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Posted by Joe Chirchirillo (Member # 11340) on 09. Agosto 2008, 11:07:
 
Chi di voi fa il mio stesso mestiere e cioè il musicista al 100% e cioè che lo fa per professione?

Vorrei sapere un parere da voi.
La domanda è questa.

Perché io che sono musicista non posso fare per hobby il dentista per il quale chiaramente non ho l'abilitazione ed invece un dentista può fare per hobby il musicista per il quale chiaramente non ha l'abilitazione?

E' vero che non esiste un albo dei musicisti però a me piacerebbe pensare che un giorno ci potesse essere e che chi fa un mestiere non possa venire a rubare anche il mio. Del resto io non posso rubare il lavoro ad altri e mia figlia deve mangiare tutti i giorni e non le interessa se un dentista va a suonare a 30€ perché tanto guadagna a sufficienza con l'altro lavoro.

Grazie.

P.S. Non ce l'ho con i dentisti.... Era solo per fare un esempio. Vanno bene anche gli avvocati, i commercialisti ecc.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 09. Agosto 2008, 11:58:
 
è una questione vecchia come il mondo nel senso che è diventata proprio priva di senso, appunto. [Big Grin]

se tu sei un bravo musicista, ammettiamo pure iscritto ad un ipotetico quanto inesistente albo professionale, che per hobby vuole mettere le mani nella bocca degli altri, ci sarebbero molte possibilità di procurare dei guai seri.
cosa che invece non ti succederebbe neanche da musicista professionista in quanto non saresti un otorino che mettendo un mi bemolle al posto di uno naturale provochi un danno cocleo vestibolare a chi ti ascolta; anzi forse daresti pure un tocco blues alla musica che stai eseguendo.

Per tutte le altre questioni più materiali in tutti i campi dove non si mette a rischio l'incolumità delle persone (medici, ingegneri and so on ...) vige la legge della domanda e dell'offetta considerando pure che l'evasione fiscale oltre che immorale è pure un reato per tutti, professionisti ed hobbysti.
per conto mio tutti gli albo professionali dovrebbero essere aboliti, esclusi quelli che citavo prima.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 09. Agosto 2008, 12:33:
 
quote:
Originally posted by Joe Chirchirillo:


Perché io che sono musicista non posso fare per hobby il dentista per il quale chiaramente non ho l'abilitazione ed invece un dentista può fare per hobby il musicista per il quale chiaramente non ha l'abilitazione?

perche' se sbagli un accordo chissenefrega... se un dentista sbaglia a mettere le mani nella bocca di un paziente magari gli rovina la vita
 
Posted by profano (Member # 983) on 10. Agosto 2008, 14:18:
 
...e poi Franco Battiato nel tempo libero disegna e dipinge. Io che di professione sono disegnatore, del tempo libero suono e compongo.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 10. Agosto 2008, 17:49:
 
...e poi Giotto nel tempo libero amava fare il muratore.
Io che di professione sono muratore, nel tempo libero faccio bolle di sapone e compongo cerchi di fumo.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 10. Agosto 2008, 22:35:
 
quote:
Originally posted by Joe Chirchirillo:
... ed invece un dentista può fare per hobby il musicista per il quale chiaramente non ha l'abilitazione?
..se un dentista va a suonare a 30€ perché tanto guadagna a sufficienza con l'altro lavoro.

Interessante [Big Grin] .Le cose più importanti sono state dette.
A volte mediocri medici o avvocati si rivelano musicisti di successo (Iannacci,Conte, ecc.)forse perché la musica fu sempre la loro vera vocazione. A volte ottimi professionisti hanno questo hobby senza esserne particolarmente dotati....vogliamo fucilarli? [Naughty] [Big Grin]
Tra i due estremi tutto esiste.
 
Posted by pierecall (Member # 1290) on 10. Agosto 2008, 23:02:
 
Hoffa: santo o mafioso ? [Big Grin] [Big Grin] [Headbang]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 13. Agosto 2008, 02:24:
 
L'albo magari no, ma ad un sistema che possa regolamentare le modalità di lavoro e tutelare la figura professionale spero che si arrivi in qualche modo.

L'esistenza di http://www.sindacatomusicisti.it/ non è secondo me un passo negativo. Il problema è che in Italia come in tante altre questioni arriviamo sempre lunghi.
Che la musica sia una passione per chi la fruisce e per tanti che la fanno va benissimo, ma chi decide di farne una scelta di vita deve avere delle tutele come qualsiasi altra categoria.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 13. Agosto 2008, 08:59:
 
questo e' giusto!
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 13. Agosto 2008, 11:36:
 
questo è giusto e per fortuna non è dissimile dal resto delle categorie lavorative.
nel senso che i lavoratori dello spettacolo hanno la stessa tutela dei metalmeccanici, ci mancherebbe pure se fosse diverso !

quando si fanno queste discussioni, i problemi se li pongono, a parer mio, i non professionisti, quelli cioè che ambiscono alla professione senza avere la competenza per svolgerla.

discorsi di questo tipo li trovo solo teorici, poichè nella pratica quotidiana non si pongono; non ci sono trattamenti differenti fra lavoratori occasionali nello spettacolo piuttosto che nella ristorazione.
se tu vai in un locale e ti offri per quello che sai fare, a prescindere dal fatto che sappia fare il pianobarista od il comis di cucina, vieni sempre valutato da chi ti ingaggia.
Se poi lui, per risparmiare, prende il primo che trova per strada, sono affari suoi e se sbaglia ad assumere ne paga le conseguenze.
 
Posted by resif (Member # 7023) on 13. Agosto 2008, 16:46:
 
Così facendo uno per suonare dovrà per forza avere questo diploma, quella carta, quell'attestato e ridurre questa professione/passione/impiego al marcio.

E' vero che c'è molta gente marcia nel mondo dello spettacolo, ma così facendo, la cosa viene preclusa anche a chi magari ha veramente delle doti artistiche.

Faccio una domanda: se una persona non ha mai avuto l'opportunità di studiare o di imparare uno strumento, ma magari dentro ha l'arte, perché non può esprimersi comunque?
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 13. Agosto 2008, 17:09:
 
so che faro' un discorso probabilmente impopolare.... ma e' cio' che penso, quindi lo dico :

un professionista dovrebbe puntare a qualcosa in piu' che spartirsi le serate "rubabili" a 30neuri dal dentista/hobbysta....

se sta a quel livello per lungo tempo, secondo me i casi sono due :

- o ha appena appena iniziato
- o ha sbagliato qualche cosa....

Ovviamente so che e' un mondo difficile... e che puo' dare fastidio vedere "svanire" anche quella fetta di possibilita' di fascia diciamo piu' "bassa"... ma ripeto... secondo me, uno che ci dedica l'esistenza dovrebbe auspicabilmente viaggiare su altri treni, sui quali il dentista non ci puo' proprio salire (perche le mani e le ha in bocca tutto il giorno, e non sullo strumento).

Se questo non accade, forse e' meglio che il musicista professionista riveda la sua posizione... magari pensando di fare studi odontotecnici....

insomma... se e' vero che siamo pittori... non dobbiamo andare ad imbiancare cantine... mi spiego ???

e se nessuno vuole i nostri dipinti... be'... meglio pensare ad altro... senza prendersela troppo coi mariti che imbiancano cantine nel week end.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 13. Agosto 2008, 17:23:
 
quote:
Originally posted by resif:
Faccio una domanda: se una persona non ha mai avuto l'opportunità di studiare o di imparare uno strumento, ma magari dentro ha l'arte, perché non può esprimersi comunque?

Ahiaiaiiii, qui si va a toccare un tasto che ha scatenato centinaia di posts.Io risponderei che che "chi ha l'arte", insomma chi ha talento, emergerà sempre, indipendentemente da sindacati o diplomi, a meno che suonare o cantare senza un'autorizzazione ufficiale venga a costituire reato...ma forse neanche così,anzi.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 13. Agosto 2008, 17:53:
 
quote:
Originally posted by Merlin:
insomma... se e' vero che siamo pittori... non dobbiamo andare ad imbiancare cantine... mi spiego ???

L'impopolarità del tuo discorso sta solo nell'aristocrazia di quest'ultimo. Tra l'imbianchino e Picasso c'é tutta una popolazione di più o meno talentuosi, più o meno preparati, tutti bramosi di arrivare....e non é detto che arrivi colui che ha le contro-biscrome.

