ray70
Junior Member
Member # 1357
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posted 17. Settembre 2002 12:29
ciao, rispondo alla tua domanda con un estratto di STEFANO by MASTERTRACK che ha già rispotsto nel forum a una domanda del genere............buona lettura!!!!!! CIaoo ragazzi !!! grazie per gli auguri che servono semre in questo mondo difficile allora vediamo, be considerando sempre quello che ho detto nel posti di prima, che quindi é tutto molto soggettivo e relativo al tipo di lavorazione, posso descrivervi il mio modo di lavorare. Allora una volta finita la fase di PreProduzione quindi ottenuta una sessione contenente tutto il materiale AUDIO necessario per il brano la prima cosa che cerco di fare é quella di ORDINARE il tutto in maniera logica. Quindi primo mi occupo della ritmica raggruppandola come un unico gruppo. Per quanto riguarda EQ e compressori tendo ad comprimere la cassa singolarmente e poi aggiungere un ulteriore compressione a tutto il gruppo magari dando anche un piccolo intervendo di EQ. La cassa di solito non la equalizzo troppo, tranne se necessario, poi dipende da che tipo di cassa, se acustica e registrata dal vivo allora un piccola correzione é necessaria, ma senza stravolgere il suono. Creato il giusto equilibrio con la ritmica, questa lavorazione la svolgo mettendo in MUTE tutte le altre traccie, inizio a lavorare sul BASSO e quindi cerco di creare il giusto rapporto tra PERCUSSIONE e BASSO che sono il MOTORE di tutto il brano, anche sul basso di solito é necessaria un compressione MEDIA per contenere i diversi contentuti energetici di ogni nota del basso, in questo caso un compressore MULTIBANDA potrebbe essere molto utile, tipo il C4 della Waves. Per l'EQ del basso cerco sempre di SEPARARE CASSA E BASSO cercando di evitare sovrapposizioni eccessive nella FREQUENZE FONDAMENTALI, quindi é importante scegliare anche due suoni che non si sovrappongano troppo, se la cassa e MOLTO TONFA e con molta PANCIA allora é meglio scelgiere un BASSO che non scenda troppo in frequenza. Realizzatto un EQUILIBRIO nella parte ritmica, che naturalmente poi dovremo necessariamente rittoccare quando avremo tutte le traccie aperte, inizio a lavorare sulla parte MELODICA, quindi SINTH, PADS, PIANO, etc etc qui é molto importante creare un corretto panorama stereofonico questo si ottiene sia lavorando con il posizionamento stereo che usando una corretta effettistica, riverberi, delay, cercando come sempre di evitare un impasto che potrebbe portare anche a problemi di controfasi. Ottenuta una base equilibrata si può ora iniziare a metter mano sulle traccie vocali. Per la voce é molto importante utilizzare una corretta curva di EQ soprauttto se si hanno anche CORI e ARMONIZZAZiONI, per queste può essere utile scavare queste parti,leggermente intorno ai 3000/4000 Hz e 300Hz per ottenere una separazione maggiore rispetto alla voce solista.Separazione che si ottiene anche posizionando le parti coriste nel fronte stereo, servendosi anche di un pizzico di CHORUS o DELAY molto corti. Se ad esempio vuoi realizzare l'effetto che si sente in molte produzioni di alto livello, e cioé quella separazione stereofonica sulle parti coriste, un buon modo può essere quello di DUPLICARE le traccie e SPLITTARLE di quelche ms aprendo i PANPOT uno a sinistra e l'altro a destra, attenzione però alla cotrofase sempre presente quindi verificare poi la corretta riproduzione in MONO ,se si verificano delle cancellazioni eccessive allora bisogna modificare il DELAY attuato sulle due traccie. Mi sono scordato di dire che di solito assengo ad un gruppo anche tutta la parte MELODICA del brano e la VOCE su un altro gruppo così da avere 3 GRUPPI con cui controllo più facilemente RITMICA, BASE/MELODICA, VOCI. In questo modo ad esempio posso mettere una leggero VITALIZER solo sul gruppo della BASE/MELODICA così da separarlo dalla parte ritmica e vocale. Durante la fase di MIX, molto stressante per l'orecchio é importante dare delle pause magari ascoltando un CD di riferimento che ti " PULISCA" l'ascolto magari ormai saturo dalle sonorità del brano su cui si sta lavorando. Comunque l'importante é relazzare un MIX abbastanza FLAT e non già IPER POMPATO e ricco di LOUDNESS, infatti la fase di MAXIMIZZAZIONE e meglio lasciarla a dopo, durante il PRE MASTERING da realizzare diversi fiorni dopo il MIX. Un altra cosa che posso dirvi,se potete, una volta che il MIX si trova a buon punto di realizzare dei MIXDOWN di prova fare un bel CD e realizzare dele prove di ascolto in ambienti differenti. Così da esser sicuri che il brano suoni bene un pò ovunque. Finito il MIX e soddisfatti si può passare alla fase di PREMASTERING che io realizzo con WaveLab. Qui cerco di dare il giusto corpo a brano, i PLUG IN che uso di più sono il C4 della Waves, il BBE, TLA Eq1, RCL della WAVES, e L1 sempre della