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Posted by ninja636 (Member # 14484) on 11. Ottobre 2012, 22:03:
 
L'angoscia è data dal fatto che non ho una lira e non ho lavori pagati in vista, quindi spendere 200 eur per un soft che forse fa una cosa che mi servirebbe è un azzardo. Stanotte l'ho provato, il Granulator, non so... per me Live è ancora difficile, sono abituata a Cubase e a visualizzare e "pensare" in un certo modo, non mi ci ritrovo con l'interfaccia, faccio molta fatica. E questo mi deprime. Vuol dire che devo passare molto tempo a studiare, e intanto non riesco a fargli fare quello che ho in mente. Con Travelizer riuscivo ad avvicinarmi ma andrebbe rimaneggiata la patch e io non lo so fare, è assolutamente al di là delle mie capacità. Certo, se mi mettessi a studiare senza fare nient'altro forse ce la farei... forse. Il mio M° mi ha consigliato Granulator. Mi ha anche dato dei suoi Live Set per avere delle basi su cui cantare e suonare ma, non essendo autorizzati tutti gli strumenti, non mi fa salvare. Uno dei Set neanche suona. Dopo una settimana di pensa che ti ripensa, ieri sera ho deciso di investire questi 200 eur e comprare il soft.

A dirla tutta, sono molto preoccupata per la sopravvivenza, in pratica non ho entrate dall'inizio dell'anno e sto andando in picchiata. Le uscite sono un dissanguamento continuo, senza sosta. Negli ultimi giorni ho anche pensato di abbandonare la musica per sempre e questo mi deprime ancora di più, non ero mai arrivata a tanto, sarebbe come tagliarmi via il cuore.

Ho lavorato per tre anni a un grosso progetto ed è andata buca per la crisi. Su 250.000 eur di preventivo - stretto - ne sono stati trovati a stento 10.000 e non se n'è potuto far niente. Intanto però il lavoro preparatorio l'ho fatto, con grande fatica e impegno (anche di soldi) e questa brutta fine mi ha lasciata molto stanca e demoralizzata.

Ora spero di riuscire a sopravvivere alla crisi, ma davvero il morale è a terra. Quando mi sento dire "hai idee fantastiche, materiali ottimi, grandi talenti, progetti assolutamente buoni" e poi non si riesce perché non ci sono soldi... Se mi avessero detto "guarda, non sei all'altezza, l'idea non va" etc sarebbe meno frustrante.

Non so dove sbattere la testa. Ogni volta mi trovo a dover investire su di me, sul mio tempo, energia, anche soldi... non so quanto reggo ancora. Certo, questo settore è così, lo so, ma vi giuro che sono in difficoltà seria con me stessa. Se sto giù è mi difficile riuscire a essere creativa e convinta di quel che faccio. Ogni mattina devo tirarmi su col paranco.

(piccola parentesi CV: ho iniziato a suonare e cantare in pubblico a 11 anni per accompagnare mia madre; ho proseguito fino ai 21 professionalmente. Poi mi sono innamorata della gioielleria in quanto "meccanica" e ho fatto l'orafa-gioielliera per 23 anni, poi tendinite cronica e amen. Non ho mai smesso di cantare e comporre, come sapete ho preso l'Atari e il cubo 1.0 quando uscirono e mi innamorai dell'elettronica. Ho avuto diversi gruppi, abbiamo fatto tanti concerti ma non abbiamo sfondato - era anche giusto, gli altri non erano professionisti e se non c'è impegno costante e convinzione è quasi scontato che non si sfondi. Ho studiato per qualche anno composizione, andavo alla grande, ora ho ripreso ma faccio una fatica boia. Dopo la tendinite e lasciato l'oro, ho potuto riprendere seriamente la musica, ma con un gap tecnologico di 15 anni che stento ormai a colmare, non ostante le lezioni penso/uso l'elettronica come 15 anni fa. Quel che ho fatto finora è stato proporre alcune mie composizioni ed è andata bene, ma con una fatica immensa perché non ho un nome, un CV interessante - la roba di quand'ero ragazza non serve a niente - e non ho diplomi. Ho solo talento, idee e un po' di voce. E 51 anni. Posso contare solo sul mio impegno e sulla convinzione. Che sta vacillando.)

Ora devo fare almeno un pezzo per poter proporre il concerto che ho in mente, ma porca miseria dev'essere un super pezzo fatto strabene (so che posso farcela ma mi ci vuole tempo) e se penso che intanto mi trovo Live davanti e non riesco manco a farlo suonare, mi vien da piangere!
Una volta fatto questo, se è ancora "no", allora lascerò. Se non sarò morta (di fame) nel frattempo. Per fare cosa, poi, non ne ho la minima idea. [Wall]

Quel che voglio fare è mettere in musica delle poesie di un grande nome (questo è indispensabile se no non si vende nulla), e passare dalla parola "parlata" alla parola cantata usando degli escamotage tipo Granulator per giocare con la voce e le parole. Sound elettronico, glitch etc, super bassi, un buon groove (non voglio l'elettronica colta che appalla), quadrifonia per usare la mia voce sovraincisa e avere una spazializzazione che dia agli ascoltatori la sensazione di essere "dentro" alla musica (questo permette anche certi giochini di sovrapposizione e rimandi con le parole e le le voci) e, su tutto questo, cantare dal vivo - più almeno 1 musicista elettronico che elabori in tempo reale l'esecuzione. Una specie di sound alla Laurie Anderson un po' più pompato (magari Laurie!). E dietro una bella proiezione di video. Saremmo in tre, per ora, ma manca l'ingaggio. E nessuno si muove senza quello, a parte me. Giustamente.

Poi ho altri progettini ma anche quelli richiedono lavoro preparatorio per essere presentati, e io ora non ho energie.

Scusate lo sfogo. Mannaggia alla depressione!

Grazie per la spiegazione di Toast, dovrebbe essere lui. AAAAAAAAAAAHHHHHHHH mi tocca spendere ancora! (ma se non lo "aggiorno" Live e il cubo funzionano bene?)

Grazie a tutti per la pazienza. [Smile] .
 
Posted by cubaser (Member # 5766) on 12. Ottobre 2012, 15:15:
 
deve essere l'età (mi riferisco a me stesso, che sono più o meno (più) alla tua altezza, come età. solo che mi ritrovo sul groppone una moglie, tre figli e tre gatti, e per fortuna che Sandra lavora, se no saremmo sotto un ponte tutti. a volte, dopo che mi capita un mese come questo, dove ho speso finora circa 2000 euro fra sostituzione gomme, frizione e assicurazione macchina, assicurazione scooter (uno dei quattro!) e ancora non è finita, mi chiedo come farò. poi mi metto a risolvere i vostri casini cubaseschi e mi torna il sorriso.
se non aggiorni toast non succede nulla, e comunque la parte di toast che non funziona dovrebbe essere quella relativa alla creazione di cd audio
tieni duro e pensa alla cena del 25
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 12. Ottobre 2012, 15:43:
 
Hai introdotto un bell'argomento, ninja636 [Smile]
 
Posted by cubaser (Member # 5766) on 12. Ottobre 2012, 16:01:
 
per non parlare del figlio sedicenne che mangia come un doberman col verme solitario
 
Posted by Christian Lista (Member # 11305) on 12. Ottobre 2012, 17:44:
 
Ca77o ninja ti ha preso male!!
L'idea che hai esposto è molto carina, certo contare solo sulle tue forze è pesante [Frown] però se riesci avrai il triplo della soddisfazione.

Mi piacerebbe sul serio, poterti supportare in qualche modo, esserti utile, ma Granulator non l'avevo nemmeno mai sentito nominare prima d'ora.

Posso aiutarti in qualche altro modo? Posso provare ad elaborarti qualche suono (nel limite delle mie possibilità)? Tu sei stata molto carina nei miei confronti e mi piacerebbe ricambiare.

[Smile]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 12. Ottobre 2012, 21:42:
 
Grazie maurix, house, merlin, maudoc, grazie cubaser (io ho solo Fischio ma mangia per 6 gatti, meno male che non ho figli!) e grazie Chris, sei molto molto gentile, terrò presente (ca77i tuoi). E sì che mi ha preso male! A me piacerebbe studiare solamente, farmi il mazzo per poi uscire con pezzi coi controfiocchi ma intanto "esistere" costa! e il tempo corre, non c'è il fast reward... Io, o esco ora o meglio che lasci perdere, non ho molto tempo davanti per "farmi una carriera".

Ho preso un'altra bastonata: per poter lavorare sui Live Set che mi ha dato il M° amico e co-compositore per questo progetto, devo fare l'upgrade a Live Suite, altri 239 eur... Mannaggia a lui, che ha tutto e sa far tutto, per poter intervenire sui suoi/nostri lavori mi tocca continuare a cibare Ableton! (ma lo compro dopo mezzanotte, sull'estratto conto fa meno male vederlo in due date non contigue) (cmq il vecchio Pro con Granulator scricchiola, madonna mia fà che tenga ancora un po' che ora un compu nuovo ci vorrebbe ma non saprei come fare)

Perché questo non diventi un thread "muro del pianto", vediamo se riesco a spostare l'attenzione su un altro aspetto dell'argomento: chi sente, qui dentro, che se non potesse fare musica si sentirebbe "monco"? o fare cmq qualcosa di artistico, di creativo?
C'è qui chi riesce a fare della propria passione/talento/necessità interiore/chiamatelocomevipare un lavoro che gli permette di campare? Se sì, come?
Quali e quanti sacrifici? E quali ambizioni sono riuscite finora e quali no? Speranze? Certezze? Dilemmi?

Io ho un problemino con l'ambizione, che a volte rischia di diventare velleità. Appena mi metto a fare musica, penso automaticamente alla "validità", cioè se quello che sto facendo reggerebbe in scena o no, se piacerebbe al pubblico, se e come si potrebbe riprodurre dal vivo, insomma, se "funzionerebbe"... Avete mai avuto queste sensazioni, questi dubbi? Come vi comportate? Quanto siete soddisfatti/convinti di quello che fate e quanto vi mentite? Rimandate?

Questo per riallacciarmi al "se non ho questo software non posso fare certe cose", che non è sempre vero. Dipende. Io dipendo molto. [Big Grin]

Per cui: quanto ci costa, sia in termini economici che in termini esistenziali, per esempio "rischi" di delusioni, la musica - e/o altre arti - che facciamo? Quanto e cosa investiamo e quanto rischiamo?

Besos, mi rimetto a studiare, suonare, cantare, provare, smadonnare, giocare, imparare, inventare, cancellare tutto e ricominciare da capo etc etc etc [Smile]

(e leggervi, ovviamente) [Wink]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 12. Ottobre 2012, 22:06:
 
Azz quante domande, mi tocca iscrivermi a filosofia per rispondere. [Big Grin]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 12. Ottobre 2012, 23:06:
 
quote:
Originally posted by maurix:
Azz quante domande, mi tocca iscrivermi a filosofia per rispondere. [Big Grin]

hehe, dai dai [Big Grin]
 
Posted by cubaser (Member # 5766) on 13. Ottobre 2012, 02:09:
 
l'ho fatto! ore 02.06. ho finito or ora di clonare e rimpiazzare il disco di un cliente. è stata dura (anche perchè il tristanzuolo non mi ha fornito la password nè è stato possibile contattarlo, così gliela ho dovuta togliere con qualche acrobazia). adesso rimonto il catorcio (disco da 20 giga con alimentazione a criceti) e vado a nanna.
musica? what's musica?
ea xe roba ca se magna?
 
Posted by lelefriscio (Member # 14442) on 13. Ottobre 2012, 07:07:
 
Fare musica per me è una passione,non mi aspetto nessun ritorno economico da quello che faccio anche perchè lo faccio per me,non mi interessa vendere ciò che faccio(anche perchè non sto ad un livello tale da poter pretendere qualcosa) è una mia soddisfazione personale quando raggiungo l'obiettivo che mi prefisso mentre provo a creare una canzone!...Quindi tutto ciò che spendo per questa passione non avrà mai un ritorno economico ma ciò non mi importa...

Anche a me piacerebbe studiare musica proprio dalle basi ma purtroppo il tempo materiale non ce l'ho(lavoro,calcio,amici,ragazza,casa nuova etc etc)e poi i turni a lavoro sono un po' un casino il mio tempo libero(Raro) da tutto e tutti lo passo davanti al mio mac con Cubase...Credo che i miei bioritmi siano talmente sfalsati che non sentirei il jet leg se dovessi trasferirmi in Brasile.... [Big Grin] [Big Grin]
Buona notte...
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 13. Ottobre 2012, 08:02:
 
Meglio un doberman come figlio che un...T.Rex come moglie. [Big Grin] [Big Grin]
Un giorno, passeggiando in un parco, incrociammo la statua di Padre Pio. "Avete almeno una cosa in comune" le dissi io. "Già , che sono una santa a sopportarti" rispose lei " Veramente, io pensavo alle mani bucate....." [Big Grin] [Big Grin]

Vabbeh dai, un po' di buon umore.
Certo che a Ninja, dalla voce e dal piglio espressivo avrei dato una trentina d'anni. Complimenti, lo dico col cuore in mano...e le piastrelle insanguinate.
 