Quello che é quasi certo é il fatto che prima di giungere al successo hanno fatto quasi tutti le serate da 30€ e forse meno. Ovviamente si parla di musica leggera. Nel classico c'é poca via di mezzo, anzi, sono spesso questi esclusi a buttarsi sul leggero e a fare le serate per un pugno di €uri nei pianobar....non i dentisti.
[Razz] [Wink]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 15. Agosto 2008, 04:22:
 
quote:
Originally posted by resif:
se una persona non ha mai avuto l'opportunità di studiare o di imparare uno strumento, ma magari dentro ha l'arte, perché non può esprimersi comunque?

Per la verità credo che qui si parlasse di lavoro, non di arte in senso astratto.

Chiunque può esprimersi nel modo che crede, ma nel momento in cui chiede e percepisce un compenso economico entrano in gioco una serie di altri fattori che col talento del singolo c'entrano relativamente. [Smile]
 
Posted by resif (Member # 7023) on 15. Agosto 2008, 13:01:
 
Si in effetti è un discorso un po' troppo vasto (che c'entra poco con il topic, ops!)
 
Posted by mamabil (Member # 3714) on 15. Agosto 2008, 13:59:
 
Forse la soluzione a questi problemi è laurearsi e fare il dentista di professione per poi andare a togliere il lavoro ai musicisti che ormai saranno tutti laureati in medicina...

Oppure fare il dentista abusivo e suonare nel resto del tempo...

Comunque, a mio parere, gli albi sono una amenità tutta italiana, che ha consentito a tante categorie di lottizzare il mercato, limitando la competizione e la possibilità di gestire il lavoro a seconda delle proprie capacità. Piuttosto che tutelare realmente i lavoratori si tutela una categoria a scapito di chi crede nelle capacità individuali piuttosto che negli agganci e nelle conoscenze... e soprattutto si fa in modo che nessuno possa subentrare senza "pagare" qualcosa o qualcuno...

Sempre secondo ne, il problema nasce nella richiesta, se chi richiede un musicista si accontenta di avere un pessimo tastierista, o un "suonatore della domenica" insomma un improvvisato che suona per hobby, allora non si può parlare di concorrenza sleale ma soltanto di un mercato teso ad economizzare fino al degrado del prodotto, in questo caso della musica. Criticabile chi fa queste scelte, ma se funzionano evidentemente il problema si sposta ancor più a valle, ovvero ai fruitori di questa musica. Spero di essermi spiegato in maniera chiara.

[Wink]
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 15. Agosto 2008, 16:01:
 
quote:
Originally posted by mamabil:
... il problema si sposta ancor più a valle, ovvero ai fruitori di questa musica. Spero di essermi spiegato in maniera chiara.

[Wink]

Chiarissima e quoto.Ci sono ovviamente diverse categorie di fruitori: ad ognuna la musica che si merita !
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 16. Agosto 2008, 12:32:
 
ogni categoria di fruitori si sposa con quella equivalente di produttori.

questa è una regola dalla quale non si scappa.

se non ci fosse chi le va a cercare e le richiede, le mignotte non esisterebbero proprio. [Razz]
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 16. Agosto 2008, 23:44:
 
...ed anche le vecchie laide buzzicone fanno affari d'oro....ma allora, come musicista, posso ancora sperare? [Big Grin] [Big Grin] [Big Grin]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 18. Agosto 2008, 15:22:
 
BTW la questione non è capire chi suona meglio tra il dentista e il musicista o di chi ha più diritto di esprimersi, ma semplicemente di regolamentare le situazioni in cui la performance musicale è a scopo di lucro (per chi la fa o per chi la commissiona). [Smile]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 18. Agosto 2008, 16:16:
 
Esistono anche i danni di tipo culturale comunque [Wink]
 
Posted by mamabil (Member # 3714) on 18. Agosto 2008, 16:18:
 
quote:
Originally posted by maurix:
BTW la questione non è capire chi suona meglio tra il dentista e il musicista o di chi ha più diritto di esprimersi, ma semplicemente di regolamentare le situazioni in cui la performance musicale è a scopo di lucro (per chi la fa o per chi la commissiona). [Smile]

Regolamentare??

Come fai a regolamentare uno che si offre per suonare per 30euro a serata e dall'altra parte c'è chi pur di risparmiare è disposto a far sentire il fratello stonato di calimero nel suo locale? Come fai a regolamentare la gente che questo locale lo frequenta assiduamente?

Il mercato, qualsiasi esso sia, è fatto di domanda e offerta. Siccome l'offerta disponibile nell'ambito musicale italiano è molto vasta e fatta in certi casi di gente disposta a suonare anche gratis, non vedo cosa ci sia da regolamentare se non il buon gusto e il buon senso della gente che ascolta e che propone.

Insomma personalmente non andrei mai in un locale dove suona un dentista con il suo trapano, ma se la gente vuole quello o è capace di sopportarlo, non vedo molte alternative se non cambiare mestiere o cambiare paese.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 18. Agosto 2008, 22:59:
 
Tu mamabil stai continuando a farne una questione di qualità, che IMO non c'entra con questo discorso.
Se il fratello di calimero non fosse stonato, cantasse meglio di me e di te, ma chiedesse comunque 30 euro, farebbe la differenza ? Per me no.

Anche tra i professionisti esiste un range molto ampio di "bravura", così come esistono molti bravi musicisti che per scelta personale hanno deciso che la musica non fosse la loro la fonte primaria di sostentamento.

Il concetto di regolamentazione è molto semplice in realtà e non ha nulla a che fare con questi aspetti, servirebbe solo ad attribuire alle esibizioni pubbliche il ruolo e onere di prestazioni professionistiche a prescindere dal loro livello artistico e dallo spirito con cui vengono svolte.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 18. Agosto 2008, 23:51:
 
quote:
Originally posted by maurix:
Il concetto di regolamentazione è molto semplice in realtà e non ha nulla a che fare con questi aspetti, servirebbe solo ad attribuire alle esibizioni pubbliche il ruolo e onere di prestazioni professionistiche a prescindere dal loro livello artistico e dallo spirito con cui vengono svolte.

E' proprio così...
ma anche in un regime di regolamentazione di un seppur libero mercato purtroppo avrebbe la meglio Calimero sul 80% della domanda. Le grosse etichette hanno per prime dato la precedenza al denaro piuttosto che alla qualità, figurati i gestori dei locali. 1 su 5200 va controcorrente perchè forse ha un giro di spaccio nel retro. Gli altri preferiranno pagare X, avere il locale pieno di adolescenti che ascoltano il capoclasse uccidere i nirvana piuttosto che pagare X + 10€ e avere un tizio decente che suona qualcosa di suo davanti al fratello e alla cameriera.
Almeno credo... potrei (vorrei) sbagliarmi.
 
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 19. Agosto 2008, 00:34:
 
quote:
Originally posted by mamabil:


non vedo molte alternative se non cambiare mestiere o cambiare paese.

approvo. purtroppo. [Wall]
 
Posted by mamabil (Member # 3714) on 19. Agosto 2008, 05:46:
 
Per me potrebbe esserci un altra soluzione.

La regolamentazione di cui parlavamo, dovrebbe essere semplicemente legata a maggiori controlli fiscali. Insomma leggi che già esistono, ma applicazione più ferrea.

Prendiamo sempre il nostro dentista che va in giro a suonare per quattro soldi, nel momento in cui si troverà a dichiarare al fisco anche le sue serate musicali, con molta probabilità rinuncerà a suonare in giro. Dico questo perchè l'altro problema è legato al compenso in nero che rappresenta anch'esso un anomalia molto presente nel mercato all'italiana.

