al rapporto armonia<-->suggestione_emotiva.
Messaggi: 23471 | Data Registrazione: Mar 2003
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frankvenice
Member
Member # 13824
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posted 18. Febbraio 2016 22:20
direi sarebbe produttivo. (io lo sono meno, per gravii motvi familiari in queste ore, scusatemi)
è un ottima cosa maurix
Messaggi: 4177 | Data Registrazione: Lug 2010
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maurix
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Member # 2135
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posted 24. Marzo 2016 14:45
Ho fatto una chiacchierata col personaggio in questione.
Riguardo a ciò che ha studiato, cioè lo scrivere per le immagini, certamente esistevano delle indicazioni che potevano essere di aiuto a creare determinati "climax", ma non erano mai indicazioni del "cosa usare" nello specifico, semmai sul come analizzare una situazione e decidere in quale modo realizzarla.
Mi ha fatto il classico esempio dell'inseguimento automobilistico: tu vai ad analizzare gli elementi di base della scena (movimento, pericolo, etc..) e poi ne tieni conto nelle cose che vai scrivere, ma gli ingredienti li scegli tu.
In altre parole mi ha detto che 10 allievi con la stessa sceneggiatura facevano 10 cose completamente diverse, ma tutte raggiungevano un risultato plausibile.
Parlando delle armonie, ha confermato che esistono delle consuetudini culturali che tendono a dare certi significati a determinate sequenze armoniche, ma che dipendono sempre dal contesto e dall'ascoltatore.
Mi ha fatto l'esempio della marcia funebre di Chopin, ipotizzando che facendola sentire ad un contadino nord coreano, non è improbabile che possa essere percepita come una ninna nanna, come un brano romantico, o chissà quale variante.....
Il grande uso/abuso di suoni e musica in molti contesti della vita odierna (spot pubblicitari, stacchetti vari, sigle, colonne sonore stracolme di citazioni, musica di sottofondo nei luoghi pubblici, etc....) ha completamente snaturato/sfalsato le suggestioni emotive che provengono dalla storia e cultura musicale di un determinato luogo. In più modi quindi mi ha confermato che oggi il contesto e l'ascoltatore contano molto di più delle intenzioni del compositore/arrangiatore, riguardo al significato emozionale di una certa musica.
Questo non significa che un musicista se riarmonizza/arrangia un brano non deve usare empatia per scegliere i propri accordi, ma agirà con la propria sensibilità senza cercare di controllare il risultato emozionale a valle perché è un impresa improbabile.
Il vecchio stereotipo dei tempi di scuola che dice che l'accordo maggiore è allegro mentre il minore è triste ha un suo significato storico legato alla musica classica ma nei tempi di oggi è una graziosa banalità smentita da migliaia di composizioni nei più svariati generi musicali.
Messaggi: 23471 | Data Registrazione: Mar 2003
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frankvenice
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Member # 13824
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posted 25. Marzo 2016 07:39
Sempre ripromettendomi di leggere tutti i contenuti dei link sopra, intanto riprendo da questo ultimo post.
Il discorso pende quindi sulla relazione tx-rx chi esegue e chi ascolta. Come ho sempre saputo, ci vuole anche capacità di ascolto e riferimenti per comprendere, e certamente ognuno ha la propria cultura locale, dove luogo ormai non è nemmeno una provenienza fisica.
Guardavo giorni fa uno pezzo di spettacolo di Fiorello, di qualche anno fa, quando imitava il Gobbo di Cocciante... Fa l'esempio proprio della differenza tra un accordo maggiore e minore al pianoforte, tra allegria e tristezza. al di là del contesto della comicità, è questione di buon senso nell'orecchio.
poi su marte e nella campagna coreana o in alaska magari sarà il contrario. Ma questa è globalizzazione, dove vale tutto e il suo contrario e non dimostra nulla. Cioè il solito ."non è bello.... ma è bello ciò che piace"
Quindi ?
Messaggi: 4177 | Data Registrazione: Lug 2010
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maurix
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Member # 2135
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posted 26. Marzo 2016 00:38
Anche Ligabue ha fatto lezioni di armonia al suo pubblico, in un mega concerto che forse è pure visibile da qualche parte in rete.
Se oggi alcuni tra i più accreditati comunicatori della musicologia e semantica sono Fiorello e Ligabue permettimi di essere amareggiato sul livello medio di acculturazione musicale in Italia.
E ti invito a dire la tua anche nel thread di Boulez, perché in fondo siamo sullo stesso argomento o quasi. Il revisionismo è alle porte
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maurix
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Member # 2135
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posted 20. Settembre 2016 18:05
Ecco il video di cui parlavo: https://youtu.be/VC5jL2MvBHA
Dal minuto 4:30 c'è una piccola lezione di armonia e significanza emotiva degli accordi.
Che dire, sarò io ad essere un bacchettone, un serioso, ma per me stamo proprio messi male.
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