Posted by Ipiman (Member # 14995) on 13. Ottobre 2012, 14:00:
 
ciao Ninja, non te la prendere, alcuni di noi sono nati così: non possono fare a meno delle musica [Big Grin]
anche se le soddisfazioni sono pochissime non c'è verso, torniamo sempre a trafficare con le note, gli strumenti, i computer, fino a che qualcosina rimane...

farne una professione? Magari, ma è troppo difficile!
Il lato bello di ciò è che rimani libero nelle tue scelte [Wink]

Fai quello che ti piace e...avanti così [Smile]

ciao
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 13. Ottobre 2012, 15:00:
 
Quoto, per campare con la musica devi aver talento ma tanto e forse non basta! L'alternativa é sempre quella del "chi non sa insegna".
Azz, ma fare l'orafa é un mestiere bellissimo, se sei anche creativa come penso, perché non tenere la musica come hobby e andare a ruota libera senza pensare se funziona o no?
Fausto leali ti ha pure dedicato una canzone [Big Grin]
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 13. Ottobre 2012, 18:12:
 
=chi sente, qui dentro, che se non potesse fare musica si sentirebbe "monco"?=
forse io

=o fare cmq qualcosa di artistico, di creativo?=
forse io

=C'è qui chi riesce a fare della propria passione/talento/necessità interiore/chiamatelocomevipare un lavoro che gli permette di campare?=
io

=Se sì, come?=
a mala pena

=Quali e quanti sacrifici?=
nessuno

=E quali ambizioni sono riuscite finora e quali no?=
artisticamente sono soddisfatto, economicamente molto meno.. d'altra parte siamo nell'epoca nella quale fanno la fame pure le star

=Speranze?=
penso che la crisi economica nella quale siamo entrati, quando diventera' veramente forte, riportera' la possibilita' di fare arte e di camparci...

=Certezze?=
tr808, danelectro, iDrum
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 13. Ottobre 2012, 18:34:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
quote:
Originally posted by Ipiman:


ciao

Quoto, per campare con la musica devi aver talento ma tanto e forse non basta! L'alternativa é sempre quella del "chi non sa insegna".
Azz, ma fare l'orafa é un mestiere bellissimo, se sei anche creativa come penso, perché non tenere la musica come hobby e andare a ruota libera senza pensare se funziona o no?
Fausto leali ti ha pure dedicato una canzone [Big Grin]

il talento non basta . e voi lo sapete benissimo.
ci sono molti alti fattori . e comunque è sempre la cosa più ovvia dire "fallo per hobby" anche se può esser "giusto" . se una persona vuol fare una cosa ci deve "provare" almeno sempre se ne abbia la possibilità . è vero anche che questi "sfoghi"
rispettabilissimi .sono comuni tra chi fa "cose artistiche"
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 13. Ottobre 2012, 23:08:
 
quote:
Perché questo non diventi un thread "muro del pianto", vediamo se riesco a spostare l'attenzione su un altro aspetto dell'argomento: chi sente, qui dentro, che se non potesse fare musica si sentirebbe "monco"? o fare cmq qualcosa di artistico, di creativo?
C'è qui chi riesce a fare della propria passione/talento/necessità interiore/chiamatelocomevipare un lavoro che gli permette di campare? Se sì, come?
Quali e quanti sacrifici? E quali ambizioni sono riuscite finora e quali no? Speranze? Certezze? Dilemmi?

Io ho un problemino con l'ambizione, che a volte rischia di diventare velleità. Appena mi metto a fare musica, penso automaticamente alla "validità", cioè se quello che sto facendo reggerebbe in scena o no, se piacerebbe al pubblico, se e come si potrebbe riprodurre dal vivo, insomma, se "funzionerebbe"... Avete mai avuto queste sensazioni, questi dubbi? Come vi comportate? Quanto siete soddisfatti/convinti di quello che fate e quanto vi mentite? Rimandate?

Questo per riallacciarmi al "se non ho questo software non posso fare certe cose", che non è sempre vero. Dipende. Io dipendo molto. [Big Grin]

La sensazione di vuoto senza fare musica, di mancanza di aria... è stata acclarata da chi mi ha preceduto. ovvio che anch'io sono così. ho visto prima un pianoforte di un televisore. e continuo a frequentare meglio il primo del secondo.

camparci? era un desiderio rincorso per anni. finito male. o forse cominciato a brandelli. inutile aggiungere lacrime e sangue passiamo oltre.

la VALIDITA' per il pubblico di ciò che facciamo? se ho un pubblico si. nel senso che, quando suonavo ad un matrimonio, mi domandavo che cosa sarebbe stato opportuno suonare. e questo in qualunque altra occasione. in un concerto ti chiedi se invece la scaletta possa andar bene per quel pubblico che presumi di incontrare in quella tale occasione/posto/teatro.

certo che se non fai musica per te sola, devi sempre chiederti se quel che tu vuoi esprimere verrà, potrà essere recepito dal potenziale pubblico.

e questo significa anche capire, o meglio stabilire quali contesti stanno bene con ciò che fai, e decidere fino a quali compromessi scendere, se poi ci devi anche campare.

poi le elucubrazioni mentali del giorno prima durante e dopo, con giustificazioni, commiserazioni, esaltazioni , zioni, zioni.... ce le facciamo tutti. basta lasciare le cose lì qualche tempo e poi riprenderle in mano a freddo. e le vedi col giusto equilibrio.

quanto al giusto software, o ai nuovi strumenti fisici che siano, sono sempre un incentivo a fare cose nuove, a sviluppare nuove idee, ad avere un'arma accattivante in più... fino al successivo.

sono sicuramente indispensabili... a chi li vende.
a noi che li compriamo, te ne rendi conto solo dopo. molto dopo, quando devi comprare ancora... è una catena.

l'importante è spremere come limoni ciò che si ha, e conoscerne tutti i segreti e le possibilità, o almeno la maggior parte. altrimenti hai un arsenale ma sei senza soldati per spararlo...

e poi se dobbiamo chiudere con un luogo comune facciamolo: impara l'arte e mettila da parte... in tempo di guerra come siamo ora ormai, fare un po' anche di gioielleria magari... (tanto i ricchi continuano a esistere, e quindi l'oro si continuerà a lavorare, mentre la musica... boh)
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 14. Ottobre 2012, 12:45:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
[QB]
=Speranze?=
penso che la crisi economica nella quale siamo entrati, quando diventera' veramente forte, riportera' la possibilita' di fare arte e di camparci...

Caro Yaso, complimenti per il tuo lavoro di musicista. Sono davvero felice per te. [Smile] Io però non sono d'accordo col pensiero riportato sopra, anzi, è la cosa che più mi scoraggia e spaventa perché in una società con la pancia vuota l'arte non può fiorire. Noi abbiamo la pancia piena molto più di tantissimi paesi nel mondo, ma così come stiamo messi ora, dopo 20 anni di cultura gambizzata metodicamente e con la crisi che ancora non sembra regredire, qui nessuno investe e l'arte ne soffre. La danza contemporanea è morta da un pezzo, la musica sta lì lì. MacD, se non erro, diceva che di questi tempi anche le star fanno la fame. E chi non star vorrebbe campare di concerti, già da anni non ce la fa - non parlo per me che non son nessuno, ma di musicisti bravi che hanno sempre suonato e che ora sopravvivono solo grazie all'insegnamento. Io la vedo male. Per questo parlavo di speranza di "sopravvivere" alla crisi.

Per quel che riguarda il pensare al pubblico, forse mi sono espressa male. Ovvio che se uno lavora per vendere pensi al pubblico; ma quello che intendo è che mi prende l'ansia da prestazione appena cerco di fare qualcosa, e spesso questo mi blocca. Poi di solito finisce che o mi metto a tavolino e costruisco pian piano, tra mille ripensamenti etc e ci metto un sacco di tempo, o scoppio e le cose escono come l'eruzione di un vulcano. Nel secondo caso di solito sono cose molto forti e autentiche che funzionano, ma l'argomento (per es. il testo) o la forma sono per me poco controllabili e a volte dopo uno "sfogo" mi trovo con del materiale buono ma di cui non so bene che fare. Lo metto da parte, ci lavoricchio (è anche difficile da rimaneggiare - sicuramente non ho abbastanza mestiere), lo aggiungo alla catasta dei pezzi "miei" e lì rimane. Se poi capita qualcosa per cui posso riacchiapparlo bene, altrimenti resta lì. Se riuscissi a uscire con un concerto che mi faccia un po' di nome, dopo potrei riprendere quei pezzi "miei" e proporli. Ora come ora, nessuno mi si fila. E poi sono in un momento critico, ogni cosa che faccio mi sembra banale. Vi è successo? Come l'avete superato?

Non posso più lavorare con le mani a causa della tendinite, se lavoro 1 ora poi devo star ferma per 2 giorni, non riesco più a chiudere le mani, le dita non hanno forza, a volte non posso neanche guidare la macchina. Una volta non sono riuscita a girare la chiave per rientrare a casa, ho dovuto chiamare un vicino che mi aiutasse. A volte mi viene anche per l'uso del mouse (il fotoritocco è micidiale) o per lunghe trascrizioni. Insomma, se sto un giorno a scrivere con la tastiera, il giorno dopo non uso le mani. E cmq il costo di un gioiello fatto a mano adesso è assolutamente improponibile, quasi tutti i miei amici hanno chiuso col passaggio lira-euro, quei pochi che sono riusciti a tenere aperto il laboratorio ora lavorano l'argento e hanno problemi a vendere l'oro lavorato a mano, lo fanno solo per qualche cliente affezionato che si fida e vuole il loro "tocco", altrimenti costano meno i gioielli di fabbrica. Una cara amica, molto brava, che ha una gioielleria al centro di Roma mi diceva che per vendere gli oggetti d'argento fatti da lei non può superare i 50 eur al pubblico perché se impiega più di 20 minuti per fare un oggetto, ci rimette. Capite bene che in 20' non si fa niente. Se in più ci si aggiunge il costo del metallo (43,50 eur al grammo per l'oro fino), è impensabile, sei già fuori. O sei Bulgari, o niente. Una coppia di farfalline, i cosini che fermano gli orecchini col perno, pesa 0,45... e manca ancora tutto il resto. Vi ringrazio, non posso più fare l'orafa. Anche i progetti non li compra nessuno, le aziende hanno chiuso (Arezzo, Vicenza), è rimasto molto poco, praticamente nulla.
E poi sono stufa, dopo tanti anni non ne posso più. Anche lì ci sono problemi con il contemporaneo, in Italia siamo 20 anni indietro rispetto all'europa, solo recentemente il gusto e il mercato si stanno evolvendo perché le grandi marche hanno proposto gioielli con nuovi materiali, come l'acciaio. Ma noi piccoli, i non-Bulgari, campiamo con le catenine per il battesimo. Ormai non conviene lavorare a mano, o meglio, in pratica non è possibile. Anche qui l'arte muore, anche se arte minore.
Ricordo che quando iniziai, il mio M° era uno della vecchia scuola e sapeva fare i moschettoni a molla (quelli tondi che chiudono le catenine) a mano. Una roba da "rifare gli occhi alle pulci". A noi apprendisti non l'ha neppure insegnato, non c'era tempo e nessun cliente avrebbe speso molto di più per un cosino che in fornitura costava quasi nulla di manifattura. Moltissime cose che ho imparato e so fare, ora non si fanno più. Negli ultimi anni mi son salvata per la clientela di privati che mi ero creata e per i gioielli contemporanei che andavano bene fuori Italia, ma non vi dico i salti mortali che ho dovuto fare. Solo alla fine fine fine, dopo anni di girare per l'europa proponendomi, mi fu offerto un posto ad Amburgo come progettista e responsabile della produzione per una linea di una stilista tedesca: avrei preso più di tre volte di quanto avevo mai sognato di guadagnare in Italia, mi pare fossero 150.000 lire l'ora dell'epoca. Non andai perché mio padre si ammalò e avendo già perso la mamma, non volevo lasciare il papà a morire da solo, così rinunciai a emigrare. Dopo, ho dovuto smettere. Ed eccomi qui.

Insomma, tra musica e oro, non è proprio come vendere il pane [Wink]

p. s. eseguo piccoli lavori di giardinaggio, disponibile per dog-sitting e canto di ninne nanne anche a domicilio, prezzi modici, contattare Fischio

p. p. s. ho preso la Suite, mi sveglio di notte con gli incubi da conto in rosso, ma devo dire che suona alla grande!
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 14. Ottobre 2012, 14:22:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
quote:
Originally posted by yasodanandana:
[QB]
=Speranze?=
penso che la crisi economica nella quale siamo entrati, quando diventera' veramente forte, riportera' la possibilita' di fare arte e di camparci...

Caro Yaso, complimenti per il tuo lavoro di musicista. Sono davvero felice per te. [Smile] Io però non sono d'accordo col pensiero riportato sopra, anzi, è la cosa che più mi scoraggia e spaventa perché in una società con la pancia vuota l'arte non può fiorire.
sbagli... perche' nei paesi "poveri" o del "terzo mondo" l'arte e' piu' diffusa che da noi e piu' artisti sono attivi e ci campano....
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 14. Ottobre 2012, 16:12:
 
Sono abbastanza d'accordo con Yaso, l'arte passa attraverso le crisi, si spenderà meno ma forse se ne sentirà più bisogno. Purtroppo ci stiamo abituando (o ci abituano) a forme espressive che necessitano sempre più di tecnologia, avremmo bisogno di qualche passetto in dietro e riabituarci a studiare gli strumenti piuttosto che a farli suonare con un PC. Questo ha il merito- demerito di aver messo la musica alla portata di tutti con conseguente saturazione del mercato.

Mi spiace per la tua tendinite, ho visto artigiani fare belle cose con materiali poveri o semi preziosi...ma come fai a tirare la frizione della moto? [Eek!]
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 14. Ottobre 2012, 20:40:
 
si Maudoc e Yaso , è storicamente vero . anche se dall'altra parte credo si parlasse d'altro . anche se bisogna tornare a diversi anni addietro , che io
mi ricordi . però che sia una chitarra o queste trappole poco cambia ci vuole disciplina e studio .
alla saturazione del mercato non credo ( se si esclude il pianobar con le basi ) io credo sia un fatto di cultura . a Napoli si canta sempre perchè la sua cultura è rimasta "sana". Roma è una citta morta . la sicilia non ha eguali con il teatro quindi.. le altre regioni in percentuale "cantano meno ." certo parlo del'italia perchè non mi piace parlare di cose che non conosco . la verità è che c'è un calo di qualità in tutti i campi "artistici". e c'è il rischio di non avere un ricambio generazionale . poichè si investe sul mediocre ,( costa meno ) e non si riconosce più la qualità vera da quella falsa . e secondo me è già successo . nella mia città ad esempio non fanno mai o poca pubblicità alle mostre . e c'è da dire che dal 2005 lo spettacolo dal vivo ha superato lo sport . quindi qualcosa vorrà pur dire .
 
