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Posted by bohemien (Member # 6255) on 19. Giugno 2007, 12:40:
 
Salve ragazzi,

sareste così gentili da dirmi secondo voi come si fa ad ottenere il suono della prima chitarra dei THE SHADOWS (tipo in apache)
io ci sento un single coil di sicuro, credo spring reverb, e poi?

a me con ste due cosè col cavolo che suona così..
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 19. Giugno 2007, 12:52:
 
corde grosse e plettro duro?
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 19. Giugno 2007, 13:34:
 
Stratocaster, vox ac30 e tape echo.
Hank Marvin. [Big Grin]
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 19. Giugno 2007, 13:44:
 
Leggeri tocchi sulla leva negli accordi minori per un sapore "spaghetti western".
 
Posted by bohemien (Member # 6255) on 19. Giugno 2007, 13:59:
 
bè, non resta che provare..

grazie
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 19. Giugno 2007, 14:07:
 
Si, ovvimente quella è la strumentazione che era ed è solito usare Hank Marvin, ultimamente l'ho visto usare ampli matchless che sono delle rivisitazioni dei vox, comunque si, single coil e delay o meglio echo con tempi brevi 120-130 ms circa "slapback echo" e poche ripetizioni.
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 19. Giugno 2007, 14:10:
 
...e come ti è stato consigliato corde 010 minimo e plettro spesso.
 
Posted by Ferro1983 (Member # 4688) on 19. Giugno 2007, 15:20:
 
quote:
Originally posted by screamer:
Stratocaster, vox ac30 e tape echo.
Hank Marvin. [Big Grin]

Proprio così, ne piu ne meno!
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 19. Giugno 2007, 19:42:
 
Per la precisione l'italianissimo echorec binson, un mito.
 
Posted by ondarete (Member # 6820) on 19. Giugno 2007, 22:26:
 
5 molle su una strat o una hofner (terribile!) , fender reverb ,corde da 011 , plettro medio ,treble a 3/4 ,e reverbero a molla. e' stata la prima canzone che ho suonato davanti ad un pubblico ed era il 1966 , comunque il suono ce lo devi avere sulle dita ,la stessa chitarra con tutto uguale suonato da una persona non suona come la stessa suonata da un'altra. in questo caso negli anni 60 si usava tenere la leva del vibrato con il mignolo piegato e mentre si dava la pennata si muoveva la leva. adesso si usa il palmo della mano perche' il vibrato e' piu' profondo ma piu' lento ,a quei tempi si cercava di emulare la chitarra awaiana. angelo
 
Posted by bohemien (Member # 6255) on 20. Giugno 2007, 09:56:
 
Grazie Angelo..

proverò ad emulare quel suono con i consigli che mi hai dato, riuguardo al suono che sta nelle dita, direi che a me c'ha fatto proprio le radici nelle dita!
Dopo un mazzo così! 12anni di chitarra classica al conservatorio...direi che ci sta [Headbang]
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 20. Giugno 2007, 10:19:
 
se quel suono ce l'hai nelle dita lo riproduci con quello che ti pare.. io ho sentito fare un suono "alla shadows" anche con les paul deluxe e marshall..

(io faccio delle cose del genere per esempio con danelectro o les paul special e... qualsiasi amplificatore regolato "pulito".. o anche in diretta)
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 20. Giugno 2007, 10:55:
 
Si, verissimo, io ho solo descritto la strumentazione di hank marvin così, a scopo informativo dato che ne sono un fan ed anche io suono roba del genere con la gretsch col bigsby, un peavey classic 30 ed un delay boss dd3.
 
Posted by bohemien (Member # 6255) on 20. Giugno 2007, 11:06:
 
Mmmm non saprei..
ritengo che i suoni siano merito comunque degli effetti (non li avrebbero inventati se no!) e della combunazione di amp e cabinet, partendo però dal presupposto che l'esecutore sia in possesso della tecnica e potenzialità del proprio strumento..
Quanto si è parlato per esempio del tocco di Gilmour? tanto..
eppure vi assicuro che gilmour ha in live fior di tecnici che gli controllano ogni singola onda del suono che produce la sua chitarra.

