non è proprio la stessa cosa fare un VI II V I in maggiore ed uno in minore come qualsiasi altra cadenza... il discorso sarebbelunghetto e presuppone delle conoscenze armoniche di base...
allora, mooooolto approssimativamente vediamo se riesco a farti capire... prendiamo la tonalità di do maggiore per farla più semplice
C D E F G A Bun VI II V I in questa tonalità POTREBBE essere quello che hai detto tu
A- D- G7 C
se vuoi dargli una sonorità più moderna aggiungi le settime... non è detto che il VI debba essere per forza minore potrebbe essere anche un'accordo di dominante quindi la tua cadenza diventerebbe
A7 D- G7 C
potresti addirittura metterli tutti come accordo di dominante (pratica in uso all'epoca del bebop)
A7 D7 G7 C7
in minore le cose sono diverse perchè esiste più di un modo minore, 3 per la precisione; minore naturale, minore armonico, minore melodico.
quando si compongono cadenze in minore viene di solito utilizzato il minore armonico poichè risolve il problema della vaghezza del minore naturale (prendila così perchè se ti dovessi spiegare tutto per filo e per segno non ne usciamo più)
armonizzazione del modo minore naturale (in la per non mettere # o b)
A-7 B-7b5 C+7 D-7 E-7 F+7 G7
la tua cadenza in minore naturale sarebbe
F+7 B-7b5 E-7 A-7
il passaggio dal II al V (dal si semidiminuito al mi minore) non riporta in maniera netta alla tonica poichè manca della dominante che da questo tipo di tensione... non è che non si possa fare, intendiamoci, ma sicuramente non ti fa capire quale sia la tonalità in cui stai suonando, quindi ci viene in aiuto la scala minore armonica:
armonizzazione della scala minore armonica (sempre in la minore per evitare troppi # e b)
Amin+7 B-7b5 C+7#5 D-7 E7b9 F+7 G#°
il tuo giro diventa
F+7 B-7b5 E7b9 A-7
qui il mi di dominante ti porta direttamente al la della tonalità
ti risparmio la miore melodica
spero di essere stato chiaro.