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Marco77
Member # 4924
 - posted 14. Gennaio 2005 23:31
L'altro giorno ho acquistato una stimata rivista che tratta di musica in generale e quindi dalla pop, al rock e con un occhio di riguardo per la dance; in un articolo si invitava ad inviare, ad una nota casa discografica della quale non faccio il nome, svariati progetti musicali, possibilmente cantati.Il consiglio descritto nell'articolo era appunto quello di inviare tanti progetti e non fissarsi a curarne uno che magari non funziona.Il concetto contradditorio che ne deriva è appunto, più qualità del master finale o più quantità?
Credere in un singolo pezzo o realizzare montagne di spazzatura?
Io sarò all'antica, ma voglio credere in un singolo pezzo e magari migliorarlo nel tempo.
Voi cosa ne pensate?
Ciao
 
yasodanandana
Member # 1424
 - posted 14. Gennaio 2005 23:46
e' una scommessa..
non e' facile capire quando e' conveniente smettere di lavorare su qualcosa e "spedirla", io qualche volta mi sono fatto anche restituire il pacchetto dall'impiegato della posta che lo stava timbrando e sono tornato a casa a rilavorarci sopra..

ritengo che per un provino si possano avere un po' piu' di incertezze che per un master discografico
 

Red-one
Member # 4637
 - posted 15. Gennaio 2005 00:51
Salve,
se vuoi mandare manda quando il brano ti soddisfa e lo senti tuo. Non badare al suona bene o suona male, per quello ci sono i fonici... non cercare di far suonare un prodotto come un brano commerciale, è molto difficile farlo con un cubase, un samson C1 e altro materiale casalingo. Anche se io a questa beneficenza delle etichette non ci credo, presumo sia più salutare ed edicativo passare di persona con il provino in mano e vedere le reazioni all'ascolto, tu mando ma sei sicuro che finirà in mano veramente a chi deve finire??

Ciao Red-one
 

yasodanandana
Member # 1424
 - posted 15. Gennaio 2005 00:58
quote:
Originally posted by Red-one:
Spresumo sia più salutare ed edicativo passare di persona con il provino in mano e vedere le reazioni all'ascolto

lo presumo anche io.. a meno che uno non abiti lontano e non voglia contattare molte etichette..
 
Red-one
Member # 4637
 - posted 15. Gennaio 2005 01:14
quote:
Originally posted by yasodanandana:
[QUOTE]Originally posted by Red-one:
[qb]Spresumo sia più salutare ed edicativo passare di persona con il provino in mano e vedere le reazioni all'ascolto


lo presumo anche io.. a meno che uno non abiti lontano e non voglia contattare molte etichette..[/QB][/QUOTE]

OPS: Spresumo = presumo! portate pazienza!
 

mamabil
Member # 3714
 - posted 15. Gennaio 2005 09:45
quote:
Originally posted by Red-one:
Salve,
se vuoi mandare manda quando il brano ti soddisfa e lo senti tuo. Non badare al suona bene o suona male, per quello ci sono i fonici... non cercare di far suonare un prodotto come un brano commerciale, è molto difficile farlo con un cubase, un samson C1 e altro materiale casalingo. Anche se io a questa beneficenza delle etichette non ci credo, presumo sia più salutare ed edicativo passare di persona con il provino in mano e vedere le reazioni all'ascolto, tu mando ma sei sicuro che finirà in mano veramente a chi deve finire??

Ciao Red-one


In questo stesso forum ho sentito pareri completamente opposti, anche di chi di progetti seri ne ha già fatti tanti.

Io non mi sento quindi di consigliare una strada certa, molto dipende dalle persone con cui si ha a che fare, di conseguenza se un etichetta ti chiede molti lavori non curatissimi può voler dire che vogliono poter scegliere fra molto materiale e forse dopo portare avanti quello scelto.
 

maraio
Member # 424
 - posted 15. Gennaio 2005 12:21
oppure prendono le idee sulle quali intravedono qualcosa, le affidano ad arrangiatori di loro fiducia e che conoscono il format musicale che quella casa vuole e il pezzo finito lo fanno loro...

è solo una supposizione; qualcuno in giro può essere capace di farlo, da quello che ho visto, purtroppo.
 

Marco77
Member # 4924
 - posted 15. Gennaio 2005 12:44
Ho letto adesso le vostre risposte e mi sembrano abbastanza in linea con il mio pensiero.Diciamo che il buonsenso non è da scartare anche in questo caso e mi sembra di capire che non ci sia una formula standard da seguire.
Per quello che riguarda il master finale spesso ho letto e sentito che il brano deve già funzonare e suonare, perchè meno ci si lavora e meglio è.....
Spero che "RED-ONE" abbia ragione, dicendo che poi qualche fonico rielaborerà il tutto, per rendere commerciale il master finale e che questo invece non vada a gravare sul portafoglio dell'artista che ha eseguito il progetto.
 
ULODIN
Member # 160
 - posted 15. Gennaio 2005 13:03
quote:
...Spero che "RED-ONE" abbia ragione, dicendo che poi qualche fonico rielaborerà il tutto, per rendere commerciale il master finale...

Red ha ragione nel momento in cui in primis l'artista ha ancora le tracce separate su cui lavorarci sopra; nessun produttore si mette a lavorare su di un master casalingo fatto così così....o perlomeno è difficilissimo (mai dire mai....)

Oppure quando le tracce separate non ci sono più ma il progetto è pressochè "suonato" e quindi ri-registrabile da zero in uno studio di fiducia del produttore...

Nei generi musicali dove invece l'editing e/o l'uso dei plugin è un anello fondamentale penso sia praticamente impossibile rifare il pezzo da zero in sede diversa se non si ha ancora il file sessione a disposizione con le tracce separate......
 

yasodanandana
Member # 1424
 - posted 15. Gennaio 2005 13:11
nell'ambito della musica messa in commercio esistono tutte le tipologie di lavoro.. dal disco cominciato e finito tutto col computer in cameretta al disco dove l'artista porta se stesso in sala di registrazione e comincia da capo..

con tutto quello che sta nel mezzo

quindi si giudica volta per volta.. capire se un brano lo devo presentare dopo una settimana di lavoro sopra o dopo due mesi e' professionalita' pure quella
 

maraio
Member # 424
 - posted 15. Gennaio 2005 14:16
bisogna comunque fare tanti lavori, arrangiare molti pezzi e farli ascoltare da amici parenti e conoscenti e poi anche da esperti, e acquisire così la capacità piano piano di fare cose egregie in poco tempo
 




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