a mio parere però si può benissimo rimanere soddisfatti stando col master sotto la soglia degli 0dBFS, tanto poi si normalizza nella fase finale del lavoro....
a tal proposito io consiglio di normalizzare a -0.1dB piuttosto che a 0 spaccati; perchè, anche qui, ogni software può avere diversi metri di taratura (parliamo di differenze infinitesimali) e con una normalizzazione a 0dB può capitare di vedere il proprio master andare in clip (visivo), cosa che io non sopporto ad esempio!!!!!
ciao ciao!
Innanzitutto si sta parlando del livello di picco in dBfs e non della regolazione del master-fader.
Come dice Floorfilla lo 0dBfs corrisponde al valore massimo rappresentabile, quindi in teoria non si dovrebbe mai superare questo valore in quanto non si hanno a disposizione altri bit per "rappresentare" valori oltre lo 0dBfs.
Questo in teoria, perchè nella pratica, per qualche strano motivo che non sono mai riuscito a capire, i vari sequencer hanno a disposizione una certa headroom... come dice Ulodin.
Il problema è che tale headroom del master la si ha solo in fase di riproduzione. Nel bouncing, o mixdown, invece, questa "soglia" scompare e tutto ciò che prima riusciva a "sforare", mantendo la sua dinamica, viene tagliato, generando un' onda quadra e distorsione digitale.
Quindi, se devi fare il mixdown, assicurati che il segnale del master non vada MAI oltre lo 0.
Detto questo...
per quanto riguarda il mixdown del mix ci sono diverse scuole di pensiero.
C'è chi pensa che sia meglio esportare al massimo livello possibile (quindi con picchi a 0dB) in modo da avere a disposizione il massimo della dinamica che il seuquencer ti concede..
e c'è invece chi pensa che sia meglio esportare a -3/-6dBfs, in modo da lasciare un buon margine di intervento per i vari processi che verranno fatti in fase di mastering.
Non so se tra le due ce ne sia una esatta ed una sbagliata, credo che si tratti di scelte personali che possono dipendere da diversi fattori.
Personalmente cerco di stare sui -6/-3dbfs di picco
Un altro elemento molto importante è il valore RMS... prendere il solo picco ha poco senso se non lo si rapporta con il valore medio (rms).
Per il rapporto peak/rms sono stati "inventati" dei sistemi di misura (i famosi K-20, K-16, K-12 di Bob Katz)...
ma qui l'argomento diverrebbe immenso.
Per farla breve:
quando fai il mixdown assicurati che il peak-meter del master non vada mai oltre lo 0.
In secondo luogo assicurati di mantenere cmq una buona dinamica (differenza tra parti deboli e parti forti) ed un rapporto peak/rms ottimale (K-20 o giu di li).
Ps: K-20 sta a significare picco a 0db ed rms -20db (o picco -6 ed rms -26), in sostanza.
Tutto questo se si parla di esportazione di un mix.
Per i master il picco resta sempre lo 0, anche se spesso si consiglia di arrivare poco sotto lo 0 (-0.3/-0.1) per evitare il clippig ed il rapporto picco/rms diminuisce (da 0/-16 a 0/-10 all'incirca, a seconda del genere, brano, gusto ecc).
Spero di aver aggiunto qualcosa di utile.
quote:
Originally posted by djcarmine:
la regola è 0 dB....questo perchè a 0 dB il segnale d uscita ha la stessa ampiezza di quello di ingresso (20* log 1 = 0) quindi col fader a 0 db non amplifichi ne attenui il segnale lasciando le cose invariate e al di fuori del rischio di distrosioni e varie......tuttavia puo sempre servire avere un volume maqggiore.....se ad esempio il master è a 0 ma in realtà il mix non supera i -1 dB metti il master a 1 dB e te la cavi per il momento....resta comunque che per una serie di rpoblemi dovuti al fatto che i numeri in binario sono un apporssimazioni di quelli decimali, i segnali digitali comoprano sempre dei piccoli margini di errore, sia in rappresentazione "fixed poin" che "float point" (cioè a virgola fissa e virgola mobile)
attenzione a non fare confusione: i dBu hanno un riferimento, i dBFS tutt'altro!
nei sequencer ci possono essere due tipi di misurazioni/visualizzazioni: quella dei fader che vuole emulare quella dei fader fisici di banchi analogici (quindi con una scala in dBu) oppure quella in dBFS, dove ovviamente la scala va da meno-infinito a 0dB, ma dBFS....
questo vuol dire che quando un segnale sta a 0dBFS siamo, nel dominio dei dBu, al massimo livello; mentre al contrario se un segnale segna 0dBu siamo, nel dominio digitale, a -15dBFS....
questo per dire che non è vero che nel sequencer in una scala in dBFS vediamo 0dB niente viene amplificato, c'è stata per forza un'amplificazione; per essere sicuri che quello che entra esce uguale uguale bisognerebbe stare a -15dBFS (=0dBu).......
quote:
Originally posted by PAPE:
.....C'è chi pensa che sia meglio esportare al massimo livello possibile (quindi con picchi a 0dB) in modo da avere a disposizione il massimo della dinamica che il seuquencer ti concede..
e c'è invece chi pensa che sia meglio esportare a -3/-6dBfs, in modo da lasciare un buon margine di intervento per i vari processi che verranno fatti in fase di mastering.....
