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Topic: Consigli PREMASTERING E MASTERING SU CUBASE
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Fwood
Member
Member # 14348
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posted 05. Ottobre 2011 14:56
So che l'argomento è stato ampiamente discusso, so che ci sono decine di topic e sezioni tutorial... eppure , dopo anni ed anni di letture e tentativi, spesso continuo ad avere sempre lo stesso risultato. Sono ormai abituato a settare il canale di ogni traccia già in fase di composizione con lo scopo di arrivare alla fase di mixaggio già con un buon bilanciamento. Per fare ciò perdo tantissimo tempo a ritoccare più e più volte tutti i parametri al millesimo ( una cosa estenuante e che affatica molto i timpani). Inoltre mi sono sempre basato sui meter del canale master del cubo (dopo averne appurato la fedeltà paragonandoli più volte con i meters di plugins blasonati). La mia creazione del premaster (contestuale alla composizione) si traduce, in linea di massima, nei seguenti settaggi su ogni canale ( compresi i singoli elementi di una drum) (Partendo dagli slot in alto a scendere) PREFADER : 1/ EQ di base(uso l'EQ della Oxford Sonnox) con un cut più o meno standard agli estremi dello spettro [45hz/14500hz] + le equalizzazioni del caso nel mid range;
2/plugin di analisi delle frequenze (uso Voxengo Span)
3/plugins eventuali di correzione della ampiezza di stereofonia ( sui pad), filtri o altre eventuali diavolerie;
4/ Un altro Voxengo SPAN per la contestuale analisi after diavolerie.
POSTFADER
1/ Compressore o Massimizzatore ( Oxford Sonnox Inflator ,o Waves L3 Multi, o Sonalksys Multimaximizer);
2/ Limiter ( Oxford Sonnox Limiter ).
CANALE MASTER 1/ Prefader : EQ + voxengo Span 2/ Postfader : Massimizzatore + Limiter.
In genere , tenendo spenti i compressori o massimizzatori, la song suona sempre ampiamente sotto lo "0db" del master meter di cubase, con un'ampia escursione RMS sempre al disotto dei -12db. Con i compressori, massimizzatori e limiter accesi, la soglia di picco la tengo sempre a -0.2db ma le frequenze in RMS a volte ( dipende anche dala song) possono arrivare a superare la soglia dei -8db ( che so no essere la situazione ideale). Nonostante io mi spinga davvero al limite...stesso il mio risultato finale è opaco, oppure , quando è cristallino, comunque pare avere pochi db di gain ( poca grinta). In generale, quando tutto sembra essere ok, la mia costante è che le frequenze corpose della traccia (con un adeguato gain) le inizio a sentire solo salendo di molto del gain output di qualsiasi impianto su cui testo il mastering. E' come se, non solo avessi poco gain, ma il tutto distintamente riesco a sentirlo da un certo punto in poi dell'escursione tipica del gain di un impianto. Non so se riesco a spiegarmi! Poniamo il caso che se un impianto abbia un'ipotetica scala gain da 0 a 10 , beh il mio master suona basso ed opaco fino al valore 8, mentre a 9 e 10 schizza tutto a palla ma , nonostante ciò, il gain finale non è mai adeguato alle aspettative del lavoro svolto. Eppure sento altre produzioni, fatte magari con programmi freeware, che invece sono pompatissime e nitidissime in ogni strumento..già al valore 6 di quella ipotetica scala gain! Dopo anni ormai non so più che pesci prendere..mi serve un consiglio diretto, chiaro ed univoco su come risolvere questa situazione o sulla direzione da prendere! Aggiungo che le ho provate davvero tutte, anche con plugins differenti ! GRAZIE a chiunque volesse intervenire!
Messaggi: 911 | Data Registrazione: Gen 2011
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 05. Ottobre 2011 15:44
===Per fare ciò perdo tantissimo tempo a ritoccare più e più volte tutti i parametri al millesimo ( una cosa estenuante e che affatica molto i timpani)===
dipende cosa intendi per tantissimo tempo.. per esempio lo standard professionale e' che un brano si mixa in un giorno intero e si ricontrolla la mattina successiva aggiungendo, quasi sempre, altre elaborazioni..
il volume di lavoro dovrebbe essere basso.. proprio per non affaticarsi
====beh il mio master suona basso ed opaco fino al valore 8, mentre a 9 e 10 schizza tutto a palla=== detta cosi' sembra che il master sia opaco anche a 9 e 10 ma che tu senta della brillantezza perche' lo fai distorcere..
=====fatte magari con programmi freeware===== se si trattasse di strumenti musicali o di hardware, si puo' ovviamente sospettare che chi regala, offra qualcosa di minor valore.. Ma il software e' frutto dell'intelligenza e questa puo' essere esercitata al meglio anche .. gratis..