Rimarrebbe il fatto che quelli che fanno finta di suonare con la workstation e le sue basi midi, avranno sempre il loro posto in tanti locali, che tanto la gente mica se ne accorge che uno suona per finta!
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 19. Agosto 2008, 09:44:
 
Aggiungiamo anche questo: campare con l'arte é sempre stato difficile, in tutti i tempi, la vita purtroppo ha ben altre priorità.
Chi produce arte lo fa con piacere, per "divertimento": é normale che abbia nella maggior parte dei casi un altro mestiere, magari meno "divertente", per vivere. Teoricamente dovrebbe essere l'utenza a decidere se meriti di vivere solo con l'arte.
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 19. Agosto 2008, 11:41:
 
-quote-
Gli altri preferiranno pagare X, avere il locale pieno di adolescenti che ascoltano il capoclasse uccidere i nirvana piuttosto che pagare X + 10€ e avere un tizio decente che suona qualcosa di suo davanti al fratello e alla cameriera.
Almeno credo... potrei (vorrei) sbagliarmi.
-end of quote-

la realta' e' anche piu' triste di come la racconti... il punto vero e' che della musica originale (intendo -non coverizzata-) fatta da band/musicisti non affermati, non glie ne frega una mazza a nessuno....

c'e' piu' gente che suona di quella disposta ad ascoltare... e talvolta anche tra noi musicisti non si supera la pigrizia di "dare un ascolto"... o andare a sentirci un live....

In generale non c'e' voglia di faticare... di impegnarsi nell'ascolto... (quindi meglio le cover di Vasco o Liga e via...) cosi' come e' vero che veramente poco e' degno di attenzione in un mare di cose gia' dette.... e di copie di copie di copie... (allora meglio la cover dell'originale... no???)

e in questo panorama i locali che dovrebbero fare ???

Insomma, l'offerta e' troppa... contro una domanda che e' invece praticamente nulla...
quindi bisogna assolutamente ingeniarsi.... soprattutto cercando di non dire "il gia' detto" e non fare il "gia' fatto".... questo per chi ancora ci crede...

non basta il talento... o il "suonar bene"... anzi, forse oggi (ma forse da sempre) e' la cosa che conta meno... ma ci vuole carisma, idee, efficacia, originalita', dedizione a 360 gradi....
propensione al rischio, e possibilita' oggettiva di rischiare... (il babbo col grano aiuta ed ha sempre aiutato molto...).

di gente che suona bene ormai e' pieno ogni pianerottolo di casa... e forse anche ogni studio dentistico...

per tornare al topic quindi, un albo del carisma e delle idee lo vedo veramente poco proponibile...
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 19. Agosto 2008, 13:39:
 
quote:
Originally posted by Merlin:


c'e' piu' gente che suona di quella disposta ad ascoltare... e talvolta anche tra noi musicisti non si supera la pigrizia di "dare un ascolto"... o andare a sentirci un live....

Straquoto e comunque, anche se hai tutti quei requisiti, all'inizio, o hai il babbo sponsor come dici, o hai un altro mestiere.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 19. Agosto 2008, 15:08:
 
quote:
Originally posted by antartide77:
non credo neanche che il MUSICISTA fa serate nei pub etc etc...fa tutt altro...

anche i MUSICISTI mangiano..

e se non mangiano con l'arte massima che possono esprimere, mangiano, se gli va bene, con lavori "limitrofi" come quello che hai nominato..

io non sono ne' un MUSICISTA ne' un ARTISTA.. ma per campare non faccio solo cio' che mi sembra sia il massimo che posso dare al mondo, ma faccio anche un po' di scuola, produzioni, mixaggi e arrangiamenti per terzi, consulenze a studi.. ecc. ecc.

e molti fanno come me...

oppure fanno mestieri totalmente fuori dall'ambiente artistico..
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 19. Agosto 2008, 15:39:
 
ribadisco che secondo me il MUSICISTA non dovrebbe stare a contendersi la serata a 30 euro nella birreria...

e' chiaro che magari suona pure lui nei locali...

ma se e' MUSICISTA dovrebbe avere un suo solido entourage di luoghi/conoscenze/agganci che gli permettono di scavalcare a pie' pari la contesa degli spazi meno qualificati, questo non perche' e' para****, ma perche' in quanto professionista dovrebbe essersi creato questo background... e se non lo ha fatto... be'... forse ha sbagliato qualcosa...

ragazzi, tutto e' molto piu' difficile per tutti di questi tempi.... e i musicisti non fanno eccezione...

non e' che gestire un'attivita' commerciale (ad esempio) sia piu' semplice oggi rispetto a 10 anni fa.... tuttaltro direi.... (infatti muoiono come formichine).

qua e' un casino tale che sentirsi defraudati dalla serata a 30 euro mi sembra davvero l'ultima delle questioni...

purtroppo la verita' vera e' che chi vuole crearsi uno spazio lavorativo (di qualunque tipo) e sopravvivere... deve farsi un mazzo della madonna... avere molte differenti capacita', molta flessibilita' e molta fortuna..... ed il primo passo secondo me e' prendere atto delle problematiche non per lamentarsene, ma per scavalcarle in qualche modo !!!
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 19. Agosto 2008, 18:21:
 
ma se e' MUSICISTA dovrebbe avere un suo solido entourage di luoghi/conoscenze/agganci che gli permettono di scavalcare a pie' pari la contesa degli spazi meno qualificati
ma sei sicuro?
e' ovvio che un artista per campare debba essere anche un po' imprenditore di se stesso, ma non e' detto che uno lo sia...

oltre a questo probabilmente sono io che vivo su marte, ma non mi sembra che le opportunita', specialmente quelle di "alto livello", si moltiplichino... anzi, mi sembra che siamo alla morte piu' totale....

Io ho un'agenda piena di contatti con personaggi che negli anni 90 erano nei posti chiave dell'industria musicale italiana.... ora che ho altri progetti in ballo e sto facendo un po' di telefonate, il 95% mi dice che non lavora piu' nell'ambiente, che l'etichetta ha chiuso, che la major non ha piu' sede in italia e quindi non e' piu' direttore, che non fa piu' l'impresario per i live, che si e' buttato a produrre sottoli, che vive di rendita, che lo campa la moglie.. gente che ti si mette a piangere per telefono ricordando i tempi d'oro.....

alla fine mi sa che quelli che hanno un qualche barlume di speranza di poter durare come artisti sono i pianobaristi nei ristoranti...
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 19. Agosto 2008, 20:03:
 
questa è la vita odierna, in tutte le attività.
perchè sbracciarsi e disperarsi più di tanto.
l'attenzione non si richiama di certo scrivendo in maiuscolo la professione che si vuole tutelare.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 19. Agosto 2008, 21:29:
 
Il problema è già grave se chi crea entertainment poi si deve anche ingegnare a venderselo.

Comunque le categorie che conosco di tizi lavoranti nella musica di "nuovo" conio (escludendo i coveristi o pianobaristi che pare si tengano a galla) sono 3
Gli sfigati come me che cercano di vendere la loro musica nei locali e ai concorsi con scarsi risultati.
I session/autori che lavorano molto meno di un tempo e spesso fanno insegnanti o fonici in piccole realtà.
I big che vivono di rendita o vivacchiano di un nome. Gli unici che se ne possono quasi fregare della crisi. I fonici big producono i musicisti big in un circolo anomalo e vizioso e ancora pare redditizio.

Sembra incredibile ma sotto terra queste tre categorie e la loro sorte sono legate assai.

Merlin, non credo che ci sia una grossa mossa da fare. Sai, il colpo di coda o l'idea geniale che cambi le cose. La musica ha cambiato il suo posto nella società e noi ne paghiamo un po' tutti le conseguenze.
Alcuni dicono che ci si dovrebbe adattare... il mercato richiede cover e karaoke? Si facciano cover e Karaoke... ma onestamente, per fare qualcosa che non mi piace nella musica, faccio qualcosa che non mi piace sicuro e remunerato nel campo della botanica o della medicina e suono in cantina e per gli amici ogni tanto ma quello che voglio io.
con questo spirito (che spero condiviso) ho la speranza di sentire ogni tanto in giro qualcosa di nuovo di qualcuno che RESISTE!!! [Big Grin]
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 20. Agosto 2008, 12:42:
 
condivido il tuo approccio justin....

cio' che intendevo dire era appunto che nessuna tutela verra' calata dall'alto... quindi meglio prenderne atto... ed agire di conseguenza...

o facendo altro...

o adattandosi..

o indendendo l'adattarsi come fase transitoria nella speranza/ambizione di un miglioramento..

ma ripeto, in tutto questo non ditemi che il famoso gia' citato "dentista/musicante" sia il responsabile del danno... e che e' lui che frena la musica e la relativa possibilita' di renderla una professione... eddaiiii....

anche per yaso, lo so che son cambiati i tempi... ma il dentista non c'entra nulla !!!

ciao !
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 20. Agosto 2008, 12:54:
 
quote:
Originally posted by Merlin:
c
anche per yaso, lo so che son cambiati i tempi... ma il dentista non c'entra nulla !!!

concordo.. io sono per l'assoluta liberta' di accesso all'arte...

chi suona, dipinge, scolpisce, danza ecc. ecc. e' un artista anche se piace solo a se stesso... anche se non si piace troppo e ha tutto il diritto di esibirsi ed essere pagato da chi volontariamente decide di compensarlo per questa sua prestazione
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 20. Agosto 2008, 13:08:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Il problema è già grave se chi crea entertainment poi si deve anche ingegnare a venderselo.