Dico la mia:
facendo un bounce a -3 o peggio a -6 ci precludiamo questi dB in meno; chiunque faccia il mastering può benissimo portare la traccia al valore che desidera partendo da un valore di picco a 0dB; con la differenza che, in partenza, non ci si è preclusi -3 o -6dB di dinamica....
ho detto la mia....
quote:
Originally posted by ULODIN:
Dico la mia:facendo un bounce a -3 o peggio a -6 ci precludiamo questi dB in meno; chiunque faccia il mastering può benissimo portare la traccia al valore che desidera partendo da un valore di picco a 0dB; con la differenza che, in partenza, non ci si è preclusi -3 o -6dB di dinamica....
ho detto la mia....
E' quello che pensavo anch'io ma ho visto che l'esportazione a -6 circa è una prassi piuttosto comune ed utilizzata anche da professionisti con le balls.
In linea di massima credo sia perchè un mastering engineer in uno studio pro cerca di evitare il più possibile di intervenire sul livello del file di partenza (ovvero lo carica sull'editor o sul sequencer ma non vuole avere niente a che fare con modifiche digitali del livello). Poi, per via del gain staging delle macchine utilizzate ha bisogno di livelli di ingresso che nn siano mai il massimo per evitare tutta una serie di problemi distorsione/saturazione/non linearità della risposta... e sottrarre segnale in analogico può essere alquanto invasivo.
Almeno questo è quello che penso.
Anzi guarda, ti riporto delle parole di un master-engineer, magari trovi il bandolo della matassa
"A 24 bit (tutti in coro...) abbiamo un dynamic range di 144 dB... sul CD audio finale solo 96.
Mixare con i picchi a 0 dB è un inutile rischio, se non addirittura controproducente, limitante per me che dopo devo abbassare il volume prima di ogni altro passaggio. 144-96=48, quindi se mixaste itb @ 24 bit con picchi a -48 dBfs ed un giusto RMS io potrei prendere paripari il segnale e schiattarlo su un CD senza perdere nulla. La discussione cambia quando si utilizzano apparecchiature elettriche (analogiche) che hanno un rumore di fondo più alto (...in coro) "... e minor gamma dinamica del file @ 24 bit".
In questo caso bisogna lavorare con livelli un po' più alti, anche perchè il comportamento dell'analog cambia un po' anche in relazione alla "quantità di segnale".
e per chi lavora a 16bit come la pensa?
quote:
Originally posted by PAPE:
Detto questo...
per quanto riguarda il mixdown del mix ci sono diverse scuole di pensiero.
C'è chi pensa che sia meglio esportare al massimo livello possibile (quindi con picchi a 0dB) in modo da avere a disposizione il massimo della dinamica che il seuquencer ti concede..
e c'è invece chi pensa che sia meglio esportare a -3/-6dBfs, in modo da lasciare un buon margine di intervento per i vari processi che verranno fatti in fase di mastering.
siccome i processori di dinamica virtuali hanno i controlli di livello... non vedo perche' io debba stare a fare il chirurgo dei -3 e -6 quando posso abbassare il volume d'ingresso
(dicendo che io me ne strafrego... nel senso che dopo ore e ore di mixaggio, non posso stare un'altra mezza giornata a guardare dieci volte a che livello passa il mix per poter andare a comperare il pane appena sfornato alle 5 di mattina..
diciamo che se suona bene, qualsiasi cosa che sorpassi i -10 per me e' un mix)
quote:
Originally posted by yasodanandana:
siccome i processori di dinamica virtuali hanno i controlli di livello... non vedo perche' io debba stare a fare il chirurgo dei -3 e -6 quando posso abbassare il volume d'ingresso
e anche certi "veri"!
e nel qual caso in quelli "veri" non ci fosse, si può abbassare il segnale prima di darglielo in pasto...
perer mio!
quote:
Originally posted by yasodanandana:
su quelli veri puoi incontrare il fighetto che ti dice che se attenui colori ecc, ecc, ecc,
perchè fighetto?
magari è solo un tecnico che conosce realmente quella macchina e che, senza pregiudizi inutili e concetti inventati o presupposti, cerca di utilizzarla al meglio.
chiarite chiarite!!!!
quote:
Originally posted by PAPE:
![]()
perchè fighetto?
magari è solo un tecnico
che attenui !!
quote:
Originally posted by FlooRfillA:
....vorrei avere spiegazioni in merito a questa equazione 0dBu=-15dBfs...
la questione è che ci sono varie scale di dB, ce ne sono vari analogici (dBu, dBV, ecc..) e ci sono quelli digitali, i dBFS...
