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Posted by maudoc (Member # 3815) on 08. Maggio 2008, 06:43:
 
...e chi chi non sa insegna. Luogo comune spesso sbagliato poiché molti che sanno e fanno,insegnano pure. Nello stesso tempo é anche un po' vero: l'insegnamento può essere un rifugio di chi sa ma non riesce a fare, o di chi sa appena un poco di più di chi non sa.

Nel topic della giapponesina si é sfiorato questo argomento che mi stuzzicava.
Nel senso che spesso il musicista ferocemente criticato si difende tacciando il critico di "musico fallito"....
 
Posted by perry farrell (Member # 510) on 08. Maggio 2008, 08:32:
 
Mah, penso siano 2 strade differenti. L'insegnamento richiede una sua tecnica in se. Non ho mai conosciuto un insegnante di lettere pure scrittore, ne ho mai avuto il prurito di volerlo. Questione mal posta secondo me: meglio allora chiedersi da chi personalmente ognuno di noi può imparare di più. Imitando o apprendendo il saper fare di qualcun altro? Dai principi trasmessi da un insegnante? Meglio una ricetta personale (magari che funziona) o avendo trasmessi i principi generali e poi elaborando personalmente qualcosa?
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 08. Maggio 2008, 09:20:
 
Penso che un forum oltre che per il c a z z e g g i o abbia senso per lo scambio di informazioni. [Smile]
Aiutare gli altri o scambiare pareri è il motivo per cui esistono posti come questi.

Ragionando per la massima da te proposta qui nessuno sarebbe capace a fare niente perchè tutti hanno "insegnato" o "indicato" qualcosa a qualcuno.

Il motivo per cui dall'analisi dei concetti proposti si passa alla valutazione di chi li propone è perchè semplicemente è più facile. Una scorciatoia.
Si tratta di una regola consolidata molto usata in politica.
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 08. Maggio 2008, 09:44:
 
mah, intanto insegnare per professione e dare qualche dritta, come si fa qua, sono cose molto diverse...

poi sicuramente la capacita' e la propensione all'insegnamento sono "valori aggiunti"... ma non escludono necessariamente anche la capacita' di fare.
 
Posted by lupino (Member # 1368) on 08. Maggio 2008, 10:46:
 
questione posta, secondo me, male (maudoc, non me ne volere [Wink] )
perché parte da un presupposto sbagliato
ovvero che insegnare non rientri nella categoria del fare
secondo me invece è una attività al pari di tante altre
e poi... così come è vero che tanti bravi insegnanti potrebbero perdersi nel mettere in pratica ciò che insegnano in teoria è anche vero che tanti bravi "a fare" non sono capaci a spiegarti la più semplice delle operazioni che compiono

e poi, anche volendo prendere per buono il discorso iniziale, non si può generalizzare (esiste pure chi sa insegnare e sa fare e chi, invece, non riesce in nessuna delle due cose)
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 08. Maggio 2008, 11:04:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
Nello stesso tempo é anche un po' vero: l'insegnamento può essere un rifugio di chi sa ma non riesce a fare

io insegno da tanti anni soprattutto in scuole private con qualche puntata nell'ambito statale..

musicalmente sono sicuramente scarso, anche se ancora mi riesce di guadagnarmici la pagnotta.. ma altrettanto sicuramente, per la mia indole, se con le produzioni e i live che riguardano la mia musica o musica di altri che mi piace alla quale partecipo, riesco solo parzialmente a mettere insieme uno stipendio.. preferisco di gran lunga arrotondare con l'insegnamento che avere a che fare con musica che aborro..

per esempio molta gente si adatta a fare il "coverista", io piuttosto che fare una cosa del genere andrei a fare il muratore, e sicuramente trovo meglio insegnare...

probabilmente anche se fossi un super-vip mi piacerebbe avere la possibilita' di trasmettere il mio sapere agli altri.....

e' una cosa che mi e' sempre piaciuta.. come per esempio credo anche nel bello del condividere "manufatti" e "prelavorati" come loops, patsches, campioni ecc,,,
 
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 08. Maggio 2008, 11:18:
 
concordo con quanto scritto sopra. anche io insegno privatamente e debbo dire che essere preparati non è sufficiente ai fini dell'insegnamento: bisogna essere capaci a "comunicare" il proprio sapere.

