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Autore Topic: Frequenza di campionamento e Bit
Gase
Junior Member
Member # 635

 - posted 25. Novembre 2002 18:36      Profile for Gase   Email Gase         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
E' da un po' che ho in mente questa domanda (probabilmente sciocca), che mi gira in mente e cioè :

Ma lo standard, x ottenere un buon prodotto finale, di Bit e Frequenza di campionamento delle varie tracce wave qual'è ?

Io x vari motivi (vedi scheda audio semi-pro)lavoro con frequ. di 44.100Mhz a 16 bit.

Probabilmente nn sarà eccezionale, voi che dite ?

Saluti

Gase


Messaggi: 46 | Data Registrazione: Dic 2001  |  IP: Logged
gianni
Member
Member # 337

 - posted 25. Novembre 2002 19:12      Profile for gianni   Email gianni         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Il prodotto finale deve essere per default a 44100 e 16 bit, ma oramai i progetti si fanno a 96 khz che garantisce una maggiore qualità e dinamica sonora.
Quando viene convertito il segnale da 98 a 44 e da 24 a 16 bit si utilizza la funzione dithering.
In pratica quando passi da 24 a 16 si perdono 8 bit che contengono informazioni importanti sulla qualità del suono......con il dithering si fa in modo che questi 8 bit persi non siano sempre gli stessi,(forse gia sai che i bit sono visti come dei livelli), in pratica non si tolgono 8 bit sempre dallo stesso livello ma si "mischia" il tutto in modo che il file che crei a 16 bit contenga anche un pò di quelle informazioni che avrebbe altrimenti perso....immagina una vasca da bagno con acqua e sapone.....sopra sapone (che sono gli 8 bit in più) e sotto l'acqua (i 16 bit)....se fai un semplice passaggio da 24 a 16, perdi tutto il sapone , ma se a te serve cosa fai ????
Mischi acqua e sapone e nei 16 avrai sia acqua che sapone !!!

Spero di averti dato l'idea di cosa fa il dithering !!!

Comunque detto tra me e te ......pensi che un'ascoltatore se ne accorge se il tuo progetto è a 44 khz o 96 ????

Sono tecniche che tornano utili per studi e lavori professionali.

Ciao Gianni


Messaggi: 1633 | Data Registrazione: Ott 2001  |  IP: Logged
AndyThommen
Member
Member # 1379

 - posted 26. Novembre 2002 12:50      Profile for AndyThommen           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
tutto corretto, bella quella del bagnoschiuma, ma rende l'idea.

Comunque, ammettiamo che tu volessi registrare un concerto classico con due microfoni, non usare nessuna postproduzione (volumi, compressori, eq,...), allora la migliore versione é 16bit/44.1. Così non avrai nessuna conversione = perdita di qualità!

Ti faccio un piccolo esempio, perché si usano frequenze più alte in registrazione:

Ammettiamo che la dinamica venga suddivisa in 10.0 punti. Il sistema accetta 4 valori (uno-zero-punto-zero).

Ora con il cursore del volume scendi di metà: il risultato sarà 5.00 (questa é già una conversione!)

Ora con il cursore del volume torni al massimo: il risultato é 10.0 Hai fatto due conversioni ed hai sempre la qualità originale...?!? é un caso assurdo!!!

In realtà:

Partenza: 10.0
Scendi di un terzo del volume di partenza: 6.66
Ora risali al 100% (+ metà di quello che rimane: 9.99

Come vedi, abbassare il volume e rimetterlo nella posizione originale, con una risoluzione "bassa" come questa, hai già fatto due conversioni ed alla fine hai già perso dati (qualità)

Adesso immagina quando usi compressori, eq, riverberi, fai tante di quelle conversioni consecutive, che se non hai una risoluzione sufficientemente alta da permetterti di sopravvivere alle continue perdite di "dati", sei secco in partneza...