Comunque le categorie che conosco di tizi lavoranti nella musica di "nuovo" conio (escludendo i coveristi o pianobaristi che pare si tengano a galla) sono 3
Gli sfigati come me che cercano di vendere la loro musica nei locali e ai concorsi con scarsi risultati.
I session/autori che lavorano molto meno di un tempo e spesso fanno insegnanti o fonici in piccole realtà.
I big che vivono di rendita o vivacchiano di un nome. Gli unici che se ne possono quasi fregare della crisi. I fonici big producono i musicisti big in un circolo anomalo e vizioso e ancora pare redditizio.

Sembra incredibile ma sotto terra queste tre categorie e la loro sorte sono legate assai.

.....................

Jus, così è troppo semplice.

Magari ci può essere la possibilità che tu sia sfigato perchè quella che tu chiami "mia musica" non presenta aspetti salienti di novità, dunque probabilmente è questa la motivazione del fatto che tu non riesca a venderla.
i "coveristi" ed i "pianobaristi" come li chiami tu, sono musicisti che sono pagati per suonare davvero davanti ad un pubblico.
se non sono graditi non vengono pagati e se questa è la loro unica fonte di sostentamento, devono cercarsene una differente altrimenti muoiono di fame.
Ne abbiamo già parlato in altre occasioni; la musica non è in crisi, è solo cambiato il rapporto domanda / offerta, se ci si limita alle cose consuete.
Se vuoi campare con la "tua musica" devi essere fuori dalla melma per non dire più bravo che potrebbe generare incomprensioni.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 20. Agosto 2008, 13:10:
 
quote:
Originally posted by Merlin:
ma ripeto, in tutto questo non ditemi che il famoso gia' citato "dentista/musicante" sia il responsabile del danno... e che e' lui che frena la musica e la relativa possibilita' di renderla una professione... eddaiiii....

no no... le responsabilità sono altrove.
Il dentista e il maniscalco devono poter esprimersi come credono trovando un pubblico.
Ci manca ancora che si crei un elite di espressione.

Vorrei porre l'accento però su una cosa:
nella direzione in cui sta andando il rapporto arte, pubblico, sta privilegiando un approccio amatoriale anche dove prima c'èra un prodotto professionale. Tutto è più dispersivo e spesso ci si perde il bello in un mare di mediocrità. Questo mi dispiace un po'.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 20. Agosto 2008, 13:18:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Il problema è già grave se chi crea entertainment poi si deve anche ingegnare a venderselo.

Comunque le categorie che conosco di tizi lavoranti nella musica di "nuovo" conio (escludendo i coveristi o pianobaristi che pare si tengano a galla) sono 3
Gli sfigati come me che cercano di vendere la loro musica nei locali e ai concorsi con scarsi risultati.
I session/autori che lavorano molto meno di un tempo e spesso fanno insegnanti o fonici in piccole realtà.
I big che vivono di rendita o vivacchiano di un nome. Gli unici che se ne possono quasi fregare della crisi. I fonici big producono i musicisti big in un circolo anomalo e vizioso e ancora pare redditizio.

Sembra incredibile ma sotto terra queste tre categorie e la loro sorte sono legate assai.

.....................

Jus, così è troppo semplice.

Magari ci può essere la possibilità che tu sia sfigato perchè quella che tu chiami "mia musica" non presenta aspetti salienti di novità, dunque probabilmente è questa la motivazione del fatto che tu non riesca a venderla.
i "coveristi" ed i "pianobaristi" come li chiami tu, sono musicisti che sono pagati per suonare davvero davanti ad un pubblico.
se non sono graditi non vengono pagati e se questa è la loro unica fonte di sostentamento, devono cercarsene una differente altrimenti muoiono di fame.
Ne abbiamo già parlato in altre occasioni; la musica non è in crisi, è solo cambiato il rapporto domanda / offerta, se ci si limita alle cose consuete.
Se vuoi campare con la "tua musica" devi essere fuori dalla melma per non dire più bravo che potrebbe generare incomprensioni.

Mah... hai ragione ma vieni smentito dal panorama musicale odierno... dimmi una cosa sola che presenta aspetti salienti di novità che gira in radio e in tv ora. Eppure quella gente è lì.
Seconda cosa. Rispoetto molto chi suona dal vivo cover o chi fa pianobar. (Ho fatto cover per anni). Ma spero non sia affidata a loro la proposta musicale... credo sia palese che sarebbe finita l'innovazione... o anche solo la finta innovazione che è meglio di niente.
 
Posted by fabdelta (Member # 4112) on 20. Agosto 2008, 14:52:
 
Mi sembra che questa discussione nasca come conseguenza ad una "credenza" a mio parere sbagliata.

La "credenza" in questione è la seguente:

1 persona = 1 lavoro

Se questa equazione non è più valida, ed io credo che non lo sia, questa discussione perde molto significato.

Giusto per fare un esempio io faccio le seguenti 4 cose:

1 - sono dipendente di una multinazionale
2 - sono titolare di una ditta individuale
3 - faccio serate da DJ il ven / sab
4 - ogni tanto esco con qualche release digitale di musica mia o faccio un remix

Quindi 1 persona = 4 lavori

La legge permette di fare più di 1 lavoro - certo non è facile districarsi tra la burocrazia, per questo infatti ci pensa il mio commercialista [Smile]

Se tu, musicista, non puoi fare il medico è perchè non ti sei laureato in medicina.
 
Posted by fabdelta (Member # 4112) on 20. Agosto 2008, 15:02:
 
Dimenticavo che io credo nel libero mercato anche per la musica, quindi quello che conta è "saperci fare".

Nessuno ruba il lavoro a nessun'altro, chi ci sa fare di più "vince". Se un locale preferisci qualcun'altro a te un motivo ci sarà, se poi l'altro fa anche il dentista o altro non c'entra nulla.

L'unico modo per non farsi rubare il lavoro è fare cose che interessino a qualcuno, differenziarsi dagli altri, e sapersi vendere meglio degli altri.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 20. Agosto 2008, 20:22:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Mah... hai ragione ma vieni smentito dal panorama musicale odierno... dimmi una cosa sola che presenta aspetti salienti di novità che gira in radio e in tv ora. Eppure quella gente è lì.
Seconda cosa. Rispoetto molto chi suona dal vivo cover o chi fa pianobar. (Ho fatto cover per anni). Ma spero non sia affidata a loro la proposta musicale... credo sia palese che sarebbe finita l'innovazione... o anche solo la finta innovazione che è meglio di niente.

non si tratta ne di aver ragione ne di essere smentiti ......
tutta quella gente che "è li" vuoi a torto che a ragione, non sta comunque bene ed in quel cantuccino non ci si sta in più di tanti.
se a te non sta bene, in ogni caso, di non esserci pure tu è una storia che finisce qui; se invece vuoi analizzare le cause di questo fallimento possiamo riprendere i discorsi sulla pirateria and so on ..... [Big Grin]

Le proposte musicali sono sempre affidate a dei musicisti che sfortunatamente non nascono a frotte tutti i giorni; i musicisti che abbracciano le pietre miliari spuntano invece come i funghi e sono quelli che inflazionano il mercato quando invece di prendere la musica come passione pretendono che diventi automaticamente una professione dalla quale campare e pure con la "C" maiuscola.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 21. Agosto 2008, 12:48:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
[QUOTE]non si tratta ne di aver ragione ne di essere smentiti ......
tutta quella gente che "è li" vuoi a torto che a ragione, non sta comunque bene ed in quel cantuccino non ci si sta in più di tanti.
se a te non sta bene, in ogni caso, di non esserci pure tu è una storia che finisce qui; se invece vuoi analizzare le cause di questo fallimento possiamo riprendere i discorsi sulla pirateria and so on ..... [Big Grin]

Le proposte musicali sono sempre affidate a dei musicisti che sfortunatamente non nascono a frotte tutti i giorni; i musicisti che abbracciano le pietre miliari spuntano invece come i funghi e sono quelli che inflazionano il mercato quando invece di prendere la musica come passione pretendono che diventi automaticamente una professione dalla quale campare e pure con la "C" maiuscola.

sulla carta condivido il tuo pensiero di ricerca di originalità...
ma poi è da tempo che mi chiedo che cosa vuoi dire.
Insomma ogni volta che discorriamo qua sopra di musica, il discorso passa sull'unicità di questa.
Come se non valesse la pena farla a meno che non si sia i pink floyd. Oddio, che male c'è a abbracciare le pietre miliari?
Chi è che non lo ha fatto? Chi è che non lo fa?

