Adamgrey
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posted 21. Agosto 2002 15:58
Allora, procediamo per gradi. Prima di tutto partiamo dal presupposto che tu sappia cosa sia l'autotune, cioè quell'"effetto" che, se sparato al chiodo, è responsabile dell'effetto "Eiffel65". In realtà la sua funzione tradizionale sarebbe quella di correggere l'intonazione di una voce nei punti dove questa sia calante o crescente. L'utilizzo dell'autotune è molto semplice. Si applica come "insert effect" sulla traccia che si intende processare. Questo perchè il segnale in uscita non dev'essere un mix del segnale originale e di quello processato, ma dev'essere SOLO il segnale processato. Una volta applicato l'effetto sull'insert della traccia desiderata è necessario regolare alcuni parametri: Voice Type: Serve a far capire all'autotune che tipo di segnale stiamo processando, se per esempio si tratta di una voce maschile bassa o di una voce femminile. Scale: Imposta il centro tonale su cui stiamo lavorando. Occorre prima scegliere il centro tonale stesso, per esempio "E" (MI) e di conseguenza la scala (maggiore, minore, armonica, blues, ecc). Infine i due parametri responsabili del famigerato effetto Eiffel: Tracking e Retune. Il tracking è la velocità con la quale Autotune "decide" che una nota è fuori dalla scala impostata, Retune è la velocità con la quale la nota in questione viene "ri-intonata". Per assurdo, mettendo entrambi i valori a zero, il risultato sarà una voce sempre perfettamente a tono ma priva di "slide" vocali e quindi molto spigolosa e robotica. Valori accettabili dai quali partire possono essere rispettivamente 20 e 25, per poi essere regolati a seconda delle esigenze e della precisione della voce sorgente. Consiglio indubbiamente l'autotune dell'Antares, versione 3.0. Usare con cautela, di pezzi con l'autotune è pieno il mondo musicale. Ciao e buon lavoro
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