Ognuno di questi prende come riferimento un valore diverso, però qui entriamo nella parte matematica logaritmica e io di queste cose proprio non mi ricordo più niente....
Fatto sta che, professionalmente, i più indicativi sono i dBu nel dominio analogico e i dBFS in quello digitale...
Nelle apparecchiature analogiche 0dBu è uniny gain: cioè quello che entra esce paro paro....
il livello massimo dipende un po dall'apparecchiatura in se e può arrivare anche a 24dBu se non ricordo male...
nel digitale non si scappa e il livello massimo è 0dBFS per qualsiasi supporto (viva il digitale santo dio...)
le equazioni in se per calcolare i corrispettivi dBFS partendo dagl'analogici io sinceramente non me le ricordo, ma ci sono.....
fatto sta che può essere utile ricordare che 0dBFS corrispondono all'incirca a -15dBu...
sono valori che comunque serve saperli in sporadici casi, quando ad esempio bisogna tarare diverse apparecchiature tra loro (es. vecchi registratori a bobina con una DAW)....nel 2006 fortunatamente tutto è abbastanza allineato e certi calcoli non serve più farli...
E' utile ricordare che se stiamo monitorando in un meter con riferimento dBFS un segnale che sappiamo essere a 0dBu, il meter in questione segnalerà -15dBFS all'incirca...tutto qui...
quote:
Originally posted by yasodanandana:
se e' solo un tecnico.. che ne sa dell'arte che puo' esprimere ulodin con i suoi master sparati a zero db?che attenui !!
non può non capirlo, nei miei pezzi c'è una tale leggiadria che mi vien la pelle d'oca solo a pensarci....
a parte gli scherzi: posso capire il voler "colorare" spingendo una macchina, ma attenuando si attenua, punto....
quoto yaso!
anche perchè ragionandoci su...............
quote:
Originally posted by PAPE:
....per via del gain staging delle macchine utilizzate ha bisogno di livelli di ingresso che nn siano mai il massimo per evitare tutta una serie di problemi distorsione/saturazione/non linearità della risposta... e sottrarre segnale in analogico può essere alquanto invasivo....
...........qui potrei dire che se stiamo sotto la soglia della saturazione il segnale rimane quello che è senza distorsioni saturazioni o non linearità e, anzi, è utile avere il massimo segnale possibile in ingresso ad un'eventuale catena analogica, proprio perchè verrà sporcato da "trattamenti analogici"; quindi sempre meglio partire dal massimo livello consentito dall'headroom = minor possibile rumore di fondo....
anche perchè, se è il caso, si abbassa il segnale di partenza...!
ma ce ne sono sicuramente molti altri!
quote:
Originally posted by PAPE:
Per i master il picco resta sempre lo 0, anche se spesso si consiglia di arrivare poco sotto lo 0 (-0.3/-0.1) per evitare il clippig
Ma volendo alcuni software di mastering come t-racks, peremettono di sforare di gran lunga lo 0, regalando quel piacevole effetto di distorsione. alla fine il livelo del file non supererà mai lo 0, ma la dinamica è auentata di molto.. ovvio non bisogna esagerare e non si deve saturare tutto, ma una cassa con un basso un pò saturi non guastano mai nemmeno sul master.
Mi sbaglio
quote:
Originally posted by kekko:
Ma volendo alcuni software di mastering come t-racks, peremettono di sforare di gran lunga lo 0, regalando quel piacevole effetto di distorsione. alla fine il livelo del file non supererà mai lo 0, ma la dinamica è auentata di molto.. ovvio non bisogna esagerare e non si deve saturare tutto, ma una cassa con un basso un pò saturi non guastano mai nemmeno sul master.
Mi sbaglio
Ma siamo sempre li: non superi lo 0 in esportazione...
quello che fai è limitare
e non aumenti la dinamica ma la diminuisci ed aumenti il volume medio.
Per quanto riguarda la saturazione di t-racks non so cosa dirti, non lo uso. A quanto ne so simula la saturazione valvolare ma non so fino a che punto e con che risultati... magari ottimi, magari indecenti... non avendo t-racks non posso saperlo.