Gente che è entrata nella storia della musica (quindi non meteore) come oasis, addirittura u2, coldplay... hanno chiaramente delle influenze.
Alcuni nemmeno troppo remote.
Non parlo nemmeno della storia della musica italiana che nel dopoguerra è diventata lo specchio del resto del mondo.
E allora?
Nessuno (a parte pochissimi e spesso snobbati autori) ha proposto qualcosa di davvero nuovo, davvero nuovo.
La musica di chi ci vive bene o male nell'angolino ma ci vive è fatta di gente che ha copiato (dal tuo coltissimo punto di vista) altra gente... o si è fatta ispirare. Diciamo così.
E allora? Dove sta l'innovazione?
E' davvero l'originalità come pare la intenda tu quella che paga?
Io trovo che sia un modo come un altro per spostare il problema dove fa comodo.

Che a me freghi o no non stare lì, è molto relativo nel discorso che stiamo facendo. Mi pare chiaro che il mercato non sta richiedendo il messia dell'unicità espressiva. Mi pare chiaro perchè se giri anche solo in rete trovi mooooooooooolta roba originale e interessante che non caca nessuno. O meglio che non permette a chi la fa di riscattare lo scettro di grande guru dell'esperimento e coprirlo di meritato denaro.

Quindi la demagogia insita nel ragionamento merato discografico = fallimento = schifo = cloni è un po' fine a se stessa. Non è un ragionamento che presupposti erronei. e' vero che non c'è niente di nuovo sollo il sole. Ma non è vero che chi vive con la musica lo fa perchè ha trovato la vena dell'unico.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 21. Agosto 2008, 17:01:
 
....Mi pare chiaro perchè se giri anche solo in rete trovi mooooooooooolta roba originale e interessante che non caca nessuno.

appunto ! figurati cosa succede se provi a fare roba banale.

Mi pare chiaro che il mercato non sta richiedendo il messia dell'unicità espressiva

ho capito ! dunque ti muovi ispirato da questa logica.

La demagogia vera non sta nel pensiero in se ma nelle cose che si perseguono, ad esempio la pretesa di campare con la musica perchè lo fa anche chi si ritiene avere qualità inferiori alle proprie.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 21. Agosto 2008, 17:33:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
....Mi pare chiaro perchè se giri anche solo in rete trovi mooooooooooolta roba originale e interessante che non caca nessuno.

appunto ! figurati cosa succede se provi a fare roba banale.

Mi pare chiaro che il mercato non sta richiedendo il messia dell'unicità espressiva

ho capito ! dunque ti muovi ispirato da questa logica.

La demagogia vera non sta nel pensiero in se ma nelle cose che si perseguono, ad esempio la pretesa di campare con la musica perchè lo fa anche chi si ritiene avere qualità inferiori alle proprie.

Tu continui a parlare di me... io non parlo di me... e nemmeno di te. Non pretendo di conoscerti.
Se l'argomento è quello che IO scelgo o pretendo di fare siamo fuori strada.
E' che qui, tu sostieni che solo chi sa portare qualcosa di nuovo sul mercato vieni ampiamente smentito dalla realtà.
Chi vive di musica meglio degli altri lavora e produce roba banale e ritrita.
E visto che mi sembri abbastanza intelligente da capirlo da solo guardandoti intorno non capisco perchè aleggia intorno a certi post sempre il fantasma del clone.
Guarda che a parere mio vale mille volte di più (per le sorti della musica del futuro) chi cerca di dire qualcosa di suo usando vestiti magari già messi di chi si traveste da qualcun atro perchè non ha niente da dire.
I lavori sono tutti rispettabili... e le esibizioni di chi produce musica sua o di altri anche. Ma ti ripeto che se la proposta musicale fosse affidata a chi riproduce vecchi pezzi credendo di essere più sincero di altri, il panorama musicale si fermerebbe ancora di più di quanto già non sia...

Con buona pace di quello che intendi tu per etica.

Ed è così da sempre. Da quando zucchero facendo joe cocker ha venduto milioni di dischi. Da quando la bertè facendo janis joplin si è fatta conoscere... da quando gli oasis con i beatles...
Gazzè con battiato e via dicendo fino ai giorni nostri in cui quella Ferreri spopola grazie a un reality e a una somiglianza vocale (millantanta) con Amy Winehouse e pezzi scritti per assecondarla.

Sono d'accordo con te che se ogni giorno venisse prodotto e uscisse in radio un tizio originale sarebbe un mondo migliore... Ma non è così. E ora chiedendoci il perchè, facciamolo sensza scriverlo se no ricominciamo una discussione trita e ritrita [Big Grin]

Trovo quindi tutto questo un tentativo per innalzare una categoria (rispettabilissima) nella scala dell'etica e della sincerità, gettando un po' di fanghiglia su un altra. Come dire... piuttosto che fare il copione è più saggio, intelligente, sincero e corretto fare direttamente la cover/pianobar... poco, poco, non è che tu appartieni a una di queste due? Ehhh? Furbacchione!!!
E invece VIVA chi fa roba sua... anche se si ispira a qualcun'altro!! Meglio che niente. E che si illuda pure di arrivare da qualche parte... dati i modelli... potrebbe benissimo essere!!! [Big Grin]
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 21. Agosto 2008, 20:45:
 
Jus, tu continui ad eludere la questione e fai il giro dell'asino.
Non sto facendo nessuna classifica ne sto stilando graduatorie di merito.

Il succo del mio discorso è che tu non puoi pretendere di campare di musica se nessuno ti paga.

Questo anche se fossi un artista originale, a maggior ragione non puoi pretenderlo dal momento che originale non lo sei per niente.
Ovviamente, non conoscendoti personalmente, lo deduco da ciò che posti nella vetrina per gli ascolti.

Naturalmente questa è una mia opinione e mi auguro di tutto cuore che venga smentita da chi comprerà la tua musica permettendoti di tirarci su il pane.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 21. Agosto 2008, 21:20:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
Jus, tu continui ad eludere la questione e fai il giro dell'asino.
Non sto facendo nessuna classifica ne sto stilando graduatorie di merito.

Il succo del mio discorso è che tu non puoi pretendere di campare di musica se nessuno ti paga.

Questo anche se fossi un artista originale, a maggior ragione non puoi pretenderlo dal momento che originale non lo sei per niente.
Ovviamente, non conoscendoti personalmente, lo deduco da ciò che posti nella vetrina per gli ascolti.

Naturalmente questa è una mia opinione e mi auguro di tutto cuore che venga smentita da chi comprerà la tua musica permettendoti di tirarci su il pane.

[Big Grin]
Finalmente... mi sento più leggero [Big Grin]
Lo sapevo che l'importante della discussione, il nocciolo, era quello di dare un giudizio diretto sulla mia musica. Passare cioè dall'universale al particolare.
Il discorso dell'asino... [Big Grin] direi che qui l'asino casca.

Comunque a parte gli scherzi: se fosse come dici tu, quei pochissimi eletti che riescono a fare il salto e a uscire in qualche modo dal pub sarebbero tutti il succo dell'innovazione.
Ma... non è così [Big Grin] Anzi...
E quindi mi chiedo... queste convinzioni da dove arrivano?

Grazie per la tua recensione...
ma probabilmente nessuno comprerà mai la mia musica. [Frown] E io farò per sempre il programmatore. Di sicuro non mi rimprovererò di essere stato poco originale però.
E sono molto sereno... rassegnato direi [Wink]
Ci sono così tante cause che portano qualcuno ad arrivare e qualcun altro a non arrivare che l'originalità mi sembra un'opzione.
Auspicabile ma a giudicare dalla classifica italiana e non di iTunes... non necessaria.

