I synth digitali modulano un segnale generato elettronicamente che "simula" l'oscillazione del segnale elettrico.
In teoria un synth digitale non potrà mai eguagliare un analogico, soltanto emularlo.
In attesa di smentite...
Ciao!
quote:
Originally posted by Ayeye Brazov:
In teoria un synth digitale non potrà mai eguagliare un analogico, soltanto emularlo.E viceversa.....
In teoria un sinth analogico non potrà mai eguagliare un sith digitale. In alcuni casi neppure emularlo.
Il fatto è che di sinth digitali ne esistono di più tipi e ognuno utilizza modi diversi per generare il suono.
I sinth analogici utilizzano più o meno gli stessi moduli e il numero e la disposizione di essi definisce l'architettura di un determinato sinth.
I sinth digitali pricipalmente si dividono in:
PCM: Sinth a campioni. Per alcuni non possono essere neanche chiamati sintetizzatori in quanto il suono di partenza è un suono registrato. La parte di sintesi definibile come tale probabilmente è l'insieme di filtri, inviluppi ed effetti applicabili al campione registrato con un concetto simile alla sintesi sottrattiva.
Modelli matematici: Insieme di polinomi o strutture matematiche più complesse il cui obbiettivo è la generazione di suoni più o meno complessi. Un esempio è la sintesi FM.
Modelli fisici: Si tratta sempre di modelli matematici ma costruiti per simulare il comportamento di determinati oggetti fisici (o elettronici) in modo da generare il suono prodotto da essi. Un esempio sono gli strumenti virtuali o gli expander dedicati ad emulare determinati strumenti acustici o i Virtual Analog che cercano di emulare il comportamento dei sinth analogici.
Più si va avanti più i modelli fisici fanno progressi riuscendo ad emulare meglio gli strumenti a cui sono ispirati. Il problema è che più è complesso il modello più risorse servono per l'esecuzione di esso. Infatti, in alcuni casi, si utilizza un campione di base al quale si applica il modello delle componenti che si aggiungono al suono base del corpo vibrante contribuendo al suono finale. Un esempio è il suono di pianofortwe a cui vengono applicate la risonanza delle corde a pedale abbassato o la risonanza della struttura che le sostiene.
ciao
Simone
quote:
Originally posted by Michael Rother:
scusate la domanda da completo ignorante ma qualcuno mi può spiegare la differenza tra sintetizzatori analogici e digitali? Con un sintetizzatore digitale posso effettuare le stesse modifiche sul suono che posso fare con un analogico o funzionano in maniera totalmente diversa?
grazie, saluti
scusate la domanda da completo ignorante ma qualcuno mi può spiegare la differenza tra sintetizzatori analogici e digitali?
••a livello di principio di funzionamento si po' dire che un synth analogico e' realmente quello che rappresenta graficamente. Ovvero se c'e' scritto "oscillatore" e' presente una circuitazione specifica di "oscillatore", lo stesso per filtro, inviluppo, modulazioni varie ecc. Un synth digitale e' un computer con un software che permette a quella macchina di fare il synth piuttosto che il gioco elettronico o la correzione fotografica.
Con un sintetizzatore digitale posso effettuare le stesse modifiche sul suono che posso fare con un analogico o funzionano in maniera totalmente diversa?
••come qualcun altro ha detto in questo thread, un synth digitale puo' emulare un synth analogico e presentare i controlli tipici di tale tipo di sintesi oppure puo' fare tutt'altro.. sia a livello di tipo di generazione sonora, sia per la presenza di un'interfaccia piu' o meno facilmente gestibile.
Ci sono synth digitali che, per essere destinati a utenti che in definitiva sono per la maggior parte degli utilizzatori di presets, non presentano sul pannello che un display e pochi bottoni e potenziometri allo scopo di fare alla svelta qualche modifica "macroscopica" e niente altro. Anche se, quasi sempre, entrando nei meandri dei data entry e dei menu multilivello, tutti i parametri di un synth anche digitale sono raggiungibili e gestibili
ovviamente niente a che vedere con il "rapporto diretto" che si puo' avere con un analogico reale dove qualsiasi funzione e' direttamente e univocamente gestita da un controllo a portata di mano
Calcolando che vorrei spendere massimo 500 euro e che mi interessa una tastiera con manopole
••boh.. korg serie MS, korg polysix, korg monopoly, roland sh101, juno ... se mi viene in mente qualcos'altro scrivo di nuovo...
ma nn so che genere fai...
ViRuS
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Originally posted by Michael Rother:
no, no sono intenzionato a prenderne uno analogico non virtuale, devo solo capire dove poterne acquistarne uno dato che nei negozi dove ho chiesto mi dicono che non trattano usato.
consigli
Mercatino Musicale,Ibei, per i privati, mentr come negozio uno ben bene fornito è per me Scolopendra a Bologna
ovviamente per avere un minimo di partenza e di conoscenza, onde evitare sole, dai un occhio prima dell'acquisto a Prepal e all' Enciclopedia del Synth
Spero di esserti stato utile
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Originally posted by Michael Rother:
no, no sono intenzionato a prenderne uno analogico non virtuale, devo solo capire dove poterne acquistarne uno dato che nei negozi dove ho chiesto mi dicono che non trattano usato.
giusto x curiosità... xchè vuoi un analogico?
