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posted 09. Ottobre 2003 14:01
Tenterò una analisi razionale di quello che sta succedendo all'interno della maggioranza.
Fini non è impazzito, come ho letto da giudizi un po' tagliati con l'accetta. Semplicemente sta tentando di recuperare autorità politica, quella che di regola dovrebbe avere vista la percentuale che il suo partito ha avuto (superiore a quella della lega), ma che non ha perché Berlusconi tiene di più a Bossi. Questo di Fini è un tentativo al termine del quale uscirà vittorioso e non più al governo, oppure ancora al governo ma completamente finito politicamente. Da qualche parte perde qualcosa di importante.
Ora, l'analisi deve partire dalle diverse personalità, finalità e obiettivi che attualmente corredano l'enturaggio di Berlusconi.
Umberto Bossi, umanamente, prima di entrare in politica è stato un completo fallimento. Buon venditore porta a porta e buon truffatorino. Generalmente disprezzato, in gioventù, dai suoi compaesani e compagni (era iscritto al partito comunista), perché ha vissuto fino a tarda età alle spalle dei genitori prima, e della prima moglie poi. Cosa che in provincia viene condannata più che da altre parti, soprattutto quando vengono fuori gli ingannucoli come la bugia, raccontata alla moglie (meridionale), che lo manteneva sapendo che l'Umberto stava facendo il dottorato in medicina presso l'Ospedale di Pavia. Andatasi ad informare presso la facoltà, viene a scoprire che Umberto non ha mai dato un esame. Praticamente bighellonava nei bar di Pavia tutto il giorno. Una persona con questo stile di vita, un piccolo perdigiorno che si arrangia a tirare al giorno dopo con la prossima bugiattola, non ha generalmente grosse aspettative e/o prospettive. Il colpo di genio, comunque, in una mente di base sveglia, è sempre in agguato. Bossi fa quello che sappiamo, va addirittura al Governo, diventa Ministro, trascina le folle. Ma tutto questo va oltre ogni sua aspettativa iniziale: prendete un qualsiasi personaggio che conduce la vita che faceva Bossi in "gioventù" e ditegli che firmando un foglio avrà la pensione da parlamentare, da giornalista e tutti gli annessi e connessi. Firmerà subito, senza leggere. Oramai Bossi queste cose le ha raggiunte, e quindi il suo interesse non è né rimanere al governo, né rendere la Padania indipendente, né in generale occupare poltrone. Se domani il governo dovesse cadere e la Lega sciogliersi, Bossi sarebbe comunque sistemato come mai avrebbe potuto sperare. Quindi quando Bossi se ne esce con qualche dichiarazione che fa in****are alleati, costringendo Berlusconi ai voli pindarici pur di quietare tutti, lo fa per puro spirito burlone. Questo Berlusconi lo sa, ed è per questo che non ha armi vere e proprie con cui ricattare Bossi. E' per questo che Bossi potrebbe essere alla maggioranza con un misero 1,5 percento, e avere comunque un bel vocione in qualsiasi capitolo. Bossi è inattacabile, nella sua semplicità. Il suo successo, ora e sempre l'ha avuto. La sua base non è in grado di pensare con la propria testa, quindi che lui baci o sputi su Berlusconi, ai suoi elettori andrà sempre bene.
Fini, al contrario, è un politico serio che ha studiato per fare questo mestiere e che sa fare solo questo mestiere. La sindrome della base del suo partito, è quella che può affliggere i seguaci di una certa ideologia quando vanno al potere senza esserci mai e poi mai stati: quella di poter, finalmente, occupare dei posti. Questo succede in qualsiasi partito normale, intendiamoci. Quello che fa gola più di tutto ad AN, è la Rai. Perché la Rai è il simbolo vero e proprio del Governo, e lo è sempre stato, nella Prima come nella Seconda e in tutte le possibile Repubbliche Italiane. Quindi qui l'arma di ricatto c'è eccome. Berlusconi fa un discorso molto semplice a quelli di AN: se il governo cade, attenzione che io ritorno sotto processo, ma voi ritornate a sedervi sulle sedie di carta. Fini ha passato il rubicone, in questa occasione: qualcosa perderà, come dicevo, e qualcosa guadagnerà. Ma è ovvio che tutto il suo partito è restio a gettare i dadi con lui.
Se dovesse cadere il governo, Bossi se ne uscirebbe, allo stato attuale, con una base ancora più allargata: in caso di elezioni, recupererebbe non solo quel 10/11 % che alle scorse elezioni ha votato Forza Italia, ma anche qualche AN del nord. Diciamo qualche migliaio.
Fini ha fatto un passo verso il baratro, ma penso che lo stia facendo per dimostrare qualcosa. Se cederà, sarà finito politicamente, e rimarrà al governo, ma dovrà sopportare per tutta la vita il suo nemico politico numero uno: Umberto Bossi.
Se rimarrà saldo, perderà il Governo e probabilmente anche le elezioni. Ma forse lo farà da uomo.
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