Grazie ancora [Big Grin]
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 21. Agosto 2008, 21:36:
 
Il discorso di Pedro mi sembra almeno nel particolare, insostenibile.
L'originalità non é tutto, anzi nel momemnto attuale gli originali ad avere successo chi sono?
Probabilmente il popolo vuole la m...a e allora diamogliela a palate, purtoppo ce ne sono delle vagonate, delle navi cargo intere, allora lì contano le conoscenze, il colore degli occhi,la fortuna, la volontà e forse altre tendenze. [Wink]
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 22. Agosto 2008, 08:17:
 
Antà la Ferreri é la versione italiana, proprio come dici tu, di AW. Quindi non é una voce "originale" ma nello stesso tempo lo é per il panorama italiano, e chi l'ha selezionata ha fatto bene i suoi calcoli. A me piace, é intonata, di bella presenza, carismatica, per me la migliore in Xfactor. Ora staremo a vedere se ha lo spessore per reggere nel tempo.

Un cantante originale? Ma io naturalmente [Big Grin] [Wall]
 
Posted by pierecall (Member # 1290) on 22. Agosto 2008, 08:45:
 
Dicono bene di questo tizio,mah
http://www.myspace.com/pierecal

[Big Grin] [Wall] [Naughty]

quote:
Originally posted by antartide77:
...Anzi se mi fate la cortesia di elencarmi qualcuno che fa musica "originale".....Così faccio un po di ascolto prima di iniziare a registrare un altro pezzo...


 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 22. Agosto 2008, 10:30:
 
notevole il brano che parte quando si e' su MySpace...

sei sempre un mito..
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 22. Agosto 2008, 13:02:
 
Lo sapevo che l'importante della discussione, il nocciolo, era quello di dare un giudizio diretto sulla mia musica. Passare cioè dall'universale al particolare.

Il discorso dell'asino... [Big Grin] direi che qui l'asino casca.

Comunque a parte gli scherzi: se fosse come dici tu, quei pochissimi eletti che riescono a fare il salto e a uscire in qualche modo dal pub sarebbero tutti il succo dell'innovazione.


No! il nocciolo della questione non è parlare della tua musica; a quello ci conduce sempre il tuo gesto ineluttabile di dover per forza scendere dall'universale al particolare. [Big Grin]

Siamo partiti da una provocazione (voglio sperare) che era quella del nostro socio Joe che voleva fare degli arrangiamenti odontoiatrici con la sua musica.

Io non voglio parlare del panorama della musica commerciale italiana, sto solo cercando di dire che "per uscire in qualche modo dal pub" bisogna almeno esserci dentro; ciò implica che ci sia stato qualcuno disposto a farti entrare e tu a fare il bravo per rimanerci.
Poi te ne puoi andare liberamente a fare ciò che ti piace di più soprattutto se la musica la fai per diletto e non per tirarci fuori il pane.

L'essere originale o per lo meno diverso dalla massa serve per avere più possibilità di lavoro, come in tutti gli altri campi professionali.

Gli esempi che si fanno su tizio, caio e sempronia che popolano i vari media, non fanno il "generale" ma solo il "particolare" che non descrive al meglio il variegato mondo della musica intesa come professione.
Se qualcuno si attacca a questi modelli è perdente in partenza perchè lo spazio è tanto piccolo quanto allettante.

Sto solo cercando di esprimere questi concetti, di tutto il resto non mi frega più di tanto; in ogni caso non credo che la gente voglia m_erda per cui occorra darsi da fare per daglierla, caso mai è il contrario : la m_erda c'è già e serve altro.
 
Posted by mamabil (Member # 3714) on 22. Agosto 2008, 13:33:
 
Per quel che ne so io la questione dell'originalità spesso funziona cosi:

1) Un musicista che cerca l'originalità non la trova mai nella musica per le masse.
2) Nel momento in cui le masse cominciano ad ascoltare qualcosa di originale, questo, per chi professa la ricerca dell'originalità, diventa automaticamente banale e viene etichettato come commerciale (nel senso dispregiativo).
3) Cercare l'originalità dopo centinaia di anni di musica è un impresa ardua, ovviamente più si va avanti e più lo sarà.
4) L'essere originali non vuol dire essere piacevoli o universalmente compresi, anzi molto spesso è l'esatto contrario.

La ricerca dell'originalità è soltanto un modo per cercare di distinguersi, ciò non comporta automaticamente il successo. L'ossessione per l'originalità può pregiudicare i risultati. Innovare la musica è ora più che mai un impresa ardua, perchè è cambiato il modo di fruire di questo piacere. Il degrado qualitativo associato ai file che si diffondono, le canzoni mordi e fuggi, la scarsa cultura musicale, ma soprattutto la possibilità di creare un brano completo in maniera veloce pur avendo solo un computer, hanno contribuito a formare un nuovo tipo di ascoltatore ma anche un nuovo tipo di musicista.

In un sistema del genere dove chiunque ha le potenzialità tecniche per realizzare qualcosa di buono, diventa difficile riuscire a distinguersi, ancor più difficile riuscire a farsi ascoltare.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 22. Agosto 2008, 15:18:
 
quote:
Originally posted by mamabil:
Per quel che ne so io la questione dell'originalità spesso funziona cosi:
..........

Perle di saggezza [Clap]

Pedro:la gente non vuole la m... eppure quel che passa per i media più "alla moda" non mi sembra di grande raffinatezza e originalità.
Mi pare che si voglia stare sempre attorno ai soliti schemi, o forse non ne vengono proposti più degli alternativi. [Roll Eyes]
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 22. Agosto 2008, 15:20:
 
aggiungo solo che l'originalita' non e' per forza insita nelle sette note....

un musicista... piaccia o meno, porta se stesso al pubblico, e "se stesso" significa look, talento comunicativo, carisma, ingegnosita' nel modo di proporsi.... etc etc..

spesso sono queste le cose che fanno la differenza... e spesso, l'originalita' andrebbe spesa furbescamente anche in questi campi !
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 22. Agosto 2008, 15:50:
 
quoto gli ultimi post.
Il pub non ti da il pane e peraltro spesso non ti da nemmeno la possibilità di esprimerti perchè ti chiede la cover o il tributo.

C'è un pub a Torino che ora ha cambiato gestione che si chiama(va) didgeridoo. Abbiamo riempito come un uovo quel posto per 6 anni. 10 volte l'anno. Facevamo tributo ai queen.
Con altri il rapporto è stato soddisfacente ma non così remunerativo.
Quando mi sono messo a scrivere pezzi miei e ho abbandonato la coverband ho telefonato ai locali come quello per chiedere uno spazio per presentare la mia musica. Quelli, prima di ascoltare una nota mi hanno posto tutti la condizione di fare 3/4 di cover. Come minimo.

Una volta uno di questi mi ha detto:
"Sai, voi ragazzi delle cover, siete utili siete dei babysitter... ma cosa succederebbe se per avere un bambino in braccio nessuno facesse più figli e invece facessero tutti i babysitter?"

Ripeto, originali o no, m_erda o no, chi è capace a farlo (e chi non lo è) che scriva sempre... meglio uno scrittore mediocre che un coverista ****uto.
(A parer mio)

E ribadisco che sbagli: oggi (e forse non solo oggi) l'originalità ricercata è purtroppo un ostacolo, non un bonus.
Una volta forse quando uscivano 100 artisti l'anno c'era lo spazio e i soldi per rischiare 10 estrosi genialoidi... oggi che ne escono 10 e durano 2 mesi, nemmeno più quello.
Ed è un male... ma è così.
 
Posted by mamabil (Member # 3714) on 22. Agosto 2008, 16:00:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:

Una volta forse quando uscivano 100 artisti l'anno c'era lo spazio e i soldi per rischiare 10 estrosi genialoidi... oggi che ne escono 10 e durano 2 mesi, nemmeno più quello.
Ed è un male... ma è così.

Associare successo ed originalità oggi più che mai è difficoltoso, sempre tornando al discorso di come sia cambiato l'ascoltatore.