Posted by @ntartide (Member # 14265) on 14. Ottobre 2012, 23:49:
 
Pardon, che significa "A Napoli si canta sempre" ?
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 15. Ottobre 2012, 01:15:
 
macduff:

===io non ho MAI scritto che anche le star fanno la fame===
l'ho scritto io... c'e' gente che, per esempio, frequenta posti alti nelle classifiche delle vendite dei dischi, che fa concerti e appare in tv con una certa frequenza, che nell'intervista al rotocalco, dichiara che il suo strepitoso successo gli e' servito ad iniziare a pagare il mutuo dell'appartamento.

quote:
Originally posted by maudoc:
Sono abbastanza d'accordo con Yaso, l'arte passa attraverso le crisi, si spenderà meno ma forse se ne sentirà più bisogno. Purtroppo ci stiamo abituando (o ci abituano) a forme espressive che necessitano sempre più di tecnologia, avremmo bisogno di qualche passetto in dietro e riabituarci a studiare gli strumenti piuttosto che a farli suonare con un PC. Questo ha il merito- demerito di aver messo la musica alla portata di tutti con conseguente saturazione del mercato

altrove non funziona cosi', nel senso che ho una certa piccola esperienza di oriente e sud america: e vedo che esiste anche li' la musica fatta con l'elettronica, e' diffusa quanto la musica tutta suonata, viene "performata", permette alla gente di camparci, semplicemente il computer figo e' quello che qui' era figo quattro anni fa...

questo mi fa sperare che, quando saremo un po' piu' poveri, e lo saremo tutti quanti, operai, imprenditori, professionisti, commercianti ecc. ecc. si ricreera' un certo equilibrio "relativo" che permettera' a tutti, artisti compresi, di ricominciare a lavoricchiare...
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 15. Ottobre 2012, 01:20:
 
per esempio, fino ad oggi, il potere di acquisto e' diminuito senza che diminuissero i prezzi...

da molti miei amici sto sentendo, adesso, che stanno diminuendo i prezzi degli affitti (per la difficolta', da parte dei proprietari, di ottenere gli stessi prezzi dell'altroieri)..

se ci pensate bene, tutto cio', con la possibilita' di poter fare, in futuro, musica o arte per professione piu' facilmente di oggi, c'entra eccome...
 
Posted by Ipiman (Member # 14995) on 15. Ottobre 2012, 09:41:
 
Io credo che la crisi che stiamo vivendo sia innanzitutto etica e spirituale e la crisi economica è una conseguenza di ciò. Fatta questa premessa non credo che l'arte possa prosperare particolarmente nel breve periodo anzi, secondo me, siamo solo all'inizio e il fondo lo dobbiamo ancora toccare.
D'altronde basta guardarsi intorno, sentire la radio o guardare la televisione per rendersene conto, certo non tutto è così naturalmente, qua e la si sente sempre qualcosa di buono per fortuna, però è il clima generale, l'humus culturale, che non è tale da favorire "rinascite" artistiche.
E' solo la mia opinione, vedremo cosa succederà...

[Confused]
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 15. Ottobre 2012, 13:09:
 
sai yaso credo che tu abbia ragione, noi diventeremo
ancora più poveri . ( secondo me lo siamo già )
il paragone con l'estero vale poco , perchè da noi fare "arte" è un lusso li no . quel che dichiarano le star è concordato nell'intervista quindi ha poco
valore . per gli affitti boh sarà..bisogna vedere se si tratta di contratti "normali" . quindi oggi solo i "ricchi" cioè chi non ha problemi con le bollette
lo può fare . e non può durare ...deve diventare un'industria la cultura ( già lo è ) ma non si deve sapere . Caro Ipiman la crisi se è economica diventa spirituale ed etica ( magari sbaglio ) quando una paese va male ci si deprime , e la spiritualità va a farsi benedire . però tengo a dire una cosa: che "l'immondizia culturale" dalla musica , al cinema , ecc. c'è sempre stata . quindi li è individuale la scelta di accrescere l?immondizia . io non l'ho mai fatto . ( tranne sbagliare un film o un libro come tutti ) qui c'è poco da vivere di musica c'è proprio il problema di vivere . ed è difficile in certi momenti anche trovare gli accordi . l'humus non si crea da solo e ripeto : stiamo diventando tutti "solisti" questo uccide la creatività .
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 15. Ottobre 2012, 13:32:
 
quote:
Originally posted by @ntartide:
Pardon, che significa "A Napoli si canta sempre" ?

Significa una cosa semplice : come canta Fossati "da Napoli dove tutto ricomincia " . Cioè a dire che Napoli ha mantenuto la sua lingua , la sua cultura , e se ci pensiamo molte "novità" sono arrivate da li rinnovandosi sempre . del teatro di Eduardo che "rompe "con quello del padre . alla musica di Carosone . che spacca la tradizione . fino a Bennato ( Edoardo )che mette alla berlina la figura del cantautore . o al fratello Eugenio che con la nuova compagnia di canto popolare diretta da De simone . tirò fuori capolavori dalla tradizione . fino a Napoli Centrale un jazz ( per me ) "duro" ma tant'è . poi si ritorna col blues di Pino daniele . ( e anche in cinema e teatro ci si muove dopo )poi gli avion travel . e ancora artisti meno sotto i riflettori come Gragnaniello , o Avitabile . e James Senese ancora in attività.
come vedi con questi pochi esempi basterebbe ..invece no c'è il fenomeno dei neomelodici che può far sorridere ma muove un sacco di soldi . ma la cosa più importante è che a Napoli ancora si scrive . anche se Tony Esposito è dimenticato ancora è sveglio . e anche nel nostro cinema piaccia o no tutto quel che scrivo in questo pippone pensiamo a Martone ? pensiamo a Sorrentino ? e Servillo ? che piaccia o no questi sono i motivi perchè a Napoli si canterà sempre . si scrive e si fa teatro . e pure cinema . o no ? questa è la cultura di una città .
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 15. Ottobre 2012, 18:57:
 
E' anche molto un luogo comune, nell'epoca corrente.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 15. Ottobre 2012, 19:25:
 
A Cuba o in Irlanda, per mettere due diversi paesi a confronto ma storicamente "musicali", c'é tanta, tanta musica acustica, c'é tanta musica tradizionale. Poi, dove c'é l'occhiale da sole a mezzanotte e la BMW tuning, allora lì senti il reggaeton o il tonz tonz nostrano. Mode

Da nessuna parte però sta scritto che il menestrello deve essere retribuito come un neurochirurgo. Ovviamente chi ha studiato e mette a disposizione competenze non alla portata di tutti é giusto sia onorato in proporzione.

Il successo é un altro paio di maniche.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 15. Ottobre 2012, 22:40:
 
quote:
Originally posted by MACDUFF:
cos'è un luogo comune in quest'epoca ?

"A Napoli si canta sempre" .
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 15. Ottobre 2012, 22:57:
 
"a Napoli si canta sempre " non è un luogo comune , ma è inserito in quel contesto che ho esplicato . ma sono FATTI . non mie fantasie . ma quantunque fossero mie fantasie .la cortesia imporrebbe ( lasciamo stare )
ma scrivermi che espongo luoghi comuni è un pò forte . non è un fatto carino perchè oltre la spocchia perdonami allora argomenta . e non in 12 post come sei abituato a fare . io ho inserito tutto in discorso . tu in una frase al solito ciò è deludente . e anche sorprendente . fa niente conta quel che c'è scritto .
 
Posted by @ntartide (Member # 14265) on 16. Ottobre 2012, 01:38:
 
Ora non vorrei trascinare altrove il post, però ad esser sincero macduff, io non ho capito il tuo discorso in relazione alla domanda che t'ho fatto. Se pensi che a Napoli ballano e cantano tutti, dal parcheggiatore abusivo all'avvocato, dal pizzaiolo all'imprenditore, dal pescatore all'ingegnere etc etc... Ti dico subito che non è così. Abbiamo una forte attitudine verso l'arte in generale, probabilmente si, però dire "A Napoli si canta sempre" è un po' esagerato, fuori dalla realtà.

Lo diceva anche Troisi 20/25 anni fa...

http://www.youtube.com/watch?v=3sW23CiQUfE&feature=related
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 16. Ottobre 2012, 01:56:
 
Il tuo discorso era chiaro e anche esaustivo MACDUFF, non era certo mio interesse né mia intenzione giungere alla conclusione che ti esprimi con luoghi comuni.

Ho semplicemente voluto esprimere la mia opinione rispetto all'attribuire alla cultura partenopea un ruolo centrale e di particolare vigore nell'ambito delle arti in Italia.

Che sia stato vero è fuori discussione, ma secondo me nel 2012 la situazione è diversa, e non a caso molti dei tuoi esempi sono datati.

E' per questo che secondo me oggi frasi riassuntive come "A Napoli si canta sempre", con o senza il contesto intorno, sono più degli stereotipi culturali che delle argomentazioni.

Questo non significa però che tu parli per stereotipi o che io alluda a questo, spero sia chiaro che qui l'argomento non sei tu ma i concetti espressi.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 16. Ottobre 2012, 07:31:
 
quote:
Originally posted by MACDUFF:
col tuo ragionamento da beethoven alla Piaf
dovevano morir di fame tutti e due ? il successo a me da fastidio quando è immeritato .

Dicevo appunto che il successo é un altro paio di maniche. Per quest'ultimo il discorso é quasi OT. Solo per farti un esempio:"Chi decide se é meritato? MACDUFF? Maudoc? Maurix?" [Smile]

Ritorniamo alle nostre pecore.
Quello che volevo dire è piuttosto scontato, come lo è pure il titolo del thd poiché estendibile a tantissimi settori. Se hai competenza, tenacia, umiltà e un pò di fortuna, insomma le solite cose, si può vivere certamente anche con la musica e senza il successo.
Esempi di amici o conoscenti:
1)Fonico di studio una nota emittente televisiva. Lo chiamano pure per concerti ed altri spettacoli live. Suona per hobby in una band non famosa.
2)Musicologo. Cura tutto ciò che riguarda il jazz in una importante emittente radiofonica. Suona per hobby in una band poco famosa.
3)Maestro di musica alle scuole superiori. Cura le parti di piano e la partiture di una band di fama internazionale. Suonava in una conosciuta tribute band
4)Professore di orchestra. Suona il corno nella FOSI
5)Chitarrista jazz. Ha aperto una scuola di chitarra jazz che funziona, suona in una jazz band
piuttosto conosciuta.

Tutte persone competenti e preparate che senza il "successo" si mantengono con la musica.
Conosco però anche aspiranti rock star che ci provano da anni e per fortuna hanno papà.
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 16. Ottobre 2012, 10:52:
 
C'è un equivoco . nel senso del "successo" che chissà come è scappato boh ...maudoc di persone come queste ne conosciamo a decine . ma non era questo il punto . il punto era che il menestrello come dici tu non dev'essere pagato come un neurochirurgo . questo no ma va almeno pagato quanto un professionista qualunque, che magari
ti ripara l'antenna o il pc . Perchè la cosa
"pericolosa" è il messaggio ormai passato da parecchio che la "cultura" non si paga . non produce e non costa e "non si mangia" . questo
è passato e ormai è cosi . ma chi ha detto queste cose non ti ha detto quanto ha ricavato da ciò che non si mangia . io ho solo detto la stessa cosa che hai detto tu . con la convinzione che il menestrello vada pagato . tutto qui ...poi conosco hobbysti che sono mostri e non hobbysti che non lo sono . i figli di papà che stanno buttando il giocattolo milionario per incompetenza , eh hai voglia ! il successo immeritato lo sentiamo tutti i giorni basta aprir la radio o altro no siamo poi cosi sprovveduti da non capire chi vale e chi no . ciao
 
Posted by @ntartide (Member # 14265) on 16. Ottobre 2012, 11:02:
 
No vabbè era giusto per capire... La frase "incriminata" detta come è stata detta a mio avviso suona maluccio... effettivamente sembra richiamare un luogo comune... Detto questo, io ci sto a Napoli perciò so entrato nel discorso. Il mio intento era quello di chiarire alcune probabili informazioni che spesso i media o inventano o scrivono seguendo una loro fantastica percezione stravolgendo la realtà. I napoletani hanno una buona attitudine verso l'arte in generale, effettivamente vi è un numero considerevole di persone che hanno a che fare con l'arte in generale, non so se più o meno rispetto ad altre realtà. I napoletani sicuramente non disdegnano di portare le chiappe in teatro, mostre e via discorrendo... teatro in primis. Bhe potrei andare avanti a dire un sacco di cose sulla mia città e chiarire magari alcuni aspetti... Ma non mi sembra il caso, l'origine del post è un'altra e non mi sembra corretto deviare il discorso. In sostanza quello che volevo dire io e quello che ha detto il grande Massimo Troisi che tra l'altro ho sognato una decina di giorni fa... Ciao Massimo !
 