Sono del parere (pur essendo un anti-accademico) che quando si parla di tocco chitarristico si parla di un contesto prettamente classico.

Per tocco si intende i suoni ottenibili dalla combinazione unghia/polpastrello e in questo caso il vero "Tocco" c'è l'aveva Andrè Segovia...credetemi.

Il plettro anche a saperlo usare da dio, rimane comunque un pezzo di plastica.
Questa è la mia opinione comunque.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 20. Giugno 2007, 11:19:
 
hai parlato di due "suoni".. ovvero hank marvin e gilmour che potrebbero essere riprodotti, dalle loro mani, in linea di massima, con strumentazioni minimali.. qualsiasi..

(fra l'altro entrambi gli artisti hanno cambiato setup varie volte, rimanendo sempre "loro". Addirittura si dice, per esempio, che la preverenza di marvin per la strat era dovuta ad una sponsorizzazione che lui "esercitava" solo dal vivo. In studio sembra che usasse altro...)

la pletora di effetti ed equipaggiamenti serve per curare il particolare... ma il suono c'e' gia'...

quote:
Originally posted by bohemien:

Il plettro anche a saperlo usare da dio, rimane comunque un pezzo di plastica.

questa concezione un po' drastica e' confutata dal fatto che molti artisti "plettraioli" quando cambiano strumentazione non cambiano il loro suono di massima... e mi ci metto pure io che se cambio equipaggiamento sono comunque riconoscibile (anche se schiappa [ [Smile] ])
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 20. Giugno 2007, 11:26:
 
Si, in effetti marvin usava molto le burns quelle a corna di bue che poi gli furono rubate ed anche gretsch. Sulla strat si dice che gli fu portata erroneamente da un amico che era andato in america e lui aveva chiesto una tele, gli fu portata la strat con la quale si trovò molto bene soprattutto per la leva che trovava molto "ergonomica" e con la quale riusciva a imitare il suono di una pedal steel. Pare che usasse corde 012 col sol avvolto.
 
Posted by bohemien (Member # 6255) on 20. Giugno 2007, 11:34:
 
ok yaso in parte concordo, però allora sarebbe più appropriato parlare di stile invece che di suono.
Ho sentito chitarristi dalla ridicola capacità tecnica che però stavano suonando con il suono usato in "shine on": il suono c'era, mancava però lo stile!

Anch'io per chi mi conosce sono facilmente riconoscibile, ma non dal suono (d'altra parte non ritengo nemmeno di avere un tocco fantastico)
ma appunto dallo stile: suono tutto con un sacco di legature e abbellimenti tipici del periodo Barocco, e questa e la mia carta d'identita musicale. Che poi io decida di usare il suono di Marvin o di Hendrix è un conto ma il mio stile è altro. Non so se mi sono spiegato.

Comunque sarebbe interessante aprire un post appositamente a questo discorso [Razz]
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 20. Giugno 2007, 11:40:
 
quote:
Originally posted by bohemien:
ok yaso in parte concordo, però allora sarebbe più appropriato parlare di stile invece che di suono.

no.. parlo propio di suono..

se cosi' non fosse, non sarebbe possibile parlare di suono nemmeno nel caso di unghie e polpastrelli.. dato che in definitiva, ce li abbiamo tutti [ [Smile] ]
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 20. Giugno 2007, 12:19:
 
Ah, l'amico che gli portò la strato era Cliff Richerd. Sembra anche che la nascita del vox ac30 sia da attribuire a dei consigli forniti proprio da Hank Marvin che usava l'ac15 e che non gli forniva un volume sufficiente nelle esibizioni dal vivo, aveva provato anche i fender twin ma non gli garantivano la giusta aggressività che invece otteneva dai vox.
 
Posted by screamer (Member # 8930) on 20. Giugno 2007, 12:21:
 
Edit: Cliff Richard.
 


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