Ciao,"cosa è meglio e cosa no" spesso eqivale a dire "cosa mi piace e cosa no" quindi, giudizi soggettivi.
Ma oggettivamente si può fare una analisi, diciamo più tecnica.
Senza fare una panoramica su tutti i suoni di piano in commercio, diciamo che i virtual piano si dividono in due grandi categorie: i lettori di campioni e gli emulatori.
I lettori di campioni (sample player e campionatori) si dividono in due specie: lettori di memoria RAM e lettori in disk streaming.
I primi hanno il "limite" di leggere il suono del piano che viene caricato nella RAM del Pc, con la limitazione che il suono caricabile sarà limitato dalle dimensioni della RAM tenendo conto che su 512 MB di RAM più della metà viene utilizzata da Windows, Cubase, plug-ins etc etc.
I secondi caricano nella RAM solo la parte iniziale dei campioni costituenti il suono di piano e le parti rimanenti dei campioni suonati le vanno a leggere direttamente dall'HD con l'indiscutibile vantaggio di avere a disposizione suoni anche da 2 Gb.
Ma chi ha detto che un suono di piano deve essere di così grosse dimensioni?
La Fisica!
Evito di fare una'analisi del suono di un piano ma dirò solo che ogni nota suonata di un pianoforte acustico produce ("per simpatia") risonanze delle corde delle note non suonate, in funzione della dinamica, durata, pedali etc., il tutto con inviluppi, battimenti e risonanze che si evolvono e modificano nel tempo.
Tutto ciò per dire che il suono da "catturare" col campionamento è estremamente complesso e per avere un'alta qualità si devono evitare i loop (che farebbero risparmiare memoria).
Gli emulatori di pianoforte sono di varie forgie ma sostanzialmente, anche qui, di due categorie: quelli virtuali puri e quelli che usano algoritmi e campionamenti insieme.
Gli emulatori puri non fanno miracoli; per intenderci l'MDA Piano o i pianoforti con generazione in FM del tipo DX7 (sia hardware che SW con FM7).
Fra gli emulatori che usano campionamenti cito "The Grand" della Steinberg.
The Grand, a mio modestissimo parere, è ciò che oggi può essere considerato il miglior emulatore di pianoforte acustico in commercio in quanto unisce ad una sofisticata tecnologia basata su algoritmi, campionamenti di qualità elevatissima.
Uno dei problemi dei pianoforti campionati sono i livelli di dinamica che The Grand risolve con ben 11 layer, cioè ogni nota è stata campionata con 11 livelli di dinamica differenti x 2 volte (sustain on e off).
Altra peculiarità unica e rara è che il tutto è stato ripreso in camera anecoica, quindi senza alterazioni di suono dovute all'acustica dell'ambiente.
Gli algoritmi si occupano di ricostruire (sempre attraverso la lettura di campioni) le risonanze che entrano in gioco in funzione delle note suonate e delle loro dinamiche (3 pedali compresi).
The Grand in sostanza non è un piano campionato ma un emulatore che usa un motore VST scritto a Hoc che integra algoritmi e campioni di altissima qualità.
Ma certo che un Kawai EX gran concerto (il piano di The Grand) o uno Steinwai D o Boserndorfer veri sono un'altra cosa.
Ciao,
Tsunamis