In generale, cmq, la saturazione digitale, meglio nota come clipping, non è molto gradevole all'ascolto.
quote:
Originally posted by kekko:
Ma volendo alcuni software di mastering come t-racks, peremettono di sforare di gran lunga lo 0
quote:
Originally posted by PAPE:
E' quello che pensavo anch'io ma ho visto che l'esportazione a -6 circa è una prassi piuttosto comune ed utilizzata anche da professionisti con le balls.
In linea di massima credo sia perchè un mastering engineer in uno studio pro cerca di evitare il più possibile di intervenire sul livello del file di partenza (ovvero lo carica sull'editor o sul sequencer ma non vuole avere niente a che fare con modifiche digitali del livello). Poi, per via del gain staging delle macchine utilizzate ha bisogno di livelli di ingresso che nn siano mai il massimo per evitare tutta una serie di problemi distorsione/saturazione/non linearità della risposta... e sottrarre segnale in analogico può essere alquanto invasivo.
Almeno questo è quello che penso.Anzi guarda, ti riporto delle parole di un master-engineer, magari trovi il bandolo della matassa
"A 24 bit (tutti in coro...) abbiamo un dynamic range di 144 dB... sul CD audio finale solo 96.
Mixare con i picchi a 0 dB è un inutile rischio, se non addirittura controproducente, limitante per me che dopo devo abbassare il volume prima di ogni altro passaggio. 144-96=48, quindi se mixaste itb @ 24 bit con picchi a -48 dBfs ed un giusto RMS io potrei prendere paripari il segnale e schiattarlo su un CD senza perdere nulla. La discussione cambia quando si utilizzano apparecchiature elettriche (analogiche) che hanno un rumore di fondo più alto (...in coro) "... e minor gamma dinamica del file @ 24 bit".
In questo caso bisogna lavorare con livelli un po' più alti, anche perchè il comportamento dell'analog cambia un po' anche in relazione alla "quantità di segnale".
EBBRAVO PAPE!!!
Vedo che hai studiato il libro di Bob Katz.
Mixare a -6dB (o meno) è anche utile per evitare che le ricostruzioni dei segnali digiali fatte dai DAC vadano oltre lo 0dBFS.
Un segnale indicato come -6dBFS in dominio digitale una volta passato attraverso i filtri antialiasing dei convertitori DA può uscire saturato.
C'è un plugin della Sonyoxford (credo anche per powercore) che si chiama Limiter e che ha un particolare settaggio del meter chiamato "recon" che quando attivato simula cosa uscirà dai convertitori. E con certi tipi di segnale si vede aumentare il livello anche di 6 dB rispetto al sample value.
Inoltre i vari meters che indicano i sample value possono mostrare cose diverse. I più cauti segnalano "over" dopo appena 3 samples consecutivi squadrati a 0dBFS mentre altri più tolleranti segnalano over dopo 5 samples, altri dopo 8. Insomma è una vera giungla.
quote:
Originally posted by FlooRfillA:
ma queste sono pippe mentali proprio???
se vanno in distorsione 3 o 5 sample anche al secondo, la saturazione è impercettibile. il cd ha una frequenza di campionamento di 44100 sample al secondo!! è anche per questo che è molto più utile una lettura del valore di db rms piuttosto che una di picco.
con questo vuoi dire che qualsiasi disco che è stato missato a 0dbfs è saturo?! spero proprio di no è..bah..
Non tutti, dipende dal tipo di processing che fai. Alcuni avanzati SW di mastering hanno una particolare funzione di intercettare ciò che accadrebbe fuori dal DAC (come già accennato prima per il sony) e un'altra che interviene nell'eliminare questi sforamenti attraverso un'ulteriore compressione degli stessi.
Finalmente questa stupida gara del loudness sembra sia arrivata al capolinea e si stanno piano piano tutti rendendo conto che i mastering meno spinti suonano meglio e più naturalmente.
quote:
Originally posted by FlooRfillA:
dovrei fare delle prove. in definitiva dici di esportare il mix a -6dBfs, effettuare il master e masterizzarlo senza superare lo 0dBfs giusto?
beh, cmq vada lo 0dBfs non puoi mai superarlo... anche mettendotici di impegno
Cmq non credo che quanto detto sopra sulla distorsione siano pippe mentali, secondo me è una questione di perfezionismo e professionalità.
Ovviamente per la buona riuscita di un brano tutta la parte che riguarda la creazione, registrazione, arrangiamento, mixing ecc ha la priorità... se io fossi un compositore, arrangiatore o mix engineer.
ma, se fossi addetto al mastering, over e distorsioni mi preoccuperebbero tantissimo..
non meno di quanto mi preoccuperebbe la scelta di un rverb sbagliato in fase di mix o di un accordo fuori posto in fase di creazione/arrangiamento.
Ripeto, per me è una semplice questione di specializzazione e professionalità.