Posted by Marcos2968 (Member # 14690) on 16. Ottobre 2012, 11:36:
 
Purtroppo Napoli culturalmente sta morendo, dal punto di vista musicale ma non solo. Si fanno sempre meno concerti (e sempre più costosi), e i locali nei quali fare o ascoltare musica dal vivo ormai si contano sulle dita delle mani, e la qualità è sempre più scadente
 
Posted by @ntartide (Member # 14265) on 16. Ottobre 2012, 13:38:
 
Ultimo msg e poi veramente mi allontano altrimenti ninja ci scioglie il gatto addosso... "Napoli sta morendo culturalmente" etc etc... Immagino che sei di Napoli marcos, mi riesce difficile pensare che una affermazione tale derivi da una persona che non vive appieno la città... E' comunque quello che hai scritto per me può essere considerato solo come il tuo punto di vista, io per esempio la penso esattamente al contrario... Il fatto che nei locali si suona poco o molto per me non è indice di nulla, stessa cosa per il numero dei concerti, il costo e via discorrendo. Oltretutto a naso non mi risultano queste cose... Dico a naso perchè non ho mai contato i concerti annualmente per confrontarli numericamente con quelli degli anni precedenti. I costi dei concerti mi sembrano più che accessibili, basta fare un piccolo paragone con i costi del calcio per rendersi conto. Nei locali si suona pochino, forse sono d'accordo, ma la cultura non c'entra, sono altre le ragioni per la quale si suona poco nei locali... Sulla qualità della musica non sono assolutamente d'accordo, conosco perfino "neomelodici" bravi o gente brava che suona con loro (poi un giorno magari mi spiegherete anche cosa significa neomelodico) La cultura napoletana è immortale, il legame che abbiamo con essa è indissolubile, è una parte molto profonda che risiede in noi da centinaia di anni.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 16. Ottobre 2012, 14:54:
 
Mac, mai detto che la cultura non s'ha da pagare.
Ho solo voluto dire che, essendo in certi casi strapagata (ora meno ma la celebrità attizza sempre), la tendenza é voler diventare una rock-pop star piuttosto che un onesto operatore musicale nell'ombra.
 
Posted by pierpaolo carboni (Member # 15046) on 16. Ottobre 2012, 17:03:
 
I napoletani hanno una buona attitudine verso l'arte in generale,
è un luogo comune pure questo e, secondo me, dello stesso tipo di quello espresso da Mac.
 
Posted by pierpaolo carboni (Member # 15046) on 16. Ottobre 2012, 17:09:
 
........ il punto era che il menestrello come dici tu non dev'essere pagato come un neurochirurgo . questo no ma va almeno pagato quanto un professionista qualunque, che magari ti ripara l'antenna o il pc .
giusto, a patto però che definisca cosa deve fare il menestrello di paragonabile al professionista che ti ripara l'antenna o il pc.

Perchè la cosa "pericolosa" è il messaggio ormai passato da parecchio che la "cultura" non si paga . non produce e non costa e "non si mangia" .
giusto anche questo, a patto però che si definisca meglio il fenomeno cultura.

stiamo girando intorno insieme a fisssschio di ninja che tenta di mordersi la coda.
 
Posted by Marcos2968 (Member # 14690) on 16. Ottobre 2012, 17:12:
 
quote:
Originally posted by @ntartide:
Ultimo msg e poi veramente mi allontano altrimenti ninja ci scioglie il gatto addosso... "Napoli sta morendo culturalmente" etc etc... Immagino che sei di Napoli marcos, mi riesce difficile pensare che una affermazione tale derivi da una persona che non vive appieno la città... E' comunque quello che hai scritto per me può essere considerato solo come il tuo punto di vista, io per esempio la penso esattamente al contrario... Il fatto che nei locali si suona poco o molto per me non è indice di nulla, stessa cosa per il numero dei concerti, il costo e via discorrendo. Oltretutto a naso non mi risultano queste cose... Dico a naso perchè non ho mai contato i concerti annualmente per confrontarli numericamente con quelli degli anni precedenti. I costi dei concerti mi sembrano più che accessibili, basta fare un piccolo paragone con i costi del calcio per rendersi conto. Nei locali si suona pochino, forse sono d'accordo, ma la cultura non c'entra, sono altre le ragioni per la quale si suona poco nei locali... Sulla qualità della musica non sono assolutamente d'accordo, conosco perfino "neomelodici" bravi o gente brava che suona con loro (poi un giorno magari mi spiegherete anche cosa significa neomelodico) La cultura napoletana è immortale, il legame che abbiamo con essa è indissolubile, è una parte molto profonda che risiede in noi da centinaia di anni.

Sì ovviamente sono di Napoli, altrimenti non avrei scritto di realtà che non conosco.
Gente brava ce n'è, non ho detto questo, sono i luoghi dove possono esprimersi o dove la gente può goderne che vanno scomparendo. E' questo che intendo per "morte culturale", non certo come qualità dei musicisti.
Già il fatto che mi porti come esempi i vari Bennato, Daniele, Esposito, Senese ecc. è indice del fatto che i nuovi talenti non hanno possibilità di emergere e nessuno li conosce, tranne i pochi addetti ai lavori o a quelli davvero appassionati.
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 16. Ottobre 2012, 17:26:
 
quote:
Originally posted by pierpaolo carboni:
I napoletani hanno una buona attitudine verso l'arte in generale,
è un luogo comune pure questo e, secondo me, dello stesso tipo di quello espresso da Mac.

si ? e allora argomenta non far cadere stille dall'alto della tua saccenza . e copia e incolla di nuovo dei "filosofi" pensando di prendere in giro me . le cose le sai ...dille !
 
Posted by pierpaolo carboni (Member # 15046) on 16. Ottobre 2012, 17:33:
 
ok, cerco di argomentare meglio le stille della mia saccenza.

I napoletani hanno una buona attitudine verso l'arte in generale
questo è un luogo comune

a Napoli si canta sempre
questo è un luogo comune
 
Posted by @ntartide (Member # 14265) on 16. Ottobre 2012, 18:17:
 
"A Napoli si canta sempre" detta così a crudo potrebbe essere un luogo comune, anch'io l'ho pensato, ragion per cui sono intervenuto... Se io stesso chiedo chiarimenti per un presunto "luogo comune" di certo non vado a finirci io dentro (ricorda, i napoletani sono furbi)

..."i Napoletani hanno una buona attitudine verso l'arte" non è un luogo comune, è una constatazione scientifica. Poi ognuno si fa le proprie idee come vuole, il problema non sussiste... Le mie idee, quelle reali, si sono formate sul campo di battaglia, le vostre non so... E su queste note... mi sa che il post di ninja è andato a farsi benedire, chiedo scusa.

Per marcos... forse non ho colto quello che volevi dire, pazienza... ad ogni modo lasciamo perdere perchè sarebbe un discorso complicato da 1 a 10, mille... Oltretutto vedo che hai fatto anche un po' di confusione attribuendomi delle cose che ha detto MACDUFF o altro utente e non io.

Ora veramente mi fermo perchè ho il sentore che questo thread stia per sfociare nella solita barzelletta nord e sud...
 
Posted by Marcos2968 (Member # 14690) on 16. Ottobre 2012, 19:00:
 
quote:
Originally posted by MACDUFF:
[Questo è il punto : il ricambio generazionale . l'avete avuto in cinema , in teatro ( ma non tanto bene [Smile] ma ancora c'è una "scuola" ) è come quella battuta : " ma in italia non c'è un Dustin Hoffman
proviamo a cercarlo magari ce ne sono due ! "qualcuno rispose cosi . e io ne son convinto .[/QB]

Mi limito alla musica che è il mio campo: il ricambio generazionale c'è, e di musicisti bravi ce ne sono tanti, solo che... come fanno a farsi conoscere se non ci sono occasioni per suonare? Tu dici che i locali non fanno cultura ma non è del tutto vero: negli USA, o a Londra, i club sono il vero cuore culturale delle città dal punto di vista musicale...entri in un pub e ti trovi Mike Stern sul palco, tanto per dirne una... Qua invece non si suona più, perché non ci stanno soldi, perché non si vuole investire, perché la musica di un certo tipo non interessa più, non lo so, i gestori dei locali ti dicono "non mi interessa se suoni bene o fai le pernacchie, mi interessa solo che porti un tot di persone". Questo è quello che accade, e secondo me è abbastanza triste
 
Posted by lupino (Member # 1368) on 16. Ottobre 2012, 19:04:
 
quote:
Se io stesso chiedo chiarimenti per un presunto "luogo comune" di certo non vado a finirci io dentro (ricorda, i napoletani sono furbi)
un ossimoro meraviglioso
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 16. Ottobre 2012, 19:43:
 
quote:
Originally posted by maudoc:

Da nessuna parte però sta scritto che il menestrello deve essere retribuito come un neurochirurgo. Ovviamente chi ha studiato e mette a disposizione competenze non alla portata di tutti é giusto sia onorato in proporzione.

nemmeno per sogno.. e' giusto pagare in proporzione al gusto o all'efficacia, non al titolo di studio.... [Smile]
 
Posted by lupino (Member # 1368) on 16. Ottobre 2012, 20:55:
 
quote:
Originally posted by @ntartide:
Infatti è una battuta [Razz]

[Wink]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 16. Ottobre 2012, 21:13:
 
quote:
Originally posted by @ntartide:
..."i Napoletani hanno una buona attitudine verso l'arte" non è un luogo comune, è una constatazione scientifica.

Beh...questa è grossa anche per chi è nato a Grumo Nevano
[Wink]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 16. Ottobre 2012, 21:18:
 
Scusate eh, mi sembra che finalmente ci stiamo spostando sul "merito". E non solo il successo da star.

Allora, io quoto Ipi e marco. Se non c'è come suonare, come si fa? MacD, affitta, affitta, che poi arriviamo tutti a suonare da te! Un amico batterista che andava a suonare nei locali a Roma, a incasso, arrivava alle 6 e montava la batt, poi suonava col gruppo e alla fine smontava e tornava a casa, era l'ultimo, ovvio. Tornava a casa alle 4 del mattino e aveva guadagnato 30 eur, con cui doveva pagarsi anche la benza, la cena e il parcheggio. Ha smesso. Per sua fortuna insegna.

Ragazzi, non ci prendiamo in giro, qui non si fa una lira, non ci sono ingaggi, non c'è investimento se non sul sicuro (e certo non sono io a fare musica che "dà sicurezza"), coi locali non si lavora, coi concerti manco per sogno, Radio 3 che vent'anni fa faceva dei bellissimi concorsi è stata ammazzata non a caso e solo ogni tanto si sente qualcosa, e poi non è che con un passaggio in radio ci campi... È difficilissimo riuscire a suonare, a farsi conoscere! Un carissimo amico straprofessionista, quasi 60 anni, è andato a fare una marchetta all'Auditorium per 50 eur! Ma vi rendete conto? Parlo della capitale, non di Scurcola Marsicana, con tutto il rispetto per l'Abruzzo! Se a me illustre sconosciuta e squattrinata offrono 50 eur per l'Auditorium, che faccio, non ci vado? Ci vado, e di corsa pure. E se l'Auditorium fa così, pensa gli altri!

Siamo in Italia, qui se provi a suonare per strada arriva la municipale, la siae e l'antiterrorismo, eddai!

Ed è un fatto CULTURALE. Per cambiare la cultura ci vuole l'educazione, il senso civico sociale, ci vuole la cultura - altro che ossimoro, è un paradosso bell'e buono! E quindi teniamo duro e cerchiamo di suonare il più possibile senza cadere nell'indecenza, che in questi tempi lo sfruttamento diventa vergognoso.
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 16. Ottobre 2012, 22:03:
 
Infatti paradossalmente sono convinto che sia meglio affittare un teatrino che veder come ho visto il chitarrista spostato fisicamente dal cameriere nel mezzo di un assolo . le radio ? io glisserei . per fare il "mestiere della musica" devi aver soldi , tempo , appoggi e via dicendo . quindi a parte le tue battute ironiche il locale non ha più senso . la cultura non deve cambiare "ma tornare indietro " perchè la questione è nella
caduta della qualità è questo il punto .e la guerra tra poveri è cominciata da parecchio in tutti i campi . e più si va al ribasso e peggio diventerà. L'auditorium ? e che pretendi da un posto gestito da S .Cecilia ? quando ci sarà qualcuno che ci va a 30 il tuo amico è fuori . o si torna a una cultura" un pò più vecchia o se ne aspetta una nuova . in ogni caso sarò già morto . ma non capirò mai perchè i musicisti siano cosi "lontani" tra loro ...bah ..
 
Posted by @ntartide (Member # 14265) on 17. Ottobre 2012, 01:42:
 
Azz maurix sei nato a Grumo Nevano ? Ora capisco perchè hai una buona attitudine verso l'arte... E' tutto chiaro ! ...A parte la battuta, ho dato na botta d'esagerazione per rendere meglio l'idea... Alla fine io non debbo convincere nessuno. E già che mi trovo, Forza Napoli ! [Headbang] [Headbang] [Headbang]
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 17. Ottobre 2012, 07:55:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
nemmeno per sogno.. e' giusto pagare in proporzione al gusto o all'efficacia, non al titolo di studio.... [Smile]

Non leggi attentamente [Wink] : "..chi ha studiato e mette a disposizione competenze non alla portata di tutti é giusto sia onorato in proporzione"
Studiare non significa avere un titolo di studio, ma farsi il mazzo sì. [Smile]
 
Posted by Marcos2968 (Member # 14690) on 17. Ottobre 2012, 08:39:
 
quote:
Originally posted by MACDUFF:
e poi te lo dico fuori
dai denti :piuttosto mi affitterei un buco , e ci porto gente io invece che andare a chiedere ai padroni dei locali , e sentire certe risposte .

