T O P I C R E V I E W
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Adrena
Member # 11326
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posted 11. Agosto 2009 17:40
PUNTO 1-Ho letto che alcuni fanno una cosa che io ho sperimentato(per sfizio, curiosità), ma non ho razionalizzato bene il metodo e i benefici auspicabili. E la cosa è questa: finisco il mix, ho tutte le tracce aperte(nessun fx nel canale master) ed esporto facendo parziali mixdown, es: -bass e battera -gtr -voce e cori Ma le combinazioni possono essere diverse. Ora che fareste? Io così:in un nuovo progetto re-importo tutti i mini mixdown fatti(3 nel mio caso), rimixo di nuovo e faccio il premaster su cui pompare in fase di master. Altri punti di vista? Altri metodi?
Morale:nel mio piccolo che benefici posso aspettarmi da questo procedimento? Speravo di salire col fader del master e stare sotto al clip ad un volume più alto, ma alla fine sono arrivato allo stesso identico livello d'uscita del mix cn tutte le tracce attive. speravo in un suono più definito ed arioso, nulla, uguale al mixone. Allora ho smesso di farlo. Però ho visto che tanti lo fanno, perchè? motivi pratici(meno tracce da gestire) o armonici, acustici, udibili...
PUNTO 2-Ho sentito di un famoso artista emiliano(fonte certa) che ha fatto il master negli states e che ha inviato per ogni pezzo il mix della base e separato il mix della voce perchè "in fase di master la voce si comporta diversamente dalla base e può fare strani scherzi(scomparire o sentirsi troppo)" Vero? Quindi cosa avranno fatto 'sti americani? Un master NON sulla traccia stereo con tutto, ma un master con base stereo e voce presumo stereo, quindi master con 4 tracce? O due master, uno per voce e uno per base, poi rimixati dopo? Bestemmie?
Scusate la prolissità, ma...
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c.pusher
Member # 5523
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posted 11. Agosto 2009 21:42
quote: Originally posted by Adrena: ...nel mio piccolo che benefici posso aspettarmi da questo procedimento?
nessuno...
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ALEMASS
Member # 8721
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posted 11. Agosto 2009 22:17
ciao adrena. avevo gia' visto un tuo post riguardo al mastering ma non avevo tempo e voglia sinceramente di rispondere vistp che le cose dette da piu' utenti e da te erano quanto meno inesatte e quindi avrei impiegato piu' di qualche post. Lo faccio adesso non dandoti delle risposte dirette ma invitandoti a porti delle domande che dovrebbero farti riflettere. 1 So in che consiste fare il mastering di un pezzo o disco che sia? 2 ho quello che mi serve per raggiungere lo scopo?
ciao alessandro
ps una mezza verita' pero te la devo dire. Sai che forse non c'e' anima al mondo che si suona i pezzi se li mixa e poi li msterizza? spero tu non lo faccia perche' a mio modesto ma non troppo giudizio fare il master di un pezzo e' in primis ascoltare il pezzo da una diversa, nuova prospettiva cosa che difficilmente chi a fatto il mix del brano puo fare a meno che non sei doctor jakil e mr hyde.
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yasodanandana
Member # 1424
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posted 12. Agosto 2009 03:53
quoto c.pusher...
per il resto.. si va allo studio di mastering anche con un po' di tracce raggruppate per poter provare a rimediare qualcosa che ci e' sfuggito nel mixaggio e che rileviamo solo li', con gli ascolti, di solito, superbi, di tali studi..
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Marcuz
Member # 12245
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posted 12. Agosto 2009 04:04
Il master non è solo un procedimento utile a "pompare" il pezzo. Partendo dal presupposto che il pezzo DEVE già suonare da mix, il master diventa come la ciliegina sulla torta: ti aiuta a correggere quelle piccole imperfezioni che il mix porta con se. Un master non ha senso se non si ha una esperienza, un orecchio e una possibilità di ascolti al top
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ALEMASS
Member # 8721
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posted 12. Agosto 2009 05:39
Perfetto Marcuz! Aggiungerei per rispondere a yaso che quando il cliente si presenta con gli stems di solito la ragione e' solo una,cioe' che il mix e' fatto male.In questo caso il mastering si potrebbe quasi considerare una fase 2 di missaggio ed il prezzo di tale opzione se accettata dall'ingegnere di mastering(non tutti lo fanno anche se oggi giorno per ovvi motivi economici si avalla anche questa opzione) da un 50-100euro a pezzo simoltiplica esponenzialmente fino ad un migliaglio di euri a pezzo.