Luca
quote:
Originally posted by Axiom:
giusto x curiosità... xchè vuoi un analogico?Luca
e tu?
Detto questo, vorrei specificare che la mia curiosità è data dalla premessa di questo thread. A quanto leggo, il creatore di questo topic non ha chiara la differenza tra analogico e digitale. Benchè i reply dati sono stati alquanto esaustivi, continuo comunque ad avere una certa curiosità sulla decisione fermamente presa di avere un puro analogico.
Peccato che nessuno ha menzionato qualcosa di economico e soddisfacente come i vari synths MFB oppure i Paia (il Fatman sembra davvero un bel giocattolino).
Questo giusto per citarne un paio senza scendere nei meandri dei prodotti modulari analogici... lì è una giungla a prescindere dai cavi
'notte,
Luca
Tutt'oggi ci sono produttori, sia "grossi" che non, che commercializzano analogici reali. I costi oscillano da prodotti economici, come il Paia Fatman oppure MFB Synth, ad arrivare a costi elevati come l'Alesis Andromeda A6. Non entro nei dettagli dei modulari, come già detto prima, perchè lì il discorso si fà mooolto lungo.
Comprare un analogico vintage non è sempre conveniente. Sono macchine che hanno comunque un'età e vanno trattate con molta cura. Ti faccio un esempio: Korg Polysix. Macchina molto apprezzata ed in giro si trova a prezzi abbordabili. Unico neo: spesso vengono rivenduti con la batteria originale.. se non è già ossidata lo farà a breve e l'operazione per modificare il P6 affinchè utilizzi una batteria standard "a bottone" non è semplice. Ci sono alcuni modelli, fino ad un certo numero di serie, i cui circuiti d'oscillazione tendono a finire fuori tono.. bisogna aprire il synth ed accordarlo lavorando su dei trimmer all'interno.
Vuoi avvicinarti alla sintesi? và bene qualsiasi tastiera che abbia, anche come samples, forme d'onda a singolo ciclo (saw, square, triangle etc), un paio di filtri (lowpass 4 poli, lowpass 2 poli, highpass, bandapass, notch), anche un solo LFO ed un paio di envelope (uno per i filtri ed uno per il "volume").
Non vuoi i campioni e vuoi avere i controlli a portata di mano senza spendere un capitale? Nord Lead, prima serie. Lo trovi usato a buon prezzo. Lascia stare il fatto che non ha effetti.. con 50 carte ti prendi un Alesis Nanoverb e stai a posto.
Cheers,
Luca
[Oscillatori]-->[Filtri]-->[Amp]
A questi si aggiungono i modulatori, ovvero quei "blocchi" che ti permettono di modificare il suono nel tempo rendendolo più dinamico. Ci sono solitamente gli LFO (Oscillatori a bassa frequzenza, solitamente lavorano a frazioni di Herz), Envelopes addizionali. A questi puoi anche aggiungere controlli fisici, come le varie "rotelle" di modulazione, manopoline etc.
Te inizi selezionando una forma d'onda tra quelle disponibili nella paletta. A seconda della forma scelta avrai delle determinate armoniche da poter filtrare attraverso i filtri. L'uso degli envelope coi filtri ti permette di scolpire maggiormente il suono per ottenere determinate timbriche. Gli envelope d'amplificiazione, infine, ti permettono di scolpire la forma finale del suono modulandone l'ampiezza. Se tu volessi simulare, ad esempio, un fiato esso avrà un attacco diverso (quindi più "lento") rispetto ad un organo.
Hai già detto che il tuo pc non è molto performante, ma penso che valga la pena di tentare.... scarica savihost e synth1.
Savihost è un semplice programmino che ti permette di usare gli strumenti virtuali in maniera a se stante. Synth1 è un VST che simula un nord lead 2. E' molto leggero e qualitativamente egregio. Installa synth1 e, poi, copia savihost.exe nella cartella di synth1. Rinomina savihost.exe in "Synth1 VST.exe" e lancialo. Potrai iniziare a farti un idea più pratica della sintesi sottrattiva.
Cheers,
Luca
p.s.:
dimmi se hai msn, al limite ti passo il mio contatto.
p.s.
il mio contatto di msn è Michael_Rother@hotmail.it
Luca
Luca
Luca
Luca
quote:
Originally posted by Michael Rother:
Avrei la possibilità di prendera il sytnh "yamaha csx1" in cambio di una mia tastiera midi la "yamaha psr 350" + 50 euro. secondo voi mi conviene?