Tralasciamo gli incalliti che hanno vissuto i 70 e ora hanno nostalgia di quei tempi, le nuove generazioni sono profondamente diverse e sono loro che indirizzano in parte i gusti e le tendenze.

Sempre parlando di originalità, si può pensare a tanti autori che hanno cambiato la musica del loro tempo. Per esempio, rimanendo in Italia, Battisti, ora riconosciuto in maniera più forte, era a suo tempo molto criticato da una parte del pubblico ed degli adetti ai lavori. Ma di esempi ne esistono tanti. Quello che sembra diveso è la persistenza di quella musica.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 22. Agosto 2008, 17:40:
 
ho parlato di "originalità" spiegandone però la specificazione.

L'essere originale o per lo meno diverso dalla massa serve per avere più possibilità di lavoro, come in tutti gli altri campi professionali.

sempre rimanendo nel campo della musica come lavoro, che senso avrebbe scritturare una band che fa pezzi "suoi" che sembrano cover fatte male apposta per non essere accusati di plagio ?

o meglio, che senso ha incavolarsi perchè non vieni scritturato dal momento che vuoi fare in pubblico dei pezzi "tuoi" mentre nessuno ti conosce però conosce bene come te gli autori ai quali ti ispiri ?

è solo una semplice questione pratica; finchè non diventi famoso anche se fai le stesse cose di quelli già famosi, non hai scampo.
Come per gli altri mestieri, se non hai esperienza non ti assumono; hai voglia di dire che se nessuno ti assume l'esperienza non te la potrai fare.
C'è troppa concorrenza, per spuntare fuori dal mazzo devi avere una spigolosità differente.
Lasciate stare l'originalità che non credo sia il termine più adeguato.
 
Posted by mamabil (Member # 3714) on 22. Agosto 2008, 17:52:
 
Mi sembra che tu stia parlando più che di originalità di riconoscibilità.

Insomma potrebbe bastare una voce che non somiglia ad altre quello che rende riconoscibile un gruppo famoso ma che non ha molto di originale in quanto i suoni potrebbero essere di un qualsiasi altro gruppo, i riff riconducibili a centinaia di altri già scritti.

Ce ne sono davvero tanti cosi. Anche perchè è quasi impossibile riuscire ad ottenere qualcosa di realmente nuovo...
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 22. Agosto 2008, 19:33:
 
La riconoscibilità è ineffetti un valore necessario.
Se è questo di cui stiamo parlando sono d'accordo.
Anche se spesso la riconoscibilità passa da riconoscibilità passate.
Vedi la Ferreri... e gli altri che ho citato nei post precedenti.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 22. Agosto 2008, 20:32:
 
Mi sembra che tu stia parlando più che di originalità di riconoscibilità.
sto cercando di dire che il mestiere del musicista che ammicca al mondo dello show business è molto inflazionato.
C'è spazio solo per morire di fame.
Capisco i sogni di un 15 enne, ma spingersi oltre con l'età diventa masochismo puro.
Per tutto il resto si può anche stare in pace con la propria esistenza avendo la soddisfazione che la tua musica piaccia almeno a te stesso ed ai tuoi amici più cari; non è roba da poco.....
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 22. Agosto 2008, 21:50:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
Mi sembra che tu stia parlando più che di originalità di riconoscibilità.
sto cercando di dire che il mestiere del musicista che ammicca al mondo dello show business è molto inflazionato.
C'è spazio solo per morire di fame.
Capisco i sogni di un 15 enne, ma spingersi oltre con l'età diventa masochismo puro.
Per tutto il resto si può anche stare in pace con la propria esistenza avendo la soddisfazione che la tua musica piaccia almeno a te stesso ed ai tuoi amici più cari; non è roba da poco.....

Purtroppo prima o poi ci si scontra con questa realtà... chi a 15 chi a 20 chi a 30... ma è la triste realtà.
Mi chiedo come mai sia così di tuo interesse quello che la gente fa con le proprie aspettative.
In fin dei conti anche i Finley, i Melody Fall, Giusy Ferreri, Meneguzzi, hanno desiderato quello che poi hanno ottenuto non proponendo niente di completamente originale e in alcuni casi prima della notorietà nemmeno riconoscibile più di tanto. Eppure adesso lo hanno ottenuto.

Essere premurosi e dire che è difficile è un bene...
Dire che è impossibile è un altro paio di maniche...
Per uno su 10.000 non lo è stato [Wink]

Come 18enne incontrato al bar, se mi dicessi che è impossibile arrivare più su del concorso rionale ti risponderei di farti i caz.z.i tuoi e di non proiettare i tuoi fallimenti su di me... credo...
Oggi ti direi mentendo che la speranza è l'ultima a morire e ti offrirei una birra. [Big Grin]
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 23. Agosto 2008, 11:03:
 
Mi chiedo come mai sia così di tuo interesse quello che la gente fa con le proprie aspettative.

sono un essere umano ed in quanto tale mi interessa tutto sui miei simili.
man mano che aumentano queste conoscenze si impara sempre più a conoscere se stessi.
questo per la parte filosofica.

per la parte pratica invece, devo dire che frequento da parecchi (troppi ?!?) anni l'ambiente professionale musicale pur non avendo mai avuto bisogno dei suoi proventi per campare.
sostanzialmente e per quanto riguarda i concetti dei quali stiamo discorrendo, non è cambiato mai nulla se non il numero dei sognatori; la macchinetta salvacoda ora è diventata a sei cifre... [Frown]
 
Posted by marcbeat (Member # 10982) on 23. Agosto 2008, 11:22:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
Mi chiedo come mai sia così di tuo interesse quello che la gente fa con le proprie aspettative.

sono un essere umano ed in quanto tale mi interessa tutto sui miei simili.

C'è davvero qualcuno in qs forum tanto ingenuo da crederti??
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 23. Agosto 2008, 13:39:
 
non saprei.
tu potresti essere un candidato ideale, però !
 
Posted by marcbeat (Member # 10982) on 23. Agosto 2008, 13:52:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
non saprei.
tu potresti essere un candidato ideale, però !

Mi conosci? Non mi piaci. Non ti do credibilità perchè non ho mai letto niente di tuo che mi sembrasse onesto. Se capisci cosa intendo.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 23. Agosto 2008, 14:56:
 
Vi prego "amici", non scendiamo nel personale.

Questo è un bel thread, con argomenti e spunti interessanti, e su quelli è importante concentrare e mantenere la nostra forza dialettica.

[Smile]
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 26. Agosto 2008, 07:44:
 
Mah,forse creare un albo dei musicisti dove si possano consultare le credenziali e il curriculum di ognuno,con esamino d'entrata,potrebbe aiutare a mettere un po' d'ordine. Una volta le sale d'incisione facevano un po' da filtro, ci entrava qualche cane ma forse i porci restavano fuori. Poi considerati i costi, quando ci si presentava, qualcosa si era messo assieme. Ora con i VST tutti incidono, con le biblioteche tutti suonano.Sarebbe ora di ridare la musica ai musicisti. A Nerone quel che è di Nerone [Smile]
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 26. Agosto 2008, 10:19:
 
Penso che se la musica recuperasse un po' più di dignità agli occhi del pubblico, se iniziasse di nuovo ad avere una funzione diversa che di suoneria da cellulare e sottofondo per programmi trash e abbandonasse un po' questo vestito di prodotto usa e getta magari girerebbero più soldi ma sicuramente si ristabilirebbe naturalmente quella gerarchia meritocratica e non parlo solo dello showbusinness ma anche del circuito dei locali.
In questo periodo la commistione di due fattori quali la scarsità di denaro (nelle tasche un po' di tutti) e la facilità di reperire gratuitamente ogni tipo di opera di chiunque in un grosso calderone dispersivo e "ignorante" ha creato una generazione di musicisti e di fruitori nuova. Uno scenario nel quale (come l'amico autore del thread) chi magari fino a X anni fa viveva della sua probabilmente comprovata e attestata bravura, oggi sente una minaccia nuova. Forse si sente come tutti noi in quel calderone e capisce che più che mai la scelta ricade casualmente o con parametri non strettamente legati al merito.
L'albo non coprirebbe le spalle di nessuno.
Il dentista coverista di marley ci si iscriverebbe perchè il suo hobby è uno dei pochi che nel settore paga ancora. E saremmo da capo.
Devono ricominciare a girare un po' di quattrini. Possiamo scrivere ancora 200 pagine ma se non girano quelli, si ferma tutto.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 26. Agosto 2008, 10:34:
 
Le espressioni amatoriali (o doppio-lavoristiche) nell'ambito della musica esistono da un pezzo e le facilitazioni create dalla tecnologia non possono fare altro che aumentarne sempre di più il numero e la varietà, potenzialmente.

