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Posted by twalker (Member # 599) on 07. Maggio 2001, 20:48:
 
Mi sembra di capire, leggendo i vari post, che la maggioranza di voi usa convertire le tracce midi, quelle suonate da generatori esterni per intenderci, in tracce audio per poi sottoporle alle normali pratiche di missaggio. Io non sono daccordo, voi come la pensate?
ciao
 
Posted by miles (Member # 461) on 07. Maggio 2001, 21:55:
 
io trovo indispensabile convertire le tracce da midi in audio per diversi motivi ...
1 : possibilita' di aprire il pezzo ed avere tutto settato come l'ultima volta aperto
2 : applicare ritocchi tipo eq o compressori o altri plug senza aggiungere ulteriori fruscii
3 : giocare sulla struttura del mix in qualsiasi momento
4 : avere tutte le tracce distinte per possibili manipolazioni o remix ...

e tante altri motivi compreso quello della qualita' finale ...
praticamente la stessa prassi degli ultimi sistemi con mixer digitale ... con un lavoro un po piu faticoso ...
 


Posted by cube (Member # 250) on 07. Maggio 2001, 22:14:
 
Non ho capito quale metodo alternativo si potrebbe usare, al posto della conversione delle tracce midi in tracce audio, per ottenere alla fine un'unica traccia da masterizzare. Anch'io converto le tracce midi in audio,poi alla fine riduco tutto ad una traccia sola con export audio, ma è l'unico metodo che mi è venuto in mente.
Grazie
CIAO
 
Posted by dgt (Member # 266) on 07. Maggio 2001, 23:05:
 
Occorre convertire le tracce midi in audio perchè solo così è possibile esportarle (con la funzione "export audio") in un'unico file per poi masterizzare il lavoro finito (a meno che tu non faccia il master su una macchina esterna, tipo dat o su un editor audio tipo wavelab, ma francamente quest'ultima ipotesi sarebbe molto insolita).
Ma soprattutto puoi così "effettare" ed editare singolarmente ogni traccia con una certa "velocità" ( ad esempio potresti utilizzare riverberi diversi per piano, sinthbass e il campanello di casa campionato..., distorsione per il vibrafono spaziale, compressori vari, ecc.).
In realtà potresti farlo anche con il midi (gli standard gs e xg permettono di intervenire sui vari parametri di rev. e chorus) ma non tutti gli expander o synth supportano questi standard (ad es. col gm puoi regolare solo la quantità di rev e chorus); se usi suoni da scheda audio (tipo soundfonts) hai inesorabilmente rev, chorus e basta!.
Ripeto "in teoria" potresti fare tutto con il midi, qualora avessi tante uscite per ogni modulo, e uno o più effetti hardware per ogni uscita, un mixer da 40.000.000, tanta voglia di tenere sotto controllo e programmare una marea di macchine che fanno zzzzzzzz, ecc., ecc.: se dovessi poi sostituire un modulo o un effetto, ecc. il pezzo non ti suonerebbe più allo stesso modo e comunque cosa più importante: te lo dovresti ascoltare solo nel tuo studio miliardario!
Ciaociao
dgt


 
Posted by twalker (Member # 599) on 08. Maggio 2001, 09:05:
 
Premesso che quello che scrivo ha senso solo se si possiede un mixer esterno e almeno un effetto, sono daccordo con voi solo per una ragione: la comodità. Per il resto ci sono le seguenti limitazioni:
1. flessibilità: se passo in .wav una parte in midi non potrò più modificarla. Cosa succede se devo cambiare la velocity, anche solo di poco? Non parliamo se dovessi modificare un inviluppo o un filtro. Ne deduco che la maggioranza di voi compone una parte in midi e poi se la tiene così com'è fino alla fine, cercando magari di correggerla con gli eq e gli efx di vst. Io mi sono sempre trovato in situazioni di tipo il pad bisogna schiarirlo ancora un po' e modificarne l'attacco anche nell'ultimo ascolto prima della masterizzazione.
2. qualità: spero che sappiate bene cosa succede ai nostri amati 24bit quando abbassiamo o alziamo il fader di volume: vengono riquantizzati e alla fine ne rimangono molti di meno, quindi abbiamo una perdita di dinamica notevole rispetto alla traccia originale.
3. dinamica: vi siete mai chiesti perchè le schede audio migliori e i multitraccia anche su h.d. hanno le uscite separate? Per poter far sì che ogni suono esca dal suo convertitore dedicato sfruttando al massimo la dinamica. Se sistemi "importanti" tipo Proo tools o Pulsar danno il meglio sfruttando convertitori esterni per mixare separatamente ed esternamente le loro tracce audio, non vedo perchè devo fare il procedimento inverso cioè passare tutte le tracce, comprese quelle in midi, in un convertitore solo.
Ora direte che questo ha senso solo se si possiede un mixer da 1 miliardo e i lexicon da 30 mil, ma non è così perchè alla base c'è il concetto che deve essere quello corretto, poi se ho macchine migliori ben vengano. La maggioranza di voi possiede banchi con i quali sono stati fatti migliaia di dischi ed un lexicon da un milione è alla portata di tutti. Non sacrifichiamo tutto questo per la comodità di avere tutto sul mixer di vst, i risultati saranno migliori.
Ciao a tutti
 
Posted by rookie (Member # 538) on 08. Maggio 2001, 09:19:
 
noi non convertiamo niente...è vero che ogni volta bisogna risettare un pò di strumenti...ma non abbiamo neanche una sk sonora...nè plug-in :)
per registrare usciamo dall'ampli ed entriamo nel masterizzatore audio...qualità ottima...che ne dite?
 


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