Appena uscito, ecco una rapida carrellata delle novità di Cubase 6 a cura del sempre puntuale cubaser
Il pacchetto arriva a las cinco de la tarde e da quel momento ho passato praticamente 10 ore incollato al computer! La confezione comprende il DVD di installazione, più altri 4 dvd che contengono, in versione trial, Halion Sonic, Halion Symphonic Orchestra e The Grand 3 SE e un ulteriore DVD di videotutorials. L’installazione è andata liscia su Windows Vista Home premium, Windows 7 Home premium (32 bit), OSX 10.5.8 e 10.6.6. Niente da fare per il buon vecchio XP (su cui peraltro non gira nemmeno Wavelab 7) che ormai pare proprio essere giunto al capolinea, dopo un decennio di onorata carriera.
Essendo proprio quest’ultimo il Pc su cui ho installato praticamente tutto il possibile e l’impossibile di plugins, ho potuto fare delle prove limitate per quel che riguarda la compatibilità di alcuni virtual instruments e l’effettiva funzionalità del VST bridge. Per il momento mi funzionano (su OSX 10.6.6): tutti i prodotti IK multimedia, sia plugins che instruments, Virtual guitarist 2, Virtual Bassist, Groove agent 3, la serie Arturia, Hypersonic 2, HalionSonic, The Grand 2, Vb3, Wizooverb. Izotope. Altre prove, e più approfondite, più avanti.
Cubase 6 non sembra pesare più del predecessore sulla CPU; ho caricato la demo di C5 (un vero spaccaossa, 74 tracce fra audio, fx e Vsti) e la CPU mi va al 50% (Macbookpro, 2,4 Ghz, 4Gb RAM).
Una prima novità: Halion One, che comunque continua ad essere presente nella lista dei VSTi se anche Cubase 5 è installato, è stato rimpiazzato come player GM da Halion Sonic SE, versione ridotta del fratello maggiore, con un terzo di suoni ma con un banco GM che in Halion Sonic non è disponibile (a meno non l’abbiano messo nella 1.5 appena uscita, non l’ho ancora installata); piacevole sorpresa, è più leggero come gestione di Halion One, probabilmente perchè è multitimbrico e non costringe ad aprire una istanza per ogni traccia. Ho caricato un midifile a caso (EELST!) e con 13 tracce aperte la performance della CPU arriva al 25%.
Figura 2Come potete vedere dalla GUI, Halion Sonic SE ha anche una sezione di edit del suono abbastanza completa, con VCO, VCF, VCA e inviluppi, sia pur semplificati; dispone inoltre di una nutrita serie di effetti onboard con un sistema di routing del tutto simile ad Halion Sonic, ed una buona dotazione anche di opzioni midi, come ad esempio zone midi editabili, trasposizione individuale dei programs, limitazione della polifonia ed altro, oltre che di 16 uscite audio separate.
La timbrica GM ricalca in gran parte Halion One, ma sono presenti anche numerose altre patch di tutto rispetto, e non dimentichiamo che, essendo politimbrico, Halion Sonic SE consente fino a 16 layers o splits.
Una delle due funzioni che aspettavo ansiosamente è sicuramente la possibilità di quantizzazione multitraccia (in fase). Finalmente è stata implementata; è sufficiente raggruppare le tracce che si vogliono quantizzare insieme in una cartella ed attivare la funzione mediante un’iconetta apposita.
A questo punto, si apre il sample editor di una delle tracce, possibilmente significativa, in questo caso una traccia overhead della batteria, che contiene tutti i colpi, ed eseguire l’analisi degli Hitpoints (molto bella e comoda la nuova grafica che permette di visualizzare la soglia di rilevazione come due rette orizzontali che delimitano i transienti)
Figura 3dopodichè si apre la finestra di dialogo del pannello di quantizzazione, si individuano le slices mediante il comando apposito, si impostano i parametri di correzione e il gioco è fatto.
Figura 4é possibile anche ascoltare in tempo reale ciò che si sta facendo, e il programma è in grado di applicare in automatico anche dei crossfades fra le varie slices; ecco un esempietto un po’ esasperato, prima il file non quantizzato e poi quantizzato con il 90%di swing (la batteria è quella della demosong di C6, con la bellezza di 13 tracce)
Wav: swing 90% 637Kb
Inoltre, con un comando apposito, è possibile estrarre da ogni traccia l’esecuzione midi. Ogni Hitpoint individua una nota midi (in questo caso la traccia della cassa) e genera una traccia midi corrispondente che contiene l’esecuzione ?midizzata?, a cui sarà possibile associare un VSTi a piacere
Figura 5Tutto ciò naturalmente sarà materia di tutorial quanto prima!
Un’altra funzione che è stata aggiunta è il comping ?Logic-syle? che consente di estrapolare porzioni da takes differenti per assemblare un’esecuzione ottimale. Questa funzione, naturalmente, esisteva anche in C5 e nelle precedenti versioni (registrazione ciclica), ma ora la gestione è molto semplificata e consente anche il comping multitraccia con modalità analoghe a quelle sopraindicate.
Il programma è in grado anche qui di applicare automaticamente crossfades nei punti di intersezione dei singoli frammenti.
Altre aggiunte degne di nota:
Vst expression 2, con possibilità di creare expression maps personalizzate (associando controlli midi a parametri di un VSTi) e salvare la mappa in una Midi Track o Instrument Track, in modo da velocizzare il flusso lavorativo;
Nuovo set di plugins, fra cui una serie di simulazioni per chitarra VST Amp Rack.
Supporto a 64 bit per Mac OS X 10.6
Figura 6Anche l’occhio vuole la sua parte! La grafica è rinnovata e a mio avviso decisamente più riposante e piacevole. Non ho avuto problemi particolari a familiarizzare con le nuove funzioni (solo una notte insonne e due belle occhiaie) tutto scorre ben fluido e organizzato.
Per ora mi fermo qui, in attesa di approfondire i singoli argomenti; corro a casa in tutta fretta, c’è Cubase che mi aspetta!
cubaser
Valerio Nigrelli inizia prestissimo a farsi le ossa nei service audio scaricando furgoni di attrezzature. Appassionato di home recording lavora nel campo ormai da circa 20 anni. Dal giugno del 2005 ha raggiunto col nickname cubaser (visto il suo sviscerato amore per questo software) la comunità dei forum di cubase.it.