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Autore Topic: spiegazione UV22
mixbit
Junior Member
Member # 3061

 - posted 07. Novembre 2003 11:07      Profile for mixbit           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
qualcuno mi spiega (vista la mia ignoranza ...)
Che cosa è "di fatto" UV22 ?

poi

mi dite anche il nome di un buon compressore x batteria (genere dance) da usare

avrei anche altro da chiedere ma un po x volta !!!

Grazie e ciao a tutti ... mixbit


Messaggi: 134 | Data Registrazione: Ott 2003  |  IP: Logged
Cera
Member
Member # 1182

 - posted 07. Novembre 2003 13:36      Profile for Cera           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
se non stai parlando di lampade per l'abbronzatura,
allora ricerca nel forum "dithering"....

...e ti si aprirà davanti un mondo magico e incantato....


Messaggi: 855 | Data Registrazione: Giu 2002  |  IP: Logged
seth
Member
Member # 2014

 - posted 07. Novembre 2003 14:40      Profile for seth   Email seth         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
questo è un articolo di strumenti musicali postato qualche tempo fa da likwid.....


“Con il diffondersi dei dispositivi a 24 bit per la registrazione e l'elaborazione di segnali musicali
(schede per computer, programmi di editing, mixer digitali, apparecchiature hardware di processamento) e con il mantenersi dello standard a 16 bit per la diffusione della musica su cd, sia il professionista che l'amatore si trovano di fronte a un imbuto attraverso il quale far passare il risultato finale del loro lavoro a 24 bit.
Quando, infatti, decidono di riversare le varie wav, aif o altro per creare un cd audio, devono contemporaneamente accettare di lasciare sul terreno 8 dei loro 24 bit.
Non è cosa da poco, anche se verranno lasciati fuori quei bit che rappresentano sotto certi aspetti le cose meno importanti, di minor “livello”. Si tratta di quelle informazioni che, per altri aspetti non di poco conto, rappresentanti eventi di energia minimi sparsi lontano sull'orizzonte del segnale. Ma anche non di poco conto come ho detto.
E, infatti, ci si è accorti che nella definizione del segnale, delle code dei riverberi, degli “ambienti”, quegli 8 bit giocano un ruolo importante.
Per ovviare in parte a questa perdita, obbligata per il momento, è stato inventato un procedimento chiamato “dithering”, letteralmente “tremito, agitazione”
I professionisti del digitale sanno bene cosa significa e come funziona, per cui non è a loro che mi rivolgo. Il mio pubblico è invece composto da tutti gli appassionati di musica che in un modo o nell'altro si trovano a convertire segnali a 24 bit in segnali a 16 bit; a tutti coloro che hanno magari incontrato il termine ma non si sono chiesto cosa significa; a tutti coloro che si sono trovati con questa opzione da gestire (magari anche con nomi diversi o sigle, IDR di Waves per esempio) e, o non l'hanno usata o l'hanno usata a sproposito per la legge che è meglio abundare quam deficere.
In questo caso le cose non stanno proprio così e c'è un imperativo categorico: il dithering va usato una sola volta e come ultima operazione prima di riversare su CD audio il materiale musicale.

Bit e bollicine

Per spiegare chiaramente cosa succede quando viene applicato il processo di dithering mi servirò di un esempio.
Immaginate un contenitore qualsiasi, la bacinella di plastica dive il single si lava i calzini, o per rendere più eccitante la scena, la vasca da bagno dove ci sguazza Britney Spears. E immaginate anche che dentro ci sia dell'acqua sovrastata da un consistente strato di schiuma. La vasca esternamente ha delle tacche. Sapete, come quelle che che si vedono sulle fiancate delle navi per dare un'indicazione di quanto “pesca” la nave stessa.
Bene: le tacche vanno da 1 fino a 24, scritte proprio sul bordo. Questo valore indica la profondità della vasca stessa.
Ora fate finta che il contenuto della vasca rappresenti (lo avevate già capito eh?) i 24 bit del vostro segnale. Così diviso: 16 bit di schiuma + 8 bit di particelle di acqua con sapone.
Dunque, abbiamo i bit più significanti che galleggiano, che si fanno ben vedere, e i bit meno significanti (LSB, Low Significant Bit) che stanno sotto.
Lo strato d'acqua contiene, però, minuscole parti di sapone e, se noi agitiamo con le mani l'acqua, queste si trasformeranno in bollicine di schiuma le quali, lievitando, andranno a far parte dello strato superiore, portandosi dietro, ovviamente, anche residui di liquido.
Ora, l'agitare l'acqua è analogo al processo di dithering, cioè all'aggiunta di rumore per portare a galla parti di segnale altrimenti destinate a rimanere sul fondo e a non essere presenti nel segnale quando, troncando gli ultimi 8 bit, si passerà dai 24 ai 16.
Come ho già detto, le bollicine si porteranno dietro anche residui d'acqua e questi, nel nuovo segnale a 16 bit rappresentano il rumore aggiunto (l'acqua agitata) per il processo di salvataggio.
La cosa buona è che il rumore (i residui di acqua) è in misura di gran lunga inferiore alle informazioni audio recuperate (le bollicine).
Immaginate adesso di aprire lo scarico della vasca e di chiuderlo prima che se ne vada una sola bollicina. No, non apparirà Britney Spears nelle sue magnifiche rotondità! Si compirà il processo di troncamento, di eliminazione degli 8 bit meno significativi, ma una parte delle informazioni che prima questi rappresentavano si sarà salvata e vivrà nei 16 bit superstiti.
Attenzione a non fare l'operazione più volte.
Continuando l'esempio si può dire che agitando ancora l'acqua non si otterranno altre bollicine e si farà salire residui d'acqua che appesantiranno le bollicine già significanti.
In altre parole: ripetendo l'operazione di dithering si aggiungerà rumore senza aggiungere informazioni preziose. Il risultato sarà via via più velato, sempre meno trasparente.
Altra attenzione. Se usate software di processamento e di masterizzazione (esempio la versione T-Racks a 24 bit) disabilitate l'opzione Dither se non state masterizzando ma solo equalizzando il segnale.”

di Maurizio Piccoli
Strumenti Musicali
n° 256 sett. 2002 pg. 116


Messaggi: 3343 | Data Registrazione: Feb 2003  |  IP: Logged
tramaj
Junior Member
Member # 806

 - posted 07. Novembre 2003 18:41      Profile for tramaj   Email tramaj         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
si ma.....?

quando faccio il mixdown di una traccia perchè la cpu uncelafappiù cosa succede esattamente?
ottengo una nuova traccia perfetta che contiene il materiale audio della precedente ma processato con fx ecc. oppure ho una perdita di qualità?
sarà una domanda banale e/o una a cui avrete gia risposto mille volte ma spesso quando faccio un mixdown sulla nuova traccia si sentono dei disturbi audio.


Messaggi: 50 | Data Registrazione: Feb 2002  |  IP: Logged
mixbit
Junior Member
Member # 3061

 - posted 07. Novembre 2003 19:22      Profile for mixbit           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
grazie x lo spiegone ... molto utile a sapersi

Ciao mixbit


Messaggi: 134 | Data Registrazione: Ott 2003  |  IP: Logged


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