spesso mi è capitato di conoscere persone molto brave, molto preparate, ma con evidenti difficoltà nel trasmettere le informazioni. Anche in ambito universitario ho avuto a che fare con docenti che erano fenomenali nello scrivere manuali, ma pessimi nel tenere le lezioni, con il risultato di aule "riempite" solo per obligo di frequenza...

la domanda è mal posta; personalmente considero anche l'insegnamento un "fare". e bisogna saperlo fare!

p.s.
"Nel topic della giapponesina si é sfiorato questo argomento che mi stuzzicava."
chi? dove? quando? come? perchè? [Big Grin] [Big Grin] [Big Grin]
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 08. Maggio 2008, 11:36:
 
forse la japponesina stuzzicava per altre questioni, meno culturali e meno apertamente dichiarabili !!! [Big Grin] [Big Grin] [Big Grin]
 
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 08. Maggio 2008, 12:51:
 
no no, io dichiaro! eccome se dichiaro! [Big Grin]
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 08. Maggio 2008, 13:20:
 
Dai, siamo seri per una volta [Headbang] [Big Grin]

La prima volta che ho sentito questa "massima" fu dalla bocca del mio prof di chimica del liceo che, con auto-ironia, si sentiva molto sminuito nell'essere passato dalla ricerca (Ciba)all'insegnare a noi pischelli indisciplinati(i motivi di tale decisione non li ricordo).

Insegnare però,si può intendere in senso più largo che quello scolastico.Chi fa critica musicale (o artistica in generale), passa per una specie di maestro (o maestro del gusto) di tale disciplina, pur non avendola in molti casi mai praticata.
 
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 08. Maggio 2008, 13:44:
 
l'insegnamento è una vocazione. e come tale pretende passione e motivazione. Conosco gente che insegna per il solo piacere di insegnare, senza percepire nulla.

per esempio, alla giapponesina insegnerei tante cose, ma veramente tante tante cose, e pure a gratis! [Big Grin] [Big Grin] [Big Grin]
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 08. Maggio 2008, 14:09:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
Dai, siamo seri per una volta [Headbang] [Big Grin]

La prima volta che ho sentito questa "massima" fu dalla bocca del mio prof di chimica del liceo che, con auto-ironia, si sentiva molto sminuito nell'essere passato dalla ricerca (Ciba)all'insegnare a noi pischelli indisciplinati(i motivi di tale decisione non li ricordo).

Insegnare però,si può intendere in senso più largo che quello scolastico.Chi fa critica musicale (o artistica in generale), passa per una specie di maestro (o maestro del gusto) di tale disciplina, pur non avendola in molti casi mai praticata.

Il musicista o gran parte della categoria applica una critica (intesa come analisi) a qualunque cosa ascolti. Se ci sono 2 musici spesso capita che il risultato di questa critica sia motivo di confronto. Anche interessante. Anche costruttivo.
Il cuoco è molto più critico e parla molto più di cibo della massaia.

Quindi non condivido che la criticità sia sinonimo di inattività. Anzi. Trovo che sia il contrario.
Chi dice che chi fa musica non ne parla trovo che non sia verosimile.

Che poi molti eminenti "critici" musicali scrivano di musica senza averla mai fatto è una realtrà. Ma con il post della jappa che ci azzecca?

c.pusher che gusti!!!
il bassista boscaiolo? Prediligo il genere rude!! [Wink]
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 08. Maggio 2008, 14:49:
 
quote:
Originally posted by antartide77:
Mi astengo [Big Grin] Colgo l'occasione per ringraziare chi mi aiuta in questo forum, pian pianino ho imparato varie cose, grazie [Wink]

anche il forum su di te... [Embarrassed] [Big Grin] [Big Grin]
 
Posted by maurix (Member # 2135) on 08. Maggio 2008, 15:07:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
Chi fa critica musicale (o artistica in generale), passa per una specie di maestro (o maestro del gusto) di tale disciplina, pur non avendola in molti casi mai praticata.

E qui si annida un altro dei luoghi comuni, e cioè che per poter parlare o esprimere giudizi su una determinata "attività" musicale devi averla fatta anche tu.