E siamo d'accordo, infatti io non dico che ci ho rinunciato a suonare nei locali, ma certo non mi ci applico più come un tempo perché sono rimasto schifato, soprattutto dall'ignoranza becera che regna tra i cosiddetti "direttori artistici", con decenza parlando.
Però qua stiamo parlando di "vivere di musica, si può?", e vivere di musica significa anche esibirsi, suonare in giro, sì anche nei locali, e purtroppo da questo punto di vista la risposta è: NO, in questo modo non si può vivere di musica. Ho tanti amici, bravissimi musicisti, che per campare suonano ai matrimoni, per carità cosa dignitosissima (lo faccio anche io), però appunto lo fanno per "campare", il lato artistico è bello che defunto.
La situazione musicale a Napoli è questa. Che poi siamo tutti artisti, abbiamo le crome che ci scorrono nelle vene al posto del sangue, so' napulitan' e si nun canto moro, simm' a napule paisa' e la pizza e il sole e il mandolino questi sono tutti bei discorsi che però descrivono una Napoli da cartolina che - se mai è esistita - ora di certo non c'è più.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 17. Ottobre 2012, 10:32:
 
quote:
Originally posted by maudoc:

Studiare non significa avere un titolo di studio, ma farsi il mazzo sì. [Smile]

continua ad essere irrilevante... e' l'efficacia, la competenza messa in pratica che conta, non quanto e/o come uno l'ha raggiunta..
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 17. Ottobre 2012, 13:18:
 
Yaso: quel che dici é solo in parte vero. In molti ambiti interventi relativamente semplici e banali sono molto ben pagati proprio perché l'esecutore prima di poterli eseguire si é fatto il mazzo, chiamasi "know how" [Smile]

Ninja: mi meraviglio del fatto che ti meravigli della "situazione italiana" [Smile]
La cosa é solo un pò peggiorata ma 35 anni fa (e arrotondo per difetto) era uguale.
Allora andavano le band e qui da noi si dividevano in due tipologie: quelli che se la tiravano (come noi [Big Grin] ) e partecipavano solo ai vari festival e concorsi (pure pagando!!) con la speranza di farsi notare e diventare Led Zeppelin de noantri, e quelli che facevano sala da ballo e feste campestri....ma mica ci campavano!!
Tutti avevano un lavoro principale inerente o meno al mondo musicale. Nel frattempo il mercato si è saturato di musica (e sempre la stessa) in più circolano pure meno soldi.....ma l'Italia secondo me proprio non c'entra niente.
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 17. Ottobre 2012, 13:25:
 
quote:
Originally posted by ninja636:

.........
Siamo in Italia, qui se provi a suonare per strada arriva la municipale, la siae e l'antiterrorismo, eddai!


già. a me piacerebbe, pure senza cappello e denari, suonar per strada. cosa complicatissima....per i motivi di cui sopra, anche nei comuni con regolamento pro artisti di strada.

qualcuno ha esperienza, soprattutto rispetto a siae, qualora si facesse repertorio tutelato (bruatalmente "cover") e non solo proprio (non tutelato siae ma creative commons, per esempio, dove pare basterebbe dichiararlo...), ovvero un permesso siae per suonatori ambulanti a prezzi umani?

(tu Ninja che ogni tanto mi pare bazzichi fisicamente per gli uffici Siae a Roma, magari...)
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 17. Ottobre 2012, 13:48:
 
quote:
Originally posted by Marcos2968:
quote:
Originally posted by MACDUFF:
e poi te lo dico fuori
dai denti :piuttosto mi affitterei un buco , e ci porto gente io invece che andare a chiedere ai padroni dei locali , e sentire certe risposte .

E siamo d'accordo, infatti io non dico che ci ho rinunciato a suonare nei locali, ma certo non mi ci applico più come un tempo perché sono rimasto schifato, soprattutto dall'ignoranza becera che regna tra i cosiddetti "direttori artistici", con decenza parlando.
Però qua stiamo parlando di "vivere di musica, si può?", e vivere di musica significa anche esibirsi, suonare in giro, sì anche nei locali, e purtroppo da questo punto di vista la risposta è: NO, in questo modo non si può vivere di musica. Ho tanti amici, bravissimi musicisti, che per campare suonano ai matrimoni, per carità cosa dignitosissima (lo faccio anche io), però appunto lo fanno per "campare", il lato artistico è bello che defunto.
La situazione musicale a Napoli è questa. Che poi siamo tutti artisti, abbiamo le crome che ci scorrono nelle vene al posto del sangue, so' napulitan' e si nun canto moro, simm' a napule paisa' e la pizza e il sole e il mandolino questi sono tutti bei discorsi che però descrivono una Napoli da cartolina che - se mai è esistita - ora di certo non c'è più.

si per campare ! ed è quello di cui stiamo discutendo e quando riesci a campare con qualsiasi
mestiere ha già vinto ! Io credo che al quel punto
veramente ( anche se non è facile ) ti apri la "solita" associazione culturale . e se ti devi fare il mazzo te lo fai per te . tanto i locali sappiamo come dici tu di che pasta sono fatti .
e poi : suonare ai matrimoni ecc. non è dignitoso ? se si porta a casa la paga si ! la Napoli da cartolina c'è solo nella testa della gente a cui fa comodo che il pino sia ancora li . Napoli è un mondo a se ( culturalmente proprio ) basta dire alla gente che "quel pino " non cè più da anni . alla fine andrai a guadagnare la stessa cifra del locale . ( credo )
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 17. Ottobre 2012, 14:28:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
Scusate eh, mi sembra che finalmente ci stiamo spostando sul "merito".

.... non ci prendiamo in giro, qui non si fa una lira, non ci sono ingaggi, non c'è investimento se non sul sicuro..
È difficilissimo riuscire a suonare, a farsi conoscere!

Siamo in Italia, qui se provi a suonare per strada arriva la municipale, la siae e l'antiterrorismo, eddai!

Stai forse alludendo al fatto che occorrerebbe una "democratizzazione" dell'esibizione in pubblico, che andrebbe concessa come un diritto sociale ?

Il fatto che qualcuno abbia un idea di un progetto musicale (o artistico in genere) non significa che matura il diritto di farlo conoscere a tutti i costi e che deve essere pagato per farlo.

Quello che voglio dire è che un opera dell'ingegno, quando esce dalla stanza della creazione e si propone all'esterno, diventa un prodotto a tutti gli effetti, e in quanto tale si confronta con un mercato e le sue esigenze.

Nella nostra epoca (social network docet) la frase avrei bisogno di fare un po' di date per farmi conoscere la puoi rovesciare tranquillamente:
Avrei bisogno di farmi conoscere per fare un po' di date [Smile]
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 17. Ottobre 2012, 14:29:
 
quote:
Originally posted by MACDUFF:
quote:
Originally posted by frankvenice:
quote:
Originally posted by MACDUFF:
quote:
Originally posted by frankvenice:
[QUOTE]Originally posted by ninja636:

..... eddai!

[/QUO

(tu Ninja che ogni tanto mi pare bazzichi fisicamente per gli uffici Siae a Roma, magari...)

guarda frà che c'è un sito dove ci sono informazioni sugli artisti di strada ed è un sito
ufficiale . prova un pò...

riguarderò, ho guardato altre volte in tempi diversi, il problema sono le convenzioni criptiche siae fatte a peso... che non sono scritte da nessuna parte.

queste dicevo...

mah io mi ricordo che c'era un pò di burocrazia questo si , ma cose criptiche non mi pare...però può essere.
criptiche in quanto non pubblicate in pubblici tariffari. ho sempre saputo che occorreva contrattare con le singole agenzie.

ditemi che esiste un semplice tariffario dove uno qualunque si fa un bel permessino per suonare ovunque i comuni gli consentano per strada, pagando una cifra onesta e senza tanti fronzoli di programmi, a forfè....

so che esisteva per le bande musicali. ma non l'ho mai trovato, come per nessuna tariffa, nel sito siae. però non ho guardato di recente,

smentitemi.
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 17. Ottobre 2012, 16:06:
 
http://www.fnas.org/ http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW327087&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode qui c'è un sito e poi la pagina di roma capitale con tanto di regolamento ( ho dato un occhiata ) bisogna vedere dalle parti tue com'è
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 17. Ottobre 2012, 20:23:
 
ecco, appunto, terrificante. Io vojo fa er fachiro nella categoria esoterici seduta sul portatile co reaktor aperto...
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 18. Ottobre 2012, 04:15:
 
(leggi la mia risposta che vorrei una risposta)
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 18. Ottobre 2012, 07:33:
 
quote:
Originally posted by maurix:
(leggi la mia risposta che vorrei una risposta)

Non te la dà, non te la dà! La risposta, intendo [Big Grin]

Comunque straquoto quel che hai scritto nell'ultimo post. Tutto sommato la risposta al topic vale per qualsiasi prodotto. Se hai qualcosa di attraente da offrire è sì. Vale sia per l'aspetto artistico che per quello tecnico. Che poi il mercato si possa influenzare....etciù! [Smile]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 18. Ottobre 2012, 15:04:
 
(confido che me la dia)
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 18. Ottobre 2012, 16:28:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
Yaso: quel che dici é solo in parte vero. In molti ambiti interventi relativamente semplici e banali sono molto ben pagati proprio perché l'esecutore prima di poterli eseguire si é fatto il mazzo, chiamasi "know how" [Smile]

direi che non e' quasi mai vero, nel senso che, specialmente in italia, "va avanti" chi ha il "titolo", non necessariamente la competenza..

ma non e' bello... se vado dal dottore o ingaggio un pianobarista per il matrimonio di mio cugino, voglio che il primo mi curi e che il secondo canti bene, non che abbiano il "foglio di carta"...
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 18. Ottobre 2012, 18:19:
 
(e tu maurix melodyne o non melodyne?)

Battute vst a parte, avevo letto frettolosamente da cell e non avevo visto che ti rivolgevi a me. Non alludevo, non m'è mai passata per la testa un'idea del genere.

Dico che ora, in questo momento, è particolarmente difficile riuscire ad avere visibilità, ai vari livelli, fosse anche solo suonare per strada - che sembrerebbe il più accessibile economicamente, insomma, uno esce e si mette a cantare, tie', manco la chitarra a tracolla.

Ovvio e giusto, secondo me, che qualsiasi prodotto si confronti col mercato, è inevitabile. A meno che non lo si regali... e magari cmq lo trovi nel cassonetto dopo 2 minuti.

In quanto alla frase double face, io la spezzerei con una virgola, così: ho bisogno di date, ho bisogno di farmi conoscere (era così? il senso non cambia); le due cose vanno di pari passo, a meno che uno non sia raccomandato, allora è un'altra storia...

Il Pippone sull'Italia e gli italiani ve lo scrivo in un altro momento, ora non ho tempo, sorry, mi incombe la nonna99.

(ieri ho chiamato un amico che ha un gruppetto - so' vecchietti come me - di giorno lavorano e ogni tanto di sera suonano in giro, non so se ristoranti feste o cosa, non mi interessa, so solo che è repertorio italiano e qualche robetta tipo... oddio... manco me la ricordo più... ... ... ... .... pioggia di marzo! io: "che vi serve una cantante/corista?" e lui: "ao', noi siamo in tre e ci chiedono se possiamo andare in due", io: "se ti capita di sentire qualcuno che ha bisogno..." lui: "certo, ma non ci sperare per niente" ...chevvelodicoaffa'?)

(frank, se decidi di suonare per strada, se ti serve una corista/cantante/scimmietta col cappellino...)
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 18. Ottobre 2012, 18:59:
 
quote:
Originally posted by ninja636:

....(omissis)......
(frank, se decidi di suonare per strada, se ti serve una corista/cantante/scimmietta col cappellino...)

in tal caso ti assumo come socia, mi piace come canti.
(poi in tempi remoti suonammo, anche se in manifestazioni organizzate, anche per strada davanti a bar, e perfino di sabato pomeriggio in montagna davanti ad un negozio di scope di sagina....(tipica scopa da befana o quasi)... era davvero soddisfacente la faccia di quelli che passavano e ci guardavano stupefatti. cosa non si fa' per campare (ma era 20 anni fa').
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 18. Ottobre 2012, 19:04:
 
quote:
Originally posted by MACDUFF:
http://www.fnas.org/ http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW327087&jp _pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode qui c'è un sito e poi la pagina di roma capitale con tanto di regolamento ( ho dato un occhiata ) bisogna vedere dalle parti tue com'è

il sito di fnas l'ho già visto a suo tempo e rivisto. poi i comuni possono disciplinare l'arte di strada coi loro regolamenti.

ma ciò che chiedevo io riguarda i permessi SIAE per suonatori ambulanti.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 18. Ottobre 2012, 19:46:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
ma non e' bello... se vado dal dottore o ingaggio un pianobarista per il matrimonio di mio cugino, voglio che il primo mi curi e che il secondo canti bene, non che abbiano il "foglio di carta"...

L'errore sta nello scindere le due cose. Tu valuti solo l'effetto finale, il prodotto, ma quest'ultimo é inscindibile dal "mazzo" che ci sta dietro perché il prodotto sia buono. Il dottore per curarti ha studiato parecchio e quando lo paghi paghi pure parte del pezzo di carta, che ti piaccia o no. La stessa cosa per la band che suona al matrimonio di tuo cugino. Pensi di pagare solo la buona performance? Ma mica si sono svegliati "imparati". E tu quando curi delle produzioni cosa dici "Uh , oggi mi son svegliato efficace e competente"!? No, applichi anni di "mazzo" che sono in parte conteggiati nel tuo onorario, é imprescindibile.
Bye
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 18. Ottobre 2012, 20:17:
 
quote:
Originally posted by frankvenice:
[QUOTE] i permessi SIAE per suonatori ambulanti.

0659901
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 18. Ottobre 2012, 22:04:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
(e tu maurix melodyne o non melodyne?)

Non faccio (più) uso di droghe.
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 18. Ottobre 2012, 23:01:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
quote:
Originally posted by yasodanandana:
ma non e' bello... se vado dal dottore o ingaggio un pianobarista per il matrimonio di mio cugino, voglio che il primo mi curi e che il secondo canti bene, non che abbiano il "foglio di carta"...

