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Topic: La sinistra antagonista
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Justin_1976
Member
Member # 4954
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posted 28. Novembre 2006 16:07
Ho letto le ultime esternazioni di uno degli unici due politici che apprezzo in italia. Il quale afferma: "...la globalizzazione "mostra dei cedimenti", "il mercato come luogo della politica è finito", così come "è fallita l'idea che un paese si governa come un'azienda...""Viviamo in un'età - dice - in cui sta finendo l'ultima grande ideologia: quella del mercatismo. Quella sintesi di liberalismo e comunismo si sta esaurendo, e la curva della globalizzazione sta cedendo..." "L'Iraq ha dimostrato che la democrazia non è una commodity che si può esportare. I generosi tentativi di esportarla ha incontrato dei limiti storici e infatti oggi i laboratori di idee americani stanno ragionando sul concetto di 'autocrazie sostenibili'" "L'ideologia che considerava il mercato come luogo dominante della politica è finita e se è vero che la politica non potrà tornare nei vecchi recinti ideologici, e anche impossibile che continui a restare nel luogo artificiale del mercato" "...così come non vedo nessun futuro per la sinistra di governo, vedo un grande futuro per la sinistra antagonista. Non possiamo fermare la modernità ma non possiamo nemmeno subirla in modo passivo." In merito a un discorso fatto con un membro del forum al telefono, il quale, sviscerando alcuni concetti, mi "accusò" di essere di sinistra, penso di sentirmi qualcosa di diverso... e tremonti gli ha dato un nome.
Messaggi: 2639 | Data Registrazione: Gen 2005
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ashali
Junior Member
Member # 8131
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posted 28. Novembre 2006 16:53
Justin.... Di Liberto Giordano D'alema Ma non mi stupirei l'avesse scritto Montanelli.... Tanto oramai!
Messaggi: 198 | Data Registrazione: Set 2006
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mamabil
Member
Member # 3714
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posted 28. Novembre 2006 19:15
Tremonti, un uomo che fa venire un brivido accompagnato da sudore freddo, se solo si pensa ad alcune creative idee presenti nelle sue finanziarie. Ho pauva che l'imitazione di Guzzanti sia più che cvedibile, sia lo specchio esatto della vealtà. quote: "Viviamo in un'età - dice - in cui sta finendo l'ultima grande ideologia: quella del mercatismo. Quella sintesi di liberalismo e comunismo si sta esaurendo, e la curva della globalizzazione sta cedendo..."
...mi hanno detto che cedendo è crollata su Cina e India. quote: "L'Iraq ha dimostrato che la democrazia non è una commodity che si può esportare. I generosi tentativi di esportarla ha incontrato dei limiti storici e infatti oggi i laboratori di idee americani stanno ragionando sul concetto di 'autocrazie sostenibili'"
Tentativi di esportare la democrazia? A me sembravano tentativi di fottersi il petrolio, indorati per bene con grandi scuse e grandi ideali. Le stesse problematiche che si stanno incontrando in altri paesi (sud Africa) dove da anni si ruba petrolio in grande stile e profonda omertà. quote: "L'ideologia che considerava il mercato come luogo dominante della politica è finita e se è vero che la politica non potrà tornare nei vecchi recinti ideologici, e anche impossibile che continui a restare nel luogo artificiale del mercato"
Per me che viaggio rasoterra, più terra che raso, mi sfugge il concetto di mercato. Forse quello dei rigattieri? Il mercato dell'usato? Quello della frutta? O visto che si parla di artificiale trattasi di fuochi pirotecnici? quote: "...così come non vedo nessun futuro per la sinistra di governo, vedo un grande futuro per la sinistra antagonista. Non possiamo fermare la modernità ma non possiamo nemmeno subirla in modo passivo."
E beh, se lo dice lui che è di destra, è un pò come se io dicessi: "Mi aspetto che il mio datore di lavoro smetta di fare il capo e faccia un pò l'operaio al posto mio, non possiamo fermare la modernità e nemmeno subire il capo in modo passivo." Tremonti non mi rappresenta nemmeno quando sta zitto, figuriamoci quando esprime concetti cosi alti e significativi, pregni di idee per la risoluzione concreta dei problemi. Preferisco il Dipietrese, che dietro il grezzo e la dislessia cela in malo modo un forte senso di correttezza, concretezza e determinazione. Concludo con Abbasso lo schierantismo!
Messaggi: 5042 | Data Registrazione: Mar 2004
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Justin_1976
Member
Member # 4954
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posted 28. Novembre 2006 22:37
quote: Originally posted by mamabil: Tremonti, un uomo che fa venire un brivido accompagnato da sudore freddo, se solo si pensa ad alcune creative idee presenti nelle sue finanziarie. Ho pauva che l'imitazione di Guzzanti sia più che cvedibile, sia lo specchio esatto della vealtà. E beh, se lo dice lui che è di destra, è un pò come se io dicessi: "Mi aspetto che il mio datore di lavoro smetta di fare il capo e faccia un pò l'operaio al posto mio, non possiamo fermare la modernità e nemmeno subire il capo in modo passivo." Tremonti non mi rappresenta nemmeno quando sta zitto, figuriamoci quando esprime concetti cosi alti e significativi, pregni di idee per la risoluzione concreta dei problemi. Preferisco il Dipietrese, che dietro il grezzo e la dislessia cela in malo modo un forte senso di correttezza, concretezza e determinazione. Concludo con Abbasso lo schierantismo! 
quindi le cose valgono di meno se dette da alcuni... ma non dovevamo abbassare lo schierantismo? Non voglio fare facili polemiche. Ho solamente trovato interessante il discorso di tremonti che ho reputato il perfetto punto di incontro tra me e un no-global. Curioso... per mia ignoranza non credevo ce ne fossero. Inoltre penso che il non schirarsi sia comunque prendere una posizione e il solo fatto di sottolineare un "anti schierantismo" sia fare dello schierantismo.