Che è come dire che prima di poter criticare quella giapponesina bisogna aver imparato e dato prova di suonare come lei.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 08. Maggio 2008, 17:32:
 
....... io piuttosto che fare una cosa del genere andrei a fare il muratore .......,

anch'io, se sapessi farlo.

beato chi è in grado di fare anche questo; è un'opportunità in più per non morire di fame.

sarebbe da insegnare a chi aspetta che i sublimi moti della propria anima lievitino il pane. [Wink]
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 08. Maggio 2008, 18:41:
 
in effetti nei cantieri edili sembrano piu' in voga le morti bianche che quelle per fame !

senza alcuna ironia... anzi..
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 08. Maggio 2008, 21:09:
 
quote:
Originally posted by maurix:
Che è come dire che prima di poter criticare quella giapponesina bisogna aver imparato e dato prova di suonare come lei.

Nooo, non arriverei fino a questo punto....per aggiungere ancora un luogo comune: "non é necessario essere gallina per conoscere l'uovo".
....ma sei comunque più credibile se sai almeno razzolare bene [Big Grin]
Ora svelo il punto del topic giapponese galeotto [Big Grin]
by Pedro:
"è raro che un musicista parli di musica, nel senso che quasi mai è in grado di farlo e quando lo fa è sempre molto banale;........
..... i "meno geni" hanno invece bisogno di spiegare, precisare, puntalizzare, distinguere ....... tanto che poi raramente trovano il tempo di eseguire."

Aò a me sta frase me piasce, é da qui che é nato sto topic. Fuori l'autore! [Wink]
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 09. Maggio 2008, 09:04:
 
è contemporaneo.
di lui, alcuni che scrivono in questo forum, conoscono pure nome, cognome ed indirizzo postale. [Headbang]
 
Posted by c.pusher (Member # 5523) on 09. Maggio 2008, 13:38:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
[QUOTE]

c.pusher che gusti!!!

ma io la tipa nemmeno la conosco di vista. stavo solo gigioneggiando sul' "idea"... [Big Grin]
 
Posted by yasodanandana (Member # 1424) on 09. Maggio 2008, 23:03:
 
quote:
Originally posted by maudoc:

by Pedro:
"è raro che un musicista parli di musica, nel senso che quasi mai è in grado di farlo e quando lo fa è sempre molto banale;........
..... i "meno geni" hanno invece bisogno di spiegare, precisare, puntalizzare, distinguere ....... tanto che poi raramente trovano il tempo di eseguire."

Aò a me sta frase me piasce, é da qui che é nato sto topic. Fuori l'autore! [Wink]

l'ha detta mio zio di Perugia a mio zio d'Arezzo
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 10. Maggio 2008, 10:05:
 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
"è raro che un musicista parli di musica, nel senso che quasi mai è in grado di farlo e quando lo fa è sempre molto banale;........
..... i "meno geni" hanno invece bisogno di spiegare, precisare, puntualizzare, distinguere ....... tanto che poi raramente trovano il tempo di eseguire."
l'ha detta mio zio di Perugia a mio zio d'Arezzo

Devi dire al Perugino che mi piace piuttosto la seconda parte, poiché per quanto riguarda la prima, vi sono fior-fior di musicisti capaci di incantare pure con la favella e tutt'altro che banali nelle loro allocuzioni.

La seconda parte la prediligo perché l'ho riscontrata troppo spesso...ciò non vuol dire che la mia esperienza ne faccia legge universale.

L'esempio della Yamaha di Valentino (di Justin? [Razz] [Big Grin] ) mi sembra comunque totalmente fuori. Non si può paragonare la musica, anche se una buona qualità dello strumento é importante, al MotoGP dove gomme e moto contano quasi più del pilota.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 10. Maggio 2008, 10:39:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
quote:
Originally posted by yasodanandana:
"è raro che un musicista parli di musica, nel senso che quasi mai è in grado di farlo e quando lo fa è sempre molto banale;........
..... i "meno geni" hanno invece bisogno di spiegare, precisare, puntualizzare, distinguere ....... tanto che poi raramente trovano il tempo di eseguire."
l'ha detta mio zio di Perugia a mio zio d'Arezzo

Devi dire al Perugino che mi piace piuttosto la seconda parte, poiché per quanto riguarda la prima, vi sono fior-fior di musicisti capaci di incantare pure con la favella e tutt'altro che banali nelle loro allocuzioni.

