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Topic: A B C del missaggio
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The Queer
Junior Member
Member # 4795
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posted 22. Dicembre 2005 20:32
Ciao, ho difficoltà a capire l'ordine più corretto per il trattamento dei suoni. Esempio: con un basso, dopo averlo registrato, lo si comprime e poi equalizza? In un missaggio cosa bisogna accuratamente EVITARE? etc, etc, etc... Non tiratemi fuori sta storia che ci vuole il "manico" che è vecchia e probabilmente sostitutiva di carenze genitali... Lo so... lo so... ci vuole il "manico", ma al di là di quello (che si fa soprattutto con il tempo credo...), qualche sito, qualche libro, qualche cosa, propio l'ABC del trattamento dei suoni e del missaggio nel suo complesso, esiste? Possibilmente orientato al genere elettronico: le pippe di come registrare, trattare e missare una chAtarra mi avazano... Glassie!
Messaggi: 271 | Data Registrazione: Dic 2004
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The Queer
Junior Member
Member # 4795
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posted 22. Dicembre 2005 20:37
Evito di fare autocommiserazione, perchè su questo tema ce ne sarebbe da riempire tutto il forum...
Messaggi: 271 | Data Registrazione: Dic 2004
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 23. Dicembre 2005 00:07
quote: Originally posted by The Queer: [QB]Esempio: con un basso, dopo averlo registrato, lo si comprime e poi equalizza? In un missaggio cosa bisogna accuratamente EVITARE? /QB]
un basso lo si equalizza e comprime simultaneamente, dato che l'eq sta sul canale e il comp lo si mette in insert.. in un mixaggio bisogna, con l'equalizzatore, evitare i bassi che non ci servono... per la mia esperienza, se io in tutte le tracce, anche quelle di strumenti acutissimi, attivo l'eq e attivo un passa alto, tagliando i bassi fino a che non comincio a rompere le balle al segnale.. poi tutto funziona meglio... e' piu' pulito un'altro problema e' che i musicanti che fanno i fonici (tra cui io) tendono a non seguire, trattando il suono, il percorso che hanno seguito imparando il loro strumento... quindi.. se un chitarrista come primo passo imparera' il giro di do.. non puo' essere che un "neo-mixatore" si dedichi da zero a lavorare su musiche complesse e piene di tracce, anche se appartengono alla musica che lui fa quindi si comincia da realizzare dei brani di chitarra e voce (o 808 e due 303 come il primo rebirth), per esempio, e si fanno suonare bene.. poi, gradualmente, si va avanti nella complessita'..
io non suono "santo natale", non e' il mio genere... ma se dovessi domani cominciare ad imparare lo xilofono o il controfagotto, e' piu' facile che affronti santo natale che una sinfonia di mahler
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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ULODIN
Member
Member # 160
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posted 23. Dicembre 2005 02:35
quote: Originally posted by yasodanandana: un basso lo si equalizza e comprime simultaneamente, dato che l'eq sta sul canale e il comp lo si mette in insert..
In un canale generico l'insert è pre-tutto ma post-gain, quindi se si mette un compressore in insert ad un canale l'EQ interverrà sul segnale già compresso! Io personalmente non ho una prassi specifica nel mettere prima EQ e poi comp o viceversa; nel momento in cui ascolto la traccia se la sento "devastata" mi vien subito di intervenire di EQ, poi, se è il caso, vado di compressione... Per quanto riguarda la normalizzazione per me è giustificata solo come intervento finale alla traccia master da archiviare o inviare a terzi. Per il fatto che se si usano campioni ed è necessario normalizzare (e ripeto NECESSARIO, perchè veramente bassi) vuol dire che i campioni sono di "dubbia provenienza". Se parliamo di una registrazione fatta di persona vuol dire che i livelli in registrazione non sono dei migliori e normalizzando non si fa altro che alzare anche il rumore di fondo. Per quanto mi riguarda io in registrazione cerco sempre di stare attorno ai -15dBFS, che corrispondono agli 0dBu; così non ho ne un livello troppo alto da non poter alzare il fader di canale, ne un segnale troppo basso da dover normalizzare e tirar su quindi anche il rumore di fondo del file... Per quanto riguarda riverberi, delay o altri effetti tutto dipende dalla situazione... Concordo con yaso e gli altri quando dicono che va tolto via EQ tutto il materiale di una traccia che per la natura stessa della traccia non serve... Io, non come dice yaso, sono partito col mixare "alla caxxo": cioè mixavo i miei pezzi di qualunque numero di tracce fossero composti; col senno di poi posso capire l'importanza di saper partire per gradi: all'inizio si mixano cose semplici e s'intuisce il segreto di farli suonare bene, pian piano si cresce con la complessità...sembra logico, ma se non te lo dice nessuno non ti viene affatto in mente....