Andy


Messaggi: 1767 | Data Registrazione: Set 2002  |  IP: Logged
bisarz
Junior Member
Member # 1539

 - posted 26. Novembre 2002 22:00      Profile for bisarz   Email bisarz         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
ciao
allora io sono nuovo di ste parti e sono anke abbastanza ignorante sull'argomento però ho alcune cose da dire, nn per nozionismo, ma per vedere se ho capito bene il discorso.

la frequenza dice il numero di "misure" (in termini di valore numerico) del segnale che si fanno al secondo. Il numero di bit indica invece il numero di cifre (bit) che si attribuiscono a ciascuna misura. Il discorso sulle frequnze di campionamneto da quello che mi ricordo di analisi 3 è in questi termini: ci vuole una frequenza minima di campionamento doppia ripsetto a quella del segnale per nn perdere nessuna informazione sul segnale (questo dovrebbe essere il th del campionamento di shannon). Quindi una frequenza alta poterbe essere necessaria per nn perdersi info del segnale, soprattutto se si utilizzano filtri vari che potrebbero anche aumentare la frequanza del seganle e quindi far aumentare la sequenza minima per nn perdere info.

ho capito bene o ho detto solo un mare di cazzate??
grazie
ciao


Messaggi: 8 | Data Registrazione: Nov 2002  |  IP: Logged
baldol-18
Member
Member # 1491

 - posted 26. Novembre 2002 22:36      Profile for baldol-18   Email baldol-18         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
Originally posted by bisarz:
ciao
allora io sono nuovo di ste parti e sono anke abbastanza ignorante sull'argomento però ho alcune cose da dire, nn per nozionismo, ma per vedere se ho capito bene il discorso.

la frequenza dice il numero di "misure" (in termini di valore numerico) del segnale che si fanno al secondo. Il numero di bit indica invece il numero di cifre (bit) che si attribuiscono a ciascuna misura. Il discorso sulle frequnze di campionamneto da quello che mi ricordo di analisi 3 è in questi termini: ci vuole una frequenza minima di campionamento doppia ripsetto a quella del segnale per nn perdere nessuna informazione sul segnale (questo dovrebbe essere il th del campionamento di shannon). Quindi una frequenza alta poterbe essere necessaria per nn perdersi info del segnale, soprattutto se si utilizzano filtri vari che potrebbero anche aumentare la frequanza del seganle e quindi far aumentare la sequenza minima per nn perdere info.

ho capito bene o ho detto solo un mare di cazzate??
grazie
ciao


ma quello che hai scritto alla fine suona?
baldol


Messaggi: 1292 | Data Registrazione: Ott 2002  |  IP: Logged
gio
Member
Member # 829

 - posted 26. Novembre 2002 22:58      Profile for gio   Email gio         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
eheheh
bella domandona baldol!!

Messaggi: 8319 | Data Registrazione: Feb 2002  |  IP: Logged
yasodanandana
Member
Member # 1424

 - posted 27. Novembre 2002 01:46      Profile for yasodanandana   Email yasodanandana         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
tutto giusto, anche quello della frequenza di campionamento necessariamente doppia del segnale che si vuol rappresentare.......


ma siete cosi' sicuri che mixato ed editato il vostro pezzettuolo a 96 e 32 poi al momento del dithering non succede niente?... descrivete questo procedimento che toglie 8 bit di la', 7 di la', 5 da un'altra parte come se niente fosse.... praticamente una specie di minidisk!!!

meglio (per me) sentire mentre si lavora come verra' alla fine

che lo standard sia 96khz .... non penso, se intendi parlare delle sale di registrazione che lavorino nel mercato che so, del pop cosiddetto da classifica


a livello di generazione del suono, distinguere fra studi professionali e angoli con computer casalinghi e' quanto meno erroneo, specialmente se trattasi soprattutto di musica elettronica..... l'unico aspetto veramente irraggiungibile in casa e' il monitoraggio corretto delle frequenze basse

quando alzeranno bits e hertz dei cd allora ne riparleremo...

(questo e' il mio ritornello, copio, incollo e ricomincio a rompere)


Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002  |  IP: Logged
gianni
Member
Member # 337

 - posted 27. Novembre 2002 10:17      Profile for gianni   Email gianni         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
immaginiamo di registrare a 44.100 a 16 bit, avremo un valore di qualità che per convenzione mettiamo a 50.
se registriamo a 96 khz avremo una qualità migliore, più del doppio , diciamo a 110.
Con il dithering riportiamo la frequenza da 96 a 44, avremo logicamente un perdità di qualità, ma il valore sarà 60 !!
Una registrazione fatta a 96khz e poi convertita a 44 è migliore di una fatta a 44 khz.