===Dopo anni ormai non so più che pesci prendere..mi serve un consiglio diretto, chiaro ed univoco su come risolvere questa situazione o sulla direzione da prendere! == ricomincia da zero o quasi--- prova a fare brani semplici di poche tracce utilizzando solo i plugs di fabbrica...
ti accorgerai del fatto che saranno buoni quando vedrai che ti bastera', in mastering, lavorarci pochissimo..
infatti, se lo standard PRO e' lavorare un giorno sul mix di un brano... quando invece si tratta di masterizzare, di brani se ne trattano all'incirca 10 in mezza giornata.. questa e' la mia esperienza..
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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Fwood
Member
Member # 14348
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posted 05. Ottobre 2011 16:26
Grazie dell'intervento Yaso. Allora..intendevo dire questo : 1/ tantissimo tempo = 2 o 3 ore al giorno contestualmente alla composizione (per cui in effetti è relativo);
2/ lavoro sempre a volume moderato o basso..ma mi affatico uguale dopo due ore di ritocchi ( perdo di lucidità );
3/ le song non mi distorcono mai..anzi sembra che abbiano poco gain fino ad un certo livello ..e che siano opache, mentre se alzo di più il volume di un impianto ( il 9 e 10 di cui sopra).. di colpo è come se tutte le frequenze fossero tirate su ed anche appiattite di dinamica. Eppure non esagero mai con i compressori e/o massimizzatori. Pensa ad una traccia drum bossanova, con cornice, fatta con addictive drum. Ebbene la cornice pare spenta fino a volume 8, poi invece a 9 ti buca i timpani e sembra violentemente appiattita in dinamica , per es, dall'inflator;
4/per software free..intendevo amici che usano software editors gratuiti, loop gia pronti ( io mi spacco a creare le parti ritmiche) e massimizzazioni con plug in integrati nei software free ...e pure usando dei preset per tutto indistintamente. Ecco le loro produzioni sono davvero pulite, le fanno senza spaccarsi come faccio io. A volte mi sento davvero un fesso frustrato!
Messaggi: 911 | Data Registrazione: Gen 2011
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pachanka
Junior Member
Member # 9776
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posted 05. Ottobre 2011 16:44
scusa se m'intrometto con una piccola digressione ma per PREFADER e POSTFADER che intendi ???? effetti messi nel master out(prefader) ed effetti messi in mandata master out (postfader) ????
in caso mi spiegeresti molto brevemente come si fa in cubase ????? ciao grazie
Messaggi: 163 | Data Registrazione: Ago 2007
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frankvenice
Member
Member # 13824
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posted 05. Ottobre 2011 17:05
quote: Originally posted by pachanka: scusa se m'intrometto con una piccola digressione ma per PREFADER e POSTFADER che intendi ???? effetti messi nel master out(prefader) ed effetti messi in mandata master out (postfader) ????
in caso mi spiegeresti molto brevemente come si fa in cubase ????? ciao grazie
in cubase, gli slot insert 7 e 8 sono post-fader, i primi 6 sono pre. si nota anche dal colore del numeretto... facci caso.
Messaggi: 4235 | Data Registrazione: Lug 2010
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Fwood
Member
Member # 14348
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posted 05. Ottobre 2011 17:26
Si i prefader sono i primi numerosi slot , i post fader invece sono i pochi ultimi. La differenza è che il fader del canale ( il volume a destra) agisce prima o dopo l'intervento dei plugins a seconda di dove sono collocati negli slot ( con risultati ovviamente differenti).
Messaggi: 911 | Data Registrazione: Gen 2011
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Fwood
Member
Member # 14348
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posted 05. Ottobre 2011 17:39
ps. in un progetto con poche tracce non ho nessun problema! Per cui è evidente che sbaglio in qualche cosa..che si va a sommare in progetti corposi. Non si scappa, o sbaglio nella compressione ( di questo ne dubito), o nell'EQ dei vari strumenti e nella pasta sonora globale ( probabile) o nel settaggio del massimizzatore. Per es. se sbaglio qualche equalizzazione di basso e cassa , e poi uso il sidechain, ..il risultato non mi soddisfa e mi fa impazzire nella somma del tutto!
Messaggi: 911 | Data Registrazione: Gen 2011
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Christian Lista
Member
Member # 11305
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posted 07. Ottobre 2011 10:45
Succede anche a me caro Fwood, una volta chiesi un consiglio in tal senso, ed il massimo che riuscii ad ottenere fu: "prova, prova e riprova, solo l'esperienze potrà aiutarti." Il consiglio purtroppo non mi ha molto aiutato, nonostante abbia molto provato. Sono convinto che c'è un passaggio tecnico (una procedura) che evidentemente salto, perché anch'io sto molto attento a compressione ed equalizzazione. Ultimamente avevo pensato di dividere il materiale audio in cartelle, raggruppandole per frequenze, tipo bassi, mediobassi, medio alti e alti. Poi intervenire in ognuno di questi gruppi, sulle singole tracce, affinché nei vari momenti del pezzo non si vadano a sommare frequenze .... non ci ho ancora provato perché ci vuole una vita e non sono sicuro del risultato.