Messaggi: 5780 | Data Registrazione: Mar 2001
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D.D.GROOVE
Member
Member # 2661
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posted 23. Dicembre 2005 06:25
A B C del missaggio....hmmmm...vediamo1. impari alla perfezione cosa sono compressori eq gate flangers chorus reverberi e phaser...che sono gli strumenti di lavoro base.... 2. Dimenticati di chi ti dice uso questo uso quello, metto questo sul basso, questo setting per il compressore sullo snare etc....ogni snare, come ogni basso come ogni altra cosa cambia, cambia il suo contenuto armonico, cambia il contesto musicale, cambia il mood che si vuole dare alla song. (Altrimenti cubase al posto del mixdown c'aveva il bottone GRAMMY AWARD, lo premi e ti caccia le hit) Dopo di ciò 1. Ascolti la song, analizzandola dal punto di vista musicale non quello tecnico(almeno provarci..è difficile) 2. Conosci la song...ti fermi un attimo,e ti domandi...Che Atmosfera voglio dare a questa canzone???se lavori per conto di terzi sta domanda la fai a loro. L'arrangiamento deve rimanere così com'è??Andrà cambiato????meglio stabilirlo a questo punto prima di andare avanti(tanto piu avanti cambierà di nuovo..) 3. Decidi quello che ti serve e quello che non ti serve. 4.Abbassi tutti i fader..azzeri il Neve  5.Cominci con la parte ritmica, drums,fai i livelli...eq e comprimi se ne hai bisogno, Non è che è obbligatorio nn muore nessuno se nn lo fai. 6.cominci a tirare su gli altri fader delle sezioni ritmiche...eq comp etc... 7. C'ho tutti i livelli della parte ritmica ok....già ho fatto le mie considerazioni sull'arrangiamento, cominci a tirare su le cose che per te hanno piu importanza nel mix, chessò, la voce...e poi...etc... (chiaramente 8. c'hai tutti i livelli ok(compreso il panning)..partendo dalla sezione ritmica aggiungi quello che tiserve per dare ambience o qualsiasi altra cosa alla song..prima del Punto 4 gia dovresti avere un mix in testa, sai che atmosfera vuoi dare alla song..quindi lavori su questo..chessò riverberi delay etc...(non è obbligatorio, se nn ti servono nn li usi) 9. chiaramente i livelli cambieranno un po dopo questo processo, quindi crei gruppi...e cominci a buttare tutto sui gruppi(group1 drums,2 bass,3 rythm guitar..etc... 10..aggiusti i livelli usando i gruppi, a meno che non ti rendi conto che c'è qualche livello che non ti gusta allinterno dello stesso gruppo. 11. Prenditi qualche pausa ogni tanto, le pause aiutano.
Messaggi: 569 | Data Registrazione: Lug 2003
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pierecall
Member
Member # 1290
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posted 23. Dicembre 2005 07:32
Per me non esiste nessuna regola fissa, nel senso, bisogna ascoltare la traccia in quale contesto è realizzata, regolando i livelli non occorre neanche utilizzare i vari effetti di equalizzazione e compressione che naturalmente fanno perdere alla traccia il suo feel originale. Personalmente non amo intervenire con questi effetti sulle singole traccie, a volte se si rende necessario utilizzo dei limiter sulla traccia master, ma se posso evito anche quelli Ciao Gennaro
Messaggi: 5876 | Data Registrazione: Ago 2002
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lupino
Member
Member # 1368
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posted 23. Dicembre 2005 11:08
quote: Originally posted by yasodanandana: io ho in due finestrine, una accanto all'altra, l'eq e i parametri del compressore..... che senso ha dire quale delle due cose faccio prima? le faccio simultaneamente.. prima una modifica all'eq, poi una botterella ad un parametro del comp, poi ritorno all'eq.. o viceversa. Che senso ha stabilire una sequenza di procedure, quando uno puo' e deve fare come gli pare?
a volte e' importante capire se, nella catena, sta operando prima l'equalizzatore o se sta operando prima il compressore e' una questione di sistemi lineari e di sistemi non-lineari tralasciando cosa significa questo a livello matematico diciamo solo che i sistemi non lineari creano nuove armoniche se la catena di effetti e' composta da tutti effetti che in matematica sono rappresentati da sistemi lineari (come per esempio il delay) se si mette l'equalizzatore (che dovrebbe essere lineare pure lui) prima o dopo l'effetto in insert non ha alcuna importanza... il risultato e' identico ma se nella catena vi e' almeno un effetto che ha la caratteristica di essere non-lineare allora la posizione diventa importante faccio l'esempio del distorsore (che non e' lineare) prendiamo come segnale in ingresso una semplice sinusoide e facciamo una equalizzazione a campana strettissima centrata sulla sinusoide ora, se metto prima il distorsore ottengo tante armoniche che poi "ammazzo" con l'equalizzatore... e quindi mi ritrovo bene o male con la sinusoide iniziale se invece metto prima l'equalizzatore e poi il distorsore le cose cambiano in uscita all'equalizzatore ho sempre la sinusoide di prima; tale sinusoide viene in seguito distorta e mi ritrovo tante armoniche come prodotto finale il compressore non e' un effetto lineare per questo si ottengono risultati differenti a seconda della posizione di compressore ed equalizzatore naturalmente, nel caso del compressore, queste differenze sono difficili da notare perche' si presentano solo nella fase di attacco (quando comincia lo schiacciamento della dinamica) ma rimane comunque importante sapere,all'interno della catena degli effetti, se l'equalizzazione sta operando prima o se sta operando dopo il compressore
Messaggi: 4907 | Data Registrazione: Set 2002
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