Messaggi: 1633 | Data Registrazione: Ott 2001  |  IP: Logged
Gase
Junior Member
Member # 635

 - posted 27. Novembre 2002 10:40      Profile for Gase   Email Gase         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Allora, ringrazio tutti coloro che mi hanno risposto e anche in maniera esaudiente, ma il mio problema è il seguente :

Premetto che attualmente dal nostro gruppo di produzione, non è stato pubblicato nulla dalle varie Case Discografiche, ma ci hanno riempito di complimenti.
Quindi abbiamo deciso di continuare su questa strada, ma non avendo pubblicato nulla, non abbiamo molti soldi a disposizione x investirli in apparecchiature professionali.
Le nostre produzioni sono nell'ambiente Trance/Dance, e ultimamente x la nostra Italia, l'odiata (da me, ma non troppo) "Pop-DanceHouse".

Avendo fatto una prima esperienza con il mercato discografico di oggi, che non vende un CD e/o Mix neanche se lo regali, questa situazione ha portato i discografici a richiedere il prodotto finito escludendo qualsiasi tipo di produzione.

Dei giovani (ma nn tanto) come noi sono "costretti" ad autoprodursi con pochi mezzi, quindi rientro nell'argomento toccato nel topic, e con molta-poca esperienza nei fattori + tecnici della produzione di un brano Dance.

Quindi se io utilizzo dei campioni con le seguenti caratteristiche : 44.100 di F.di C. a 16 Bit, con i vari effetti (vedi reverberi, delay etc...) sul sequencer e poi faccio il mix, l'export, l'editing x le varie versioni (extended e radio) ed in fine il processo x il mastering, riuscirò ad ottenere un prodotto finale non dico ottimo, ma buono ???

Lo so che il risultato del prodotto finale dipende da svariati fattori, ma trascurando quest'ultimi, vorrei una risposta da voi esperti del settore su questo e solo su questo argomenti.

Saluti

Gase


Messaggi: 46 | Data Registrazione: Dic 2001  |  IP: Logged
gio
Member
Member # 829

 - posted 27. Novembre 2002 11:00      Profile for gio   Email gio         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
si, gase
sono molto di piu' tutti gli altri fattori a fare la differenza...

Messaggi: 8319 | Data Registrazione: Feb 2002  |  IP: Logged
yasodanandana
Member
Member # 1424

 - posted 27. Novembre 2002 11:40      Profile for yasodanandana   Email yasodanandana         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
gase..... riguardo al genere che fai e all'equipaggiamento che hai (a parte il monitoraggio) puoi fare gli hit da classifica

sbattiti meno su bits e bytes ricordando che i charleston che userai, presumibilmente 909, sono mi sembra a 6 bit 30 khz...... fidati solo delle tue orecchie e molla la calcolatrice!!

rispetto a gianni, hai ammesso in un messaggio precedente che il dithering lavora qua' e la', ovvero in modo variabile e imprevedibile

ripeto , non e' che vada male, ma il suono viene cambiato (ripeto l'esempio del minidisk che comprime il file, mi sembra 1 a 3) e non e' un'operazione da effettuare alla cieca come se niente fosse

la cosa a 96 che riconvertita a 44.100 e' meglio che la stessa cosa registrata subito a 44100 e' una tua affermazione di gusto.... potrei essere daccordo se non dovessi obbligatoriamente riconvertire


Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002  |  IP: Logged
gianni
Member
Member # 337

 - posted 27. Novembre 2002 14:00      Profile for gianni   Email gianni         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
capisco quello che dici yaso, ma a 96 khz ho molte più informazioni da elaborare.
Quello che ne giova di più sono le alte frequenze. A 96khz riesco a "catturare" più info sul suono che sto registrando e lo stesso nel momento che lo edito con eq e altre diavolerie, posso avere un controllo più preciso sull'intervento da fare.

Poi qui ribadisco sempre il concetto dell'utilità di usare 44 o 96 khz, trovo giustificato lavorare a 96 khz per lavori destinati a livelli professionali, per suonare in casa o presentare demo......non mi faccio il problema.


Messaggi: 1633 | Data Registrazione: Ott 2001  |  IP: Logged


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