La seconda parte la prediligo perché l'ho riscontrata troppo spesso...ciò non vuol dire che la mia esperienza ne faccia legge universale.

L'esempio della Yamaha di Valentino (di Justin? [Razz] [Big Grin] ) mi sembra comunque totalmente fuori. Non si può paragonare la musica, anche se una buona qualità dello strumento é importante, al MotoGP dove gomme e moto contano quasi più del pilota.

Ho riscontrato invece nella mia che la passione per qualcosa impregna la vita della gente. Le persone che amano davvero qualcosa la fanno, si specializzano, ne parlano, la sviscerano...
Forum come questi ne sono la prova.

Interpreto la massima in modo diverso per condividerla.
Chi ha qualcosa da dire in arte, lo dice usandola come mezzo. Il resto è didascalico e inutile se vuoi. L'aspetto sostanziale effettivamente non va spiegato. Le sensazioni vanno trasmesse...

L'aspetto formale, che comprende l'hardware, la tecnica, l'approfondimento "didattico" invece è da sempre materia di lunghissime discussioni.
Per chi vive entrambe le situazioni, è normale scrivere canzoni o musiche che non vanno spiegate e inciderle con strumenti e tecniche che possono essere oggetto discussione sul web e non.

I motori possono c'entrare (astraendo).
Inutile parlare del perchè a parità di moto Valentino vince e biaggi perde.
Utile ascoltare valentino e biaggi parlare tecnicamente delle loro moto. Innagabile siano campioni comunque.

C'è tempo per tutto. Per spiegare come mai si è scelto di mettere un delay o di usare un mandolino... e per usarlo secondo me.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 10. Maggio 2008, 14:31:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Ho riscontrato invece nella mia che la passione per qualcosa impregna la vita della gente. Le persone che amano davvero qualcosa la fanno, si specializzano, ne parlano, la sviscerano...

Molto spesso ho avuto l'impressione che subentrino altre componenti oltre all'amore. Lo snobismo, il gusto di avere qualcosa di prezioso "che non tutti possono", o l'illusione di medicare lacune di talento con vagonate di tecnologia elettronica e meccanica.

Nelle corse non si può prescindere, ma in arte...

Esempio del mio quotidiano. Uno dei miei migliori amici fa il liutaio e passo delle ore (a volte) a vederlo lavorare. Ti posso assicurare che i suoi clienti piû noiosi e più pignoli sono raramente musicisti all'altezza delle loro pretese. Uno di questi sono pure io [Big Grin] [Big Grin] .... per fortuna quasi mai per roba di musica.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 10. Maggio 2008, 16:20:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
Molto spesso ho avuto l'impressione che subentrino altre componenti oltre all'amore. Lo snobismo, il gusto di avere qualcosa di prezioso "che non tutti possono", o l'illusione di medicare lacune di talento con vagonate di tecnologia elettronica e meccanica.

Nelle corse non si può prescindere, ma in arte...

Esempio del mio quotidiano. Uno dei miei migliori amici fa il liutaio e passo delle ore (a volte) a vederlo lavorare. Ti posso assicurare che i suoi clienti piû noiosi e più pignoli sono raramente musicisti all'altezza delle loro pretese. Uno di questi sono pure io [Big Grin] [Big Grin] .... per fortuna quasi mai per roba di musica.

Perdonami ma alle volte ho l'impressione che tu patisca certe affermazioni e le interpreti in certi modi perchè in qualche modo ti senta toccato o vittima di queste.

Io sono convinto che la capacità di veicolare emozioni non sia da tutti perchè non tutti ci riescono con me... ma non so io se ne sono capace e forse nemmeno mi interessa...
Credo che ogni oratore abbia il suo auditorio.
Per il resto, come qualsiasi altro ho i miei gusti e le mie idee.
Penso che ci siano musicisti e musica di diverse qualità e lo dico se il discorso lo richiede. E ne spiego le motivazioni.
Se qualcuno si sente vittima di discriminazione o snobbato mi spiace per lui ma non credo che ci sia da farne un dramma.

Sono convinto che tra i pignoli ci siano dei blateroni... non ho escluso mai la cosa anche perchè ne conosco.
E' difficile però trovare tra quelli davvero molto bravi (i "davvero geni") gente che se ne frega (per esempio sulla chitarra) su che modello suona, con che corde, con quale plettro o (per esempio in studio) che marca modello e anno del mixer con quali pre e quali materiali usare per rivestire l'angolo est della sala di ripresa.