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Adrena
Member # 11326
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posted 12. Agosto 2009 07:47
Hombre loco's here.
Grazie a tutti per avermi più o meno massacrato , forse meritatamente, ma ci tengo a precisare: certo che so cosa è un master, per lo meno lo so come lo sanno tutti, quindi...fondamentalmente nessuno. Ovvero, so come deve suonare un master, ma "dal mix al master" NESSUNO fa le stesse identiche cose, ognuno ha i suoi trucchetti, le sue fisse(che magari non cambiano nulla, ma per effetto placebo...molko docet), le sue regolazioni, le sue macchine, le sue sequenze di intervento(metto prima una cosa poi l'altra). E dalle pagine e pagine degli innumerevoli topic e interventi SEMPRE sullo stesso argomento, più o meno professionali, più o meno "pischelli", non è difficile realizzare che NON ESISTE una regola fissa, tranne forse.."il fine giustifica i mezzi", ovvero, fai quel cavolo che ti pare(menate included) basta che alla fine il master suoni bene. Ho usato il termine jovanottiano "pompare" per farla breve, ma so benissimo che in fase di mastering il..pompare è il meno. In fine, ok gli studi dove tecnici zen dedicano la loro intera esistenza alla cura e alla realizzazione dei masters(he-man, skeletor...), ma se io ho bisogno di farmi il master del mio cavolo di demo..LO FACCIO..e scusate la presunzione...(non lo dico io)mi viene pure discretamente! Costi benefici in un rapporto vantaggiosissimo. Ho quello che mi serve per farlo? Ma sì, i programmi di cui parliamo/parlate sempre...un pò d'orecchio..due monitor discreti, svariati ascolti in contesti diversi e tanto..amore. Ce la posso fare.
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ALEMASS
Member # 8721
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posted 12. Agosto 2009 09:07
In bocca al lupo! Solo una ultima cosa non dare per scontato che quello che sai tu e' uguale a quello che sanno gli altri(solo perche non ti vengono a spiegare passo passo quello che fanno).Io sono 2 anni che studio esclusivamente per fare mastering con libri,corsi e spese che neanche forse puoi immaginare e mi fa sinceramente ridere sentire parlare di questo argomento come ne parli tu. comunque Buon mastering a tutti Alessandro
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yasodanandana
Member # 1424
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posted 12. Agosto 2009 09:19
quote: Originally posted by ALEMASS: Perfetto Marcuz! Aggiungerei per rispondere a yaso che quando il cliente si presenta con gli stems di solito la ragione e' solo una,cioe' che il mix e' fatto male.In questo caso il mastering si potrebbe quasi considerare una fase 2 di missaggio ed il prezzo di tale opzione se accettata dall'ingegnere di mastering(non tutti lo fanno anche se oggi giorno per ovvi motivi economici si avalla anche questa opzione) da un 50-100euro a pezzo simoltiplica esponenzialmente fino ad un migliaglio di euri a pezzo.
io la metterei giu' un po' meno estrema... uno arriva con gli "stems" per il principio del "non si sa mai".. Io, per esempio, li ho sempre portati (max 4 o 5 tracce), spesso non mi sono serviti... Poi.. se uno porta, che so, base + voce, non e' che per lavorarli in mastering ci mette dieci volte in piu' del tempo regolare.. forse solo un pochino di piu'..
certo..
sicuramente uno non deve fare un lavoro volutamente approssimativo in mix tanto poi .. ecc. ecc.
o no??
