Apogee MiC, microfono per Mac e dispositivi iOS

Apogee MiCLa statunitense Apogee continua mostrare interesse verso i dispositivi portatili di casa Apple, offrendo la possibilità a chiunque disponga di un Mac, di un iPhone o un iPad, di poter sfogare la propria creatività in qualunque momento senza rinunciare alla qualità. Dopo l’ottimo Jam, gia recensito in queste pagine, Apogee lancia sul mercato MiC, nome non troppo fantasioso che nasconde un vero microfono a condensatore portatile.

Il design non è molto diverso dal tipico microfono da studio, e anche il peso è adeguato ad un prodotto che vuole nettamente discostarsi dalla moltitudine di accessori portatili per la registrazione oggi in commercio. Vediamone i dettagli usandolo sul campo:

In studio con il Mac

Sicuramente il test più difficile da far superare al MiC californiano è quello di entrare in una sala di registrazione e confrontarsi con interfacce dedicate, preamplificatori e microfoni da studio.

Mentre accendo il mixer, preparo il microfono per il confronto (un Rode NT1a che costa circa quanto il MiC di Apogee) e stendo il cavo in attesa di regolare il gain sul pre, è bastato collegare il MiC con il cavo usb in dotazione al mio Mac Pro per essere istantaneamente pronto a registrare.

Infatti Apogee ha puntato molto sulla concreta possibilità di realizzare registrazioni ?on the fly? in pochi secondi. Chi ha dimestichezza con queste cose, sa che per far funzionare una nuova interfaccia audio bisogna perdere qualche minuto per l’istallazione dei driver e per il riconoscimento da parte del software di registrazione, mentre Apogee ha bypassato tutto questo, integrando tutto nel suo microfono ?plug ?n? rec?.

Apogee MiC

Primo test: chitarra acustica

Una volta posizionato il musicista, ho collocato i Microfoni circa all?altezza del 12° tasto del manico della chitarra, con il fronte rivolto verso la buca.
Il cavo usb in dotazione con MiC è appena di 1 metro e questo non ha facilitato la comodità dell’allestimento, l?uso di un prolunga USB di 2 metri acquistata in un qualsiasi negozio di elettronica non ha creato alcun problema.

Il MiC lavora con frequenze di campionamento di 44.1 KHz o 48 KHz e quindi può essere usato sia in produzioni audio che video. Per questo test ho impostato sul mio software una ?sampling rate? di 48.000 campioni al secondo, 24 bit.

Ascoltiamo il risultato:

Premetto che voglio lasciare al lettore ogni valutazione estetica, le mie impressioni sono che la capsula più piccola dell’Apogee (il Rode monta una capsula da 1.00”), lo renda molto più sensibile alle basse e alle alte frequenze; inoltre, ha una migliore risposta ai transienti e non esalta le frequenze mediose della chitarra che invece escono un po’ fuori dalla ripresa effettuata con il Rode.

Il mio giudizio è: Promosso

Apogee MiC

Secondo test: Batteria!

Avendo ora a disposizione un batterista, decido di provare quanto compare su un?immagine del sito Apogee nella quale un MiC è posto di fronte a una batteria, facendo presupporre la possibilità di registrare anche questo tipo di strumento.

Posiziono dunque i Microfoni di fronte alla batteria in posizione centrale rispetto alla cassa e ai tom a circa 60 cm di distanza e circa 1,20 metri da terra, ma al momento del check mi rendo conto che anche azzerando la rotellina del guadagno, l’indicatore on board del segnale audio del MiC va in clip. Per cui non ho altra soluzione che allontanarlo dalla sorgente. Il Rode, con i suoi 137 dB spl di tolleranza può rimanere più vicino. Se non andiamo errati, l’iPhone e l’iPad supportano fino a 100 dB spl di audio analogico in entrata. L’ingresso digitale via USB del microfono Apogee non supera i 110 dB spl. Visto che non abbiamo un dato ufficale la stima è data da un test effettuato con una app disponibile nell’App Store, Decibel Ultra. Abbiamo cercato sul sito Apogee il dato sulla pressione sonora di MiC ma non è fra le caratteristiche tecniche nella pagina web dedicata.

Ecco il risultato:

Stavolta le registrazioni sono state effettuate a 44.1 Khz, ma le impressioni rimangono sostanzialmente le stesse. La ripresa col MiC risulta più frizzante sulle alte frequenze, più morbida sulle medie e più ricca di basse frequenze (dovuto anche alla maggiore distanza dalla batteria), mentre il Rode conferma senza indugi la sua fama di microfono ?medioso? e quindi più adatto alla voce, ai fiati e alle chitarre elettriche, e quindi meno versatile.

Le vostre orecchie cosa dicono?
Per me è Promosso.

Apogee MiC

Non aggiungerei altro, in fondo il MiC di Apogee si è presentato da solo, un microfono semi-professionale estremamente semplice da usare e molto versatile, adatto al musicista e al professionista, non disdegna certamente gli ambienti broadcast e può essere divertente portarlo con sé e registrare ciò che capita in pochi secondi e con una qualità più che discreta.