Io sono uno che usa uno sure b58a dal vivo e mi disinteresso di tutto il resto ma lavoro da anni sulla mia voce e sulla mia espressività. E' un lavoro lungo e va fatto con passione e dedizione come ogni altro nel quale si voglia migliorare.
Non mi piace spiegare una mia canzone ma potrei parlare per ore di effetti, tecniche, trucchetti... lo trovo stimolante divertente e istruttivo. Oggi sempre di più un "narratore" deve anche saper stampare su carta...

la frase citata dal puntuale pedrerio e da te abbracciata non può più avere senso. Capisco che faccia bene a chi si senta snobbato o fuori da un club fantastico e inesistente. Ma nessuno può permettersi di essere spirito puro e asceta "artistico"...
Purtroppo ormai siamo tutti "narratori", "tecnici stampatori", "illustratori" e "rivenditori" e gli "operai" della musica come tutti gli altri parlano del loro lavoro... DEL LORO LAVORO però... non dei loro intimi pensieri e delle loro sensazioni... quelle le tengono per sè. E se invece è esclusivamente questo l'oggetto della citazione è addirittura banale appoggiarlo... ma non mi risulta che in questo forum ci siano quegli estremi.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 10. Maggio 2008, 17:30:
 
la frase citata dal puntuale pedrerio e da te abbracciata non può più avere senso .....

il senso di quello che diceva pedreiro in quella sua frase, che non è una citazione tantomeno una massima ma l'espressione di un suo pensiero, corrisponde al fatto che esistono diversi momenti per fare le cose e che solitamente, salvo rari casi, ognuno è più bravo a farne solo una.

Esiste il momento per parlare e quello per scopare disse la donna guardando fisso il suo bel fustone di mastro lindo; in questo momento non mi va affatto di parlare .......
 
Posted by Agostino (Member # 848) on 11. Maggio 2008, 11:54:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
...e chi chi non sa insegna. Luogo comune spesso sbagliato poiché molti che sanno e fanno,insegnano pure. Nello stesso tempo é anche un po' vero: l'insegnamento può essere un rifugio di chi sa ma non riesce a fare, o di chi sa appena un poco di più di chi non sa.

Nel topic della giapponesina si é sfiorato questo argomento che mi stuzzicava.
Nel senso che spesso il musicista ferocemente criticato si difende tacciando il critico di "musico fallito"....

Per me c'è un errore di fondo.
Bisogna conoscere da chi viene espressa la critica.

Spesso la critica viene da un ignorante che non ha mai studiato per diventare un critico. Ignorante in materia è ovviamente non in senso dispreggiativo.

Il critico non si sognerà mai di studiare musica. Nel suo studiare invece apprenderà dapprima tutte le informazioni legate alla disciplina in questione e solo dopo averne fatto tesoro le adopererà.
L'analisi da parte del critico è un processo complesso, ha bisogno di studiare più individui, non esiste una critica se non c'è pluralità.
Non può dire questo è più bravo dell'altro se vi è una sola persona a fare una determinata cosa.
La critica è fatta di osservazione diligente, si tratta di mettere insieme esperienza e ragionamento.

Insomma, se la critica pur essendo negativa viene da na persona colta ed esperta in materia è senz'altro una critica positiva ed accrescitiva ma se la critica viene da una persona che non ha esperienza e non ha abbastanza informazioni idonee per poter criticare penso sia una critica da non prendere proprio in considerazione.

Non mi sognerò mai di criticare se non sono un esperto ma potrò semplicemente fare dei semplici apprezzamenti o negativamente mi limiterò a segnalare cosa non è a mio gusto e resterà comunque una mia espressione, una valutazione soggettiva buttata lì, parole al vento.