Tu valuti solo l'effetto finale, il prodotto, ma quest'ultimo é inscindibile dal "mazzo" che ci sta dietro perché il prodotto sia buono.
intanto stai parlando di "mazzo" e non di "pezzo di carta", che e' un po' meglio anche se la faccenda rimane come prima..

nel senso che anche il mazzo puo' essere ininfluente rispetto all'"effetto finale", nel senso che se uno, ha poco talento, poca predisposizione e/o il "mazzo" se lo e' fatto in un sistema di training inefficace (rispetto al servizio che mi interessa ottenere), io che ci faccio?

per cui sbagli.. la cosa giusta e' che la gente venga retribuita per la bonta' del lavoro che esegue.. e basta..
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 18. Ottobre 2012, 23:26:
 
Maudoc degli amici miei pianisti ( concertisti ) organizzarono un paio di serate con più interventi
di artisti . la star era l'insegnante di chitarra del conservatorio ( forse frosinone ma non ricordo )
quindi si arrivò il momento clou : si presentò col nipote cje lo accompagnava il tema era la "chitarra nel cinema " . una bella fender mustang degli anni '60 ... NON SAPEVA SUONARE ! il pubblico attonito e muto sbagliava note tempo non ho mai visto una cosa simile .per fortuna la serata si salvò vcon altri artisti . di fronte a queste cose come la mettiamo ? ( io ero presente)
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 18. Ottobre 2012, 23:39:
 
Originally posted by yasodanandana:
intanto stai parlando di "mazzo" e non di "pezzo di carta", che e' un po' meglio anche se la faccenda rimane come prima..
>>Proprio come prima. Chiamalo studio, esperienza, conoscenza, precede comunque la sapienza. Che poi ci siano dei bleuffatori, siamo d'accordo.

nel senso che anche il mazzo puo' essere ininfluente rispetto all'"effetto finale", nel senso che se uno, ha poco talento, poca predisposizione e/o il "mazzo" se lo e' fatto in un sistema di training inefficace (rispetto al servizio che mi interessa ottenere), io che ci faccio?
>> Vedi sopra, ma parliamo degli interventi efficaci. Si spera che il mercato operi una selezione, dovrebbe servire a quello.

per cui sbagli.. la cosa giusta e' che la gente venga retribuita per la bonta' del lavoro che esegue.. e basta..
>>su quello che sia giusto o sbagliato secondo te non discuto. La realtà é comunque che il "know how" é sempre compreso nel prezzo....e non scende giù dal cielo.
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 19. Ottobre 2012, 00:09:
 
quote:
Originally posted by maurix:
quote:
Originally posted by ninja636:
(e tu maurix melodyne o non melodyne?)

Non faccio (più) uso di droghe.
(maurix, questo da te non me lo aspettavo... mi scivoli così su un gioco di parole sonoro?)
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 19. Ottobre 2012, 00:10:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
su quello che sia giusto o sbagliato secondo te non discuto.

e' vero.. non discuti.. [Smile]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 19. Ottobre 2012, 02:16:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
(maurix, questo da te non me lo aspettavo... mi scivoli così su un gioco di parole sonoro?)

Sorry, non avevo capito l'allisione
[Big Grin]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 19. Ottobre 2012, 15:15:
 
quote:
Originally posted by ninja636:

Dico che ora, in questo momento, è particolarmente difficile riuscire ad avere visibilità, ai vari livelli, fosse anche solo suonare per strada - che sembrerebbe il più accessibile economicamente, insomma, uno esce e si mette a cantare, tie', manco la chitarra a tracolla.

Questo a mio parere è un falso problema nonché un segno di civiltà.

So bene delle rimostranze che ci sono state a Roma, e dei problemi che poi bene o male si ripresentano in tutte le città e nelle aree in cui è fondamentale stabilire delle regole di convivenza.

Io però sarei preoccupato se vivessi in un paese dove chiunque può decidere di andare a suonare per strada quando e dove gli pare.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 20. Ottobre 2012, 08:51:
 
Originally posted by ninja
Dico che ora, in questo momento, è particolarmente difficile riuscire ad avere visibilità, ai vari livelli, fosse anche solo suonare per strada - che sembrerebbe il più accessibile economicamente, insomma, uno esce e si mette a cantare, tie', manco la chitarra a tracolla.
>>Se non c'è la denuncia di qualcuno a cui rompono le palle di solito i menestrelli sono ben tollerati, almeno qui in giro.
I monofonici però dovrebbero essere proibiti d'ufficio, tristissimi! [Big Grin]
 
Posted by houseflower (Member # 10949) on 20. Ottobre 2012, 12:03:
 
quote:
Vivere di musica si può ?
eccome, si possono fare talmente soldi da vivere da ricchi per 50 anni, basta un po di fortuna.
 
Posted by pierpaolo carboni (Member # 15046) on 20. Ottobre 2012, 13:23:
 
è meglio con le lotterie.
basta grattarsi ..... [Roll Eyes]
 
Posted by houseflower (Member # 10949) on 20. Ottobre 2012, 19:28:
 
[Big Grin] [Big Grin] [Big Grin]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 23. Ottobre 2012, 17:54:
 
(tra le inserzioni su subito . it: "cercasi cantante con voce annessa"...)
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 23. Ottobre 2012, 21:48:
 
Annessa: dicesi di cantante di nome Anna.
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 23. Ottobre 2012, 22:56:
 
hahaahaaa [Big Grin] [Big Grin] [Big Grin]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 21. Novembre 2012, 20:07:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
chi sente, qui dentro, che se non potesse fare musica si sentirebbe "monco"? o fare cmq qualcosa di artistico, di creativo?

Io sì, credo che se non "potessi" dedicarmi a qualcosa di artistico mi mancherebbe qualcosa.

Allo stesso tempo però penso di avere un idea abbastanza chiara della differenza tra l'avere una vocazione, una passione, un interesse e il far diventare tutto ciò il proprio lavoro.

La mancata percezione di questa differenza credo che sia la principale causa delle frustrazioni e problematiche che le persone vivono nel loro rapporto con la musica, siano essi dei professionisti che degli "amatori".

Non volevo essere così teorico, ma a pancia vuota mi è partita così, giusto per tentare di far riprendere questo thread
[Wink]

TBC
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 21. Novembre 2012, 23:45:
 
TBC??? ...io ho solo un'influenza recidiva, va' a mangiare e poi ne riparliamo (intanto mi sfebbro con una zuppa di tachipirina)
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 22. Novembre 2012, 08:17:
 
quote:
Originally posted by maurix:
quote:
Originally posted by ninja636:
chi sente, qui dentro, che se non potesse fare musica si sentirebbe "monco"? o fare cmq qualcosa di artistico, di creativo?

Io sì, credo che se non "potessi" dedicarmi a qualcosa di artistico mi mancherebbe qualcosa.

Allo stesso tempo però penso di avere un idea abbastanza chiara della differenza tra l'avere una vocazione, una passione, un interesse e il far diventare tutto ciò il proprio lavoro.

La mancata percezione di questa differenza credo che sia la principale causa delle frustrazioni e problematiche che le persone vivono nel loro rapporto con la musica, siano essi dei professionisti che degli "amatori".

Non volevo essere così teorico, ma a pancia vuota mi è partita così, giusto per tentare di far riprendere questo thread
[Wink]

TBC

TBC=???

La percezione magari ogni tanto arriva. il guaio è cedere o meno ai necessari compromessi, oppure cercare di fare due attività, una per vivere di musica, una per fare quella che si vuole.

poi riuscirci... come si fa? basta una presa di coscienza?

sicuramente ho fatto questo errore anch'io nel mio infinitamente piccolo mondo musicale. ma anche no.
sicuramente i mezzi a disposizione all'epoca non erano quelli di adesso.

avevamo la pretesa di suonare, e ti guardavano come un marziano se non usavi le basi. (a me piaceva suonare). poi il repertorio doveva corrispondere ai voleri del pubblico, o del gestore della baracca... e ci sta.
però questo magari non sempre sta nelle tue corde, o magari non conosci o non ti piace quella musica.

insomma non se ne esce...
 
Posted by cubaser (Member # 5766) on 22. Novembre 2012, 09:03:
 
io vivo abbastanza di musica, anche se non proprio suonata (quasi mai da me...), però vi assicuro che, a volte, ne ho anch'io due teiere...
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 22. Novembre 2012, 13:50:
 
To Be Continued.
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 22. Novembre 2012, 21:35:
 
[Doh] allora TBCASAP [Smile]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 23. Novembre 2012, 00:24:
 
Di cosa desideri parlare ? [Smile]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 23. Novembre 2012, 17:02:
 
Baurigs, di duddo ba guando b'è bassado daffreddore e febbrode, l'asap era riferido a quesdo, ora sodo dudda dabbada e dod riesco a bensareeEEETCIÙ!

(ghi ha Sky? g'è ud duobo canale, si chiama ART - ch 400 - ci sono cose mooolto interessanti sulla musica)

frank, ho visto un bel servizio sul Ferrara Busker Festival, vedi un po' qui se trovi qualcosa di utile... me ne torno a lettoETCIUUUÙ!!!
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 27. Novembre 2012, 20:44:
 
Ormai sarai guarita no ? O ti prende la raucedine anche alle dita ? [Wink]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 29. Novembre 2012, 00:25:
 
Buono maurix, sono in piena crisi economico-esistenziale, e di nuovo febbretta, starnutoni e tosse. In questi giorni di materasso forzato ho pensato molto, e mi sono sparata Sky Arte a palla. Ho visto diverse cose interessanti, di artisti o cmq creativi che raccontano come creano e come hanno fatto a raggiungere il successo. La cosa che mi ha colpito di più, che dicono tutti loro, è che - oltre ad avere talento e coltivarlo, altrimenti è tutto inutile - bisogna crederci. Più costanza e disciplina, un pizzico di fortuna. E molto molto molto supporto.

Mad Men, la storia vera raccontata dai protagonisti - interessantissimo;
George Harrison, documentario di ben 3 ore, di Martin Scorsese - fatto benissimo, molto interessante;
Icon, l'arte in movimento: 1° ep. su Festival di Montreaux, con focus su Les Paul e sue chitarre, c'è anche lui che suona;
Daniel Baremboim, Scuola d'ascolto (1° parte di tre) - assolutamente da vedere;
Annie Leibovitz, documentario e intervista, set etc - molto bello e interessante;
Visionaries: Will I Am, documentario (cortissimo) su sua canzone Mona Lisa, chitarra classica registrata al Louvre - interessantissimo, soprattutto quel che dice lui sulla sua vita (non lo conoscevo);
Video killed the radio stars: documentari (corti) sugli inizi dei video musicali, con interviste agli artisti, registi etc (Sting, U2, AC/DC) - molto interessanti;
documentario su Festival internazionale del teatro di Santarcangelo, ed 2012 - corto ma interessante;
mostre: Picasso, Mirò, Veermer (vista dal vero, bellissima) - buono da vedere, meglio di niente;
documentario su Michelangelo, interessante.

Ne riparliamo, ho un po' di cose da dirti. [Smile]

Ora mi sparo un concerto dei Deep Purple, spero sia interessante.

'notte [Headbang]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 29. Novembre 2012, 00:28:
 
Per me tu ci vuoi vendere un abbonamento sky, giusto così per arrotondare... [Big Grin]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 29. Novembre 2012, 00:31:
 
They All Came Down To Montreux, Deep Purple, 15 luglio 2006:

...miii come suonano!!! [Headbang] [Headbang] [Headbang]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 29. Novembre 2012, 00:34:
 
Oh beh, se ti serve dillo [Wink]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 29. Novembre 2012, 00:49:
 
a maurix, te possino... m'hai fatto incastra' il decoder! Niente più concerto [Mad3]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 01. Dicembre 2012, 14:48:
 
La situazione dei musicisti oggi non è dissimile da quella di altri lavoratori che vanno in mobilità, cassa integrazione, o che perdono definitivamente l'impiego.

Se un mercato non ha più bisogno o ha meno bisogno di certi prodotti, l'azienda che li crea va in crisi.

Chi ha competenze specifiche per la realizzazione di quei prodotti scopre che quella competenza non è più utile/necessaria/richiesta come lo era un tempo.

Conosco vari musicisti che sono "bravi a fare una certa cosa", ne sanno fare anche altre magari ma eccellono in quella...ebbene oggi quella capacità non serve....non è richiesta....o comunque si sono molto ridotte le opportunità per sfruttarla.

Queste figure nella realtà odierna sono svantaggiate, sono come un operaio di 50 anni che ha svolto per 30 anni più o meno le stesse mansioni e oggi si ritrova senza lavoro e senza nuove competenze che gli consentano di cercarsene un altro.
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 01. Dicembre 2012, 18:29:
 
Ok, maurix, d'accordo su quasi tutto. Però c'è qualche particolare da esaminare meglio: parliamo di musica e di arte, cmq di creatività. Ti cito la definizione di Henri Poincaré, un matematico: "Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili", che trovo elegantissima per l'essenzialità. Si tratta di conoscere quel che già è stato fatto e di creare nuove interrelazioni, che siano "utili" in quanto socialmente riconosciute tali - Galileo se la vide brutta, e pure Stravinsky e tanti altri. Non stiamo parlando di un operaio che se trova un'altra fabbrica può fare lo stesso lavoro che faceva prima senza dover per forza inventare qualcosa di nuovo. Gli artisti hanno per definizione la croce di dover promuovere loro stessi, i propri lavori. Parlando di lavoro retribuito, paradossalmente forse i musicisti cinquantenni e oltre - a parte me che non sono nessuno - sono avvantaggiati dal nome che si sono creati in passato, mentre i giovani o lavorano aggratis, o per 20 eur, o non lavorano. Hai voglia a MySpace etc. Torno a dire che così l'arte soffre, ma soprattutto la cultura soffre, che sono le uniche cose che possono davvero salvarci dal degrado attuale.

E un altro particolare: la creatività è un talento che è sia un dono che una maledizione. Se non la agisci, se la reprimi troppo, ti fa marcire dentro. Cosa che non succede a chi ha un talento differente. Si tratta di trovare nuove connessioni - anche tra cose apparentemente opposte tra loro. E cos'è la musica se non questo? Relazioni tra suoni e silenzi, nel tempo. Tutto qui. In più, tanto per fare trentuno con gli svantaggi, è l'arte più astratta che esista. Non si tocca, non si vede, è fatta solo di "cultura". Di memoria. Personale e sociale.

In questo momento ci sono pochissimi soldi e le prospettive son buie. Se fate una piccola ricerca gugolando "I dati Siae sull'attività di spettacolo in Italia nel primo semestre 2012" (non è consentito il link diretto), leggerete sul sito della siae o di repubblica che tutto il mercato dello spettacolo è sceso (a parte il calcio) ma l'offerta di spettacoli è aumentata. Che vorrà dire?