On the road con l?iPad

Passiamo ora a parlare di come funziona Apogee MiC in giro con l?iPad. Per prima cosa prendiamo le considerazioni sul peso e la solidità già espresse e le portiamo ?on the road?. La prima impressione è che il microfono sia facilmente trasportabile – e ci mancherebbe pure 🙂 – ma che allo stesso tempo non dia la sensazione di ?perdersi? nella borsa. Lo spazio che occupa insieme ai due cavi con in dotazione, uno per l?iPad (da mezzo metro) e l?altro per l?USB del Mac (da un metro), è quasi quello dell?interfaccia per chitarra Jam.
Come per Jam la connessione sul dispositivo è proprietaria. Nella confezione trova posto un pratico piccolo tripode con il quale possiamo utilizzare il microfono comodamente su un tavolo, qui per fortuna la vite è proprio quella standard dei cavalletti delle macchine fotografiche.
C?è da dire che la lunghezza del cavo per l?iPad/iPhone è limitata al mezzo metro imposto da Apple per gli accessori con la dicitura ?Made For…?, se avete già un Camera Connection Kit, potete usarlo con il cavo USB in dotazione.Come accessori a parte sono venduti il supporto per avvitare MiC ad un?asta come un normale microfono, gli stessi cavi più lunghi e una pratica borsa per contenere il tutto.

Ecco come appare MiC appena scartato:

Apogee MiC

L?utilizzo di MiC è, anche in questo caso, molto pratico e semplice, basta collegarlo all?iPhone 4, iPhone 4S, iPad o iPad 2 (e 3) con iOS minimo alla versione 4.3 (l?iPod Touch è escluso), avviare una delle applicazioni compatibili come GarageBand per iOS (o una della lista che si trova in questa pagina: http://support.apogeedigital.com/knowledgebase/?p=51) e il gioco è fatto. Noi abbiamo usato sia GarageBand per le prove musicali che il gratuito Pocket Wavepad HD di NCH Software (la versione per iOS del programma Wavepad per PC/Mac) per dei test più generici come l?acquisizione di campioni da editare o la registrazione nella sala prove.

In tutti questi casi l?indicatore di guadagno (dichiarato di circa 40 dB) ci è stato di notevole aiuto. Lo stesso led che serve per capire se il microfono è collegato e pronto (di colore blu) ci servirà per capire se il segnale audio in ingresso è quello giusto (verde) oppure troppo alto (rosso). La rotellina posta sul microfono stesso ci eviterà di dover mettere mano al software per regolare il livello di ingresso mentre stiamo registrando.

Considerando che MiC difficilmente verrà usato da solo con un iPad o un Mac, ma sarà inserito in un contesto che potrebbe essere quello di un video o della ripresa in sala prove, sappiamo bene che in questi casi saremo sempre alle prese con diverse attrezzature nello stesso momento, per cui poter regolare il volume al volo è un’opzione che abbiamo sempre apprezzato in tutti i prodotti destinati ad un uso veloce o ?portatile?.

Apogee MiC

Per finire diciamo che il punto di forza di questo prodotto Apogee secondo noi è lo stesso di Jam, già recensito su queste pagine: non necessita di driver, è doppiamente compatibile sia con il Mac che con iOS, è pratico e solido e offre l?ingresso PureDigital (24 bit a 44.1/48 KHz) bypassando l?ingresso analogico sui dispositivi iOS, un grosso vantaggio sui concorrenti.

Se vi serve un microfono che può reggere il confronto con modelli più blasonati in uno studio di registrazione e, allo stesso tempo, servire da ausilio per registrare l’audio dei vostri video con l’iPhone, la lezione all’università o semplicemente dei suoni on the road, Apogee MiC è un’ottima scelta.
Il prezzo di listino al pubblico di 206 ? iva inclusa (noi lo abbiamo trovato online intorno ai 180? iva inclusa) non è basso, ma giustificato per gran parte dall’ottima qualità del prodotto.

Infine c’è un’ottima notizia per gli utenti linux! Anche se da parte di Apogee non c’è alcuna ufficialità, abbiamo testato il MiC su due distribuzioni linux abbastanza recenti (Ubuntu 10,10 64 bit e Linux Mint 12 32 bit) e su entrambe il MiC viene riconosciuto come microfono usb e, senza installazioni o ricomplilazioni, abbiamo potuto registrare con Audacity (wave editor freeware multipiattaforma), well done!

Per altre informazioni, caratteristiche, filmati vari vi rimandiamo a:

Buone registrazioni a tutti!

Stefano Danese

Musicista e appassionato da anni di Hard Disk recording, ha partecipato a corsi di formazione per tecnici del suono e attualmente frequenta il corso di Musica Elettronica con indirizzo “Tecnico di sala di registrazione” presso il Conservatorio di Frosinone.

cj è…cj

Claudio Januario nasce a Londra nel 1967 ma si converte al digitale solo 25 anni dopo diventando “un operatore di sistemi di automazione musicale”. Dal MIDI ai calcolatori il passo è fin troppo breve e oggi crede di poter spiegare agli altri come usare al meglio un computer per creare musica, ma non solo. Purtroppo per i colleghi, anch’egli frequenta il corso di Musica Elettronica con indirizzo “Tecnico di sala di registrazione” presso il Conservatorio di Frosinone.