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ALEMASS
Member # 8721
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posted 12. Agosto 2009 09:40
Mi spiace yaso ma la vediamo un po' diversamente. Tu porti la traccia stereo,se il mastering engineer dopo un'ascolto accurato ti dice che non riesce e non potra sopperire ad eventuali mancanze o errori allora si procede in modo diverso con tempi e soldi diversi. Altrimenti una traccia stereo e' tutto quello che serve. Alessandro
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Adrena
Member # 11326
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posted 12. Agosto 2009 09:48
Felice di aver suscitato ilarità(non ce n'è mai abbastanza), ma ripeto:a me serve fare(e parlare di)un master casalingo che suoni dignitoso... MASSIMO RISPETTO per gli ingegneri bravi che si fanno il mazzo e ne fanno un lavoro, una filosofia..ma un sacco di gente(discografici e fonici included), mi hanno detto che il mio master non era niente male e non credevano fosse fatto nella cameretta dove ho le scarpe e lo stenditoio!(questo non gliel'ho detto...) Bene gli studi milionari(in euro), ci mancherebbe, averne! Ma bisogna proporzionare e contestualizzare un pò tutto. Io non ambisco ad ottenere un 10...mi basta un dal 6 al 7...un 6 e 1/2...e considerando che ci posso arrivare a costo zero(in soldini, ma tanta fatica e dedizione)...ne possiamo parlare. Alla fine conta ciò che ascolti, cioè ciò che sento io, voi e pochi altri...la mia ragazza, mia madre, i mei amici nel loro cacchio di stereo, nell'auto coi finestrini giù, nel lettore mp3 con gli auticolari marci...non lo so. Certo, un prodotto professionale SI SENTE, ci mancherebbe, però...e non potete massacrarmi qua...ci sono ANCHE fior fiore di cd realizzati con budget, risorse umane e tecniche inarrivabili...che suonano male! Insipidi, piatti, taglienti, cupi...a prescindere dal genere. Altri registrati, mixati e masterizzati in 7 giorni in studioli di periferia che SPAC-CA-NO! Anche l'adorato(da me) Rick Rubin(e collaboratori) ha fatto una frittata con l'ultimo dei metallica. Ed è..(inchino)Rick Rubin! A forza di tira su, tira su...e andato in clip nei punti di maggior pacca! Bene studiare, confrontarsi(siamo qua per questo), ma ripeto...non sto parlando degli Abbey Road(per dire..), o degli investimeti per Justin Timberlake(o anche meno), secondo me la maggioranza delle persone che scrivono, CHIEDONO qua, cercano di ottenere il massimo partendo da risorse limitate...non il massimo in ASSOLUTO. E molti(quasi tutti?) ancora fanno altro per camapare. Ma hanno una passione,una dedizione, un entusiasmo MOLTO professionale. ora (ri)massacratemi pure.
Riccardo Rubino aiutami tu. Vi amo tutti(platoonicamente)
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yasodanandana
Member # 1424
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posted 12. Agosto 2009 10:08
quote: Originally posted by ALEMASS: Mi spiace yaso ma la vediamo un po' diversamente.
piu' che altro ho l'impressione che stiamo parlando di due faccende differenti.. E' chiaro che, come dici, le soluzioni alternative escono fuori quando il mix sembra altrimenti irrecuperabile..
quindi...
Se io vado a masterizzare da qualche parte e il mix fa il suo dovere sono soddisfatto.. ma nel cd, dvd, chiavetta, hd che mi sono portato da casa, per ogni evenienza, ho anche versioni dello stesso brano in tre, quattro, cinque "macrotracce" per ogni evenienza..
ripeto.. non da farci conto per evitare di mixare con accuratezza.. ma siccome non e' impossibile che in mix qualcosa ci sia sfuggito o che si abbia cambiato idea su qualche dettaglio... meglio, a mio parere, salvarsi il c. in partenza con qualche bounce in piu'.. tanto non e' mica come quando si viaggiava con le bobine.. oggi i supporti costano praticamente zero e si mettono in tasca...
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yasodanandana
Member # 1424
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posted 12. Agosto 2009 10:15
quote: Originally posted by Adrena: Felice di aver suscitato ilarità
non per quanto mi riguarda.. io ti ho semplicemente inteso dire che andare al mastering con tre, quattro, cinque tracce per ogni brano, piuttosto che con solo una, lo si fa, direi, per ovviare ad eventuali inconvenienti.. non per adottare uno stile di lavorazione differente o piu' evoluto... Il principio e' quello del portarsi la gomma di scorta nell'eventualita' che buchiamo, non perche' una macchina con una ruota in piu' a bordo viaggia meglio o piu' veloce...