Nel frattempo io sono sempre più incerta sul mio futuro musicale. Anche perché ho "scoperto" di non saper fare nulla che non sia creativo. A stare sotto capo e fare pedissequamente quel che mi viene detto, muoio dentro. Già provato, già morta, già scappata a gambe levate. Oppure cacciata perché "sovversiva", "rompiscatole" e tutto quel che vi viene in mente - non ce la faccio a non pensare e stare zitta, propongo sempre cambiamenti, innovazioni, ottimizzazioni etc. Se andrò a finire sul lastrico romano, siate pur certi che avrò da ridire sul posizionamento dei tombini del marciapiede si cui dormo.

In quanto a Sky, se la Rai facesse quel che dovrebbe fare con la cultura (vedi BBC), anche l'arte ne trarrebbe vantaggio. In Italia di arte e cultura ce n'è tantissima. Siamo il paese più ricco di cultura al mondo. E la disprezziamo.

Ieri sera visto documentario-film (HBO), 90' circa, sulla perfomance "The Artist Is Present" di Marina Abramovic al MoMA nel 2010, durata tre mesi consecutivi, 700 ore in totale. Se lo trovate guardatelo, è veramente illuminante. Lei inizia dicendo "Do you know what's interesting? After 40 years that people thinking that you're insane and you should be put in Mental Hospital, you finally, actually, get all this acknowledgements. Such a long time to take you seriously." (Ci vuole molto tempo per essere presi sul serio.) Lei è una tenacissima, stoica. Bello quando racconta la storia della sua vita, la sua infanzia. Dice che sua madre non l'ha mai baciata, mai abbracciata, per non viziarla. E lei ne ha sofferto moltissimo. Tutto quel che fa nella perfomance "The artist is present" è di guardare negli occhi la persona che le si siede di fronte, con attenzione e apertura totali. Moltissima gente piangeva di commozione. Non fa altro che "dare attenzione", sembra amore incondizionato. Unisce la sua mancanza d'affetto patita nell'infanzia con il dare amore incondizionato nel presente a chiunque le si sieda davanti. Questo è "unire gli opposti" = arte. Imho.

Ne ho visto anche un altro su Jim Morrison, The Doors. Lui c'è finito sotto. Mentre Redford e Newman non si sono fatti mangiare dal divismo, e spiegano quanto sia invadente e a volte devastante. Interessante anche quello su Marsalis. E quello sui Pink Floyd - stranucci, devo dire. Ho mancato i Queen e mi rode, spero lo rimandino. Tra un po' c'è Barenboim 2° lesson, non vedo l'ora!

Lo so che Gillian sta così così, ma alla faccia... cmq a me piace sempre la sez ritmica, sono rockettara dentro: The Clash forever! [Headbang]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 02. Dicembre 2012, 16:29:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
Però c'è qualche particolare da esaminare meglio: parliamo di musica e di arte, cmq di creatività. ...... Non stiamo parlando di un operaio che se trova un'altra fabbrica può fare lo stesso lavoro che faceva prima senza dover per forza inventare qualcosa di nuovo. ............

Certo, possiamo anche fare questo tipo di discorso, ma secondo me ci allontana da quello che è il tema espresso dal titolo del thread.

Intanto queste premesse del "la creatività è un altra cosa", "la musica è diversa dal resto" rischiano di far prendere un atteggiamento un po' "snob" e idealista alle osservazioni.

Le attività dell'uomo che richiedono creatività sono tantissime, non penso che si possa fare un discorso separato solo per la musica.

quote:
Originally posted by ninja636:
la creatività è un talento che è sia un dono che una maledizione. Se non la agisci, se la reprimi troppo, ti fa marcire dentro. Cosa che non succede a chi ha un talento differente. ....

Sorvolando anche qui sull'allusione del "noi creativi semo diversi", credo che non sia in discussione il diritto per un essere umano di svolgere delle attività che lo facciano sentire appagato, realizzato, che consentano l'espressione di una sua interiorità.

Diverso il discorso nel momento in cui decidi che di quell'attività ci vuoi/devi vivere, questo non è un diritto e dubito che potrà mai diventarlo.

Per esplorare tale possibilità è necessario quindi misurare il valore (in senso lato) di quello che uno va a creare.

Uno potrebbe essere un grande artista ma il frutto della sua creatività essere qualcosa di poco fruibile, poco vendibile o che restituisce un controvalore economico non sufficiente per pagare il mutuo.

Per ora mi fermo, ma forse si può introdurre la parola "dicotomia", che oggi mi piace. [Wink]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 11. Dicembre 2012, 12:09:
 
Dopo il TG di stamattina, credo proprio che di questi tempi, e non si sa quando ci sarà una ripresa economica, non si possa vivere SOLO di musica. Solo quelli che già hanno un nome ben affermato e quelli che insegnano, se gli studenti continueranno a pagare la scuola e la scuola pagherà gli insegnanti, ce la faranno.

Il resto è remissione. [Frown]

Altre idee?
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 11. Dicembre 2012, 12:53:
 
Cosa è successo nel tg di stamattina ? [Doh]
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 11. Dicembre 2012, 15:48:
 
quote:
Originally posted by maurix:
Cosa è successo nel tg di stamattina ? [Doh]

sarà crollato il governo...
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 11. Dicembre 2012, 17:56:
 
...peggio
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 11. Dicembre 2012, 22:42:
 
In pratica quel che ho sentito stamattina al tg era che dal momento in cui la mummia si è riesumata tutte le previsioni di ripresa sono slittate di brutto. I numeri non li ricordo a memoria, vi metto un bel link dove sono riportati. Spulciare per credere.

Questo invece è il quotidiano on-line della Confindustria, che riporta per iscritto quanto ho sentito stamattina, ma meno dettagliatamente.

Ecco fatto, minimo altri due anni di cordoglio.

[Wall]
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 12. Dicembre 2012, 09:00:
 
tu credi ai giornali? pensi davvero che l'economia reale sia fatta di chiacchere? io no.
 
Posted by frankvenice (Member # 13824) on 12. Dicembre 2012, 15:24:
 
quello di cui potremmo discutere qui è di quali prodotti neccessiti, o meglio possa richiedere il mondo di oggi,e se il nostro prodotto è uno di questi, oppure se vogliamo fare un prodotto di nicchia, se c'è sta nicchia e come infilarcisi.

in altre parole domanda e offerta.

puoi fare la migliore musica del mondo, ma se non interessa nessuno, te la suoni a casa.

sarebbe bello conoscere le strategie di coloro che ci sono riusciti a vivere di musica, i compromessi.

senza fare il dialogo sui massimi sistemi o sulla depressione da titolo di giornale (comprensibile, rispettabile, ma inutile.)
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 12. Dicembre 2012, 18:04:
 
Ho gridato agli amici musicisti, videari etc del nuovo canale Arte di Sky. Se avete modo di dargli un'occhiata, fosse anche solo alla programmazione, vedrete che c'è molta attenzione a quel che succede in Italia. Ora stanno usando soprattutto materiale di repertorio (BBC, National geographic, Arte France etc - tutta roba fatta benissimo) e hanno poco materiale italiano, ma c'è fermento.

Ho beccato uno spettacolo di danza contemporanea COMPLETO, "Cuts-out & trees" di Cristina Caprioli, Biennale Danza 2010, 65 minuti, musica di Alva Noto.

Poi Romaeuropa 2012, la Biennale di Venezia e molte altre cose.

Quindi uno spazio s'è aperto. Uno spazio grande, importante, che ha avuto un'accoglienza entusiasta da parte del pubblico.

Chi manda roba del genere delle altre tv italiane?
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 12. Dicembre 2012, 18:40:
 
guarda che mentre i videari come li chiami tu dovrebbero guardare sky ( lo farò ) c'è gente che da un anno e mezzo ha occupato il teatro Valle di Roma e tutte le sere fanno qualcosa . iscriviti alla loro newsletter e vedrai quanta roba fanno oltre ai mestieri dello spettacolo ( cioè insegnarli ) sono conosciuti in tutta europa ormai . inoltre hanno fatto "scoprire" un teatro a Venezia in pieno festival . a Palermo il teatro garibaldi mai aperto da vent'anni . hai voglia a roba da fare e la trovano la roba del Valle i francesi ...
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 12. Dicembre 2012, 18:48:
 
Li conosco mooolto bene. [Wink]

(guardati anche Classica su Sky, c'è robetta niente male...)
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 12. Dicembre 2012, 22:53:
 
ma non avevo dubbi ! e ( lo dico per chi non lo sa ) non è un gruppo di attori e basta che fa casino . ci sono assemblee pubbliche ! anzi son tutte pubbliche dove prende la parola la gente e parla magari con Lavia , Scola , personaggi importanti della cultura ( e sono OSPITI questi signori ) e magari ci litigano anche . quella del teatro veneziano è stata una bella cosa ( io non ne sapevo di questo teatro )
è una realtà europea . chissà come finirà ma (credo) una cosa mai successa qui .
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 15. Dicembre 2012, 05:36:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
In pratica quel che ho sentito stamattina al tg era che ... tutte le previsioni di ripresa sono slittate di brutto.

Ma questo a mio parere non ha un legame così diretto con il nostro interrogativo di fondo.

Anche in una situazione di crisi economica ci saranno sempre persone che riescono a vivere di musica e altre che invece avranno difficoltà....

C'è da dire inoltre che se un artista arrivasse a stabilire che la propria sussistenza dipende in maniera preponderante dalla floridità economica della nazione in cui vive, da un lato avrebbe di fronte la soluzione ai propri problemi, dall'altro lo spunto per fare una seria e doverosa riflessione sul tipo di arte di cui si occupa.

Anche questo vuol essere un ulteriore spunto...
[Smile]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 15. Dicembre 2012, 11:27:
 
Maurix, se vuoi dirmi che sono una pippa con velleità artistiche per cui non trovo lavoro e come me molti altri, sto con te; sul discorso che un artista debba fare i conti con la situazione economica del paese in cui vuole lavorare trovo invece che, oltre un certo grado di gravità, il tenerne conto sia una condizione imprescindibile.

Ho già detto che in situazioni di forte crisi l'arte soffre, e converrai che il Rinascimento si sviluppò in un contesto sì unico, ma comunque di grande ricchezza e attenzione alle arti, condizioni che nei tempi precedenti non erano così evidenti.

Se non ho capito cosa intendevi, per favore spiegati meglio. [Smile]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 15. Dicembre 2012, 15:39:
 
Innanzitutto io non volevo dire nulla riferito a te in particolare, mica ti conosco e non mi permetterei di dare giudizi e/o consigli.

Ti quoto e mi rivolgo a te perché porti degli spunti alla discussione che potrebbero essere generalizzabili, e le mie risposte nello stesso modo intendono essere non "ad personam". [Smile]

Detto questo, cercherò di chiarire meglio il mio pensiero.
E' ovvio che quando c'è una crisi economica l'arte ne risenta, ma tutto ne risente, anche i servizi più essenziali per la vita dei cittadini. Non starei quindi a farne del vittimismo artistico.

Quello che intendevo dire è che se io mi occupo di un arte che può funzionare e darmi da mangiare solo in una società sana e prosperosa da un punto di vista economico ma vivo in Grecia, forse devo prendere in considerazione l'ipotesi di spostarmi.

Non è certamente un fatto nuovo che gli artisti vadano dove possono godere della massima considerazione per quello che fanno, e personalmente conosco vari artisti di arti visive e anche musicali che hanno intrapreso questa difficile scelta di "tentare la fortuna" altrove.

Allo stesso tempo, se io capisco che la mia arte può fare presa solo in contesti di benessere economico, durante una fase di crisi penso di dover fare una profonda riflessione su ciò di cui mi occupo e che chiamo arte.

Magari quello di cui mi occupo è un arte voluttuaria, un po' "borghese", quindi non solo l'espressione pura della mia sensibilità ma anche un espressione che è figlia di un certo consumismo culturale.

Per ora mi fermo, ma penso si possano fare svariati esempi

[Smile]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 15. Dicembre 2012, 20:26:
 
Caro maurix, mi è saltata la faccina ammiccante dopo il "pippa", sorry. Il mio commento avrebbe voluto avere un tono ironico ma senza faccina l'effetto è mancato. Non ho mai pensato che ti riferissi personalmente a me o altri in particolare. [Smile]

È molto difficile fare certi discorsi senza cadere in generalizzazioni e luoghi comuni, o essere prolissi. Siccome, ahimé-ahivoi, non ho il dono della sintesi, a volte vado per le spicce per non appesantire troppo e salto qualche passaggio.

E ora, a noi due. (AHI AHI AHI ci stiamo avvicinando alla caduta dell'asino! ovvero, cosa sia considerabile arte e cosa no.) Per molti versi sono d'accordo con te, cerchiamo di approfondire e definire - sempre che ti vada - perché il discorso è ampio e la comunicazione via forum è facilmente travisabile. Allora forse è bene capire di cosa vogliamo parlare in particolare, altrimenti non ne verremo mai a capo.

Ora rispondo solo agli argomenti di cui hai scritto, e gioco forza generalizzo ancora.

