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Topic: datemi un'idea
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uomopigro
Junior Member
Member # 4751
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posted 15. Febbraio 2006 09:50
mi è stato chiesto di scrivere una tesina che riguardi l'audio. Ho pensato di farla sulla nascita dell' era digitale e di conseguenza dei vari "in-boards" che sono stati sviluppati da circa 25 anni a questa parte, analizzando ed interpretando gli effetti che lo sviluppo tecnologico (tecnocratico?) ha introdotto nel panorama di musica e ingegneria del suono.. ma questa è soltanto un idea e il mio campo di ricerca può essere ampliato... Vi va di darmi qualche idea e, semmai, un po' di consigli?
Messaggi: 267 | Data Registrazione: Dic 2004
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uomopigro
Junior Member
Member # 4751
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posted 15. Febbraio 2006 11:57
dai ragaaaaaaa.... aiutoooo
Messaggi: 267 | Data Registrazione: Dic 2004
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mke52
Member
Member # 2864
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posted 15. Febbraio 2006 12:41
bella l'edea della nascita del digitale. Io partirei dal vinile spiegando la nascita del CD ed il concetto di campionamento. Parlerei poi delle tecnologie di registrazione che sono evolute da nastro a supporto informatico parlando del concetto di conversione analogico/digitale. Arriverei poi alla trasformazione profonda che ha subito il mercato della produzione musicale sia in termini di semplificazione dei sistemi di registrazione e quindi accenni sull'home recording oggi alla porata di tutti, sia in termini di diffusione ovvero mp3 podcast e quant'altro.
Messaggi: 2750 | Data Registrazione: Set 2003
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uomopigro
Junior Member
Member # 4751
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posted 15. Febbraio 2006 12:47
si.. in effetti avevo un progetto del genere... mi piacerebbe approfondire, tra l'altro, come il digitale (ed infine la compressione dell'audio in vari formati) influisce non solo sulla produzione musicale, ma anche sull'ascolto dell' utente. Per non parlare dell' industria musicale... solo, credo di dover segnare dei confini per un discorso che potrebbe essere veramente mastodontico...
Messaggi: 267 | Data Registrazione: Dic 2004
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mke52
Member
Member # 2864
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posted 16. Febbraio 2006 22:46
si devi decidere se vuoi seguire un percorso tecnico o economico/sociale. Interessanti tutt'e due ma troppo per una sola tesina
Messaggi: 2750 | Data Registrazione: Set 2003
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Collo
Junior Member
Member # 6917
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posted 16. Febbraio 2006 23:57
Se il discorso che vuoi fare riguarda soprattutto le nuove possibilità a costi contenuti offerte in campo musicale dal personal computer, dalle schede audio e dal software a pagamento e freeware sempre più ricco, ti propongo di chiudere il discorso sul fatto che ancora i computers non sono abbastanza veloci per gestire con fluidità un progetto complesso su cubase, con molti effetti sulle varie tracce. Per questo motivo sono venuti fuori i processori dedicati esterni (tipo UAD e Receptor), che però hanno il limite all'espandibilità del sistema in quanto funzionano solo con plugins VST scritti appositamente per quelle macchine. Questo aspetto, insieme all'ancora non piena affidabilità nelle situazioni dal vivo dei sistemi software rispetto al tradizionale analogico o ai rack digitali hardware, fanno sì che l'informatizzazione non sia completa (oltre a considerazioni di estetica sonora e altri tradizionalismi più o meno fondati). Sul riferimento alla tecnocrazia, secondo me era molto più tecnocratica la situazione dominante fino a qualche anno fa, quando solo pochi si potevano permettere un Synclavier o i grandi registratori a nastro a 24 tracce e chi non li aveva (cioè quasi tutti) doveva sperare che una grossa casa discografica investisse su di lui, prima ancora che il pubblico potesse dire la propria opinione. In finale, un accenno a questo forum non guasterebbe...
Messaggi: 266 | Data Registrazione: Gen 2006
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uomopigro
Junior Member
Member # 4751
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posted 18. Febbraio 2006 10:21
dunque.. pensavo di limitare il discorso ad un esame del nuovo modo di ascoltare e di produrre la musica nell' "era della compressione", dove per compressione intendo la miniaturizzazione dei dati e quindi l' etrema duttilità e trasportabilita di essi. Non trascurando, ovviamente, il potenziamento dei project e home studio.L'idea, che di per sé forse non è poi così originale, ma che mi pare davvero poco sviluppata, parte da un analisi di fondo... Da anni ormai, in radio si tende a ultracomprimere tutto (e qui per compressione intendo fare uso di compressori di dinamica), anche al di la del necessario limite delle bande di frequenza, al fine di catturare l'ascolto selettivo e l'attenzione del pubblico.. in parole spicce, un brano che pompa di più colpisce meglio e prima (ahimè). Conseguenza: molti brani perdono gran parte dell'escursione dinamica.. Basti pensare ad una hit del passato (Hey Jude, dei Beatles) e ad una del presente (una qualsiasi!)... La mia idea è quella di sondare e possibilmente raffrontare un cambiamento analogo (anche se probabilmente in termini diversi) come conseguenza dellla introduzione dei suddetti nuovi formati e supporti audio..
Messaggi: 267 | Data Registrazione: Dic 2004
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