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PAPE
Member # 4470
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posted 12. Agosto 2009 10:56
quote: Originally posted by ALEMASS: quando il cliente si presenta con gli stems di solito la ragione e' solo una,cioe' che il mix e' fatto male. In questo caso il mastering si potrebbe quasi considerare una fase 2 di missaggio
Diciamo che in linea di principio l' affermazione è vera, ma non esageriamo. Stiamo parlando di musica, che è un materia non totalmente scientifica e razionale, ma artistica ed emozionale. Proprio per questo non può esistere, all' interno di qualsiasi cosa sia musicale, il concetto di "perfezione". Questo significa che non esiste il brano perfetto, l' arrangiamento perfetto, la registrazione perfetta... e così non esisterà mai il mix "perfetto". Ci sono mix più o meno buoni. Mix scandalosi e mix stupendi, ma qualsiasi mix avrà sempre elementi modificabili. Il lavorare a stem può servire anche a questo... a vedere sotto un' altra ottica non solo l' intero mix ma i vari gruppi fondamentali di elementi e valutare SE fare qualche modifica e dove farla.
In master nel 99% dei casi si fanno interventi correttivi di eq. Una bassa che straborda, una mancanza di presenza sulle alte, qualche sibilante che da fastidio, qualche medio-bassa in eccesso, sono caratteristiche che si riscontrano spesso, anche in mix assolutamente spaziali. Il concetto del master a stem è quello di poter andare a fare la modifica direttamente sul singolo gruppo da cui deriva quel difetto, invece che sull' intero mix. In questo modo l' intervento è più mirato e può portare a MENO sbilanciamenti nel mix, non di più.
Poi ovviamente dipende da caso a caso, da mix a mix e da tecnico di mastering a tecnico di mastering. C'è il mix disastrato che va rivisto da 0. C'è il mix ottimo con qualche minima correzioncina da fare su un signolo elemento. C'è il tecnico di master che chiede gli stem a prescindere, per poi magari non usarli praticamente mai... ma che sa che così se ci sono problemi può intervenire sul singolo gruppo. C'è il tecnico che non sa settare un compressore sul master e spera di salvarsi usando gli stem... e fa un macello indescrivibile.
Insomma, io non sarei così categorico. Il mastering a stem è un' arma molto potente, che se ben gestita può aiutare ulteriormente il mix... anche un mix già ottimo.
Pareri personali, ovviamente
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Adrena
Member # 11326
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posted 12. Agosto 2009 11:19
Ode a Pape e Yaso. Risposte chiare e illuminanti su ciò che m'interessava. Capito. L'ultimo intervento di Pape direi che mette il punto ad un argomento che punti non ne avrà, sia dal punto di vista tecnico che artistico. A parte errori grossolani o lavori da rifare il mix perfetto oggettivamente non esiste...ogni fonico, musicista avrà sempre il suo gusto, il suo punto di vista, il suo stile...i suoi padiglioni auricolari. Quello che va benissimo per me potrebbe essere un aborto per te. Epici gli scontri tra band, produttore e fonici(o neomogli nipponiche...)in fase di mixing... Che dire? Rock and roll!
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PAPE
Member # 4470
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posted 12. Agosto 2009 11:26
Ok Adrena, però si stava parlando in generale e di situazioni differenti da quella che tu hai riportato con la tua domanda. A questa l' unica risposta che esiste, a mio parere è: non farlo. Semplicemente perché ciò che hai descritto non è nient' altro che creare dei gruppi per lavorare su questi. E conviene assolutamente farlo in mix, a mix aperto, non successivamente, con le tracce "congelate".
Il procedimento che hai descritto non si può nemmeno lontanamente definire mastering. Sarebbe come se io prendessi una signora 70enne che abita nel mio palazzo, le mettessi una parrucca bionda e la chiamassi Cameron Diaz... il grado di differenza è più o meno quello.
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Adrena
Member # 11326
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posted 12. Agosto 2009 11:44
Sì, sì...avevo capito Pape...anche le cose non esplicitate, grazie. Il metodo proposto(penso ti stia riferndo al lavorare al mastering con un pò più elementi e non la solita traccia stereo) su cui volevo confrontarmi era...un esperimento, una provocazione..un dubbio(un'assurdità?) Io normalmente faccio il mix(di tutto) e poi il master come tutti o quasi. Volevo solo indagare su qualche x-file che magari qualcuno adottava come regola. Non era per trovare una certezza, ma per dissiparme alcuni dubbi da fine mixing(e ora mastering). Ri-grazie Que te vaya bien
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Adrena
Member # 11326
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posted 12. Agosto 2009 11:46
PS:ma la signora attempata del tuo palazzo..è single?
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PAPE
Member # 4470
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posted 12. Agosto 2009 11:54
quote: Originally posted by Adrena: PS:ma la signora attempata del tuo palazzo..è single?
Nun ce provà, l' ho vista prima io.
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