In merito alla ragazza giapponese penso che si esibisca in dei virtuosismi che richiedono molto tempo per l'apprendimento sia in termini di memoria che in termini di esecuzione. Alle spalle ci sono molte ore di lavoro. Da questo punto di vista posso semplicemnte dire che è lodevole il suo lavoro.
Musicalmente se tale virtuosismo raccoglie dei plausi vuol dire che è ha preso due piccioni con una fava. Vi è tecnica e musicalità ? Ok ! se era quello il suo intento allora non può fare altro che farmi piacere.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 11. Maggio 2008, 12:33:
 
Insomma, se la critica pur essendo negativa viene da na persona colta ed esperta in materia è senz'altro una critica positiva ed accrescitiva ma se la critica viene da una persona che non ha esperienza e non ha abbastanza informazioni idonee per poter criticare penso sia una critica da non prendere proprio in considerazione.

il problema centrale della critica non è stabilire se questa venga da una persona colta oppure no; per me il critico deve dire se una roba piace oppure no, eventualmente esprimendone le motivazioni.
ciò che deve evitare è che sia lui a suggerire all'artista il da farsi.
ovviamente non parlo di suggerimenti tecnici tipo usa un plettro più rigido oppure chiudi la "e" in "dolore" ed aprila in "amore".
 
Posted by Agostino (Member # 848) on 11. Maggio 2008, 16:05:
 
quote:
Originally posted by pedreiro:


il problema centrale della critica non è stabilire se questa venga da una persona colta oppure no; per me il critico deve dire se una roba piace oppure no, eventualmente esprimendone le motivazioni.
ciò che deve evitare è che sia lui a suggerire all'artista il da farsi.
ovviamente non parlo di suggerimenti tecnici tipo usa un plettro più rigido oppure chiudi la "e" in "dolore" ed aprila in "amore".

Per persona colta si intende persona acculturata in materia da criticare.

Faccio un esempio.

Un muratore tutte le mattine si reca in cantiere per costruire delle pareti. Dopo anni di mestiere ad occhi chiusi prende i mattoni, li mette uno sopra l'altro e in un batter d'occhio ti scostruisce la parete.
Il mio professore di matematica conosce a memoria tutte le definizioni di analisi matematica, statistica e probabilità ma non è andato mai in un cantiere, non saprà mai se il muratore ha costruito la parete alla perfezione.
La critica al muratore la potrà sollevare solo un capo mastro che è in più in là nel mestiere o tutto al più un bravo architetto che non si è mai sognato di prendere un mattone per fare una parete ma conosce alla perfezione come si costruisce una parete.

Il passante che si troverà a passare potrà criticare l'operato del muratore, potrà fare degli apprezzamenti o potrà esprimere le sue perplessità ma per fare una critica a riguardo tranne se non è uno del mestiere non penso ne sia capace.

Ritornando in termini musicali, una critica penso sia giusta se a sollevarla sia un musicista (persona che esegue o che compone musica per professione) o un critico musicale (chi esercita, per professione, la critica musicale) ma non penso sia corretto prenderla sul serio se a farla sia un musicante (musicista di mediocre levatura).
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 11. Maggio 2008, 18:56:
 
Quando scrivo un pezzo e lo suono ascolto la critica di tutti.
A volte più del muratore che del chitarrista dei negramaro.
Una volta un tour manager mi ha detto che il suo lavoro consisteva nel NON guardare il tour.
Nel guardare il pubblico mentre i suoi "protetti" erano sul palco.

Quando mi viene chiesto un giudizio ne do due. Uno come ascoltatore e 'altro come tecnico.
Dai 14 anni ai 25/26 non ero capace a scindere il giudizio tecnico da quello emotivo. Se era suonato bene e tecnicamente devastante era BELLO!!

Poi mi sono svegliato e ho capito che la bellezza non ha perchè e se ce lo trovi , come un gioco di prestigio, in parte ne rovini la magia.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 11. Maggio 2008, 19:50:
 
ovviamente si sta parlando di arte.
il galateo vorrebbe un minimo di esemplificazioni in terza persona, altrimenti viene un po' da sorridere [Wink] .

tornando al problema della critica, solitamente un musicista che esprime un giudizio negativo su un collega ha sempre una motivazione poco limpida mentre quando il giudizio è positivo può anche non esprimerne la motivazione ma sicuramente ingloberà le emozioni dell'ascolto nel proprio bagaglio personale per poi usarlo quando sarà lui ad esprimersi.

circa il fatto che solo un muratore possa giudicare un muratore [Confused]
chi se ne frega !
non è mica questo il problema.
questi sono affari di chi deve vendere la casa; è lui che si deve sbattere per convincere chi deve cacciare fuori i soldi.
ognuno può dire se il lavoro gli piace oppure no, e non è obbligato ad esserne convincente.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 11. Maggio 2008, 20:48:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Poi mi sono svegliato e ho capito che la bellezza non ha perchè...

