ogni componente deve portare un po di pezzi da mettere nel repertorio.

e poi un pezzo a testa si comincia a provarli anche se inizialmente quel pezzo non piace al chitarrista lui deve metterci tutto l'impegno del caso per farlo rendere come se fosse davanti a 100.000 persone.

Una volta che il gruppo ha provato almeno 2 pezzi per componente si intuisce automaticamente dove e come il gruppo può arrivare.

Col mio nuovo gruppo abbiamo lo stesso prob.
a parte quello che piace a tutti abbiamo deciso di mettere su anche molti tributi ad artisti i più svariati tipo dai Pink floyd a Sting,il tutto per far diventare il gruppo uno schiaccia sassi che può suonare di tutto senza necessariamente suonare il commerciale.

quote:

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Originally posted by AmedeoMinghia:
Sono d'accordo con faber...E moooolto in disaccordo con yaso(spero che scherzi)..

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solo parzialmente... nel senso che non avrei piu' voglia di fare un gruppo senza avere prima di partire, motivazioni comuni

ovvero, fare musica in modo serio e' per me cosi' faticoso che se io avessi in testa una direzione di genere precisa , col cavolo che perderei tempo dietro ad un co-glio-ne di bassista che volesse fare gli Iron Maiden mentre io voglio fare Wollenveider

quindi, anche benevolmente, diventa una piccola lotta di potere, io farei un gruppo o mi unirei ad esso solo dopo aver portato o ascoltato dei brani o .... pagando

meglio dare venti euro ad un batterista che in un giorno viene dietro a quello che voglio io, che stare mesi o anni dietro alle chimere di qulche bambinotto troppo cresciuto

e poi, che senso ha basarsi sulla situazione "live"? i discografici mica vengono a sentire i concerti... prima si fanno quattro pezzi da soli o con alcuni, poi si fanno sentire alle case discografiche, poi, sulle risposte ottenute si forma un gruppo o il resto del gruppo dopo che uno straccio di direzione e' gia' delineato..
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oppure uno si diverte.. e allora e' un altro discorso