Waves. L'ordine di utilizzo dei PlugIn dipenda anche dal tipo di brano. Bisogna stare attenti a non esagerare con questi plug in e commettere l'errore di realizzare un master troppo SCHIACCIATO in dinamica e quindi POCO riproducibile da molti impianti, risultato una facile saturazione e produzionde di distorzione armonica su diverse frequenze alte. Anche durante il PREMAstering é molto importante usare CD di riferimento e saper leggere un Buon ANALIZZATORE di spettro ce ci fa VEDERE quello che magari con i nostri ascolti non riusiamo a sentire. Poniamo che i nostri ascolti sono le classiche Ns-10 che come sappiamo non sono il massimo , e hanno una estenzione che scende al massimo sui 60Hz dopo inizia una progressiva attenuzione, quindi frequenze come 40Hz non le ascolteremo mai con questi monitor, quindi é importante sapere cosa succede in quelle banda per evitare di avere un pezzo GONFIO senza saperlo, che poi magari andremo ad ascoltare da un amico con Impianto stereo e sub e faremo crollare le pareti del suo appartamento. mmmm be ora non mi viene in mente altro poi ci penso e vi faccio sapere. CMq tutto quello che ho detto é sempre molto soggettivo e non assoluto. Nell'audio ci sono delle regole ma molto spesso vanno plasmate in base alle necessità. ok? Spero di esservi stato un pò d'aiuto. Ciaooooo Stefano by MasterTaracks be durante il mix il fonico é un pò come un pittore che ha a disposizione un tavolozza di colori per realizzare il suo quadro. Se il pittore usa il pennello per mettere insieme tutti questi colori il fonico usa il MIXER e tutto quello che gli gira intorno, quindi anche la musica andrebbe pensata un pò come una immagine, se abbondiamo con il ROSSO il risultato sarebbe un immagine con tonalità eccesivamente forti, l'ideale é creare un giusto equilibrio. L'EQ e la compressione di un brano dipendono da molti fattori e anche dal tipo di musica. In linea di massima secondo me il miglior modo per realizzare un buon mix é quello della scelta dei suoni. Infatti penso che proprio dalla scelta dei giusti strumenti poi si avrà molta più facilità durante il mix e si eviterà di avere un impasto difficilmente risolvibile. Quindi scegliere suoni che si uniscano bene tra loro, che non creino eccessivi accavallamenti sulle frequenze fondamentali. Poi io utilizzo molto la compressione sulle parti ritmiche ma senza esagerare. Per quanto riguarda la fase, se si parla di reigistrazioni live effettuata microfonando stereo é fondamentale la giusta posizione dei microfoni, cercando il microfonaggio ideale.Per i suoni campionati il discorso é molto più semplice, basta non esagerar con effetti come DELAY, RIVERBERI, CHORUS, dosando sempre in maniera corretta il segnale WET con quelle DRY. Un consiglio che posso darvi é quello, durante il mix, di effettuare un ascolto anche in MONO per verificare che i volumi, la quantità d'effetto sia riprodotta in modo corretto anche in MONO. Chiramente una perdita é assolutamente normale; magari uno strumento parecchio riverberato in mono perderà un pò della sua caratteristica, ma questo é normale, basta che le cancellazioni non siano troppo evidenti da comprpmettera la qualità. Questo é un discorso molto importante sopratutto per chi fa DANCE, essendo un genere di musica destinata per lo più alle discoteche dove PURTROPPO abbiamo ancora una riproduzione in MONO. Quindi se potente verificate sempre il vostro pezzo come suona in mono, così da correggere eventuali problemi. Naturalmente sempre per ma musica DANCE é importante non CARICARE troppo il brano di BASSE frequenze, nel senso non EQUALIZZATE A più 5db la vostra CASSA, la renderete soltanto GONFIA e vi ruberete preziosa DINAMICA per il pezzo. La cassa possiede già di per se gran parte della sua energia nelle basse frequnze, quindi per avere una CASSA da PUGNO SULLO STOMACO, state attenti piuttosto al corretto VOLUME e ALLA COMPRESSIONE.Sono questi i fattori che danno PUNCH alla cassa. EVITATE SE POTETE DI EFFETURE MIX UTILIZZANDO COME ASCOLTO UN SITEMA DOTATO DI SUB......missate con sistemi NearField e poi fare una prova di ascolto successivamente. Sembra una cosa scontata, ma conoscevo persone che missavano con il sub acceso e poi si rendevano conto che in realtà il brano aveva dei fori dislivelli e una catttiva resa nella maggior parte degli impianti. E in generale durante il mix secondo me é importante tenersi abbastanza FLAT come curva di EQ generale, in modo che poi durante il PRE MAstering si possa avere un materiale "NEUTRO" su cui lavorare agevolmente, e in questa fase che si dà il giusto COLORE al pezzo , il giusto SOUND, e si si realizza un MIX snello e leggero sarà più CREATIVO e GRATIFICANTE realizzare un ottimi MASTER co,n i giusti PLUG IN, tipo L1, C4. BBE, RCL, TLA Eq1, TRacks24 etc etc Ciaoooooo Stefano by MasterTracks
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