Ce l'ha, ce l'ha, ma i perché sono tanti e differenti...per tanti. Il "buon" critico dovrebbe prodigarsi per farti capire perché quel tal pezzo é pregevole....ma qualcuno potrebbe rispondre: "ecchissenefrega" non mi interessa saperne di più, mi piace, basta.Francamente i versi di Dante se me li spiegano li apprezzo maggiormente.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 11. Maggio 2008, 22:53:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
quote:
Originally posted by Justin_1976:
Poi mi sono svegliato e ho capito che la bellezza non ha perchè...

Ce l'ha, ce l'ha, ma i perché sono tanti e differenti...per tanti. Il "buon" critico dovrebbe prodigarsi per farti capire perché quel tal pezzo é pregevole....ma qualcuno potrebbe rispondre: "ecchissenefrega" non mi interessa saperne di più, mi piace, basta.Francamente i versi di Dante se me li spiegano li apprezzo maggiormente.
la lingua di dante va spiegata per comprenderne il significato.
La musica a mio avviso non va spiegata. Non è un linguaggio esplicito sintatticamente astruso e quindi da decodificare e qualora lo fosse sartebbe la sintassi da spiegare... le sensazioni le si lasciano a libera interpretazione.

Quello che annulla l'efficacia del tuo ragionamento sul "chi sa fa e chi non sa spiega" è che umanamente e "artisticamente" non c'è niente da spiegare; tecnicamente invece sì.
Chi è entrambe le cose fa musica e ne parla abitualmente.
Riguardo ai geni è difficilissimo trovarli anche tra i più taciturni.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 12. Maggio 2008, 19:19:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
La musica a mio avviso non va spiegata. Non è un linguaggio esplicito sintatticamente astruso e quindi da decodificare e qualora lo fosse sartebbe la sintassi da spiegare... le sensazioni le si lasciano a libera interpretazione.

Come al solito sei fuori come una parabolica. [Wink]
Certo, se mi parli delle canzonette posso anche darti ragione. Ma la musica micca é solo Renga.
Parliamo di madrigali, parliamo di sinfonie, parliamo di lirica. Come fai ad apprezzare l'ouverture del G.Tell di Rossini se non sai cosa si cela dietro....e qualcuno deve spiegartelo o devi leggertelo. Altrimenti ti gusta così com'é.... come un verso di Dante
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 12. Maggio 2008, 22:34:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
quote:
Originally posted by Justin_1976:
La musica a mio avviso non va spiegata. Non è un linguaggio esplicito sintatticamente astruso e quindi da decodificare e qualora lo fosse sartebbe la sintassi da spiegare... le sensazioni le si lasciano a libera interpretazione.

Come al solito sei fuori come una parabolica. [Wink]
Certo, se mi parli delle canzonette posso anche darti ragione. Ma la musica micca é solo Renga.
Parliamo di madrigali, parliamo di sinfonie, parliamo di lirica. Come fai ad apprezzare l'ouverture del G.Tell di Rossini se non sai cosa si cela dietro....e qualcuno deve spiegartelo o devi leggertelo. Altrimenti ti gusta così com'é.... come un verso di Dante

La parabolica? haha? Come al solito?
ti faccio una domanda... come mai c'è gente che all'opera piange senza avere mai... MAI suonato uno strumento?
Chiedilo a loro come fanno ad apprezzare Rossini senza sapere cosa c'è dietro...

Dante non trasmette senza "parola" la musica sì. Quindi se non decodifichi la parola non rimane altro (se non la "musicalità" delle parole) della Divina Commedia... della Tosca rimane molto altro.

Comunque... non è che dobbiamo convincerci reciprocamente...
Nè valutare quanto sporgiamo dal balcone.
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 13. Maggio 2008, 12:52:
 
guarda, l'esempio dell'opera lirica è proprio fuori completamente.

Chi piange all'opera lirica lo fa proprio per la storia strappa lacrime che c'è dietro e che quasi sempre, per lo meno nel melodramma, è stata l'apripista per la trama delle sceneggiate napoletane, dei fotoromanzi e dei libri stile liala.