"...non starei a farne del vittimismo artistico" dici. È proprio così invece, secondo me. Forse esagero, probabilmente sono troppo demoralizzata ora per vedere la luce in fondo al tunnel, ma è proprio il concetto che volevo esprimere: se non ci sono delle condizioni economiche almeno sufficienti per, l'arte si ferma. Estremizzando per rendere più evidente il concetto, dico che mentre noi siamo qui a internettare c'è gente che si ammazza coi machete e non credo che nel mentre stiano tanto a pensare a dove/come poter esporre i propri quadri od organizzare un concerto o come vendere on-line la propria musica. Per dire che fame e guerra non sono le condizioni per. E lì un artista, o arriva un mecenate che lo tira fuori dai casini e lo mette in condizione di esprimersi, o noi non sapremo mai niente della sua arte. Noi non siamo a questo punto, però... la concezione di un'arte "borghese", ebbene, purtroppo è reale. Quello che noi comunemente chiamiamo "arte", nella nostra civiltà occidentale ha bisogno della borghesia, anche perché la maggior parte è prodotta da borghesi e fruita da altrettanti e più, ovvero altre classi sociali, sia più povere che aristocratiche. (Solo per chiamare le cose col proprio nome, dato che hai tirato in ballo il termine "borghese".) Certo che la maggior parte è "voluttuaria, borghese, figlia di un certo consumismo culturale" e, aggiungo, dell'ignoranza. Per questo motivo soprattutto penso che l'unico modo per far sì che l'arte cresca sia l'educazione. Ma a partire dall'asilo nido, non dal liceo, se va bene. Ci vorrebbe una rivoluzione culturale, vera. (Ma questo è un altro discorso lunghissimo.)

Il concetto di "Pop Art" degli anni '60 arriva proprio da queste condizioni sociali e culturali, son passati 50 anni e dalla Pop Art non siamo ancora usciti. Da una parte essa è un bene perché chiunque può, idealmente, esprimersi, dall'altra ci sono diffusa disonestà intellettuale e tante occasioni per la cialtroneria.

Tornando a palla sulla musica, in particolare su quella fatta con l'elettronica, basta ricordare un po' di storia per accorgersi che solo con l'avvento dei personal computer e dei synth di produzione industriale la musica "elettronica" è potuta arrivare a essere anche "popolare", ovvero producibile da chiunque avesse due lire per comprarsi foss'anche un Casietto a pile, ma col sequencer incorporato. Non c'è stato più bisogno di avere accesso ai super computer dell'IBM, poi università, poi conservatori o studi TV-radio o personali (vado un po' a sciabolate, ma spero di riuscire a farmi comprendere).
Da quel momento in poi, la musica elettronica colta ("colta" lo era per forza) si è separata, sia concettualmente che inevitabilmente di fatto, da quella "popolare".

Questo perché a un certo punto del secolo scorso c'è stato un terribile gap tra lo sviluppo delle idee musicali e la tecnologia per realizzarle. Pensa cosa avrebbero potuto fare i vari Boulez se, al loro tempo, avessero potuto avere le macchine che abbiamo noi ora - lo dice lui stesso in un'intervista di poco tempo fa. Forse sarebbe andata diversamente, chissà come.

"...se io mi occupo di un arte che può funzionare e darmi da mangiare solo in una società sana e prosperosa da un punto di vista economico ma vivo in Grecia, forse devo prendere in considerazione l'ipotesi di spostarmi": certo. Proprio ieri un carissimo amico musicista molto bravo, 24/25 anni, dopo esser stato a suonare in UK, CH, DE, è partito per tre mesi per gli USA per vedere lì come butta e gli ho detto BRAVO! coraggioso e intelligente. [Smile] Io non ho "manco gli occhi pe' piagne", come dicono a Roma, e non saprei dove andare, ma tanto per me il discorso non vale, sarei una pippa anche all'estero. [Big Grin] (Però ti dico una cosa, in confidenza: dopo 20 anni ho ripreso a studiare composizione seriamente, perché ho capito che senza un'idea compositiva solida e ben definita io coi synth non produco altro che "pernacchie elettroniche" che non mi soddisfano interiormente, non riesco a fare quel che ho in mente - che è pure nebuloso, quindi composizione, armonia e contrappunto - e rallento per ora coi soft).

"...durante una fase di crisi penso di dover fare una profonda riflessione su ciò di cui mi occupo e che chiamo arte", ecco l'asino in caduta libera. [Smile]

"...l'espressione pura della mia sensibilità" è un concetto quasi utopico e un discorso lunghiiiiiissimo e complesso, meriterebbe un u-topic a parte.

Se ti interessa continuiamo pure, mi farebbe molto piacere, ma ti prego di definire più nel dettaglio di cosa vuoi discutere, ovvero "pop italiano anni '80", "elettronica colta", "sinfonica", "le produzioni artistiche del Sig. Pinco Pallo", altrimenti ci diamo un appuntamento a metà strada tra Bologna e Roma e ci facciamo una chiacchierata, la registriamo e la mettiamo su SoundCloud, che ci ho messo più tempo a scrivere qui che per arrivare ad Arezzo.

Besos - e nada pesos.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 16. Dicembre 2012, 16:07:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
Se ti interessa continuiamo pure, mi farebbe molto piacere, ma ti prego di definire più nel dettaglio di cosa vuoi discutere

Più nel dettaglio ? Non credo sia necessario e faccio anche un po' fatica a seguirti nelle ricostruzioni o paragoni con altri periodi storici.

Secondo me non si tratta di definire cosa sia l'arte, di quale stile vogliamo parlare, di cercare spiegazioni nel modo in cui l'arte veniva considerata in altri periodi.
Noi stiamo parlando di lavoro, della possibilità per qualcuno di vivere facendo quello gli piace.

La butterò giù più semplice [Wink]

In Italia le persone che vivono "attorno" alla musica sono decine di migliaia, e non sono tutti il chitarrista di vasco rossi, riccardo muti, bollani o benny benassi.....la stragrande maggioranza è fatta di gente che fuori dai riflettori e senza allori sotto al sedere svolge il proprio lavoro e ci manda pure a scuola i figli.

La risposta alla domanda che questo thread pone quindi ( Vivere di musica si può ?) è ovviamente sì.

Una congiuntura economica sfavorevole cambia le condizioni e fa stringer delle cinghie, ma ancora non mi pare che abbia annullato tutte le possibilità di far parte di questo business.

Si tratta solo di valutare se quello che noi possiamo offrire serve ad uno dei segmenti di questa industria.

Ora faccio il caffè [Smile]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 01. Febbraio 2013, 01:08:
 
BTW, il refresh del thread era solo una scusa per segnalare questo articolo, nonché nuova legge:
Disposizioni in materia di professioni non organizzate


[Headbang]
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 01. Febbraio 2013, 13:07:
 
sai che non capisco cosa voglia dire "professioni non organizzate " ? in un "elenco" devi starci ,
non riesco a capire la "novità" e le professioni che ne gioverebbero..
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 01. Febbraio 2013, 20:25:
 
Se leggi l'articolo e i vari link alle associazioni di categoria ci sono elenchi abbastanza lunghi di quelle che sono le professioni non organizzate.

In generale significa che non sono già attualmente rappresentate da un albo e riconosciute come tali.....
 
Posted by MACDUFF (Member # 14360) on 01. Febbraio 2013, 22:39:
 
gli albi ( tra l'altro ormai superati dalle associazioni di categoria ) è strano come si concilano con la non organizzazione . e ( vado a memoria ) ricordo nel '98 l UNI ISO cosi si chiamava allora che sparigliò molti tavoli sulle professioni , era un dibattito molto aperto .
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 02. Febbraio 2013, 02:20:
 
Se vai su http://www.colap.it/ vedi un elenco nutrito delle professioni interessate a questa legge.
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 02. Febbraio 2013, 15:15:
 
maurix, vuoi dire anche questo forum finirà albumizzato? [Big Grin]

(Dear maurix, you say Yes, I say No because se tra i vari che "campano con la musica" ci metti anche quello che ti vende il cavo MIDI, o la segretaria della scuola, o il facchino del service, ci potresti mettere anche l'operaio che ha spalato la sabbia per costruire l'HD del server che ospita questo sito e gira gira anche il mio gatto, che mi sopporta sentendomi strimpellare ma alla fine mangia quel che gli dò io... Dai, esagero, ma per farti capire che intendevo più strettamente compositori e interpreti) [Smile]

(forse si potrebbe cambiare il titolo del thread con "vivere della propria musica, si può?") (scherzo! per me, basta così) [Wink]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 03. Febbraio 2013, 06:35:
 
quote:
Originally posted by ninja636:
se tra i vari che "campano con la musica" ci metti anche quello che ti vende il cavo MIDI, o la segretaria della scuola..

Nel mio conteggio non li avevo considerati, ma hai fatto bene ad aggiungerli perché in effetti un collegamento c'è.
Se qualcuno va a comprarsi un cavo midi o a iscriversi ad una scuola di musica vedrai che tra le varie ragioni c'è anche il desiderio di suonare la musica di un dato compositore.

Se andiamo invece nei panni del compositore che vorrebbe vivere della propria musica e si chiede se riuscirà a farlo, la risposta è teoricamente molto semplice: dipende da cosa fa e dove lo fa [Smile]
 
Posted by ninja636 (Member # 14484) on 03. Febbraio 2013, 12:36:
 
aaaaa mauri', e siamo da capo a dodici! [Big Grin] paravento che non sei altro, rimettiti gli occhiali che ti donano... [Wink]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 03. Febbraio 2013, 15:52:
 
Quello che voglio dire è che se si è un compositore di musica elettronica di sperimentazione e si vive a Capo Verde, sarà più difficile vivere della propria musica.

[Wink]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 19. Luglio 2013, 15:51:
 
Segnalo, per chi fosse interessato, una petizione fatta partire dall'architetto Stefano Boeri, volta a stimolare "Una nuova legge per la musica dal vivo in Italia"

https://www.change.org/it/petizioni/una-nuova-legge-per-la-musica-dal-vivo-in-italia

Il ministro è già a conoscenza dell'iniziativa
http://www.massimobray.it/una-legge-che-regoli-il-settore-musicale-italiano/

Ovvio che in tutto questo ci sono delle implicazioni politiche, ma nella sostanza mi pare che una riforma in questo senso sia auspicabile e condivisibile da qualsiasi parte si stia.

[Smile]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 04. Luglio 2016, 13:47:
 
quote:
Originally posted by Frussis:
Qualche esempio, attualmente, di possibili sbocchi lavorativi in ambito musicale, per chi volesse intraprendere quel percorso di studi?

A parte i pochi concorsi pubblici nazionali (e internazionali) non esiste purtroppo una sorta di ufficio di collocamento con un database delle offerte di lavoro disponibili e dei settori più bisognosi.

Oltretutto nella maggior parte dei casi secondo me la scelta di far diventare la musica una professione richiede una buona dose di autodeterminazione e capacità di inventarsi, di saper capire in base alle proprie competenze in quale settore possiamo essere dei validi elementi.

Aggiungo infine che c'è un inevitabile aspetto geografico: due musicisti egualmente preparati e talentati, laddove uno viva nella grande città e l'altro nella sperduta provincia, incontreranno difficoltà molto differenti nel trovare opportunità di lavoro.

E' per questo che come citato in questo thread
http://www.cubase.it/cgi-bin/ultimatebb.cgi?ubb=get_topic;f=6;t=012015
il saper trovare un buon punto d'incontro tra le proprie ambizioni e la propria preparazione in merito diventa decisivo.
Nella difficoltà occupazionale di oggi il fatto di saper essere elastici ed adattabili alle difficoltà può fare la differenza.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 15. Gennaio 2018, 16:10:
 
Che ne pensate dei musicisti di strada ?
 
Posted by voxbob (Member # 1798) on 16. Gennaio 2018, 14:39:
 
molti di loro sono bravi e probabilmente guadagnano più di un musicista... "normale ? "
[Roll Eyes] [Big Grin]
 
Posted by Axent (Member # 16827) on 21. Gennaio 2018, 11:32:
 
Bisogna vedere se hanno scelto la strada giusta... [Big Grin]
 
Posted by voxbob (Member # 1798) on 21. Gennaio 2018, 20:41:
 
[Big Grin]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 25. Gennaio 2018, 19:42:
 
E cosa ne pensate invece dell'House Concert ?
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 17. Marzo 2018, 01:00:
 
Io anni fa ero un po' scettico su questa tipologia di esibizione.
Sapevo che in altri paesi era diffusa ma il modo in cui si poteva fare in Italia non mi attirava.

Penso di essermi ricreduto, dopo aver partecipato a qualcuno di questi eventi, alternativamente in entrambi i ruoli.

Nessuno ha mai avuto modo di esserne parte ?
 
Posted by cj (Member # 236) on 17. Marzo 2018, 07:24:
 
io fino a qualche minuto fa non sapevo nemmeno cosa fosse... [Roll Eyes]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 09. Maggio 2018, 12:42:
 
Beh non sono informatissimo sulla situazione attuale, ma ho scoperto che in Nord Europa sono più frequenti e hanno o hanno avuto le loro ondate di moda.

Qualche mese fa ho pure parlato con la SIAE per avere dei chiarimenti e praticamente la caratteristica di un Home/house concert è che si svolga nella residenza privata di qualcuno, che ospita l'evento e si preoccupa di fornire un minimo di accoglienza al pubblico.

Questo tipo di eventi sono esenti da SIAE o tasse simili, proprio perchè svolti a livello privato.

Per il pubblico che partecipa viene deciso un importo da pagare che serve per coprire i costi; normalmente con quel "biglietto" si ha diritto a fruire dello spettacolo e di qualcosa da bere e/o da mangiare.

Essendo eventi privati, per poter avere l'esenzione è necessario che non vengano promossi in modo pubblico, ma solo alla cerchia di interessati.
E' importante quindi almeno in una prima fase che si lavori sulla individuazione del potenziale pubblico, che poi sarà iscritto a qualche gruppo di un social, una mailing list o un forum.
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 19. Marzo 2020, 00:14:
 
Credo che questo thread sia il più adatto per riportare questa notizia:

a seguito della situazione creata dal coronavirus, nell'ambito del Decreto Cura Italia l'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ha emanato una circolare che prevede soluzioni a supporto dei lavoratori di questo settore.

in particolare l'articolo 37

• l’art. 37 (Indennità lavoratori dello spettacolo) assegna ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno n. 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione, un’indennità pari a 600 euro per il mese di marzo. L’indennità non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Non hanno diritto all’indennità i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della presente disposizione. L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 40,5 milioni di euro per l’anno 2020;

[Smile]
 


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