pravetta evidentemente vive nel paese dei balocchi, perchè per mia esperienza alle labels in questo momento interessa e come sentire roba
che suoni già bene quando gli arriva sulla scrivania.Meno sbattimento e lavoro per loro,meno rischi d'investimento, maggiore possibilità di valutare le potenzialità future del musicista.
Certo poi magari sei un novello De Andrè e van bene anche chitarra e voce,ma quello è un altro discorso.
Per quanto riguarda l'autoproduzione,non è un problema in quanto a qualità del prodotto finale e anche a livello di costi.
Se già parti da una buona preproduzione casalinga,vai in uno studio e con una spesa non esagerata finisci il lavoro.
Ovviamente dipende dal genere,da quanti musici esterni ti servono e da quanto sei bravo tu a lavorare a casa e a portare in studio roba che va solo finalizzata.
Più che altro il problema dell'autoproduzione
sta nel gradino successivo:
la promozione e la distribuzione.
Se ti produci da solo a parte il web e i concerti è difficile che venga qualcuno a bussare a casa tua per comprare il cd.
Quindi l'etichetta non tanto e non solo per la produzione artistica, quanto per la possibilità di entrare nel circuito di distribuzione,promozione e sbattimento per piazzare l'opera in quanti più posti possibili (non dimenticare il ruolo fondamentale dell'editore).
A mio avviso,completa il cd al meglio delle tue possibilità, tutelati col deposito in dor e spedisci alle labels che pensi possano essere interessate al tuo progetto,preparati a non ricevere molte risposte in italia e spera che qualcuno si accorga di te.
Hasta