Un albo professionale non riuscirebbe a contrastare questo fenomeno, poichè al postino che di sera si trasforma in cantante di piano-bar a 50 euro non gliene può fregar di meno di farne parte nè l'albo potrebbe in qualche modo vietargli di fare quello che fa.

Non occorrono corporazioni speciali o con intenti protezionistici per dare chiarezza in questo settore; sarebbe già un grosso risultato far rispettare le leggi in vigore.

Scusate se mi ripeto, ma pur non amando la burocrazia ritengo che l'unica via sia quella di regolamentare tutte le performance pubbliche da un punto di vista legale, fiscale e contributivo. Indipendentemente da chi le svolge. [Roll Eyes]
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 26. Agosto 2008, 13:41:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Penso che se la musica recuperasse un po' più di dignità agli occhi del pubblico, se iniziasse di nuovo ad avere una funzione diversa che di suoneria da cellulare e sottofondo per programmi trash e abbandonasse un po' questo vestito di prodotto usa e getta magari girerebbero più soldi ma sicuramente si ristabilirebbe naturalmente quella gerarchia meritocratica e non parlo solo dello showbusinness ma anche del circuito dei locali.........

è lucido lucido il cuore del problema.

ovviamente il circuito dei locali lo ha già inteso; nessuno va a bere una birra che costa il doppio che negli altri locali per sentire la stessa musica che si sente gratis in giro, intendo basi midi con voce sopra, cover o pezzi originali che siano; neanche il karaoke tira più.
La gente vuole sentire ma soprattutto vedere chi suona, non importa cosa suoni basta che sia differente dalle solite menate anche se in buona fede originali e regolarmente registrate alla siae.

vanno forte i piccoli gruppi acustici che abbiano almeno un percussionista e basso bravi; c'è pure il ritorno del gusto delle etnie semplici lontano dalle consuetudini della fusion.
i jazz club non sono mai stati in crisi, certo ce ne sono meno degli anni 80, però i rimasti lavorano sempre.

per quanto riguarda il pagare le tasse ovviamente è un dovere che non si dovrebbe mettere in discussione mai e soprattutto con nessun tipo di governo.
La crisi della musica come la si vuol evidenziare qui ed altrove, è un falso problema.
Esiste la crisi del lavoro in genere nel senso che sono in crisi i lavori che costano poca fatica e che hanno una domanda ingente.
Il musicista che riesce a campare con il proprio lavoro è sicuramente bravo a prescindere dai gusti individuali.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 27. Agosto 2008, 10:29:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:
Esiste la crisi del lavoro in genere nel senso che sono in crisi i lavori che costano poca fatica e che hanno una domanda ingente.
Il musicista che riesce a campare con il proprio lavoro è sicuramente bravo a prescindere dai gusti individuali.

Esiste la crisi del lavoro e questo è vero...
Ma io tutti sti gruppi acustici etnici o jazz in giro non li vedo nei locali che ogni tanto frequento.
Non dico che non ci sia il giro ma credo sia un giro di appassionati che è magari lentamente di è anche rimpinguato a buon diritto (è bella musica quella). Ma si tratta di casi.

Prendendo ad esempio un locale abbastanza rinomato delle mie parti traccia della musica che nomini tu non ce n'è.
Leggendo il programma (per esempio di febbraio marzo aprile) in rete, la triste realtà è che la gente va a pagare una birra il doppio di quanto costerebbe berla a casa proprio per ascoltare gente vestita come gli iron, i queen, i depeche, ligabue, vasco che li coverizza o copia più o meno platealmente.
E credo sia stato quasi sempre così. Oggi è solo più grave.
Il problema è che c'è ovunque meno spazio per il nuovo. E non credo sia perchè in realtà è un "falso" nuovo. Credo che il vecchio faccia meno paura. E' facile leggere un mercato all'indietro. E' leggerlo in avanti che fa paura.
Inoltre per tornare in topic, un musico, se suonare il suo strumento è la sua aspirazione, il modo di farlo guadagnando qualcosina si può trovare. Anche se la concorrenza sleale è tanta e la qualità non è più una discriminante. Magari suonando anche qualcosa che non ti piace o insegnando se si è in grado.

La vita di chi scrive invece è molto più grigia. Tutti scrivono 2 cose, tagliano copiano, aggiustano, tunano e possono fare roba decente da mettere in rete e intasare tutto. Quintali di musica scadente e clonata va a creare un enorme mare di rumore dentro al quale tutto si perde e dal quale guarda un po' emerge chi tra i tanti cloni partecipa al reality o vince alla lotteria.
Capisco che ci sia disorientamento di chi vuole lavorare con la musica e magari sente che potrebbe farlo a certi livelli.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 27. Agosto 2008, 19:00:
 
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Originally posted by Justin_1976:
....... Tutti scrivono 2 cose, tagliano copiano, aggiustano, tunano e possono fare roba decente da mettere in rete e intasare tutto. Quintali di musica scadente e clonata va a creare un enorme mare di rumore dentro al quale tutto si perde e dal quale guarda un po' emerge chi tra i tanti cloni partecipa al reality o vince alla lotteria.

Questo però secondo me è molto meno legato alla crisi del lavoro e al discorso che stiamo facendo, poichè risente maggiormente di altri fattori legati al modo in cui il mondo della canzone, del pop e del rock vengono *avvicinati* al pubblico.

Una produzione originale pop/rock riesce a trovare spazi per i live dopo che ha già raggiunto una certa popolarità attraverso i media, è molto raro che possa riuscirci prima perchè non esiste questo tipo di fruizione e mentalità.

La stragrande maggioranza del pubblico pop/rock sceglie da un menu precompilato da radio e tv, non forma il proprio gusto sperimentando e cercando come invece può accadere con altri generi musicali che non sono "di regime" (come il calcio per fare un paragone sportivo)

Anche se un artista scrive cose interessanti, la sua musica sarà anonima e poco "piazzabile" fino a che qualche media non la avrà sdoganata ufficialmente.

D'altra parte sono convinto che sia un inevitabile prezzo da pagare per ogni espressione artistica che pone tra i suoi obiettivi primari il raggiungimento della massima visibilità possibile.
[Roll Eyes]
 
Posted by Joe Chirchirillo (Member # 11340) on 01. Settembre 2008, 18:51:
 
Vedo che in pochi giorni il Forum si è riempito per cui significa che a tutti sta a cuore questo argomento...
Non ce l'avevo con nessuno ne con i dentisti e ne con nessun'altra professione... Io lavoro benissimo da 20 anni e non ho nessun problema ne di guadagno e di altro... era solo per sollevare un problema che ame sta a cuore perché cavolo!!! Ho lavorato con tanti personaggi famosi e non ed ancora adesso ho molte situazioni di lavoro per cui non ho nessun problema.
Chi ha detto che io lavoro per 30€ e che mi devo svegliare non ha capito che era per dire.
Sono da 10 anni endorser della FBASS e per chi conosce la FBASS basta che va sul sito www.myspace.com/furlanettobass per vedermi nei top per cui non era quello... quello che mi dispiace è che noi musicisti non siamo considerati come meriteremmo.... io spero che un giorno quando conosco una persona che mi chiede che lavoro faccio e io gli rispondo: "Musicista" non mi chiederà a sua vola: "Si.... ma il vero lavoro?"
Ciao a tutti e spero che questo topic si ingrandisca molto e che qualcuno lo legga... io cercherò di pubblicizzarlo il più possibile. E ringrazio tutti perché prima di tutto per me viene la musica e poi tutto il resto. Anche perché se un dentista che ha studiato anni e anni Medicina e odontoiatria e poi ha studiato anche musica e la fa meglio di me allora ciò significa che devo andare a fare altro....
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 01. Settembre 2008, 22:24:
 
Se non esiste ancora un sindacato rodato, con esperienza e capacità di rappresentare degnamente la categoria dei professionisti in campo musicale, purtroppo la responsabilità è solo dell'individualismo di questa categoria.
 
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