Per quanto riguarda la musica, i melomani vanno solo per applaudire o fischiare i cantanti che occupano i ruoli principali.

Circa il documentarsi nei confronti di un opera artistica prima, durante o dopo la sua fruizione, dipende dal modo di essere di ciascuno di noi.

Ovviamente non sto parlando di opere murarie citate prima, operette, canzonette .......
 
Posted by Merlin (Member # 8973) on 13. Maggio 2008, 13:07:
 
sottovalutate gli appassionati di lirica...

spesso sono autentici "cultori" del genere...
e ne avrebbero da insegnare a tutti quanti !

comunque concordo sul fatto che la musica non sia necessariamente un linguaggio cosi istintivo/immediato...

ovvio che ognuno la approccia come meglio crede... pero' sicuramente, soprattutto anche in base al genere... una preparazione ed abitudine all'ascolto, una cultura ed una conoscenza del "linguaggio", permettono di apprezzare in ben altra maniera e profondita'...

come daltra parte accade per qualunque altra forma artistica.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 13. Maggio 2008, 13:35:
 
Contesto l'idea che per dare un giudizio su un opera musicale qualunque si debba essere un addetto ai lavori.
Trovo assurdo il fatto che per apprezzare l'opera si debba essere esperti o super colti.
Forse per apprezzarla di più... ma per arrivare a un approfondimento qualcosa ti deve avere toccato quando ancora non ne sapevi niente.

Inoltre si è arrivati all'opera per avvalorare una tesi: quella per cui la musica "ascoltata" non sia un club (visto che va di moda il termine) per pochi eletti e il giudizio personale sia più o meno valido perchè arriva dal popolo o dal direttore d'orchestra.
Se davvero ti esprimi per comunicare qualcosa che sia diverso dalla sola tecnica, la posizione sociale o i diplomi in musica di chi ti apprezza è davvero l'ultimo dei problemi. Se poi è la gratificazione tecnica che si cerca è un altro discorso.

Tornando al topic, dimenticarsi di essere ascoltatori, esseri umani, prima che musicisti e di conseguenza pesare un'opera esclusivamente per la difficoltà o complessità tecnica con cui è costruita è un limite... grande limite.
Se ti emoziona la "Tosca" o "The show must go on" la loro differenza non starà nella percezione della bellezza ma in quella della complessità.

Poi come ho scritto sopra... non è legge... è un modo di vivere le esperienze molto personale che spesso non riesco nemmeno a metterlo in pratica perdendomi molte cose per strada. Però il mio giudizio (di parte) è che si tratti di un modo più aperto e libero di assistere alle cose.
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 13. Maggio 2008, 13:38:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
che spesso non riesco nemmeno a metterlo in pratica

ops... "a mettere in pratica"
 
Posted by pedreiro (Member # 10491) on 13. Maggio 2008, 13:40:
 
io non sottovaluto niente.
ho parlato in modo specifico di melodramma e non di lirica generica proprio per riprendere il discorso di justin su quelli che piangono quando ascoltano rossini.
ho poi continuato chiamandoli "melomani".
se justin avesse citato il "don giovanni" , per esempio, non avrei certo risposto in quel modo.
 
Posted by maudoc (Member # 3815) on 13. Maggio 2008, 14:00:
 
quote:
Originally posted by Justin_1976:
ti faccio una domanda... come mai c'è gente che all'opera piange senza avere mai... MAI suonato uno strumento?

Risposta:
Justin, hai visto troppe volte "Gli intoccabili"!!! "Tutte chiacchiere e distintivo!!" [Big Grin] [Wink]
PS: poi Al uno strumento lo suonava...eccome! [Big Grin]
 
Posted by Justin_1976 (Member # 4954) on 13. Maggio 2008, 14:10:
 
quote:
Originally posted by maudoc:
quote:
Originally posted by Justin_1976:
ti faccio una domanda... come mai c'è gente che all'opera piange senza avere mai... MAI suonato uno strumento?

Risposta:
Justin, hai visto troppe volte "Gli intoccabili"!!! "Tutte chiacchiere e distintivo!!" [Big Grin] [Wink]
PS: poi Al uno strumento lo suonava...eccome! [Big Grin]

In realtà si tratta di pretty woman.
Data la programmazione della rai è impossibile non impararlo a memoria.
 
Posted by on . blank 20-100, 00:00:
 

 


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