Messaggi: 2639 | Data Registrazione: Gen 2005
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mamabil
Member
Member # 3714
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posted 29. Novembre 2006 06:55
quote: Originally posted by Justin_1976: quindi le cose valgono di meno se dette da alcuni...
Certo, un politico si misura in base a quello che fa e solo in parte su quel che dice. Se solo dessimo retta alle continue contraddizioni che vedono protagonisti tutti i politici quotidianamente, e in questo momento Prodi è l'esponente più alto seguito soltanto da Berlusconi e vari altri di quelli invecchiati tra le pareti del parlamento, potremmo arrivare a credere che l'Italia è un paese di comunisti ora, un paese di sola gente onesta fra mezz'ora, un paese di .oglioni domani e di fasci dopo domani. Se dovessi valutare le parole di alcuni di questo governo potrei dire: "ah! che belle intenzioni!", finchè, com'è successo con la Turco, non ti ritrovi con una legge che ti fa pagare un ticket se per un malore vai a farti un controllo al pronto soccorso...
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Justin_1976
Member
Member # 4954
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posted 29. Novembre 2006 08:49
quote: Originally posted by mamabil: Certo, un politico si misura in base a quello che fa e solo in parte su quel che dice. Se solo dessimo retta alle continue contraddizioni che vedono protagonisti tutti i politici quotidianamente, e in questo momento Prodi è l'esponente più alto seguito soltanto da Berlusconi e vari altri di quelli invecchiati tra le pareti del parlamento, potremmo arrivare a credere che l'Italia è un paese di comunisti ora, un paese di sola gente onesta fra mezz'ora, un paese di .oglioni domani e di fasci dopo domani. Se dovessi valutare le parole di alcuni di questo governo potrei dire: "ah! che belle intenzioni!", finchè, com'è successo con la Turco, non ti ritrovi con una legge che ti fa pagare un ticket se per un malore vai a farti un controllo al pronto soccorso...
Non sono meno forcaiolo di te sulla classe politica ma amo non precludermi niente per il pregiudizio di un colore o di una erre moscia. Guarda un po' come sono fatto strano. Non abbiamo parlato finora minimamente dell'argomento ma siamo stati tutti bravi a classificare chi lo ha proposto.
Messaggi: 2639 | Data Registrazione: Gen 2005
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tinc
Junior Member
Member # 7538
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posted 29. Novembre 2006 09:53
quote: Non abbiamo parlato finora minimamente dell'argomento ma siamo stati tutti bravi a classificare chi lo ha proposto.
di economia capisco poco e niente, ma è evidente che il sistema capitalista, dove il bene è visto semplicemente come un prodotto che genera profitto, l'uomo (quando viene preso in considerazione) è subordinato al denaro. guerre imperialiste, privilegi dei ricchi, diseguaglianza sociale, sfruttamento della forza-lavoro ecc.. sono tutte cause di questo sistema. allora, o il fatto è "non mi importa niente della società (che poi non e' qualcosa di astratto, un "valore" che ci viene imposto, ma semplicemente l'insieme dei cittadini e la loro organizzazione per vivere meglio), mi basta avere i soldi per soddisfare i miei piaceri, e poi che si fotta chi muore di fame e chi soffre perché meno fortunato". bene, in questo caso lo si dica chiaramente, senza ipocrisie come liberismo piu giusto, liberta' dell'individuo (a discapito di altri individui meno fortunati viene sempre omesso)... se invece ci importa davvero di chi muore di fame, di chi lavora dieci ore al giorno e non arriva a fine mese, di chi e' alienato dal lavoro e quando torna a casa non ha neppure voglia di parlare con i figli, di un extracomunitario che e' uguale a noi e deve avere gli stessi nostri diritti, anche se non ha avuto la fortuna di nascere "italiano", ma anche dei ragazzi che spendono un patrimonio per andare a scuola in autobus, o di chi va a lavoro e spende mezzo stipendio in benzina... se ci interessa dobbiamo fare qualcosa per cambiarlo questo sistema, e non lamentarci per poi piegare la schiena tanto noi non stiamo poi cosi male e magari ci guadagnamo pure da questo sistema... certo che si puo cambiare, non é una legge divina, si tratta solo di prendere coscienza della situazione e muoversi in massa verso quella direzione; ma soprattutto si tratta di volerlo. o a voi sta bene cosi com'è? scusate la scontatezza e la lunghezza del messaggio
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