Messaggi: 2602 | Data Registrazione: Lug 2008
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 07. Ottobre 2011 11:39
quote: Originally posted by Christian Lista: perché anch'io sto molto attento a compressione ed equalizzazione
quando uno fa brani con poche tracce e' lapalissianamente molto piu' facile identificare le sovrapposizioni di frequenze e quindi equalizzare ad hoc...
ma il lavoro che si fa quando si ha a che fare con molte tracce e' lo stesso...
due osservazioni:
quando si fa musica elettronica le sonorita' dovrebbero, a mio parere, combinarsi gia' in sede di arrangiamento.. Quando uno dopo la cassa mette un basso, dopo il basso un solista che fa il riff, poi il tappeto, poi un sequencer ecc. ecc. dovrebbe mettere suoni che in linea di massima gia' si incastrano con quelli che c'erano prima.. non che aggiunge tracce gigantesche, piene di frequenze, che poi deve faticosamente ritagliare...
un'altra cosa e' quella di riconoscere i propri limiti....
nel senso che se uno sa fare bene cose minimali e sulle cose complesse non ce la fa... che faccia cose minimali.. oppure impari a collaborare con altri piu' bravi..
mica e' obbligatorio saper fare tutto...
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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Christian Lista
Member
Member # 11305
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posted 07. Ottobre 2011 13:03
quote:
Yaso nel senso che se uno sa fare bene cose minimali e sulle cose complesse non ce la fa... che faccia cose minimali.. oppure impari a collaborare con altri piu' bravi..
Bhè a tutti, o almeno credo, piace crescere, l'immobilità a me non piace. Quindi aspirerei, come credo anche Fwood, ad imparare a fare altro oltre quello che già so fare. Collaboare con altri non è sempre semplice, innanzitutto bisogna trovarli questi "altri", a volte quindi ci si rivolge ad un Forum proprio per questo, per imparare qualcosa.
Messaggi: 2602 | Data Registrazione: Lug 2008
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 07. Ottobre 2011 13:10
quote: Originally posted by Christian Lista:
Collaboare con altri non è sempre semplice
pero' penso sia la chiave per fare lavori di pregio...
non esiste alcun progetto di successo che sia realizzato dall'inizio alla fine da un solo artista ...
quindi certamente cercare di progredire.. ma anche... ecc. ecc.
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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Agostino Pilotto
Junior Member
Member # 12428
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posted 07. Ottobre 2011 14:35
Mi aggrego anch'io al gruppo degli eterni frustrati :)purtroppo capisco bene la senzazione di rabbia che si prova. E'una cosa veramente irritante,una volta arrivati alla fine di un lavoro dove ci si è perso tanto tempo per curarlo nei minimi particolari,è questo ultimo non ne vuol saper niente di suonare,non dico come gli standard che ci sono in giro ma almeno avvicinarsi a tale risultato. Premetto che faccio musica dance quindi so benissimo che gli standard sono molto elevati,ma mi ritrovo spesso nella situazione prima citata da Fwood,nel mio caso è come se ci fosse un freno applicato sulla traccia che non la lascia "sfogare",quindi a lavoro finito e sui vari test che poi vado a fare,in macchina,sullo stereo di casa,sul mixer della mia consolle,e cosi via devo alzare il Gain per raggiungere quel livello sonoro che si percepisce nelle traccie oggi in commercio con Gain a meta.
Messaggi: 26 | Data Registrazione: Mag 2009
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Fwood
Member
Member # 14348
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posted 09. Ottobre 2011 14:19
è ovvio che nelle produzioni veramente profesionali ci si affidi a studi di livello con attrezzature esterne hardware, ma quando appunto senti persone che candidamente ti dicono di non saper assolutamente nulla di compressione, di frequenze ecc..ma che tira fuori tracce cristalline e pompatissime usando dei preset a caso...beh...ti girano davvero!
Messaggi: 911 | Data Registrazione: Gen 2011
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teo000000
Junior Member
Member # 11959
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posted 11. Ottobre 2011 17:57
la prima cosa è la scelta iniziale dei suoni e fare un buon mix...io prima facevo l'errore di voler mettere per forza dei suoni quando invece ho capito che bisogna "adattarsi al mix" e non "adattare il mix a quello che vuoi tu" so che è un po contorta come frase ma spero si sia capito
Messaggi: 287 | Data Registrazione: Gen 2009
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Fwood
Member
Member # 14348
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posted 13. Ottobre 2011 10:51
si, grazie al cielo ho superato da anni quella fase ( anche se ci sarebbe da dire), il problema è proprio avere risultati scadenti dopo anni ed anni di ricerche e studio. Uno dei produttori di spicco italiani ,nonchè partner della mia eticheta discografica, mi dice sempre che sono un perfezionista e che i miei premaster suonano gia molto bene....eppure io sono tutt'altro che soddisfatto. Sarà che le mie sorgenti di referenza mi ingannano, ma ne ho provate molte altre senza rimanere soddisfatto. Paradossalmente, come detto tempo fà, solo da una coppia di auricolari inear della creative (da 20 euro) sono soddisfatto! ! MAh!!
Messaggi: 911 | Data Registrazione: Gen 2011
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